sono contenta che vi sia piaciuto!!!!
mui grazie... !!!
sono contenta che vi sia piaciuto!!!!
mui grazie... !!!
dobbiamo ringraziare te per aver creato storie bellissime...Originariamente Scritto da elix
però questo fallo finire con un vissero tutti felici e contenti
Se è si, va bene...
Se è no, vattene a quel paese
farò del mio meglio.. ma qualcosa di triste ci sarà*... mi dispiace.. le storie drammatiche mi riescono meglio....!
grazie grazie!!!!!
Boh, qualcosa mi dice che questo John pazzo in realtà* è un figo paura!!!!
Cmq mi è piaciuto proprio tanto questo capitolo, soprattutto la parte del pranzo con Rob, davvero davvero ben scritta.
Mentre non mi è piaciuta allo stesso modo la parte dell'incontro con Odette, la mia impressione è stata che fosse una brava persona, non che fosse ambigua, mmm forse dovresti farlo capire meglio..
Per il resto attendo il prossimo aggiornamento, che se fosse in serata sarebbe perfetto! ahhaahah son troppo curiosa
Deja Vu ☆ Jingle Jangle
She read about people she could never be, and adventures she would never have
Posizionare sims & oggetti su tutte le superfici - Scattare foto realistiche in TS3
1fratto antani può essere imbrunato ma non postanato ....
Siii anche secondo me John sarà* un personaggio cruciale!!! come al solito non ci azzecco mai vero? bravissima!
ma grazie. mi fa piacere sapere cosa pensate che possa succedere. hi hi. il prossimo capitolo vi aiuterà* un pò a capire. Intanto vi avviso che lascerò tracce da tutte le parti..
Decisi di prendere il taxi per arrivare a Brooklyn.. In una città* come NY muoversi in taxi era sicuramente la scelta migliore"¦
Era senza dubbio incantevole il calar della luce sullo skyline.. E dal ponte si poteva ammirare malinconico e spettacolare..
Non appena suonai il campanello fu Rebecca ad aprirmi, accogliendomi sorridente.
Passammo l"™ingresso e ci avviammo nell sala da pranzo dove subito mi fu presentato il capo famiglia.
<alison.. Lui è il padre di Adam e di John"¦ Phil>
Il vecchio mi porse la mano <Rebecca potevi dirmelo che avevi una sorella così bella!!! Comunque anche se loro si ostinano a chiamarmi Phil il mio nome da buon italiano è Filippo.. !> precisò sorridente. A vista sembrava una persona molto amichevole..
<Ally lui invece è Adam.. >
<è un piacere conoscerti Alison.. Abbiamo tanto sentito parlare di te.. > disse gentile.. Beh.. Effettivamente mi chiedevo cosa avesse raccontato loro Rebecca.. Mi faceva strano.. Io di lei ne avevo parlato solo con Matt"¦
Dall"™altra parte della stanza ci raggiunse Odette
<Alison!> disse tutta felice <ma che bello averti qui.. Sei incantevole.. Hai già* conosciuto John?> disse tirandomi per un braccio.
Non appena lo vidi non pensai che avesse l"™aria da pazzo.. Anzi era molto gradevole a guardarsi e poi curato.. Si.. C"™era qualcosa d strano in lui.. Ma non l"™avrei giudicato pazzo"¦
<ah.. Giusto"¦> disse Rebecca raggiungendoci..<John.. Ti presento Alison.. Mia sorella!!!> disse con un filo di malizia.
Il tizio mi guardò meglio.. Sembrava proprio mi stesse studiando traendo chissà* quale pazza teoria..
<bell"˜orologio!> disse spavaldo.
<John.. Cerca di essere carino> gli suggerì Rebecca.
Io ero rimasta impalata davanti alla sua affermazione.. Forse mi feci un castello in aria.. Però quell"™orologio non lo mettevo mai per paura di rovinarlo. Aveva un valore speciale.. Quell"™orologio mi fu regalato per il diploma dai miei genitori..
<cosa c"˜entra l"˜orologio?> chiesi cordiale
<è molto bello! > ribadì sorridente
<si è vero.. grazie> tagliai.
Il signor Bertam, il maggiordomo, servì gli antipasti.. Tutti erano composti e seri a tavola.. Pensai "Dio che noia".. poi Phil, iniziò a farmi domande sul mio lavoro, su come stavo gestendo la mia vita.. Di cosa mi occupavo nello specifico.. Non so.. Mi fece piacere sentirmi gradita in quella famiglia.. Ero a mio agio..
Continuammo a parlare fino al dolce, e mi resi conto di aver parlato molto.. Moltissimo..
