E' pomeriggio
E' pomeriggio
Daphne Elania Baratheon
Appena varchiamo il Glados, l'aria tiepida che circonda il monastero si trasforma in una ventata di puro gelo: è come se migliaia di spilli mi si conficcassero nella pelle del viso, e non posso di certo dire che sia un'esperienza piacevole. Ma devo solo abituarmici, e comunque nella furia della battaglia il freddo sarà l'ultima cosa a cui dovrò pensare. Nonostante la coltre di bianco e la forte nevicata riesco a guardarmi intorno e a farmi una minima idea del campo di battaglia: l'inquietante castello dei Leithien ci osserva dall'alto, mentre intorno a me ed Andreus vi è solo silenzio, una quiete accentuata anche dal lento cadere dei fiocchi di neve. Non siamo i primi, proprio davanti a noi vi sono due facce ormai conosciute: Adamantia Feralys, la strega rossa di Asshai, e... per i Siamesi, non ci voleva. La sorella di Andreus. Mi viene istintivo lanciargli un'occhiata preoccupata, ma quando i miei occhi si posano su di lui lo vedo fiero, sicuro, e soprattutto con il volto scoperto. Si è tolto il cappuccio. Non ci penso due volte e seguo il suo esempio, basta nascondersi, basta fingere che i nostri nemici non sappiano ormai chi siamo e quali siano le nostre famiglie: sollevo il capo e guardo senza timore le persone con cui sto per scontrarmi, a cui si sono aggiunti anche i reietti, nientepopodimeno che la principessa e il suo novello marito, quello stronzo di Ryuk. Il meglio del meglio di tutte le fazioni, insomma, ma la verità è che non temo nessuno di loro con Andreus al mio fianco. Ho promesso di proteggerlo, ho promesso di proteggere la mia famiglia e, che i siamesi mi siano testimoni, tagliarmi in mille pezzettini e sotterrarmi tre metri sotto terra sarà l'unico modo per farmi desistere da questi obiettivi. È proprio Andreus a scattare per primo, si scaglia contro le reali ma al tempo stesso vedo un enorme pozzo di sabbia formarsi poco distante da me e nei pressi dei reietti, di cui è sicuramente lui il responsabile. Rimane poco tempo, devo decidere cosa fare e devo deciderlo in fretta: tengo d'occhio il campo di battaglia e ogni minimo movimento delle persone che mi circondano, non mi lascio sfuggire assolutamente nulla e, proprio davanti a me, nella zona dove si trovano le reali, viene a crearsi una dinamica interessante. Esperin si è spostata verso di loro, Andreus dopo il suo attacco non si è ancora allontanato così come Cassandra e la strega. Intravedo subito la possibilità di fare molti danni, e spero anche di proteggere il mio compagno, proprio come ho promesso a me stessa di fare. Agisco il più velocemente possibile: evoco Pandora senza troppi fronzoli, mi basta avere la sua consistenza tra le mani per sentirmi già più sicura di me stessa e mi teletrasporto in mezzo al gruppo, in una posizione ben determinata e ovviamente non casuale. Ho scelto di comparire tra Esperin e la Feralys, con circa la stessa distanza a separarmi da ognuna di loro, in modo da poterle attaccare entrambe con un unico colpo. È esattamente questo che provo a fare: carico il colpo di Pandora portandola dietro le spalle e poi tento di tranciare di netto sia le gambe della principessa, sia quelle della strega rossa, partendo da quest'ultima, colpendole circa all'altezza delle cosce. Cercherò ovviamente di non ferire Andreus e nel caso dovesse rientrare nella traiettoria del colpo lo eviterò a tutti i costi, anche sacrificando l'attacco. Se invece sarà andato tutto come previsto, non mi limiterò a questo: lascerò cadere Pandora a terra e cercherò di intrappolare tra le mie braccia Esperin, in modo da usarla come scudo umano. Non dovrebbe porre molta resistenza, dato che lo farò appunto solo se sarà in preda a dolori indicibili e, soprattutto, senza gambe.
