Discussione: [Concluso]Le Certezze Negate - Epilogo

eccomi Candy ^^. Questo aggiornamento è a dir poco meraviglioso **. Mi hanno colpito soprattutto le foto, sono davvero stupende. La mia preferita è quella dove Margaret guarda la finestra **. In quanto all'immedesimarsi ci sei riuscita perfettamente, come sempre la storia è intrigante. E così la mamma di Grace è viva! Bè di certo non è colpa sua se ora sua figlia pensa che sia morta, d'altronde non sapeva neanche di chiamarsi Margaret, all'inizio, no? Aspetto il prossimo aggiornamento **

Originariamente Scritto da Sonia

Oddio Candy, descrivi le sensazioni della situazione veramente bene... mentre leggevo sentivo l'ansia assalirmi, l'emozione di lui e il dolore e l'apatia di lei...
spero che Margaret incontri sua figlia, credo che la perdonerà fin da subito... in certe occasioni non c'è bisogno di prender tempo per delle decisioni importanti...
cavolo è tua madre che credevi morta, è stata molto tempo confusa ricoverata in un ospedale chissà dove e adesso che è riuscita a tornare non la perdoni?
io passerei con lei questi ultimi giorni o mesi che le restano da vivere...

Ciao Sonia Sono felice di averti qui , grazie per essere passata e grazie per i complimenti ^^ come detto, questo capitolo è molto importante per la storia, perchè fa capire cosa è successo in tutti questi anni, e inizia a rivelare la personalità di Margaret. Riuscirà a liberarsi dalla paura e dal senso di colpa ed incontrare sua figlia? di certo non è facile ma chissà .Vedremo
Grazie ancora Sonia!

Originariamente Scritto da Claudy97wts3

eccomi Candy ^^. Questo aggiornamento è a dir poco meraviglioso **. Mi hanno colpito soprattutto le foto, sono davvero stupende. La mia preferita è quella dove Margaret guarda la finestra **. In quanto all'immedesimarsi ci sei riuscita perfettamente, come sempre la storia è intrigante. E così la mamma di Grace è viva! Bè di certo non è colpa sua se ora sua figlia pensa che sia morta, d'altronde non sapeva neanche di chiamarsi Margaret, all'inizio, no? Aspetto il prossimo aggiornamento **

Claudy!! Il tuo commento non me l'aspettavo proprio sai? E si la povera Margaret non ricordava pressochè nulla, e non è colpa sua se si è creata questa situazione, ma la vita (leggi : la mia mente contorta ù.ù) a volte sa essere crudele :/
Grazie mille anche a te per il commento e per essere passata

è sempre un piacere per me

Quindi alla fine neanche si può dare a Margaret la colpa di tutto...che brutto quando le cose succedono così, senza poter dare la colpa a nessuno o comunque trovare una spiegazione razionale Ovviamente Margaret ha sofferto e sta soffrendo ancora molto per quello che è successo, essere sradicati così dalla propria vita, perdere la memoria e non ricordare più nulla...ricordare tutto solo quando ormai è troppo tardi...che brutta situazione
Ma quindi è ancora malata? Ma perchè la clinica che l'ha ospitata non ha fatto in modo di contattare i familiari? Magari con le analisi potevano scoprire l'identità della donna e restituirle la sua vita
John poverino è da capire, non deve essere facile nemmeno per lui affrontare questa cosa. Mi aspettavo un'ammissione di colpa e di egoismo da parte di margaret, ed invece è stata anche lei vittima degli eventi. Che storia triste Credo comunque che dovrebbe parlare con la figlia...glielo deve!
Aggiorna presto!

Ciao Sere!!
E si diciamo che con questa storia mi sono buttata sul drammatico XD
La colpa non è neanche di Margaret, anche lei ha sofferto molto, proprio come sua figlia! E alle domande che hai fatto, penso troverai risposta nei prossimi capitoli, il racconto di Margaret non è ancora finito del tutto ^^
Grazie per essere passata e per il commento prometto di aggiornare il prima possibile!

