“Curi molto quell'animale, vorresti iscriverlo a qualche concorso o gara?” si intromise mia madre con trasporto. Anche lei era molto legata agli animali ecco perchè mi aveva permesso di tenere anche un cane ed un gatto.
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Scossi il capo,ero troppo affezionata a Bianca e poi non la consideravo comeun'oggetto da far correre o da tener in bella vista.
“Mia”sibillo mio padre.
“Padre” disselei con falsa attenzione.
“Sto aspettando ancora una tua decisione” disse con un tono diverso dal solito. Misi rizzarono i peli sul collo da come la stava guardando, era arrabbiato e non poco.
“Oh mio caro padre, sono ancora molto, molto, molto indecisa.” rispose con tono derisorio.
In quel momento ci fu un giro di sguardi tra mia madre e mio padre, sentivo il nervosismo camminare nell'aria, era quasi palpabile come un velo davanti agli occhi.
“Io e tuo padre abbiamo preso una decisione” iniziò mia madre, guardava mia sorella con uno sguardo di fuoco, il suo tempo era scaduto.
“Non avrai più fondi finchè non prenderai una decisione.. o continuare gli studi o trovarti un lavoro.” finì mio padre con un tono autoritario che non avevo mai sentito o almeno non nei confronti di mia.
“Cosa? Voi non potete farlo!!” gridò mia.
“Non alzare la voce” la corresse subito mia madre.
“Possiamo farlo, siamo i tuoi genitori hai vent'anni e siamo preoccupati per il tuo futuro.” completò il discorso mio padre, e sapevamo tutti in quella stanza che la sua decisione non sarebbe cambiata.
Mia guardo entrambi, era arrabbiata, ma in fondo se l'era cercata, senza nemmeno finire il pranzo si alzo e se ne andò da tavola.
Almeno fino alla cena non ci sarebbe stato nessun'altro dialogo.