Discussione: [Concluso] Persuasione

Cara Emma, sei sicura di voler sapere veramente cosa è successo alle tue spalle? A volte è meglio restare nel dubbio, con le persone a cui si vuole bene ( nonostante siano un po' PARTICOLARI, i suoi parenti! )

Originariamente Scritto da Lisiana

Cara Emma, sei sicura di voler sapere veramente cosa è successo alle tue spalle? A volte è meglio restare nel dubbio, con le persone a cui si vuole bene ( nonostante siano un po' PARTICOLARI, i suoi parenti! )

ahahah Parole santissime direi!

CAPITOLO 18 - Ospiti non Graditi (Parte 2)
These five words in my head scream "Are we having fun yet?".

Mi svegliai di soprassalto, Erica mi stava scuotendo come un barattolino continuando a pronunciare il mio nome.
- Mmmm! Erica! - Biascicai, avevo gli occhi e la bocca incollate. Dovevo aver pianto di quello che rimaneva della notte e dovevo essermi addormentata per terra appoggiata allo schienale del letto.
- Emma stai bene?? Chiamo il pronto soccorso? - Continuava lei imperterrita.
- No, sto benissimo, ma cosa ti prende? - Le dissi cercando di scostarla per rimettermi in piedi. Il mio corpo non sembrava più mio; avevo dolori ovunque. Non sarei potuta essere più straccio di così.
- Pensavo stessi male, hai una faccia veramente mal messa. - Disse lei inacidita.
- Vado a lavarmi, così la mia faccia tornerà ben messa, d'accordo? - Le risposi sbadigliando. Sarei tornata nel letto più veloce della luce dopo la doccia.



- Devi essere presentabile, oggi devi badare ad Alan Junior tutto il giorno. - Disse uscendo dalla mia stanza.
Cosa?
- COSA? Ho capito bene? E quando me lo avresti detto? - Le urlai rincorrendola.
- Hai capito benissimo. E te lo sto dicendo adesso, oggi tornano Mara e Alan, e non ci sono baby sitter disponibili. Quindi tocca a te. L'altra volta te la sei cavata bene no? Una volta in più non fa differenza. - Rispose secca.
Io rimasi ferma impalata dove mi trovavo. Oltre a David, Edgar e Pearl nessun altro sapeva del disastro che era stata la mia volta precedente, e non potevo permettermi che nessuno sapesse.
Mi sentivo di nuovo manipolata, e non potendo controbattere decisi di prendere 5 o 6 caffé per evitare di lasciare ad Alan Junior anche un solo secondo di libertà dal mio sguardo.



Stranamente la giornata passò senza troppe complicazioni e potei riportare Alan Junior quasi sano e salvo a casa sua giusto poche ore prima del mio "appuntamento" con Donald.
Ebbi il tempo di farmi un'altra doccia (non erano mai abbastanza per svegliarmi), prendere altri 3 caffé e vestirmi elegante.
Mi pesentai puntuale di fronte all'entrata del più costoso ristorante di Madison, aveva insistito lui per prenotare lì, e io non mi ero detta contraria. Donald arrivò con un leggero ritardo, e mi salutò con una vigorosa pacca sulla schiena, che quasi non mi fece ruzzolare per terra.
Il nostro tavolo era appartato nel modo giusto, stavo per esporgli quello che mi serviva, senza fare inutili giri di parole che lui mi interruppe.
- Emma, lo so che forse da questa serata speravi che nascesse qualcosa di più, ma mi sembra giusto informarti che io sono sposato. - Disse con un tono decisamente compito.
Rimasi a bocca aperta. IO ero quella che speravo qualcosa di più? Quest'uomo era fuori di testa, dovevo chiarire subito la mia posizione.
- No, scusa, io non spero proprio nulla. Ti ho invitato qui stasera perché volevo riallacciare i rapporti, ma non pensavo che tu avessi questa idea... Ma perché hai accettato? Tua moglie non ha fatto storie? - Dissi sospettosa.
- Mia moglie vive a Chicago, ed è la che la raggiungerò alla fine dell'estate. Però per evitare di litigare non le ho detto niente... - Disse colpevole.
- Mi spiace di aver pensato che tu volessi qualcosa in più da me, dopotutto lo sapevo che quando andavamo a scuola tu avevi una cotta per me, quindi ho pensato che non ti fosse passata, e non volevo ferirti... - Aggiunse dispiaciuto.
Ero ancora più sconvolta. Era la mancanza di sonno o Donald aveva veramente detto che io avevo una cotta per lui?? Dovevo lasciar perdere e arrivare al punto che mi interessava, o sapevo che avrei passato la serata a gridare.