Ciao candy mentre ti scrivo questo messaggio ho appena finito di leggere il tuo diario e devo dirti che è davvero bellissimo ho la pelle d'oca la tua storia e così reale le foto sono bellissime ti faccio veramente i complimenti continuerò a seguirti bravissima

Che bello una nuova lettrice!
Grazie mille dei complimenti laura, sono veramente felice che la storia ti piaccia ^^

ciao mi sono letta tutti i capitoli ora..questo diario è..bellissimo e tu scrivi veramente bene, per non parlare delle foto che sono..favolose..perfette! sei bravissima, adoro il tuo diario, stai pur certa che continuerò a seguirti

poverina Margaret mi ha fatto tanta tenerezza un pò la capisco..ha perso la memoria per due volte e aveva paura di affrontare la figlia spero che le cose si potranno chiarire e spero che Grace riesca a stare meglio..è un bellissimo personaggio

aggiorna presto

Ciao Barbiebarbie Sono felice di averti come nuova lettrice!
Eh si, Margaret sta soffrendo molto, vedremo come andrà a finire ! Grazie per i complimenti!
Il prossimo capitolo dovrebbe arrivare tra pochi giorni!

Capitolo 9 - Nuove Verità

Grace


Ricordo quando, gli ultimi giorni del liceo, a scuola non si faceva altro che parlare dei nostri piani per il futuro. Ricordo che tutti i miei compagni avevano più o meno le idee chiare, dei piani precisi per il futuro; c’era chi sarebbe andato all’università, e c’era chi avrebbe lavorato nelle aziende di famiglia.
E poi c’erano pochi altri, che, come me, ogni volta che si affrontava quest’argomento, provavano paura, temevano un futuro che appariva come un foglio bianco, che toccava a noi riempire.
Passavo ore chiusa nella camera a scrivere, passavo ore a vivere di fantasia.




Miss Richardson non faceva altro che ripetermi che avrei dovuto trovarmi un lavoro più serio, o continuare gli studi, che sarebbe stato difficile vedere pubblicati i miei romanzi. L’unica certezza che avevo in quel periodo era che, una volta finita la scuola, avrei trovato casa con Tom e Hanna; casa che per me è diventata un nido, un posto accogliente dove stare bene.




Nel weekend in cui tornai a trovare Hanna e Tom nella nostra casa a Prinstail, tutti questi ricordi mi tornarono per la testa.

La domenica, dopo pranzo, quando arrivò il momento di tornare a casa mia, Tom insistette per accompagnarmi, e una volta arrivati, gli feci visitare la città in cui ero nata e cresciuta; la città che mi faceva provare tanta malinconia, e che lui non aveva mai visto.
Era una giornata abbastanza calda, il sole era alto nel cielo e solo qualche volta veniva oscurato da qualche lieve nuvola passeggera .

Io e Tom, passammo un pomeriggio piacevole e sulla strada di ritorno, in un momento di silenzio, decisi di porre la domanda che, da un po’ di tempo , mi girava per la testa.
“E come va con Jessica?”
Quella frase uscì fuori dalle mie labbra con tanta fatica, e forse, dalla mia voce trasparì anche un po’ di astio, senza capirne il motivo, o forse, fingendo con me stessa di non averlo capito.
“Con Jessica è finita ancora prima di iniziare” rispose.
Passarono minuti prima che uno di noi due si decidesse a dire qualcosa. Non sapevo se chiedergli il perché della loro rottura , ma dissi a me stessa che quelli non erano affari miei.





”Non eravamo fatti per stare insieme, e penso di aver capito una cosa da questa storia”- le parole si facevano man mano più lente, come per strutturarle bene, mi prese la mano e fece sì che i miei occhi incontrassero i suoi- “anzi, forse questa storie è stata solo la conferma di quello che già sapevo”
In quel momento, vicino a noi, vidi una anziana donna ,dirigersi a stento fino ad un muretto per reggersi, piangere a dirotto. Tom così smise di parlare , e io mi avvicinai alla donna.

“Scusi ha bisogno d’aiuto?”chiesi porgendole delicatamente la mano sulla spalla



La donna continuava a singhiozzare,e senza mai rivolgermi il viso, come per volerlo nascondere, fece segno di no con la testa, e corse via. Perplessa mi rimisi a camminare con in testa mille pensieri.
Perché avevo la sensazione di aver già visto quella donna?
Una volta arrivata a casa, ormai sull’uscio della porta, salutai Tom , che mi trattenne.
“ Grazie per il bel pomeriggio e per avermi accompagnata”- dissi aprendo la porta la porta di casa -“vuoi entrare?”
“no grazie, è meglio che torni , ho un articolo incompleto che mi aspetta a casa”
Il sole era già quasi tramontato , dipingendo il cielo di sfumature rosse e viola; al suo posto stava per susseguire la luna. Il giorno stava giungendo al termine, lasciando spazio ad una notte stellata di primavera.



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