Evocazione arma: Pandora in forma non attivaAlterazione e illusione: Teletrasporto a livello maestro (a piacimento in una vasta area e può teletrasportare anche un’altra persona con sé)
Our wills and fates do so contrary run
CASSANDRA DE LAGUN
Inizia qui
Quando giungiamo ad Adamantem, un silenzio soprannaturale ci circonda, mentre i nostri piedi sprofondano nella neve soffice e gelida. Il freddo non è mai stato un problema per me, sono nata e cresciuta a Gaearmir, ho combattuto nel Mare Ghiacciato contro i pirati che ero poco più di una bambina eppure... eppure il freddo di Adamantem riesco a penetrarti nelle ossa come fosse un pugnale aguzzo. Sembra quasi che tutto sia immobile qui, come se la neve, lentamente, ricoprisse l'enorme Castello Nero per ripulirlo dai suoi peccati. Poco dopo, ci raggiungono i ribelli e uno di loro toglie il cappuccio che caratterizza le loro uniformi: Andreus. Anche la sua compagna fa lo stesso: Daphne. Questa guerra finisce così come è iniziata ad Amaranthis, almeno apparentemente. Perchè in queste settimane, sono cambiate innumerevoli cose, come se il tempo avesse dilatato la coscienza, come se il trascorrere dei giorni fosse corrisposto ad anni. Gli sorrido, perchè questa volta sarà diverso. Perchè questa volta, non girerò le spalle alla mia gente, alla mia famiglia. Farò qualcosa di concreto per Dohaeris, cercherò di rendermi utile. Utile per la fazione di mio fratello. Giungono i reietti: prevedibilmente, sono Ryuk ed Esperin. Il Leithien, proprio come in tutte le battaglie che ho affrontato. Ryuk Leithien che mi ha conferito quel ridicolo soprannome. Che però, ho intenzione di rendere reale anche oggi. Ho lasciato amici alle spalle e ho mio fratello davanti: venderò cara la pelle. Fisso l'anello che mi ha dato Aiden e me lo ripeto con convinzione: venderò cara la pelle. La battaglia è funesta sin dalle prime battute, denoto subito come tutti siano molto più veloci di me, dovrò quindi sfruttare bene i miei attacchi, o comunque cercare di riportare meno danni possibili. Andreus è il primo ad attaccare, proprio come ad Amaranthis e, proprio come allora, attacca il mio compagno di lotta, Ada con la sua Gaya ma questa volta, evoca anche il suo pozzo in direzione dei reietti. Potrei sfruttare bene se questa sua mossa andasse a buon fine. E' soprattutto Esperin che tengo d'occhio: so quanto vale, so quale temibile guerriera sia. Infatti, riesco a scorgerla appena per quanto è veloce, la sua spada mi recide i legamenti del ginocchio destro senza che io possa farci nulla. Il ginocchio mi cade piegato per terra, ma non sarà di troppo impedimento, sono riuscita a camminare anche messa peggio di così. Daphne agisce prontamente, teletrasportandosi vicino a me e provando a colpire Ada ed Esperin e un brivido mi percorre la schiena: non voglio che ad Ada sia fatto del male, non voglio che muoia nessuno in questa battaglia. Il più velocemente possibile, mi libero dell'armatura, lasciando addosso solo la mia uniforme di Gaearmir. E' per questo che combatto: non sono più il Primo, non sono più un soldato dei reali, ma sono al servizio della gente di Dohaeris, al servizio di tutti coloro che ho giurato di proteggere il giorno della mia investitura davanti a Rickard: i deboli, coloro che non possono proteggersi. Mi riunisco così alla mia famiglia, guardo mio fratello e sorrido: "Sono con voi, fratello". Lo dico serenamente, determinata più che mai a riportare la pace nel mio amato paese! Mi avvicino ad Ada, proverò ad evocare il mio potere di guarigione il più velocemente possibile e cercherò di curare interamente sia lei (nel caso proverei a riattaccarle anche le gambe) che me. "Ti prometto che quando i ribelli avranno vinto, non ti sarà fatto alcun male. Sei una mia amica, non lo permetterò mai" le sussurrerò seria. Mi sento in colpa nei suoi confronti, ma non ho intenzione di scagliarmi contro di lei, è mia amica e non sarebbe corretto. Comunque andranno le cose, evocherò il mio arco velocemente e usando tutta la mia destrezza, proverò a sfruttare le situazioni che si saranno create con gli attacchi che mi hanno preceduto e punterò su Ryuk Leithien: proverò a scagliare una freccia, mirando a colpirlo in un occhio. So che è veloce, ma magari sarà impegnato a seguire ciò che succede a sua moglie e a difendersi da altri attacchi, quindi spero di riuscire a beccarlo. I Siamesi ci proteggano!
