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Risultati da 11 a 20 di 173
  1. #11
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest di lotta

    Keyra
    Isyl Tinnuviel


    "Fine della corsa, bambolina"le parole di questa donna dai capelli corvini sussurrate all’orecchio mi ronzano nella testa mentre il mio respiro si fa affannoso, pesante…
    Inverno ecco quello che sento ora pervadermi la gola e i polmoni in un abbraccio...mentre il mio fianco brucia dannatamente. Più vorrei respingere questo gelo e più questo scivola...freddo, ghiaccio, il sole che prima percepivo sulla pelle sembra sparire; Lei è davanti a me in questo momento, le mani serrate sulla mia gola , posso fissare l’orizzonte blu dei suoi occhi che mi stanno dinanzi, determinazione è quello che vi leggo dentro, cerco di respirare , faccio fatica...
    Spero che almeno Andreus stia bene….
    "Facciamo fuori questi ribelli, ma attento ai reietti: sono scoperti ora e l'altro di loro usa il vento
    E’ la donna a parlare, attento ai reietti dice…parla di uno che padroneggia il vento e non è di certo quello che mi ha colpito, per esclusione è l’altro, quello dallo sguardo tagliente…
    E’ un attimo e un nuovo bruciore mi coglie alla gamba destra poco sopra il ginocchio, sopprimo un gemito mentre un qualcosa di caldo prende a percorrere il mio ginocchio scendendo verso il polpaccio.
    Dannazione! Fuoco, ghiaccio e …sangue…
    Con la coda dell’occhio riesco a vedere l’arma che mi ha colpito e l’uomo che la impugna…l’uomo selvaggio dagli occhi di serpente…è troppo vicino, ma so che lui come me comanda il vento….
    Sono in una posizione non troppo favorevole considerando che la donna ha ancora le mani sul mio collo…potrei cercare di sciogliere la presa, se non fosse che così facendo sprecherei energie preziose e cadrei a terra arrancando a causa del suo colpo e della gamba ferita, non posso permettermelo!



    Fisso i miei occhi nei suoi, Ametista contro Zaffiro…mentre un ghigno di sfida se pur con fatica increspa di poco le mie labbra.
    – Troll dei ghiacci, le bamboline sanno essere anche vendicative… - penso.
    Con l’intento di liberarmi dalla sua presa , cerco nella mia natura di elfo il mio potere, il mio essere in sintonia con la natura , con gli animali , con il Tutto…raccolgo il mio dolore come se dovessi radunarlo in un unico punto, un unico obbiettivo , Lei.
    Come un fiume in piena cerco di riversarle contro Tutto il mio dolore mentre ancora arranco per il suo colpo, il fuoco, il suo ghiaccio…la ferita…nei miei occhi nessuna traccia di pietà, solo fredde gemme in cui turbina tempesta…di solito non amo usare questo tipo di potere, odio manipolare le emozioni altrui, ma in questo caso lo faccio solo per difendermi .
    Se riuscirò nell’intento, nella mia mano destra, materializzerò dapprima il mio prezioso Diamante,un turbine di piume prenderà forma assumendo poi consistenza, Menelmir si paleserà. Appena ne avvertirò il suo peso cercherò lo sguardo di colui che mi ha colpito con la sua falce…



    ...voltandomi verso di lui - ...tocca a te ...- sfrutterò la mia posizione e sferrerò il più velocemente possibile viste le mie condizioni , il mio colpo. Userò la tattica che ho utilizzato con Andreus ieri sera…solo che il mio nemico impugna un’arma con la lama curva con entrambe le mani e non la tiene poggiata sulle spalle.
    Sono in svantaggio vista la mia arma, lo so ma fisserò fino all’ultimo i suoi occhi…
    Se deciderà di scattare in avanti balzerò in avanti anche io cogliendolo in contropiede, buttandomi in scivolata mirando alla sua gamba destra.
    Se caricherà il suo colpo in alto, mi avvicinerò velocemente a lui e al suo possente torace di qualche passo con l’intento di infilzare il mio pugnale nel suo fianco , non credo riuscirà a colpirmi con la sua arma se mi trovo vicina al suo corpo…
    Se caricherà invece a destra, gli andrò incontro diagonalmente puntando la spalla che mi mostrerà…
    In tutti i casi sarò pronta con la mia arma protesa in avanti a parare eventuali colpi puntando la giuntura tra falce e impugnatura.
    Che gli dei me la mandino buona. All’attacco!

