Nick Leonhart
Mancava solo una settimana dall’ inizio della scuola. Rachel era agitatissima.
Aveva paura ad incontrare i suoi nuovi compagni di classe.
R: - E se appena diranno il mio nome per presentarmi alla classe, tutti iniziano a prendermi in giro anche lì per mio padre?
E: - Rachel? Sono passati quasi 10 anni, era un pettegolezzo più che altro che andava di moda anni e anni fa e soprattutto non qui a Maree Splendenti che, rispetto a Hiden Spring è lontana anni luce. Stai tranquilla e cerca di rilassarti su – le disse Erik spaparanzandosi sul letto di Rachel.
Era un pomeriggio di inizio Settembre. Erik era venuto da lei come suo solito per chiacchierare e passare un po’ di tempo assieme.
R: - uffa, speriamo sia veramente così. Sono preoccupatissima. Mia madre dice che continuo a farmi pare assurde -_- ma non sono pare, vero? – disse Rachel guardando il suo amico con aria di supplica.
Lui come risposta la guardò male.
E: – Rachel, sì sono tue pare. Smettila di dire cavolate. Piuttosto io dovrei essere agitato, visto che OGGI ho il primo allenamento con la squadra della scuola. Non ho paura perché se ho passato i provini significa che sono in gamba, ma da quello che ho sentito i giocatori del Maree sono bravissimi e arrivano tutti dalla squadra di calcio della scuola. Ho paura di non esserne all’ altezza ecco –
R: - Capisco, beh Erik ti conviene solo aspettare e vedere quello che succede. Come minimo anche tu ti stai facendo solo delle pare. E probabilmente ti aiuteranno a migliorarti e a diventare un giocatore eccellente -
E: - Speriamo, vabbè dai, io vado che sennò faccio pure tardi e non sarebbe il massimo. Ciao gnoma ^^ - e le diede un bacio sulla guancia e scappò verso lo stadio della scuola.
Aveva già tutti gli indumenti necessari nel baule della macchina. Aveva anche comprato delle nuove scarpe da calcio. Quando arrivò si accorse che erano già arrivati tutti i compagni di squadra.
Entrò e salutò tutti presentandosi. Dal fondo dello spogliatoio si alzò un ragazzo biondo. Era alto muscoloso e…bello.
N: – ciao Erik, piacere di conoscerti, io sono il capitano della squadra, Nick Leonhart – e gli strinse la mano.
A sentire quel nome gli vennero i brividi.
E:
che culo sono in squadra con un Leonhart -_-
E: - piacere mio Nick. –
N: -beh cambiati che iniziamo fra pochi minuti e il coach non è uno a cui piace aspettare – gli disse lui battendogli una mano sulla spalla amichevolmente.
E:
beh dai non sembra uno stronzo
Entrarono in campo e dopo una breve presentazione del nuovo programma iniziarono l’allenamento.
L’allenatore gli fece fare un breve giro del campo di corsa e poi subito con una partita. Erik riuscì a giocare benissimo. I suoi avversari erano forti ma lui, impegnandosi al massimo perché sapeva che lo stavano mettendo alla prova, riuscì a tenergli botta e fece pure un goal.
Tornati nello spogliatoio gli si avvicinò di nuovo Nick.
N: – ei Erik, mi piaci, sei forte. Ti va di venire con noi questa sera? Andiamo nel barettino vicino alla spiaggia nord, che ne dici? –
Erik rimase sul subito sorpreso ma poi decise che sarebbe stata una buona idea per poter conoscere e fare amicizia con i ragazzi della città.
E: – va bene, è un problema se porto anche una mia amica? -
N: - o certo che no, se poi è pure bella ancora meglio. A stasera allora. Nove in punto. Ciao – e se ne andò.
E:
Rachel è mia. :>.<: Ma che cavolo stai dicendo Erik, smettila!
e se ne andò verso casa. Mandò un messaggio a Rachel per riferirle il fatto e l’ora in cui sarebbe passato a prenderla.
Rachel appena arrivato il messaggio andò in panico e sua madre la tranquillizzò e le disse di correre a prepararsi.
Salì e si cambiò.
Quando arrivò Erik era abbastanza tranquilla.
R: – allora tutto ok l’allenamento?-
E: - si, ho conosciuto il capitano della squadra, Nick Leonhart. Pensavo fosse “tirino" come il fratello ma non mi sembra affatto. –
R: - Nick Leonhart? O mio dio. Lui spero non si ricordi di me-
R:
e spero non si porti il fratello con lui
Arrivarono al luogo. Erano già arrivati Nick e altri ragazzi e ragazze.
N: – ei ciao Erik- li salutò Nick correndogli incontro
E: – ciao Nick, lei è la mia amica Rachel –
Nick la guardò meravigliato
N: – ciao Rachel, hai un volto familiare, ci siamo già visti ? –
e prima che lei potesse rispondere arrivò verso di loro un ragazzo che le fece dimenticare qualsiasi termine del suo vocabolario.
R:
oh mio Dio