Discussione: [Concluso] La Speranza è l'ultima a morire NEW EPILOGO Seconda parte - FINE

CAPITOLO XLV
Il ballo in maschera – Prima parte



1° gennaio 2015

Caro diario sono quasi le tre e mezzo di mattina ma non sono per niente stanca. Gli ultimi ospiti sono andati a casa neanche venti minuti fa.
Il ballo in maschera che ho organizzato per festeggiare il nuovo anno è stato un successo, nessuna delle persone invitate era assente.



Questa mattina dopo aver fatto colazione io, Barbara, Lady Spencer e Candice siamo andate alla boutique Masquerade per la scelta definitiva dei costumi; Katy è voluta stare a casa, voleva giocare un po’ con il suo fratellino e poi fare gli ultimi compiti. Purtroppo il collegio ha dato solo dieci giorni di vacanza, quindi dopo domani dovrà già partire; come del resto anche gli ospiti americani.
Ma torniamo al racconto della giornata: usciti dalla boutique siamo tornate a casa. Alle 14,00 sarebbero venuti a palazzo diversi parrucchieri e truccatori quindi non potevamo tardare il pranzo.
Gli uomini hanno invece fatto l’opposto nostro, di mattina sono andati dal barbiere e al pomeriggio a prendere gli abiti.
Per divertirci un pò, e vedere cosa ne sarebbe venuto fuori, abbiamo deciso di non dire ai rispettivi compagni come ci saremmo travestite. Beh devo ammettere che le coppie si conoscono davvero bene perché i costumi erano tutti azzeccati.






Caro diario se tu potessi parlare mi faresti notare che due persone non hanno potuto giocare ad “indovina la coppia” perché senza partner, e cioè Candice ed Amelie; ebbene avresti ragione a metà. La sorellina di Terence, al party a casa dei Perrier, ha conosciuto un affascinante giovanotto che le sta facendo una corte spietata. Naturalmente non ho potuto fare a meno di invitarlo.
Per Amelie il discorso è diverso. Qualche giorno fa, per l’esattezza il 27, ero nel mio studio a dipingere quando è arrivata Amelie per informarmi che erano stati venduti altri miei quadri nella galleria di Ivan a Champs Les Sims.



Dopo averla ringraziata, l’ho guardata in volto e aveva un’espressione molto triste, sembrava addirittura sul punto di scoppiare a piangere; la feci allora sedere accanto a me e ……..

Alexis. Amelie ti vedo molto triste cosa è successo? Forse non ti trovi bene qui da noi?
Amelie. O no Madame, qui sembra di vivere come in una favola. Lei ed il duca siete fin troppo gentili con me, considerando che sono una vostra dipendente e non una parente.
Alexis. Allora che c’è? Suvvia io mi sono confidata con te, quindi puoi fare lo stesso.
Amelie. Va bene. Vede Madame sono innamorata!



Alexis. Ma è magnifico. Però scusami normalmente le persone innamorate sono felici non tristi?!?
Amelie. Ha ragione ma purtroppo il mio è un amore impossibile.
Alexis. Perché dici questo?
Amelie. La persona che amo non contraccambierà mai il mio sentimento.
Alexis. E’ forse sposato o fidanzato?
Amelie. No.
Alexis. E allora per quale motivo?
Amelie. Madame la persona che amo è …………

Il ballo in maschera – Seconda parte

Amelie. …….. la sua amica Louise!
Alexis. Louise! Davvero?



Amelie. Si. Il pensiero che domani partirà per l’America e non la rivedrò per chissà quanto tempo mi fa molto male.
Alexis. Capisco. Ma lei lo sa che l’ami?
Amelie. Assolutamente no! Mi farei ridere in faccia.
Alexis. Mia cara ti sbagli.



Louise. Alexis finalmente ti ho trovato, ciao Amelie.
Amelie. Buongiorno madame, se volete scusarmi vi lascio sole perché ho del lavoro da sbrigare.
Alexis. Va bene Amelie ma il discorso lo continueremo dopo.
Amelie. Oui Madame, au revoir.



