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  1. #1
    sim §§§
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    [Sospeso]C'era una volta in simsolandia - Atto I

    [center:3bwb94ce][/center:3bwb94ce]
    Vi dò il benvenuto su questo diario che scrivo da molto tempo ma che solo ora ho iniziato a scrivere su questo forum
    tengo a precisare che questa è una storia un pò particolare rispetto a quelle abituali che gli altri utenti sono abituati a leggere, dato che il tema trattato è la criminalità* vista da molti lati ( lo so che sembra impossibile con the sims eheheh )
    tengo a precisare sin da ora che questa storia NON deve essere per qualsiasi motivo intesa come un incitamento alla violenza o al crimine! Appunto per questo motivo chiedo cortesemente a tutti gli utenti sotto i sedici anni di non leggere e nel caso decidessero di farlo prego gentilmente di leggere più volte la parte scritta in rosso

    Quindi per essere chiaro ve lo spiego simbolicamente, se iniziate a leggere tenete sempre bene a mente che:



    Significa che nel capitolo trattato si parla di violenza, o ci sono foto che la ritraggono


    Significa che nel capitolo ci sono discorsi non adatti ad un pubblico minore ai 16 ( tutta la storia non lo è ma evidenzierò in particolare i capitoli dove si parla di argomenti più pesanti )


    Significa che nel capitolo ci sono chiari riferimenti alla sessualità*


    Significa che il capitolo contiene frasi volgari o parolaccie ( naturalmente censurate, ma facilmente intuibili )


    Significa che il capitolo contiene discorsi o chiari riferimenti alla droga, o a sostanze stupefacenti varie

    E per essere sicuro che lo abbiate capito bene, vi tartasserò in ogni capitolo

    Vi auguro dunque una buona lettura e vi prego di non giudicare immediatamente la storia dai primi capitoli che posso risultare un pò noiosetti

    UNA PICCOLA INTRODUZIONE...
    Questa è la storia di quattro giovani, quattro giovani con una vita poco facile alle spalle
    inizialmente saranno divisi e non si conosceranno, ma le loro storie affini li porteranno a diventare più uniti di una famiglia
    I primi capitoli si concentreranno prevalentemente su Russel, un ragazzo di sedici anni con parecchi problemi familiari e molta rabbia dentro, e la sua voglia incontenibile di cambiare vita lo porterà* a vivere l' avventura più incredibile della sua vita
    Amori
    Denaro
    Amici
    Nemici
    Crimini
    a tutto questo aggiungete una modesta quantità* di adrenalina e preparate la vostra mente e leggere il primo atto della mia storia

    TRAILER VIDEO
    [youtube:3bwb94ce]JEi_dHaoVZg[/youtube:3bwb94ce]
    Nel caso in cui il player non apparisse l' URL è http://www.youtube.com/watch?v=JEi_dHaoVZg

    ATTO I - QUANDO TUTTO EBBE INIZIO
    Chiedo perdono sin da ora per i probabili errori ( per non dire orrori ) grammaticali che potreste incontrare, lo stesso vale se dovesse essermi sfuggita qualche parolaccia non censurata, avvertitemi se per caso ne vedete una che la correggo

    Capitolo 0 - Quando tutto ebbe inizio
    Capitolo 1 - I re e le pedine
    Capitolo 2 - Gli amici sono il sale della vita
    Capitolo 3 - Corri e non voltarti
    Capitolo 4 - Crude realtà*
    Capitolo 5 - Un istante per vivere, due per morire
    Capitolo 6 - Una banda, Una famiglia
    Capitolo 7 - Nei panni di un Playboy
    Capitolo 8 - La donna che valeva dieci uomini
    Capitolo 9 - Faccia a faccia con il passato
    Capitolo 10 - Tra la vita e la morte
    Capitolo 11 - Bentornato Anthony!
    Capitolo 12 - Vent' anni fà*
    Capitolo 13 - Zio Mario


    presto seguirà* il capitolo 14 : Capitolo 14 - Promessa di sangue

    La mia piccola storiella per chi vuole seguirla =) cliK QUI

    UAAAAAARGH! S.T.A.R.S ( anni di incubi grazie a questo coso, ma lo adoro )

  2. #2
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: C'era una volta in simsolandia - Atto I

    Hey, Santhokan, la stavo leggendo già* sul LJ, ma visto che ora sei qui ^_^....vedi che se il video non si vede, è perchè nel codice devi inserire solo la parte dopo la "v"...prova!! Poi appena pubblichi il primo capitolo commento per bene

    Ecco, fai così:
    Codice:
    [youtube]JEi_dHaoVZg[/youtube]


  3. #3
    sim §§§
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    Re: C'era una volta in simsolandia - Atto I

    Attenzione lettori a casa, in questo capitolo potreste incappare in


    CAPITOLO 0 - QUANDO TUTTO EBBE INIZIO

    Tutti amano questo posto, la grande mela come la chiamano in giro per il mondo! a me invece fà* schifo, chi la ama è solo perchè non la conosce...
    Oggi ci siamo trasferiti nella nuova " casa " se così vogliamo chiamarla, un altro buco puzzolente dove mio padre ci ha trascinati, nel vecchio appartamento eravamo indietro con l' affitto e di certo nessuno è felice di affitare alloggi gratis, così mi ritrovo di nuovo in quella classica situazione d' imbarazzo iniziale... nessuno mi conosce e io non conosco nessuno, ma da un lato dico a me stesso che è meglio così, qui nessuno sà* chi è la famiglia Bank.
    In casa fà* un caldo micidiale e sinceramente non mi và* nemmeno di passare una giornata con mio padre e mia madre persi nelle loro continue discussioni che non sono mai arrivate a capo di nulla.
    Così decido di uscire, e di fare un giro in questo nuovo quartiere. Appena esco dal palazzo noto un parchetto che ha tutta l' aria di essere piuttosto fresco e frequentato da altri giovani, così mi ci incammino.


    Appena arrivato mi siedo sul bordo della fontana al centro... Aaaah che goduria finalmente un po di fresco in questo caldo soffocante... così chiudo un attimo gli occhi e la mia mente ritorna indietro a qualche tempo prima....

    ...e il mio pensiero fisso non è altro che lei... alle sue parole... ai suoi baci... alle giornate passate tra le coperte della sua cameretta

    <<Solo noi due bimbo, non abbiamo bisogno di altro... io amo te e tu ami me, cos'altro ci potrebbe essere di necessario??>>
    Ricordo queste parole come se fossero stampate nel mio cervello da secoli... poi tutto così all' improvviso... quell' altro che si è infilato tra me e lei, che me l' ha portata via... che è stato migliore di me dove io non ho saputo essere forte...

    ( rumore di chitarra e una voce stonatissima )


    <<Naaaaa na na na nanaaaaaaa! le migliori serenate di tutta la città*! solo qui! per un dollaro qualsiasi canzone!>>

    Noto così una donna di colore che tenta invano di suonare le note di O sole mio, con una voce così stridula da disturbare anche il sonno dei cadaveri più putrefatti!
    Questo pensiero mi fà* sorridere e cancella momentaneamente quella sensazione di vuoto che mi assale ogni volta che penso a lei... E mentre connetto di essermi istintivamente alzato in piedi all' interruzione di quel viaggio mentale noto che una bella stangona mi sta fissando all' angolo del campetto da basket, diamine devo essere attraente o cosa? vivo in questo quartiere da meno di un giorno e già* ho attratto la prima donzella! Yeah! il mitico Russel Bank fà* colpo! per un attimo sento nel profondo del cuore riecheggiare di nuovo quelle parole <<Solo noi due bimbo, non abbiamo bisogno di altro... io amo te e tu ami me, cos'altro ci potrebbe essere di necessario??>>... vaffa***lo! questi pensieri mi distruggono! è il momento di andare oltre!
    Così mi avvicino lentamente alla puledra che non mi toglie gli occhi di dosso un solo secondo, nella mia testa mille presentazioni prendono vita ma decido di iniziare in modo tranquillo!
    << Ciao, mi chiamo Russel, ho visto che mi guardavi e ho pensato che forse sarebbe stato carino presentarmi >>
    e nella mia testa una vocina dice : sei un presuntuoso Russel... hai già* fatto la prima figuraccia!
    e con mio stupore lei risponde a modo!
    << Piacere Russel mi chiamo Jennifer, sei nuovo di queste parti vero? non ti ho mai visto!>>
    così ci stringiamo la mano in segno di cordialità*
    << Si, mi sono trasferito oggi! e tu? sei di queste part...>>
    All' improvviso mentre sto per staccare la mia mano dalla sua mi si avvicina un tipo


    A primo impatto mi da l' idea di un esaltato, uno di quei discotecari che si impasticca dalla mattina alla sera, e mi guarda con un espressione minacciosa
    così d' istinto lo inizio a guardare anchio e senza che io dica niente attacca a parlare alla ragazza appena conosciuta
    << Ehi Jen, da quando stringi la mano agli esponenti del gay pride? >>
    Rispondo subito alla provocazione
    << Immagino da quando in città* bazzicano finocchi come te! >>
    e lui visivamente turbato da questa mia reazione scatta immediatamente
    << Ehi mezzas**a, non ti ho detto che potevi parlare! qui sei nel nostro territorio e quindi ti conviene andartene immediatamente, prima che chiami il resto del gruppo, e ti spacchi quella faccia da deficiente che ti ritrovi >>
    Jennifer che si trova visivamente in imbarazzo tenta di abbozzare qualche frase di riconciliazione che subito viene soffocata dal mio tono di voce che si fà* più feroce nei confronti di questo gasato
    << Ehi bello, pensi per caso di spaventarmi con queste minaccie da due soldi? Sai non mi fai molta paura se mi dici che hai bisogno di chiamare il tuo gruppetto di sfigati per tenermi testa>>


    Il tipo che pare voler esplodere di rabbia mi sta dando l' impressione di uno che non ha mai ricevuto risposte, deve essersi montato la testa facendo il gradasso con i più deboli, mentre penso a queste parole Jennifer interviene dicendo
    << Avanti Logan è nuovo del posto lascialo perdere è un bravo ragazzo non vedi? >>
    A questo punto scopro dunque che il pagliaccio davanti a me si chiama Logan che dice
    << Oggi è il tuo giorno fortunato sfigato, ma sappi che se ti rivedo di nuovo qui, ti stacco quella testa bacata che ti ritrovi e te la ficco in un posto dove non ti piacerà* >>