    - foto 2/3-


    Simbiosi ---> Attiva
    Menelmir ---> Arma in forma dormiente
    Ultima modifica di DELTAG; 2nd December 2014 alle 19:47

  2. #12
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest di lotta

    CASSANDRA DE LAGUN

    Il collo di questa ragazza, di questo elfo come me, è così fragile sotto la stretta del mio pugno. La guardo con disapprovazione, con la determinazione che l'indossare l'armatura giusta, vestire i colori della giustizia infonde in me. Sto per dare il colpo di grazia a questa traditrice ma un dolore acuto, bruciante mi colpisce alla gamba. Quel cane di un Leithien lo vedo già piazzato davanti a noi: è veloce, tremendamente veloce e conosco la sua forza, la sua spietatezza. E il suo fiuto per le occasioni d'oro. Un guerriero senza onore, senza regole, che ho sempre profondamente disprezzato. Se una volta ha indossato il ferro dei reali, è solo per il suo nome altisonante. Approfitta, da vile qual è, della nostra posizione: con la sua falce ha ferito sia me che la mia prigioniera. Per impulso sto per lanciargliela addosso, così da disimpegnarmi e avere una visione della battaglia più chiara, ma i miei occhi si coprono di nubi. Un cielo nero, coperto di tempesta mi attanaglia il cuore. Sento dolore, ghiaccio e fuoco sul mio corpo, ferro e sangue quasi nella bocca. Guardo la mia nemica: è lei, probabilmente sta usando la simbiosi, non avendo io ferite di fuoco addosso e lei sì. Sono un'elfa anch'io, so cosa può fare la nostra abilità di razza. Il dolore è debilitante, ma non tanto da fiaccare la mia rabbia. Come osa riversare su di me la sua giusta punizione? Non è ferita al braccio che io ho libero, quindi di potenza ho l'impulso di piantarle un bel pugno su quella faccia da dama. Che ci fai qui? Cosa cerchi? Quale follia si è impadronita di te da farti lasciare casa e affetti? Non hai l'aspetto di un soldato, quindi perchè sei qui? Vorrei urlarle queste mie domande con il dolore che lei mi ha infuso e il mio pugno è già stretto, quando quel cielo ingombro di uragano si libera ed esplode in calore, un sentimento cristallino, che nasconde un'angoscia sottile. Chiudo gli occhi e digrigno i denti, per cercare di contrastare questo male che sento, tutto accade in un attimo e mi martello col pensiero che devo reagire, che Ryuk è di fronte a me, che devo fare qualcosa. Ma nella mente vedo solo il volto di mio fratello: posso scorgere chiaramente i pensieri della mia avversaria, la sua preoccupazione per lui, il suo affetto. Di riflesso, senza rendermene quasi conto, lascio la mia presa sul suo collo. Lei, lei non è tanto diversa da mio fratello, ma lei non è Andreus, lui è a pochi passi da me, impegnato con sir Aiden. Devo capire. Devo capire perchè questa gente, anche del mio sangue, della mia razza, si sta rivoltando contro i Raeghar. No, non può essere solo per Targaryus, deve esserci qualcosa di più. Appena lasciata la straniera, faccio una capriola di lato, così da allontanarmi da Leithien: mi rimetto in piedi e vedo lei che si sta dirigendo dritto al suo petto. E' pazza, che cosa vuole fare? Sono di nuovo in piedi, dopo il mio gesto che ho imparato nelle fila militari e proprio davanti, campo visivo libero, scorgo l'altro reietto, colui che domina il fuoco. Faccio presa su tutte le energie che cerco di spezzare dalle catene del dolore, come una cascata furente che cade da un'alta montagna, ripida e violenta. Nelle mie mani si materializza Canto di Sirena, cui infondo il potere dell'acqua, del mare mosso in tempesta. Miro il petto del reietto che domina il fuoco (Zagarth ndt) e scocco la mia freccia di ghiaccio: cerco di centrarlo in pieno, usando tutta la mia abilità di mira.

    Arma - Canto della sirena -> Forma attiva

  3. #13
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest di lotta

    Ryuk Leithien


    La prima volta che ho ucciso qualcuno, è stato quando avevo appena sei anni. Per motivi che ancora tutt'ora ignoro, mio padre prese il cuoco per i capelli e lo trascinò dalla cucina alla sala da pranzo, come fosse un sacco di patate… ricordo che ammirai tutta quella potenza, non sembrava causargli fatica tirare un uomo alto e grosso con solo la forza del braccio.


    Lo lanciò praticamente ai miei piedi


    Dopo gli spezzò entrambe le braccia, con due calci assestati
    Afferrò un coltello per tagliare la carne e me lo porse…
    “Trafiggilo al petto” mi disse guardandomi negl’occhi “Non esitare, trapassa questa carcassa inutile”, era furente e… tremendamente spaventoso, volevo essere come lui, volevo che fosse orgoglioso di me ed il tutto mi sembrò quasi un gioco. Il cuoco urlava e piangeva, implorò mio padre di lasciarlo vivere e che qualsiasi cosa avesse fatto di male, non era stata sua intenzione “Non pregare me, prega mio figlio” risposte senza guardarlo neanche, continuava ad osservare me, avvelenandomi con quegl’occhi da serpe che ho ereditato da lui.



