Il giardino che avrebbe ospitato la cerimonia era stato curato alla perfezione: ovunque erano stati piantati candidi fiori che si intrecciavano con delicate piantine di azalee e cespugli rigogliosi, due fontane scintillavano al sole, mentre nel laghetto vicino galleggiavano silenziose numerose ninfee, scelta fortemente voluta dalla regina in omaggio al casato del futuro marito.
La mattinata era assolata e la temperatura piacevole, e non poteva essere scelto giorno migliore per celebrare un rito all'aperto, poiché il clima ideale valorizzava ancora di più la suggestione creata da quel paradiso naturale: ammirando la lussureggiante vegetazione, Luce rimase incantata dalla bellezza del giardino e, se non avesse pensato al motivo per cui era stato preparato, le sarebbe parso di vivere in un sogno.
Un po' alla volta stavano iniziando ad affluire i selezionatissimi invitati, tutti rigorosamente appartenenti al circolo di amicizie della famiglia reale, allorché anche le damigelle e la principessa presero posto nella prima fila di sedute a loro riservata.
Umi e Fuu non persero tempo dedicandosi subito alla loro attività preferita - quale donna ne può fare a meno - ovvero la critica selvaggia e senza pietà dell'abbigliamento di tutti i presenti.
Naturalmente Luce non riusciva a staccare gli occhi di dosso da Sephiro: quel giorno era incredibilmente affascinante (forse più del solito).. serio, posato, così nobile vestito in alta uniforme di un bianco abbagliante, in contrasto con la folta chioma corvina che ondeggiava vaporosa alla brezza leggera.
Mentre le fantasie di Luce erano ancora focalizzate sul bel cavaliere, l'incalzare della melodia nuziale annunciò l'arrivo della sposa: delicata ma improvvisa, come la prima luce del mattino che filtra impertinente dalla finestra e acceca la vista, apparve Nova, radiosa, avvolta dal suo vestito scintillante e da una cornice di fiori e ninfee, attirando su di sé l'attenzione di tutti i presenti.
L'abito, intessuto di gemme rare e pietre preziose, risplendeva di mille luci rendendo ancora più eterea l'immagine della regina.
Nova, sul ritmo della musica, si avvicinò lentamente a Sephiro, il quale attendeva immobile la sua sposa, la bocca socchiusa per la meraviglia, un nodo stretto in gola per la tensione.
Quando la regina giunse accanto al suo sposo, questi le prese delicatamente le mani, e il silenzio più assoluto calò nel giardino, persino il frusciare delle foglie sembrò interrompersi per un attimo infinito, sospeso nel tempo.
La sposa era bellissima, l'atmosfera degna della più romantica poesia d'amore, il momento perfetto.*
Alle spalle di Nova, Sephiro scorse la figura di Lestat, giudice della sue azioni, sentinella delle sue promesse.
Il rito era probabilmente già iniziato, ma due parole soltanto echeggiavano nella mente del cavaliere... lo voglio.. lo voglio.. lo voglio.. lo voglio?
NO! Lui non lo voleva! Era così chiaro.. era così evidente! Non lo aveva mai voluto, aveva cercato di convincersi che fosse la cosa giusta, ignorare i suoi sentimenti, sposare Nova, portare a termine la missione che gli era stata imposta.. ma come poteva negare a sé stesso quanto fosse meschino verso di loro, quanto fosse.. ingiusto.. per lui..
Il nodo in gola si fece sempre più stretto, fino a prosciugargli la voce, ma ormai la coscienza gridava disperatamente la sua volontà, e un sibilo, dalle labbra di Sephiro, squarciò quel momento perfetto.
Sephiro: Non posso.
I presenti, troppo distanti per udire quelle parole, sembravano non essersi accorti di nulla: solo Luce, alle spalle di Sephiro, rivolta verso la sorella, percepì l'ombra di sgomento che attraversò improvvisamente il volto di Nova. E in un attimo tutto si ruppe.
La regina sentì che la terribile sensazione che l'aveva perseguitata sin dal risveglio quel giorno la stava travolgendo, il presagio di sventura prospettato dalla fata, i suoi dubbi, la sua falsa sicurezza.. lo sapeva, lo sapeva che non doveva fidarsi, che Sephiro non era sincero, ma non aveva voluto ascoltare.. e invece no! aveva voluto sperare fino all'ultimo, si era convinta , era stata imbrogliata..
Nova si coprì il volto soffocando le lacrime, non voleva guardare il suo cavaliere in quel momento, sapeva che il suo sguardo non sarebbe stato rivolto verso di lei, ma altrove.
Mentre gli invitati, ancora avvolti da quell'atmosfera surreale, iniziavano a capire che qualcosa non andava, e bisbigliando tra loro si chiedevano cosa stesse accadendo, Sephiro si voltò terrorizzato e, come purtroppo si aspettava, scorrendo velocemente lo sguardo alla prima fila, scorse una sedia vuota.