Discussione: Vita: Amore e vendetta (VAV)

Il bacio

Era passato qualche anno, Rachel e Erik avevano appena compiuto rispettivamente 17 e 18 anni. Rachel si era iscritta al club di letteratura come attività del dopo scuola, mentre Erik a quello dello sport. Adorava giocare a calcio. Erik, essendo del posto le aveva fatto conoscere parecchie persone, ma Rachel era riuscita a legare solo con Erik. Usciva solo ed esclusivamente con lui, o per lo meno nel gruppo doveva essere presente anche lui.
Erano sempre assieme quindi, non era cambiato nulla rispetto a quando avevano 8 – 9 anni. La loro amicizia era sempre la stessa, ma entrambi sentivano che c’era probabilmente qualcosa in più. La differenza fra i due era che Erik lo ammetteva con sé stesso mentre Rachel no. Lei voleva credere che fosse solo un po’ di confusione dovuta al fatto che si, beh il suo amico era un gran bel ragazzo. A scuola era invidiata da tutte perché era sempre con lui. Ma a lei ciò non importava, quello che le interessava di più era non perdere mai la sua amicizia. Erik questo non lo sapeva. Lui, vedendo che l’amica ogni tanto lo guardava e arrossiva pensava che in fondo anche lei provasse qualcosa e che, se ci avesse provato, probabilmente ci sarebbe stata. Così iniziò a provarci, flirtando, ma lei rifiutava sempre.



R: - Erik? Ma ci stai provando per caso?-
E: - mmm, no ti pare? -
R: - sarà meglio –
E: - e perché? Se anche fosse? –
R: - ma spero tu stia scherzando, tu sei il mio migliore amico e basta chiaro? –
E:- ok, come vuoi –

ma Erik, era deciso a non mollare, il suo sesto senso maschile gli diceva che lui non le era indifferente.
Così un giorno, mentre erano al parco le chiese di andare al ballo di fine anno con lui.



E: - Solo in amicizia, chiaro -
disse subito lui vedendo la faccia preoccupata di lei.



Rachel ovviamente stava per rifiutare ma poi pensò

R: è solo in amicizia, che male potrebbe farmi?


R: - ok va bene, ma solo perché ho voglia di divertirmi un po’ –
E così andarono al ballo assieme.



Ballarono, mangiarono e si divertirono.



Giunti a metà serata Erik le chiese di uscire un po’ fuori


E: - Rachel, ti va se usciamo un po’? –
R: - sisi, sto morendo dal caldo, ho bisogno di un po’ d’aria –


Così uscirono nel parco del retro della palestra dove si teneva il ballo.
Si sdraiarono prima a terra e poi su una panchina.



Erik la guardava e pensava

E: cavolo, se è bella, fosse un po’ meno stronza sarebbe l’ideale

e decise di buttarsi all’ attacco.





E: - Ehi Rachel? Sai che sei veramente bella questa sera? Il blu ti dona –


Lei arrossendo si girò verso di lui.


R: -grazie-

e in quell’ attimo, come a voler dire a Erik, dai provaci, una folata di vento le fece scendere un ciuffo di capelli sul viso. Erik si avvicinò a lei e arrivò a pochissimi centimetri dal volto dell’amica. Lei si girò subito

R: ma che cavolo vuole fare, oddio, ma perchè mi sento una presa sullo stomaco? Che siano le famose farfalle nello stomaco?



e mentre lei pensava a ciò lui
E: adesso o mai più
e la baciò.



Rachel rimase stupita e in un primo momento si sentì avvolgere da quel bacio, era piacevole. Era il suo primo bacio, era anche il suo primo bacio col suo migliore amico. Questo la fece svegliare subito da quel sogno

R: lui è il mio migliore amico, non può, non può succedere

e si alzò immediatamente in piedi
R: - che cavolo stai facendo Erik? Ma sei impazzito?!! – gli urlò contro e scappò via.



E: - Ferma Rachel, scusa!-


E lui rimase lì, fermo in piedi con ancora l’emozione di aver baciato la donna che gli era sempre piaciuta, ma che lo aveva rifiutato.

Il bacio (II parte)

Dopo quella sera Erik non ebbe più notizie di Rachel per un’intera settimana, e a scuola lei lo evitava. Aveva provato a chiamarla un sacco di volte, ma senza alcuna risposta.