    Non esitai, strinsi il coltello con la mano destra e mirai al cuore “Non là… vuoi che muoia subito?” aveva quel ghigno sul volto… quella espressione che non dimenticherò mai. “N-no padre…” avvolse la mia mano con la sua e la spostò sullo stomaco “Inizia da qui… è un punto morbido, non rischi di trovare le costole” e senza preavviso, spinse. Sentii chiaramente il coltello affondare nella carne, non era diverso da quando tentavo di tagliare un cosciotto di pollo, la resistenza delle pelle sotto l’azione della lama tagliente fu minima ed il rosso del sangue cominciò a defluire ed a sporcare ogni cosa. Ancora una volta strinse la presa sulla mia mano e caricò un altro colpo, una terza volta… una quarta… ad ogni fendente imprimeva più forza ed iniziai sentire un formicolio alle dita, poi, quando vide che assecondavo i suoi movimenti, lasciò la presa ed io continuai…



    continuai ancora… continuai nonostante il cuoco fosse già devastato da decine di lacerazioni ed i suoi occhi ormai capovolti. Non so descrivere esattamente cosa provai in quel momento, togliere la vita ad un uomo che m’implorava, sporcarmi della sua stessa vita… mio padre non disse nulla, non dimostrò di essere fiero, non ci fu neanche un minimo segno di approvazione, semplicemente mi tolse il coltello dalla mano e mi ordinò di andare a lavarmi e poi dormire. Qualcuno potrebbe pensare che uccidere mi piaccia, che quella iniziazione da carnefice sia stato l’inizio della mia fama da mostro sanguinario, ma la verità… è che non sento niente. Non provo piacere, non c’è alcun fremito, non mi diverte la vista del sangue, per me è tutto tremendamente normale. Ciò che mi stimola, al contrario, è ridicolizzare, osservare l’animo del mio nemico logorarsi nel tempo, consumarsi sotto i miei occhi e quella scintilla di paura che bagna le loro iridi, quando si rendono conto che tutto dipende dalla mia volontà, sono solo questi attimi… solo queste prese di coscienza, che alimentano il mio essere e mi fanno sentire vivo, vivo… io sono vivo a prescindere dalla loro morte. Che Drako preferisca preservare le vite dei nostri nemici non m’interessa minimamente, la sua idea di “piegarli”, trova un punto d’incontro con la mia volontà, anche se in modo diametralmente opposto. Avrei potuto uccidere De Lagun e la bella ribelle, se solo avessi attivato Gina ed avessi puntato poco più in alto dei bacini, con un fendente le avrei divise in due come fossero fatte di burro, ma… ma… non è questo che vogliamo, vero EX Primo Cavaliere dei miei stivali? Noi non vogliamo… uccidere nessuno, almeno… se questo non sia necessario.

    E così che il tutto continua a svolgersi velocemente, Cassandra lascia la presa sul collo della ribelle, quella donna ha la delicatezza di un addestratore di muli del deserto di Kiera. De Lagun sfrutta l’occasione per allontanarsi facendo perno sulla gamba, dopo essersi inginocchiata a causa del colpo e noto con la coda dell’occhio che la sua arma prende forma, non posso osservarla più di tanto, o la tizia qui avanti potrebbe approfittare di una mia distrazione, ma la posizione dell’arciera lascia presupporre che miri a Zigo-Zago. “Zaaagh” urlo per destarlo, anche se dubito che una sua reazione possa essere più veloce della freccia. La gnocca incappucciata si volta verso di me, la pelle bronzea… gli occhi che si tingono del tramonto più profondo e quei capelli… il vento… devo averla già vista. Si scaglia contro di me, dopo una serie di movimenti imprecisati, ma più che lo sfarfallare delle sue articolazioni è il pugnale che brandisce a catturare tutta la mia attenzione. Non so cosa voglia fare, ma certamente è troppo lenta per me, decido quindi di agire a mia volta. Lascio la presa su Gina, in modo che la materia magica della quale è composta si dissolva e allungo il braccio destro verso la donna, con l’intento di afferrarla per il polso. Quello che voglio fare è girarle il braccio, mantenendo la presa ben salda sull’arto, e piegarlo dietro la sua schiena, in modo da costringere il suo corpo ad aderire al mio frontalmente, costringendola con la forza. Una volta accaduto questo, approfitterò del momento per baciarla con trasporto, ci so fare con le donne… io! Non ho voglia di infierire, né di ucciderla o ferirla ulteriormente, questa donna mi stimola appetiti, quindi chi se ne frega che è mia nemica, è un gran pezzo di gnocca, questo mi basta per risparmiarla. Devo comunque pensare a pararmi da eventuali attacchi, se riuscirò a tenerla vincola a me, potrà farmi da scudo umano, per il resto mi tengo pronto a scatenare un Tornado con la mano libera, verso chiunque avrà la voglia di interrompere il momento idilliaco. Incanalo la mia energia spirituale nell'arto e mi connetto all'ambiente, sento le molecole d'aria confluire attraverso me ed accumularsi nel palmo, pronte ad esplodere in un vento impetuoso “A nous… ma cher”

    Vento – Esperto
    Tornado – Si genera un vento impetuoso che sbalza via il nemico per cinque metri, causandone danni da impatto di media entità

  4. #14
    Master caotico L'avatar di SimsKingdom
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest di lotta