<vedi Rebecca> disse Odette <A differenza tua Alison ha un lavoro molto impegnativo.. Molto bello.. Creativo.. Soddisfacente!!!>
Alzai lo sguardo dal piatto verso il viso di mia sorella.. Era imbarazzata e ferita.. Lo percepii..
<perché dice questo?> chiesi alla vecchia
<ma come?> disse stirando le spalle sorpresa.. <con tutti i soldi che ci sono in questa casa potrebbe evitare di lavorare in un bar nel ghetto di Manhattan"¦ è stupido.. Quel bar è un posto per gente che beve birra"¦un postaccio!>
Il suo snobismo mi incendiò.. Guardai Rebecca , aveva la stessa espressione di due secondi prima.. Guardai Adam che subito parlò.. <si però il bar è redditizio..> disse quasi soffocando le parole. Mi accorsi che John mi stava fissando. Le sue labbra tendevano a nord.. Stava per ridere.. Pensai "questo è pazzo sul serio" poi alzò le sopracciglia come se sapesse che ero incendiata e che stavo per ribattere. Assurdo. Per cui cercai di mantenere la calma
<beh.. > dissi attirando l"™attenzione di tutti <io credo che > mi stavo impappinando.. John mi continuava a fissare e mi stava mettendo a disagio. Si era pazzo ne ebbi la conferma <io non credo che quel bar sia un postaccio.. Anzi.. Credo che rimettendolo un po"™ a posto potrebbe essere un bel bar.. Però allo stesso tempo credo che sia giusto che Rebecca scelga di voler essere indipendente sul denaro.. Del resto a lei piace lavorare in quel bar..no?"¦"¦"¦ per cui non capisco il perchè dovrebbe lasciarlo.. Se ad Adam non da nessun problema.. Rebecca non si deve sentire ricca.. Lei è già* ricca così.. Le piace semplicemente il suo lavoro.>
Un applauso interruppe quel momento di disaccordo.. Poi ci fu anche la risata. Odette si passò nervosamente il tovagliolo sulla bocca, Phil rise di quel gesto.
<Brava Alison!> disse John.. <qualcuno con dello spirito!>
Lo guardai.. Poi guardai Odette.. Rebecca e Adam..
<è sottointeso che con questo nessuno deve offendersi.. àˆ la mia opinione> precisai.
<non sono offesa.. Contenta lei.. Contenti tutti> sorrise la vecchia.
Dopo cena
<dove sono andati ?> chiese Adam a John
<a fare la loro passeggiata>
<Rebecca.. > dissi <ma ti hanno tagliato la lingua?>
<ma No.. Sono rimasta un po"™ male.. Grazie per quello che hai detto.. > disse dirigendosi verso Adam.
<bel discorso che hai fatto> disse John
<quale discorso?>
<quello per cui stavi per arrabbiarti moltissimo"¦ > sorrise
<non mi stavo arrabbiando.. > mentì Ally
<si certo.. >
<di un po"™ John.. Tu che lavoro fai?>
<perché?>
<così.. > disse Alison alzando le spalle
<ti piaccio?>
<come hai detto scusa?>
<ti ho chiesto se ti piaccio.>
<ma che razza di domande fai?>
<è una domanda molto semplice.. Si o no>
<tu sei pazzo.. Ha ragione mia sorella>
<ahahahahahahahah sapevo che ti avrebbe detto una cosa simile!> rise John
<si infatti e ha ragione! Perché mi fai una domanda simile?>
<perché? Lo vuoi sapere davvero?> disse ancora ridendo
<certo che lo voglio sapere>
<le tue scarpe"¦ > disse indicandole
Alison si osservò le scarpe e aggrottò le sopracciglia
<cos"˜hanno le mie scarpe?>
<indicano il tuo stato d"˜animo.. Tutto qui.>
<si certo.. Chi sei Herry Potter?>
<No bellezza.. Sono John.. Non pensavo ti fosse sfuggito il mio nome.. Sei così perspicace! >
<tu non sai niente di me!> escamò Ally sull"™agitato.. Poi le venne in mente la battuta sull"™orologio e lo guardò..
John la osservò e rise <regalo importante> disse serio.
Pensai.. O è un veggente o non saprei.. Era un tipo strano.. Non tutti si presentano in quel modo. Quando guardai l"™orologio mi accorsi che nella stanza non c"™era nessuno.. Ebbi un fremito.