    E prima di poter replicare sento una voce anche fin troppo conosciuta chiamarmi da dietro le mie spalle
    <<Russel! ma sei sordo o cosa? sono due ora che ti chiamo al cellulare! ma lo tieni per bellezza quell' aggeggio?>>
    Quelle parole mi fanno capire da subito che la persona che si sta avvicinando è mia madre, così decido di andarle incontro, ma prima di andarmene riguardo Logan e gli dico << Contaci idiota >>
    Non gli dò modo di replicare poichè mi giro e raggiungo mia madre che è un paio di metri più in là*... mentre mi avvicino la osservo, negli ultimi 3 anni è ingrassata come un suino... il medico dice che è una malattia ereditaria della nostra famiglia ma io sono schifosamente magro mentre mia madre e mio padre hanno due pance che sembrano dei mappamondi, ma per quanto riguarda mio padre, non è una malattia a renderlo ciccione, semplicemente l' alcool che assume in dosi massiccie...
    Non mi stupisce che sia venuta lei a cercarmi, poichè immagino che mio padre sia in condizioni penose a casa sbronzo davanti alla TV
    << Scusa mamma, penso di avere la batteria scarica, cosa c'è? >>
    << Vieni ho bisogno di una mano in casa, ti sei dimenticato che dobbiamo ancora scartare tutti i pacchi del trasloco? >>
    Tutto sommato mia madre è una apposto, apparte che beve un po più del dovuto e che ogni tanto cade in uno di quegli strani sbalzi umorali in cui si deprime dicendo che avrebbe sempre voluto un figlio avvocato e palle varie...
    Così ci incamminiamo verso casa insieme e lei mi chiede
    << Chi erano quei ragazzi al parco?>>
    << Due tipi che ho conosciuto ora, lei come hai potuto vedere una bonazza, lui come hai potuto immaginare una testa di c**zo>>
    << Russel ti pare questo il modo di parlare? se non dici una parolaccia ogni 3 secondi sembra tu non sia contento!!>>
    <<Vuoi forse dirmi che non ti sembrava una testa di c**zo? >>
    << Smettila! >>
    << Maaamma mia che pizza parlare con te mà*! vabbè chiamiamo sto ascensore che di farcela a piedi non se ne parla nemmeno lontanamente >>
    A quel punto mia madre mi guarda con uno sguardo che conosco molto bene, che viene seguito da delle parole che già* conosco
    << Ehm... Russell ora che vai su entra in camera tua e scarta i pacchi, papà* non sta molto bene ed è meglio che lo lasciamo un po in pace >>
    nella mia testa un milione di frasi perfide iniziarono a prendere forma ma infondo non avevo motivo di esporle contro di lei
    << Ok mamma non ti preoccupare >>
    mentre dico queste parole apro la porta di casa, e inevitabilmente me lo trovo davanti barcollante con addosso quella puzza inconfondibile di vino rosso, vedo nei suoi occhi la solita rabbia di quando è sbronzo, odio verso i miei confronti poichè io sono il figlio che ha rovinato la sua vita anche se sinceramente non ho mai capito come io abbia fatto, ma prima di riuscire a concludere i miei pensieri
    punta il dito contro di me e dice
    << TU! lurido moccioso! sono stufo di te e di tutte le tue ca**ate! mi hai fatto trasportare tutte queste inutili cianfrusaglie nel trasloco quando avrei potuto risparmiare e comprarmi un altra bottiglia! >>

    Mio padre invece non è un tipo apposto... per niente... tante volte mi chiedo se è sposato con mia madre o con il suo fottut***imo vino rosso
    << Papà* sei ubriaco fradicio >>
    << Non sono ubriaco piscialetto! e poi cosa ci fai ancora qui??? VAI FUORI DAI COG**ONI E NON TORNARE FINCHè NON HAI TROVATO QUALCOSA DA BERE!!! >>
    a quel punto interviene mia madre con gli occhi pieni di lacrime
    << John smettila!!! è nostro figlio non puoi trattarlo così >>
    << Oooh ma certo! mi scusi signora io amo i miei figli! perchè non racconti a tutti dei tuoi innumerevoli aborti eh? o forse la tua coscenza sporca non te lo permette perchè potresti rovinare la bella immaginetta che ti sei fatta in ufficio con i tuoi colleghi str**zi? >>
    a questo punto le lacrime negli occhi di mia madre iniziarono a scendere a dirotto e mentre singhiozza riesce solo a dirgli
    << Sei un mostro >>
    a dire il resto ci penso io
    << Sei un fallito schifoso! Ma ci provi gusto per caso a fare tutto questo?!? eh?? mi fai schif..>>
    la frase viene interrotta da un sonoro schiaffo che mi tira lui in pieno viso, sento l' impatto colpirmi la pelle come una martellata su un incudine, mi colpisce così forte da farmi perdere l' equilibro e cadere a terra, a quel punto apre la porta e mi sbatte fuori... Le lacrime si fanno strada sul mio viso accompagnate dalle grida di mia madre dall' altra parte della porta.
    Sò come funziona, non è la prima volta che succede, e nel giro di un solo giorno tutti già* sanno chi sono i Bank... così sò che sarebbe inutile replicare in qualsiasi modo, devo solo aspettare che gli scenda la sbronza... così mi faccio posto sui gradini e mentre mi asciugo le lacrime riecheggia ancora una volta nella mia testa quella frase...
    <<Solo noi due bimbo, non abbiamo bisogno di altro...>>se solo potessi tornare indietro quanto basta per farti capire quanto ti amavo, e quanto ancora oggi mi manchi forse oggi ci saremmo davvero solo noi... e invece questa vita schifosa è sempre tutta uguale... mio padre è ubriaco e mi ha sbattuto fuori, mia madre è impotente davanti a lui e questa situazione si ripete molto spesso... troppo spesso...
    << Brutta cosa le litigate familiari eh? >>
    Una voce mi fà* sobbalzare dai miei pensieri così mi giro e vedo... FINE CAPITOLO ZERO

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  4. #4
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    Re: C'era una volta in simsolandia - Atto I

    Citazione Originariamente Scritto da Maru1e1a
    Hey, Santhokan, la stavo leggendo già* sul LJ, ma visto che ora sei qui ^_^....vedi che se il video non si vede, è perchè nel codice devi inserire solo la parte dopo la "v"...prova!! Poi appena pubblichi il primo capitolo commento per bene

    Ecco, fai così:
    Codice:
    [youtube]JEi_dHaoVZg[/youtube]
    Sei il mio angelo custode grazie mille

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  5. #5
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    Re: C'era una volta in simsolandia - Atto I

    in questo capitolo si parla di

    Chiunque verrà* sorpreso a infrangere il regolamento perderà* 46 giorni di vita

    CAPITOLO 1 - I RE E LE PEDINE

    Sobbalzando a quelle parole mi giro di colpo e vedo un tipo sui 16 anni, rasato e piuttosto piazzato a muscoli, mi tende la mano come per aiutarmi ad alzarmi dalla posizione in cui sono seduto, e subito mi dice
    << Mi chiamo Anthony, Anthony Corner abito al piano di sopra, vieni alzati >>
    Così mi alzo e rispondo
    << Piacere, io sono Russel Bank.... immagino tu abbia sentito tutto prima...>>
    ma noto che Anthony fà* un sorriso amichevole e mi da una pacca sulla spalla
    << Tranquillo, conosco queste situazioni non prenderti male >>
    Ad un certo punto estrae dalla tasca posteriore un porta sigarette in metallo, lo apre e tira fuori una canna, se la porta alla bocca e la accende, dopo due tiri me la passa e mi dice
    << Vuoi farti un paio di tiri? in questi casi credimi che aiuta a rilassarsi >>
    Così prendo la canna, aspiro il primo tiro e inizio a tossire, mentre Anthony inizia a ridere e mi dice
    << non sei abituato eh? si vede che sei nuovo da queste parti! >>
    così cercando di calmare la tosse gli rispondo chiedendogli
    << Perchè cosa intendi? >>
    e lui riprendendosi la canna con un gesto quasi inquisitorio
    << Da queste parti ci sbombardiamo piuttosto frequentemente, e sinceramente inizio ad avere il timore che non mi faccia più nulla questa erbaccia >>
    Fà* altri due tiri profondi quasi come se stesse facendo aroma terapia, poi la spegne e se la rimette nel porta sigarette, fatto questo tira fuori un fazzoletto dalla tasca anteriore dei pantaloni e si soffia il naso. a quel punto mi guarda e mi chiede
    << Immagino tu non abbia niente da fare, andiamo a farci un giro? così ti presento la zona>>
    L' idea non mi pare affatto male... poso un momento gli occhi sulla porta di casa, gesto che Anthony nota e commenta sarcasticamente dicendo
    << Beh se vuoi puoi sempre rimanere qui ad aspettare >>
    così accenno un mezzo sorriso e scendiamo nell' atrio, Anthony tira fuori un mazzo di chiavi e si avvicina a una catapecchia ambulante la apre e poi mi guarda dicendo
    << Embè? cosa ti aspettavi? una Ferrari? dai sali>>
    Apro la portiera e salgo in macchina, che naturalmente è impregnata dell' odore di canna.



    Dopo una manciata di minuti ci ritroviamo vicino ad una vecchia spiaggia che ha tutta l' aria di essere stata vittima di festini giovanili in riva al mare
    seguo Anthony che si avvicina alla riva del mare, poi fermandosi e guardando all' orizzonte mi dice,
    << guarda che spettacolo di tramonto! amo questo posto quando ho le palle girate e mi voglio isolare dal mondo intero vengo sempre qui e mi siedo a guardare questo tramonto incantato >>
    mi lascio scappare un commento sarcastico dicendo
    <<Con un padre come il mio dovrei vivere qui allora...>>
    ed Anthony abbassa lo sguardo dicendo
    << Io il mio non l' ho mai conosciuto...>>
    a quel punto mi dico silenziosamente tra me e me che sono un vero idiota
    << Scusami non volevo... >>
    ma lui non sembra affatto disturbato infatti mi risponde dicendo
    << Tranquillo ormai è una storia vecchia come il mondo... è successo quando mia madre è rimasta incinta, e non è come pensi tu... non è scappato appena lo ha scoperto, anzi da come mi racconta mia madre era molto felice>>
    poi si prende un attimo di pausa e fa un respiro profondo
    << Ma come ben sai un figlio porta spese, e noi i soldi non sappiamo nemmeno come sono fatti... così quel povero cristiano decise di spaccarsi la schiena 14 ore al giorno in una fabbrica di mattoni ma come al solito i soldi bastavano a malapena per tirare avanti...>>
    Fà* un altra pausa e nei suoi occhi inizia ad animarsi qualcosa... come una rabbia che vive nel profondo del suo cuore da molto tempo
    << Così uno dei dirigenti della fabbrica di allora notò la sua situazione di disagio economico, e gli propose un accordo... doveva portare un pacco ad un certo Amir Ektorp dall' altra parte della città*... in cambio avrebbe ricevuto 4000 dollari... cioè ca**o ti rendi conto? 4000 dollari io non so nemmeno che forma hanno! >>
    Allora io che ormai sono incuriosito dal racconto mi lascio scappare una domanda
    << e poi? cosa successe? >>
    << Bella domanda... sò che il pacco ci è arrivato dall' altra parte della città*, mio padre no... mai... le ipotesi sono molte ma la più plausibile e quella che lui è stato usato come una pedina in un gioco mooolto più grande di lui... e le pedine sono le prime ad essere mangiate per la salvezza del re>>
    a quel punto Anthony sorride e mi dice in modo sarcastico come per sdrammatizzare



