Discussione: [Deus ex Machina GDR] Zona Neutra

CASSANDRA DE LAGUN

Il Saggio Irith mi appare in tutta la sua voce e con la sua voce mi indica la porta in cui incontrerò Esperin. Mi chiama Figlia del Mare: per me che sono nata a Gaearmir è un onore. "Vi ringrazio Venerabili Saggi" dico con rispetto e mi dirigo verso il giardino dove c'è la notte perenne. Attenderò Esperin in piedi, con la schiena poggiata al basamento dell'enorme statua dell'Occhio dei Saggi.

Esperin Raeghar

Le mie visite in questo luogo sacro sono ormai talmente assidue da poterlo considerare quasi una seconda casa dopo il campo ma ammetto che stavolta il messaggio di Mercur mi ha davvero colta alla sprovvista. So che non è Lantis, il nostro incontro si è concluso in modo chiaro e ben definito, non c'è più niente su cui basare un rapporto tra di noi dopo questa guerra e nonostante faccia male devo accettarlo e non farmi più illusioni. Forse è Efrem, sarebbe comprensibile che voglia maggiori spiegazioni dopo aver letto la mia missiva, magari vuole essere messo al corrente di cosa mi ha portato a trarre determinate conclusioni per essere certo che non stia dicendo qualche cavolata. Oppure... non lo so, ci sono tante persone che avrei voglia di rivedere o riabbracciare, persone che sono state importanti nella mia vita, chi più chi meno, e dalle quali questa guerra mi ha inevitabilmente divisa nel modo più drastico possibile. Comunque non mi resta che raggiungere quella stanza e scoprirlo "Antichi saggi, ho ricevuto il messaggio di Mercur e sono qui per incontrare la persona che mi ha convocata" esordisco con rispetto davanti ai tre troni vuoti.

Antichi Saggi

Esperin, avanzi spedita per ciò che ormai è la tua seconda casa. La sala dei saggi ti accoglie col suo silenzio innaturale chiamandoti quasi. In un attimo, dopo le tue parole, i saggi fanno la loro comparsa dinanzi a te «bentornata ancora in questo luogo Sacro giovane Raeghar.» esordisce Daeron mostrandoti un sorriso accennato. «Colei che ha richiesto la vostra presenza si trova aldilà di quella porta, potete andare.» dopo averti indicato il portone, l’uomo si dissolve nel buio assieme agli atri due saggi…

Esperin Raeghar

I saggi appaiono eterei davanti a me e come sempre è il mago Daeron, colui che mi è affine per razza, a prendere la parola «bentornata ancora in questo luogo Sacro giovane Raeghar.» mi rivolge un sorriso accennato che ricambio mantenendo il dovuto rispetto «Colei che ha richiesto la vostra presenza si trova aldilà di quella porta, potete andare.» mi indica il portone e lo ringrazio prima di vederlo svanire assieme agli altri due ed un pò dubbiosa mi appresto ad oltrepassarlo. A chiamarmi è stata una donna ma non saprei a chi pensare, soprattutto a chi possa avere un qualche motivo di chiamarmi proprio adesso per un incontro ma senza indugiare entro nella stanza e mi ritrovo davanti Cassandra, tra tutte è forse quella che non avrei mai immaginato di incontrare ancora dopo le parole di astio che ci siamo scambiate l'ultima volta. Sento sensazioni contrastanti nel vederla, da un lato ne sono felice, il modo in cui ci siamo lasciate è stato orribile e pensare di averla persa come amica al di là dei rispettivi ideali mi ha rattristata infinitamente, ma dall'altro so che la sua lealtà a mio fratello non tentennerà mai e quindi dubito che la sua opinione su di me e sulle mie scelte sia mutata in questi giorni. Resto per un istante con la mano ancora sulla maniglia sorpresa di vederla "Cassandra..." non so come comportarmi, non so cosa dirle, che abbia saputo dell'incontro con Lantis o che sia successo qualcosa in seguito ad esso? "Non mi aspettavo di rivederti..." chiudo la porta ed avanzo di qualche passo ancora titubante, sarà qui per riprendere un discorso sul quale sa bene che non troveremo mai un accordo, o per dirmi altro? Sembra stare bene, ne sono felice. "E' successo qualcosa?" chiedo con apprensione, continuando a fissarla.