Difesa e Rigenerazione
Rigenerazione - Maestro - Rigenera ferita di entità grave o mortaleCanto della Sirena -> forma passiva
inizia qui
Ryuk Leithien
La porta dell’Adamantem, una delle cinque vie di accesso al Castello Nero, ultimo campo sulla cintura di Dohaeris, per l’ennesima volta, questo suolo, cambierà la storia del regno e noi faremo parte dei libri di storia o delle leggende, proprio come Rickard. Ogni cosa mi è familiare, eppure provo un profondo senso di estraneità, come se nulla mi appartenesse, come se questo luogo fosse solo un abito scomodo.
Io ed Esperin attraversiamo gli archi e prendiamo posizione, sulla nostra destra le reali si mostrano in tutta la loro fierezza: la chioma rossa di Adamantia Feralys spicca tra tutto il candore che la circonda, così come Cassandra De Lagun, Primo Cavaliere di Dohaeris, più famosa tra gli uomini reietti per la “zona” che porta il suo nome. Sulla sinistra Andreus De Lagun, schierato contro la propria sorella faccia a faccia, con lui Daphne Baratheon, tra tutti, probabilmente, dovrò concentrarmi proprio su di lei, il mio elemento domina il suo, ma ciò che mi preoccupa maggiormente è la velocità della quale i membri del suo casato sono così conosciuti e che lei stessa ha dimostrato di possedere all’Elisyum. Nessuno dei miei avversari va sottovalutato. Attorno a noi le montagne si stagliano alte, riesco a vedere i miei soldati e quelli arrivati in loro sostegno dai membri delle nostra fazione, ce ne sono a centinaia, come sono certo ve ne siano altrettanti appartenenti alle file dei nemici, che ora non riesco a vedere. Riporto la mia attenzione al campo, mi concento sull’unico mio dovere, vincere questa battaglia. Qualcosa si muove sotto i nostri piedi, io ed Esperin non perdiamo tempo e cominciamo a correre
Seguo la sua direzione, evoco d’istinto la mia falce, la mia Gina e mi volto rapidamente per osservare un attimo alle nostre spalle. Il pozzo sabbioso di Andreus si espande rapidamente, è veloce, più di quello che pensassi. So cosa fare e nello stesso attimo che realizzo la mia idea, lascio che il vento, il mio elemento dominante, confluisca nel mio braccio ed avvolga la mia arma, la quale si anima della propria energia più viva. Mentre continuo a correre, con lo sguardo volto in avanti cercando di seguire i movimenti di chi rientra nel mio campo visivo, porto il braccio che regge l’arma verso la mia parte posteriore, lasciando che la punta della falce strisci in terra come fosse un aratro.
Per quanto io sia in grado di valutare le distanze in questo istante, io ed Esperin abbiamo già percorso metà del raggio di un potenziale pozzo da maestro, il vento ha un leggero vantaggio sulla terra, se io riuscissi a ridurre la portata di questa trappola sabbiosa, ciò che ne rimarrà da percorrere, sarà sicuramente colmabile con un balzo e non perdo tempo ad urlare ad Esperin “SALTA”, corro il più velocemente il possibile e salto cercando di arrivare dall’altra parte. Ogni cosa si svolge rapidamente, il mio sguardo saetta da un punto all’altro del campo, mi rendo conto che l’azione si sta volgendo in un unico punto e decido di fiondarmi io stesso all’attacco verso la zona dei reali appena mi rendo conto che Daphne non è più al suo posto, non l’ho neanche vista correre, quel maledetto teletrasporto è una incognita perenne.