    << E tu cosa ti senti? una pedina o un re? >>
    Allora ridiamo tutti e due, lui tira di nuovo fuori la sua canna e questa volta la fuma tutta
    io che intanto sto guardando l' orizzonte gli dico
    << Sai Anthony... se dovessi dirtelo seriamente... mi sento un re costretto a mascherarsi da pedina>>
    lui mi guarda alzando il sopraciglio e risponde
    << ca**o amico, di stronzate filosofiche ne ho sentite tante, ma questa me lo fà* venire letteralmente duro!>>
    così scoppiamo in un altra risata poi mi guarda serio e mi dice
    << Spiegati meglio >>
    lo guardo negli occhi e gli dico
    << le nostre storie si assomigliano, e penso che anche tu sei stufo di questa vita mediocre del ca**o... se solo avessi l' opportunità* di dimostrare il mio talento in qualcosa, allora si che potrei far vedere al mondo che sono un vero re>>
    lui che sembra interessato al discorso mi dice
    << Dimostrare il tuo talento in qualcosa? ad esempio?? >>
    << Non saprei dirti con precisione cosa... ma diciamo solo un' opportunità*... sai quelle che ti cambiano la vita, davvero... cambiare la mia vita è l' unica cosa che posso volere ora... >>
    Allora Anthony mi guarda con uno sguardo serio e mi dice
    << Senti Russel tu mi sembri un tipo apposto, forse questa opportunità* di cui parli possiamo prendercela insieme... ma non qui, andiamo in un posto più movimentato in cui nessuno puo sentirci>>



    facciamo un veloce scatto fino alla macchina e poi parte a manetta come se fosse super esaltato all' idea di quello che stava per dirmi, arriviamo ad un locale in meno di cinque minuti dove entriamo senza troppi casini, così ci sediamo ad un tavolino e ci scambiamo uno sguardo lungo e complice, poi con il sopracciglio mi indica un tavolino da calcio balilla e mi dice
    << Ci facciamo una partitella? se ci si diverte le chiacchere vengono molto meglio credimi! >>
    non mi faccio pregare troppo e accetto la partitella, iniziando a giocare Anthony inizia a parlare
    << Vedi Russel quello che sto per dirti ora deve rimanere tra me e te... altrimenti ti strappo le palle e ci faccio un portachiavi! >>
    annuisco come per dirgli che può fidarsi
    << Bene amico... vedi io la penso proprio come te su quel discorso del re o della pedina... un opportunità* l'abbiamo, forse non sarà* la migliore ma almeno è un opportunità*! >>
    si guarda in giro e poi sottovoce mi dice
    << possiamo prenderci questa fottuti**ima città*, con la gente giusta e le palle sotto nessuno ce lo può impedire!! >>
    rispondo sotto voce chiedendo
    << si ma in che modo?? >>
    lui mi guarda come se stesse guardando un cretino che non capisce
    << i modi sono molti e noi lo dovremmo adoperare tutti... spaccio, rapine, estorsioni... tutto! finchè questa città* cadrà* ai nostri piedi>>
    << Tu sei un fuori di testa Anthony >>
    dopo questa affermazione mi guarda con un espressione di disapprovazione e intanto segna un gol
    << no amico, sono anche fin troppo intelligente... e tu? sei intelligente?? >>



    inizio a pensare molto attentamente alla risposta da dargli e quindi gli pongo una domanda per prendere tempo
    << Cosa ti fà* credere che noi saremmo migliori di chi è in cella o è morto con un buco in testa? >>
    sul suo viso si dipinge un sorriso malizioso
    << me lo fà* credere il fatto che chi è in cella è solo un povero co**ione che non ha saputo farci nel giro, e che i buchi in testa li ho visti solo nei telefilm Russel... Vogliamo la stessa cosa, e sono certo che anche tu sei stanco di tornare in una casa che odi e vivere di stenti... questa società* non può capire quanto siamo speciali, ma noi possiamo prenderci ciò che altri si sono arraffati ingiustamente, distruggendo ogni opportunità* a noi giovani>>
    Con quella parola mi convinco della risposta da dargli
    << Ok, il discorso inizia a piacermi... dimmi come ti vuoi muovere >>
    mi indica un tavolo e mi dice
    << Sediamoci così te lo spiego meglio >>
    ci sediamo e con la testa mi indica un gruppetto di persone davanti a noi
    << Vedi quelli? come pensi siano diventati delle celebrità*? con gli imbrogli Russel, hanno tutti le mani in pasta in un modo o nell' altro! >>



    poi rigira lo sguardo verso di me e dice
    <<< Il piano è questo, iniziamo calmi, ci prendiamo la zona vicino casa nostra e da li iniziamo a spacciare della robaccia... così per tirare su qualche soldo, appena raggiungiamo una buona somma prendiamo un carico di roba buona e la facciamo girare per le mani giuste, quando i fornitori inizieranno a calcolarci, beh allora arriverà* il momento di fare un colpaccio... faremo una rapina alla gioielleria locale ma quello è un passo che affronteremo più avanti...>>
    mi tende la mano e mi dice
    << Soci? >>
    io sorrido e gliela stringo
    << Soci >>
    Fà* un bel sorriso e mi da una pacca sulla spalla e mi dice
    << Allora che ca**o aspetti! divertiamoci!! dobbiamo festeggiare per questa unione! >>
    Così ci alziamo e ci abbracciamo istintivamente lui si avvicina al bancone e intanto con la testa mi indica la pista da ballo e dice
    << Vai a fare due salti in pista magari conosci qualche pollastrella no? >>
    mi fà* un occhiolino e poi si siede al bancone iniziando a dialogare con il barman, allora non me lo faccio ripetere due volte, mi lancio in pista e in men che non si dica mi trovo a ballare con una biondona, che tra l' altro sembra molto più grande di me



    caspita che serata... era iniziata con quello schifoso ubriacone di mio padre e ora mi trovo a ballare con questa tipa che ha tutta l' aria di starci! balliamo per una buona mezz ora, poi lei si ferma guarda l' orologio e dandomi un bigliettino mi dice
    << mi spiace si è fatto tardi ora devo proprio andare, questo e il mio numero se ti interessa richiamami domani >>
    e in quattro e quattr'otto me la vedo sparire, per veder accomparire alle mie spalle Anthony che se la ride dicendo
    << Non te l' ha data eh? ahahahaha >>
    allora gli do un leggero spintone come per mandarlo a quel paese, lui mi guarda e mi dice
    << Ti và* un drink? >>
    naturalmente il drink mi và* e ci sediamo al bar, ordiniamo due mojito e dopo il primo sorso mi guarda e dice
    << Allora Russ, rimaniamo così, domani a scuola all' intervallo scendi giù al bar e ti inizio a spiegare dettagliatamente come ho intenzione di muovere i primi passi, ora mandiamo giù questo veleno e poi ce ne torniamo a casa>>
    annuisco e poi decido di fargli una domanda
    << Anthony scusa se cambio discorso... ma quell' Ektorp, quello che centra con la morte di tuo padre...>>
    non finisco la frase che il suo sguardo si fà* più minaccioso
    << Si Russ, un giorno quando saremo in alto lo troverò, e mandero la sua testa tramite pacco a tutti i figli di putt**a che centrano con la morte di mio padre >>



    Dopo questa affermazione cala il silenzio... beviamo tutto, paghiamo e ce ne andiamo.
    Mentre siamo in macchina Anthony mi fà* una domanda che non avrei mai voluto sentire
    << Russ, parlami un po di te, sei fidanzato? >>
    per un attimo penso di fingere di non aver sentito ma sò che me lo richiederebbe... quindi decido di rispondergli
    << lo ero >>
    dal tono secco della mia risposta Anthony capisce di aver toccato un tasto dolente e quindi svia subito l' argomento dicendo
    << Ehi ca**o la sai una cosa, non sò ancora quanti anni hai!>>
    << Ne ho 16 ma tra pochi giorni ne farò 17 >>
    << Beh siamo quasi coetanei Russ, io ne ho 18 compiuti da 2 mesi >>
    << e fammi indovinare, per il compleanno hai ricevuto questo bolide? >>
    Fà* un sorrisino rimanendo concetrato sulla strada, poi dice
    << Domani ti presento una persona a scuola, un tipo che a prima impressione può sembrarti strano, ma è uno per cui garantisco io... farà* parte del nostro piccolo giro di "gentiluomini" se così vogliamo chiamarci ahahaha >>



    e dopo un altro breve tratto di strada accosta vicino al nostro palazzo e poi mi dice
    << Scendi, io vado a parcheggiare ma non aspettarmi >>
    Detto fatto, entro nel condominio e chiamo l' ascensore... appena mi ritrovo dinanzi alla porta di casa una piccola sensazione d' angoscia mi assale, a pensare le faccie che troverò al suo interno... la porta non è chiusa a chiave, immagino sia opera di mia mamma, entro cercando di fare il minor rumore possibile e tutto d' un tratto sento uno stimolo urgente di andare in bagno, appena ci arrivo mi calo le braghe e inizio a pisciare beatamente, chiudo un attimo gli occhi e ripenso alla serata con Anthony, probabilmente questo ragazzo è un fuori di testa ma se devo dirvi la mia, lo è con stile! pensiamo le stesse cose e sinceramente non penso di aver molto da perdere... l' unica cosa che davvero contava in questa vita è già* andata perduta tempo addietro, portata via da un altro str**zo... così dopo aver svuotato la mia vescica me lo sgrullo e mi ritiro su i pantaloni.
    Il mio nuovo letto come posso notare appena fuori dal bagno è un materasso da 4 soldi su un sostegno in ferro che vale meno del materasso, a primo impatto mi ricorda i letti degli ospedali... mentre mi ci avvicino scorgo la sagoma di mio padre addormentato sul divano con in mano una lattina di birra, con il solito fetore di alcool che si sente in tutta la stanza e mentre lo guardo non posso fare a meno di pensare alle parole di Anthony. così mentre lo guardo sussurro sotto voce
    << Un giorno quando saremo in alto me la pagherai schifoso ubriacone... farai compagnia a quell' Ektorp, dovessi dannarmi per realizzare queste parole! >>



    FINE CAPITOLO 1

    La mia piccola storiella per chi vuole seguirla =) cliK QUI

    UAAAAAARGH! S.T.A.R.S ( anni di incubi grazie a questo coso, ma lo adoro )

  6. #6
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    Re: C'era una volta in simsolandia - Atto I

    Attenzione lettori a casa, leggendo questo capitolo potreste trovarvi di fronte a



    CAPITOLO 2 - GLI AMICI SONO IL SALE DELLA VITA

    Bip bip - bip bip
    il suono della sveglia del telefono mi sta lentamente riportando alla realtà*, ma prima di svegliarmi completamente tengo gli occhi chiusi e ripenso ancora un attimo a ciò che ho appena sognato



