Discussione: [Concluso]La Voce del Silenzio

bene bene vedo che ancora ci sono molte domande e va bene. vi faccio subito un spoilerino annunciandovi che il prossimo capitolo sarà* dedicato al Dasy. Arriva presto un paio di giorni al massimo.. So che ora sembra tutto un casino che si passa da una cosa all'altra ma questa storia è piuttosto lunghetta per cui sedete comode e abbiate pazienza. mi hanno fatto molto piacere i vostri commenti. grazie davvero! Spero che riuscite a percepire i caratteri dei personaggi è impegnativo riconosco che su tante cose ho tralasciato.. Sonia non ti preoccupa Cloe è solo stata molto impegnata.

Finalmente ho letto il tuo diario... tutto d'un fiato!!!!
Bellissimo e misterioso...
Solo che uffi, a me piacevano Violet e Danny... Sono controcorrente?? (non ho letto i commenti!!)
Chissà* cosa è successo tra i tre... Nessuno comunque la racconta giusta in quella confraternita...

Complimentissimi scrivi troppo bene!!!

Originariamente Scritto da Arisu82

Finalmente ho letto il tuo diario... tutto d'un fiato!!!!
Bellissimo e misterioso...
Solo che uffi, a me piacevano Violet e Danny... Sono controcorrente?? (non ho letto i commenti!!)
Chissà* cosa è successo tra i tre... Nessuno comunque la racconta giusta in quella confraternita...

Complimentissimi scrivi troppo bene!!!

wau grazie davvero.. Mi fa molto piacere che ti piaccia .. Violet e Danny? Aimè due fuochi prendono fuoco.. Così si dice no? E comunque hai ragione li dentro è un vero e proprio caos. Nessuno parla e nessuno sa.. Succederà* qualcosa no? grazie davvero.

Mentre leggevo mille ipotesi si sono affollate.... per me c'è un qualche patto diabbbbbolico che lega tutti i componenti di quelle famiglie... il discorso che Danny e Sara fanno sui padri... poi non lo so, senza motivo (sese quadro/ritratto di Dorian Gray) mi è venuto in mente che forse il segreto che nascondono è l'eterna giovinezza (chissà* a quale diabolico prezzo)....e di certo Sara, con i suoi poteri, ha sentito qualcosa in Tyler (io ci avrei solo sentito il volume dei muscoli XD)... me sempre più curiosa!!! Ottimo capitoloooo

Caspita ogni capitolo sempre più misterioso, però non capisco Danny... una persona non può cambiare così velocemente i suoi sentimenti....

Originariamente Scritto da mary24781

Mentre leggevo mille ipotesi si sono affollate.... per me c'è un qualche patto diabbbbbolico che lega tutti i componenti di quelle famiglie... il discorso che Danny e Sara fanno sui padri... poi non lo so, senza motivo (sese quadro/ritratto di Dorian Gray) mi è venuto in mente che forse il segreto che nascondono è l'eterna giovinezza (chissà* a quale diabolico prezzo)....e di certo Sara, con i suoi poteri, ha sentito qualcosa in Tyler (io ci avrei solo sentito il volume dei muscoli XD)... me sempre più curiosa!!! Ottimo capitoloooo

Mary... il prossimo capitolo forse aiuterà* ... spero! il discorso che Danny e Sara fanno è un discorso moolto strano.. spero si sia capito che lei non vuole andare a New York dal padre di Danny perchè teme che suo padre (di Sara) si arrabbi e non le rivolga mai più la parola. qualcosa di diabolico??? ne vedremo delle belle... Preparate i libri di storia.. tra poco c'e il ballo!!!!

Originariamente Scritto da saphira_84

però non capisco Danny... una persona non può cambiare così velocemente i suoi sentimenti....

.... quello che hai scritto mi ha proprio esaltata... speravo che qualcuno facesse questa osservazione... ma Danny ha mai detto di aver cambiato i suoi sentimenti verso qualcuna delle due? o meglio... Danny è un ragazzo che esterna tanto??? ha solo detto che Violet per lui non esiste più...io lo vedo più uno che saltella da una boa all'altra.. si... uno che ha troppi problemi per le stupidate.. uno che è viziato.. e si vizia.. e non è certo sicuro di ciò che fa.. il classico belloccio della serie "sono bello, ricco, con mille pensieri e ottocento problemi... nessuna mi resiste per cui faccio quello che voglio!". ma per quanto potrà* resistere a tutto questo schema???