Aveva anche provato ad andare a casa sua, ma Maggie ogni volta, gli diceva che Rachel non voleva vederlo.

Decise poi, sotto consiglio della madre Cindy, di scriverle una lettera.

“Rachel, non so più come fare per contattarti e poterti dire quello che penso, mi dispiace se ti ho ferita, non era mia intenzione. Tu sei la mia migliore amica, e so di aver sbagliato. Probabilmente è stato colpa dei miei ormoni che al momento sono alle stelle, frutto dell’adolescenza, e poi devo ammetterlo, sei una bella ragazza, e sarai anche la mia migliore amica ma, beh si, come posso dirlo… se anche sono il tuo amico ho comunque un paio di occhi. Sì sto divagando come il mio solito. Ti prego perdonami, non era mia intenzione ferirti. Ti prometto che non lo farò più e che da oggi in poi mi comporterò come avrei sempre dovuto fare. Sarò il tuo amico-angelo custode.


Scusami tanto
Erik”

Passarono alcuni giorni e ancora non aveva avuto risposta da Rachel, era sicuro che ormai l’avesse già letta poiché era andato di persona ad imbucarla nella buchetta di casa Scott. Non riusciva a capire perchè lei si fosse così tanto arrabbiata, ogni sera mentre era in camera sua cercava di pensare ad una motivazione ma non gli veniva in mente nulla.
E: spero di non aver rovinato la nostra amicizia
pensava



Rachel però, aveva visto il suo amico imbucare la lettera nella sua buchetta ,e non appena se ne fu andato uscì a recuperarla. Dopodichè si mise seduta sullo sdraio e la lesse.



Lei si sentiva delusa dal gesto dell’amico. Non se lo sarebbe mai immaginato. Lui per lei era un fratello e un amico ma la cosa che non riusciva a mandare giù era il fatto che anche lei, in un primo momento, aveva voluto baciarlo, assecondano quel bacio.
Erik sì era carino ma lei non riusciva, e capendolo poi in questa settimana, non voleva un qualcosa di più da lui perché pensava
<i>“e se non funzionasse? Poi anche l’amicizia finirebbe e io non voglio assolutamente perdere un’altra persona così importante nella mia vita. Ho già perso troppo”</i>.
Questa era la conclusione che riuscì a formulare dopo una settimana di lontananza e di reclusione in camera sua a pensare alla vicenda.



Così dopo tre giorni dalla lettura della lettera decise di presentarsi a casa di Erik.
Suonò al campanello, e le venne ad aprire Cindy.


C: - Ciao Rachel, finalmente – le disse lei abbracciandola
C: - prego entra, Erik è nella sua camera – e si allontanò verso la cucina.


Rachel si avviò verso la camera, ormai conosceva a memoria ogni angolo di quella casa, e quando arrivò alla porta bussò




R:- sono io Erik, Rachel –


Sentì, dall’interno della stanza un rumore sordo, come di una sedia scaraventata per terra.

R: - Erik? Tutto bene? Cosa stai facendo? – disse lei preoccupata e in quel momento Erik aprì la porta.
E: - Rachel, finalmente, vieni entra, scusami ma mi hai spaventato e ho rovesciato la sedia. –
Rachel guardò la stanza, era quella di sempre. Disordinata al massimo.



Si sedette sul letto e fece un bel respiro. Lui le si mise di fronte seduto, pronto per ascoltarla.



A Rachel fece uno strano effetto rivederlo lì di fronte a lei, perchè le venne in mente il bacio.



R: - Erik, sono venuta qui per chiarire la situazione, però ti prego, non fermarmi mentre parlo –
Lui annuì.


R: - Ho letto la tua lettera innanzi tutto. Ma avevo bisogno di capire alcune cose prima di risponderti. Inoltre mi dispiace di averti abbandonato per così tanto tempo, ma avevo assolutamente bisogno di pensare. Tu sì sei carino, ma sei il mio migliore amico e preferisco che rimanga così sempre poiché se fra noi non dovesse funzionare perderei anche la tua amicizia, e questo proprio non lo voglio. Ne ho già passati parecchi di dispiaceri riguardanti a persone care e mi bastano. Spero tu lo capisca. – lei alzò lo sguardo verso di lui e si accorse che le stava sorridendo.







