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  1. #51
    sim dio L'avatar di Sonia
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    Re: Ascolta la Mia Voce

    Citazione Originariamente Scritto da mary24781 Visualizza Messaggio
    Io domani ti faccio il focus on e inizio ad organizzare il campeggio sotto casa tua U_U
    Io porto patatine e bibite e anche tanta allegria che renderà di umore migliore la nostra Elix...

    Se è si, va bene...
    Se è no, vattene a quel paese

  2. #52
    sim dio L'avatar di saphira_84
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    Re: Ascolta la Mia Voce

    Elix...sono riuscita finalmente a leggere il tuo diario!
    I primi due capitoli scorrono benissimo...ora sono curiosa di sapere come continua!
    Scrivi davvero benissimo complimenti, aggiorna prestissimo!

  3. #53
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: Ascolta la Mia Voce

    C'è un solo motivo per cui Violet Michael sono solo cognati: il ragazzo è gay! Vero? O almeno così mi è parso dal suo comportamento.
    Ovviamente i genitori non lo sanno, già immagino la madre! Brrr.
    Non ricordo se ho commentato il tuo diario precedente, ma quest'estate l'ho letto tutto ed è stato davvero bello ed emozionante. L'ho anche stampato al lavoro per leggermelo in treno mentre tornavo a casa!
    Sono contenta che Violet sia andata avanti e non sia rimasta a guardare il passato, anche se, se davvero fosse così, il sequel non avrebbe senso.
    Bè, adesso vediamo cosa ha architettato Anita, era troppo allegra quando ha aperto la porta!


  4. #54
    L'avatar di elix
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    Re: Ascolta la Mia Voce

    Citazione Originariamente Scritto da polliciotta Visualizza Messaggio
    C'è un solo motivo per cui Violet Michael sono solo cognati: il ragazzo è gay! Vero? O almeno così mi è parso dal suo comportamento.
    Ovviamente i genitori non lo sanno, già immagino la madre! Brrr.
    Non ricordo se ho commentato il tuo diario precedente, ma quest'estate l'ho letto tutto ed è stato davvero bello ed emozionante. L'ho anche stampato al lavoro per leggermelo in treno mentre tornavo a casa!
    Sono contenta che Violet sia andata avanti e non sia rimasta a guardare il passato, anche se, se davvero fosse così, il sequel non avrebbe senso.
    Bè, adesso vediamo cosa ha architettato Anita, era troppo allegra quando ha aperto la porta!
    Ciao Polli oddio sarai stata la prima a stampare la storia!!! che onore...! davvero!
    per quanto riguarda Michael purtroppo Elix non divaga mai sui personaggi.. posso solo dire che ogni rapporto tra i personaggi è studiato in base alle loro esperienze e a sto giro mi gioco il jolly che per i lettori c'e un buco di ben nove anni.. durante la quale ovviamente è accaduto di tutto... un punto decisamente a mio favore...!
    Grazie per essere passata di qui mi fa molto piacere!

  5. #55
    L'avatar di elix
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    Re: Ascolta la Mia Voce

    Citazione Originariamente Scritto da saphira_84 Visualizza Messaggio
    Elix...sono riuscita finalmente a leggere il tuo diario!
    I primi due capitoli scorrono benissimo...ora sono curiosa di sapere come continua!
    Scrivi davvero benissimo complimenti, aggiorna prestissimo!
    Grazie Saphy ben tornata!!!! adesso aggiorno!
    bax

  6. #56
    L'avatar di elix
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    Re: Ascolta la Mia Voce

