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Risultati da 151 a 160 di 217
  1. #151
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: Ascolta la Mia Voce Capitolo 8 -Tirando... le Somme-

    Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!
    Eliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iiiiiiiiiiix!
    Jasoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooon!

    Vabbè basta, mi sono sfogata abbastanza. E così il ragazzotto si è dimostrato un opportunista della peggior specie ...
    A questo punto credo di aver sbagliato di grosso, ma con te non si può mai dire. Me ne aspetto di tutti i colori. Comunque adesso il viaggetto ci sta e ci sta pure che Michael consoli Violet e litighi di brutto col fratello.
    Non riesco ancora a comprendere il gioco di Sara, ma non credo che il suo scopo fosse dare respiro ai conti in rosso della povera Violet. Vedremo.
    Non faccio altre previsioni, ma aspetto buonina il prossimo capitolo.


  2. #152
    L'avatar di elix
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    Re: Ascolta la Mia Voce Capitolo 8 -Tirando... le Somme-

    Citazione Originariamente Scritto da Shining Visualizza Messaggio
    Mio caro Jason, lascia che ti dica due paroline!
    Un fallimento? Violet un fallimento? Ma se tu nemmeno riesci a scrivere un misero capitolo da inviare alla tua casa editrice! Vieni a farti un giro qui nel forum e vedrai che c'è gente che scrive diari interi! Tu nemmeno quello sai fare!
    Opportunista ed egoista? Ma se eri tanto felice che finalmente la tua ragazza ha avuto dei soldi! Senza di lei sei costretto a chiedere soldi a mammina tua!
    E poi... protestante... Mio caro Jason, James, Jimmy, come ti chiami tu, non ti hanno insegnato che non si giudicano le persone in base al loro credo?
    Ma questo sta fuori come un balcone!
    Mary ha ragione, sei stata brava a rendere così bene questo litigio, così come sei stata brava a farci odiare questo scemo! Ma io non lo so, che maniere...
    Ok, mi sono calmata... Ora Violet andrà a New York e si consolerà tra le braccia di Michael, poi andrà al matrimonio di Cloe e si consolerà tra quelle di Danny... Sì, per lei si prospetta un bel futuro! Quasi quasi la accompagno, posso?

    Hai perfettamente ragione Jason è davvero un egoista ed opportunista.. tonto è vero che certi eventi lo dimostreranno e lo dimostrerà soprattutto Michael...
    Per Violet si prospetta una bella estate questo è certo! bisogna vedere in che senso! ovviamente
    Grazie per tutti questi bei complimenti!



    Citazione Originariamente Scritto da polliciotta Visualizza Messaggio
    Noooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!
    Eliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii iiiiiiiiiiix!
    Jasoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooon!


    Vabbè basta, mi sono sfogata abbastanza. E così il ragazzotto si è dimostrato un opportunista della peggior specie ...
    A questo punto credo di aver sbagliato di grosso, ma con te non si può mai dire. Me ne aspetto di tutti i colori. Comunque adesso il viaggetto ci sta e ci sta pure che Michael consoli Violet e litighi di brutto col fratello.
    Non riesco ancora a comprendere il gioco di Sara, ma non credo che il suo scopo fosse dare respiro ai conti in rosso della povera Violet. Vedremo.
    Non faccio altre previsioni, ma aspetto buonina il prossimo capitolo.
    Polllllyyyyyyyyyyyyyyyy!!!!!!!!!!!
    dai non disperare... siamo solo all'ottavo capitolo.. avrai tempo per ricrederti!
    Quanto a Sara ci hai visto lungo.. due milioni sono due milioni... per saldare i conti di Violet ne basterebbero molti meno!
    Grazie per il tuo commento..
    bax

  3. #153
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: Ascolta la Mia Voce Capitolo 8 -Tirando... le Somme-

    Ma come ricredermi? Allora c'è qualcos'altro sotto quest'attacco di bastardaggine di Jason?
    Non farmi attendere troppo per scoprirlo. Ti preeego .