CASSANDRA DE LAGUN

Esperin entra adagio dalla porta, la richiude dietro di sè e pare sorpresa... indubbiamente, non ci siamo lasciate bene. Accenno un sorriso, sono felice di vederla ma sono anche a disagio, perchè sono cambiate molte cose da quell'incontro funesto. Si preoccupa subito, alla fine mi conosce, sa che l'ho chiamata qui perchè è successo qualcosa. "Io... sono felice di vederti in salute" dico goffamente. Non ci ho mai saputo fare con queste cose, di sicuro sarebbe stato meglio dirle che con questo taglio di capelli sta bene. "Cioè, nel senso che i capelli ti stanno molto bene" aggiungo in fretta. Ma sì Cassandra, parliamo di capelli! Torniamo serie. Il mio sorriso tirato lascia subito spazio ad un'espressione preoccupata. "Sono successe molte cose da quando sei andata via... io sono cambiata... non sono qui per parlarti di politica, voglio solo che questa guerra finisca. Sono qui perchè sono preoccupata per un mio caro amico... per Gildas... è come... come un altro fratello per me... e qualche ora fa... è partito per Candonga che non era in sè" dico amareggiata. I miei problemi con lei possono aspettare, devo cercare di capire cosa sta rischiando laggiù Gildas. "Lui... lui ha parlato a me e Vicent di Nikah, ce la stiamo mettendo tutta per aiutarlo... ma questa notte... è stato orribile. Prima eravamo sempre riusciti a riportare Gildas da noi, ma stanotte quando ho guardato nei suoi occhi... Nikah sembrava così forte. Temo di aver fallito anche con lui ma non voglio arrendermi!" dico con stringendo il pugno. Pesco la sua lettera dalla tasca, la apro: "Mi ha gettata questa in faccia, per Gildas deve essere stata molto importante" gliela passo, così da farle capire di cosa sto parlando. "Da queste righe traspare che anche per te è un amico che hai tentato di aiutare... ma... ti volevo chiedere se lui ti ha parlato di Nikah perchè è successo qualcosa all'Auspex" le domando cautamente. Non è sicuramente la Principessa che conoscevo, ma una persona non può cambiare così radicalmente, resta sempre fedele alla sua natura. Sono qui perchè credo di conoscere la sua bontà, so che è così. "L'ultima volta che ci siamo parlate sono volate parole orrende... io sono stata molto severa... ma anche grazie ad Andreus ho capito molte cose..." le accenno per poi attendere la sua risposta.