E: Rachel, capisco benissimo quello che vuoi dire e stai tranquilla che non mi permetterò mai più di ferirti e di farti star male. La nostra amicizia sarà per sempre, non mi perderai mai – e alzandosi l’abbracciò amichevolmente.



Da quell’episodio la loro amicizia non venne più ostacolata dall’amore anche se Erik purtroppo non riusciva a fare a meno di pensare ad una sua vita futura assieme a Rachel, ma la cosa che voleva meno di tutte era farla soffrire e quindi decise di soffocare questi suoi sentimenti per lei.

Ciao Laura!
Molto carino questo diario, mi piacciono i due personaggi finora presentati! Mi spiace però che Rachel abbia rifiutato Erik, però la paura di perdere una persona è comprensibile Erik è molto tenero e si vede che ci tiene a lei, sembra un ragazzo d'oro!
Mi spiace per la reputazione del padre di Rachel, spero davvero che possano riabilitare il suo nome in un qualche modo
Attendo il seguito perché voglio sapere come si è evoluta l'amicizia tra Rachel ed Erik!

Erik è davvero caruccio! Rachel dovrebbe buttarsi un pò nel vuoto, in queste situazioni alla fine meglio tentare, chi non risika non rosika! Molto belle le due ultime foto, danno proprio il messaggio che sta riflettendo *_*

Concordo con mary (che è sempre la più saggia e fa impallidire pure Dario Fo ), le ultime due foto sono veramente significative.
La storia mi piace, è scorrevole ma intensa, narrata in modo leggero e genuino; io a volte mi chiedo cosa passi nel cervello delle donne, soprattutto quando hanno sofferto molto da bambine come Rachel.
A volte non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati rispetto ad altri che soffrono d'abbandono e di carenze affettive.
Complimenti per la storia, spero continui presto

Originariamente Scritto da Winged85

Ciao Laura!
Molto carino questo diario, mi piacciono i due personaggi finora presentati! Mi spiace però che Rachel abbia rifiutato Erik, però la paura di perdere una persona è comprensibile Erik è molto tenero e si vede che ci tiene a lei, sembra un ragazzo d'oro!
Mi spiace per la reputazione del padre di Rachel, spero davvero che possano riabilitare il suo nome in un qualche modo
Attendo il seguito perché voglio sapere come si è evoluta l'amicizia tra Rachel ed Erik!

Mi fa un sacco piacere ti piaccia ^^ loro due ed un terzo personaggio saranno i principale personaggi, ma non mancherò di presentarne anche altri ^^
La loro amicizia? mah chissà se rimarrà sempre

Originariamente Scritto da mary24781

Erik è davvero caruccio! Rachel dovrebbe buttarsi un pò nel vuoto, in queste situazioni alla fine meglio tentare, chi non risika non rosika! Molto belle le due ultime foto, danno proprio il messaggio che sta riflettendo *_*

Beh Rachel ha molta paura di perderlo ... se perde lui si sentirebbe sola... lo vede come la figura maschile che le è mancata...

Originariamente Scritto da Acqua&Sapone

Concordo con mary (che è sempre la più saggia e fa impallidire pure Dario Fo ), le ultime due foto sono veramente significative.
La storia mi piace, è scorrevole ma intensa, narrata in modo leggero e genuino; io a volte mi chiedo cosa passi nel cervello delle donne, soprattutto quando hanno sofferto molto da bambine come Rachel.
A volte non ci rendiamo conto di quanto siamo fortunati rispetto ad altri che soffrono d'abbandono e di carenze affettive.
Complimenti per la storia, spero continui presto

Ma grazie..
bellissimo commento
Rachel sarà un personaggio davvero complicato da capire essendo molto chiusa.
MA non voglio spoilerare troppo ^^ ti lascio con il continuo della storia

Nuovo Trasferimento

La situazione era tornata quella di sempre fra Rachel e Erik. Uscivano e si divertivano assieme di nuovo.







Un giorno andarono al centro commerciale poiché Erik doveva comprare un po’ di roba da vestire. Passarono davanti ad un negozio di intimo, Simintimissimi, e Rachel si fermò catturata dalla fotografia pubblicitaria in esposizione nella vetrina.