  4. #154
    sim dio L'avatar di Sonia
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    Re: Ascolta la Mia Voce Capitolo 8 -Tirando... le Somme-

    ti prego anche io... anzi accendo proprio i lumini...

    Se è si, va bene...
    Se è no, vattene a quel paese

  5. #155
    sim audace L'avatar di Shining
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    Re: Ascolta la Mia Voce Capitolo 8 -Tirando... le Somme-

    E ci sono anche io!!! Sono curiosa di sapere se Violet farà l'allocca e tornerà da lui!!! Aggiorna prestooooo!

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  6. #156
    L'avatar di elix
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    Re: Ascolta la Mia Voce Capitolo 9 -Dentro la mia Vita-

    Capitolo 9 -Dentro la Mia Vita-

    Violet non riuscì a togliere gli occhi dalla strada per oltre due ore. Aveva imboccato l' autostrada nord e aveva sfrecciato in direzione ovest per molti miglia. Non aveva esattamente una meta specifica, sapeva solo che stava guidando da molto e che aveva pianto altrettanto tanto vedendo Boston allontanarsi sempre di più dallo specchietto retrovisore.
    Addentrandosi nell'entroterra la temperatura era scesa di diversi gradi. Ai lati della strada non c'erano più gli alti palazzi della città affiancati l'un l'altro, di tanto in tanto si scorgevano piccole abitazioni in legno distanziate molti metri tra loro. L'auto procedeva a grande velocità nonostante quella guida non fosse nel suo stile, Violet aveva bisogno di un pò di brio, voleva trovare la serenità che tanto aveva aspettato. Era consapevole che andare veloce con l'auto non sarebbe stato sufficiente ma in quel momento qualsiasi cosa l'avrebbe sollevata; non riusciva a credere che Jason l'avesse schiaffeggiata..eppure il viso le bruciava ancora. "sei anni della mia vita con lui" pensò autocolpevolendosi.



    Erano le nove e mezza quando il cellulare posto sul sedile passeggero squillò.
    <no Michael ti prego non è il momento !> esclamò tra se premendo il tasto di rifiuto chiamata. Ma dopo pochi secondi il telefono suonò ancora e Violet rifiutò un'altra volta. Andò avanti così per molti miglia, finché esausta arrestò l'auto davanti ad un motel.
    Dopo aver affittato una camera per la notte, si sdraiò a letto. Non aveva intenzione di dormire, si sentiva troppo strana per riuscirci... Non appena chiudeva gli occhi rivedeva la violenza con cui Jason l'aveva aggredita, e per cosa poi? Soldi.. soldi di cui lei non conosceva nemmeno l'esistenza. Davanti allo specchio, pochi minuti dopo, vide riflessa la sua immagine; era pallida e aveva gli occhi stanchi e con le occhiaie, in qualche modo si vide brutta, non solo per il suo stato d'animo ma soprattutto per l'evidente guancia arrossata...



    Mentre compiva quei semplici gesti per riordinarsi continuava a pensare ai quei soldi e alla brutalità alla quale avevano portato..e poi a Sara... Pensava di continuo e di continuo il telefono sul letto squillava senza tregua, Michael non si dava pace, e alla fine si vide costretta ad una scelta: rispondere o spegnere il cellulare.
    Optò per la prima.
    <Violet dovei sei?> la investì lui con tono preoccupato.
    <a Rutland, nel Vermont> disse pacatamente.
    <Cosa?> si stupì agitato <cosa diavolo ci fai laggiù? Vuoi dirmi che hai attraversato lo stato? Sono ore che ti chiamo.. Mi ha telefonato Jason ed era fuori di se ha detto che sei scappata perché ha scoperto che gli hai nascosto dei soldi.. che diavolo succede Violet? >domandò affaticato.



