Vavi, cortesemente, una copertina in formato 320x240 in primo post, o non posso aggiungerti all'indice per bene ^^
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Vavi, cortesemente, una copertina in formato 320x240 in primo post, o non posso aggiungerti all'indice per bene ^^
Ok, l'ho appena iniziato. Pensa che manco l'avevo visto XD Sono ancora al primo capitolo ma già lo adoro dal prologo ! Semplicemente il cocktail perfetto ! castello abbandonato, antenati pazzi e sadici. Cosa si vuol di più? Appena finisco di leggerlo tutto faccio un bel commentone ! Le foto son davvero belle, perfette per l'ambientazione. Molto tetre e di colori scuri. Aspetta il mio prossimo commento di 2 pagine eh XD
I'm Only One Sweet Sacrifice
Ci sono persone che dopo la morte andranno in paradiso, altre all'inferno e io andrò a Sovngard.
Finalmente l'ho recuperato !!! E' un diario davvero misterioso. Ho fatti un po' fatica a seguirlo perchè ogni capitolo aveva personaggi diversi ma si capiva che il tutto era collegato. La storia di fondo è davvero fantastica ! Scrivi in maniera davvero fantastica ! La storia contiene molta suspence.
Le foto sono poche... ma va bhè. Anche se ho notato che nell'ultimo capitolo sono aumentate ! Non vedo l'ora di leggere il seguito così si capirà meglio la storia.
I'm Only One Sweet Sacrifice
Ci sono persone che dopo la morte andranno in paradiso, altre all'inferno e io andrò a Sovngard.
Sì, ammetto che è un po' complicato seguire con tutti i personaggi... comunque tra poco staranno tutti(o quasi) assieme e così si riuscirà a capire meglio(:
Appena possibile posto il prossimo capitolo(ho già pronto il testo, mi mancano solo le foto!) assieme a un quadro dei personaggi, così da facilitare la lettura!
E anche le foto sono poche, ma non ti preoccupare che aumenteranno!
Dunque, ti scrivo questo commento man mano che finisco ogni capitolo. Penso che una fatica debba essere ripagata della stessa moneta, e per quella che stai impiegando tu in questo diario, non posso certo scriverti due righe e liquidarti con un “aggiorna presto”, giusto? Ma partiamo dall’idea che mi sono fatta sul prologo…
La copertina (ma probabilmente anche il titolo) avrebbero dovuto farmi capire che stavo per mettermi a leggere un horror… e invece? La sorpresa lo avuta nel bel mezzo del racconto del padre! L’immagine che mi sono creata in testa, dell’uomo che versa l’acido sul viso della donna… mi ha traumatizzata O___O Non sto scherzando! In genere ho uno stomaco forte e non mi impressiono facilmente, ma il pensiero di quella sostanza è un po’ il mio punto debole =S Poi il colpo di grazia me l’hai dato inserendo la foto della dama con il cranio scoperto! Cioè, non bastava la mia fantasia, pure i risultati di quel gesto! Va beh… se ci ripenso mi salgono i brividi... *brr*
Trovo che hai fatto un bellissimo lavoro! Immagini accurate (apprezzo molto anche la grafica), narrazione fluida e accattivante (ti deve piacere molto leggere, eh? Scrivi troppo bene! Complimenti!), peccato che nel primo capitolo mi sono un attimino risentita ^^’ Nulla di grave, eh! Però alle lunghe descrizioni, avrei preferito qualche fotina in più. Non so se hai mai letto “Madame Bovary” di Flaubert… *cof-cof* ma in ogni caso, anche Manzoni è della stessa “scuola”. Ecco. Quando ne ”I Promessi Sposi” sei arrivata a leggere le interminabili pagine di descrizione, te le divoravi tutte in un solo boccone? Oppure pensavi “uffa!”…?
