Alagos Fanon
La figura del ribelle lentamente si gira smettendo di fischiettare tenendo sempre la testa bassa coperta dal cappuccio, probabilmente non vuole mostrarsi in viso eppure…il disegno delle sue labbra mi ricorda il ribelle del fuoco che mi ha ferito al Kratoning, faccio finta di nulla mentre lo osservo serio. Una risata mi esplode in faccia prima che un broncio ombroso increspi le sue labbra , l’unica parte che posso scorgere dietro il pesante tessuto
<<…e che te lo dico a fare se tanto non mi conosci?>>
Mi indica rimarcando il fatto che io non sappia chi sia, ed effettivamente non conosco il suo nome e solo la sua parziale fisionomia potrebbe dirmi qualcosa di lui.
<<sto scherzando. Chiamami Markus e sfila pure quel palo dal sedere, con me non ti serve: rilassati>>
Il suo sarcasmo mi fa inizialmente sorridere , ma subito dopo la mia espressione si fa seria, nonostante la durezza del mio sguardo, sono comunque ben disposto nei suoi confronti, se mi ha fatto chiamare l’avrà fatto con un motivo ed io vorrei capire quale visto che il suo nome non mi dice nulla.
<<Poco prima dell’inizio di questa guerra mi sono imbattuto in qualcuno che mi ha portato via qualcosa di molto, molto importante…>> Ascolto le sue parole senza interromperlo, a quanto pare gli costa parlare con me di ciò che vuole, lo sforzo che sta facendo è ben percepibile…
<<…e si dà il caso che quel qualcuno sia la persona che entrambi vogliamo… morta>>
Inarco un sopracciglio quando mi parla di un nemico comune, il mio sguardo è su di lui mentre osservo un ghigno demoniaco prendere forma sul suo volto.
<<…Penso tu sia abbastanza intelligente da capire a chi mi riferisco>>
Di nemici ne ho tanti, ma se parliamo del nemico numero uno ed il più odiato, solo un nome mi viene in mente , un nome forgiato a ferro e fuoco nella memoria di ogni Fanon: Lord Astor Demonar.
<< Asserisci di conoscere il mio nemico …ira brevis furor … che basi hai per poterlo dire?>> chiedo, voglio solo capire fino a che punto sa e, se quel che sa include anche l’esistenza del cerchio di Ferro.
Si scosta dalla sua posizione per avvicinarsi a me mentre impassibile senza distogliere lo sguardo attendo il suo proseguo:
<<…Perciò io ti propongo... Una sorta di... Alleanza, se così vogliamo chiamarla..>>
<< …una sorta di alleanza per un fine comune…>> dico a voce alta ripetendo le sue parole riflettendo sulla sua offerta, squadrandolo sbieco << …potrei essere interessato …>>
Il mio tono è serio, potrei sembrargli scortese ma sono diffidente di natura, non ripongo facilmente fiducia nelle persone , ma questo ragazzo è deciso sa di cosa parla, conosce ciò che vuole, vediamo se potrà essermi utile ed in che modo e, soprattutto se davvero conosce ciò che afferma.
Mi avvicino ancor più a lui, tenendomi ad una distanza minima mentre piego leggermente la schiena abbassando il capo
<<Nei conflitti gli eventuali alleati veri o…presunti…>> cerco i suoi occhi dietro il cappuccio, occhi che spero di trovare << …sono sempre ben accetti ma, sono abituato a vedere in faccia le persone con cui parlo e soprattutto, non sono uno che si fida facilmente>> vediamo se avrà il coraggio di mostrare il suo volto, se avrà il coraggio di esporsi in prima persona con me.
<< Se hai un buon argomento, prego…>> gli dico prima di riprendere la posizione eretta per scostarmi da lui e avvicinarmi alla vicina parete poggiandovi la schiena incrociando le braccia al petto
<<…mettiamoci comodi.>>
Un sorriso di sfida è quello che formano le mie labbra mentre attendo una sua reazione.
-Avanti Markus, dimmi ciò che sai-