scherzavo
è che sono in studio da sola non ho nulla da fare e sono in vena di ciacola.
*passa al karaoke*
ma che titolo hai messo al topic iniziale?![]()
Se è si, va bene...
Se è no, vattene a quel paese
voglio i nuovi capitoli....subito!![]()
Yee ! Sono felicissimaaa ! Magari potessi pure io portarmi sims al lavoro..lavorando in un negozio mi è impossibile ahah
Non vedo l'ora dell'aggiornamento ! **
Grazie ai suoi lunghi baffi che mi solleticano
inizio ogni giorno ridendo.
in questi giorni e per i prossimi due mesi, al lavoro il tempo mi avanza (leggesi 200 dipendenti in cassa integrazione)...
Archi tu invece mettiti al lavoro con il diario!!!![]()
Se è si, va bene...
Se è no, vattene a quel paese
Verità svelate
Come ben dovreste sapere, in ogni leggenda si trova un seme di verità, ma questa verità a volte è sepolta sotto uno spesso strato di menzogna, per cui anche per un occhio esperto sarebbe difficile notare la terra smossa: e questo è il caso della nostra storia.
Sebbene i nostri protagonisti, Emeraude, Louis, la diabolica sorellina e il neonato mezzosangue non abbiano comunque avuto un felice destino, è utile per la vostra comprensione che ora vi spieghi ciò che ha portato i destini di Luce, Sephiro e Lestat a intrecciarsi con le passate vicende dei loro genitori, quindi ora, ripartiamo dal principio.
La bella Emeraude, principessa prossima al trono del Casato dei Fiori, era ben conosciuta per il suo carattere ribelle e per i suoi modi burrascosi, ebbene sì questo corrisponde a verità: ancora veritiera, e forse addirittura non sufficientemente decantata, era la sua formidabile bellezza, per cui è facile credere che il giovane incontrato sulle sponde del fiume non abbia dovuto fare sforzo di coscienza per intendersela con la fanciulla.
Evidentemente anche il fortunato - per ora - giovane doveva essere piuttosto belloccio, poiché Emeraude, abituata alla corte assillante di ogni genere di pretendente, non poteva certamente cedere a uno sconosciuto di dubbie qualità fisiche.
La leggenda narra che tra i due nacque subito un amore travolgente, e una notte dopo l'altra la coppia si incontrò al chiaro di Luna, perdendosi in romantiche passeggiate a cavallo o ammirando le stelle sfiorandosi timidamente le mani.
Nulla di più falso: trovereste mai credibile una coppia di giovani, nel pieno della bellezza e della prestanza fisica, rischiando tutte le notti di essere diseredati dal rispettivo casato, che si incontra solo per compiacersi l'uno della seppur gradevole compagnia dell'altro?
Per i due innamorati, ogni radura buia, ogni capannuccia abbandonata, era buona per compiacersi l'uno dell'altra in maniera decisamente più terrena: l'epoca però non era ancora matura per i moderni anticoncezionali, e per quanto ci si arrangiasse egregiamente con metodi ‘alternativi’, le gravidanze inaspettate erano decisamente frequenti.
Proprio questo capitò infatti alla coppia inesperta: un bel giorno Emeraude capì che le sue notti brave l'avrebbero resa di lì a poco mamma e, seppure piacevolmente turbata, decise per tempo di renderlo noto al padre del bambino, recandosi di persona, ben scortata dai più fedeli cavalieri, a portare la felice novella al suo Louis.
La felice novella arrivò come un pesante macigno (per restare in tema), poichè tralasciando il fatto già d per sè grave, che il nostro Louis apparteneva al casato della Pietra, da millenni ostile al Casato dei Fiori, Emeraude scoprì con condivisibile rammarico che il suo bell'amante era un membro della famiglia più importante del Casato, già promesso sposo ad un altra fanciulla, e con ella destinato a prendere le redini del Casato cui apparteneva.
Scoperta la tresca con una fanciulla di deprecabili origini, la madre del ragazzo andò su tutte le furie, e avrebbe maledetto sedutastante Emeraude, se ella non avesse saputo difendersi a dovere.
Con la presenza di un erede illegittimo, la guerra per la supremazia tra i due casati di inasprì, e fu proprio in questo periodo che il terrore raggiunse l'apoteosi.
Ma il casato della Pietra non poteva permettere che un loro figlio crescesse in seno al nemico, e così una notte, un manipolo di uomini scelti e ben addestrati riuscì a introdursi nel castello nemico e prelevare la principessa in gravidanza ormai avanzata e rinchiuderla nelle segrete finchè non avesse partorito.