<sono usciti a fumare> disse ancora
<leggi nel pensiero?>
<No.. Intuito.. >
<veggente ?> tentai
<No.. >
<e allora cosa?>
<psicologo> disse serio guardandomi negli occhi.. Erano azzurrissimi.. e che fosse strano o meno erano anche molto belli.. e profondi .. e assolutamente sinceri.. mi sentii come ipnotizzata.. D"™un tratto li spalancò.. Quasi come imbarazzato come me
<non l"˜avresti mai detto.. Lo so.. > sorrise
In quel momento entrò Rebecca
<ehi.. Tutto a posto qui?>
<si.. > disse John <tua sorella si è solo un po"™ arrabbiata >
<ah si?> chiese guardandomi <e perché?>
<ho provato a baciarla!> disse spavaldo
<ma non è vero.. Rebecca non è così>
Rebecca rimase in piedi con gli occhi spalancati, John rise e disse
<No"¦ non è vero.. Però le sarebbe piaciuto.. Vero Alison?>
<tu sei fuor di testa! > concluse Ally
Quando Odette e Phil rientrarono erano le 23, per cui decisi di avviarmi verso casa.. tutto sommato la serata non fu male.
Rebecca era rimasta molto contenta e Adam pareva proprio un ragazzo a posto.. al contrario del fratello..tra me e me sul taxi del ritorno pensai "beh.. che peccato che un ragazzo così sia altrettanto idiota..". non esclusi la sua intelligenza a livello professionale, anzi, avevo molte domande irrisolte dentro la mia testolina.. però non fa certo bella figura.. un vero spreco.
Arrivata a Soho.. famosa per i suoi palazzi con le scale antincendio esterne, mi sentii invadere da un odore che ricordo solo nei miei viaggi passati.. mi capitava infatti che ogni volta che visitavo un luogo percepivo degli odori che nel tempo non avevo mai più sentito.. strano.. ma quella sera sentii l'odore di quella città*... la vivevo appieno convinta che mai più sarei tornata indietro.. mi guardavo attorno e non c'era qualcosa che pareggiava quella sensazione di amore e amicizia che nutrivo per Manhattan...
West Side New York
Vera Aston
La telefonata che avrei dovuto fare, decisi di non farla, ma ad ogni modo dovevo parlare con la Linn.. sapevo che questa mia scelta avrebbe comportato dei grossi guai.. ma ora che lei possedeva il resto delle azioni era giunto il momento di mettere fine a tutto questo.. in un modo o nell'altro.
di errori nella vita se ne fanno una marea.. ma chi avrebbe immaginato che la Linn entrasse nelle nostre vite così velocemente e che addirittura avesse a cuore tutta questa situazione..
tramite un'amica avevo saputo che quella ragazza aveva perso entrambi i genitori.. quando lessi che voleva pubblicare la sua autobiografia decisi che sicuramente l'avrei comprata.. ero curiosa di sapere di lei... in parte ne avevo proprio bisogno.
Alison
Non appena aprii la serratura del mio appartamento mi trovai davanti ad una realtà* molto triste.. anzi mi distrusse completamente.. l'appartamento era sottosopra.. tutto era fuori posto.. tutto era rotto e ammassato.. i cassetti erano aperti, gli armadi svuotati con tutti gli abiti a terra.. la televisione completamente pitturata.. gli sportelli della cucina spalancati.. a terra c'era pasta , farina.. di tutto.. andai in camera da letto e la sorpresa finale la trovai lì.. una minaccia che più chiara non poteva essere..
La polizia arrivò nell'appartamento quasi subito.. Alison informò Rebecca di quanto era accaduto e la sorella si offrì di farla dormire a casa sua
<Ally.. vieni a dormire qui.. c'e la stanza degli ospiti.. non farmi stare in pensiero.. >
<no tesoro.. davvero.. vado in albergo.. o magari chiamo Andy.. vedo se può ospitarmi.. non ti preoccupare.. appena finisco la deposizione ti chiamo.. >
mentre i poliziotti giravano per la casa uno di loro si rivolse ad Ally
<signorina, ha idea di chi potrebbe volerla morta?>
<Dio no.. >
<e ha idea di che cosa stessero cercando?>
<no.. avranno rubato gioielli.. >
<ha controllato?> disse il poliziotto.
Ally andò nella camera da letto e vide che i suoi gioielli erano tutti al loro posto.. persino il premio agli Awards era ancora lì
<c'e tutto> disse
<come previsto.. sa, se erano ladri avrebbero preso la sua televisione.. àˆ molto costosa.. signorina.. ho bisogno di sapere se lei ha dei nemici.. per cui la prego di venire con me in centrale.>
Quando salii sull'auto della polizia chiamai Andy..
