ke bellina la storia!
ke bellina la storia!
grazieOriginariamente Scritto da _*Julieta96*_
ora.. nn so come continuarla
cioe come scriverla
Capitolo 1: Dietro il vetro
Una creatura dalle sembianze umane era venuta alla luce in circostanze misteriose, nessuno si era ancora accorto di lei, ma tutti avevano percepito gli effetti della sua presenza sulla Terra.
Disperata, attraverso il fitto bosco, la creatura riuscì ad individuare una debole luce, che filtrava attraverso l'intrico di rami e foglie che le si paravano davanti e le rendevano difficoltoso il cammino.
Con grande fatica, riuscì a districarsi tra le radici che le si annodavano alle caviglie e i bordi taglienti delle foglie che le segnavano il volto.
Finalmente si trovò davanti a una grande vetrata illuminata di una luce calda e trepidante, che la spinse ad avvicinarsi.
Al di là del vetro, poteva vedere chiaramente una donna dall'aspetto ordinato, che leggeva un libro seduta accanto a un camino acceso: quell'immagine le piacque talmente, che restò immobile a fissarla, e smise di sentire il gelo pungente e il fastidio della terra tra le dita.. e desiderò che la donna si accorgesse di lei.
Così fu: girando la pagina che aveva finito di leggere, la donna alzò lo sguardo verso la finestra e notò una figura esile proprio al di là del vetro.
Istintivamente senza pensarci, gettò il libro a terra e corse fuori nel buio, cercand con gli occhi quella stessa figura, che nel frattempo si era dileguata, addentrandosi ancora una volta tra gli alberi, e così fece anche la donna.
Improvvisamente sentì un fruscio, e riuscì ad individuare una figura bianca che si distingueva in mezzo al fogliame scuro..
Nava: chi va là? chi c'è?
Ragazza: ...
Nava: MA!? tu..tu chi sei? cosa fai qui nel bosco.. in questo stato?.. sei scappata di casa?
Ragazza: ...
Nava: sai parlare? capisci quello c-h-e t-i d-i-c-o? Accidenti e ora che faccio.. non.. non sai tornare a casa? sai dove abiti? d-a d-o-v-e v-i-e-n-i? ... niente da fare... questa non ci voleva... dai, vieni con me..
..e cosi dicendo Nava tese la mano verso la ragazza, cercando di assumere un'espressione il più rassicurante possibile.. cosa che non le riusciva granchè, poichè col suo lavoro, era abituata a suscitare ben altre "prime impressioni".. ma evidentemente la paura della ragazza di restare lì fuori, era più forte della paura di seguire quella donna dal viso così duro e solenne.
Una volta in casa, il calore del camino sembrò tranquillizzare la ragazza, Nava le porse dei panni soffici e la sospinse verso il bagno, trascinandola con difficoltà, senza capire se la ragazza opponesse resistenza volontaria oppure avesse una qualche difficoltà nel camminare.
Nava: Fai una doccia e indossa questi vestiti, dovrebbero essere della tua taglia.
Nava stava per chiudere la porta, ma vide la ragazza immobile in piedi in mezzo al bagno con aria interrogativa (anzi, "ebete" fu la parola che pensò Nava) che evidentemente non sapeva che fare.. Una bella seccatura, stare dietro a quell'imbranata..
Un po' scocciata rientrò nel bagno, le aprì l'acqua nella doccia, e la spinse sotto il getto.. finalmente la ragazza sembrò capire, e iniziò a strofinarsi, tremando ancora di freddo. Nava chiuse la porta sperando di non trovarsi il bagno allagato.
Sola in quel bagno appena riscaldato, la ragazza indugiò parecchio sotto il getto caldo della doccia.. era una sensazione così piacevole.. non come stare sotto alla pioggia fredda e pungente, la prima sensazione che ricordava di aver provato, e che non le era piaciuta affatto.
Uscita dalla doccia, esaminò quello che la donna aveva chiamato vestiti, ne indossò alcuni e li trovò alquanto scomodi, allora prese l'asciugamano, se lo avvolse intorno ai fianchi, e uscì dal bagno.
La donna era seduta sempre accanto al camino, e il suo volto era visibilmente stanco.
Nava: Bene ti sei ripulita. Ti ho preparato un letto dove puoi dormire per stasera, domani pensermo al resto. Il mio nome è Nava. Se ti va domani puoi dirmi il tuo. Buonanotte.
La ragazza, spiazzata (si era già preparata a una raffica di domande che non le avrebbero lasciato scampo) si sedette sul letto, e guardò intorno la sua stanza.. era spoglia, ma le pareti erano decorate con meravigliosi quadri con dipinti floreali, dai colori caldi e rassicuranti, e fissando quei quadri la ragazza si addormentò.
