Discussione: [LoD] Breath Broken - 1.2 Lose Myself (30/09) VOTI APERTI

Ho deciso di tornare con una nuova LoD, l'altra (un senso di te) ho deciso di chiuderla.
Ho bisogno di novità e ora che ho ritrovato il tempo da dedicare alla mia passione eccomi qui.
Per oggi vi lascio con un assaggio...spero vi piaccia e di postare quanto prima il primo capitolo e di vedervi partecipi in questa LoD

Breath Broken



-Vivere di guerra è come vivere di niente.
Non amare... non sperare...
Tutto quello che gli altri hanno, per te è un lusso a cui non puoi aspirare.
E se una Lei abita nei tuoi pensieri... uccidi il pensiero e scordala.
Rinunciare a Lei sarà la più grande e vera dimostrazione d'amore che puoi darle.
Se non lo farai... pover'uomo, capirai col tempo che, forse, era meglio aver seguito il mio saggio consiglio.
Se ti sembra crudele è perché non hai conosciuto la guerra, la tua sola e unica amante possibile.
Potrei anche sbagliarmi e per il tuo bene me lo auguro...ma sappi che Amore e Guerra non vanno mai a braccetto.-




Nicholas Bennet

1.1 - Forever Alone [Aggiornato il 23/09/2014]
1.2 - Lose Myself [Aggiornato il 30/09/2014]


VOTI APERTI FINO A VENERDì 10/09

In bocca al lupo per questa nuova avventura...
Il pologo incuriosisce molto...attendo con ansia il primo capitolo

Originariamente Scritto da purple__ever

Ciao Adanay! Confesso che mi spiace per la tua decisione di chiudere "Un Senso di Te", credo sia stata la prima LoD che ho letto qui in sezione!
Al contempo però sono molto curiosa su questa tua nuova LoD: il prologo è accattivante e le foto sono qualcosa di strepitoso! Attendo di saperne di più per cui aggiorna prestissimo *.*

ciao Purple!
Un pò dispiace anche a me di aver chiuso 'Un senso di te' ma avevo bisogno di cambiamenti, di cambiare proprio genere di storia
Mi fa piacere comunque di averti incuriosito con questa nuova sto finendo di scrivere il primo capitolo e appena sistemate le foto aggiorno. Spero di farlo in settimana
grazie infinite per il commento e per i complimenti alle foto

Originariamente Scritto da saphira_84

In bocca al lupo per questa nuova avventura...
Il pologo incuriosisce molto...attendo con ansia il primo capitolo

Saphira, ciaoooo!
Sono felice che ti abbia incuriosito, spero di non deludere le aspettative... a prestissimo e crepi il cacciatore (sono animalista xD)

ahahahah Ricca non mi perderai
Mi spiace un pò per l'altra storia... ma ho perso tutti gli stimoli per Anna&Co (
Dai, tra un pò metterò questa online

Ciao Tesora!!!!! NNNOOOOOOOOOOOOOO chiudi un senso...mi piaceva la storia di Anna.
Per fortuna hai rimediato subito con una nuova lod che sa di Amore Odio e Peccato. Mi hai incuriosito molto e come ti seguivo prima ti seguirò anch eadesso. In bocca al lupo per la nuova avventura!

Originariamente Scritto da DELTAG

Ciao Tesora!!!!! NNNOOOOOOOOOOOOOO chiudi un senso...mi piaceva la storia di Anna.
Per fortuna hai rimediato subito con una nuova lod che sa di Amore Odio e Peccato. Mi hai incuriosito molto e come ti seguivo prima ti seguirò anch eadesso. In bocca al lupo per la nuova avventura!

Tesorinaaaa!!! Sono tornata nel mondo dei "vivi" (o per meglio dire nel mondo dei pixel ).
Perdonami per non aver terminato Anna... maledetta ispirazione ballerina -_- Avevo voglia di un genere totalmente diverso ed eccomi qui
Spero che ti piaccia lo stesso... come sempre grazie per il sostegno!

°BREATH BROKEN°



Forever Alone




Un giorno forse l’uomo imparerà a vivere in pace.
Un giorno forse all’uomo spunteranno le ali.
Nicholas ci pensava spesso… la cosa più antica del mondo che ancora oggi era di attualità non era che la guerra. Lui quella la conosceva bene.
-Nicholas Bennet, matricola numero 84677 della partizione speciale d’assalto Delta Force dell’esercito militare degli Stati Uniti d’America-
La sua vita racchiusa in una dicitura di riconoscimento.