Louise. Il discorso? Scusa Alexis spero di non aver interrotto qualcosa di importante..
Alexis. Non ti preoccupare Louise, stavamo parlando di problemi di cuore.
Louise. Oh allora oggi è nel tuo destino.
Alexis. Cosa?
Louise. Sentire parlare di problemi di cuore.
Alexis. Perché sei innamorata?
Louise. Purtroppo si, perdutamente. Ed il mio amore è proprio la persona che ti stava confidando, pochi istanti fa, le sue pene d’amore.




Alexis. Louise sei innamorata di Amelie?!?!?
Louise. …si…
Alexis. Bene ho capito. Scusami un secondo ma devo fare una cosa che non posso rimandare.
Louise. Fai con comodo, io ti aspetto qui.

Alexis. Baptiste ha visto Amelie?
Baptiste. Oui Madame è nello studio.
Alexis. Grazie.



Amelie. Madame si è già liberata?
Alexis. Non proprio, per cortesia Amelie venga con me.


Alexis. Louise, Amelie credo che voi due dobbiate parlare. Mi raccomando non abbiate timore a confessare i vostri pensieri. A più tardi.




… dopo circa un paio d’ore…





Alexis. Louise, Amelie avete i visi raggianti.
Louise. Si cara Alexis, ed è tutto merito tuo. Se non avessimo parlato con te, non ci saremmo mai dichiarate.
Amelie. E’ vero Madame grazie di cuore.
Alexis. Non dovete ringraziarmi. Io sono felice e voglio che anche voi lo siate.
Louise. Beh adesso lo siamo davvero. Purtroppo dobbiamo darti una brutta notizia.
Alexis. No! Cosa mi dovete dire?
Amelie. Louise mi ha chiesto di andare con lei a Simwood, ed io ho accettato. Quindi dovrò lasciare il lavoro. Mi rincresce perché così di punto in bianco si troverà senza assistente.



Alexis. Amelie non preoccuparti, anche io avrei fatto la stessa tua scelta. In un colpo solo hai preso due piccioni con una fava: hai trovato l’amore e potrai vivere in un luogo dove il clima è quello che preferisci. Per il lavoro poi non c’è nessun problema, nell’attesa di trovare una tua degna sostituta posso benissimo cavarmela da sola.
Louise. Grazie Alexis, davvero di cuore. Amelie forse ora è meglio che prepariamo i bagagli.




L’indomani…

Alexis. Mie care fate buon viaggio e mi raccomando siate felici.
Louise, Amelie. Grazie. Au revoir a tutti.
Philippe, Barbara, Katy. Arrivederci a presto.




Tornati al dopo ballo in maschera.


… quindi caro diario avrai ben capito che la dolce Amelie non ha partecipato al ballo in maschera.
Devo confessare che mi dispiace averla persa, era davvero un’ottima assistente, ma sono felice che abbia seguito il suo cuore.
Buonanotte diario e buon anno.

CAPITOLO XLVI
La galleria di Rainbow City


Alexis. Pronto
Barbara. Ciao Alexis sono Barbara.
Alexis. Ciao Barbara.



Barbara. Ti ho telefonato per confermarti che qui tutto è pronto per l’inaugurazione della tua galleria. I quadri sono arrivati integri e tra oggi e domani li esporranno tutti. Quando pensi di arrivare?
Alexis. Grazie Barbara sei un tesoro, io e Phil arriveremo domani.
Barbara. Benissimo, il piccolo Alexander non lo porti?
Alexis. No Barbara preferisco lasciarlo a casa, primo perché è troppo piccolo per affrontare un viaggio così lungo e poi …
Barbara. Si?
Alexis. Barbara è la fotocopia di suo padre, quando era nato non la si notava così tanto la somiglianza, ma adesso che ha sei mesi è impossibile non vederla.