Purtroppo i dettagli più truci di questa storia corrispondono a verità, e la giovane principessa fu fatta partorire in una cella tra atroci sofferenze, seppur inferiori a quelle che provò quando il bambino appena avuto le fu strappato per sempre dal grembo.
Ella però non morì, la sua anima, seppur irrimediabilmente lacerata, era tenace, e una volta ritornata al castello, giurò tremenda vendetta verso coloro che avevano fatto l'imperdonabile sbaglio di lasciarla sopravvivere al figlio: raccogliendo tutte le sue forze, riuscì a scagliare una maledizione così potente da non poter essere spezzata se non con un estremo sacrificio, e da quel giorno tutti i figli concepiti in commistione di sangue, sarebbero nati morti, oppure vissuti per poche ore dalla nascita, in indicibili sofferenze.
Dopo aver consumato gran parte di ciò che restava della sua anima per questa maledizione, la principessa cadde in una profonda depressione, e si rese necessario il suo trasferimento in una zona sacra del regno, popolata da spiriti della Luce che avrebbero aiutato il suo recupero fisico, e forse, seppur difficilmente, quello mentale.
Ma l'amore vero è capace di illuminare ogni cosa, e durante la sua permanenza nella terra della Luce, Emeraude conobbe colui che sarebbe stato l'amore della sua vita, e con il quale avrebbe messo successivamente al mondo due bellissime bambine, di nome Nova e Luce, che per un lungo periodo della loro esistenza vissero amate da entrambi i genitori in questo mondo idilliaco.
Eletta per successione diretta Regina dei Fiori, Emeraude fu costretta a trasferirsi con le figlie lontano dal regno della Luce: la sua anima, che altrimenti sarebbe stata destinata a vivere per molti e molti anni ancora, iniziò rapidamente ed esaurirsi a causa della maledizione lanciata anni prima, e poco prima di morire, la Regina fu trasformata in un maestoso albero di ciliegio, immediatamente trapiantato in una sala del palazzo per vegliare, con la sua potente aura magica, sul futuro delle bambine.
***
Mentre la dinastia dei Fiori riprendeva faticosamente in mano il suo destino, il Casato della Pietra già da tempo era tiranneggiato da una sovrana carismatica e potente, che in realtà fin dalla sua infanzia tirava celatamente le redini di tutto il casato: l'enigmatica sorellina di Louis infatti, dotata sin da piccola di una spaventosa forza spirituale, era riuscita con incantesimi e sotterfugi a piegare il destino al suo volere, anche grazie ad una serie di sfortunati quanto incredibili eventi che avevano colpito il casato.
Anni prima, intenzionata ad eliminare qualsiasi prova del tradimento del figlio verso il suo casato, la madre di Louis era decisa ad uccidere il bambino appena nato, ma il padre del piccolo, incapace di un atto tanto crudele, aveva implorato la madre di risparmiargli la vita.
Ottenuta la grazia, il bambino rimase però vittima della maledizione invocata dalla sua stessa madre, e sarebbe perito tra atroci sofferenze se il padre, forse per espiare il suo peccato, non si fosse sacrificato donandogli la sua parte di anima rimanente, in modo da prolungare, seppur per un tempo indefinito, l'esistenza del piccolo.
Sconvolta dalla morte del fratello adorato, la sorella evocò i più potenti spiriti maligni, gli unici in grado di contrastare tale maledizione, ma tutto ciò che riuscì ad ottenere fu di indebolire la maledizione di Emeraude, uscendo dall'invocazione provata nel corpo e nello spirito, poichè, contrariamente agli spiriti benevoli, gli spiriti maligni chiedono in cambio del loro favore un pegno molto alto da pagare per un normale essere umano.
La maledizione, così indebolita, permise al piccolo di crescere, ma attraversando atroci sofferenze ogni qualvolta lo spirito maligno che gli era stato scagliato contro si agitava, imprigionato nel suo corpo, e lo stesso destino toccò tutti i figli di coppie appartenenti a due casati diversi, creando il panico nel regno, e numerosi suicidi, allontanando ancora di più le due stirpi, fino alla completa alienazione l'una dall'altra.
Con l'aiuto della zia, divenuta sempre più potente studiando gli antichi manoscritti degli stregoni, la quale generava ogni tipo di incantesimo possibile nel tentativo di risolvere la maledizione una volta per tutte, il piccolo Lestat crebbe presso il Casato della Pietra, ignaro della scia di sangue che la sua nascita aveva provocato.
Ma se vi sembra abbastanza atroce la sorte toccata a questa innocente creatura, aspettate di leggere quanto beffardo possa essere ancora il fato, contro chi non ne ha colpa.
Ultima modifica di archisim; 10th July 2012 alle 17:56