Discussione: [Concluso] Persuasione

Infatti mi ci sono messa e sono riuscita a salvare giusto i sim, ma purtroppo scema io non ho salvato bene si vede, perche quando ho ricaricato il salvataggio su the sims con travel mi si staccava da solo il gioco ogni volta che aprivo il loro mondo.
Ora ho ricreato quasi tutto, ma le case le avevo prese da chissa quale sito, e ora ovviamente devo riprendere tutto nuovo -.-
Alla fine non avevo fatto molte foto inside, quindi forse forse non si nota molto la diversità*.
A brevissimo il quarto capitolo.

Originariamente Scritto da archisim

Originariamente Scritto da Stefizzi

Alur, chiedo scusa per questo UP, non è mia abitudine, ma volevo informarvi che dopo giorni di travaglio sono riuscita ad installare the sims travel adventures.
E ovviamente (perchè non posso avere mai tranquillità* con the sims) non mi funziona più il salvataggio della famiglia della storia.
I personaggi sono tutti salvi, tranne qualche vestito e acconciatura, il problema è proprio il mondo che non funziona più, quindi se nei prossimi capitoli notate che l'arredamento è diverso come anche i lotti non fateci caso, fate finta che sia tutto normale.
Sorry ancora tantissimo -.-
Baci S.

quando mi successe (pure a me per travel) avevo caricato su un altro pc solo il gioco base, rimesso il salvataggio, salvato i lotti interi contenenti le famiglie e il materiale essenziale, e trasferito tutto in un nuovo salvataggio con anche travel installato.. e funzionava XD
è ricapitato anche per ambitions, ma ormai lo so e mi faccio un backup completo dei lotti con famiglia ogni mese e soprattutto prima di installare espansioni.. funziona anche se un po una palla riprendere ogni volta un salvataggio nuovo e dover ritrasferire tutti XD (si perdono solo le amicizie, ma i simmi si rifanno in fretta gli amici )

Uddiu! A me con travel è filato tuuuuuutto liscio!

Ragazze non fate il ripristino di windows, perchè rovina i salvataggi (vabbè non fatelo in generale perchè non serve a niente)... non vedo l'ora di leggere il nuovo capitolo (me aveva aperto il topic con la speranza di trovarlo XD)

Stefizzi, ma che bello questo tuo diario ! L'ho scoperto solo stasera, ma da oggi sarò una tua assidua lettrice !!

Originariamente Scritto da Foxylla

Stefizzi, ma che bello questo tuo diario ! L'ho scoperto solo stasera, ma da oggi sarò una tua assidua lettrice !!

eheh grazie!! Sono molto felice che ti piaccia, purtroppo per il prossimo capitolo ci vorrà* ancora qualche tempo, è andato tutto in crash e devo re installare tutto.
Windows lo odio -.-

CAPITOLO 4 - Il funerale
Non si conosce mai veramente una persona, neanche dopo la sua morte.

Mi svegliai di soprassalto, sudata e con il fiatone, fortunatamente era solo un sogno.
Il mal di schiena si faceva sentire ad ondate a causa di quel letto orribile, avevo mal di testa e infine per coronare un giorno che non poteva cominciare peggio, non trovavo più il foglio con le commissioni.
Era il giorno "X" e non sapevo neanche se era tutto in regola, non mi sarei mai perdonata di aver rovinato l'ultimo giorno di commemorazione per mio padre, sicuramente il resto della mia famiglia non lo avrebbe fatto.
Avevo messo a soqquadro tutta la mini stanza senza risultati quando entrò Mara per ricordarmi che mi dovevo preparare per scendere.
- A proposito, il foglio l'ho preso io ieri sera dalla tua scrivania, siamo in perfetto orario sulla tabella di marcia se fai in fretta a preparati. - asserì prima di chiudersi la porta alle sue spalle.
Sgranai gli occhi, non potevo credere alle mie orecchie.
Pensavo che il mio malumore non potesse peggiorare ancora, ma mi sbagliavo enormemente, ero arrabbiatissima, e tristissima.
Mi vestii tra le lacrime di rabbia e di dolore, e scesi completamente ricomposta.



La sala era gremita di facce lunghe, ma d'altronde non potevo aspettarmi chiacchiere allegre.
Mi unii così al coro, cercando di non rompere il sottile equilibrio che mi impediva di piangere a dirotto.
Mio padre non avrebbe voluto vedermi piangere come una piccola ragazzina indifesa.
La ragazzina non c'era più da tempo, e avevo imparato sulla mia pelle che è sempre meglio non mostrare in pubblico le proprie emozioni.
Cominciò il replay della pre-cerimonia, e dovetti annuire passivamente a tutta la gente che si avvicinava per porgermi le sue condoglianze.



