Non ci deluderesti mai MAI, lo sappiamo!!! Sono felice che sia tutto ook!
Non potevo avere notizia più bella dal mio ritorno d'esame oggi!! Che bella giornata, si-si!! *_*
Oddio, mi sto già mangiando le unghie.......... *_*
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Non ci deluderesti mai MAI, lo sappiamo!!! Sono felice che sia tutto ook!
Non potevo avere notizia più bella dal mio ritorno d'esame oggi!! Che bella giornata, si-si!! *_*
Oddio, mi sto già mangiando le unghie.......... *_*
Me si asciuga i lacrimoni... grazie maru non basterebbero 1000000000 grazie... straordinaria!
ma siete davvero pronti a conoscere la nuova Violet? hihihi
eliiiiiiiiiix...quanto tempoooo!!!!è da un pò che non passo dalla sezione diari ,ma cosa vedo???finalmente l'inizio del nuovo diario!!!
intanto penso che iniziare con una citazione di brecht sia già perfetto...
non vedo l'ora di farti compagnia nuovamente in questa nuova avventura...sono contentissima...
Capitolo 1 -Michael-
BOSTON
Michael Donelly non pensò a nulla di positivo per quella giornata. Giunto nell’ufficio del signor Bayron, un vecchio barbuto, ebbe come l’impressione che le novità che aspettava non fossero arrivate.
Quando Bayron lo fece accomodare, Michael ebbe un tuffo al cuore. L’ufficio era prevalentemente cupo e buio proprio come l’aveva visto qualche mese prima, e nonostante ci fosse una finestra abbastanza ampia, quel luogo metteva ansia e terrore in Michael.
<Donelly!!!> lo accolse con un sorriso il vecchio, evidentemente felice di averlo incontrato <finalmente ci siamo!> preannunciò poi.
Michel si accomodò sulla poltrona dall’altra parte della scrivania e di sfuggita vide proprio lì sopra una cartella contenente dei documenti.
<è quella?> chiese indicandola.
<si…è questa… > disse Byron mettendosi più comodo. Poi con un semplice gesto l’avvicinò verso Donelly e mentre quest’ultimo si precipitava quasi inconsciamente per prenderla Byron la trattenne.
<qui non si scherza Donelly> disse serio incupendosi <anche se abbiamo trattato un affare.. con questi documenti vacci cauto figliolo!>
Donelly lo guardò negli occhi per niente sorpreso. Poi sfilò dalla tasca una busta e l’avvicinò sulla scrivania nello stesso modo in cui Byron aveva fatto con la cartella.
<sono 50.000, come accordato> esordì freddamente.
Dopo quelle parole il vecchio Byron prese la busta contenente l’assegno, poi spinse via la cartella <arrivederci allora> disse.
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Era una primaverile mattinata di Aprile. Il sole ancora pallido splendeva appena, la città si stava svegliando da una delle sue solite notti, non troppo chiassose, ma nemmeno troppo calme, appena lì, verso est, nella zona verde della città, sorgevano a schiera dei palazzi non più alti di sette piani.
La sveglia segnava le sette, ma non era questo il problema, il problema era che suonava senza sosta <questo è il problema!> esclamò schizzando in piedi Violet.
Si accorse subito che Jason era già uscito vedendo il letto vuoto. Alzatasi si strofinò gli occhi sbadigliando.
VIOLET
"Non c'erano mattine tranquille da quando vivevo con Jason... alle sette la sveglia squillava irrompendo nel mio già leggero sonno, a seguire suonava la macchina del caffè , poi la radio si accendeva da sola, e tutti i giorni, tutti i giorni la segreteria del telefono conteneva almeno due messaggi.. o per lavoro, per saluti o la madre di Jason ... tutto stava diventando macchinoso, rumoroso e irritante. Non c'era una mattina che mi svegliavo e pensavo "che pace" macchè.. era una cosa impensabile. Tutto ciò che suonava stava divenendo piano piano mio nemico.. compreso il leggero traffico che si udiva fuori dalla finestra, la gente che schiamazzava e macchine che suonavo.. per non parlare del treno... e la colpa era solo di Jason, lui e le sue fissazioni con la tecnologia e la comodità. Con questo non volevo insinuare nulla, le sue fissazioni erano parte di lui, e io lo amavo, solo che certe mattine mi irritavo, mi sentivo come telecomandata...ed era una brutta sensazione..".
Violet continuò a stiracchiarsi uscì dalla camera da letto e si diresse in cucina. U piccolo post-it giallo fosforescente spiccava sulle ante rosse.
-Appuntamento importante con Michael! Poi pranzo dai miei.. Non tardare. Abiti sobri! baci-.
Violet sorrise fissando il biglietto, poi improvvisamente si incupì seria… non c’era nulla che la rendeva infelice, ma era turbata da quelle ultime parole… “abiti sobri” poteva significare solo una cosa.. quello era il giorno che aspettava da tanto tempo.. quello era il giorno del verdetto finale..