    Capitolo 3 -Tensioni-

    A Rockland, una piccola cittadina fuori Ottawa, nel Canada occidentale, la primavera si era svegliata radiosa e vitale. Le immense distese di prati e boschi erano nel pieno della fioritura e il sole splendente del mattino aveva rapidamente sciolto il sottile ghiaccio che ricopriva i laghi e i fiumicciatoli della zona.
    In lontananza Cloe udiva il giocare di alcuni bambini, il cinguettio di qualche passerotto e per un momento anche lo sbattere d'ali delle aquile a testa bianca; in piedi sul portico che costeggiava la casa inspirò rumorosamente godendo di quella vita piena di natura. Negli ultimi anni si era considerata la donna più felice della terra.. e la sua felicità non dipendeva solo da Rian, la sua felicità dipendeva nell'aver trovato un equilibrio mentale, nell'aver trovato una vita appagante in mezzo alle montagne di cui aveva tanto sentito parlare... non immaginava nulla di meglio per se stessa.. il lavoro al centro benessere la rasserenava, la casa era
    calda e viva e il matrimonio che si preparava era l'evento più importante per lei. Quella era una di quelle mattine che avrebbe voluto ricordare così... con semplicità e spensieratezza.
    Rian la raggiunse ancora in pigiama e con un gesto affettuoso l'abbaracciò sui fianchi e coccolandola le aveva ricordato quanto il suo amore era ancora immutato nel tempo <i nove anni più belli della mia vita...> aveva sussurrato. Cloe con un sorriso l'aveva
    abbracciato. "E' primavera" pensò "e io sono la donna più felice del mondo!"



    Più tardi, dopo un bagno caldo e dei vestiti puliti, Cloe preparò la colazione per tutti. Erano anni che lo faceva e non le pesava affatto, lo faceva con amore e ogni giorno si sentiva appagata per quello che riceveva.
    Mentre i dolci cocevano, di tanto in tanto guardava verso l'ingresso, la piccola valigia per la partenza era sul tappeto, sopra vi era la borsetta e vicino le scarpe, la guardava e nel frattempo memorizzava come sarebbe stato rivedere Violet dopo quasi due anni. L'ultima volta che si erano viste era stato a un Natale. Cloe e Rian avevano raggiunto Boston e avevano passato le vacanze natalizie
    con lei e Jason. Per Cloe era stata una vacanza bellissima e della quale avrebbe portato con se un ricordo speciale. Il motivo era semplice agli occhi di chiunque.. Violet era felice come non mai.
    Il forno suonò e Cloe tornò alla realtà Sfornò il tegame e portò le frittelle sulla tavola. <Ragazzi!> chiamò amorevolmente <c'è la colazione!>.
    Rian sedette per primo e con grande delusione espresse il suo stato d'animo.
    <non riesco ancora a credere che stai per andarci.. > disse <voglio dire.. non ha senso secondo me.. la tua vita è qui... perchè devi sempre spostarti tu? potrebbe venire lei.. >
    <Amore.. lei non sa che sto andando a trovarla.. e poi.. glielo proporrò.. le dirò se vuole passare l'estate qui con noi.. sempre se il museo le darà le ferie. e poi sai..>
    <Zia Cloe hai preparato le frittelle?????> gridò di felicità Emily irrompendo nella stanza. Cloe sorrise piena di gioia. In quel momento anche Danny entrò <ho sentito bene? frittelle?> chiese sorridendo.



