Uuuh, il loft!
La foto del ciuaua è troppo carina!![]()
Uuuh, il loft!
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Sei stufo di giocare con i sim della EA? Vuoi provare una partita in Multiplayer? Gioca con noi al Quartiere comune!
Bellissimo loft..... evviva!!!!!!
Grazie ragazze! Scusate se non ho ancora mandato i premi, cercherò di farlo al più presto! Purtroppo non ho alcuna vacanza e sto passando giornate frenetiche... adesso che ho finito di comperare i regali devo organizzarmi per consegnarli! Magari la mia cassetta della posta avesse l'interazione come quella dei nostri amici sims!
AAHHAHHAHAHHAH!!!!Il sim del direttoreeeeeee!!!!! GRANDE VIRGI!!
--> Capitolo 7!
Easy for you to say. Your heart has never been broken, your pride has never been stolen... not yet, not yet ♥
Ciao yaya!!
Ho recuperato i primi due capitoli! Ovviamente sono meravigliosi, mi sono piaciuti moltissimo!
Paola mi sta molto molto simpatica! Caro un po' meno devo dire ... insomma, se la prende troppo ed è davvero troppo sicura di sé! Ed è anche un po' egocentrica u_u Paola ha ragione! Non può pretendere di piacere sempre a tutti!!
Fabio è un grande gnocco! Mamma mia!!! :Q___ Però è anche un gran bastardo ... ignorare così la propria ragazza?! Non mi pare giusto per niente U_U Anche se, come ha detto Caro, ancora non gli ha dato "il grande dono" non vuol dire che la debba trattare così!!! -.- Questi uomini u_u''
Luciano mi è molto simpatico e non vedo l'ora di conoscere meglio questo personaggio!!!
Aggiorna presto!!
Grazie dell'attenzione Claudy... come darti torto? hai compreso appieno la figura di Carolina... chi non vorrebbe un'amica così?? XD
Sto lavorando al capitolo 3, spero di terminarlo presto!!! Un bacio e ancora grazie di esserti ricordata di me!![]()
Proroga di due settimane concordata![]()
Capitolo IIIAvere una fata per nonna può sembrare una cosa fantastica, ma non d’inverno… qualcuno ha visto un fiore selvatico da qualche parte?
E’ passata poco più di una settimana da quando ho portato Luciano in macchina e se ci ripenso mi stupisco ancora dell’audacia che ho avuto quella mattina, la quale si è esaurita di colpo quando lui si è avvicinato un po’ di più. Alla fine non me la sono sentita di uscire con lui, mi sono aggrappata come una cretina allo sterzo e ho iniziato a farfugliare che avevo già impegni per la vigilia di Natale, così lui ha sorriso dandosi una manata in fronte:
-“Già, la vigilia, che sciocco!”- ha esclamato- “Mi ero completamente dimenticato che rientro alla base per due settimane”
Così mi ha salutato consegnandomi un biglietto con il suo numero di cellulare, invitandomi a chiamarlo quando volevo.
Cosa che mi guardo bene dal fare, mi prenderebbe per una sfacciata!
Nel frattempo con Fabio non va benissimo: sabato sera per farsi perdonare mi ha portato nel mio locale preferito ed è stato affettuoso e attento, però ha passato Natale sulla neve e non è ancora tornato. Anche ieri sera al telefono mi ha assicurato che sarebbe arrivato in tempo per la festa di capodanno, ma inizio a preoccuparmi perché è già pomeriggio e mamma ci tiene tanto alla puntualità.
Oh, finalmente! Una Gallardia perenne, perfetto!
Mi infilo nell’aiuola, l’erba umida emana un profumo fresco e innocente.
“Caro fiorellino, potresti gentilmente riferire a nonna Bea che ho una gran confusione in testa?” sussurro china, con le ginocchia che poggiano sulla dura terra gelata.
La corolla oscilla leggermente, mi pare di scorgere un debole sfavillio, ma non succede niente. Neanche stavolta. Nonna non è più comparsa al mio fianco dopo quella notte, ma le sue risposte sì. Le ho trovate sulla bocca di un’amica, nei versi di una canzone sentita alla radio, tra le pagine di un libro…
Fiduciosa, esco dal parco, perché sono sicura che in questi giorni riceverò un suo messaggio.
Alle 6, quando ormai mi sto per cambiare, arriva un sms di Fabio:
“Scusa amò, non vengo alla festa. Hanno chiuso la strada per neve, rientro tra un paio di giorni”
Tutto qui?