Si precipitò sotto la doccia e in un’ora fu pronta.
VIOLET
“Quando conobbi Jason ero in quella fase che generalmente mi piaceva chiamare rinascita.. Lui arrivò nella mia vita così, all‘improvviso.. Ricordo che non dovetti affrontare nessun tipo di turbamento morale nei miei confronti, tanto meno nei suoi. Fin da subito si era dimostrato molto educato e rispettoso con me, un uomo di buona educazione e di sani principi, quello che Cloe definirebbe “L‘uomo dei sogni”. non ero così certa di pensarla allo stesso modo, ma perlomeno la mia vita era abbastanza soddisfacente, anche se pensarla così mi faceva sentire un’egoista, volevo bene, amavo Jason, eravamo fidanzati da ormai sei anni, anche se dentro di me sapevo che qualcosa non andava … seppellivo quella sensazione perché avevo molti rimorsi repressi in fondo al cuore, immagini che mi offuscavano la vista, parole, persone … era tutto vivo dentro di me, non potevo pensare a quel periodo della mia vita, nonostante tutti ti chiedano dell’università, degli anni migliori che si vivono a quell’età.. per me era un inferno, una tortura … un segreto da custodire in una vita che non meritavo, e ad essere sincera un po’ egoista lo ero; riempivo gli spazi in qualsiasi modo, facevo di tutto pur di non stare ferma a pensare.. Questo mi faceva stare bene.. ma a volte mi chiedevo se avessi dovuto raccontare di me, della mia storia all’uomo che avrei sposato … ma allora mi sarei chiesta.. -Cosa pensa adesso di me?- e quindi ogni volta sopprimevo l’intenzione e fingevo di vivere una vita piena e felice. Ed ero brava."
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Sfrecciando sulla 34esima a ovest, Michael Donelly si ricordò dei fiori, cosa che Jason, suo fratello maggiore, si era raccomandato di non dimenticare. Uscì dal negozio con una composizione di gigli <Andranno bene i gigli?> si chiese guardandoli <forse le rose erano più indicate.. >constatò <Che diamine se li viene a comprare la prossima volta!> continuò parlottando tra sé.
Risalendo in auto Michael dovette pensare che quello non era solo il giorno che suo fratello e Violet comunicavano di volersi sposare ai suoi genitori, ma era anche il compleanno di Violet, e avrebbe dovuto inventarsi qualcosa per risollevarla dalla
scontata reazione negativa che avrebbero avuto. In effetti Michael non riusciva proprio a capire perchè i suoi genitori non accettavano Violet nella famiglia come una di loro. Eppure lei e Jason erano fidanzati da oltre cinque anni, per di più Violet era la sua collega di laboratorio ed era una ragazza educata, pulita e simpatica... Pensieroso Michael rivangò nei ricordi dei primi anni di fidanzamento del fratello, ricordando quella volta che per il giorno del ringraziamento, sua madre aveva chiesto a Violet di portare la sua famiglia. Inizialmente Violet tentennò incerta ma poi
quel giorno Jason fu felice di conoscere Will per la prima volta. Anche se Will non sembrava affatto legato alla figlia, Jason era felice, Michael ricordò che forse quel giorno era stata una delle ultime volte che aveva visto Jason sereno.
Fuggendo a quel ricordo Michael si fermò al Club prenotò un paio di tavoli per una decina di amici, poi inviò mail a tutti e informò Jason al telefono. Non appena il fratello riattacò il telefono squillò ancora. Era Violet.
<Sei in ritardo!> annunciò irritata <senti se sei ancora all'appuntamento con Jason puoi dirgi che mi sono dimenticata di staccare il gas a casa? magari ci passa lui, io sono già in laboratorio... Michael mi ascolti?> si irritò senza rendersi conto che la sua frase non gli aveva dato il tempo necessario affinchè lui formulasse una risposta.
<ti ascolto> disse ghignando tra se <ma in verità...> pensò che quella mattina lui non aveva nessun appuntamento con Jason e che probabilmente Jason se l'era inventato per poter organizzare quella giornata al meglio <ho appena lasciato Jason! è già a lavoro!>mentì <Ci passo io prima di arrivare in laboratorio se vuoi... >
<si ma sbrigati perchè devi aiutarmi a fascicolare i vasi bizantini!>
<sei tu che sei paranoica con il gas!>
<muoviti o farai mancata timbratura!> riagganciò.
L’ "Old Art" di Boston, sorgeva nella zona più caotica della città, sebbene Boston non fosse una città così movimentata come grandi metropoli, vantava di un certo fascino. Quando Violet la scelse come città in cui andare a vivere, le sue scelte
derivarono dal fatto che era una città prevalentemente diversa rispetto alla caotica New York, dove avrebbe avuto più possibilità di lavoro, preferiva la ristrettezza di una città strana come quella. Città nel complesso più intima.Alemeno così le sembrava.