Barbara. Allora fai bene a non portarlo. Anche se mancano solo poche ore a quando ci rivedremo, non sto più nella pelle e devo dirti assolutamente una cosa: Terry mi ha chiesto di andare a vivere insieme.
Alexis. Davvero? Sono contenta per te ma non avevate deciso di fare le cose con calma?
Barbara. Si è vero, per questo inizialmente andremo a convivere. In questo modo capiremo se siamo fatti l’una per l’altro senza avere vincoli.
Alexis. Capisco e ti do ragione, anche io ho capito che Philippe poteva essere davvero l’uomo della mia vita dopo che avevo abitato con lui qualche giorno.
Barbara. Ricordo, ma come va?
Alexis. Dire che va alla grande è poco. Dopo il ballo in maschera ho avuto molti rapporti con lui sperando di rimanere incinta, purtroppo i primi due mesi non ce l’ho fatta; domani mattina, prima di partire, devo andare dalla dott.ssa Deveraux per fare degli esami, credo proprio che questa volta ci siamo.
Barbara. Wow è fantastico! Allora quando ci vedremo me ne darai conferma?
Alexis. Si, ma per favore non farne parola davanti a Phil perché lui non sa niente.



Barbara. Come non sa niente? Scusa ma i bambini si fanno in due!
Alexis. Giusto, ma devi sapere che da quando è nato Alexander pensa che io stia prendendo la pillola, invece l’ho presa solo per i due mesi successivi al parto, poi da quando sono tornata a Parigi, a dicembre, l’ho smessa. So che forse è una cattiveria da parte mia, ma se davvero aspetto un bimbo voglio fare l’annuncio alla festa dei 53 anni di Phil.
Barbara. Ma non mancano ancora più di due mesi?
Alexis. Per l’esattezza due mesi e 17 giorni. E’ da quando siamo sposati che voglio fargli un bel regalo e cosa c’è di meglio che ricevere questa notizia il giorno del proprio compleanno?
Barbara. Beh si davvero un regalo stupendo. Allora in bocca al lupo per la visita di domani.
Alexis. Crepi. Ciao Barbara ci vediamo domani sera.


Il giorno dopo.

Baptiste. Madame, Monsieur au revoir e fate buon viaggio.
Philippe. Grazie Baptiste. Au revoir.
Alexis. Grazie. Ah Baptiste si ricordi di avvisare monsieur Giraud che dopo domani arriva la nuova assistente da istruire. E mi raccomando non viziate troppo il piccolo Alexander.
Baptiste.Oui Madame sarà fatto.



Philippe. Finalmente ne hai scelta un’altra.
Alexis. Si Phil, all’inizio il pensiero di sostituire Amelie non mi piaceva ma ormai credo sia arrivato il momento di andare avanti.
Philippe. Brava, hai saputo nulla di lei e Louise.
Alexis. Si ci scriviamo quasi tutti i giorni delle email. Il loro amore procede benissimo, mi hanno detto che l’hanno anche reso pubblico.
Philippe. Bene.


Arrivati a Rainbow.


Alexis. Barbara, Terry che piacere rivedervi.
Barbara. Anche io sono felicissima di rivederti. Questi quattro mesi sono passati così lentamente, sembrava che il giorno dell’inaugurazione della tua galleria non arrivasse mai.
Alexis. E’ vero!!!



Philippe. Ciao Terry ben trovato.
Terry. Ciao Phil hai fatto buon viaggio?
Philippe. Si grazie direi ottimo. Che bel caldo che c’è qui, a Parigi normalmente a metà aprile si sta bene, ma quest’anno l’aria non si vuole proprio scaldare.
Terry. Hai ragione Phil il clima di Rainbow è formidabile.
Barbara. Alexis, Philippe spero non vi dispiacerà ma anziché prenotare una camera in albergo ho fatto preparare la camera degli ospiti. Almeno questa settimana potremo stare di più insieme.
Alexis. Grazie Barbara non mi dispiace per niente. E credo che anche Phil sia d’accordo.
Philippe. Esatto, non amo le camere d’albergo. E meno male che posseggo una catena di hotel!