Quando Violet era bambina ogni domenica suo padre Will la portava a pesca. Ricordava perfettamente ogni minimo dettaglio di quelle scampagnate fuori porta. Prendevano il vecchio Pick Up e si dirigevano al Plesant, una riserva di pesca ben curata e in mezzo alla natura a soli venti minuti da casa loro. Facevano colazione al sacco con pane e marmellata, seduti comodamente in riva al lago. Will le aveva insegnato che per prendere un buon pesce bisognava fare silenzio in riva al lago, spiegandole che anche nella vita lei avrebbe dovuto agire così, quel giorno
avevano preso una trota di ben sei chili.

Fu entusiasta nel portarla a casa, solo l'idea che sua madre avrebbe sorriso dalla contentezza la riempì di gioia. Ma non fu così purtroppo. Posteggiarono l'auto nel vialetto davanti casa.
La casa non era altro che un piccolo prefabbricato in legno e lamiere, c'era un piccolo salotto con un angolo cottura, due misere camere e un bagno striminzito. Non era affatto una bella casa, i soldi allora scarseggiavano, Will lavorava
come elettrauto in una piccola officina di paese e la madre, Elizabeth, era una giovane e inesperta insegnante. Ma nonostante Violet non fosse vissuta nella ricchezza, aveva imparato bene ad apprezzare ciò che aveva.
Quelle poche cose necessarie alla sopravvivenza. Al rientro dalla gita a pesca, lei e Will entrarono in casa soddisfatti ...Violet saltellava contenta fino a che non vide un biglietto appeso al frigorifero. "Violet , tesoro mio ti amo tanto. Mamma. " . Will capì subito. Sapeva che sua moglie, già* da parecchio tempo, aveva una relazione con un un altro uomo "¦ ma non disperò... lavorò giorno e notte per allevare quella bambina, che, ogni giorno in lacrime domandava:"ma Will dove è andata la mamma? tornerà* verò?" e lui con il groppo in gola e gli occhi lucidi rispondeva "Violet... non tornerà* più. Mai più".

Fu un'adolescenza dura quella della piccola Violet. A soli dieci anni iniziò a soffrire di schizofrenia, così l'avevano definita i medici, gli attacchi di panico erano all'ordine del giorno, lacrime di disperazione erano divenute fiumi in piena,
e un padre accanto, sfinito dalle interminabili ore di lavoro, duro e severo con lei, non le faceva mancare mai punizioni e castighi lunghissimi chiusa nella cantina, tagliando in lei tutta la bontà* che le era rimasta. La sovrastava della sua infelicità*, del suo fallimento.
Arrivò di conseguenza il giorno in cui Violet cercò la morte. Aveva undici anni, era nella piena trasformazione da bambina a signorina, non capì cosa succedeva al suo corpo. I dolori addominali erano fortissimi quella mattina al suo risveglio, nel
bagno pensò che qualcuno l'avesse pugnalata durante la notte. Pensò che suo padre la volesse morta e che avesse avuto il coraggio di agire solo di notte mentre lei dormiva, mentre per lei quello era l"™unico momento per non pensare. Fu così che riempì la vasca d'acqua, fu così che terminò di respirare sott'acqua, lasciando che il corpo l"™abbandonasse, che la testa le si gonfiava, così come la bocca "¦ così come la mente "¦ in quell"™acqua rosea il suo viso sparì.
Si svegliò circa dieci ore più tardi in un letto che non era il suo. Un letto che sapeva di medicine, in un ambiente sterile e silenzioso. Bianco da dare la nausea.
<Violet... mi senti?> le aveva sussurrato un infermiera.
<dove sono?> sibilò spaventata.
<qui guarirai> le era stato imposto con voce ferma e incorreggibile.
Il Dasy Hospital era un ospedale per minori. Ma non era un ospedale comune. Quei bambini venivano rinchiusi lì come prigionieri, venivano massacrati da medicinali per l'ansia, per la paranoia, per le allucinazioni... venivano trattati come pazzi,senza alcun rispetto per la libertà* all'infanzia, senza poter giocare normalmente come gli altri al di fuori di quelle mura. Divenivano con il tempo chiusi e soli. Senza speranze. Privi della loro anima, il loro spirito, svuotati dentro come vitelli al macello.
Le giornate erano infinite, cupe, noiose.

Trascorse due lunghissimi anni prima di rivedere suo padre. Era un caldo pomeriggio di Agosto. Violet era nella stanza della televisione, l"™unico lusso concesso e solo la domenica, quando riconobbe la folta barba trascurata gli stivali da lavoro del padre,
<Violet...> la chiamò l'infermiera <oggi torni a casa>
Lei rimase seduta fissando quell'uomo, che giurò a se stessa non sarebbe mai più stato suo padre.
<no... io resto qui> aveva detto scontrosa.
<Violet... sono io.. Will>
<Will non mi avrebbe mai portata qui!> ribattè offesa.
<non parlare mai così... > obbiettò puntandole il dito contro. <sono tuo padre e ora andiamo a casa> ordinò.