Senza alzare il capo continuai per qualche ora così, e non mi accorsi della persona che mi si stava avvicinando per usufruire del suo turno di condoglianze.
- Ti porgo ancora le mie più sentite condoglianze per la tua perdita. - Disse la donna, con la sua voce inconfondibile.
Alzai di scatto la testa, quale errore, ed incrociai il suo sguardo.
Di nuovo mi sentii una scema, rendendomi conto di guardarla come se fossi nel torto più completo.
Ma possibile che non potevo comportarmi come una persona adulta?
Erano passati ben 10 anni dall'ultima volta che avevo messo piede in quella città, ero cambiata profondamente, eppure nel momento in cui ero giunta a Madison la sensazione che il tempo si fosse congelato nel 2000 era fortissima.
Balbettai qualcosa in risposta.
Lei era affiancata da suo marito, Benjamin Harry Cooper, senatore dello stato del Wisconsin, e insieme rendevano perfettamente l'idea del sogno americano. Belli, ricchi, felici... Perfetti.



- Jack era un grande uomo, si è creato un vuoto dietro di lui. - Aggiunse il marito gravemente, aveva il tono di voce più magnetico che avessi mai sentito.
Il presentimento che se avesse voluto non ci avrebbe messo molto a convincermi a buttarmi dal ponte si fece largo nella mia mente.
Balbettai ancora qualcosa, il mio sguardo ancora intrappolato in quello di lei.
- Signorina, non preoccuparti, sono passati tanti anni da quell'episodio. - Disse lei, a quanto pare divertita dalla mia difficoltà.
La sua frase sortì l'effetto di rendermi completamente incapace di spiccicar parola.
Con un filo di voce strozzata dalla mia stessa gola mi congedai ed uscii di casa.
Non riuscivo più a respirare.



Eccola la crisi che pensavo arrivasse almeno tra qualche giorno.
L'equilibrio, che mi ero tanto sforzata di trattenere, le apparenze, ogni cosa stava andando in fumo, mentre sentivo al petto il dolore più forte che avessi mai provato.
Per la prima volta da quando ero arrivata sentii il bisogno di Frank, lui mi avrebbe saputo consolare.
Mi sentivo frustrata e incatenata per dover stare in quel luogo a me completamente estraneo, e mi sentivo talmente male per la perdita di mio padre che l'aria nei polmoni non entrava più.
Incatenata per dover stare tra quella gente, e ancor peggio per sentirmi inerme e stupida proprio come quando avevo 17 anni.
Sicuramente Erica non poteva dire di aver avuto una famiglia perfetta, la prima figlia spedita in riformatorio dopo i primi segni di ribellione, la seconda scappata di casa a 18 e mai più tornata.
Il suo metodo educativo però lo sentivo pesare su di me come non mai.
A tentoni tra gli occhi ciechi di lacrime mi nascosi dietro uno dei tanti arbusti decorativi che piacevano tanto ad Erica, e scoppiai nel pianto silenzioso più vero degli ultimi tempi.



- Ho pensato che fosse meglio parlarne lontano dagli altri ospiti, capisco che per lei non sia il giorno ideale, ma deve capire che le scadenze vanno rispettate. - dichiarò la voce di un uomo poco lontano dal posto in cui mi trovavo.
Temendo di essere scoperta cercai di ricompormi, ma appena sentii la voce che seguii quella maschile mi bloccai nella posizione in cui mi trovavo.
Una voce simile, sbrigativa e acuta, poteva appartenere solo a mia madre.
- Si, ora penso che non sia per nulla il momento adatto per questo genere di cose, non ho ancora avuto tempo di analizzare tutti i documenti di mio marito, anzi a questo punto dovrei dire mio vedovo. Lei ha un minimo di compassione per il dolore familiare?? -
- Signora, io sono solo una piccola ruota del carro, suo marito non ha mai tardato un pagamento, ma se lei non continuerà temo che in futuro potrebbe dover parlare con qualcuno più in alto di me, e allora sarà quello il momento in cui si dovrà preoccupare della salute del resto della sua famiglia. - Minaccio l'uomo.



Dalla posizione in cui ero non lo potevo vedere, ma mi era venuta la pelle d'oca, Erica non doveva essere meno terrorizzata.
- Senta.. - attaccò Erica spaventata, ma lui la interruppe bruscamente.
- Non vorrà certo che queste informazioni vengano alla luce proprio ora, immagino che la pensione di 10.000 dollari e l'assicurazione sulla vita di suo marito se le possa scordare... -
Quali informazioni?? E chi riguardavano? Ero talmente confusa che mi persi il primo pezzo di risposta, e sentii solo Erica rispondere con un tono che si spezzava in punti regolari:
- Mi lasci ancora una settimana per analizzare la situazione, e poi incontriamoci in città per definire le specifiche. -
Sentivo la tensione fin nel punto in cui ero io, il mio cervello macinava ipotesi, già dimentico del funerale di mio padre.