    è stato un sogno stupendo... ho sognato una bellissima villa oltre il ponte che divide questa città* dai morti di fame come me dalle celebrità*... e quella villa era mia... o meglio era nostra, mia e sua...
    per un attimo eravamo ancora in quel letto, stretti abbracciati, e i nostri occhi si scambiavano sguardi dolci e innamorati, nessuna parola, infondo in situazioni come quelle non servono parole, solo sguardi pieni di un amore che nemmeno mille poesie possono descrivere... noi due, insieme, di nuovo
    Bip bip - Bip bip
    la sveglia non smette di suonare ma ho ancora voglia di pensarci per un altra manciata di secondi... i tuoi capelli biondi come l' oro e i tuoi occhi azzurri come il ghiaccio più puro dell antardite che mi fissano, che mi fanno battere il cuore come un tamburo maori e poi... poi di nuovo quelle parole
    Solo noi due bimbo, solo noi due...
    Bip bip - Bip bip
    aaah fottuti**ima sveglia! apro gli occhi quasi come se farlo sia uno sforzo disumano, mi guardo intorno e lentamente perdo il contatto con quella vita che non mi appartiene, che fà* solo parte dei miei sogni.... ancora per poco Russel, ancora per poco!
    Mi alzo e mi trascino fino al cesso con il classico alzabandiera mattutino, svuoto la vescica e poi mi guardo un attimo allo specchio, e nei miei occhi vedo qualcosa di nuovo... una nuova speranza, una nuova felicità*!
    Esco e mi trovo mia madre davanti che mi dice
    << Buongiorno signorino! ieri abbiamo fatto le ore piccole eh?>>
    a primo impatto avrei tanta voglia di risponderle male... ma infondo è anche lei una pedina incapace di contrastare mio padre, e sinceramente più di una volta mi sono chiesto perchè non lo manda a quel paese e decide di andare via... la seguirei immediatamente e lascierei quel lurido porco a marcire nel suo schifo...
    << Eh si mamma, ho conosciuto il ragazzo del piano di sopra e siamo andati a farci un giretto! tranquilla è un tipo apposto >>
    nella mia testa mi dò del bugiardo
    << Mi fà* piacere che hai già* fatto conoscenza giovanotto! dai ora vestiti, tra poco passa lo scuolabus, non vorrai bigiarti il primo giorno spero!! >>
    tra me e me una vocina dice, no mammina cara, questo è l' unico giorno della mia vita in cui vado a scuola moooolto volentieri!
    << Tranquilla mamma, cercherò di fare il bravo per un pò >>
    nella mia testa mi dò nuovamente del bugiardo



    mi infilo la maglia e i jeans, apro il frigo prendo una bottiglia di latte, mi riempo il bicchiere e prendo 3 biscotti dal mobile di fianco, poi mi siedo e dò un occhiata veloce al giornale sul tavolo li a lato, il New York Times, in prima pagina in grosso leggo : "il senatore McCornell avanza la proposta antidegrado" incuriosito allora continuo a leggere un breve paragrafo in cui il senatore parla del suo progetto e le parole che seguono sono queste
    " Viviamo in tempi difficili e i giovani più volte scelgono strade alternative alla legge, troppi giovani affondano i loro problemi in una siringa infilata nel braccio, è inaccettabile che il tasso di morte giovanile si sia alzato così tanto negli ultimi anni! "
    poi una domanda del reporter che tra l' altro mi pongo anchio
    " e lei cosa propone per evitare che questo accada? "
    e anche se le parole scritte sul giornale non sono altro che lettere stampate su carta mi immagino la faccia di quel porco lubrificato fiero dei suoi progetti
    " quello che propongo è applicare un coprifuoco dopo le 23, e soprattutto di recuperare questi giovani con dei progetti integrativi nella società*"
    così allontano il giornale e dico
    << certo brutto co**ione, da uno che si fà* il bagno nei soldi come te mi chiedo quali "progetti di recupero" ci si può aspettare! un concorso di letteratura per caso? ma vaffan**lo! la tua letteratura mi lascia proprio dove mi trovo ora! >>
    bevo il latte e prendo lo zaino, saluto mia madre e decido di prendere la via delle scale
    in pochi secondi mi trovo giù alla fermata del bus, e frugandomi tra le tasche trovo un bigliettino con scritto
    Annie 564-0097133 chiamami, sorridendo mi ricordo della serata precedente e della bionda con cui ho ballato e sento una leggera adrenalina invadere i miei pensieri sapendo che da li a poco avrei raggiunto la scuola e finalmente conosciuto i progetti di Anthony
    << Ehi ehi, cosa ci fà* uno sciupa bionde come te alla fermata del bus invece che su una limosine? >>
    mi giro e quasi come per scherzo della sorte me lo trovo dietro
    << Ciao Tony! allora come stai? >>
    mi guarda, poi apre il suo portasigarette dal quale estrae un altra canna, l' accende, mi sbuffa in faccia e poi dice
    << Ora benissimo! >>
    in quel momento arriva il bus, lui spegne la canna e sale subito, io invece mi incanto un attimo a guardare il bus che mi avrebbe portato in una nuova scuola, che nei miei pensieri era la X dalla quale sarebbe iniziato il mio percorso verso la vetta



    così salgo e mi siedo di fianco ad Anthony notando che stranamente il bus e completamente vuoto tranne me e lui
    << Ehi Tony perchè non c'è nessuno su questo bus? >>
    lui che intanto ha la faccia mezza addormentata e mezza sconvolta mi risponde dicendo
    << Siamo i primi del giro, anche se in realtà* qui il bus è una cosa da pezzenti, molti vanno a scuola in moto, o con la macchina di paparino >>
    dopo quell' affermazione mi metto l' mp3 alle orecchie e inizio ad ascoltare musica Hip Hop, il bus impega una buona quantità* di tempo prima di arrivare alla fermata successiva, nella quale salgono 3 ragazze, una di colore con le treccine e le altre due vestite identiche con la voce da gallina, poi subito dopo vedo arrivare un ragazzo di colore, un grassone esagerato che a fatica riesce a passare dalle porte, noto che Anthony appena lo vede fà* uno strano sorriso e poi dice
    << Ehi Mitch, sai mi sono sempre chiesto perchè corri quando sei in ritardo... potresti rotolare con quella pancia che ti ritrovi! faresti molto prima! >>
    il ragazzo che inquadro subito come lo sfigato della situazione incassa la derisione con l' espressione di chi è abituato ad essere sfottuto costantemente e si siede nei posti immezzo dal bus lontano, isolato dal resto delle persone, se non del mondo
    facciamo altre 6 fermate in cui salgono una notevole quantità* di ragazzi e ragazze, altre 6 fermate nelle quali Anthony si è addormentato con la faccia contro il vetro
    dopo una buona mezz'ora arriviamo dinanzi alla scuola, la StingingBerg High School, a primo impatto mi da l' idea che questa scuola sia stata costruita da quel senatore McCornell, una bucolica struttura che vanta di aver avuto degli studenti da 10 e lode, già* a conti fatti però, la maggior parte di loro oggi sono come minimo serial killer o maniaci che si divertono a darsi fuoco alle dita dei piedi



    appena giungiamo dinanzi al portone Anthony mi dice
    << Allora Russ, ora vai in classe, oggi per tua fortuna usciamo alle 12, quindi cambio di programma, ci vediamo direttamente fuori>>
    alzo il pollice per dirgli ok e mi incammino nella mia nuova classe
    la 3 NH, appena entro come al solito mi assale quella sensazione d' imbarazzo di quando non si conosce nessuno e cerco di guardarmi intorno il meno possibile, poco dopo entra il resto della classe e a forza trattengo una risata quando per ultimo vedo entrare quel Mitch di prima, che naturalmente si siede al terzultimo banco senza compagno di banco, mentre al mio fianco si siede una ragazza con i capelli neri legati a coda di cavallo, tette microscopiche e faccia da topo, la guardo, le faccio un sorriso e le dico
    << Ciao, mi chiamo Russel, e sono nuovo >>
    lei mi guarda come se solo a quel momento si fosse accorta di avermi affianco e arrossisce immediatamente, poi dice
    << Oh... C-Ciao! >>
    così quasi divertito da quel suo imbarazzo le tendo la mano e le dico
    << E tu? come ti chiami?>>
    poi le faccio l' occhiolino e aggiungo
    << Tranquilla non mordo >>
    parole che amplificano il suo rossore d' imbarazzo, mi tende la sua mano piccola e scheletrica e poi dice
    << Scusami che sbadata... io mi chiamo Giovanna!>>
    parole che sono subito seguite da una voce roca di chi ha una lunga relazione con il fumo delle sigarette
    << Buongiorno ragazzi, fate silenzio che faccio un appello veloce veloce >>
    L' uomo che ho di fronte è un tipo sulla cinquantina, con la schiena leggermente ricurva, occhiali bordati di tartaruga e pochi capelli che gli fanno da monumento ai caduti in testa
    inizia l' appello e arrivato al mio cognome dice
    << Bank, tu devi essere quello nuovo >>
    a primo impatto vorrei rispondergli, ma dai c**zo! non mi dire!
    << si professore sono io >>
    allora lui mi guarda con uno sguardo scrutatorio
    << Ok Bank, io solo il professore Minin, insegno economia >>
    poi si abbassa leggermente gli occhiali e aggiunge
    << Sappi che da queste parti non sono graditi i fannulloni, e tu mi dai l' impressione di esserne uno >>
    nella mia testa gli rispondo dicendo : anche tu mi dai l' impressione di essere un succhiac**zi, e nemmeno quelli sono graditi dalle mie parti
    mentre invece abbozzo un sorrisetto e dico
    << Caspita professore, che vista che ha, mi ha già* scoperto >>
    affermazione che strappa qualche risatina alle mie spalle
    il prof si rimette gli occhiali, fà* un sorrisetto che interpreto come un : ridi ridi che ti rompo il c**o in pagella e poi continua con il suo appello
    finito l' appello inizia una noiosissima lezione sul sistema capitalista, lezione durante la quale fingo solo di prendere appunti, mentre in realta faccio scarabocchi sul mio quaderno, dopo un tempo che pare interminabile suona la campana e finalmente si esce, e mentre sto chiudendo lo zaino Giovanna mi guarda più rossa di un pomodoro e mi dice
    << B-Beh a domani allora Russel>> poi leggo nei suoi occhi che la sua timidezza le impedisce di aggiungere altro così rispondo dicendole
    << Certo a domani Giovanna, è stato un piacere conoscerti >>
    parole che pare interpretare come un " Mi vuoi sposare? "
    fà* un sorriso a 99 denti e poi dice
    << Grazie!!! è stato un piacere anche per me! >>
    appena esco trovo Anthony appoggiato alla porta che mi guarda e dice
    << Ca**o Russ, non pensavo i frutti di mare ti piacessero così tanto >>
    io lo guardo e gli dico
    << Perchè? >>
    e lui come se stesse esponendo l' ovvio dice
    << Guarda con che cozza stai parlando! Con un pò di limone sarebbe perfetta >>
    Giovanna che deve aver sentito quelle parole fà* l' espressione di chi vede il marito nel pieno dell' amplesso con un altra e corre via piagnucolando litanie incompresibili
    poi Anthony mi da un leggero coppino e mi dice
    << Caz**te apparte, abbiamo da fare dai sbrigati>>
    così usciamo e io dico
    << Allora , si può sapere dove siamo diretti? >>