Mi liquida con un sms?
Cerco di chiamarlo per urlargli contro tutta la mia rabbia, ma risponde la voce registrata dell’ operatore: “L’utente chiamato non è raggiungibile”.
Mi sforzo di respirare a fondo e pensare alla cose positive: stasera starò dopo tanto tempo con Mally e Prof e Carolina non verrà! Sarà una festa bellissima, con tutti i parenti e gli amici di sempre e culminerà nello spettacolo pirotecnico: adoro i fuochi d’artificio!
Il vestito che mi hanno regalato i miei è splendido, ci tenevo tanto a mostrarlo a Fabio… stupida strada di montagna!
La voce familiare che risuona nel corridoio amplificata dalla tromba delle scale scaccia via i miei malumori: mi infilo le scarpe e mi precipito al piano di sotto.
-“Cuginona!” urlo come una bimbetta scendendo i gradini due per volta.
-“Cuginetta” strilla di rimando Mally per poi stritolarmi in un abbraccio terapeutico.
Tutto brilla intorno quando le persone veramente importanti sono con te, il fuoco nel camino divampa gaio scoppiettando, la sala principale della villa non sembra affatto il solito androne disabitato. Nonno Giorgio indugia nel consueto ricordo del compianto zio Pietro, nonna Maria si commuove come sempre accompagnata da mamma e zia Klary. Una lacrima solitaria e inaspettata inumidisce i miei occhi e mi sorprendo a scorgere lo stesso turbamento anche sul viso di Mally; lei lo scaccia via fingendo uno sbuffo, la sua parte in un copione collaudato. Se non ci fosse lei a sdrammatizzare la festa finirebbe ogni volta in un lamento funebre e, per quello che ho capito della storia di Pete Lantern, a lui non sarebbe piaciuto.
Nonno Giorgio le sorride grato e pronuncia la battuta che dà ogni anno il via ai festeggiamenti:
-“Sai, Maria Laura, hai il suo stesso carattere! Mai essere seri, per carità!” conclusa da una sonora risata.
Prendiamo posto attorno alla tavola imbandita, gli ospiti d’onore stavolta sono i Komatsu, Omero è il migliore amico dei miei genitori ed è soprattutto merito suo se si sono innamorati, ma io non lo sopporto e nemmeno mia cugina che lo adora e lo considera quasi un padre è mai riuscita a farmi cambiare idea.
Paride, invece…
-“Mi sei mancata, Pyo”- esclama con dolcezza, gli occhi strizzati dietro le lenti come quelli di un bambino.
-“Ah, tu per niente!” –rispondo facendogli una linguaccia –“Però, bel taglio e … belle basette!” –continuo divertita, anche se il suo cambiamento mi piace, sembra che abbia finalmente deciso di smettere di nascondere il suo viso gentile al resto del mondo.
Mi racconta orgoglioso della sua vita universitaria, delle sue ricerche; mi scopro sollevata quando ammette, dietro insistenza di Mally, che non ha nessuna ragazza al momento.
Ultima modifica di yayachan; 7th March 2013 alle 04:08
-“Non riesco a trovare la ragazza giusta, Mal… peccato che tu sia una vecchiaccia ormai!”
Come sempre scoppiamo a ridere e torniamo bambini, a punzecchiarci e farci piccoli dispetti e battute.
Dopo cena ci sediamo sul tappeto davanti al fuoco, Prof. mi guarda puntando un dito e chiede:
-“Ma stasera non dovevi presentarmi il tuo famoso e bellissimo fidanzato?”
La sua voce è resa buffa e impastata dagli abbondanti bicchieri di vino versati da papà, che hanno fatto effetto anche su di me.
-“Ormai se ne parla l’anno prossimo, se staremo ancora insieme” rispondo scoppiando a ridere per una manciata di secondi, prima di scoppiare in lacrime sciogliendomi nell’abbraccio di chi non ha bisogno delle mie parole per capire cosa mi sta accadendo.
Mi ha fatto proprio bene sfogarmi alla festa! Dopo un bel pianto liberatorio, i colori dei fuochi di artificio mi hanno rigenerata e adesso sono pronta ad affrontare Fabio, dopo una separazione che ha finito per durare un’intera settimana.
Anche stasera ci vediamo al Cupcake Land, vuole stemperare la mia rabbia negli zuccheri, ma non mi farò addolcire tanto facilmente, stavolta ha davvero esagerato.
