eh si Mary... come dicono a zena... ghe semmu... ci siamo proprio! La mamma ce l'ho infilata così eliminiamo pure lei! hai visto che fotine? meglio ne? cambiato computer.. io felice!
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eh si Mary... come dicono a zena... ghe semmu... ci siamo proprio! La mamma ce l'ho infilata così eliminiamo pure lei! hai visto che fotine? meglio ne? cambiato computer.. io felice!
Ok, dopo essermi lavata la faccia, aggiornato due o tre volte la pagina diari per essere sicura di vedere quello che mi pareva, ed aver sbrigato una fastidiosa utente nel box messaggi (XD), eccomi qui.....ma che fai, torni (di botto!), e ci lasci un capitolino così?? Nuuuuu, io voglio leggere elix, voglio leggerla per ore, ore, ore, ore, ore e ore!!!
Oddio, quando letto la prima volta il nome "Violet" m'è venuto un tonfo al cuore, non mi pare vero di rileggerti di nuovo!! E che foto!! Che grafica...tornata in pole position!
Jason e Michael, Michael e Jason...ahy sti due fratelli....mi sembrano i vecchi Tyler e Danny, per la miseria. Al di la di tutto, la scena clou....oddio! Quando Tyler è apparso mi si è gelato il sangue! Quella foto scura e loro due li, lei che quasi accetta questa...."visione"....fa davvero paura! Quello che ha passato Violet è terribile, ed effettivamente anche se mi sembra di leggere un'altra storia, ogni volta che la nostra protagonista passa questi momenti, mi sembra di rituffarmi indietro! Riesci a farci dimenticare/ricordare che cosa stiamo leggendo, con un'incredibile leggerezza....come sei brava Ti prego non sparire, maimaimaimaimai più
Ma quindi...? Sta con Michael ora? Quanto l'ha desiderata lui....e adesso.....elix mi fa ppiangereeeeeeeeeeeeeeeee No basta, vado a singhiozzare via in silenzio, non se per l'aggiornamento in se, o per il fatto di rivedere il pallino verde vicino al tuo nick.....
Eccomi Maru! Devo dire che riesci sempre a rendere ogni tuo commento profondo! Sono felice che hai gradito anche se non era un capitolo lungo credi sia abbastanza esplicito per capire come hai detto tu una sorta di passato/ presente! Il prossimo capitolo sarà più complicato e laborioso e per la tua gioia più lungo! Torniamo in Canada con il "botto"!!! Eh... ci sto lavorando.. peccato che ho perso molto materiale e sono stata costretta ad arrangiarmi! Cmq credo che x martedi ci sarò! Un grazie di cuore ! Bax elix
Capitolo 12 –Risolvere l’Irrisolvibile-
Attenzione, questo capitolo potrebbe includere contenuti sensibili all’utente.
Rockland, Canada
Danny restò sulla soglia della porta qualche minuto. Spesso si fermava ad osservare l’amore che Cloe dedicava a sua figlia, e tutte le volte che gli capitava sentiva che la sua vita era vuota senza di lei. Cloe aveva allevato Emily come se fosse figlia sua, come se quella bambina avesse bisogno solo che di una buona madre come lei. Infondo, pensò, non merita sofferenze e Cloe era speciale per cancellare ogni dubbio adolescenziale nella piccola. Cloe le faceva da madre.
«Si è addormentata?» domandò sottovoce entrando nella camera.
«Si, adesso.»
«Cloe, dobbiamo parlare di una cosa, ci vediamo di sotto ok?»
Cloe annuì e guardò l’orologio. Le undici e mezza. Conosceva piuttosto bene Danny per capire che ciò di cui dovevano parlare era di estrema importanza, altrimenti Dan non si sarebbe posto problemi a rimandare all’indomani.
Boston
Appartamento di Michael
Violet
Le mani di Michael scivolarono sotto la maglietta esitando appena all’altezza del seno. Tremai un’istante. Ero consapevole che da anni nessuno mi aveva mai toccata in quel modo. Nessuno mi aveva desiderata in quel modo. I nostri respiri erano divenuti più rumorosi e affiatati, e i nostri movimenti fluidi e congruenti.
Mike afferrò il colletto del suo maglione e lo tirò forte dal collo per toglierselo. Un atteggiamento tipico degli uomini levare le maglie in quel modo. Passai le mani sulla sua schiena muscolosa e tesa e non mi resi conto che la gonna cadde ai miei piedi. Con destrezza e senza mai staccare gli occhi dai miei, Mike, sbottonò la mia felpa e la lasciò atterrare sul pavimento. Quando mi accorsi di essere seminuda non provai imbarazzo, continuai a baciarlo ardentemente lasciando che le sue labbra frenetiche passassero ovunque lui desiderasse. Era una passione ingiustificata, fatta di sospiri e parole sussurrate. Il suo corpo iniziò a sovrastarmi, a desiderare ogni mia cellula, a volermi.
Atterrai sul letto dolcemente e Mike si fermò a guardarmi negli occhi una frazione di secondo, quel secondo in cui avrei dovuto dirgli di smettere.
Ma non lo feci.
Continuai a donarmi a lui, intento a scoprirmi i seni, e mi senti confusa. I pensieri mi riportarono alla visione di Tyler di qualche minuto prima e mente Mike sfilava l’ultimo pezzo di biancheria intima gli ordinai di fermarsi.
Quel secondo era passato da un bel po’, e dire basta proprio in quel momento era follia, era farsi del male, principalmente perchè nessuno dei due voleva smettere.
«Fermati Mike!» continuai a dire senza sottrarmi. Più glielo ordinavo, più i suoi movimenti s’infiammavano, la mia voce si affievoliva e taceva sotto il, non più vigile, comando del mio corpo, delle sue mani che si prendevano quella parte di me che sentivo allontanarsi dal cervello. Persi il comando delle mie labbra che si impegnavano a non smettere di baciarlo o di gemere sotto il suo controllo, la sua estasi.