    Si sedettero tutti a tavola e improvvisamente Cloe si ammutolì. Emily aveva appena dieci anni, ne avrebbe fatti undici il prossimo autunno, era una bambina sana e piena di energie, dolce e spontanea e sempre alla ricerca di nuove avventure nel giardino di
    casa. <dove vai zia?> chiese masticando <ho visto la valigia all'entrata.>
    <vai via?> continuò Danny sorpreso.
    <si... solo un paio di giorni... Danny non preoccuparti.. ho insegnato a Rian come fare il bucato.. e poi tu amore> si rivolse ad Emily <l'hai visto fare mille volte no?> ironizzò dolcemente <si ma dove vai?> continuò Danny.
    Cloe alzò lo sguardo che prima teneva fisso sulle frittelle, guardò Danny e l'espressione del viso si fece malinconica e provata <vado a Boston> sussurrò <ma è solo un paio di giorni> tentò di mascherare il suo senso di colpa per averlo detto.
    <vabbè... se sono due giorni va bene!> sorrise Emily<papà non ti preoccupare.. la zia mi ha insegnato a fare anche le frittelle!> rise davanti al viso cupo di Danny che si sforzò di sorridere ad un piccolo angelo come Emily.
    Per i successivi quindici minuti la colazione proseguì normalmente, come da routine, Emily raccontava aneddoti e pettegolezzi sentiti in paese, e Cloe rideva divertita nel sapere che la sua vicina di casa ottantenne aveva mutandoni viola con disegnate delle
    coccinelle, mentre Rian leggeva come di consueto il giornale, ma senza mai assentarsi troppo dai discorsi sapendo che Cloe si infastidiva, l'unico che mangiava in silenzio era Danny, come tutte le mattine era come se non fosse presente, pochi sorrisi, poche parole. Come ogni giorno dopo l'ultimo sorso di caffè si spostava nel portico all'esterno per fumare la sua sigaretta.
    Quella mattina però Cloe non potè fare a meno di raggiungerlo. Era ora di affrontare l'argomento non poteva continuare a tenersi tutto dentro, ne lei ne lui..
    Lo trovò appoggiato con i gomiti al muretto di recinzione, lo sguardo verso il nulla e la sigaretta già a metà.
    <Danny...> gli sussurrò avvicinandosi.
    <non mi devi nessuna spiegazione Cloe..> la interruppe subito dando una grossa bocconata di nicotina. <il fatto che vivi con me e mia figlia non significa che devi dipendere da noi.. lo sai...>ammise comprensivo <il giorno che vi siete trasferiti qui ero felicissimo, questa è anche casa vostra... e siete liberi di fare ciò che vi pare.. davvero.. non c'e bisogno di dire niente> continuò irritato.
    <non sto giustificando il fatto che vado a Boston da lei.. voglio solo sapere perchè hai fatto quella faccia quando ho detto che ci andavo...!>



    Danny spense la sigaretta nel piccolo portacenere in legno posato sulla sedia, sembrava scocciato all'idea di affrontare l'argomento Violet, che per di più era stato un argomento tabù per molti anni, suo malgrado si voltò verso Cloe <lei non è mai
    venuta qui> disse serio e triste allo stesso tempo. Cloe abbassò lo sguardo approvando pienamente quelle parole. <lo so> riuscì a dire. <si... e io so che sono la causa se voi vi siete un pò perse.. e mi dispiace.. lei non verrà mai qui.. è vero?>
    Cloe continuò a fissarlo per pochi secondi e pensò a quanto lui in passato l'avesse amata e a quanto aveva sofferto in quei nove anni.. anche se ora non v'era traccia di dolore, Cloe sapeva che Danny era un buon mascheratore e non lo giudicò per questo.
    <se venisse qui... potrebbe venire con lui.. al mio matrimonio soprattutto.. forse non vuole che accada.. non vuole che la vedi.. onestamente non lo so.. ma vorrei che venisse... > ammise imbarazzata.
    <questa è casa tua..>affermò seriamente lui afferrandole le mani <te l'ho detto Cloe.. se venisse.. tanto piacere.. sono passati così tanti anni che sono riuscito ad odiarla per tutto sto tempo.. non preoccuparti per me.. io sono felice se lo sei anche tu.. >
    <Julie come la prenderà?>
    <Julie?> domandò inaspettato corrugando la fronte <di questo ti preoccupi?>
    <forse..> sussurrò.
    <non devi assolutamente..! gliene parlerò al momento opportuno!e non è nemmeno detto che debba saperlo! tranquilla...> sorrise.