Barbara. Ecco questa è la vostra camera, se avete bisogno di qualcosa non esitate a chiamare me o Milene.
Alexis. Grazie Barbara.
Philippe. Barbara per l’inaugurazione è tutto pronto?
Barbara. Si Philippe. Domani pomeriggio la galleria sarà aperta per i giornalisti, critici in primis, mentre alla sera ci sarà il rinfresco per gli ospiti con invito. Di mattina io e Alexis andremo da me in Atelier per la prova di alcuni abiti che ho preparato per lei, mentre Terry ti accompagnerà alla galleria così potrai vedere se tutto è a posto.



Philippe. Benissimo. Peccato che vivi qui in America altrimenti ti avrei assunto come mia assistente personale.
Alexis. E no, caro marito! Sono io che non ho l’assistente e comunque non potrei fare a meno della mia stilista preferita.
Barbara. Lavoro che direi faccio meglio. Alexis, Philippe data l’ora ho fatto preparare uno spuntino in cucina, se avete fame fate come se foste a casa vostra.
Alexis. Grazie ma io ho cenato in aereo ed adesso ho bisogno di fare una bella doccia e una bella dormita.
Philippe. Io invece un sandwich lo mangio volentieri. Terry mi fai compagnia?
Terry. Si volentieri.


Rimaste sole….


Barbara. Allora Alexis? Non mi devi dire niente?
Alexis. Si Barbara sono di due mesi e mezzo.
Barbara. Oh come sono contenta! Riposati allora, buonanotte mia cara.



Alexis. Grazie Barbie, buonanotte anche a te.

Il giorno dopo…




7 aprile 2015

Caro diario, oggi provo una strana sensazione.
Da quando ho iniziato a fare la pittrice è la prima volta che mi sento una vera donna in carriera.
Non ne ho la certezza, ma forse è per il fatto di avere aperto la mia prima galleria interamente usando i miei soldi.
L’inaugurazione è andata bene, il giudizio dei critici era la cosa che temevo di più, ma fortunatamente quelli più ostici si sono avvicinati per farmi i complimenti.




Con mio grande stupore, tra gli ospiti del rinfresco c’era l’intera famiglia Carrington, Dexter Senior con Madeleine e Dexter con la moglie Nataly.




A dire il vero sapevo che padre e madre sarebbero venuti perché fanno parte, insieme a Sir Edward lo zio di Barbara, del comitato artistico comunale, ma Dexter pensavo avesse il buon gusto di non venire.




Per non rovinarmi la serata ho lasciato perdere il passato e mi sono comportata con tutti loro in modo educato e tranquillo. In un momento che ero sola mi si è avvicinata Madeleine e, scusandosi per il ricordo del passato, mi ha detto che era davvero dispiaciuta che non sia divenuta sua nuora. Inoltre mi ha confessato che quella che ha è una poco di buono mangia soldi.




Poverina era davvero demoralizzata, non credo che fosse complice nella farsa del figlio, così mi è venuto spontaneo invitarla per un te domani pomeriggio.
Forse avrò fatto male a livello personale, ma visto le conoscenze alto locate che ha, a livello affaristico sono tutte pubbliche relazioni in più che faccio alla mia galleria.

Ciao!
Ho cominciato a leggere questo diario pochi giorni fa, direi che è molto interessante, lo segurò sicuramente !!! Mi piacciono molto anche le foto, mi raccomando continua così. Un Abbraccio! ^_^

Ciao sono contenta che il mio diario ti piace.
Presto ci saranno dei colpi di scena, quindi non perdere il prossimo aggiornamento

Qualche sera dopo….