Parlammo del più e del meno, ricordando anche dei vecchi aneddoti, e poi finalmente riuscii a chiedergli quello che agognavo dall'inizio della serata:
- Senti, Donald... Potrei in via assolutamente teorica avere accesso ad alcuni documenti presenti nell'archivio della centrale di polizia di Madison? - Buttai lì innocentemente.
Lui sembrò pensarci su per qualche minuto. Ma la risposta che ottenni non era quella che mi aspettavo; dopotutto era passato un bel po dalla mia ultima notte completamente in bianco, non ero lucida.
- Perché ti dovrebbero interessare i dati contenuti nell'archivio? - Domandò lui sospettoso.
Non sapevo cosa rispondergli, avrei dovuto raccontare una bugia oppure dire la verità?
Poco lucida decisi di optare per una versione modificata della realtà:
- Da quando me lo hai fatto notare ieri, ci ho pensato, e guardando tra alcune carte di mio padre penso di aver scoperto che il padre di Cooper ha usato una certa Angela Lockwood per danneggiare mio padre.
Per questo ti ho chiesto, vorrei fare luce... - Inventai sul momento.
Lui parve credermi, perché si infervorò e disse che mi avrebbe aiutato ad ogni costo. A quanto pareva David non stava simpatico proprio a tutti a Madison...



E mentre mi stava esponendo il piano come se lo avesse progettato da tutta la vita posai lo sguardo oltre il grande acquario ornamentale vicino a me e vidi mia sorella passare.
Fu forse la spossatezza a farmi dire a Donald che dovevo usare la toilet, e farmi invece correre da lei.
La verità era che io non vedevo più lei, vedevo la Mara del diario rosa, quella che per tutta la sua vita a casa non aveva fatto che prendersi cura di me, quando neanche io ero in grado di farlo (seppure fossi convinta del contrario). Vedevo la Mara che era mille volte più matura di me, e la Mara che sapeva far sempre la cosa giusta...
Non si accorse quasi di me, e io mi avventai su di lei abbracciandola e incapace di fermare le lacrime che erano sgorgate subito dopo la sua visione.



- Ma che diavolo! - Esclamò lei, tentando di liberarsi della mia presa.
- Scusa Mara, ti ho visto da lontano... - Risposi asciugandomi le lacrime e rendendomi conto improvvisamente del mio gesto avventato.
- Emma... Che t prende? - Disse guardandomi corrucciata.
Per la seconda volta in quella giornata una Mullen mi chiedeva cosa mi prendesse, madre e figlia che sembravano essere molto più simili ma molto più diverse di quello che sembrava...



- Mara ti devo parlare... - Le dissi con uno sguardo disperato.
- ... Mara ho veramente bisogno di parlarti... - Rincarai, rendendomi improvvisamente conto che al suo fianco era apparso Alan.
- Buonasera Emma. - Disse atono quando si accorse che lo stavo fissando intimorita.
Feci un cenno del capo in risposta, non riuscivo quasi a parlare in sua presenza, nonostante fossero passate 3 settimane buone ero ancora terrorizzata da lui.
- Emma, stasera siamo un pò stanchi, siamo appena tornati, parliamo un altro giorno... Controllo sull'agenda e ti faccio sapere. - Rispose Mara altezzosa.
Io annuii guardandoli uscire dal ristorante sconsolata.



Tornai da Donald decisamente triste, ma lui era talmente preso a progettare che non si accorse di nulla.
Feci un bel respiro profondo e mi impegnai per mettere fine il prima possibile a quella serata e potermi fare una bella dormita ristoratrice.

Mi buttai sul letto ancora vestita di tutto punto e mi addormentai all'istante; con Donald eravamo rimasti che ci saremmo incontrati il 5 Luglio, lui aveva già ideato un piano perfetto, ma anche se me lo avesse detto io non ci avrei capito nulla nello stato in cui ero.
Io speravo solo di poter parlare al più presto con Mara, anche se non sapevo se dirle che avevo letto il suo diario; volevo solo conoscerla.


Capitolo 19 (Parte 1) >>
(Come al solito per qualsiasi errore... Sapete cosa fare )

stefi mai... l'hai pubblicato 2volte il capitolo??
assurdo quel ciambellotto ambulante (donald) :P

ahah ho sbagliato e ho premuto 2 volte, il primo moderatore che passa dico di cancellare la prima parte.
Grazie dei commenti

Originariamente Scritto da Michael

Originariamente Scritto da Stefizzi

ahah ho sbagliato e ho premuto 2 volte, il primo moderatore che passa dico di cancellare la prima parte.
Grazie dei commenti

Ma lo puoi cancellare tu stessa premendo la x mi pare...

Non c'è nessuna x... Boh, con ste cose tecnologiche non ci capisco mai, ho risolto cmq con uno stratagemma