«Fai l’amore con me, Violet» aveva sussurrato trascinando le labbra umide su ogni curva del mio corpo. Non voleva che finisse, e forse nemmeno io.
«Mike fermati» chiesi di nuovo sentendo la mia voce indebolirsi ancora. Afferrandolo dolcemente per il capelli lo guardai piena di desiderio, non avrei smesso per niente al mondo, finchè non vidi il viso di Tyler proiettarsi sul suo e alla fine lo gridai «Ti prego fermati!».
Rockland, Canada
«Ah sei qui!» esclamò Cloe uscendo sul terrazzo. Aveva cercato Danny per tutta la casa senza trovarlo.
«Sono qui» affermò cupo.
«Che succede Dan?»
«Non ti piacerà» disse voltandosi e lasciando trasparire un’espressione angosciosa.
«Si questo lo avevo capito!»
Danny si morse un labbro e decise di sputare il rospo una volta per tutte.
«Sara ha versato una somma di denaro sul libretto di Emily, una somma piuttosto alta.»
Cloe divenne bianca come un lenzuolo.
«Perché?» domandò.
«Non lo so, ma non m piace!»
«Danny credi che abbia saputo di me e di Rian?» domandò trattenendo le lacrime «Credi che voglia impedirci di essere i tutori legali di Emily?»
«Che motivi avrebbe per versare una cifra di due milioni di dollari?» si stizzì «Se fossi stato un padre per bene, forse questo non sarebbe accaduto, forse sarebbe svanita nel nulla. Ma sono stato una testa di caz** , ho continuato a fare il cazzone, e alla fine ho dovuto chiedere ai miei migliori amici di tutelare legalmente mia figlia! Una ragazzina che amo all’infinito!»
«Ma Sara è sua madre!» Cloe non riuscì più a trattenere le lacrime. Lei e Rian avevano sempre avuto paura che prima o poi Sara si sarebbe fatta viva, ma la tutela legale della bambina sarebbe avvenuta solo e dopo il matrimonio. Per un secondo temette il peggio.
«Sara l’ha solo messa al mondo!» s’irrigidì lui.
«Ma è pur sempre sua madre! Quella biologica! È lei sua madre!» gridò nel panico.
Scioccata Cloe respirò profondamente. Doveva calmarsi e Danny era l’unico a poterla rassicurare.
«Per me sei tu che l’hai accolta come una figlia» disse abbracciandola.
«Non permetterò a nessuno di portarmela via, anche a costo di sposarmi domani!» piagnucolò .
Boston
Appartamento di Michael
Violet
«Ti senti bene?» domandò Mike rivestendosi.
«Dove stai andando?»
«A prendere un po’ d’aria» disse freddamente «vuoi che ti porti qualcosa? Gelato?»
«Mike!» lo rimproverò inseguendolo in soggiorno «io non…» tentai in qualche modo di giustificare quel comportamento.
«Niente sensi di colpa Violet! Davvero! Vuoi del gelato?» domandò dandomi le spalle.
«Non voglio del gelato!» mi alterai.
Ma come poteva essere così freddo e offeso?
«Voglio che mi ascolti!»
«Cosa devo ascoltare?» s’indispettì voltandosi e guardandomi negli occhi «Che è troppo presto? Che non è più come a New York? Cosa devo ascoltare?»
«Credi che non ti desiderassi?»
«Non abbastanza a quanto pare …» buttò lì nervosamente.
«Mike ascolta..»
«No! Ascolta tu Violet!» la interruppe «Io non avevo programmato tutto questo. È accaduto. Cosa c’e di male? Ti voglio come non ho mai smesso di fare. E allora? Non basta? Che cosa vuoi che faccia?»
Rimasi in silenzio qualche secondo. Lo fissai incredula e con l’amaro in bocca. Non avrei potuto spiegargli come mi sentivo. Non volevo che sapesse quanto la mia testa era incasinata.
«Io lo volevo quanto te!» azzardai.
«Eri nuda sotto di me Violet, se tu avessi voluto non saremmo qui a discuterne!»
«Devo fare ordine nella mia vita, Mike.»
«No, devi fare ordine nel tuo cuore Violet!» disse uscendo e sbattendo la porta.
Rimasi sola per due lunghe ore. Momenti in cui riuscivo solo a piangere. Mi piangevo addosso come una ragazzina. Non riuscivo a fare i conti con me stessa, con i miei sentimenti, con le mie questioni irrisolte. E non c’era nessuno a dirmi che la mia vita stava andando a rotoli.
Rockland, Canada
Danny stava rientrando in casa quando il telefono di Cloe squillò. Considerata l’ora, e Rian fuori città per lavoro, la reazione di entrambi fu preoccupante. Cloe estrasse il cellulare dalla tasca e lo fissò a lungo incredula.
«Non rispondi?» domandò Danny osservandola.
«È Violet!» disse come se si trattasse di un fantasma.
Continua…
Capitolo 11-Capitolo 13
Ultima modifica di elix; 12th July 2013 alle 18:14
povero il mio Michael... vieni da me che ti coccolo tutto tuo fratello è un vero str...
diciamo che adesso molte cose stanno diventando chiare... anche se mi preoccupa molto il destino della piccola...
che intenzioni ha Sara? Danny, qualcosa mi dice che gli succederà qualcosa di strano...
e perchè Tyler rispunta adesso?
Ciccia si lo so oggi sono di poche parole... ma ti prometto che mi farò perdonare con dei papielli peggiori di quelli di Maru..
Se è si, va bene...
Se è no, vattene a quel paese