25 giugno 2015





Caro diario, sono passati quattro giorni da quando ho annunciato a Philippe di aspettare un bambino.
Da quella sera non fa altro che viziarmi; ogni giorno mi ha fatto riempire la mia stanza di fiori freschi e mi ha regalato un gioiello, ormai ne ho così tanti che non so nemmeno se riuscirò ad indossarli tutti.
Oggi però a colazione era piuttosto taciturno e …..


Alexis. Buongiorno Phil, sono contenta che riusciamo a fare colazione insieme.
Philippe. Ciao cara, si anche a me fa piacere.



Alexis. Tesoro vedo che non hai mangiato quasi niente, cosa c’è? Non stai bene?
Philippe. No no grazie sto benissimo è che …
Alexis. Si?!
Philippe. Alexis, tesoro mio, è da quando mi hai annunciato che aspetti un bambino che ci rifletto.
Alexis. Su cosa? Vorresti forse far costruire un’altra nursery? Ormai Alexander è nella sua stanza quindi quella vecchia va benissimo così.
Philippe. No, quello a cui ho riflettuto non riguarda la casa o il bambino, ma te.
Alexis. Me?
Philippe. Si Alexis, mi costa molto chiedertelo ma credo sia giusto farlo, vorrei che dopo il parto tu smetta di lavorare.
Alexis. Lavorare? Intendi dire che vorresti che io smetta di dipingere?
Philippe. Si esatto. Ho visto che passi tantissimo tempo a dipingere e non vorrei che Alexander ed il nascituro siano trascurati da te.
Alexis. Ma perché? Ci sono donne che con due o tre figli e senza una marea di tate o servitori a loro disposizione, riescono a tirare su i figli pur lavorando persino nelle fabbriche.
Philippe. E’ proprio per questo. I bambini che hanno i genitori che possono permettersi di non lavorare è giusto che crescano con le proprie madri e non con le tate. Pensa anche a Katy, lei addirittura non ti vede mai perché è in collegio. Sono sicuro che anche se si trova bene, in fondo soffre a stare mesi senza poterti vedere e abbracciare. L’ultima volta che è tornata a casa l’ho vista davvero felice quando eravate insieme, poi il giorno che è partita i suoi occhi avevano perso la luce di quella felicità. Mi spiace averti consigliato di mandarla in un collegio Europeo anziché in una delle scuole private di pregio che si trovano qui a Parigi.



Alexis. Hai ragione Phil. A pensarci bene quello che mi è successo da quando sono andata a vivere a Rainbow City è dovuto alla trappola di Dexter; a pranzo chiamerò Katy e le dirò che finito questo anno scolastico la iscriveremo in una scuola qui a Parigi. Per quanto riguarda il mio lavoro invece ci penserò su se non ti dispiace.
Philippe. Certo tesoro che non mi dispiace, qualsiasi decisione tu prenda mi andrà comunque bene.




… e così caro diario ci ho pensato tutto il giorno e ho preso la mia decisione. Questa sera infatti a cena….



Alexis. Philippe ho deciso cosa fare del mio lavoro.
Philippe. Ebbene?
Alexis. Prima di diventare una pittrice famosa, dipingere per me era un hobby, quindi dopo la nascita del nostro piccolino, farò in modo che lo diventi nuovamente. Quindi ho deciso che terrò aperta solo la galleria di Rainbow; quelle di Champ, Londra e Parigi le chiuderò. Nel pomeriggio ho spiegato la cosa ad Ivan e ci siamo accordati che gli darò qualche quadro, fatto nel tempo libero, da esporre nelle sue gallerie. Diciamo, un po’ come avevo fatto all’inizio della mia carriera. Ho informato Marie della cosa e ha già fissato per domani pomeriggio una conferenza stampa per dare l’annuncio.
Philippe. Bravissima Alexis, hai preso la decisione migliore. Ma perché hai deciso di tenere aperta la galleria in America e non quella di Parigi?
Alexis. Perché è l’unica aperta senza l’aiuto o la macchinazione di nessuno. Ma soprattutto perché mi darebbe più occasioni per tornare a Rainbow dove vivono i miei più cari amici.