    <ha detto così?> chiese con il magone.
    <si qualcosa del genere.. ma cosa succede?>
    Ci fu un lungo silenzio, durante il quale Michael si sentì molto frustrato, poi Violet scoppiò in lacrime.
    <senti mi sto preoccupando … Violet????>
    Silenzio
    <cosa vuoi che faccia?>
    <non devi salvarmi Mike…> piagnucolò
    <salvarti da cosa? Ma che dici? Perché piangi?>
    <vuoi venire qui?> continuò con quella vocina addolorata.
    <se vuoi che venga lì… vengo lì… prendo un pullman se ce ne sono a quest’ora.. >
    <vieni in macchina>
    <e poi? Torniamo con due macchine? Non ha senso se hai bisogno di compagnia …>
    <ok…Jolly motel uscita autostradale di Ruthland Nord… ti aspetto qui allora.. > concluse dolcemente.


    Era ormai l'alba quando Michael scese dal pullman. Ripensandoci erano molti anni che non ne prendeva più uno, e nonostante fosse stato difficile trovarvi un posto all'ultimo momento, fu quasi estasiato nell'assaporare quelle sensazioni di un viaggio che gli ricordò i tempi della scuola, quando ancora era un ragazzo ingenuo e sognatore , quando ancora sui pullman usava cantare delle canzoni in gruppo per ammazzare il tempo.

    Il motel nei pressi dell'uscita autostradale di Rutland era una piccola struttura in muratura. All'esterno c'era un grosso posteggio, lì c’era l'auto di Violet. Si guardò attorno stranito, non c'e niente quaggiù, pensò avvicinandosi all'entrata. L'uomo all'entrata chiamò la stanza di Violet con il citofono, e subito dopo Michael si diresse alla meta.



    Violet era in piedi davanti alla finestra quando lui entrò, tentava con tutta se stessa di non piangere, o meglio, quello che realmente la preoccupava era mostrare il suo viso ancora arrossato da quella sberla. Michael si guardò attorno confuso. Le valige erano ancora sul letto, e sul pavimento c'era un tappeto di fazzoletti soffiati. Con passo deciso le si avvicinò.
    Non appena si accorse dei segni sul suo viso la fissò con aria spaesata, conoscendo Violet, sapeva che avrebbe detto <non è niente Mike> e infatti così fu.
    <ti ha picchiata?> domandò stupidamente.
    <io… non sapevo niente di quei soldi Mike> balbettò sull’orlo di una crisi di pianto <te lo giuro.. >
    <vieni qui> disse allargando le braccia. Violet ci si tuffò in lacrime piangendo a perdifiato e sussurrando ogni tanto un “grazie”.

    Più tardi Michael prese posto alla guida senza dire niente, in realtà era così deluso dal comportamento di Jason, e così infastidito che fosse stato per lui avrebbe fatto retromarcia verso Boston, ma Violet già gli chiedeva di imboccare la 68 a nord e lui obbedì. Dopo un breve silenzio inspirò forte, Violet seduta al suo fianco guardava fuori dal finestrino... Le campagne deserte del Vermont l'avevano sempre fatta sentire come a casa, attraversare quelle immense distese verdi e osservare in lontananza il fiume le fece quasi tornare il buon umore.
    <posso sapere almeno dove stiamo andando?> si lamentò lui.
    <a casa … a casa mia> rispose più tranquilla.
    <aspetta un attimo …> disse accostando l'auto <da tuo padre?> si stupì.



    <ho bisogno di vederlo … non ho nessuno a parte lui.. e te …>
    <ma non so se è una buona idea Violet.. non credi che si aspetterebbe di vedere Jason? E poi cosa gli dirai della tua guancia? Sarebbe il caso di fare un controllo in ospedale.. no?>
    <NO! Non preoccuparti di questo.. dai.. rimettiti in carreggiata!>
    <ma…>
    <Mike!> esclamò seria <se non vuoi venire.. scendi , ci vado da sola!>
    <mi hai fatto venire fin qui per portarmi a casa tua?>
    <è una cosa così brutta??>
    <no.. affatto.. non mi sarei mai aspettato che tu lo facessi.. onestamente… !>


    Continua qui....
    Ultima modifica di elix; 9th July 2012 alle 17:04

  7. #157
    L'avatar di elix
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    Re: Ascolta la Mia Voce Capitolo 9 -Dentro la mia Vita-