    Lui mi guarda e mi prende sotto braccio e poi dice
    << Andiamo verso la periferia, quel co**ione di Tommey doveva farsi trovare qui ma conoscendolo sarà* sul suo divano fatto come un topo>>
    dico d' istinto
    << Chi è Tommey? >>
    << Il tipo di cui ti parlavo ieri! ah... e non giudicarlo dall' aspetto fisico, è uno apposto, è un po strano ma se vedi i suoi genitori capisci tutto... >>
    incuriosito chiedo
    << Perchè? >>
    e mentre mi fà* strada verso la fermata dell' autobus che ci porterà* a destinazione risponde dicendo
    << Il padre, Emil, è un ex membro di un gruppo rock, ora fà* il tatuatore in casa, sua madre invece sembra un involtino primavera formato gigante, una specie di balena che si veste dark, ma infondo affianco ad un tipo come Emil non ti potevi immaginare un altra donna>>
    Arriva l' autobus, saliamo e mentre viaggiamo vedo quella Jennifer del giorno prima, la saluto ma lei finge di non vedermi e Anthony che nota il mio gesto dice
    << Stai facendo un buco nell' acqua Russ, quella è la tipa di quel co**ione di Logan, e sinceramente non capisco come una cavalla allucinante come lei possa stare con un babbo come lui >>
    sto per dirgli che lo conosco quando gli suona il telefono
    scambia pochi monosillabi e qualche imprecazione poi chiude e mi dice
    << Siamo arrivati, scendiamo >>
    mi dò una veloce occhiata intorno, il posto è un classico quartiere di periferia, un paio di villette, qualche albero qua e la e l' aria pulita di un posto poco trafficato
    ci avviciniamo ad una villetta color azzurrino e Anthony suona il campanello



    suona un paio di volte ma dall' altra parte della porta nessuna risposta...
    si gira verso di me e dice
    << Se non è in casa giuro che appena lo prendo... >>
    parole che vengono interrotte dalla porta che si apre seguita da una voce piuttosto acuta che dice
    << Fammi sentire, appena mi prendi cosa fai? >>
    il tipo che mi trovo davanti è una cosa indescrivibile, ha un ciuffo biondo tipo quello degli emo, anche se con loro pare avere in comune solo quello, i suoi occhi azzurri segnati dal rosso di una fattanza da canna infinita la dicono lunga sul suo stile di vita
    Anthony lo guarda e gli dice
    << Tommey lurido finocchio! ma che fine hai fatto stamattina? ti aspettavo a scuola! >>
    Tommey fà* un espressione che fà* intendere che sta riflettendo, poi dopo dice
    << mmm vediamo, ti ricordi quella tipa che mi aveva chiesto di uscire, beh stamattina mi ha detto di avere casa libera e di certo non mi sono lasciato sfuggire l' occasione! >>
    Anthony batte le mane e poi dice
    << Bravo bravo preferisci una zoccoletta al tuo vecchio amico Tony? >>
    e Tommey risponde tranquillamente dicendo
    << Beh il mio vecchio amico Tony tra le gambe, per quanto microscopico ha un pene, e a me sinceramente piace un altra cosa>>
    i due scoppiano in una risata e poi si abbracciano, dopo questo gesto di affetto amichevole Anthony mi indica e dice
    << Tom ti presento Russel, un tipo apposto per cui garantisco io >>
    detto questo ci invita dentro, poi mi si avvicina e mi tende la mano dicendo
    << Ciao Russel, come và*? >>
    io gli stringo la mano e gli dico
    << Bene grazie Tommey, piacere di conoscerti>>




    mi invita a sedermi su un divano blu insieme ad Anthony e poi dice
    << Ci facciamo una birretta ragazzi? >>
    io ed Anthony ci scambiamo uno sguardo e poi annuiamo contemporaneamente
    così iniziamo ad affrontare l' argomento dopo qualche sorso di birra
    inizia Anthony dicendo
    << Tom, tu sai già* di cosa sto per parlare, Russ tu sei nuovo del giro quindi dobbiamo spiegarti qualcosa>>
    i due si guardano e poi Anthony continua
    << Da queste parti, il crimine non è come la mafia siciliana o come la triade giapponese, qui le piazze se le sono smezzate delle bande di ragazzini, da soli non valgono un quarto di dollaro quindi tendono a formare dei gruppi piuttosto numerosi >>
    Tommey aggiunge
    << E quando diciamo numerosi, diciamo davvero numerosi >>
    Anthony lo guarda e poi continua
    << Esatto, quindi noi siamo tre, e a conti fatti valiamo meno di un ca**o tranne per il fatto che anche da soli noi sappiamo farci valere, per Tommey posso garantirti io che sà* essere un valido aiuto nel mezzo di una rissa, e per quanto mi riguarda, questi muscoli me li sono fatti per la strada>>
    Tommey si infila di nuovo nel discorso dicendo
    << Quindi Russ, quello che ti stiamo dicendo è che, più di una volta qui vedrai botte, e se non sarai capace di difenderti oltre a vederle, le prenderai anche >>
    io li guardo entrambi e poi faccio spallucce dicendo
    << Per me non c'è nessun problema se c'è da menare qualche esaltato >>
    Tommey mi fà* un sorriso e poi dice
    << Bravo ragazzo, mi stai già* simpatico >>
    così Anthony riprende a parlare
    << Ok ragazzi, bene le cose sono chiare per tutti e tre, ora passiamo al sodo, dobbiamo muoverci e anche abbastanza in fretta... io propongo di prenderci la zona di Martin Park vicino casa mia e di Russ, è controllata dai MagikaRound a capo di quel co**ione di Logan, sono delle femminucce prese in singolo, e il primo e proprio Logan, se prendiamo lui e lo conciamo per le feste,gli altri che lo hanno divinizzato non se lo sogneranno nemmeno lontamente di venirci a cercare >>
    Tommey si gratta il mento e dice
    << si ma come facciamo a prenderlo da solo? >>
    ed Anthony inizia a pensare poi dice
    << quello è un cagasotto e appena sente aria di guai se ne scappa >>
    allora decido di intervenire
    << Io avrei una soluzione ragazzi, ho incontrato quell' esaltato ieri al parco con la sua ragazza >>
    e Tommey dice
    << Certo è sempre li, ma appena sente puzza di guai se la fila e in pochi minuti chiama il resto della sua compagnia, che per quanto mezze seghe sono troppi solo per noi 3 >>
    allora io che ho avuto un idea geniale dico subito
    << Vero, ma se noi non gli permettiamo di scappare lui non chiamerà* proprio nessuno! >>
    i due fanno un sorrisetto complice guardandosi e dicono contemporaneamente
    << Continua >>



    allora super esaltato inizio a spiegare
    << Vedete quel povero imbecille ieri mi ha beccato mentre mi presentavo alla sua ragazza e ha tirato fuori i denti per far vedere che è un grande, quindi ora se dovessi rincontrarlo da solo sicuramente penserà* di poterlo fare di nuovo, bene voi vi nasconderete nel campo da basket e io darò il tempo a quel gasato di montarsi fingendo di avere paura di lui, così avrete il tempo di coglierlo da dietro e non potrà* fuggire in nessun modo... allora a quel punto lo avremo in pugno e potremo fare quello che vogliamo di lui >>
    i due mi guardano compiaciuti poi tommey mi dà* una pacca sulla spalla e dice
    << Sei un fot**to criminale amico! tu cosa ne dici Tony? >>
    << Dico che è un ottima idea! faremo così dunque, prendiamo la macchina di tuo padre Tom, lasceremo Russ vicino al parco e noi faremo il giro, parcheggiamo vicino al campetto da basket, scavalchiamo e ci appostiamo finchè il pagliaccio non si fà* vedere, quando Russ entra in gioco noi lo prendiamo da dietro e ci presentiamo >>
    sento l' adrenalina salirmi istantaneamente e noto che lo stesso vale anche per loro
    così ci prepariamo e usciamo, saliamo in macchina e Tom si mette alla guida, appena arrivati ci guardiamo e Anthony dice
    << Bene ragazzi questo è il punto di non ritorno, siete con me? >>
    e mentre dice queste parole mette la mano al centro, e sia io che Tom appoggiamo le nostre mani sulla sua
    e io dico
    << Siamo insieme ragazzi! >>
    così scendo e i due ripartono
    inizio a correre verso il parco e sento il cuore battere così forte che quasi sembra esplodere, una piccola parte di me spera di non incontrare Logan ma la parte predominante non vede l' ora



    Appena entro nel parco mi inizio a guardare nervosamente intorno e guardando verso il campo da basket non vedo nessuno, e questo contribuisce ad aumentare l' agitazione
    cerco di calmarmi, mi siedo alla fontana del giorno prima e mi accendo una sigaretta, notando che mi tremano le mani
    il tempo sembra non passare mai e piu volte lancio occhiate al campo da basket nel quale non vedo nessuno
    dopo 5 minuti dal mio arrivo lo vedo arrivare con la sua solita aria da spavaldo, mi guarda male così si ferma da quella corsetta che stava facendo e io gli vado incontro



    mentre muovo i miei passi cerco di non guardare il campetto per non destare sospetti, e mille pensieri iniziano a passarmi per la testa, naturalmente il buffoncello non si fà* pregare e subito attacca
    << Ehi sfigato di me*da così ci fai qui? ti avevo detto di girare a largo! Tu non hai idea di chi ti stai cercando di mettere contro >>
    alle sue spalle non vedo arrivare nessuno quindi capisco che devo prendere tempo
    << Ciao Logan, io non voglio mettermi contro di te... sono venuto a chiederti scusa per ieri, sai io sono nuovo della zona e ho bisogno di amici come te >>
    quelle parole suonano come una melodia ammaliante alle sue orecchie
    << io amico di un finocchio come te? ma nemmeno se mi paghi! cos'è hai saputo in giro chi è Logan e sei tornato a leccarmi i piedi eh? >>
    alle sue spalle ancora nessuno, ca**o ca**o ca**o!!!! devo prendere ancora tempo
    << Senti Logan io sono un ragazzo normale e non mi và* di avere problemi con dei pesci grossi come te >>
    questo pagliaccio inizia a gasarsi come una zocco*a corteggiata da un miliardario
    << Beh mi spiace per te sfigato, ma mi sei stato sulle palle dalla prima volta che ti ho visto, quindi preparati a prenderle >>
    e mentre mi viene testa a testa finalmente vedo due sagome conosciute alle sue spalle e una voce che dice
    << Ehi, testa di ca**o, fossi in te sarei il primo a prepararmi a tornare a casa senza denti! >>