Era un ragazzo bellissimo, giovane e con un fisico mozzafiato. Quello che però la incuriosì di più era che, questo ragazzo, aveva un volto familiare.
E: - Rachel? Hai visto qualcosa che ti piace a parte il bel fustacchione ? -_- -



R: - No no, o meglio sì questo bellissimo completino blu. Verrò con la mamma a prenderlo –



E proseguì lasciando in dietro un Erik molto perplesso.



E: da quand’ è che le piace portare un perizoma quasi inesistente? Li ha sempre odiati. Interessante… AAA Erik finiscila!



e la seguì.

Purtroppo però arrivò una nuova brutta notizia, questa volta però anche per Erik. L’azienda in cui lavorava Maggie doveva chiudere. Così sia lei che Cindy rimasero senza lavoro.
Passavano i giorni e la situazione era sempre peggio, dovettero vendere la lavatrice per poter comprare un fornello nuovo che si era rotto. Così ora i loro vestiti dovevano andare a lavarli in lavanderia. La spesa cercavano di farla solamente due volte al mese e per cercare di risparmiare un po’ Rachel si diede alla pesca e Maggie al giardinaggio. Un giorno finalmente ricevettero una telefonata che cambiò di nuovo la loro vita. Era Cindy, anche lei rimasta senza lavoro come Maggie poiché sua collega, che era stata contattata dal loro vecchio capo per dirle che stavano per aprire una nuova filiale a Maree Splendenti poiché il nuovo padrone dell’azienda Langrab, il signor Lucas Langrab dopo la morte del padre, vecchio presidente della società aveva deciso di espandersi anche al sud e stavano cercando personale. Ma visto che Lucas sapeva che molti dei vecchi dipendenti erano rimasti senza lavoro voleva cercare di offrire loro una nuova possibilità.



C: - oh Maggie sono così contenta, potremo di nuovo lavorare assieme e per di più a Maree Splendenti, ma sai quanta gente che c’è là? Quanto divertimento? Oh mio dio non sto più nella pelle, ho già fatto preparare le valige a Erik, di a Rachel di prepararle anche lei che dopo domani si parte -

M: - si certo Cindy, mi hai dato una bellissima notizia, spero solo che Rachel la prenda bene, sai secondo me non sarà contenta di cambiare di nuovo città, per fortuna che con lei ci sarà Erik -

E così Maggie riferì tutto a Rachel che, vedendo di nuovo la mamma sorridere, mandò giù il fatto che doveva cambiare di nuovo città e vita. E poi con lei ci sarebbe stato Erik. Questa volta non era sola.
Fu così che arrivarono a Maree Splendenti.

La Nuova Vita a Maree Splendenti

Era più o meno una settimana che era iniziata la sua vita a Maree Splendenti ma Rachel non aveva ancora messo piede fuori dalla porta se non per raggiungere quel piccolo tratto di spiaggia che aveva dietro casa assieme a Erik o a Kira. Ancora non se la sentiva di affrontare tutte quelle persone. Erano tutte così allegre e spensierate. E soprattutto ricche! Si sentiva assolutamente fuori luogo. Oltre al fatto che comunque lei era bianchissima di pelle mentre tutti, lì erano perennemente abbronzati.
Sua madre aveva già iniziato a lavorare e diceva che per ora le sembrava un bel ambiente, sì insomma sembrava essere felice.


Quel giorno Rachel stava prendendo un po’ di sole sugli sdrai di casa sua quando arrivò Erik.



E: - Ehi, ciao Gnoma -
Gnoma era il soprannome che le aveva affibbiato lui da quando si erano conosciuti a causa della sua statura.
R: - Ciao Erik -_- -disse lei sorridendogli.


Era felice di vederlo. La sua compagnia era sempre ben voluta da Rachel. Con lui si sentiva a suo agio, con lui non doveva nascondergli ne’ la sua infelicità ne la sua gioia, anche perché se ne sarebbe comunque accorto subito.



Lui si mise in costume e si sdraiò accanto a lei.



Rachel lo guardò un po’ sorpresa perché notò che il suo amico si stava facendo uomo.