Esperin Raeghar

Anche Cassandra sembra molto a disagio, mi osserva per qualche istante come se non sapesse come iniziare il discorso ed è la stessa sensazione che ho io, dopo quello che ci siamo dette l'ultima volta "Io... sono felice di vederti in salute" mi dice goffamente, per poi aggiungere in fretta "Cioè, nel senso che i capelli ti stanno molto bene" le sorrido sentendomi più leggera, il suo tono è tranquillo, non severo e freddo come l'ultima volta e questo preannuncia la natura probabilmente differente di questo nostro secondo incontro, non avrei le forze per discutere ancora "Grazie. Sono contenta di vedere che anche tu stai bene" le sorrido più tranquilla, prima di tornare a preoccuparmi quando vedo la sua espressione mutare "Sono successe molte cose da quando sei andata via... io sono cambiata... non sono qui per parlarti di politica, voglio solo che questa guerra finisca. Sono qui perchè sono preoccupata per un mio caro amico... per Gildas... è come... come un altro fratello per me... e qualche ora fa... è partito per Candonga che non era in sè" mi parla con tono amareggiato e sento l'ansia crescere ad ogni sua parola, speravo che Gildas in questi giorni fosse riuscito a risolvere quel suo problema, anche se l'assenza di una sua risposta alla mia missiva avrebbe dovuto allarmarmi su quello che gli stava succedendo. Eppure era stato in grado di batterlo quel giorno con me, le ceneri della sua maschera nel ciondolo che ho lasciato a Vicent dovevano ricordargli proprio questo, speravo che osservarlo costantemente gli ricordasse che è più forte di Nikah. "Lui... lui ha parlato a me e Vicent di Nikah, ce la stiamo mettendo tutta per aiutarlo... ma questa notte... è stato orribile. Prima eravamo sempre riusciti a riportare Gildas da noi, ma stanotte quando ho guardato nei suoi occhi... Nikah sembrava così forte. Temo di aver fallito anche con lui ma non voglio arrendermi!" abbasso lo sguardo preoccupata, quindi è così, alla fine quel mostro ha vinto ed ha preso il controllo, non posso crederci, non voglio crederci. Vedo Cassandra prendere una missiva dalla tasca e la riconosco immediatamente, la pergamena è la stessa che ho usato io, anche la calligrafia è la mia, mi chiedo perchè sia nelle sue mani. "Mi ha gettata questa in faccia, per Gildas deve essere stata molto importante" me la passa e la rileggo velocemente, avrei dovuto immaginare che sarebbe servita a poco, eppure speravo che le cose sarebbero andate diversamente. "Da queste righe traspare che anche per te è un amico che hai tentato di aiutare... ma... ti volevo chiedere se lui ti ha parlato di Nikah perchè è successo qualcosa all'Auspex" mi domanda ancora cautamente, mi chiedo se sia giusto parlarne ma in fondo conosco Cassandra e conosco il suo buon cuore, tenere il segreto sulla questione ormai non servirebbe più a niente, impedirebbe solo a loro che gli sono vicini di conoscere ogni dettaglio utile per aiutarlo a tornare in sé. "L'ultima volta che ci siamo parlate sono volate parole orrende... io sono stata molto severa... ma anche grazie ad Andreus ho capito molte cose..." aggiunge ancora e sollevo nuovamente lo sguardo su di lei, restituendole la missiva, sono contenta che almeno sia riuscita a parlare e forse a comprendere anche il punto di vista di suo fratello, il legame con la propria famiglia non dovrebbe mai spezzarsi, indipendentemente dalle scelte individuali. Sospiro rattristata per queste sue parole, prima di iniziare a parlare "Speravo che Gildas fosse riuscito a risolvere il suo problema, durante il mio ultimo giorno alla Torre abbiamo avuto modo di confrontarci, mi sono scontrata con Nikah ed alla fine l'abbiamo battuto. Gildas è stato forte, ha ripreso il controllo di se stesso ed ha vinto, l'ha annientato. Mi ha donato quella maschera orrenda che indossava sempre, l'ho bruciata e le ceneri sono in un ciondolo che speravo portasse al collo, probabilmente ha gettato via anche quello. Io... speravo che gli ricordasse che è più forte di Nikah, che se l'ha battuto una volta avrebbe potuto presto farlo definitivamente. Mi rattristano molto le tue parole, ho sottovalutato la questione" abbasso lo sguardo ed incrocio le braccia al petto, prima di continuare "Si, ho intuito qualcosa all'Auspex, ha provato a colpirmi ma fortunatamente era solo un mio clone. Ho affrontato il problema direttamente con lui perchè sentivo che non era in sé quando l'ha fatto, dirlo a Lantis avrebbe significato condannare a morte un amico" continuo ancora, abbattuta. "Nikah è un pericolo per sé e per gli altri, dovete riuscire a far tornare indietro Gildas al più presto. Purtroppo non so come aiutarlo se non dicendoti che Nikah conosce solo il linguaggio della violenza, dovete rispondere alla forza con la forza" faccio un respiro profondo, prima di rivolgerle un sorriso appena accennato "questa guerra ci sta cambiando tutti, in positivo o in negativo. Neanche io mi riconosco più nella Esperin di Luna di Diamante, l'importante è cambiare mantenendo fede ai propri ideali ed alla propria natura. Sono contenta che tu sia riuscita a riavvicinarti a tuo fratello, la famiglia è la cosa più importante ed è giusto lottare per mantenerla unita. Io... sai, ho incontrato Lantis ieri, nel nostro caso non c'è più possibilità di ricostruire qualcosa ma almeno ho tentato, non avrò rimpianti al termine di questa guerra."