    MICHAEL
    Non avevo mai visto dove aveva vissuto Violet, nè ne avevo mai sentito parlare.. In verità non ero nemmeno mai stato nel Vermont... Suo padre l'avevo visto solo un paio di volte.. Era un tipo taciturno.. In qualche modo negli anni mi ero fatto un'idea di lui completamente mia... In verità non mi spiegavo il motivo delle rare visite alla figlia.. Questo mi aveva portato a pensare che tra loro non ci fosse un ottimo rapporto.. forse mi stavo sbagliando… forse era normale che sudassi freddo mentre entravamo con l’auto nel viale di casa. Non so.. ero confuso..
    Arrestai l'auto e sfilai la cintura di sicurezza molto lentamente. Violet si guardò attorno stupita commentando qualcosa sul cambiamento che suo padre aveva fatto alla parte antistante la casa. C'era un recinto in legno che in passato non c'era mai stato, così disse. Scesi dall'auto dopo di lei ancora un pò turbato, non sapevo cosa aspettarmi, ma soprattutto non capivo quella visita inaspettata a casa sua.. perchè Violet mi aveva portato lì? e perchè ancora non mi aveva raccontato cosa era accaduto con Jason? Erano tutte domande che probabilmente
    sarebbero rimaste in sospeso..
    Will uscì dalla porta d'ingresso e si fermò sul portico con le sopracciglia aggrottate, la classica espressione di una persona che si chiede: "cosa ci fanno qui?".



    Non appena Violet lo vide gli andò incontro, mentre io, ancora in un imbarazzo elevatissimo, rimasi vicino allo steccato chiedendomi se quell'uomo mi avrebbe fatto entrare o se mi avrebbe cacciato. Non so perchè ero così negativo.. in tutti quegli anni nessuno della mia famiglia, e nessuno dei nostri amici era mai stato a casa di Violet.. era strano dire..: "Violet mi ha portato
    a casa sua o meglio da suo padre".
    Ricordo vagamente le opinioni dei miei genitori riguardo quell'uomo.. lo avevano definito come un burbero, un solitario, un eremita.. e a sentire mia madre, che definiva Violet una donna fredda e senza anima, secondo lei erano proprio padre e figlia, nonostante il loro rapporto non mi era mai apparso nel modo in cui lo vidi per la prima volta adesso...
    Si abbracciarono, poi Will la guardò in viso e notò l'arrossamento dello zigomo, si voltò verso di me guardandomi in un modo stranissimo.. non era minaccioso, ma mi sentii davvero stupido.
    <Papà ti ricordi di Michael, vero?> domandò lei con quel tono amorevole.
    Mi avvicinai e gli porsi la mano <è un piacere rivederla signor Walker> riuscii a balbettare.
    lui mi scrutò in viso, e non riuscii a tenere lo sguardo nel suo, metteva una certa ansia.. <cosa ha fatto alla faccia ?> domandò serissimo.
    <papà> lo interruppe lei.. <ti prego... non essere scortese>
    <gli ho fatto una domanda.. > disse tranquillamente.
    Se prima ero ansioso, ora ero terrorizzato.. era un uomo così rude... che diamine.. io cosa mai potevo centrare in tutta quella storia? Per di più Violet mi fissava e non capivo se si aspettava che dicessi la verità.. ovvero che Jason l'aveva picchiata, e già solo il pensiero mi metteva il nervoso, o se avessi dovuto dire che non lo sapevo di preciso...
    <Papà... per favore.. lui non sa niente..è stato un incidente... la scorsa settimana.. sono caduta dalle scale e ... ho la faccia tumefatta!> mentì ironizzando con il sorriso.
    Will mi fissò perplesso, sembrava più una sfida la sua... effettivamente non aveva tutti i torti.. probabilmente si stava chiedendo perchè lì c'ero io e non Jason..
    <ho fatto il caffè ne volete?> domandò sempre con quell'aria burbera.
    Entrando in casa mi si aprì un mondo... un mondo della quale Violet non mi aveva mai parlato.. quella piccola casa in legno, che da fuori sembrava più una baracca che un'abitazione, era invece all'interno un luogo seppur un pò buio, molto caldo e accogliente. Le pareti erano rivestite in legno e i pavimenti era di un parquèt che doveva essere spesso almeno un centimetro
    per non rendere la casa umida. C'era un piccolo salottino con un divano e due poltrone, la tv era su un mobile in legno, alle spalle un angolo cottura e un grosso tavolo in legno di rovere spesso abbastanza da mantenersi nel tempo. Il bancone era ordinato e pulito, come del resto tutto ciò che mi circondava.. c'era profumo di cacciagione cotta.. questo mi rimase impresso.
    Mi capitava spesso di attribuire un odore ad una certa situazione, o a luogo, o una persona.. per me quell'odore di cacciagione era da attribuire a Violet.. immaginandola bambina nella sua casa di campagna.. rivestita di legno e accogliente al punto giusto.. ma c'era tuttavia un lato che trascuravo.. la cacciagione era cotta.. morta.."