Erik amava lo sport, il suo sogno infatti era quello di diventare un famoso calciatore, e il fatto che praticamente tutti i giorni almeno un’ora di palestra se la faceva si iniziava a vedere. Rachel si accorse che mentre lei lo stava osservando lui la guardava con un sorrisino. Lei allora si voltò subito imbarazzata.
R: - che hai da ridere? -
E: - che hai tu da guardarmi con quegli occhi cara mia - le disse lui ridendo ancora di più.
R: - niente, guardavo il costume che hai, è nuovo per caso? -
lui si guardò le gambe
E: - si Rachel, come no! Ma se me lo hai regalato tu l’anno scorso, guarda che lo puoi dire che stavi guardando i miei addominali - disse lui alzandosi e mettendosi in bella mostra. Lei lo guardò in malo modo e si alzò dallo sdraio



e senza rispondere all’ affermazione dell’amico si diresse verso la spiaggia



R: - io vado a farmi un bagno ebete -_- -


lui la guardò per un po’ allontanarsi e la raggiunse seguito da Kira che fino a quel momento aveva assistito alla scena dormendosela affianco a Rachel.



Fecero un bel bagno assieme scherzando e giocando nell’acqua. Rachel era riuscita a prendere il sole così da sembrare un po’ meno diversa dalle altre ragazze.



Si avviarono verso la casa e Erik le fece una proposta.
E: - Rachel ti va se andiamo al festival estivo questa sera? Pattiniamo un po’ e ci mangiamo qualcosa alle bancarelle che ci sono là, che ne dici? –





Rachel stava per rifiutare quando pensò che effettivamente poteva permettersi di uscire un po’, era stanca di stare sempre e solo fra quelle 4 mura così acconsentì alla proposta dell’amico.
Erik andò a casa per prepararsi e le disse che sarebbe passato a prenderla verso le 19:00.
Rachel andò nella sua camera a prepararsi. Decise di indossare semplicemente una magliettina nera e un paio di jeans e di portare i capelli sciolti al naturale.
Le era sempre piaciuta la sua chioma di capelli neri e ricci, li aveva ereditati dalla nonna paterna. Sua nonna si era sposata giovanissima e aveva avuto suo padre quando aveva appena 22 anni. Rachel l’aveva sempre presa come simbolo da seguire, ma purtroppo lei e il nonno, erano rimasti ad Hiden Spring per cui la vedeva ormai pochissimo. Si guardò allo specchio. E pensò

R: chissà se incontrerò mai l’amore anche io come lei



E si mise sul letto a pensare aspettando l’arrivo di Erik.



Erik arrivò puntuale. Lui aveva già preso la patente, era di un anno più vecchio di lei, così si avviarono in macchina verso il festival. Quando arrivarono in prossimità di un incrocio vicino alla piazza, Rachel vide un mega cartellone con un ragazzo in posa bellissimo.



Ne rimase colpita, non aveva mai visto una bellezza simile da nessuna parte, ma allo stesso tempo vi riconobbe un viso familiare. Era lo stesso che aveva visto tempo prima al centro commerciale. Erik se ne accorse
E: - ehi hai notato anche tu quella bella faccia da culo di Bryan Leonhart? -_- –
Rachel al sentire il suono di quel nome ricordò tutto.
R: - quello è Bryan Leonhart? -
E: - si certo, è il figlio di Richard Leonhart, possiedono praticamente qualsiasi cosa qui a Maree Splendenti e lui fa il modello presso la casa di moda di cui la madre Loren è a capo. Perché così tanta meraviglia? –
Rachel rimase stupita. Con quella famiglia aveva brutti ricordi.
R: - Erik, ti ricordi la sera di Capodanno quando morì mio padre dov’ eravamo? –
Erik allora collegò tutto
E: - oh si che mi ricordo, ma stai tranquilla non avranno più nulla a che fare con te a meno che tu non voglia fare la modella – disse lui ridendo.
Rachel gli diede uno spintone e disse
R: - no scemo è solo che mi ricordano quell’ avvenimento e non avrei mai immaginato di rivederli qui dopo tutti questi anni, mi ero scordata che erano di Maree Splendenti. – e in quel momento arrivarono al festival.









Pattinarono, mangiarono e andarono a casa.



Rachel si era divertita un sacco e si sentiva bene ma allo stesso tempo non riusciva a dimenticare quel volto.



Bryan Leonhart.