Nel secondo capitolo (che nessuno ti ha commentato ç.ç) sei migliorata decisamente da questo punto di vista. Hai ricominciato a narrare con il ritmo che avevi precedentemente adottato nel prologo, e devo ammettere che questo cambiamento mi ha rincuorata =) Anche la lunghezza del capitolo, mi ha trasmesso una certa carica XD “Ma come?! È già finito?” Il salto temporale è curioso… ma mi piacciono gli intrecci! Magari oltre all’horror avrò il piacere di leggere anche un giallo! A proposito, nello scorso paragrafo (che poi per me è uno dei cinque commenti) mi sono dimenticata di congratularmi per la poesia! Super-Arci-Bella! Scritta pure in rima! Ma quanto tempo ci hai perso? =O
Terzo capitolo. Mmm… la storia si sta addensando sempre di più… e hai mostrato in tutto e per tutto il suo lato fantasy! Il licantropo che è stato resuscitato in questo “spaccato”, è lo stesso che si è manifestato davanti al bambino nel primo capitolo… mentre il ragazzo biondo, è apparso giusto-giusto in quello scorso. Ma mi mancano ancora un po’ di pezzi, ovviamente ;.)
La leggenda dei gemelli mi è piaciuta molto! Solo non capisco l’immagine della donna con in braccio i due bambini… sono in qualche modo i discendenti di Narwain e Sersil? Ti prego, chiariscimi questo dubbio (e perdona la mia lentezza mattutina) ^^’
Nel quarto e nel quinto capitolo, è perfetto il mix tra testo e screenshoots! Ti permettono di gustare il diario fino in fondo, e sicuramente continuerò a seguirti =D Mi hai incuriosita non poco con quest’intrigante trama! Solo, potresti aggiungere una piccola presentazione di tutti i personaggi? O per lo meno, una foto coniugata al loro nome… altrimenti ho paura di perdermi con il prossimo aggiornamento =’(
Bravissima, e complimenti per quello che hai fatto finora! Non smetterò mai di dirtelo: scrivi davvero bene.
Ah! Un’ultima cosa… AUGURI DI BUON COMPLEANNO!
~ Mi dispiace, Diane. Non posso mantenere la mia promessa.
Devi dimenticarti di me. Ma io non mi dimenticherò mai di te. ♕
Prima di tutto ti ringrazio per i complimenti! Il licantropo che è stato resuscitato(che per ora chiamiamo Algernon Mabus) NON è quello apparso al bambino!
Lui è lo zio Pepi, quello ucciso dal biondo Eric(tornerà è uno dei principali antagonisti) che lavora per Mabus e l'ha riportato in vita!
I due bambini con la donna sono Islea(la ragazza) e Xavier(il fratello che incontreremo tra poco!)! La leggenda dei gemelli è l'esempio che usa Mathilde(che noi conosciamo come zia Thilde) per mettere in guardia Margareta... La avvisa che è uno dei segni della profezia(di cui parlerò tra poco...)
In quanto all'ultimo capitolo ti consiglio di osservare bene i bambini... perchè li hai già visti!
Comunque, come ho detto a Karo, tra poco farò un quadro dei personaggi così sarà più facile seguire la trama!
Grazie per gli auguri!!
CAPITOLO VI-ALPHA UND OMEGA
Deine dunkle Seite
Malgrado si sforzasse di sembrare una normale ragazza, Islea Adarea Wolfsangel sapeva che quella notte avrebbe passeggiato da sola in giro per la città, con l’unica compagnia della propria ombra nera, contemplando sia le luci delle case che le stradine buie e deserte.
Era una delle cose a cui non avrebbe mai potuto rinunciare. Amava la notte più del giorno, già da sempre. Ricordava quando ancora correva nei boschi con il suo branco, con al fianco i suoi fratelli e sorelle, di notte sotto la luna piena.