    Andreus De Lagun

    Rabbia. Tristezza. Odio. Compiacimento. Esaltazione. Terrore. Un pericoloso intruglio di sensazioni invade la mia mente annebbiandola per tutto il tempo. Il Glados, la sua luce accecante e la sensazione di nausea non appena varcato il portale, il volto di Cassandra a pochi metri dal mio. L’armatura dei reali, il tutto non fa altro che bloccare e fissare quella nebbia all’interno della mia testa che mi blocca ogni movimento, vorrei parlare, urlare, chiamare il suo nome in un disperato urlo. No. L’abbiamo chiesta noi? Volevamo noi questa guerra? No. Tutto ciò che voglio è lei, mia sorella, voglio abbracciarla, dopo tutto questo tempo.
    La mia corsa si fa sempre più rapida, sento il vento sferzare tra i miei capelli mandando sempre più indietro il mio cappuccio che ormai non è più una copertura per il volto bensì uno stupido ingombro, Cassandra mi ha visto, non avrei voluto tutto questo. Il suo volto mi guarda stupefatta per un solo attimo quando la mia ascia si abbatte sulla spada nemica che si carica dell’elemento del mio avversario. Elettricità. «No!» mormoro a denti stretti, proprio l’elemento a me avverso. L’intero colpo si scarica sulla lama della spada e non appena la potenza del mio braccio si esaurisce, l’uomo ne approfitta per caricare un colpo al mio stomaco, In un attimo la mia forza scema così come il peso di Gaya diventa sempre più fievole mentre l'uomo sposta la sua spada ormai attiva verso il mio stomaco. Perfetto, morirò qui, in questa prima battaglia, in un modo troppo idiota anche per me. Sorrido, perlomeno potrò rivedere il volto di Cassandra... almeno per un'ultima volta. La spada penetra la stoffa della mia divisa trovando come unico ostacolo la pelle troppo debole per opporre resistenza e, come in un orribile lasso di tempo infinito avverto la pelle aprirsi come fosse un sottile foglio di carta. La spada si fa strada nel muscolo e il flusso di sangue denso e rosso bagna tutto ciò che incontra. D'un tratto l'incalcolato, un tornado improvviso investe me e il mio contendente sbalzandoci a diversi metri dal luogo dove ci trovavamo. Il colpo mortale diviene solo una fugace ferita al quale potrei fare rimedio coi miei poteri, gli dei sono con me!
    Atterro pochi metri prima dell'altro uomo forse trascinato a terra dalla mia ascia ancora attiva, rotolando rovinosamente nelle foglie rosse le quali vanno ad appiccicarsi alla divisa macchiata di sangue, guardo prima lui finire a qualche altro metro da me dopodiché il mio sguardo si posa velocemente sul resto della battaglia. «No!No!No!NO!» dico contenendo un urlo di dolore nel vedere Keyra avere la peggio contro mia sorella. Devo fare qualcosa, ma ecco che da sola riesce a liberarsi e scattare verso il reietto che l’ha colpita alle gambe nello stesso istante in cui Cassandra tenta di colpire il compare con uno dei suoi colpi miglio. Devo agire e in fretta! Mi sollevo in piedi facendomi da bastone con l’ascia, il potere della terra è svanito e il suo peso è tornato a quello originario. Guardo l’uomo di fronte a me, sembra ferito. Perfetto, è il mio momento! È tempo di finire il lavoro… richiamo a me nuovamente il potere della terra connettendo anima e corpo a un unico punto, il terreno al di sotto dei miei piedi. Lo sento pulsare, vita potente e prepotente sotto i miei piedi, la forza di secoli racchiusa nella piccola zolla di terreno sotto di me. Sollevo un braccio indirizzandolo verso l’uomo come per prendere la mira, dopodiché, come ho fatto tante volte e come Keyra stessa ha potuto vedere la mia gamba si solleva e con un impeto, che mi costa uno strattone lì dove l’arma è penetrata facendo colare una quantità maggiore di sangue, il mio piede impatta al suolo con un tonfo sinistro dal quale si liberano le micro onde sismiche che a breve raggiungeranno il mio avversario. Se tutto andrà secondo i piani, il terreno sotto i suoi piedi dovrebbe risucchiarlo all’interno bloccandolo come una sorta di arbusto, faccio qualche passo indietro, digrigno i denti per il dolore, il ginocchio. Dei se mi brucia. Cerco di non pensarci, non appena tornerò al rifugio penserò a ricucirmi al meglio, nel frattempo resto in osservazione, non penso sia così stupido da non capire che sono stato io, mi aspetto una sua qualsiasi reazione. Perciò mi tengo pronto a evitare eventuali colpi di rimando fuggendo via al riparo o a colpirlo nel caso egli stesso dovesse sfuggire al mio attacco, stavolta non sbaglierò il colpo…


    Distruzione:
    Sabbie mobili (Esperto) - Area di 5 metri di diametro, che si crea ai piedi del nemico, facendolo affondare lentamente fino a metà corpo.
    Rovina di Gaya ---> Forma dormiente
    Ultima modifica di SimsKingdom; 4th December 2014 alle 19:26

  5. #15
    Mod cangiante L'avatar di Pey'j
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest di lotta