Quando ci troviamo faccia a faccia il suo sorriso disarmante ha il solito effetto ipnotico e si fa via via più difficile tenere a mente il discorso che avevo preparato davanti allo specchio. Devo resistere, devo resistere..
-“Ehi, dolcezza- inizia lui accarezzandomi una guancia – quanto mi è mancato questo bel visino. Ti ho pensato tantissimo, sai? La neve era bellissima, ma la camera nello chalet era così vuota.”
L’ultima sillaba è un sussurro nel mio orecchio e sfuma in una serie di baci che si inseguono verso la base del collo.
-“F- Fabio… siamo in un luogo pubblico!” mi sforzo di esclamare tirandomi su il bavero del cappotto, mentre il mio viso passa per varie tonalità di rosso. Mi avvio decisa verso il primo tavolino libero e inizio a sfogliare il menù con ostentata concentrazione, senza nemmeno controllare se lui mi abbia seguito o meno. Quando alzo leggermente lo sguardo oltre il bordo della lista dei tè trovo i suoi occhi verdi che mi fissano languidi: la sua sensualità consapevole è un’arma impropria che rende quasi impossibile ogni forma di dialogo. Sono arrabbiata con lui, sono arrabbiata con lui… me lo devo ripetere come un mantra altrimenti rischio di farmi abbindolare anche stavolta. Pensa allo sms, mi dico, pensa a Calciomercato.com! sento che la carica sta montando.
-“Ordiniamo, piccola? Io prendo un caffè nero e amaro e un cornetto integrale, per te cioccolata calda con doppia panna e cupcake alla fragola?”
Di solito mi faceva piacere la sua premura e il suo interpretare i miei desideri, ma stavolta proprio no! Tra l’altro mentre mi fa la domanda ha già tirato fuori il cellulare e sta controllando le email.
-“No, caro! Per me un tè al gelsomino e una fetta di torta di carote” In realtà sono cose che non mi piacciono tantissimo, ma ho troppa voglia di contraddirlo! Inoltre tenere bassa la glicemia mi aiuterà ad essere più fredda.
Una volta fatti gli ordini non ho più nessun separé per nascondermi, mi tocca affrontare il discorso prima che lui inizi con i suoi racconti entusiastici ed entusiasmanti sulla sua settimana bianca. Sempre che smetta di leggere email, rispondere ai tweet e sorridere beato tra sé e sé.
Inspiro profondamente e cerco di scandire bene le parole:
“Fabio, dobbiamo parlare, non sono più soddisfatta del nostro rapporto.” Andata, l’ho detto.
La sua reazione però non è quella che avevo previsto: molla immediatamente lo smartphone ,fa uno sguardo sornione e un sorriso malizioso si allarga sul suo viso. Deve avere frainteso qualcosa, eppure non avrei saputo essere più chiara!
Cambia posizione sulla sedia, poggia i gomiti sul tavolo protendendosi verso di me, gli occhi verdi scintillano come smeraldi sulla pelle abbronzata… ma che, ha sciato senza occhiali da sole?
Fa un profondo sospiro che fa arrivare fino a me le note fresche del suo profumo preferito, Lower di Diorsim.
-“Non aspettavo altro, tesoro. Quando?”
Che cosa? Non capisco, che domanda è? Presa alla sprovvista inizio a farfugliare e arrossisco; lui sembra particolarmente soddisfatto della mia reazione, dall’espressione che pian piano si dipinge sul suo volto inizio a figurarmi la natura dell’equivoco: ma i maschi hanno un solo pensiero in testa?
-“Non imbarazzarti, amore. E’ naturale provare desiderio, era ora che sentissi la necessità di dar… ehm… di unirti a me, ne sono molto, molto felice”.
-“Ma che hai capito?” lo interrompo alzando un po’ troppo la voce- “Sei completamente fuori strada” -continuo sforzandomi di riprendere il controllo- “Io non sono soddisfatta di te! Mi trascuri Fabio, da molto tempo. Sembra che qualsiasi cosa sia più importante di me, mi fai sentire una ruota di scorta!”
Tra l’ansia e il fiume di parole mi si è seccata completamente la gola, butto giù un sorso di tè versandone altrettanto sul piattino mentre appoggio la tazza, mi tremano le mani.