Was du nicht erkennen willst
Dochwonach du immer strebst
Bis du deine Sehnsucht stillst
Il tuo lato oscuro
Ciò che tu non vuoi riconoscere
Ma verso cui sempre tendi
Fino a quando reprimi il tuo desiderio
Il sole stava tramontando e l’area di sosta rifletteva una luce viola.L’asfalto sembrava un lago bluastro e circolare, chiuso dagli edifici che sorgevano dalla parte opposta.
L’ambiente era diventato piuttosto spettrale e silenzioso.
Islea iniziò a camminare, attraversando lo spiazzale vuoto e osservando le strisce che indicavano il
parcheggio.
Il crepuscolo lasciò posto al buio e i lampioni si accesero, dopo aver lampeggiato.Ich bin der Anfang und das Ende
Udì dei passi alle sue spalle. Qualcuno la stava pedinando.
Islea accelerò l’andatura e si ritrovò nella strada deserta.
D’un tratto si fermò e guardò dietro di sé. Non c’era nessuno.
"Se è uno stupido scherzo per farmi spaventare, non è divertente."
Ricominciò a camminare velocemente, senza però mettersi a correre: sapeva che nel momento in cui l’avrebbe fatto, chiunque la seguiva l’avrebbe aggredita. E pensare che si era vestita nel modo meno appariscente possibile proprio per passare inosservata.
Imboccò una via secondaria. Troppo tardi si accorse che era scarsamente illuminata e che non c’era nessuna persona in giro.
Cercò di ritornare sul viale principale, incalzando il passo.
Appena raggiunse l’altra parte della strada, una mano la tirò indietro e la sbatté contro un muro, facendole urtare con violenza la schiena.
Islea sgranò gli occhi e lì, sotto la scarsa luce dei lampioni, vide chi era stato.
«Ti sei persa,tesoro? Vuo iche ti accompagni a casa?» le chiese un tizio dall'aria minacciosa.
Non era solo. Con lui c’erano altri due ragazzi alti e robusti.
«No,grazie» rispose la ragazza e cercò di andare via.
Alpha und Omega
Ich lebe tief in deiner Seele
Ich war schon immer da
Sono l'inizio e la fine
Alpha e Omega
Vivo profondamente nella tua anima
Sono sempre stato là
«Non ho ancora finito.» Lui la trattenne, spingendola con una mano verso il muro.
Gli altri due ragazzi sghignazzarono e lei capì all’ istante che adesso si trovava in un gran brutto pasticcio.
Quella storia però poteva finire male, sia per lei che per lui.
«Che cosa vuoi?» gli domandò mentre la voce le tremava.
«Voglio solo spiegarti una cosa.» Lui le tolse la mano dalla spalla e le soffiò nell’orecchio mentre parlava.
Il suo alito sapeva di birra mista all’inconfondibile odore di hashish. «So che sei nuova e per questa volta lascerò perdere, ma devi sapere che questo strada è nostra, quindi tutti devono fare esattamente ciò che gli viene ordinato. Noi siamo arrivati prima,capisci?»
Islea sapeva dove sarebbe andato a parare e mormorò «Quindi fammi capire,il fatto che io oggi abbia calpestato questo tratto di asfalto ti ha ferito nell'orgoglio? Perchè tu e i tuoi amichetti non scappate a piangere da mammina?»
I due amici si misero a ridere e lui li incenerì con lo sguardo.
Poi si rivolse alla ragazza storcendo le labbra. «Hai poco da fare la sa. Lo sai che la maggior parte della gente di questa posto farebbe carte false per me?»
«E allora perché non vai da loro?» sibilò lei, acida.
Lui sorrise e con una mano le sfiorò la guancia mentre lei volgeva il viso dal altra parte.
«Metti giù le mani!»Islea lo colpì al braccio con un leggero schiaffo ma lui riprese a sfiorarle il volto con le dita.
«Hai un pessimo carattere, sai?» lui sorrise ancora, leccandosi il labbro inferiore con la lingua. Più lei lo respingeva e più lui si esaltava, sembrava che ogni rifiuto lo stuzzicasse ancora di più.