<cucciola.. che succede a quest'ora?>
<Andy> dissi in lacrime
<Ehy.. che succede? dove sei Alison?>
<sto andando alla centrale di polizia.. sulla 17esima.. puoi venire ?>
<ok.. arrivo>
Centrale di polizia
ore 00.15
<signorina la prego di riflettere bene..ha avuto per caso una discussione andata male.. ci pensi bene.. >
<io sono una persona pulita.. cosa crede? ce l'hanno con noi.. >
<chi ce l'ha con voi?>
<non ne ho idea.. ma se le interessa mio padre è stato assassinato in casa sei anni fa.. magari è la stessa persona.. >
<ha avuto dei problemi di eredità*? qualcosa del genere?>
<no.. nulla di tutto questo.. >
<Andy!>
<ehy.. che succede.. ?>
Il poliziotto lo squadrò attentamente e poi lo fece accomodare..
<lei è il signor?> chiese
<Andy Cooper.. lavoro con Alison..>
<signorina ho riscontrato dal suo conto bancario che oggi ha versato una somma di azioni non indifferente..>
Alison si bloccò con lo sguardo perso nel vuoto consapevole che forse il motivo era proprio quello..
<Oh mio Dio> disse sconvolta.. <è sicuramente quello il motivo.. sapevo che possedendo quelle azioni qualcuno si faceva vivo.. anche Rob me lo ha detto..> pensò tra se . il poliziotto la guardò attento
<chi potrebbe essere signorina? ora ce l'ha un'idea?>
<certo.. Vera Aston..si è Vera Aston è lei>continuò a ripetere sconvolta.
Andy l'abbracciò e il poliziotto riferì che potevano tornare a casa e che appena avrebbero avuto notizie gli avrebbero fatto sapere..
I due uscirono dalla centrale di polizia
<Ally... andiamo.. ho la macchina qui fuori.. >
<puoi ospitarmi?>
<non devi nemmeno chiedermelo Ally.>
Quando arrivammo a casa di Andy risposi al messaggio di Rebecca tranquillizzandola su tutto. il giorno seguente l'avrei vista dopo il lavoro e le avrei spiegato tutto.
Andy era in salotto che guardava la tv e mi sedetti anche io.. ero scossa.. come poteva qualcuno volere la morte di qualcun'altro? era una cosa che non concepivo per niente.. era assurdo e crudele..
<Ally... non ci pensare.. fatti un bel bagno caldo e rilassati.. qui sei al sicuro.. >
<si certo.. tu però va a dormire.. mi dispiace è tardissimo.. >
Andy era un ragazzo splendido.. era una persona gentilissima e cordiale.. uno buono d'animo proprio.. non era un ragazzo come gli altri.. era cresciuto a New York.. in uno dei quartieri più malfamati.. quelli che nemmeno ti ci puoi avvicinare tanto sono pericolosi.. le sue esperienze di vita non erano state facili.. nemmeno la sua fedina penale era facile da comprendere sebbene adesso avesse la testa sulle spalle.. Optai per il bagno caldo... immersa nell'acqua bollente analizzai quello che era accaduto.. Rob aveva ragione.. e aveva fatto bene a non darmi subito quei documenti.. probabilmente sapeva che era una cosa pericolosa.. ma io non potevo continuare così.. ogni giorno della mia vita era una domanda continua.. ero stufa di tutto questo.. era tutto veramente irreale.. ero pienamente cosciente del fatto che qualcuno mi voleva morta.. e forse morire non mi faceva così paura..
Andai in salotto, dove Andy aveva il suo piccolo angolo bar, e mi versai del Gin...
Passai l'intera nottata su quello sgabello con il bicchiere sempre pieno. Non avevo paura delle conseguenze.. non ce la facevo più.
CONTINUA....viewtopic.php?f=22&t=4539&start=360#p154409
A parte gli errori di ortografia (penso più che altro un copia e incolla che non legge le parole accentate) mi è piaciuto molto il capitolo!
Molto brava!! =)
Il seguito spero che lo pubblicherai presto, perché mi appassiona molto questa storia!
Deja Vu ☆ Jingle Jangle
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Bellissimo!!! oddio ti prego fai smettere a ally di bere le fa maleeeeeee cmq il mistero si infittisce.. non saprei se collegare questa minaccia alle quote o all'omicidio del padre... staremo a vedere! Troppo forte John! Anche se non ho ancora capito come faceva a sapere ke l'orologio era un regalo importante.. si che è uno psicologo..ma boh! Sono sicura ke succederà* qualcosa tra i due..
Si avevi ragione c'erano un sacco di errori ho provveduto a sistemare tutto... Forse perché ho scritto questo capitolo un pò assonnata e mi sono svanita di correggere.. Comunque grazie ! Aggiorno presto promesso!Originariamente Scritto da Stefizzi