    Violet alzò lo sguardo e rivolse un sorriso incerto a Michael.
    <Ne vuoi Michael?> gli chiese nel frattempo Will versando il caffè.
    <no grazie.. vorrei usare il bagno se non le dispiace>
    <la porta alla tua destra... > indicò spostando lo sguardo sulla figlia.
    <Come stai papà?> chiese entusiasta.
    <ah... una favola.. sono andato in città stamattina.. e oggi mi dedicherò alle mucche di Ian, ti ricordi vero di lui?>
    <certo.. è il nostro vicino! e ti senti bene? hai cucinato.. sei bravo.. >
    <Ian ieri mi ha portato a caccia.. > rise <anche se era un pò preoccupato a farmi usare il fucile.. ma dimmi.. non si chiamava Jason?> domandò confuso.
    Violet lo fissò.. "era peggiorato" pensò.
    <io e Jason ci siamo lasciati papà... lui è Michael.. ti ricordi?> commentò triste.
    <oh... già.. Michael... > commentò tra se dandosi un colpetto alla testa <ah.. la mia memoria.. > sorrise <sono contento che sei qui..>.... <che siete qui> si corresse.
    VIOLET

    Era la cosa più triste che potesse dirmi.. Mi chiesi più volte mentre lo fissavo se si ricordava chi era Jason.. o meglio se si ricordava che Michael era il fratello di Jason... chissà se aveva capito.. Si era ammalato di Alzahimer da ormai quattro anni, inizialmente non fu così drammatico.. la memoria non se n'era ancora andata del tutto.. principalmente i primi anni faceva fatica
    a ricordare dove metteva le cose, o come si facevano determinate azioni..con il tempo il peggioramento era diventato notevole.. a partire dal dimenticarsi la strada di casa ad arrivare a dimenticarsi chi erano certe persone.. ad oggi riconosceva pienamente solo me e Ian, il vicino di casa che si occupava spesso di tenere la casa in ordine e di impegnargli il tempo..
    Ritornare a casa mi fece sentire davvero un egoista... era forse un messaggio quello? avrei dovuto dedicare più tempo a mio padre?



    <ok ..> disse Violet alzandosi <vado a disfare le valigie.. >
    In quel momento Michael uscì dal bagno e la seguì verso la camera da letto.
    Violet si riflesse nello specchio. <va tutto bene?>
    <scusalo Mike.. non vuole essere scortese...>
    <tranquilla.. sono abituato ai musi duri di tuo padre.. anche se questa è in totale la terza volta che lo vedo...> commentò.
    Violet si voltò verso di lui con gli occhi colmi di lacrime <mio padre ha l'Alzahimer..> disse <avrei dovuto avvisarti.. >
    <me l'hai detto ora> mormorò scosso abbracciandola.