«Ti do un consiglio. Vattene, finché sei ancora in tempo.» Islea lo interruppe prima che completasse quella frase e cercò di allontanarsi.
Ich schüre dein Verlangen
Nach Kontrolle, Geld und Macht
Nach sexuellen Perversionen
Nach deiner Niedertracht
Fomentola tua brama
Versoil controllo, i soldi e il potere
Versola perversione sessuale
Versola tua infamia
Lui la sbatté con ancora più brutalità contro il muro della casa e lei mugugnò di dolore.In meinem Namen wirst du töten
«È inutile che fai tanto la preziosa»bofonchiò seccato e le infilò le dita tra i capelli stringendo il pugno.
I suoi occhi divennero duri e spietati, mostrando una rabbia precedentemente celata. «So bene che genere di ragazza sei in realtà. Le conosco quelle come te. Quindi stai zitta e smetti di darti tutte queste arie!»
Era veramente un imbecille e lei non poteva credere di essere finita da sola, a sera inoltrata, in una via deserta, circondata da tre bulli palestrati che avevano il cervello grande quanto una nocciolina.
Non era ancora passato il primo giorno della sua nuova vita e già si era messa nei guai. Guai grossi.
Gli altri due si avvicinarono e cercarono di bloccarle le braccia, perchè continuava a dimenarsi. Islea liberò una mano, e assestò un sonoro ceffone alla guancia di lui.
Lui si toccò il viso con una smorfia. «Pa.» Le strinse i polsi e la spinse ancora contro il muro, cercando di bloccarle le gambe con le ginocchia.
Islea trasalì spaventata:aveva capito che era anche violento e prepotente, un tipo da evitare.
«Mi stai facendo arrabbiare.»mormorò Islea a denti stretti.
Foltern, Leiden und Schafott
Nel mio nome ucciderai
Torture,sofferenze e patibolo
I tre ragazzi risero e la guardarono compiaciuti.
«Ma non mi dire»sussurrò lui. Avvicinò la bocca e cercò di baciarle il collo. «Che cosa vorresti fare? Noi siamo in tre, tu sei solo una ragazza.»
Un vento gelato soffiò tra le fronde degli alberi della casa alle loro spalle, le piante furono scosse da un vortice d’aria insolito, ma nessuno dei tre se ne accorse.
Lei esitò. Non credeva fosse giusto, eppure doveva farlo, altrimenti chissà cosa le avrebbero fatto quei ragazzi.
Lui cercò di infilarle la mano nella scollatura della giacca, ma lei reagì con un morso e gli stampò sulla carne i segni dei suoi denti.
Il ragazzo urlò di dolore,poi le diede uno schiaffo tanto violento da farle inclinare il capo.«Stupida sa! Adesso ti spezzo le ossa!»
Islea prese finalmente la sua decisione. Non avrebbe voluto ma non le lasciavano altra scelta. «E va bene!» ribadì lei. «Io comunque ti avevo avvertito.»
In una frazione di secondo e gli occhi della ragazza scintillarono di una luce irreale e penetrante. Il tempo di un respiro profondo e le pupille svanirono, lasciando spazio unicamente alle iridi color pece. Il suo corpo tremò, come accadeva ogni volta in cui cercava dentro di sé il potere, finché le dita delle mani non le fremettero, impazienti di lasciare andare il flusso.
Il brivido intenso lungo la pelle l’avvertì che il suo potere si stava scatenando in maniera incontrollabile e ne temeva gli effetti eccessivamente violenti. Aveva ben presente le poche volte in cui, in passato, la sua parte sovrannaturale era prevalsa su quella umana. Se si fosse lasciata andare, quei ragazzi sarebbero morti. Si trattenne appena in tempo. Nonostante tutto, non voleva far loro del male.
CONTINUA