Mitchell - l'unica persona tollerabile la mattina - si sofferma su un busto sopra il caminetto per cercare le giuste parole di conforto.
«Tu ti sottovaluti, Rochelle» e lo dice con cognizione di causa, dato che la conosce meglio di chiunque altro: è stato praticamente lui a crescerla, a sistemare i suoi polsi slogati quando Channing la percuoteva durante allenamenti, e ad asciugare le sue lacrime quando Tatiana si chiudeva nelle sue stanze rifiutandosi di riceverla.
«Tuo padre ti ha resa forte» nel modo più crudele in cui un genitore potesse rendere forte la propria figlia.
«E Tatiana era molto più inesperta di te quando è diventata un'Alpha, ma è stata comunque un'ottima guida.»
«Intendi prima di rubare Nefesh e scappare come un coniglio?»
Rochelle gli dà le spalle, esplicitando quanto sia lontana dal perdonare a sua madre un gesto tanto meschino.
Lei e Mitchell hanno passato un giorno intero a interrogarsi sulla minaccia che Tatiana ha profetizzato per loro, ma quel "Qualcuno di molto potente verrà qui e ci ucciderà tutti per avere Nefesh" rimane un enigma.
Perché volerlo, poi? Nefesh è una Reliquia leggendaria - la zanna del Lupo Bruno maledetto che Tala, la capostipite dei Lupi Rossi, ha strappato dalla bocca di Fenrir uccidendolo - che contiene il potere degli Erranti.
Ma gli Erranti sono una magia antica - più antica di Nefesh - e Rochelle sa che la magia è scomparsa da tempo.
Sempre che sia mai esistita...
Un brivido la riporta al presente, lontana dalle congetture di un passato su cui ha letto tanto, ma mai con interesse.
Perché Rochelle non ama le divagazioni astratte, lei comprende la concretezza, l'immediato istinto che suggerisce a lei e a Mitchell di ruotare verso la porta.
La sincronia dei loro sensi parla per loro: ci sono intrusi.
Adrian spalanca l'ingresso con un calcio, piombando in centro alla sala con una donna in spalla. A lui seguono un'umana -non proprio, in realtà- e un licantropo.
Rochelle incrocia il suo sguardo e per un veloce attimo si dimentica di respirare. Kai. È tornato per lei?
«Sono con me» lui si batte una manata sul petto mentre Adrian lascia cadere la Viandante sul tappeto senza tanti complimenti. «Lo so, avete detto "ti sbranerò la prossima volta che ti vedo" e bla bla bla.»
In effetti non sono nemmeno passati due giorni da quando Dee gli ha proposto di rapire un mini-lupo e aizzarsi contro l'intero branco dei Lupi Rossi, quindi il fatto che Mitchell abbia già ripreso a ringhiargli contro è comprensibile.
Sbuffa. «Credetemi, tornare qui non era nemmeno nella mia lista di cose da fare. Ma devo trovare la mia ragazza e questa strega non collabora senza ordini dall'alto» pungola la Viandante con la punta della scarpa.
Rochelle la riconosce: è Heather, la Viandante consigliera di sua madre. La sua presenza a Wilson è sempre stata defilata -Rochelle stessa l'ha incontrata solo una volta- e per questo è allibita dal ritrovarsela letteralmente tra i piedi proprio adesso.
Rivolge un'occhiata a Mitchell, e per una volta è lui a superare per primo la soglia di sopportazione.
Si avventa su Kai furioso. «Ma chi ti credi di essere? Andare e venire come ti pare? Portare degli esterni qui?» lo addita senza curarsi di dosare le parole. Il Lupo Bianco potrà anche essere il loro futuro Alpha, ma per ora è solo un ospite di un altro branco che ha commesso un oltraggio gravissimo, sfidando le loro leggi ma anche il buon senso.
Kai lo ignora, avvicinandosi invece a Rochelle.
Non è felice di dover usare prepotenza con la sua futura moglie, ma non ha tempo di litigare.
E poi lui è un Alpha. Un Alpha va rispettato.
«Ho bisogno di trovare Abigail» ringhia ignorando la smorfia di Rochelle nel sentire il nome della giovane.
La figlia di Kara Monroe è una presenza così scomoda per il loro futuro assieme che non dovrebbe nemmeno osarsi a porre quella richiesta. Eppure prosegue: «Questa strega può localizzarla ma non ci aiuterà finché non avrà parlato con tua madre. Quindi falla venire qui adesso.»
«Ma come ti permetti di parlarle così?» sbotta Mitchell in sottofondo, mentre in tutta quella baraonda la Viandante sogghigna candidamente, dalla sua ha il patto di alleanza stretto con Tatiana. La protezione dei Lupi Rossi in cambio di fedeltà assoluta alla sua Alpha.
Rochelle inizia a sentire il sangue pulsarle alla testa, sensazione che precede sempre uno dei suoi ringhi esasperati. Senza ragionare, arpiona la Viandante e la schiaccia al muro, le mani al suo collo.
Ha ufficialmente mal di testa.
«Ne ho abbastanza, di tutti!» tuona e avere quella donna tra le mani non aiuta, perché c'è solo una categoria di individui che odia più dei Monroe, e sono i Viandanti.
«Tatiana se ne è andata e ora sono io la tua Alpha. Quindi o mi dici spontaneamente dove diavolo si trova Abigail o te lo faccio sputare a forza dopo che ti avrò fatto comparire quella dannata voglia anche dall'altro lato della faccia!»
A giudicare dallo spasmo che emettono i polmoni della donna, Rochelle deduce di averla convinta. La trascina su una sedia, dove Camille già la attende col braccio teso. Dopo tre giorni con Zachary ha ben presente il procedimento per localizzare un consanguineo: un coltello, un taglio e il proprio sangue.
Heather però nega con la testa, ricomponendosi. «Non ho bisogno di usare la magia per sapere dov'è Zachary. Ma non potete fermarlo, non adesso che ha tutti gli ingredienti.»
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