    Aiden Urthadar

    È questione di secondi: Ammazzadraghi assorbe completamente il colpo d'ascia del mio avversario e mi lascia in una posizione di vantaggio. Evidentemente ho a che fare con il potere della Terra, svantaggiato rispetto al Fulmine. Le mie labbra si piegano in un ghigno mentre impugno con entrambe le mani l'elsa dello spadone e con la sua punta miro al ventre di questo pover'uomo. Sento la lama penetrare la carne ma non è abbastanza, non ancora: vengo interrotto da un vento innaturale, probabilmente frutto di uno dei miei nemici. Mi volto, la vedo: è la donna incappucciata, compagna del mio nemico. <<No!>>, urlo istintivamente, frustrato, incollerito. Potevo ucciderlo, qui e adesso, potevo tornare a casa vittorioso, essere venerato come un re... Cerco di resistere alla magia estranea ma fallisco, e vengo trasportato pochi metri più in là. L'urto mi ferisce, non eccessivamente, ma sento il bruciore di tagli sparsi per il corpo e il calore di alcune contusioni che sicuramente potrei curare con la mia Rigenerazione, se ne avessi il tempo.

    Ritrovo l'equilibrio e recupero la concentrazione. Intorno a me la battaglia infuria ma il mio obiettivo è solo uno: il losco figuro che controlla la Terra. È lui a fare la prima mossa, sta combinando qualcosa con il terreno intorno ai suoi piedi, qualcosa che non devo sottovalutare, nemmeno con il vantaggio datomi dal mio potere. Solleva un braccio, mi punta. Poi con un violento tonfo del piede scatena la furia del suolo contro di me. Non conosco questa tecnica, ma una cosa è certa: non posso starmene impalato ad aspettare che le onde sismiche mi raggiungano. Potrei scagliare un fulmine contro il terreno, in modo da, forse, contrastare la loro forza, ma... No, è troppo rischioso e sono già ferito. Non è il momento di fare esperimenti. Quindi scatto verso la mia destra ignorando il dolore ("Sfrutta il dolore, Aiden! Sfrutta il dolore!") e inizio a correre lungo una traiettoria circolare, il cui centro consiste nell'uomo che mi sta attaccando. Spero di riuscire ad evitare, se non tutta, almeno parte della potenza dell'attacco... Nel frattempo faccio fluire l'elettricità nel palmo della mia mano destra: lentamente la sento solidificarsi, e come creta inizio a plasmarla in una lancia. Ho intenzione di scagliarla addosso al mio avversario con tutta l'energia che mi rimane, ovviamente al momento opportuno.
    Assistitemi, Dei, datemi la forza di sconfiggere questo nemico. L'ordine deve prevalere sul caos. Sempre.

    Ammazzadraghi ---> Forma dormiente
    Distruzione: Esperto Lancia di fulmine - Si crea un fulmine dalle dimensioni di una lancia, che può essere scagliata al nemico, causandone danni medi da elettricità (80 volt)
    Our wills and fates do so contrary run

  6. #16
    sim dio
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest di lotta

    Zagarth Sovengard

    Mi trovo qui, nello stesso punto di prima, mentre c'è chi salta per aria, chi viene bruciacchiato e invoca il vento, chi mozza gambe e chi congela colli. Che fatica, nonostante io stia fermo questa guerra mi sta facendo perdere tantissime calorie... appena torno al campo base mi metterò ad allenarmi: sia mai si afflosci il mio corpo scolpito!
    Ognuno sta facendo la propria mossa, ognuno che lotta per lo stesso fine... e poi ci sono io, che comincio ad avere fame.
    “Zaaagh”a catturare la mia attenzione è Ryuk. Infatti, voltandomi alla mia destra, vedo che la donna reale sta scoccando una freccia in mia direzione, lo capisco dalla posizione delle sue braccia. Per tutti gli Dei, una freccia... vorrei correre via ma è troppo veloce, non ho chance, quindi porto il braccio destro davanti a me, sperando di non riportare gravi danni. Se non fosse stato per occhi di serpe probabilmente l'avrei presa in pieno collo, o magari al centro del mio petto, ovvero sul cuore. Era troppo bello per essere vero... ora, anche Zaghy, fa parte del club degli infortunati.
    Non so cosa fare, non so assolutamente cosa fare. Comincio a sentire il braccio bloccarsi, sento come se delle spine mi stessero trapassando la pelle e le vene sembra si stiano congelando. Ghiaccio: ecco con che elemento giocherella quella Lurida reale. Sento dolore, ma non lo do a vedere. Da vero uomo del Nord non do a vedere la mia sofferenza. L'ambiente freddo e i duri insegnamenti dei miei genitori nordici mi hanno temprato il fisico e l'anima, e da vero uomo del Nord non posso cadere al suolo per una stupida freccia... ghiacciata. Sono un uomo del Nord, Zaghy è un uomo del nord, il Nord è un uomo di Zaghy. (?)
    Comincio a correre, senza abbassare la guardia, guardando oltre
    l'arciera, Ryuk e seno prosperoso. Corro a "zig zag" come quando mi ubriaco di Luppolo, così da evitare altre eventuali frecciate, con il braccio destro dolorante, senza abbassare lo sguardo da quell'altro incappucciato che si sta intrattenendo con l'altra feccia reale. Evoco il mio Vecchio Inverno sulla mano sinistra, quella funzionante, in forma dormiente.