Temo per Esperin, tra tutti forse è la più temuta dai nemici, sembra che se la stia cavando, ma la ribelle si materializza proprio vicino a lei in posizione laterale. Corro istintivamente verso di loro, punto lo sguardo sull’ascia di Daphne, valuto il da farsi, mi rendo conto della situazione di ciò che sta accadendo: la ribelle carica un colpo con la propria arma e sembra proprio puntare alle gambe della reale, ma la traiettoria è la medesima di quelle di Esperin. Daphne è troppo veloce per essere fermata, devo inventare qualcosa ed alla svelta.
Corro il più velocemente possibile, mi porto frontalmente alla ribelle, porto la mia falce in alto, in modo da caricare un colpo verticale, mentre la ribelle sta portando l’ascia in un taglio orizzontale. Parte dal lato di Adamantia, per proseguire verso Esperin, ciò che faccio è valutare l’ampiezza della traiettoria dell’ascia e scaglio il mio colpo nello spazio tra mia moglie e la reale. Ciò che intendo fare, è sfruttare la nostra rapidità, la quale pare essere pari: due corpi che si muovono con la medesima velocità, su rotte perpendicolari, dovrebbero incontrarsi al centro delle proprie traiettorie ed è proprio per questo che spero di riuscire a falciare e fermare il movimento di Daphne dopo che ha colpito Adamantia e prima che finisca su Esperin. Con questo colpo dall’alto verso il basso, punto a falciare il manico dell’ascia facendo cascare in terra l’arma assieme ad almeno un braccio, quello destro, della ribelle.
Se tutto dovesse andare come previsto, Esperin non verrebbe colpita ed io mi allontanerei di qualche metro, tenendomi pronto a schivare eventuali attacchi, proprio come la freccia che Cassy sta caricando nella mia direzione.
Gina falce in forma attiva - vento
Master
Eclisse84 - Mary24781 - SimsKingdom
*Andreus attivi il tuo pozzo sabbioso, cercando di intrappolare i reietti al suo interno
Andreus evochi la tua arma e carichi un fendente obliquo ai danni di Adamantia
Adamantia provi a ruotare il corpo per evitare il fendente
Adamantia – 20 punti costituzioneAdamantia destrezza 318 – Andreus destrezza 353
*Adamantia provi a lanciare il tuo fuoco sui reietti ed avvicinarti ad Andreus per recidergli i legamenti della spalla.
*Esperin corri per provare ad evitare il pozzo per poi saltare ed arrivare alla terra ferma
*Ryuk attivi la tua arma e la trascini alle tue spalle nel tentativo di ridurre la portata del pozzo e riuscire a saltare il margine restante con un balzo
Ryuk ed Esperin percorrono metà raggio del pozzo prima che questo li raggiungaRyuk ed Esperin destrezza 365 – Andreus destrezza 353
Vento -> Terra
Il vento vince sulla terra del 25%, il pozzo sabbioso si riduce del 25%
Ryuk ed Esperin oltrepassano il pozzo
Esperin evochi la tua arma in forma attiva e cerchi di recidere i legamenti alle ginocchia di Cassandra
Cassandra – 25 punti costituzioneEsperin destrezza 365 – Cassandra destrezza 280
Esperin cerchi di recidere i legamenti ad Andreus con una finta
Andreus – 25 punti costituzioneEsperin intelligenza 170 – Andreus intelligenza 69
Esperin destrezza 365 – Andreus destrezza 353
Daphne ti teletrasporti nei pressi delle reali, alle quali si è aggiunta anche Esperin
*Daphne cerchi di amputare le gambe sia alla reale Adamantia che alla reietta Esperin
Ryuk con l’arma attiva punti al centro tra Esperin ed Adamantia, nel tentativo di bloccare l’avanzare dell’ascia ed amputare un braccio a Daphne
Daphne destrezza 365 – Esperin destrezza 365 – Adamantia destrezza 318 - Ryuk destrezza 365
Il fendente di Daphne va a buon fine su Adamantia
Il fendente di Ryuk va a buon fine su Daphne
Adamantia – 60 di costituzione