    L' espressione di sicurezza sparisce subito dal viso di Logan per lasciare posto ad un angoscia che cresce a velocità* impressionante
    si gira e li guarda poi facendo appello al suo coraggio nel tentativo di spaventarli dice
    << E voi? che ca**o ci fate qui? questa è la zona dei MagikaRound! state cercando guai eh? >>
    finito di dire queste parole viene avvicinato da Anthony che gli spara un pugno nello stomaco
    si accascia come un sacco di patate, e come se non bastasse mentre è a terra Tommey infierisce tirandogli un calcio in faccia poi Anthony inizia
    << Punto numero uno, Tu parli solo quando IO ti dico che puoi farlo, questo porta subito al punto numero due, Tu e la tua MagikaRound di me*da da oggi non contate piu un ca**o! Questa zona è nostra, ora alzati >>
    a fatica Logan si rialza e i suoi occhi nascosti dietro gli occhiali iniziano a scrutare una possibile via di fuga ma subito Tommey dice
    << Oooh ma che ti succede piccolo leone? stai pensando di scappare? vedi quella macchina a lato? ci sono 3 ragazzi pronti a seguirti se pensi anche solo lontamente di andartene, e non si fermeranno, ti tireranno sotto>>
    ora capisco perchè ci hanno messo più tempo! hanno parcheggiato la macchina in un punto tattico dalla quale si vede solo il cofano, in modo da minacciarlo in caso pensasse di scappare! questi ragazzi sono geniali!
    Logan inizia a balbettare e dice
    << I-Io non scappo mai! >>
    nella mia testa mi dico che deve essere proprio masochista, la sua paura è praticamente palpabile ma si ostina a nasconderlo!
    Pensiero seguito da Anthony che lo sfotte dicendogli
    << Oooh ragazzi... lo avete sentito?? lui non scappa mai! sei un vero leone Logan, ALLORA ALZA QUELLA TESTA DI CA**O E GUARDAMI NEGLI OCCHI!!>>



    Ma naturalmente Logan è troppo terrorizzato per guardare Anthony negli occhi, cosa che accresce notevolmente la sua cattiveria
    << Allora ascoltami bene idiota, e ti conviene ascoltarmi davvero molto bene, quanta roba hai nascosta nei cessi del parchetto? Ti consiglio di rispondermi bene e chiaramente dicendomi la quantità* e il posto se ci tieni a tornare a casa sulle tue gambe >>
    Logan che ormai ha rinunciato a fare il grosso inizia a piangere
    << D-Due etti, li trovi nascosti nella piastrella vicino allo scarico del gabinetto guasto >>
    Anthony lo guarda fisso con un espressione che mette i brividi anche a me e gli chiede seccamente
    << Erba o Coca? >>
    e lui risponde
    << Fumo, robaccia che mi ha venduto un certo Ektorp >>
    Quelle parole sono benzina sulle fiamme della rabbia di Anthony
    << Cosa ca**o hai appena detto?!?>>
    << Si, si chiama Malik Ektorp, tratta una cifra di roba insieme al fratello >>
    a quel punto intervengo io che sono stato zitto e fermo fino ad ora
    << Che per uno strano scherzo del destino per caso si chiama Amir vero? >>
    Logan muove la testa per confermare
    Anthony lo guarda e gli dice
    << Dove lo trovo? >>
    << Malik gira al porto, Amir non lo sò, le voci in giro dicono che tempo addietro trattava con Andrew Josefine, quello dei mattoni, poi si dice che sia successo un guaio e che Amir sia fuggito, ma nessuno sa dove >>
    io ed Anthony ci guardiamo, mettendo al posto giusto i nuovi tasselli del mosaico, che disegnano un dipinto di sangue versato... sangue che appartiene al padre di Anthony
    Logan intanto ci guarda con ancora il terrore negli occhi, e ci dice
    << Voi siete dei pazzi se pensate di potervi mettere contro gli Ektorp!!! quelli vi sbudellano e vi buttano nel fiume!! >>
    Tommey lo guarda e gli molla un ceffone mostruoso che lo rimbambisce
    << E stai zitto femminuccia di me*da!! sai solo piangere!! se questi Ektorp ci sbudellano come te allora siamo apposto>>



    Logan incassa la cinquina e mi cade ai piedi, io schifato gli do un calcio e poi dico
    << Spostati sgorbio, mi sporchi le scarpe con la tua immondizia >>
    lui si rialza e con una strana faccia da maniaco mi dice
    << Ahahahah puoi scappare quanto vuoi Bank, ma io so chi sei, so chi è tuo padre e quanto fà* schifò >>
    allora lo prendo per il colletto della maglietta e lo guardo con l' odio negli occhi e gli dico
    << Io invece sò domani come ti prenderanno per il cu*o quando sapranno che figura da finocchio hai fatto oggi! >>
    ma lui continua a fissarmi e dice una frase che aumenta il mio battito cardiaco di 1000 battiti
    << Pensa quando scopriranno che Natasha ti ha mollato per scoparsi un altro come ti prenderanno per il cu*o >>
    a questo punto una rabbia animale mi assale e lo assalgo
    << BRUTTO FIGLIO DI PUTT**A IO TI UCCIDO!! >>



    lo butto a terra e inizio a prenderlo a pugni in faccia, gliene dò talmente tanti da rompergli il naso e sentirlo gridare di paura sotto la mia furia inarrestabile
    << TI UCCIDO ME*DA! TI UCCIDO!!!! >>
    all' improvviso sento Anthony e Tommey prendermi per le spalle e dire
    << Russel fermo! così lo uccidi davvero!!! >>
    così mi tirano via da quell' ammasso di sangue e mentre Tommey mi blocca a terra Anthony si avvicina a Logan e gli dice
    << Questa volta hai davvero esagerato coglione >>
    e vedo fà* un gesto che non mi aspettavo, lo vedo slacciarsi i pantaloni, tirare fuori l' uccello e iniziare a pisciargli in faccia
    << Bene Logan, una sola parola infamante su Russel e tutto il quartiere saprà* che ti sei fatto pisciare in faccia da Anthony Corner... Chissà* magari diremo in giro che godevi come una gatta in calore mentre ti facevo un bel bagnetto caldo eh? >>
    Logan rimane accasciato a terra in una brodaglia di liquidi misti, piangendo come una femminuccia annuisce
    così mi portano via e quasi fuori dal parchetto ci guardiamo ed esplodiamo contemporaneamente abbracciandoci
    << è fatta ca**o!!! è fatta!!!!!! >>
    questa zona è nostra adesso ma nel mio cuore qualcosa non si calma, nonostante sia felice quelle parole mi hanno fatto troppo male per riprendermi subito
    quindi inizio a camminare fuori dal parco, sò che alle mie spalle i miei amici mi stanno seguendo, ora sò che non mi abbandoneranno mai, ma per davvero... mi hanno protetto anche non sapendo niente di Natasha e sò che non mi faranno domande... questi sono i miei amici e in così poco tempo sono diventati la mia vera famiglia



    FINE CAPITOLO 2

    La mia piccola storiella per chi vuole seguirla =) cliK QUI

    UAAAAAARGH! S.T.A.R.S ( anni di incubi grazie a questo coso, ma lo adoro )

  7. #7
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    Re: C'era una volta in simsolandia - Atto I

    Lettori in questo capitolo ( come sempre d' altronde ) troverete

    e ricordo come sempre che sarebbe molto meglio che tu lettore sia


    CAPITOLO 3 - CORRI E NON VOLTARTI

    Un breve riepilogo
    Sono passati esattamente 4 giorni dopo quella volta al parco contro Logan, dopo aver festeggiato quella notte stessa siamo andati alla latrina pubblica del parco e come detto dal fifone abbiamo trovato la panetta di fumo nascosta dentro una piastrella finta dietro il gabinetto guasto.
    Anthony tirò subito su una canna per testare la qualità*, e dopo 4 tiri espresse il suo verdetto, ovvero
    << me*da ragazzi questa roba fa più cag**e di una peretta! >>
    in questi 4 giorni, abbiamo bigiato e ci siamo dati da fare con le vendite, e per quanto l' hashish trovato fosse scadente ci fruttò un bell' introito, e soprattutto, ora Martin Park era completamente nostro!
    la gente in giro iniziava a mormorare della banda che aveva spazzato via i MagikaRound e qualcuno ci inizio a chiamare MafiaBoys, quel nomignolo ci piaceva e quindi decidemmo di tenercelo
    in 4 giorni di spaccio ho imparato più matematica che in tutti questi anni di scuola! abbiamo venduto tutto a 7 dollari per grammo, quindi moltiplica 7 dollari per 200 grammi, e il risultato furono 1400 dollaroni tutti nostri, soldi che abbiamo deciso di non spendere in cazzate ma ben sì in acquisti utili
    con 400 dollari abbiamo acquistato la macchina della banda... un catorcio del 62' che dopo un paio di calci sulla frizione e accesa in retromarcia ci fà* viaggiare dove vogliamo, anche se il motore produce rumori simili ad un vecchio prossimo all infarto.
    altri 800 li abbiamo reinvestiti per acquistare dell' altra roba, 3 etti di erba, robaccia naturalmente, ma da queste parti la gente si accontenta anche della roba più scadente
    i restanti 200 dollari ce li siamo divisi, 65 a testa e i restanti 5 li abbiamo regalati a un barbone
    Anthony comprò dei pezzi nuovi da montare sul suo catorcio
    Tommey invece li spese per viziare un paio delle sue sposimanti
    e io invece... con quei 65 dollari... comprai 24 rose, da spedire a Opossum Street 68, Sunset Valley, indirizzati a lei... a Natasha.
    Nel bigliettino non scrissi nulla, solo
    Ognuna di queste rose rappresenta un ora del giorno in cui sei il mio pensiero fisso. mi manchi.
    Avrei voluto vedere l' espressione del suo viso quando il fioraio le cosegnava i fiori... ma dentro di me la paura di vedere lui accanto a lei era attanagliante... non avrei potuto sopportare un tale dolore

    Oggi
    Sto finendo di scrivere gli ultimi conti sul rendiconto della banda quando dò un occhiata all' orologio, che segna le 2 di notte, sono già* le 2 di notte e io non ho per niente sonno



    Sbuffo e sò che di malavoglia devo andare a letto, non posso bigiare anche domani, altrimenti quel Minin chiamerà* a casa e il resto non voglio nemmeno immaginarlo.
    mi metto nel letto e dopo continui giramenti prendo sonno.
    mi sveglio alle 7 e mezza completamente rincog**onito con la solita sveglia sul cellulare
    mi vesto e scendo e alla fermata stavolta trovo sia Anthony che Tommey, allora li saluto dicendo
    << Ehi ragazzacci, cosa ci fate sotto casa mia a quest'ora del mattino, siete venuti a picchiarmi eh? >>
    Anthony sorrde e mi strizza un occhio, poi dice
    << Buongiorno madame, ha riposato bene vostra maestà*? >>
    facciamo una risata e ci salutiamo poi guardo Tommey che mi saluta con l' occhiolino e gli dico
    << Tom come mai qui stamattina? >>
    lui guarda prima Anthony e poi risponde
    << Vedi ieri questo pelatino mi ha invitato a casa sua dicendo che sua madre non c'era e che aveva due baldr**che per le mani >>
    io li guardo e poi gli dico
    << Siete proprio degli infamoni eh! abito al piano di sotto e non mi chiamate? >>
    poi Tommey ride e dice
    << Se le due baldr**che fossero esistite ti avrei chiamato subito, peccato che in realtà* era tutta una scusa per fumare in compagnia...me*da Russ ci siamo fumati un quintale di roba! ed ero troppo fatto per tornare a casa, allora sono rimasto a dormire qui >>
    e mentre finisce di dire queste parole il bus accosta alla fermata e ci apre le porte
    saliamo e per tutto il viaggio parliamo di cosa faremo con i prossimi soldi, arrivati a scuola dopo le solite 6 fermate scendiamo, poi Anthony dice
    << Ehi ragazzi guardate li! >>
    io e Tommey ci giriamo insieme e lui inizia a correre gridando
    << CHI ARRIVA ULTIMO STASERA PAGA PER TUTTI!! >>
    che bastardo che è... non cambierà* mai