    "Prima di cena telefonai alla banca e bloccai la carta di credito assicurandomi che Jason non potesse usare i soldi versati sul conto da Sara. Non potevo nemmeno pensare di avere tutti quei soldi..ma avrei aspettato ad affrontare quella situazione.
    Durante la cena, a base di cacciagione, mio padre raccontò qualche aneddoto locale.. più che altro si divertì a ingigantire la bellezza e l'importanza delle gare di pesca al Plesant, il grande lago del nostro stato. Raccontava di gente che arrivava da tutti gli stati del Nord per gareggiare a quell'evento, che meglio di me nessuno sapeva quanto era importante per lui,



    Michael lo ascoltava e rideva divertito alle sue battute.. ogni tanto spostava lo sguardo verso di me e notai con grande gioia di quanto mio padre lo stava ammaliando. Non credevo che Will già dopo due ore potesse essere così di compagnia.. Sapevo quanto amava la pesca e quanto avrebbe desiderato andare al Plesant anche se le gare erano finite e così gli proposi di andarci il giorno successivo. Quasi pianse dalla gioia. <davvero mi portate al Plesant?> aveva
    domandato incredulo.. Bastava così poco per renderlo felice durante l'agonia della malattia.
    Secondo me Michael stava pensando al vero motivo che mi aveva spinto a portarlo lì a casa mia.. lo notavo da come ogni tanto mi osservava con aria interrogativa, mentre mi muovevo per la cucina e sbarazzavo la tavola lui continuava a guardarmi quasi fino ad intimorirmi.. Avevo condiviso con Michael momenti speciali, belli e brutti, era stato sempre un buon amico con me.. non che un capitolo importantissimo, anche quando decisi di fidanzarmi con suo fratello non mi voltò mai le spalle.. rimase sempre lì.. come era lì quella sera.. ma quella sera.. a pensarci bene, era la prima volta che entrava davvero nella mia vita.. quella che nessuno conosceva.. inconsciamente.. l'avevo fatto entrare nella mia vita.. nel modo più naturale che potesse esistere..
    Mi era successa solo una volta una cosa simile.. proprio con mio padre.. era accaduto esattamente nove anni prima.. il giorno del funerale di Tyler e Mia... il giorno in cui avevo scoperto che Sara era la mia sorellastra.. il giorno che lasciai Danny.. in un unico giorno erano racchiusi mille ricordi, mille sguardi, mille sensazioni.. ma la più forte fu certamente quella che provai quando vidi mio padre aspettarmi sul portico della nostra casa.
    Dopo la fuga di mia madre, quando ancora ero una bambina, non vidi mai in mio padre un amico, anzi, lo percepivo come una minaccia.. come un uomo rozzo e senza sentimenti.. un uomo che mi aveva fatta rinchiudere in un ospedale psichiatrico.
    Crescendo avevo capito chi era Will. Era un uomo frustrato, che aveva lavorato una vita come meccanico in paese, un uomo che portava sua figlia a pescare tutte le domeniche, che le comprava regali e la riempiva di attenzioni seppur senza mai dare troppo nell'occhio.. Era un uomo che era stato abbandonato dalla donna che più amava, abbandonato nel modo più
    atroce, e costretto a crescere una figlia adolescente da solo, una figlia peraltro non semplice..



    Era un uomo abbandonato a se stesso.. questo era mio padre.. e io lo capii troppo tardi..
    Quando quel giorno lo vidi sul portico, riconobbi che lui, e solo lui erano la mia vera famiglia.. lui non mi avrebbe mai abbandonata..e con quello che mi era appena capitato a Gohram, vederlo lì.. in piedi sull'uscio di casa, preoccupato per quello che avevano raccontato i notiziari, mi fece capire che solo a lui potevo permettere di entrare nella mia vita.. e lo feci.. gli andai
    incontro con il viso rigato di lacrime e lo abbracciai così forte che il dolore passò quasi subito. Mi venne spontaneo. Per questo ogni volta che soffrivo andavo da lui... perchè quella era casa mia.. e lì stavo bene..


    Ultima modifica di elix; 9th July 2012 alle 17:06

  8. #158
    L'avatar di elix
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    Re: Ascolta la Mia Voce Capitolo 9 -Dentro la mia Vita-

    ok buonasera... ce l'ho fatta.. godetevi questo lungo capitolo perchè mi ci vorrà un pò per il prossimo...
    spero vi piaccia...