Daphne – 30 di costituzione
Daphne provi a bloccare Esperin in una morsa
Daphne riesci a stringere Esperin con un braccio, ma non hai la forza necessaria per bloccarlaDaphne destrezza 365 – Esperin destrezza 365
Daphne forza 117 – Esperin forza 270
Adamantia scagli la tempesta di fuoco
Il fuoco non va a buon fine e non avendo l’uso delle gambe, Adamantia non può proseguire con l’azione su AndreusAndreus destrezza in fuga 353 – Adamantia forza di lancio 155
Cassandra cerchi di curare Adamantia e poi te stessa
La rigenerazione da maestra va a buon fine
Adamantia recuperi l’uso delle gambe e non hai più ferite
Adamantia costituzione +80
Cassandra guarisci le tue ferite
Cassandra costituzione +25
Cassandra scagli una freccia verso Ryuk
Il colpo non va a buon fineCassandra destrezza 280 – Ryuk destrezza 365
- Andreus hai i legamenti delle gambe recisi, non riesci a camminare, la tua arma resta in forma sopita. Ti trovi alla postazione dei ribelli
- Daphne hai perso il braccio destro, perdi molto sangue, il manico della tua arma è stato tagliato e resta in forma sopita. Ti trovi alla postazione dei reali
- Esperin non hai ferite, ti trovi la tua arma torna sopita, ti trovi tra la postazione dei reali e quella dei reietti.
- Ryuk non hai ferite, la tua arma torna sopita, ti trovi a qualche metro dalla postazione dei reali e verso quella dei reietti
- Cassandra non hai ferite, la tua arma resta sopita, ti trovi alla postazione dei reali
- Adamantia non hai ferite, la tua arma resta sopita, ti trovi alla postazione dei reali
Danni reali 0
Danni reietti 0
Danni ribelli 55
TURNAZIONE STABILITA Daphne Elania Baratheon Cassy De Lagun Ryuk Leithien Andreus De Lagun Adamantia Feralys Esperin Raeghar MASTER
Daphne Elania Baratheon
Non capisco cosa sia appena successo, fatto sta che mi ritrovo senza un braccio, con una pozza di sangue ai miei piedi, una pozza che faccio fatica a vedere con chiarezza talmente è forte il dolore che sto provando. Mi guardo intorno, un affanno dopo l'altro, con gli occhi spalancati cercando di capire cosa fare ora che il mio attacco non è andato affatto a buon fine e, soprattutto, con un braccio in meno e senza il supporto di Pandora, che è completamente inutilizzabile. Come se non bastasse mi trovo nell'occhio del ciclone, letteralmente: Ryuk è a pochi metri da me, praticamente a fianco ho invece la Feralys e la sorella di Andreus, che ha vanificato il mio lavoro e ha curato l'altra reale, anche se... ha detto di essere dalla nostra parte, credo. Per un istante penso che sia stato frutto della mia immaginazione ma quando sposto lo sguardo su di lei non la vedo più avvolta dall'armatura dei Reali bensì da un'uniforme che conosco abbastanza bene, la sirena di Gaearmir è inconfondibile. Forse era d'accordo con Andreus? Eppure non mi ha detto nulla, se avesse saputo cosa sarebbe successo me lo avrebbe riferito, su questo non ho dubbi. Ma allora perché ha curato la rossa? Ero riuscita a metterla fuori gioco, poteva lasciarla a terra a morire, così ci saremmo dovuto preoccupare solo di Ryuk e della consorte che si sono dimostrati ossi più che duri. La guardo di sbieco, stringendo i denti, più per il dolore che per effettivo rancore e poi cerco lo sguardo di Andreus, non è troppo lontano e non mi sembra ferito mortalmente, so che può sopportare molto più di un taglietto alle gambe. In più ha la Rigenerazione, se la sua vita fosse in pericolo potrebbe comunque curarsi: questo pensiero mi calma, per quanto sia possibile calmarsi quando sei circondata da gente che ti vuole morta, e mi permette di riacquistare un briciolo di lucidità. Non è ancora