..Loth.. Loth.. non sei sola.. noi siamo li con te.. noi siamo la tua famiglia.. non avere paura..
Loth: ..non.. abbandonatemi..
Il mattino seguente la ragazza, Loth, questo era il suo nome, si svegliò quando ormai il sole entrava prepotentemente attraverso le grandi finestre.
Non voleva alzarsi, perchè sapeva che uscire da quella stanza significava trovarsi faccia a faccia con quella donna, e trovare un modo per rispondere alle sue domande, a cui era fortunosamente scampata la notte precedente.
Rendendosi conto che non avrebbe potuto prolungare all'infinito quel momento, decise di alzarsi e affrontare ciò che la aspettava fuori dalla stanza.. ma spiando da dietro uno dei vetri, notò che al di là della porta non c'era chi si aspettava, cioè Nava ad attenderla impazientemente, ma una tavola imbandita con tre ragazzi che consumavano la colazione.
Loth si ritrasse..
Loth: ..chi sono queste persone? sono qui per me? se ne andranno presto... vivono qui?.. non se ne andranno.. non voglio uscire..
Loth stava ancora temporeggiando quando improvvisamente la porta venne aperta dall'esterno e comparve Nava che la invitava a uscire e a ristorarsi
Nava: Coraggio non puoi stare chiusa lì tutto il giorno.. Ci sono dei cereali e della frutta fresca..
Disse mimandole il gesto di portare del cibo alla bocca
Loth uscì timidamente, e i tre ragazzi seduti al tavolo presero a fissarla con espressione interrogativa.
Allora Nava la introdusse alla famiglia.
Nava: Ehm ragazzi.. questa è ...è...
Loth: Loth... il mio nome è Loth
Nava apparve piacevolemente sorpresa della risposta pronta della ragazza.. almeno non era muta, e comprendeva la sua lingua.. un problema in meno da risolvere.
Nava: Lei è Loth, è a figlia di un'amica che momentaneamente non può occuparsi di lei, per oggi resterà qui, poi le troverò una sistemazione in città..
Loth, loro sono i miei tre figli, Atarie, Beren, e Cano.
Due dei tre ragazzi, gemelli assolutamente identici, alzarono lo sguardo dalla loro ciotola di cereali, accennarono un saluto, e ripresero il pasto.
Il terzo invece dimostrò un certo interesse, le diede il benvenuto, e le sorrise in modo che a lei sembrò sincero.
Loth rispose con un sorriso altrettanto sincero, ma non aveva idea di quale dei tre fratelli Atarie, Beren o Cano, fosse quello così gentile.
In breve i tre fratelli terminarono la colazione, mentre Loth addentava una mela, e si volatilizzarono per vestirsi e svolgere i loro impegni mattutini.
Loth rimase seduta al tavolo, disorientata, aspettando che Nava finalmente si occupasse di lei.
Nel frattempo Nava, chiusasi un un'altra stanza per non farsi sentire, parlava fittamente al telefono con un interlocutore che condivideva la sua preoccupazione.
Capitolo 2: "Doti"
Ultima modifica di archisim; 21st February 2012 alle 13:47
questa storia inizia a piacermi assai
Magnificaaa! Ma va guarda che sai scrivere veramente molto bene, certo diciamo che i nomi sono piuttosto fantasiosi ma per il resto è una storiella veramente piacevolissima.
Continua così archisim!!
Corro ad aggiornare il topic!
Ps. Comunque devi mettere il link alla prima paginuzza.
i nomi sono stati accuratamenti scelti ^^Originariamente Scritto da Aleit
hanno un loro significato, e magari qualche appassionato del genere ne riconosce qualcuno
finalmente ho caricato tutte le foto
@ Giulia sono contenta che ti inizi a piacere
p.s.mo linko ^^
Aaah ma adesso vedo le foto!!! (qui mi sa che mi bannano per spam se continuo così!)
Sono bellissime! Specialmente l'arietta steampunk che gira tra questa gente... Poi i figliuoli sono inquietanti! Sarà* la moda...
Complimenti Archi questa storia è davvero spettacolare, ottima anche la suspance che chiude il capitolo, non vedo l'ora che esca il prossimo
ps. i nomi mi sembrano ebraici cmq molto particolari
ehssiiii te lho detto che adoravo gli oggetti del set steampunk ci stavano troppo bene in questa storiella.. sembrano fatti apposta!! (per l'idea che ho in mente)Originariamente Scritto da Aleit
I figliuoli dovevano uscire un po piu bonazzi ma poi visto che son usciti ehm un po cosi (cessi), ho deciso anche di cambiare la storia...
suspance... amo la suspance... se dici cosi altea vuol dire che sono riuscita nell'intento.. chebbello!!!
p.s. ops ho visto che c'è un errore in una foto ghgh vabbeh direi che è trascurabile ^^