    Bax

  9. #159
    sim audace L'avatar di Shining
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    Re: Ascolta la Mia Voce Capitolo 9 -Dentro la mia Vita-

    Ho bisogno di riorganizzare un secondo le idee, avevo scritto un bel papiello sul cellulare ma poi ho cancellato e non mi ricordo nulla!
    Allora, prima di tutto devo dire che ho adorato la lunghezza del capitolo. Più è lungo, più mi piace; ma quando ho letto che aggiornerai tra un bel po' ho iniziato a detestare questa lunghezza! No scherzo, fai con calma, nessuno ti punta una pistola alla testa (forse potrei ).
    Questo aggiornamento mi ha colpita parecchio, mi ha portato a fortificare il pensiero che avevo verso Michael (positivo, ovviamente), mi ha intenerito Will, mi ha fatto venir voglia di uccidere Violet: sì, dai, diciamocelo, Violet, ma che mi combini?!?!? E che cavolo, ti rifugi in un motel, fai venire Michael, e nemmeno ci combini qualcosa?!?!? Violet + Michael + motel= dacci dentro!!! Ma dai, tutto io ti devo dire...
    Vabbè, sorvoliamo gli scherzi. Devo dire che in questo capitolo ho amato Mike più che negli altri. Ha attraversato il paese perché Violet aveva bisogno di lui, non se l'è fatto ripetere due volte: si è messo in un pullman ed è corso da lei. Inoltre, il fatto che lei si fidi di lui così tanto da volerlo al suo fianco in ogni occasione, sia nel bene che nel male, ha accresciuto la mia stima nei suoi confronti, tanto da amarlo più di Danny (per ora) e, credimi, ce ne vuole! Quindi complimenti Mike, e complimenti a te, elix, per averlo descritto così bene! E' il mio personaggio preferito al momento.
    Devo farti i complimenti anche per Will. Ho provato tanta pena e compassione per lui, mi ha fatto tenerezza il modo in cui hai descritto la sua malattia (una brutta malattia, purtroppo): il fatto che inizialmente si dimenticava piccole cose fino ad arrivare a non ricordare dove abitasse... Stavo per piangere.
    Ed è stato bello anche il modo in cui hai descritto la sua euforia quando Violet gli ha detto che lo avrebbe portato al Plesant. In questo passaggio, inoltre, si è notata anche la sensibilità della ragazza, il modo in cui si sente in colpa per non essergli stato accanto, il modo in cui si rifugia da lui quando ha qualche problema perché sa perfettamente che lui è la sua famiglia ed è l'unica persona su cui può contare.
    In conclusione, il mio voto al capitolo è un bel 10, sei riuscita a descrivere perfettamente gli stati d'animo dei personaggi e anche il contenuto mi è piaciuto tantissimo.
    Che altro dire, aspetto il tuo aggiornamento... anche se ci vorrà un po'...

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  10. #160
    sim dio L'avatar di Sonia
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    Re: Ascolta la Mia Voce Capitolo 9 -Dentro la mia Vita-

    questo capitolo è molto commovente... il padre di Violet mi fa molta tenerezza, nonostante tutto vuole bene alla sua bambina..
    e mi dispiace molto per la malattia, credo che sia una delle più brutte in assoluto, perchè più si va avanti e più si perde il controllo sulla propria vita...
    Michael, in questo capitolo, mi conferma ancora di più che ci tiene parecchio a Violet, e il fatto che lei lo ha reso partecipe del suo mondo, mi fa capire che anche lei ci tiene molto a lui, forse più di quanto immagina..
    lui le è sempre stato accanto, quando lei ne ha avuto bisogno...
    son convinta che nascerà qualcosa di molto forte ed importante tra i due... e spero che lei sia sincera in tutto con lui...

    e confermo che Jason\James è un stronzo!!!

    Se è si, va bene...
    Se è no, vattene a quel paese

 

 
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