CASSANDRA DE LAGUN

Ascolto attentamente le parole di Esperin, il suo racconto su quell'orrenda maschera fa luce su qualche aspetto della personalità di Nikah. Probabilmente, Gildas non è riuscito a vedere la sua forza, quindi continua ad abbandonarsi a Nikah. Ha cercato di colpirla all'Auspex... eravamto tutti sconvolti per la morte di Re Rickard, ma ricordo che prima del funerale Gildas era più strano del solito. Non sapevo ancora nulla di Nikah, quindi le mie impressioni di quel periodo non sono certo attendibili. "Nonostante stessi soffrendo per la morte del Re tuo padre, ti sei occupata di Gildas" abbasso la testa, con gli occhi tristi. Come ho potuto pensare quelle brutte cose quando è andata da Kalisi? "Ho pensato che tu avessi finto con noi, invece mi sbagliavo, non potevo che sbagliarmi" le dico sorridendo, con gli occhi lucidi. "La mia famiglia, a dispetto di questa guerra, è di nuovo riunita, Andreus mi ha promesso che avrebbe parlato con nostro padre, che sarà anche un caprone del Nord ma non è uno stupido. La collana non l'ha gettata, da quello che mi racconti, quindi, posso dedurre che c'è ancora speranza! Io... io voglio ringraziarti anche a nome suo, sono certa che se lui fosse qui, lo farebbe" le dici annuendo sicura. Torno triste quando mi riferisce di aver rivisto Lantis e che la frattura tra i due è insanabile. "Lantis... è ormai avvolto dalle tenebre di Raiden, è come abbandonato alla sua notte... non riesce nemmeno più a mostrare alcuna emozione" dico mordendomi il labbro, ricordandomi la freddezza con cui ha ingurgitato il pasto di Gordon Leithien. "Il mio amore per lui era solo un capriccio infantile, l'amore verso un'idea... ora vesto i colori dei reali per un motivo più saldo: per la fiducia che la gente aveva nei colori di Rickard, per quei colori che significavano tanti nobili principi. Sono una caprona del Nord, spero ancora che qualcosa possa farlo tornare il Lantis del passato... ma per ora sono intenzionata a far finire questa guerra. Ho incrociato Drako tempo fa al Valmorghuli, gli ho detto che Dohaeris avrà un futuro migliore. Se i reali vincessero questo conflitto, darò la vita perchè Lantis non faccia del male a nessuno. Difenderò la mia famiglia sempre e comunque... ad ogni costo" dico determinata. Vorrei chiederle di Ryuk perchè sono preoccupata che si sia impelagata in un gioco più grande di lei. Ma la guardo negli occhi... sono limpidi, cristallini come sempre, ma maturi. Sa cosa sta facendo. "Spero che tornino tutti vivi da Candonga" aggiungo con serietà, senza lasciare i suoi occhi. Devo chiederle di Alinor, non posso farne a meno. "Questo resterà tra noi, ho protetto mio fratello dalle taglie dei reali, quindi farò lo stesso con Alinor. E' sparita dalla Torre... sai dove può essere andata?" le domando. Se avesse deciso di raggiungere Esperin, posso coprire la sua fuga con Lantis, lui potrebbe non sapere mai cosa è successo.