detta l'ultima parola, le carte sono ancora tutte sul tavolo ed è di nuovo il turno di mostrare la mia mano. Devo agire in fretta e soprattutto dare il 100% fino a quando ne sono ancora in grado, dato che l'emorragia non accenna a diminuire e so che presto mi accascerò al suolo senza forze, forse addirittura senza vita. Un pensiero che non mi spaventa, la mia famiglia è al sicuro, Andreus è al sicuro, Efrem è... i bambini... tanto ho già deciso... di... Non ce la faccio più: l'ira mi assale, ancora più forte di quella che ha accompagnato il dolore alla spalla, una rabbia talmente bestiale da impedirmi di vedere davvero chi e cosa mi circonda. Ma lui lo vedo: Ryuk Leithien, lo stronzo cagato dal castello dietro di lui, un Leithien che ha continuato la tradizione di famiglia e si è divertito a menomarmi proprio come la cugina. Poco oltre lui c'è anche Esperin, sono entrambi tra la postazione dei reali e quella d'origine dei reietti, perciò agisco seguendo l'istinto, senza riflettere, senza calmarmi: le scintille mi circondano, in pochi secondi poche saette si tramutano in un fitto muro bluastro che mi avvolge e che mi riempie le orecchie del suo scoppiettare, un grido di battaglia che ho imparato ad apprezzare negli anni. Libero tutta la sua potenza espandendo lo scudo cercando di colpire tutti coloro che mi stanno intorno, ovvero la Feralys, Ryuk e, se i metri me lo permetteranno, anche la Raeghar. Tenterò di evitare Cassandra, ma se non ne sarò in grado o non farà in tempo ad allontanarsi non sopprimerò il mio attacco: le voglio bene, ma non posso permetterle di intromettersi. Voglio solo che Ryuk venga completamente o almeno in parte colpito dalla mia furia, tramutata in pura energia. Mi rendo conto di avere ancora il manico di Pandora in mano, tanto vale sfruttare le poche forze che mi restano e farci qualcosa: con un movimento pulito e il più veloce possibile tenterò di conficcarlo nel petto della Feralys e lasciarglielo come regalo. E infine rimarrò ferma: sono stremata. Che mi facciano quello che vogliono, non ho rimpianti.
Evocazione arma: Pandora in forma non attivaDifesa: Scudo di Zeus a livello maestro (Crea uno scudo attorno ad un area massima di dieci metri)
Our wills and fates do so contrary run
E' Sera
CASSANDRA DE LAGUN
Lo sguardo di Daphne lo comprendo, ma non potevo fare questo passo e lasciare Ada in quella situazione. Ora dovrò dimostrarle di non avere timore a mettere a repentaglio la mia vita pur di vincere questa battaglia, questa guerra. Ho intenzione di sopravvivere, perchè dopo Adamantem ci attende un assedio cui non mancherò. La donna, nonostante il braccio reciso, non si arrende. Sapevo che non si sarebbe arresa, nemmeno io l'ho fatto all'Abgruntis. Si è avvolta nel suo scudo di fulmine, non posso permettermi il lusso di ammirare il suo scudo, non può controllare bene quel potere così grande, colpirmi non rientra nelle sue preoccupazioni ma so che non ha molta altra scelta. Evoco il potere che io e mio fratello abbiamo ereditato da nostra madre, cercherò di usare tutta la mia destrezza (magari riesco anche ad evitare lo scudo di Daphne) per teletrasportarmi proprio alle spalle di Ryuk e tentare di conficcargli una freccia nel ginocchio destro, così da recidergli i tendini. Leithien è più veloce di me, ma il teletrasporto dovrebbe agevolarmi, soprattutto perchè se mi riesce sarei praticamente incollata alla sua schiena, quindi anche in un punto cieco. In qualunque modo andrà, dopo il mio tentativo mi allontanerò subito di circa 11 metri dai belligeranti, mettendomi in difesa e stando pronta a provare schivare qualsiasi tipo di attacco.