<NOOOO> aveva imprecato urlando.
<saluta tutti e prendi le tue cose.> le ordinò ancora Will.
Violet si voltò. Nei suoi occhi la tristezza, l'angoscia, il non voler tornare a casa, il non voler rivedere quell'uomo mai più. Si voltò nella sala a guardare quelli che per due anni erano stati i suoi compagni di viaggio, gli unici a sapere che gli era
stato portato via tutto. La grossa mano di Will stringeva forte il polso della ormai non più bambina Violet, la tirava con violenza e arroganza da farla divincolare con tutte le sue forze. Fu allora che Violet si accorse di un ragazzino in fondo alla stanza.
L'aveva visto qualche volta ma non gli aveva mai parlato. Era un bambino solitario, sempre chiuso nella sua stanza sempre con lo sguardo nel vuoto... solo, tremendamente angosciante. La guardava dimenarsi alla forza del padre poi esaudì gridando e lasciando tutti senza parole. Già* perchè lui non parlava
mai .... e con nessuno. <Le stai facendo male!!!!!!!> aveva detto con tutta la voce che aveva.

Poi corse verso di lei, mentre alcuni infermieri erano accorsi nella stanza, la prese per l'altra mano cercando di strapparla a quella crudeltà*. E fu lì che accadde. Violet sentì una vibrazione fortissima, una scarica elettrica, vide qualcosa che non dimenticò mai.. Era in trance agli occhi degli altri, ma nei suoi scorrevano immagini velocissime, vide un corpo decapitato, vide una chiave grossa quanto un gatto, e poi una torre, un ponte , un libro vecchio e infine sua madre, come in una vecchia foto ingiallita, vicino ad un uomo di cui lei non conosceva l'esistenza. Il ragazzo fu sedato all'istante, mollò la presa e Violet svenne.

Si risvegliò a casa sua, nel suo letto.
Sconvolta.


A distanza di anni non provò mai più una cosa simile. Quella sera era accaduto. Con Tyler.

Scossa dopo l"™accaduto nel bagno si diresse in camera. I passi lunghi e frettolosi con lo sguardo fisso sul pavimento doveva calmarsi. Avvicinatasi alla finestra vide che il sole era calato lasciando spazio al grigiore della sera, la nebbia saliva, il buio dentro il suo cuore prese forma. Tutto era contorto e stropicciato.

Danny, fuori dalla porta del bagno aveva le mani sudate.

Aveva sentito Violet scappare e chiudersi in camera sua, senza nemmeno passare da Cloe, cosa tra l"™altro molto strana pensò, e stava lì "¦ immobile. In attesa "¦

Continua....Cap 10 -Cattiveria Innata-

Quindi il Dasy è un manicomio minorile... ok niente poteri magici e niente paranormale...
non dirmi che quel bambino è Tyler? cosa abbastanza possibile... mamma mia quante domande che mi frullano in testa...
e Danny? che cacchio fa dietro la porta di Violet? prima si struscia con Sara e poi va a cercare Violet?
ma vaffancuore Danny... per favore...
Elix adesso devi ASSOLUTAMENTE postare il prima possibile perchè voglio capire parecchie cose...

Originariamente Scritto da sonia

Quindi il Dasy è un manicomio minorile... ok niente poteri magici e niente paranormale...
non dirmi che quel bambino è Tyler? cosa abbastanza possibile... mamma mia quante domande che mi frullano in testa...
e Danny? che cacchio fa dietro la porta di Violet? prima si struscia con Sara e poi va a cercare Violet?
ma vaffancuore Danny... per favore...
Elix adesso devi ASSOLUTAMENTE postare il prima possibile perchè voglio capire parecchie cose...

hihihi
Violet non è in bagno... ! Danny sta lì... mah chissa perchè...
Domani inizio già* con il prossimo capitolo...!Grazie del commento Sonia.. cercherò di non assentarmi più come prima

Che quel bambino sia Tyler? Mmmmmmm ma quanto è gnocco Danny, quanto! XD Ok razionalizziamo: quel bambino ha un che di misterioso, per me è collegato a quella visione che ha avuto Violet da bambina..... che quella donna , mi sembra sia in un carrozza, è qualcuno di sua conoscenza? Sua nonna magari?