    Winterhold - Arma in forma dormiente
    Non so se sia un'ottima idea quello che sto per fare, ma da vero uomo del Nord sono pronto a sfidare la sorte. Comincio ad allungare il braccio orizzontalmente, mettendo l'arma parallela al suolo. Passo accanto all'arciera, sulla sua sinistra, approfittandone anche della sua gamba malconcia. Carico il braccio, per poi portarlo avanti con tutta la mia forza, cercando di affettare il suo fianco.
    <<Ti piace giocare con il fuoco a quanto pare, stupido Ghiacciolo>> sussurro alla donna, sperando di aver fatto la mossa giusta. Rimarrà di certo spiazzata, visto che non ho guardato in sua direzione durante la corsa e probabilmente ho recitato bene la parte dell' "Ucciderò lo sporco ribelle". Ma no, cara mia. Mai stuzzicare il divino, il supremo, l'imbattibile Zigo Zago.
    Ultima modifica di mettiu; 6th December 2014 alle 18:24

  7. #17
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest di lotta

    Master
    (Eclisse84 - mary24781 - Simskingdom)

    Isyl attivi la simbiosi elfica per indurre Cassandra a lasciare la presa sul tuo collo
    Azione andata a buon fine
    Isyl attivi il tuo pugnale e ti avventi su Ryuk per colpirlo al fianco
    Isyl destrezza 113 – Ryuk destrezza 137

    Non riesci a colpirlo

    *Cassandra dopo aver preso posizione, scagli una tua freccia in forma attiva in direzione di Zagarth puntando al petto

    Ryuk tenti di afferrare Isyl per il polso e costringerlo dietro la schiena con la forza
    Ryuk destrezza 137 – Isyl destrezza 113
    Ryuk forza 130 – Isyl forza 100

    Ryuk riesci nel tuo intento


    Andreus ti sollevi e repentinamente attacchi Aiden, cercando di intrappolarlo con le sabbie mobili
    Aiden cerchi di evitare il potere di Andreus e di attaccarlo con una lancia di fulmine
    Andreus destrezza (velocità di attivazione potere) 113 – Aiden destrezza 70

    Andreus riesci ad intrappolare parzialmente il tuo nemico fino alle cosce, impedendogli la fuga. Aiden riesci a lanciare una saetta verso Andreus, il quale è pronto a reagire ad un tuo eventuale attacco
    Aiden forza di lancio 103 – Andreus destrezza in fuga 113

    Il fulmine sfiora Andreus
    Andreus -5 costituzione

    *Zagarth ti volti sentendo l’urlo di Ryuk e noti Cassandra puntarti con una freccia, provi ad intercettare la freccia, che punta il tuo petto, perché conscio di non aver tempo per scansarti.
    L’azione va a buon fine, la freccia colpisce il braccio
    Zagarth – 20 punti costituzione
    Provi a distrarre il nemico, puntando Isyl, ma approfitti della posizione di Cassandra per scagliarti contro di lei colpendola al fianco a tua volta con la spada in forma dormiente
    L’azione va a buon fine
    Cassandra – 20 punti costituzione



    • Isyl non riporti danni ulteriori, hai ancora il fianco bruciante, un taglio alla coscia e forte difficoltà nella respirazione
    • Cassandra oltre al taglio alla coscia, riporti una ferita di media entità al fianco. La tua arma torna dormiente.
    • Ryuk, non riporti danni, hai rimediato solo un bacio.
    • Andreus oltre alla ferita precedente ed ai danni da impatto hai una scottatura lieve al braccio destro, causata dal fulmine di Aiden.
    • Aiden sei bloccato fino alle cosce, ma non riporti danni ulteriori. La sabbia si riassorbe, lasciandoti libero.
    • Zagarth hai una freccia che ti ha trapassato il braccio, la quale torna in forma dormiente, il danno è profondo è perdi sangue.



    Isyl Tinnuviel 40 danni costituzione totali
    Andreus De Lagun 25 danni costituzione totali (20 + 5)
    Aiden Urthadar 15 danni costituzione totali
    Cassandra De Lagun 30 danni costituzione totali (10+20)
    Zagarth Sovengard 20 danni costituzione totali
    Ryuk Leithien 0 danni costituzione


    Ribelli danni riportati: 65
    Reali danni riportati: 45
    Reietti danni riportati: 20
    Amaranthis è conquistata dai Reietti

    Tornate tutti alle rispettive fazioni
    Vi siete fatti onore guerrieri.