    Arriviamo all' atrio e per mia fortuna sono riuscito a superare Tommey nel tratto di strada fino al portone della scuola, allora Anthony lo guarda e gli dice
    << Mi spiace biondino, stasera paghi tu >>
    e mentre Tommey borbotta qualcosa di insensato ci salutiamo e andiamo in classe
    entro e mi siedo al solito posto, noto con ironia che Giovanna ha deciso di cambiare posto, si sarà* sentita offesa naturalmente, e ora è seduta vicino a quel Mitch
    al mio fianco però ora c'è seduta un altra ragazza
    a primo impatto sembra una pazzoide, ha una faccia da matta che quasi mi intimorisce, ed è vestita piuttosto diversamente dal resto delle ragazze, felpa larga e pantaloni di stoffa larghi, come se fosse una specie di rapper, mentre la osservo alle nostre spalle sento un bisbiglio
    << Attento ai pidocchi Russel >>
    La ragazza nemmeno si gira, alza solo la mano mostrando il medio
    gesto che conferma la mia teoria sulla sua faccia da pazza... questa ragazza è una tosta
    quando sto per rivolgerle la parola mi riscopro stranamente timido
    << Ehm.. Ciao! Io sono Russel >>
    lei mi guarda con uno sguardo inamovibile e poi dice fermamente
    << Si lo so chi sei, lo sanno tutti ormai >>
    affermazione che cala un pesante imbarazzo tra noi due
    prima di poter dire qualsiasi altra cosa entra una donna sui quaranta, gonna lunga fino alle ginocchia color cachi e camicia bianca a mezze maniche, si siede alla cattedra, si mette un paio di occhiali tondi e apre un quaderno blu, poi dice con una voce stranamente profonda per una donna
    << Ragazzi fate silenzio >>
    a primo impatto mi sta già* sui co**ioni
    e anche lei quando arriva al mio cognome come il prof Minin dice
    << Bank, Sei quello nuovo vero? >>
    in questa scuola devono essere dei maestri ad afferrare l' ovvio!
    << Si professoressa sono io >>
    lei replica dicendo
    << Finalmente ti presenti a scuola! pensavamo fossi stato vittima di un rapimento alieno! io Sono la professoressa Delfino e insegno matematica >>
    poi mi guarda e mi chiede
    << Come stai messo a matematica Bank? >>
    una vocina sarcastica nella mia testa dice " faccio le operazioni con il fumo prof "
    << Nella scuola precedente sono arrivato ai logaritmi professoressa >>
    lei fà* un sorrisino e dice
    << Bene allora vieni alla lavagna >>
    la vorrei uccidere, ora sò che non mi sta più sui cog**oni solo a primo impatto
    appena arrivo alla lavagna inizio a pregare qualsiasi santo in paradiso per un miracolo
    lei mi dà* da scrivere un paragrafo incompresibile pieno di numeri decimali e di incognite
    io guardo ciò che ho appena scritto con lo sguardo di un analfabeta di fronte ad un geroglifico egizio
    ma improvvisamente uno strano gemito da dietro mi sorprende, la mia compagna di banco sta gemendo come se fosse prossima alla morte e dice
    << Prof mi viene da vomitare, posso andare in bagno? >>
    lei che la guarda con lo sguardo preoccupato le dice
    << Certo vai! >>
    ma la ragazza aggiunge
    << Può venire Bank con me? è già* in piedi così mi accompagna >>
    ora capisco tutto! questa furbastra mi sta salvando le penne!
    la prof mi guarda con sospetto e poi dice
    << Va bene, ma non t'illudere Bank, appena torni continui >>
    appena esco la commedia finisce e lei mi guarda, poi dice
    << Beh? non mi dici nemmeno grazie? >>
    io le faccio un sorriso gigantesco, questa ragazza inizia a piacermi, è davvero un fenomeno!
    poi le dico
    << Beh come posso ringraziare una ragazza di cui non sò nemmeno il nome? >>
    lei mi sorride e mi dà* la mano dicendo
    << Mi chiamo Janine, Janine Carter per l' esattezza >>
    ci stringiamo la mano e poi lei mi dice
    << Dunque ora che si fà*? >>
    io ci penso un attimo e poi dico
    << Beh aspettiamo un pò e rientriamo no? >>
    lei mi guarda come se avessi detto un eresia e dice
    << Spero tu stia scherzando! avanti vieni usciamo dalla finestra! >>
    questa tipa è davvero fuori di testa!! usciamo dalla finestra che affaccia sul parcheggio
    prendiamo l' autobus, viaggiamo fino al nascondiglio della macchina della banda
    saliamo a bordo e poi le dico
    << Allora pazza dove andiamo >>
    lei si accende una sigaretta e dice
    << Tanto per cominciare non chiamarmi pazza, secondo, andiamo lontano da questa città* di me*da, segui questa strada >>
    così seguo le sue indicazioni e dopo una ventina di minuti ci troviamo fuori città*



    qualche kilometro più in là* ci troviamo su un bel vedere, parcheggio, scendiamo e e iniziamo a chiaccherare... la prima a rompere il ghiaccio e lei
    << Allora ragazzaccio, è vero quello che si dice su di te? >>
    io la guardo con sospetto e le dico
    << Dipende da cosa si dice su di me >>
    << Si dice che stai con Anthony Corner e Tommey Cammie, che avete riempito di botte Logan Salinas e che ora comandate dalle parti di Martin Park >>
    io sorrido e le dico
    << Non sò di che parli, io sono un bravo ragazzo >>
    lei mi fà* la linguaccia, e inizio a notare la sua bellezza nascosta dietro una maschera da cattiva ragazza
    allora le dico
    << Perchè l' hai fatto? intendo prima in classe... >>
    << Beh, penso che al posto tuo avrei voluto un aiuto, quindi ti ho aiutato>>
    << l' hai pensata bene, ne avevo proprio bisogno! >>
    dopo queste chiacchere ci accorgiamo di essere ancora in piedi al parcheggio



    lo notiamo insieme e ci imbarazziamo un attimo, poi lei dice
    << Beh non ci siamo fatti tutta sta strada per stare in piedi no?
    e io dico
    << Giusto, sediamoci li >>
    indico un tavolino da pic nic che offre un panorama stupendo sulla città* in lontananza
    rimaniamo un attimo in silenzio poi lei dice
    << posso farti una domanda? >>
    io annuisco con la testa
    << Perchè hai accettato di seguirmi fin qui? avresti potuto scaricarmi appena scappati da scuola no? >>
    a primo impatto vorrei dirle : non lo so nemmeno io
    e invece mi sorprendo rispondendole
    << Beh, non potevo mica scaricare il mio angelo custode così >>
    parole che dopo averle dette mi accorgo che hanno rilasciato nell' aria che ci circonda una dolcezza inaspettata
    così iniziamo a guardarci



    Poi d' istinto distolgo lo sguardo, gesto che lei fraintende e dice
    << Tranquillo sono fidanzata >>
    parole che da un lato mi feriscono, reagisco d' istinto e le rispondo male
    << Non mi sembra di avertelo chiesto >>
    lei s' innervosisce e dice
    << Ciccio tranquillizzati, se ti sei fatto le seg*e mentali pensando che sarebbe successo qualcosa potevi lasciarmi li allora >>
    ci azzittiamo entrambi e cala di nuovo lo stesso imbarazzo che c'era in classe
    poi lei dice
    << Scusa ho esagerato >>
    e io quasi inconsciamente rispondo dicendole
    << No no scusami tu è colpa mia >>
    ci guardiamo e ridiamo
    allora capisco che c'è ancora imbarazzo e mi invento un giochino stupido
    << Ehi Jan lo sai che se gridiamo da qui si sente l' eco fino in città* ? >>
    lei sorride e dice
    << dai prova! >>
    allora mi alzo, riempo i polmoni d' aria e grido
    << EHI GENTE! RUSSEL BANK E JANINE CARTER SONO QUIII >>



    Lei mi guarda divertita e poi commenta
    << e per fortuna che la matta ero io! >>
    ridiamo, poi mi risiedo e lei dice nuovamente
    << TI posso fare un altra domanda >>
    annuisco nuovamente
    << dai tuoi occhi capisco che nel profondo del tuo cuore qualcosa sanguina Russel, ti và* di raccontarmelo? >>
    improvvisamente non riesco a guardarla in faccia, lei lo nota e dice
    << Beh facciamo così, ti dico prima un mio segreto... uno personale..3 anni fà* fà* stavo con un ragazzo che si chiamava Hans, tedesco, ci piacevamo entrambi... lui dopo 1 settimana che ci frequentavamo mi invitò a casa sua... iniziammo a sbaciucchiarci sul divano, ma lui era partito un pò più spinto... io non avevo mai fatto niente... intendo sessualmente >>
    lei fà* un profondo respiro e vedo la sua fatica nel raccontarlo... le lascio tutto il tempo di cui può avere bisogno immaginandomi il seguito
    << Hans era molto muscoloso, e molto forte, e dopo i miei molteplici rifiuti a fare sesso mi prese di forza e mi blocco a letto, mi spogliò e.... praticamente mi violentò... il giorno dopo mi feci coraggio e andai a denunciarlo alla polizia, ma i poliziotti dicevano che per una deposizione tale serviva la firma dei miei... e non ho mai avuto il coraggio di raccontarglielo, mia madre sarebbe morta dal dispiacere... >>
    noto solo in quel momento che mentre mi raccontava questa storia raccapricciante, i suoi occhi presero a piangere silenziosamente
    mi avvicino a lei ma non ho il coraggio di abbracciarla... in casi come questo un abbraccio non basta...
    allora la guardo e le dico
    << Janine mi dispiace da morire... se vuoi posso cercarlo e ci penso io a.. >>
    lei mi interrompe con la mano come per dire di lasciare perdere
    << Voglio qualcos' altro... la tua storia >>
    inspiro profondamente... chiudo gli occhi e mentre inizio a raccontare mi sembra quasi di rivivere quei momenti...