Philippe. Capisco. Ma ci vive anche Dexter?!
Alexis. Non mi importa. Ogni volta che guardo Alexander non posso evitare di notare la somiglianza che ha con il suo vero padre, nonostante questo gli voglio un bene dell’anima e ringrazio il Signore di avermelo fatto concepire. Dexter ha si rovinato una piccola parte della mia vita, ma in cambio mi ha donato Alexander, te e di conseguenza anche la creatura in arrivo.
Philippe. Alexis sei magnifica. Ti amo così tanto!
Alexis. Lo so Phil.

CAPITOLO XLVIII
Parto anticipato




Katy. Buongiorno Baptiste. Sa dove è la mamma?
Baptiste. Bonjour mademoiselle. Madame è da Alexander.
Katy. Grazie.




Katy. Ciao mammina. Ciao piccolino.
Alexis. Ciao tesoro sei già tornata da scuola.
Katy. Si essendo il primo giorno non c'è stato orario pieno.
Alexis. Sono contenta. Se vuoi più tardi possiamo andare a fare shopping. Ma dimmi come è andata. Le nuove compagne come sono?
Katy. Ma non saprei cosa dirti. Mi sembrano ok! Fortunatamente la mia compagna di banco è molto simpatica ed è americana. Si chiama Lindsay Rivkin ed è la figlia dell’ambasciatore americano. Non è molto che si è trasferita qui a Parigi quindi non conosce tanta gente. L’ho invitata a pranzo qui da noi domani così te la presento.
Alexis. Brava hai fatto bene. Dirò allora a Jean Pierre di fare qualcosa di americano per domani.
Katy. Grazie. Già che si parla di Jean Pierre, ma oggi non si mangia? Ho una fame da lupo.



Alexis. Tesoro porta pazienza mezz’ora. Oggi Philippe rientra per pranzo quindi ho fatto preparare per l’una.
Katy. Va bene cercherò di resistere. Faccio un salto in camera mia a portare la cartella.
Alexis. Ok. Ah, sul comò in camera tua c’è un regalino che io e Philippe ti abbiamo comprato.
Katy. Davvero? Grazie!




Philippe. Ciao amore.
Alexis. Ciao Philippe ben tornato.
Katy. Zio Phil grazieeeeeeeee!



Alexis. Ha già visto il nostro regalo.
Philippe. Immagino che ti sia piaciuto?!
Katy. Certo che mi è piaciuto, è fortissimo.
Alexis. Soprattutto è leggero. Grazie alla tecnologia non dovrai spaccarti la schiena con tutti i libri nello zaino. Ho già contattato il segretario della tua scuola, domani mattina devi andare da lui e gli lasci il tablet così ti carica i testi scolastici.
Katy. Ok sarà fatto.


Baptiste. Mademoiselle Katy una telefonata per lei.
Katy. Per me?
Baptiste.Oui, mademoiselle Rivkin
Katy. Lindsay, grazie Baptiste rispondo da qui.



Katy. Pronto
Lindsay. Ciao Katy scusa se ti disturbo, stai mangiando.
Katy. Ciao Lindsay, no tranquilla mangiamo tra dieci minuti.
Lindsay. Bene. Ho telefonato per dirti che i miei hanno dato l’ok, quindi domani posso venire a pranzo da te.
Katy. Bene sono contenta.
Lindsay. Poi volevo chiederti se tu e tua madre nel pomeriggio volevate venire a fare shopping con me e la mia.
Katy. Un attimo che chiedo. Mamma Lindsay mi chiede se vogliamo andare a fare shopping con lei e sua madre nel pomeriggio.
Alexis. Si va bene. Chiedile se va bene se passiamo a prenderle noi verso le15,30.
Katy. Ok Lindsay va bene se passiamo a prendervi alle 15,30?
Lindsay. Un attimo.
Si perfetto grazie. Allora buon appetito e a più tardi.