Esperin Raeghar

Cassandra mi guarda con occhi tristi, forse rammaricati, mentre termino di raccontarle di Gildas "Nonostante stessi soffrendo per la morte del Re tuo padre, ti sei occupata di Gildas. Ho pensato che tu avessi finto con noi, invece mi sbagliavo, non potevo che sbagliarmi" ha gli occhi lucidi ma mi sorride ed istintivamente stringo con una mano il suo braccio, per farle comprendere che ormai è il passato. "La mia famiglia, a dispetto di questa guerra, è di nuovo riunita, Andreus mi ha promesso che avrebbe parlato con nostro padre, che sarà anche un caprone del Nord ma non è uno stupido." sorrido ancora per le sue parole, sono davvero contenta che abbiano compreso che l'affetto che li lega supera tutto il resto. Quello tra fratelli come quello tra un padre ed un figlio non può essere messo in discussione per lo schieramento da un lato o dall'altro della barricata, soprattutto quando ha radici profonde e sincere come nel loro caso. "La collana non l'ha gettata, da quello che mi racconti, quindi, posso dedurre che c'è ancora speranza! Io... io voglio ringraziarti anche a nome suo, sono certa che se lui fosse qui, lo farebbe" mi sento per un attimo più serena quando mi conferma che il ciondolo non è andato perso, se Gildas l'ha conservato cosciente del significato che ha vuol dire che una parte di lui sta ancora lottando o potrebbe tornare presto a farlo. Come ha detto Cassandra c'è ancora una possibilità ed ora spetta a lei e Vicent fare in modo che questa si realizzi, spero con tutto il cuore che riescano a rimediare. "Gildas è molto più forte di Nikah, deve solo tornare a crederci. Ha un passato complicato che non conosco molto ma che ha condizionato tutta la sua vita e la sua capacità di discriminare i sentimenti. Durante il nostro scontro, quando alla fine tornò in sé, comprese cosa voleva dire ricevere l'aiuto di una persona che in cambio non pretendeva nulla, capì il significato di un'amicizia disinteressata. E' per questo che ho usato del colore verde per quella parola, per ricordargli che aveva già iniziato un determinato percorso e che lottando avrebbe potuto portarlo a termine, superando i traumi che aveva subìto. Spero che riusciate ad aiutarlo, davvero, se ha ancora quel ciondolo è perchè una parte di lui è ancora in grado di lottare." Il discorso di sposta poi su Lantis e torno a rattristarmi sentendolo nominare, "Lantis... è ormai avvolto dalle tenebre di Raiden, è come abbandonato alla sua notte... non riesce nemmeno più a mostrare alcuna emozione" non posso che pensarla allo stesso modo, la sua incapacità di provare o mostrare sentimenti è stata evidente durante il nostro incontro, dal modo in cui si è rivolto a me cancellando anni ed anni passati assieme a costruire il nostro rapporto, a condividere insieme le nostre vite, i momenti felici e tristi della nostra famiglia... una famiglia che ormai è andata totalmente distrutta come il nostro rapporto. Mi limito ad annuire rassegnata per le sue parole, non riesco ad aggiungere altro su di lui. "Il mio amore per lui era solo un capriccio infantile, l'amore verso un'idea... ora vesto i colori dei reali per un motivo più saldo: per la fiducia che la gente aveva nei colori di Rickard, per quei colori che significavano tanti nobili principi. Sono una caprona del Nord, spero ancora che qualcosa possa farlo tornare il Lantis del passato... ma per ora sono intenzionata a far finire questa guerra. Ho incrociato Drako tempo fa al Valmorghuli, gli ho detto che Dohaeris avrà un futuro migliore. Se i reali vincessero questo conflitto, darò la vita perchè Lantis non faccia del male a nessuno. Difenderò la mia famiglia sempre e comunque... ad ogni costo" non rispondo alle sue parole ma vedo la sua determinazione e la sua caparbietà, non condivido il suo schieramento ma condivido la sua speranza in una Dohaeris finalmente in pace, senza più guerre "Lottiamo tutti per un futuro migliore, saranno gli Dei ed il tempo a darci le risposte che cerchiamo" stringo ancora il suo braccio e le sorrido, non sono qui per discutere di scelte, per contestare le sue o per difendere le mie. "Spero che tornino tutti vivi da Candonga" aggiunge poi con serietà "Lo spero anch'io" la presenza di Nikah in campo mi mette ancora più in ansia, quell'uomo è imprevedibile, è totalmente folle. "Questo resterà tra noi, ho protetto mio fratello dalle taglie dei reali, quindi farò lo stesso con Alinor. E' sparita dalla Torre... sai dove può essere andata?" torno a guardarla e per un attimo resto stranita sia per quello che ha fatto per Andreus, comprensibile ma comunque discostante dall'immagine che avevo di lei, e sia perchè pensavo che ormai fossero al corrente del tradimento di Alinor ma probabilmente hanno iniziato tardi le sue ricerche. Non ha senso comunque negarlo, Alinor è a Candonga quindi al loro rientro ne saranno tutti informati "Non è necessario che resti tra noi, Alinor è a Candonga con l'armatura dei reietti in questo preciso istante. Sta lottando per i nostri ideali, per la fazione che li rappresenta." Torno a guardarla rilassando il viso, questo incontro mi ha permesso di conoscere un aspetto di Cassandra che non credevo che avrei mai visto, non ostenta più l'ottusità contro cui mi ero scontrata l'ultima volta, né la fiducia cieca in Lantis che tanto le avevo contestato dopo la strage oltre i confini. Ne sono contenta, ha in parte aperto gli occhi, ha capito di voler lottare a modo suo, mantenendo fede ai propri principi ed è maturata molto "Mi ha fatto piacere rivederti, chiarire e scoprirti così...diversa. Mi dispiace per le parole dure dell'ultima volta, dopo questa guerra spero che mi considererai ancora tua amica. Spero che tanti legami tornino saldi come prima, per tutti noi" provo ad abbracciarla sorridendole ancora, se non avrà altro da dirmi o da chiedermi lascerò la stanza per tornare al campo.