    Violet

    "Con il passare degli anni mi ero ormai abituata a sentirmi al centro dell'attenzione a casa dei Donelly e quel giorno a pranzo mi sentii un'attrazione da circo. Sebbene fossi certa che Anita e Albert mi volevano bene e mi avevano accettata nella loro casa con affetto, dietro quei due personaggi si celava qualcosa di spaventoso verso di me. Qualche anno prima mi avevano praticamente costretta a portare mio padre alla loro cena del ringraziamento, e sebbene per me fosse bello rivedere mio padre, credo che per loro fosse stata una conferma. Jason mi aveva mentito quella mattina e sfortunatamente con l'arrivo di Michael non riuscì a dire che cosa effettivamente i suoi pensavano riguardo le nostre intenzioni. Ma non mi ci volle molto a capirlo..era chiaro che c'erano dei problemi con loro; ma perché volevano che i loro problemi diventassero i nostri problemi? Avevo imparato così bene a conoscere
    quella famiglia che quando ci sedemmo a tavola mi accorsi che tutti aspettavano che o io o Jason dicessimo qualcosa..e conoscendo Jason, in quel momento nutriva solo tanta rabbia per avermi mentito..e si era confessato davanti alla porta di casa loro perché sapeva che in quella situazione non avrei potuto essere meschina e gridargli in faccia quello che realmente pensavo.. Comunque non sarei stata zitta a luogo. Avevamo deciso di fare un pranzo di famiglia per annunciare il matrimonio insieme,e invece lui aveva già fatto tutto da solo..e a pensarci mi venne un nervoso fulminante. Lui era li, seduto a chiacchierare con suo fratello mentre io in preda al panico
    stavo seriamente pensando di andarmene.<ti senti male cara?> chiese Albert <hai il viso arrossato>constatò facendo voltare tutti nella mia direzione.



    <no grazie sto bene> mentìi appoggiando le posate sul tavolo.<sicura amore?><si tesoro davvero> cantilenai con un mezzo sorriso. E lui capì che non era affatto così.. Quel sorriso per Jason fu la conferma che era proprio con lui che ero arrabbiata e lui conosceva le ragioni. <ho parlato stamattina con loro per il nostro progetto di matrimonio..> disse. In un secondo vidi tutti interrompere le loro azioni verso il cibo. Michael mi fissò qualche secondo, forse non sapendo che Jason quella mattina anziché vedersi con il fratello era stato li..quindi anche Michael si sentì in difetto per avermi detto che si erano visti quando non era vero..poi Anita interruppe quel silenzio. Ovvio che lo facesse lei. <è davvero una bella notizia ragazzi.. > disse senza aver finito
    <siete adulti...> poi si voltò verso di me e mi guardo curiosa <Violet..nella tua famiglia siete tradizionalisti?> <dipende da cosa intendi..Generalmente tutte le famiglie lo sono..><siete cattolici vero?>chiese mangiando una tartina. <mamma!> la interruppe Jason <ma Jason noi..> <non ti permettere!>alzò la voce lui interrompendola nuovamente. <no. non sono cattolica.. Pensavo che già lo sapeste>
    dissi certa che lo sapesse <nella nostra famiglia non ci sono mai stati matrimoni misti..> osservò malignamente <beh il nostro sarà il primo allora!> sbottò Jason allontanandosi il piatto da davanti.