Il silenzio durò qualche secondo, anche se sembrarono ore, infine l'uomo acconsentì e si allontanarono.
Mio padre era ricattato? Da quanto tempo? E come mai non si era mai ribellato, continuando invece a pagare periodicamente somme di denaro a queste persone? Chi era quest'uomo che metteva ora alle strette mia madre?
MA soprattutto in quale faccenda era entrato mio padre???
Non so per quanto tempo rimasi lì a pensare, ad un certo punto mi accorsi che non ero più sola.



- Bentornata tra noi Emma. - Esclamò David quando mi accorsi di lui.
- Oh, Scusami, stavo pensando. Ti stai divertendo alla festa? - risposi distrattamente. Il pensiero tornava sempre alla discussione appena avvenuta.
Avrei dovuto dire ad Erica che avevo sentito tutto? Avrei potuto aiutarla, ma dubitavo della sua reazione. Avrebbe anche potuto andare più nel panico cercando di tenermi fuori da tutto...
- Festa? EHY EMMA, ma a cosa stai pensando?? - rispose David interrompendo bruscamente i miei pensieri.
Mi resi immediatamente conto della gaffe che avevo fatto, e ovviamente il mio viso non poteva non tradirmi diventando tutto rosso pomodoro.
Decisamente odiavo la mia nuova me.



- Oddio, scusami, sono molto addolorata per la mia perdita che non penso a quello che dico. Scusa - tentai.
Debole come scusa, mi accorsi che non se l'era bevuta dal modo in cui mi guardò.
- Capisco... Comunque, cosa hai fatto in questi 10 anni? Non sei mai tornata. - disse lui, sorvolando la mia gaffe.
- Beh, sono andata a Los Angeles, come penso ti avranno detto, insieme a mia zia, la sorella di mio padre, quella dai capelli rossi.
Ho lavorato e studiato insieme, e alla fine dopo un pò di sacrifici sono riuscita a trovare lavoro in un'asilo. Insegno lettere, e anche se quei piccoli sono incontrollabili mi ci sono affezionata. Nulla di più. - dichiarai con un'alzata di spalle.



Lui annuì, la fronte corrugata a pensare chissà cosa, il suo stare zitto mi irritava profondamente, ora avevo altro che mi passava per la testa.
- Senti... - cominciai
- Mi chiedevo se... - disse lui nello stesso momento.
Oh, bene, ci mancava un altro momento di imbarazzo, sembrava fossi la regina dell'imbarazzo quel giorno.
- Scusa, prima tu. - Disse lui sorridendomi affabile. Aveva un bel sorriso però.
Desiderosa di metter fine a quella conversazione completai la mia frase di congedo ed entrai in casa.
Pensai per tutto il tempo a quello che avevo sentito e cercai tra gli ospiti un uomo che non avevo mai visto, ma non avendo mai visto quasi la metà degli invitati la mia ricerca non ebbe i frutti sperati.




Capitolo 5 >>

Mmmm.... stranamente David appare dopo quella strana conversazione.... ma che bel primo piano Bellissimo capitolo, la trama si fa sempre più intrigante

Originariamente Scritto da mary24781

Mmmm.... stranamente David appare dopo quella strana conversazione.... ma che bel primo piano Bellissimo capitolo, la trama si fa sempre più intrigante

eeee, chissà chissà ! Potrebbe centrare ma potrebbe anche non centrare nulla!!!
Cmq spero che lui ti piaccia, trovo che sia venuto molto affascinante anche per i canoni di the sims, ma non è perfetto, ha un naso aquilinissimo xD
Sono contenta che ti piaccia la trama, non è nulla di che, cose che possono capitare in tutte le famiglie altolocate alla fine...

chissà* chi era quell'uomo.... mumble mumble...
e che cosa stava dicendo david prima che Emma si congedasse....
aspetterò che posti il prossimo capitolo....

Originariamente Scritto da sonia

chissà* chi era quell'uomo.... mumble mumble...
e che cosa stava dicendo david prima che Emma si congedasse....
aspetterò che posti il prossimo capitolo....

Si saprà* tutto solo vivendo, no scherzo, cercherò di spiegare tutto nei capitoli che seguono
Spero che la storia ti piaccia =)