Quel rhum bruciava nella gola ma lui ormai neanche lo sentiva più, si era passato un dito sulla cicatrice che attraversava il suo occhio sinistro: dalla fronte a fin sotto lo zigomo.
Un caro ricordo di guerra, l’eco di una granata che aveva scagliato nell'aria pezzi di metallo che erano diventati armi e una di queste l’aveva preso in pieno volto. Per poco non restava cieco, almeno in questo era stato fortunato.
A cosa credeva Nicholas Bennet? Alla patria, all'onore e alla giustizia.
In taluni casi si era chiesto se quello che faceva fosse veramente considerabile giustizia, in fondo è un concetto sin troppo soggettivo e una cosa giusta per uno potrebbe essere sbagliata per l’altro.
Ma non era certo questo che ti insegnano nell'esercito…e in fondo la cosa che importava era che ora fosse nel suo bar preferito a bere rhum, ascoltare musica anziché grida o rumori di spari, e a guardare qualche bella ragazza muovere il culo sodo.



<<Tesoro, non sarebbe il caso di far basta con questa roba?>> una voce femminile familiare gli era arrivata dall’altra parte del bancone del bar.
Era Melissa, una ragazza minuta e ricoperta di tatuaggi, in testa degli assursi capelli mezzi neri e mezzi violacei.
<<Sì, forse è meglio se faccio basta con questa roba… - lui si era zittito per un attimo terminando in un sorso il contenuto del suo bicchiere mentre lei quasi si sorprendeva di come Nicholas fosse stato così mansueto – portami della vodka liscia senza ghiaccio>>
<<Ecco, mi pareva strano>> era stata la sardonica risposta della ragazza.
Melissa era una brava ragazza, la cugina di un suo commilitone a cui era molto legato suo malgrado. Cercava di non attaccarsi più di tanto agli altri militari ben sapendo che il rischio di perderli era sempre piuttosto elevato e riteneva stupido affezionarsi a qualcuno che probabilmente sarebbe morto per poi star male. Meglio tenersi a distanza e cercare di salvarsi il culo e salvarlo agli altri.
Tuttavia Bob Riley era molto più che un commilitone, era un amico, il fratello che non aveva mai avuto.
Melissa aveva interrotto il corso dei suoi pensieri versando nel bicchiere di fronte a lui la bevanda trasparente.
<<Non hai messo una maglia troppo scollata per il posto in cui sei?>>
<<Per il posto in cui sono è anche troppo accollata!>> aveva ammiccato lei mentre lui scoppiava a ridere.
<<Dov’è quel fetente di mio cugino piuttosto? Non ti fa la guardia stasera?>>



Nick aveva preso il bicchiere tra le mani, fissava la vodka all’interno mentre con le mani la muoveva in modo da formare un vortice. Mille pensieri affollavano la sua testa e nessuno di questi era buono.
<<Credo sia ancora da sua madre, lo starà rimpinzando con lasagne e pollo arrosto, conosci Mildred, no?!>>
Melissa aveva riso annuendo mentre continuava ad asciugare alcuni bicchieri da rimettere apposto.
<<Mia zia è certamente la maga della cucina…un po’ eccessiva col dosaggio. Per colpa sua che da adolescente avevo addosso 15 chili di troppo>>
Nicholas aveva sorriso col suo solito sguardo distratto, era una cosa che tutti gli rimproveravano: sembrare sempre disattento a pensare a chissà cosa. La guerra cambia le persone, chi nega è un mentitore.
La prima a farglielo notare era sempre Bonnie.
<<E tu perché sei qui invece di essere con tua figlia?>> eccola là una di quelle domande da cui lui preferiva sempre rifuggire. Non amava parlare di cose troppo personali, forse era scostante. Anche questo gli rimproverava sempre Bonnie.
<<La vedrò domani, stasera è dai nonni materni>>
<<E con lei come và?>> se la domanda di prima era antipatica…questa era del tutto spinosa ma forse per la vodka o perché vedeva in Melissa, in fondo, una buona amica, aveva optato per rispondere ed evitare la pungente risposta che era già salita sulla punta della lingua.
<<Male>>



​...