    <ma Jason perché ti arrabbi tanto? È difficile ottenere il beneficio per un matrimonio misto nella nostra comunità.. Violet può sempre decidere di convertirsi.. Non c'è niente di male..> continuò infida. Non
    l'avrei sopportata ancora molto. Non avrei sopportato altro. Per questo Jason era venuto la mattina..era questo il problema. La religione? <io non farò la conversione verso una cosa in cui non credo.. > le dissi fredda <possiamo sempre sposarci al municipio..> mi rivolsi a lui <ma amore.. Dovremo parlarne prima> affermò scosso. Parlarne? Pensai. Parlare di cosa? Perché? Riflettei a luogo su questo, durante il viaggio di ritorno a casa non ne parlammo affatto, e Jason era troppo cafone per affrontarmi. Ricordo che quando entrammo a casa nostra, ero agitata, non mi piaceva affrontarlo perché faceva sempre la parte della vittima. Ogni volta che litigavamo
    era come se fossi sempre io a volerlo..questa cosa mi faceva stare male difatti era raro sentirci litigare. Di solito aspettavamo che ci passasse il nervoso e poi era come se non fosse successo niente.
    Erano appena le due del pomeriggio ed eravamo già rientrati a casa. Una follia. Non potrò mai dimenticare l'espressione stupefatta di sua madre mentre mi alzavo da tavola con Jason che mi seguiva come un cane. <potevi evitare questa scenata!>mi accusò mentre accendeva quel dannato computer. <Jason hai fatto una gran cazzata a parlarne con loro da solo!> esclamai <sapevo che la tua famiglia è religiosa ma non potete pensare di cambiarmi..>presi fiato<è davvero stupida questa cosa.. Molto stupida..> dissi in agitazione.
    <i miei sono brave persone, è ovvio che vogliano il meglio per noi.. >si risentì.
    <non ho detto che sono cattivi> dissi consapevole che iniziavo a gesticolare e il che non era positivo <solo che avresti dovuto essere più chiaro con me. Avremmo dovuto farlo insieme, avremmo dovuto assecondarci e invece mi hai fatto fare un pessima figura e questo mi fa incazzare!> esplosi.
    <ti sei alzata da tavola senza nemmeno arrivare al secondo! Ti rendi conto che
    siamo rimasti li per pochi minuti.?> urlò seguendomi mentre cercavo di evitarlo. Poi mi fermai davanti alla porta della camera, voltandomi lo guardai dritto negli occhi <tua madre è una serpe! Ecco cos'e! >gli urlai sbattendo la porta della camera alle spalle e chiudendomi all'interno. Feci due respiri profondi per calmarmi ma le lacrime erano lì pronte a rigarmi il viso.Jason bussò una volta <Violet..> bussò un'altra volta <Violet apri..>disse calmo. Aprii la porta togliendo la mandata alla serratura e con mia grande sorpresa riuscii a non piangere.<scusami ti prego>disse. Lo guardai e provai disgusto. <sai Jason.. Quello che mi fa incazzare è
    che per te esiste solo la tua fot*** famiglia.. Fai tanto l'adoratore di mio padre e non hai nemmeno avuto la cortesia di chiamarlo per farlo partecipare alla tua proposta di matrimonio..> affermai tristemente <che non è nemmeno stata una vera e propria proposta!!!!! non mi sposerò mai in una chiesa cattolica! Sappilo! Hai un bel coraggio a dirmi che per il matrimonio in municipio dovremmo parlarne!> sputai avida.



    <mi dispiace.. Ti ho ferita> constatò calmo mentre cercava invano di tenermi li vicino a lui. Mi voltai mentre infilavo i soldi nella borsa <bravo!> dissi sarcastica <se non sei disposto a sposarmi al municipio significa che vuoi sposarti nella tua chiesa, con la tua educazione.. come vuoi TU... solo TU!!!!! E allora sai cosa ti dico???> mi arrabbiai <che io non sono quella giusta.. non sono il tipo di donna che se ne sta di tutto quello che dici o che fai... non sono felice di avere la vita programmata in base alle tue caz** di esigenze!!!!!> urlai per poi riprendere <....e forse non mi ami abbastanza per porre una tregua e queste idiozie.. Non potete chiedermi di cambiare.. Come io non l'ho chiesto a te non voglio e NON accetto che questo venga fatto come un obbligo.. Il matrimonio è una promessa di amore.. Non di devozione!> affermai con tutta la mia rabbia.
    Sentii il viso in fiamme, vidi le mie mani tremare dal nervoso e il magone saliva frettoloso in gola, pensai di soffocare o di scoppiare a piangere.
    <noi ci amiamo Violet..> disse sorpreso e combattuto <io voglio sposarti.. Hai forse cambiato idea?>
    <no non ho cambiato idea, ma voglio essere libera di farlo come vogliamo noi.. Io e te.. > specificai avviandomi alla porta.
    Quando feci per uscire lui mi bloccò <dove vai?> chiese allarmato; aveva gli occhi rossi e spalancati , mi accorsi che era preoccupato eppure non riuscii a sentirmi in colpa, per di più non aveva mai osato ne bloccarmi la strada ne rivolgersi con quel tono cattivo.
    <a prendere aria, ho bisogno di rilassarmi> dissi afferrandogli il braccio e liberandomi la strada.