Disposto su tre piani, due scoperti e uno interrato, il museo era un punto di riferimento per studiosi, artisti, studenti e turisti. Grazie agli studi universitari in arte e ad un Master in biologia, Violet riuscì quasi subito ad entrare a far parte di quel gruppo di persone necessarie ad un museo che operava in gran parte del mondo con scavi archeologici finanziati dal governo e che le consentiva di avere un lavoro sicuro e a lungo termine. Fu lì che conobbe Michael, un tempo unico ricercatore a venti ore, non per necessità finanziarie del museo, ma solo per scelta per poter continuare a far crescere la sua passione per la fotografia, lavoro professionale
che svolgeva da diversi anni e che cresceva di anno in anno impegnandolo molto anche all'estero..
Quella mattina Violet era decisa a sentirsi positiva. Aveva incominciato a catalogare i vasi bizantini da sola. Il laboratorio, insieme alla stanza di conservazione erano i due locali principali situati al piano interrato dell’edificio, questo per garantire la conservazione dei reperti, per tenerli lontani dalla luce e dai batteri che sui materiali delicati potevano distruggere opere uniche. Proprio per questo il regolamento del museo, severo e punibile, prevedeva che ogni persona che aveva accesso alle due stanze tramite badge, prevenisse eventuali problematiche disinfettandosi accuratamente le mani ogni volta che entrava e che indossasse la divisa sterile del laboratorio.
Dalla vetrata che si affacciava nel corridoio vide Michael arrivare.
<Buongiorno!> sorrise lui.
<Buongiorno … e grazie per il gas!>
<beh.. non baci il tuo cognato preferito?>disse spalancando le braccia con convinzione <oggi è il tuo compleanno! Auguri!>
Violet sorrise tra sé scuotendo la testa <Michel…> disse trattenendo un sorriso <sai che sei il mio cognato preferito, e sai che ci sono diversi motivi per cui lo sei.. tipo che andiamo a fare shopping insieme, andiamo in palestra, mi fai la cioccolata calda quando ho freddo.. però.. > continuò sorridendo.
<ma perché ridi?> la interruppe lui.
<perché il mio compleanno è domani.. Non oggi!> esclamò coinvolgendolo in una risata compiaciuta.
Ultima modifica di elix; 9th July 2012 alle 16:48
Aggiornamento arrivato! spero che vi piaccia... !
Iseth ti rigrazio tanto di essere passata... Brecht lla sa lunga!!!!
Un bacione! A presto allora!
Prima!!!! Bè, che dire... Sei bravissima! Avevo già letto i tuoi vecchi diari, compreso La voce del silenzio, e quando ho saputo che volevi fare un sequel mi sono esaltata
Molto bello il primo capitolo ma è ancora presto per trarre conclusioni, quindi.... aspettiamo il prossimo!!!
Baciiiiiiiii
ehm.. ehm.. *schiarimento di voce*
Oh my God!!!! *scusa mi ricompongo*
parto col dirti che Michael è veramente un bonazzo, e se Jason somiglia al fratello mi accampo qui nel tuo diario per tutto il tempo...
Tralasciamo le bellezze simmiche... Michael,ragazzo mio sai che non dovevi pagare quel tizio per dirti qualcosa del passato di Violet? E' sbagliato indagare su tua cognata... sempre se ho visto bene immaginandomi che all'interno di quel fascicolo ci sia il passato di Violet... in caso contrario sei libero di fare ciò che vuoi...
ELix non dirmi che Jason sta organizzando una festa a sorpresa per il compleanno di Violet? Ma dico è pazzo? come può un fidanzato non sapere il giorno ESATTO del compleanno della propria fidanzata....
Violet invidio molto il lavoro che fate tu e Michael... su di te non dico nulla, aspetto il prossimo capitolo per pronunciarmi...
Elix hai modificato quell'odioso "Strisciò" te ne sono grata, il capitolo è molto bello, scritto in modo abbastanza scorrevole da leggere, si capisce chi parla e chi pensa... e le foto sono fatte benissimo...
Complimenti Cara...
Sono curiosa di sapere il seguito...
Ultima modifica di Sonia; 21st January 2012 alle 19:25 Motivo: avevo inviato per sbaglio prima ancora di finire il commento... :D
Se è si, va bene...
Se è no, vattene a quel paese
Carissima... eccomi.. innanzi tutto grazie per i complimenti..
non parliamo troppo presto.. ci saranno sorprese come sempre!
Diaciamo che l'inizio è la parte più traumatica secondo me per un diario.. sopratutto per un sequel perchè devi fare una specie di introduzione a tutto e a tutti i personaggi.. i primi capitoli saranno così anche se gli eventi si evolveranno presto... e poi vediamo come va...
Grazie tante Sonia!
bax
Ma come ho fatto a non vedere l'aggiornamento??
Michael mi sta simpatico per il momento xD Ma è ancora presto per parlare ù.ù aspetto il prossimo capitolo!
Per adesso ti faccio solo i complimenti! mi piace sempre un sacco come scrivi!
Ps: Che bello il lavoro di Violet