    La storia di russel parte 1

    Cammino solo e di fianco a me c'è un cartellone pubblicitario del cinema, c'è scritto : I FANTASTICI 4 - PRESTO NEI MIGLIORI CINEMA
    noto questo camion dei traslochi che si ferma vicino casa mia, devono essere i nuovi vicini!
    decido di seguire le regole da buon vicinato quindi mi avvicino e poi dico
    << Salve signori, sono Russel Bank il vostro nuovo vicino! posso darv...>>
    parole che mi si bloccano in gola, vedo davanti ai miei occhi un miraggio, un bellezza indescrivibile, mi sembra di aver visto la madonna!
    Lei è un pò bassina, corpo perfetto, che pare disegnato da un artista, capelli biondi e occhi azzurrissimi, ha addosso un profumo delicato che quasi mi fà* venire voglia di darle un morso, e nonostante stia indossando dei vestiti sporchi per il trasloco la sua bellezza è incontrastabile
    lei mi guarda con quegli occhi di ghiaccio, diventa subito rossa e come due bimbi timidi ci guardiamo poi lei mi dice
    << Ciao Russel, io mi chiamo Natasha Steinberg >>
    non riesco a formulare una frase di senso compiuto così d' istinto prendo il piccolo vaso che sta tenendo in mano e dopo averlo fatto come un deficiente dico
    << Ti serve una mano? >>
    lei imbarazzatissima fà* una risatina poi mi dice
    << perchè me lo chiedi se hai già* preso il vaso? >>
    io divento rosso come il naso di un clown e mi faccio prendere di nuovo da uno dei mi attacchi di goffaggine e glielo rimetto tra le braccia
    lei scoppia dunque a ridere e dice
    << Che carino che sei >>
    il mio cuore sta impazzendo, sembra voglia sfondare la cassa toracica da quanto batte forte


    Oggi

    Improvvisamente mentre racconto mi fermo e nella mia mente si proiettano immagini che fanno più male di una pallottola nel petto, lei con un altro per mano, una lettera scritta con la sua calligrafia, che non contiene più quelle parole dolci, ma frasi dure, frasi di una ragazza che non mi ama più
    << Scusa Janine, non riesco ad andare avanti, anzi non avrei dovuto nemmeno cominciare! >>



    Non voglio che Janine mi veda piangere allora mi alzo e vado verso la ringhiera del bel vedere, e molte lacrime si iniziano a fare strada sui miei zigomi, piango il più silenziosamente possibile anche se avrei voglia di gridare di dolore... ricordare fà* ancora troppo male, il mio cuore, la mia testa, non possono accettare che non ci sia più lei a riempire le mie giornate...
    Mentre tento di fermare le lacrime sento che Janine si stà* avvicinando a me... lo sta facendo con un passo leggero e delicato, come se sapesse esattamente come mi sento, e stesse cercando di entrare lentamente nel mio mondo



    mi abbraccia da dietro la schiena e mi dice
    << Scusa cucciolo non volevo farti soffrire... non volevo tu piangessi >>
    io rispondo orgogliosamente
    << Non sto piangendo >>
    i miei singhiozzi mi tradiscono
    lei mi abbraccia fortissimo... un abbraccio particolare, come se per pochi istanti fosse riuscita a inserire il suo cuore nel mio, colmando quei solchi che si sono scavati dopo la perdita di Natasha
    in lontananza le luci della prima sera rendono questo momento molto più magico di quello che già* è



    Rimaniamo così ancora per un pò... è quasi come se lei potesse percepire il mio dolore che inizia a diminuire, ad un certo punto si stacca e mi guarda negli occhi e dice una frase che mi colpisce molto
    << Ebbene Russel Bank... penso di avere una cotta per te >>
    io la guardo sbalordito e balbetto
    << C-come?!?>>
    << Si Russel, non sono fidanzata e quando mi hai chiesto perchè ti ho aiutato ti ho detto una bugia... è solo perchè mi piaci >>



    << Mi piaci da morire Russel >>
    le nostre bocche iniziano ad avvicinarsi come attirate da una calamita



    le nostre labbra stanno per sfiorarsi quando un suono che mi congela il sangue nelle vene ci immobilizza
    Le sirene della polizia
    d' istinto dico
    << Porca putt**a sono fot**to! devono aver scoperto dello spaccio! >>
    un dubbio che ferma il mio cuore mi costringe a mettermi una mano in tasca, e con mio enorme terrore ricordo di avere 5 grammi di maria nei jeans
    << ca**o ca**o ca**o!!! sono finito Janine! scappando da scuola non ho venduto i 5 grammi che ho in tasca all' intervallo! >>
    lei mi guarda terrorizzata e poi dice
    << L' agente sta scendendo ora dalla macchina Russ gli vado incontro tu scappa in macchina e corri via da qui!! >>
    io la guardo incredulo e dico
    << Tu devi essere completamente pazza!! >>
    lei mi guarda con la paura negli occhi e dice
    << Brutto coglione muoviti! se prendono me sono pulita!! tu finisci nei cazzi!!! muovi corri!!! sta venendo da questa parte >>
    l' istinto di soppravivenza scatta in automatico dentro me... corro verso la macchina. per l' agitazione faccio fatica ad accenderla e vedo che l' agente sta iniziando a corrermi incontro
    Janine se ne accorge, e per aiutarmi indica un vecchio che stava passando di li e inizia a gridare come una forsennata
    << Agente, quell' uomo ha una pistola! si butti a terra >>
    questa ragazza è matta da legare ma ha più palle di un uomo
    l' agente si ferma e pare intontito
    e io non esito, accendo e scappo via
    a metà* strada non posso fare a meno di sentirmi un verme...

    Nel frattempo al belvedere

    L' agente si è accorto del mio bluff e torna indietro verso di me
    << Bene bene signorina... immagino che tu sappia cos'hai appena fatto vero? >>
    non sono in una bella situazione e devo fare qualcosa
    << Agente le giuro che mi sembrava armato>>
    l' agente esplode e dice
    << Non prendermi per il cu*o mocciosa! chi hai fatto scappare?? >>
    la paura è così forte che sto per farmela addosso
    << Nessuno agente ero qui da sola, stavo aspettando il mio ragazzo! >>
    per mia fortuna capisco che il buio della sera non ha permesso all' agente di vedere Russel abbracciato a me
    << Va bene, vuoi fare la furba? ora vieni con me! >>



    L' agente entra un momento in macchina, ne esce con una ricetrasmittente e un blocchetto
    << Bene bene, allora chi abbiamo qui? >>
    non sò perchè ma a questa domanda rispondo dicendo
    << Natasha Steinberg >>
    L' agente spalanca gli occhi come se avessi bestemmiato
    << Tu sei la figlia del giudice Steinberg?!? >>
    qualcosa mi dice che involotariamente ho trovato la salvezza, allora cambio subito tono
    << Si sono io, e se mi lascierai andare dirò a mio padre che mi hai salvato da uno scippo >>
    l' agente pare aver sentito un suono celestiale
    << Certo signorina Steinberg, Grazie signorina Steinberg! >>
    questo idiota risale in macchina tutto contento
    alzo lo sguardo al cielo e le uniche parole che riesco a dire sono
    << Grazie dio!! >>

    Intanto Russel

    Parcheggio la macchina e corro ai citofoni schiacciando istericamente la piastrina con sopra scritto Corner
    risponde una voce mezza addormentata
    << Chi è ? >>
    non è Anthony ma riconosco comunque la voce
    << Tommey! siamo nella me*da!! aprimi la porta e scendete nell' atrio>>
    Tommey capisce subito che non è uno scherzo
    in due secondi apre e me li ritrovo giù!
    Anthony nota il mio sguardo angosciato e dice
    << Oh Russ! che ca**o hai? sembra che stai per morire di paura! >>



    mi calmo un attimo e dico
    << Ero al belvedere con una ragazza, all' improvviso è arrivata la polizia e per un pelo non mi hanno preso >>
    mi fermo e inizio a piangere nervosamente
    << ma hanno preso lei ca**o!! >>
    Anthony mi abbraccia un attimo per aiutarmi a calmare l' agitazione
    Tommey invece dice
    << è impossibile che siano passati li per caso, qualcuno deve averli chiamati! deve essere stato quella me*da di Logan per vendicarsi!>>
    Anthony lo smentisce subito dicendo
    << Impossibile, Logan in questo momento si trova all' ospedale non ricordi? >>
    poi conclude dicendomi
    << Andiamo da te Russ, i tuoi staranno dormendo, così ti calmi un attimo e ci spieghi meglio tutto >>



    le porte dell' ascensore si stanno per chiudere, sto per tornare a casa... ma ci sto tornando solo fisicamente, la mia mente è con Janine e a quello che stara passando in questo momento... e forse anche un piccolo pezzo del mio cuore è li con lei...
    FINE CAPITOLO 3

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  8. #8
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: C'era una volta in simsolandia - Atto I

    Santhokan, senti, sono arrivata al secondo (contanto lo 0, il terzo) capitolo, volevo consigliarti (se posso) di non metterli tutti in file così...magari mettine uno ogni due giorni, o uno al giorno al massimo, ma se li metti così tutti in fila temo non leggerà* nessuno, anche perché come vedo la storia è bella impegnativa, e per quanto uno può essere abituato a leggere i "mattoni" (mi riferisco a libri cartacei molto lunghi), leggere al computer stanca molto di più, e le persone possono trovarlo fastidioso...poi figurati, è un mio pensiero!
    Comunque fin'ora, non mi dispiace tantissimo, anche se devo ammettere che ci sono un pò di argomentazioni sulle quali non sono d'accordo. Non ce l'ho con te, tu parli di una storia, non rispecchia per forza il tuo pensiero, ci tenevo solo a dire che secondo me sti poveri ragazzi non impareranno quasi nulla da quest'esperienza, io spero solo che nessuno ci rimetta le penne, ecco. Se vuoi un consiglio (per il secondo atto, visto che il primo so che è già* concluso), hai la strana abitudine di sorvolare a volte tappe importanti (devo ammettere di aver trovato frettolosa la maniera in cui russel e anthony hanno stretto amicizia), dall'altra a volte racconti minuziosamente particolari che secondo me sono "di troppo"....ho capito che il racconto è in prima persona e russel non è esattamente un monaco bhuddista, però non mi sembra il caso di dirci cosa fa pure in bagno! Va bene riportarne i pensieri, ma non ho bisogno di sapere che dopo essersi "svuotato" se lo scrolla...va bene mettere particolari, ma così secondo me si esagera un pò troppo...
    Per il resto la storia sembra mooolto interessante, mi spiace per le vite difficili dei ragazzi, anche se stanno reagendo nel modo sbagliato, lo fanno perchè evidentemente non conoscono affatto altre vie...uhm...devo continuare a leggere!


  9. #9
    L'avatar di mary24781
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    Re: C'era una volta in simsolandia - Atto I

    Il problema infatti non consiste tanto sull'argomento (trattato e ritrattato in tantissime storie e film, quindi niente di "scandaloso") ma sui particolari su cui ti soffermi... hai avvisato cmq , quindi mando un mp ad Attila che è l'amministratore, e vediamo che mi dice Io te lo lascerei, dato che hai messo l'avviso (mgari da rendere più altisonante), ma sentiamo che dice lui ok?

  10. #10
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    Re: C'era una volta in simsolandia - Atto I

    Parto rispondendo a Maru1e1a
    Per prima cosa voglio dirti che mi è piaciuto molto il tuo commento, mi hai fatto riflettere su dei lati del mio modo di scrivere che fino ad oggi non avevo preso in considerazione
    Mi fà* molto piacere scoprire degli utenti come te su questo forum, questa si che è una critica davvero costruttiva
    grazie del tempo che mi hai dedicato leggendo
    =)

    @ mary24781

    Sono d' accordo, tenetemi al corrente di quello che decidete e io provvederò ad adattarmi, e grazie di aver letto =)

    La mia piccola storiella per chi vuole seguirla =) cliK QUI

    UAAAAAARGH! S.T.A.R.S ( anni di incubi grazie a questo coso, ma lo adoro )

 

 
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