Andreus De Lagun
Termino di strillare per i corridoi ma non ottengo nessuna risposta dalla ragazza, che sia uscita forse mentre ero in cucina? Sento nuovamente l’aura del Gran Maestro farsi presente nei corridoi, come se fosse dietro di me e istintivo mi volto non trovando però nessuno a fissarmi. Sospiro e torno a cercare Shayla quando la sua voce mi distrae da quel pensiero «in camera!»
seguo la sua voce fino a raggiungere la sua stanza e dopo aver bussato un paio di volte entro aprendo poco la porta «spero tu sia presentabile.» e soprattutto sola.
Non voglio trovarmela con qualcuno in stanza come è successo con Markus e Daphne… a proposito… Markus le avrà detto cosa è successo tra me e lui… nel campanile? Deglutisco e chiudo gli occhi restando sulla porta dentro la stanza. Sento dei passi muoversi per la camera e dopo qualche istante Shayla scoppia in una fragorosa risata che mi fa irrigidire «per Raiden, Andreus sei senza speranze!» stringo ancora di più gli occhi fin quando non m’impongo di aprirne solo un e… tiro un forte sospiro di sollievo nel vedere Shayla vestita e soprattutto SOLA. Apro anche l’altro occhio e subito la ragazza inizia a fissarmi mettendomi in soggezione «allora? Ti hanno mangiato la lingua? Parla!» mi dice mantenendo quel sorriso bonario sul viso, sto per rispondere ma è la ragazza stessa a bloccarmi squadrandomi da capo a piedi e fissando i suoi occhi sui miei abiti «che ci fai vestito da damerino?» incrocia poi le braccia al petto mostrandomi un sorrisino ironico
«ce l'hai davvero il sangue blu allora!» mi gratto la testa imbarazzato e la guardo negli occhi «ecco… ehm… è proprio di questo che volevo parlarti…» deglutisco, ancora non mi rendo conto di cosa sto per fare e la verità viene fuori dalla mia bocca come una freccia scoccata «sto andando a Gaearmir a parlare con mio padre, voglio affrontarlo.» l’ho detto… L’HO DETTO. La ragazza mi guarda per un attimo confusa per poi urlare facendomi sobbalzare dalla paura. Corre verso di me con le braccia spalancate e mi stringe a sé in un abbraccio che ricambio senza indugi «mi hai ascoltata allora!» si stacca da me stringendomi ancora le spalle e sorridendomi felice prima di farsi più seria «buona fortuna Andreus, vedrai che andrà tutto bene.» sorrido contento, lo spero con tutto il cuore. «Mal che vada… è stato bello conoscerti, Shayla…» ridacchio grattandomi la testa ma in realtà sono teso quanto una corda di violino.
Vorrei sprofondare… ma penso ci penserà Jubert non appena mi vedrà. «Prova a restarci secco e vengo a riprenderti ovunque sarai per spaccarti la faccia!» mi mostra il pugno avvicinandomelo al viso e io deglutisco rumorosamente «te… te lo prometto.» biascico salutandola e iniziando a salire… dovrei rifornirmi di pozione nel caso in cui… beh, nel caso in cui la mia rigenerazione non dovesse funzionare. Arrivato davanti l’infermeria noto al suo interno la presenza di Isyl che… che sta facendo a Markus? Sbuffo infastidito dal ritrovarmeli entrambi in quella situazione e entro nella sala incurante di averli disturbati «prendo un po’ di pozione e vi lascio di nuovo da soli, tranquilli.» dico duro guardando soprattutto il ragazzo, non riesco a togliermi dalla testa quello che è successo ma a quanto pare lui ha già superato la cosa. La ragazza smette di sventolare quello che aveva in mano e mi guarda abbassando gli occhi «ti serve una mano?» scuoto il capo mostrando il barattolo con la pozione senza rispondere e inizio a versare le due dosi riempiendo due fialette separate in modo tale che se una dovesse rompersi, avrei la sicurezza dell’altra. Sono quattro dosi in tutto. Ripongo le due fiale in tasca legandole con una cordino di cuoio in modo che non vengano a contatto quando sento la voce di Markus alle mie spalle «dove vai vestito così?» mi volto e lo osservo serio «a casa.» non aggiungo altro, lui sa a cosa mi riferisco. Il ragazzo mi guarda aggrottando le sopracciglia e dopo poco mi si avvicina parlando a voce bassa «ma... prima avevi detto che non era più la tua casa. E… non è rischioso?» mi scosto «la mia septa ha risolto il problema dei soldati, non ho nulla di cui preoccuparmi.» rispondo col suo stesso tono basso mentre lui mi lascia passare con un semplice «sta attento…»
annuisco e vado via dalla sala muovendomi a passo veloce verso l’esterno. L’alba è arrivata e il sole è quasi alto nel cielo, devo sbrigarmi. Tocco il glados e lo attraverso figurandomi nella testa il castello di Gaearmir… la sede dei De Lagun, la mia vecchia casa…
*Frasi e azioni d Shayla, Isyl e Markus concordate con serenarcc, DELTAG e Damnedgirl