<<Bonnie ormai è stanca persino di vedermi da lontano.>> aveva ammesso finendo con un sorso la vodka e facendo cenno a Melissa di riempire di nuovo il bicchiere ormai vuoto.
<<Non può essere così intollerante a te, hai provato a parlarci?>>
<<Mi credi tanto idiota? Certo che ci ho parlato ma secondo te è servito a qualcosa?! – si era passato la punta della lingua sulle labbra e si era dato una calmata – Bonnie non ha mai sopportato il mio lavoro. Troppa pena le portava… e come posso darle torto?>>
Già, come poteva dar torto a Bonnie, la sua ex moglie? Di ragioni per troncare il matrimonio ne aveva avute a bizzeffe. Non era stato un buon marito…almeno non in modo convenzionale ma sposare un marines comportava sacrifici che non tutti riescono ad affrontare e lei era tra quelli.
La conosceva fin dall’infanzia, erano praticamente cresciuti insieme, vicini di casa.
Crescendo il loro legame si era fatto sempre più intenso andando a sfociare in una relazione. Si erano messi insieme al liceo quando lui aveva ancora qualche brufolo sul viso e lei l’apparecchio ai denti.
Non saprebbe dire, adesso, se a portarli all’altare fosse stato l’amore o solo l’abitudine, l’idea che ormai si appartenessero. Da quell’unione aveva avuto una bambina, la sua dolce Zoe. Solare, sempre col sorriso e con una spiccata intelligenza.





Aveva i suoi soliti capelli bruni dai riflessi rossicci ma gli occhi erano di sua madre Bonnie, di un vivido azzurro.
<<Sei troppo duro con te stesso Bennet>>
<<Odio quando mi apostrofi per cognome>> aveva sbiascicato irritato.
<<E io odio che tu ti scoli tutto questo alcol, ma che vuoi farci?!>>
La conversazione era morta lì, altri clienti avevano richiesto l’attenzione dell’amica e lui era stato ben lieto di tornare nella sua solitudine, a riflettere ancora sui suoi errori matrimoniali.
Al tradimento che aveva portato alla rottura definitiva.
Il divorzio era già nell’aria da un po’, ne aveva avvertito l’olezzo da parecchio tempo.
La maggior parte dell’anno era fuori per compiere missioni, quando si collegava su skype o discutevano o parlavano di Zoe, principalmente i contatti venivano mantenuti solo per la bambina.
Nei mesi in cui era a casa, invece, lo passavano litigando. Furiose liti con piatti che volavano e parole che ferivano più di mortai.





Zoe in quel periodo si era chiusa a riccio, soffriva dell’aria pesante che si respirava nella loro casa.
Eppure, per quanto entrambi odiassero di far stare male la loro bambina, la rabbia reciproca aveva sempre la meglio. Alle volte cercavano di acquietarsi o di andare in garage e discutere…ma non bastava.
Lui era stremato. Lei era stremata.
E poi era successo una notte, lui aveva lasciato il tetto coniugale dopo l’ennesima lite e aveva cercato riparo da una sua vecchia amica. Non sapeva perché avesse scelto di andare proprio da lei e non da Bob. Menzogna… lo sapeva il perché, lo aveva sempre saputo. Era per commettere l’ultimo passo verso la distruzione del suo matrimonio. Era andato da Lisa solo con lo scopo di trovare pace e sollievo sessuale.
Come aveva aperto la porta non le aveva manco dato il tempo di formulare qualsiasi domanda sul perché fosse lì in piena notte che Nick l’aveva già afferrata per la vita e baciata con veemenza.





Non si era fermato lì. Era andato ben oltre…fino alla camera da letto.
L’aveva spogliata con foga, quasi con rabbia. Aveva sfogato lì le sue frustrazioni e Lisa le era apparsa come un morbido cuscino su cui atterrare e dove trovare ristoro.
Quella notte era cominciata la relazione clandestina con Lisa Kurt.
Quasi ogni notte lui andava da lei e Bonnie lo sapeva. Come poteva non saperlo dal momento che Nicholas non si preoccupava neanche di nascondere le prove?! La verità era che voleva essere scoperto… avrebbe senz’altro fatto prima a chiedere lui il divorzio ma sapeva che non era sufficiente. Bonnie, nonostante le liti, lo avrebbe sempre amato e il divorzio l’avrebbe troncata ma forse non abbastanza da farle smettere di sperare che Nicholas potesse tornare da lei con un lavoro ordinario come un impiegato o un idraulico o un meccanico. No, Nick doveva ammazzare ogni speranza di questo tipo in sua moglie… lei doveva odiarlo come marito e cercare di rifarsi una vita con un uomo più nelle sue corde; Un bancario o un broker.
Dopo 3 mesi lei aveva avuto la prova schiacciante, forse stufa di fare la cornuta che finge di non vedere, una sera l’aveva seguito trovandolo tra le braccia dell’altra donna.
Quella notte aveva dormito da Bob col viso segnato da un livido che gli aveva fatto lei lanciandogli un bicchiere che l’aveva colpito dritto nello zigomo…ma il suo livido non avrebbe mai fatto male quanto il suo tradimento ne aveva fatto a Bonnie…e questo lo dilaniava.




CONTINUA DI SEGUITO -->