Canto della sirena -> forma passivaTeletrasporto del proprio corpo - A piacimento in una vasta area e può teletrasportare anche un’altra persona con sé
Ryuk Leithien
Tutto accade così velocemente che quasi non riesco a capire se i miei colpi sono andati a segno o meno. Quando evito la freccia di Cassandra, porto lo sguardo sulla ribelle Daphne e solo allora ho la certezza di averle amputato il braccio e mozzato quell’ascia che brandisce. Non mi ricordavo che fosse tanto temibile, anche se sono a conoscenza delle peculiarità dei Baratheon, forse c‘è poco da stupirsi, così come quel maledetto De Lagun… me lo ricordavo lento come una nonna con l’artrosi. Cassandra si è spogliata dall’ armatura e mostra i colori della propria terra, non capisco questo gesto, i De Lagun sono dichiaratamente dalla parte dei Reali, ha detto qualcosa prima al fratello, ma nel caos non ho prestato attenzione, che Gaearmir sia ora dalla parte dei Ribelli? Allora perché curare Adamantia? Ahhh, poco m’importa, da una parte o dall’altra resta una nemica dei reietti. L’azione riprende e quelle saette che cominciano ad addensarsi attorno a Daphne non lasciano presagire nulla di buono, Valerius e Niniel hanno raccontato a tutti cosa ha combinato all’Elysium, non ho intenzione di friggere. Esperin si trova poco più lontano da me, entrambi potremmo rientrare nel raggio di un possibile scudo, Adamantia e Cassandra sono proprio vicino a lei, rientrerebbero nella portata del potere del fulmine, Andreus è lontano. Agisco come mi suggerisce l’istinto: il vento scalpita al centro del mio corpo, pulsa e si espande, pervade ogni parte di me, fino a diramarsi ed accumularsi nelle braccia ed a scatenarsi nel braccio sinistro, quello destro regge ancora Gina in maniera decisa e salda. Il vento si contorce, si manifesta sotto i miei occhi innalzandosi verso il cielo nel formare un tornado proprio avanti a me, innalzando anche la neve che strappa dal suolo. Il fulmine di Daphne è partito, lo scudo si espande rapido, probabilmente ha già coinvolto chi si trova nelle sue immediate vicinanze, è troppo veloce e potrei non farcela, la mia unica salvezza è il vento che domina il fulmine per natura. Se tutto andrà come previsto, quando lo scudo mi raggiungerà, probabilmente in corrispondenza al formarsi del mio tornado, dovrei riuscire ad annullarlo ed evitare che io venga fritto, di conseguenza anche Esperin. In ogni caso, non attenderò fermo, comincerò a correre con tutta la mia velocità trascinando con me il tornado, Daphne si è scagliata contro Adamantia, devo occuparmi di Andreus, è pericoloso e non posso lasciarlo libero di agire. Quando sarò arrivato da lui, proverò a farlo impattare contro il mio elemento: voglio fargli credere che io abbia l’intenzione di colpirlo con la mia falce al lato della gamba con il legamento reciso, per istinto potrebbe gettarsi dal lato opposto, ma è proprio là che incontrerà il mio turbine, ne verrà intrappolato, ferito e scaraventato via. Che il mio colpo sarà andato a buon fine o meno, correrò nella direzione di Daphne, mi porterò in posizione laterale provando a puntare la mia falce al cento del suo petto e con un movimento obliquo verso il basso a procurarle una lunga e profonda ferita fin giù la pancia. Spero che Esperin non venga colpita, ho fiducia in lei, saprà combattere come una vera Raeghar e tenere alto il nome di Rickard, il suo nome sarà accostato a quello del padre, proprio nel luogo dove è nata la leggenda. In ogni caso tornerò alla mia postazione originaria, quando sono arrivato in campo, tenendomi pronto a reagire in caso di attacchi
Gina – arma in forma passivaDistruzione
Alzando la mano al cielo l’incantatore è in grado di incanalarvi la propria energia e plasmare il vento:
- Maestro Furia dei cieli – Si genera un tornado di circa 3 metri di altezza e due di larghezza, che è in grado di travolgere il nemico e sbalzarlo in aria, l'incantatore lo crea nelle sue immediate vicinanze e può direzionarlo in un'area di 10 metri. Può causare gravi danni da impatto.