CASSANDRA DE LAGUN

Vorrei che anche Esperin ritrovasse la fiducia di poter riavere suo fratello... è una perdita terribile, ci sono passata e deve essere difficile per lei. Sgrano gli occhi quando mi dice che Alinor è in battaglia. In battaglia con Nikah, con Aiden. Alinor è una ragazza forte, ma... Aiden è potente, Nikah è fuori controllo. Vorrei tanto che si ricordasse di quel colore verde, che tornasse Gildas da Candonga. Dovrei dirglielo ma non voglio preoccuparla, voglio farmi totalmente carico di questa preoccupazione. Ha già un terribile dolore da gestire. Mi tocca il braccio e io ricambio toccando il suo: basta burroni, ci sono solo ponti da ricostruire. "Spero che gli Dei ti ridiano tuo fratello, Esperin, perchè può essere difficile crederlo, ma da qualche parte in quel buio, lui vive ancora" le dico fiduciosa. Sarò un'illusa, un'ottimista, ma se ci siamo riusciti io ed Andreus possono farcela anche loro. La fine di guerra segnerà la fine di tanti dolori e come dice lei, tanti rapporti torneranno saldi e tante famiglie riunite! Raiden non potrà dominare l'anima di Lantis per sempre. "Torno alla Torre, purtroppo non potrò nascondere il tradimento di Alinor ma che gli Dei la proteggano a Candonga" dico seria. "Abbi cura di te Esperin, spero di rivederci quando Dohaeris sarà in pace" le dico sorridendo. La saluto e mi dirigo all'uscita, alla Torre avranno già perlustrato ogni angolo.

Andreus De Lagun

Avanzo fuori dal glados attraversando a passo lento l’enorme distesa della terra dei Saggi.

Ogni volta sembra come la prima in questo luogo e ancora non riesco ad abituarmi al crepitio delle foglie che si ricompongono sotto i miei occhi.

Attraverso l’enorme salone e il silenzio diviene quasi confortevole rotto soltanto dai miei passi.

Con un sospiro che sa di liberazione mi inginocchio dinanzi ai troni vuoti posando il fagotto con la torta al mio fianco. «Gloriosi Saggi… perdonate se disturbo in questo modo il vostro sonno, ma ho bisogno di conferire con una persona a me molto importante.»

alzo lo sguardo perché possano leggere nel mio animo

«vi chiedo umilmente di poter parlare con Sage Bloodborne, il Reietto…» fratello…