    (Aggiornate le vostre schede, potrete farvi guarire una volta che avranno attivato la rigenerazione su di voi)

  8. #18
    GdR Master L'avatar di Eclisse84
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest di lotta

    Solumquae


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    Zona vulcanica
    Il Vulcano di Solumquae domina nella valle a Sud, poco distante da Amaranthis. La terra di quella zona ha bruciato nei secoli prima della fondazione di Dohaeris, distruggendo ogni cosa attorno a sé, infatti le abitazioni che sorgono nei paraggi sono di costruzione recente, non superano i cento anni. Solo negli ultimi tre secoli il Vulcano di Solumquae è considerato dormiente, non una scossa, non uno sbuffo di fumo a far presagire una nuova catastrofe. Il popolo di Dohaeris celebra ogni anno nel giorno di mezza estate la divinità del fuoco, ingraziandosi il suo volere, con la danza delle spade delle vestali, vergini vestite di bianco che invocano il ben volere del Dio, sotto gli occhi dell’intera comunità di Dohaeris e le sue personalità più importanti.

    Anno DXIII D.D.
    I mese delle foglie
    Giorno degli Dei

    I primi ad arrivare sul campo sono i Ribelli: Kalpana e Mellow
    Prendete posizione: vi trovate a metà altezza di Solumquae, alla vostra destra c’è il Glados, alla sinistra il Vulcano

    Arrivano poi i Reietti: Vanya e Slagant
    Prendete posizione frontalmente ai Ribelli, vi trovate dunque a metà altezza di Solumquae alla vostra sinistra c’è portale ed alla destra il Vulcano

    Per ultimi giungono i reali: Feralys e la Strega dell’Ovest
    Prendete posizione centralmente, a pochi passi dalle vostre spalle vi è il varco, frontalmente avete al Vulcano

    Siete tutti equidistanti, ogni coppia forma il vertice di un triangolo, siete distanti circa dieci metri gli uni dagl'altri. Il sole sorge alle spalle del vulcano, la temperatura è autunnale, vi è una leggera brezza, non piove da giorni ed il terreno è polveroso. Vi sono pochi alberi attorno a voi, un piccolo ruscello di acqua e numerosi massi sparsi, i quali sono distaccati dall’alto vulcano.








  9. #19
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest di lotta


    Nb: il post INIZIA QUI

    L'aria di zolfo si infila prepotente nelle mie narici, quando ancora mancano pochi centimetri nel superare con i passi la luce del Glados. Poco dopo di me anche Lady Feralys fa la sua entrata e insieme ci posizioniamo dando le spalle al portale, a due-tre metri da esso.



    Do una breve occhiata al vulcano che farà da sfondo (o in caso, da protagonista!) allo scontro. Come ogni anno, le vestali avranno compiuto il ballo propiziatorio per scongiurare un'eruzione...che noiose!



    Sposto velocemente il mio sguardo ai nostri nemici, posizionati a destra e sinistra del campo: toh, una riunione al femminile, sembra...ma....non posso crederci....Larieth! Era una delle ancelle della regina, me la ricordo!



    Brutta piccola.....fu proprio Drako a portarla a palazzo, e infatti non dovrei nemmeno esserne sorpresa! Questo conferma il fatto che dovevamo informarci su chi avesse lasciato il palazzo, perchè Lantis non mi ha ascoltato, maledetto scellerato!
    Sta bene, dalle informazioni sulle uniformi che ci hanno prestato il Capitano e De Lagun, abbiamo le reiette a destra e le ribelli a sinistra!
    Passati quindi pochi secondi in cui ho pensato queste cose, decido di agire immediatamente, non posso permettere di perdermi un vantaggio!
    Come già avevo ponderato, il mio attacco si riverserà sulle ribelli, di modo che sia lady Feralys ad occuparsi delle reiette.
    Vediamo, quale delle due?....ambarabaccicciccocò....tocca a TE! (Ananya)



    Punto quella con la carnagione più chiara, il mio viso è inespressivo (ma dubito possa vederlo da qui), mentre il mio essere viene imbevuto dalla pura oscurità: userò la maledizione di questo luogo per trarre la giusta potenza per la mia Aura di Tenebra, che nera come la notte senza stelle avvolgerà in un incubo la mia vittima, che devo dire, ha una pelle che quasi riluce, mi ricorda quasi una non-morta....ne ho viste -e create- io stessa.
    Tirerò fuori tutta la sua paura, ma essa non attingerà ai suoi ricordi personali, no....mi avvicino con pochi passi laterali molto veloci a lady Adamantia. Mi pongo dietro di lei, leggermente più a sinistra, rimanendo quindi nel campo visivo delle ribelli ma nascosta al raggio diretto delle reiette.
    La ribelle dalla carnagione bianca, quasi luminescente, ci vedrà vicine, magari ai suoi occhi appariremo come due giganti: si....ci faremo sempre più alte e larghe, il quadruplo della sua grandezza. Le appariremmo aggressive, pronte a mangiarla, saremmo tutto ciò di cui ha terrore e da cui sarà annichilita, senza "se" e senza "ma".



    Magari schiacciarla come un moscerino, perchè no? A meno che.....
    <<Sto passando l'aura di tenebra alla ribelle dalla carnagione chiara, se tutto va come deve, non ci attacherà. Occupati della reietta dai capelli blu dunque, io me la vedrò con l'altra ribelle!>> bisbiglio velocemente a Lady Feralys.