    <Violet..>chiamò ancora con quel tono aggressivo <Violet..> scongiurò ancora. Mi soffermai un secondo davanti alla porta d'ingresso, non mi voltai ma sentivo i suoi occhi fissi su di me <vaff*** Jason!> urlai e uscii sbattendo la porta".

    Ultima modifica di elix; 9th July 2012 alle 16:53

  7. #57
    sim dio L'avatar di Sonia
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    Re: Ascolta la Mia Voce

    Jason Vaffanc..uore sei molto egoista e figlio di mamma nel pretendere che Violet cambi religione.. ma proprio non dovevi chiederlo... ma dico io ...
    Violet graaaande farà male ma è la scelta migliore mandarlo a fancuore...

    Danny ti lovvo ... anche se devi contenderti il mio cuore con quel figaccione di Michael...

    Cloe è veramente carina e mi fa piacere che si sposerà con Rian... anche se mi chiedo il perchè di questo viaggio a Boston da Violet, non credo sia per invitarla al matrimonio... mmmmhhh mi fa pensare...
    Julie? chi è Julie?

    ELix le foto sono bellissime soprattutto in quelle dove c'è DANNY...
    scherzi a parte ti è venuto molto bene tutto il capitolo...
    aspetto il prossimo...
    un bacio...

    Se è si, va bene...
    Se è no, vattene a quel paese

  8. #58
    sim audace L'avatar di Shining
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    Re: Ascolta la Mia Voce

    questa è stata la mia faccia quando ho visto Danny!!! Che bello, è lui!!! E chi è questa Julie? Già la odio!
    Sono combattuta tra lui e Michael, vedremo chi mi piacerà di più anche se, già aver solo visto Danny, mi ha riempito il cuore di gioia!
    Sono davvero curiosa di sapere se si incontreranno, se lei tornerà da Jason o l'avrà mandato (finalmente) a quel paese, se Michael dirà o farà qualcosa a tal proposito... Troppo, troppo curiosa! E tu troppo, troppo brava!
    Mi piace come descrivi minuziosamente ogni particolare!

    Citazione Originariamente Scritto da elix Visualizza Messaggio
    A Rockland, una piccola cittadina fuori Ottawa, nel Canada occidentale, la primavera si era svegliata radiosa e vitale. Le immense distese di prati e boschi erano nel pieno della fioritura e il sole splendente del mattino aveva rapidamente sciolto il sottile ghiaccio che ricopriva i laghi e i fiumicciatoli della zona.
    Questo mi piace davvero tanto, mi ha fatto completamente immergere in questo mondo immaginando i prati e i boschi descritti da te!
    Complimenti! Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo e scoprire cosa succederà con l'arrivo di Cloe!!

    Everything you are
    Is everything I'm not
    Night and day
    Light and dark.


  9. #59
    sim dio L'avatar di Sonia
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    Re: Ascolta la Mia Voce

    Shining questo Diario è il sequel de "La voce del silenzio" se hai un pò di tempo leggilo così capirai qualcosa...

    Se è si, va bene...
    Se è no, vattene a quel paese

  10. #60
    sim dio L'avatar di saphira_84
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    Re: Ascolta la Mia Voce

    Ma io non avevo capito che Violet era "Quella" Violet...mi ero dimenticata che avevi detto che questo era il seguito
    Che bello rivedere Danny, è rimasto sempre lo stesso gnocco!
    Cloe ha fatto davvero un bel cambiamento..ora è diventata una brava mogliettina...altro che la ragazzina con la testa per aria di un tempo!

    Mamma mia che odiosa la mamma di Jason! e anche Jason a dirla tutta non mi sta molto simpatico... lo vedo troppo "programmato"!
    Bravissima Elix bel capitolo, come sempre far provare al lettore le stesse emozioni dei personaggi è il tuo forte!

 

 
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