Andreus De Lagun
Osservo il mio colpo andare a segno sulla rossa reale ma non posso fare a tempo per gioirne che tutto accade così in fretta, troppo in fretta. Daphne, Esperin e Ryuk si ritrovano nello stesso istante e nello stesso punto, questi ultimi non so come ma hanno evitato il mio pozzo. Noto il colpo di Esperin ai danni di mia sorella andare a segno e nello stesso istante in cui si sta avvicinando anche a me, vedo Daphne comparire tra lei e Adamantia tagliando le gambe alla prima e continuare il suo colpo verso la principessa. È Ryuk a fermarla. Non vedo cosa succede lì perché Esperin mi colpisce a una gamba facendola cedere. Crolla nella neve fredda digrignando i denti mentre il sangue scivola dalla mia gamba per mescolarsi al candore. Stringo la presa su Gaya cercando di fermare l’uscita del sangue con l’altra mano. Cassandra si spoglia della sua armatura dei Reali rivelando sotto di essa quella della mia famiglia, quella della mia terra. Sgrano gli occhi osservando quasi stupito quel vessillo che spicca alto e maestoso sul suo petto. Mi guarda e un sorriso si mostra sulle sue labbra prima che una lacrima scorga sul mio viso «sono con voi, fratello» sento il mio cuore perdere un battito e guardo la ragazza mente gli occhi bruciano per la contentezza. Io… io non ci credo. La vedo curare la sua ex compagna e le dice qualcosa ma capisco già quale sia la sua intenzione. Il sorriso si apre spontaneo sul mio volto e le sue parole mi rimbombano come un coro nella mia testa. La nostra famiglia ora riunita combatte tutta per un unico scopo. Questa guerra ha perso, non è riuscita a distruggere ciò che era la mia famiglia. Non ha distrutto le nostre vite. Io, Cassandra, papà e tutta Gaearmir uniti sotto uno scopo comune. Io… non tradirò la mia gente, non tradirò la mia famiglia. Lotterò fino all’ultimo respiro. Stringo i pugni riportando entrambe le mani su Gaya e nel frattempo vedo lo scudo di Daphne alzarsi dal lei violento, sono lontano e il suo diametro non mi tocca, d’un tratto vedo comparire Ryuk davanti a me mentre punta la sua falce contro la mia gamba. D’istinto mi sposto ma è qui che il suo vento mi coglie con violenza. Tagli e ampi squarci si aprono sul mio corpo mentre sento i colpi percuotere il mio corpo e le mie ossa, urlo venendo sollevato senza la mia volontà dal vento che mi fischia nelle orecchie prima di tagliare ancora e ancora. Chiudo gli occhi mentre il dolore aumenta e lascio che il mio corpo venga richiamato dalla terra alla quale appartiene. Le ferite si tramutano in crepe che mi disgregano e rapidamente ogni singola particella del mio corpo diviene sabbia, sabbia fine che si mescola venendo spazzata via. Cerco di ricompormi proprio sopra la compagna di Ryuk, in silenzio la sabbia mi ricompone e senza emettere un suono stringo Gaya lasciandomi piombare su di lei con tutto il mio peso in un colpo che partirà dalla spalla con la quale regge l’arma per poi scendere. Dovrei essere abbastanza forte per amputarle il braccio ma non ho idea di come continuerà il colpo o se la dividerà in due. Qualunque sia l’esito cercherò di rotolare nella neve di qualche metro lontano da lei. Sembrerò ridicolo, ma venderò caro la mia pellaccia del Nord…
Alterazione e illusione:
Teletrasporto del proprio corpo: (Maestro) - A piacimento in una vasta area e può teletrasportare anche un’altra persona con sé.Rovina di Gaya ---> Forma dormiente