    Se i ribelli hanno imparato la lezione, non appena quella che ho attaccato si rivolgerà ad una reietta, l'altra ribelle (Lucynda) dovrà per forza di cose attaccare me, se vedrà Adamantia muoversi in tempo per attaccare i reietti a sua volta!
    <<FECCIA RIBELLE! SE NON VUOI CHE TI FACCIAMO DEL MALE, ATTACCA QUELLA REIETTA DAI CAPELLI GRIGIO TOPO!>> urlo in sua direzione (di Ananya) guardandola, mentre le indico la reietta che voglio prenda di mira. (Elen)
    Molto bene, Larieth, per quanto riguarda te....ora ti mando i miei saluti da Asshai...Salam!
    Per via dell'adrenalina datami dall'inizio della battaglia, un pensiero ingenuo mi attraversa la mente: chissà se la ribelle che ho colpito padroneggia il Fulmine! Ah! Sarebbe davvero una bella fortuna essermela tolta davanti!
    Aura di tenebra - Esperto
    Infonde paura: Il cuore palpita più velocemente, si ha un profondo fastidio e soggezione
    In ogni caso, quando avrò finito di riversarle l'aura addosso, sarò ancora alle spalle di lady Feralys, sempre poco più alla sua sinistra, di modo che se una reietta dovesse attaccarci prima, non potrà puntare a me, a meno che non possano usufruire di poteri che agiscono in zone da loro scelte, come le mie radici...bhe, un minimo dovrò rischiare, e ho già ridotto le possibilità per quanto mi è possibile.
    Sono visibile però all'altra ribelle, quella con la carnagione scura (Lucynda) ma poco mi importa, è con lei che spero di finire in combattimento singolo, ghigno mentre concentro l'energia nelle mie mani.
    La pelle tira, i muscoli delle dita si induriscono, e in un secondo anche la mia Fornsworn Stave è tra le mie mani.
    Arma – Lancia in Forma Dormiente
    Forsworn Stave (Ophelia)
    Che dovesse colpirmi o no, la mia reazione seguente non cambierà: ruoterò su me stessa avanzando per i passi necessari a raggiungerla con la mia lancia (lunga circa due metri), che raccoglierò tra le mani alla sua base facendole seguire la mia rotazione perfettamente perpendicolare al mio busto, di modo da avere il massimo raggio d'azione: in questo modo, spero di colpirla con un colpo contundente laterale in pieno viso con la sommità formata dai due corni....ma si! Facciamo saltare anche dei dentini da portarsi dietro come ricordo!

  10. #20
    sim dio L'avatar di albakiara
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    Re: [Deus ex Machina GDR] Quest di lotta

    Inizia Qui


    Io e Larieth oltrepassiamo insieme la luce cristallina del glados: il vulcano si erge dritto avanti a noi, l'odore marcio dello zolfo riempie subito le mie narici.



    Alla nostra destra c'è un laghetto e della vegetazione mentre a sinistra ci sono già due nostre rivali incappucciate di nero... le ribelli, credo.





    Prendiamo posto frontali a loro, vicino al laghetto, quando arrivano anche altre due combattenti, una con l'armatura, l'altra col saio... Sicuramente sono le reali.


    "Punta alla più esile..." ripenso ai consigli di Dahmer e le osservo attentamente: la donna col saio, è molto anziana... Non mi sentirei mai di colpire una della sua età.
    <<La rossa con l'armatura domina il fuoco... Lo percepisco molto potente. Delle altre non so nulla purtroppo...>> dico a Larieth senza farmi sentire dalle rivali.
    <<FECCIA RIBELLE! SE NON VUOI CHE TI FACCIAMO DEL MALE, ATTACCA QUELLA REIETTA DAI CAPELLI GRIGIO TOPO!>>



    "Cosa? Sta veramente dicendo ad un rivale di attaccarmi? E poi come osa offendermi? I miei capelli sono argentati, non grigio topo!"
    L'urlo della vecchia potrebbe essere un comando influenzato dalla magia, devo stare attenta.
    Non starò a guardare... Se la ribelle fosse sotto i suoi comandi, attaccherebbe me, quindi cercherò di anticiparla.



    Rimanendo sempre vigile alle mosse delle altre, attivo lo scudo trasformandomi in una torcia umana e le (Ananya) corro incontro evocando la spada.



    Mi avvicino ancora, sollevo la spada con entrambe le mani e, quando sono alla giusta distanza, carico il fendente al suo fianco sinistro. Dovesse pararlo o schivarlo ruoterei rapidamente la spada per colpirla al lato destro. Lo scudo dovrebbe proteggermi da eventuali attacchi e in caso di contatto ravvicinato dovrei ustionare l'avversario.


    Difesa e Recupero
    Scudo di Efesto: Esperto protegge integralmente
    Aiwë Nárë : arma in forma dormiente
    Ultima modifica di albakiara; 21st February 2015 alle 00:48

 

 
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