Ultima modifica di yayachan; 7th March 2013 alle 04:09
Sposto di nuovo gli occhi su Fabio e vedo che la sua espressione è stranamente divertita; dopo una manciata di secondi una cosa a metà tra lo sbuffo e il riso viene fuori dalle sue belle labbra:
-“Zuccherino mio, ma cosa dici? Sei la luce dei miei occhi!”
Sento che la rabbia continua a montare dentro me, sento divampare un fuoco al calor bianco. Purtroppo non sopporto le scenate in pubblico quindi mi alzo di scatto e vado a rifugiarmi nella toilette delle signore. Con la coda dell’occhio mi accorgo che ha ripreso a giocare con quello stupido telefono.
Mentre mi lavo le mani per la quarta volta cercando inutilmente di calmarmi sento una voce alle mie spalle.
-“E’ molto meglio quell’altro, ti dico. Nella vita bisogna cambiare ogni tanto, non è detto che la proposta più completa e ricca sia la migliore”.
Che sia un messaggio di nonna Bea? Luciano l’operaio è meglio di Fabio il consulente informatico superaccessoriato? La porta cigola sui cardini e si apre su due donne di mezza età con tanto di borsette coordinate alle scarpe e cofana geometrica sulla testa.
-“Credimi Artemisia, da quando ho abbandonato il salone di Fabio e mi sono rivolta a Luciana i miei capelli hanno tutta un’altra tenuta”.
Nello specchio davanti a me scorgo uno sfavillio leggero.
Ormai è l’ultimo giorno delle ferie natalizie e sono in palestra con Carolina che sta correndo a velocità supersonica sul tapis roulant per “smaltire le cene organizzate da quella pazza di sua nonna materna”, testuali parole. A dire il vero mi sembra in perfetta forma come sempre, anzi è ancora più bella con il nuovo taglio e i dip dye da vera it-girl.
Non so come faccia ad avere anche la forza di tartassarmi di domande sul capodanno con Paride e, ovviamente, su Fabio.
Quella frase udita nella toilette del Cupcake Land era inequivocabilmente un messaggio di mia nonna e mi ha dato la carica necessaria per comunicare al mio ragazzo che avevo bisogno di una pausa di riflessione, quando lo racconto a Caro lei strabuzza gli occhi e per poco non cade dall’attrezzo.
-“Pyo, ma cosa hai fatto? Si troverà subito un’altra ragazza, non potrai mai tornare sui tuoi passi!”
-“Non credo proprio di avere alcuna intenzione di farlo” le rispondo altezzosa.
La mia amica si limita a scuotere la graziosa testolina con un sorrisetto beffardo.
Mentre lei si allena con foga io mi limito a ciondolare pigra per la sala, impegnando le macchine per pochi minuti, senza provare nemmeno a fare sul serio, persa nei miei pensieri.
-“Attenta!”
Mi ritrovo all’improvviso tra forti braccia con l’estremità di un bilanciere a pochi centimetri dal naso, che figuraccia, non ho il coraggio di voltarmi ad affrontare il proprietario dei pettorali contro cui sono appoggiata anche perché ho appena messo fuoco che le mani che tengono precariamente il bilanciere sono attaccate al corpicino smilzo di Stanlio. Se due più due eccetera, meno la pancia di Ollio…
Luciano mi lascia delicatamente e afferra svelto e forte il bilanciere per liberare il suo amico, lo mette in sicurezza e si volta sorridente verso di me.
-“Bisogna avere gli occhi bene aperti in questa zona, di schiappe come Gian ce n’è un mucchio! Per fortuna che ero nei paraggi”
-“Grazie”- gli sorrido porgendogli la mano, lui me la stringe e poi mi attira in un abbraccio.
-“Ti sei spaventata?” sussurra gentilmente prima di liberarmi, facendo in modo che il suo amico non senta né la domanda né la mia timida risposta negativa.
Torna immediatamente sorridente e ci mettiamo a chiacchierare delle ferie appena trascorse, in un attimo mi sento a mio agio come se quel momento imbarazzante in macchina non ci fosse mai stato e con soddisfazione ricordo a me stessa che sono sulla strada giusta per essere una ragazza libera di flirtare con chi meglio crede.
Ci spostiamo in zona relax e passiamo una mezz’ora piacevolissima, interrotta dalla solita Carolina che passa rapida a chiamarmi per andare negli spogliatoi.
Stavolta il suo interrogatorio non mi turba più di tanto, domani ritorniamo al lavoro e sarà facile incontrare Luciano. Inoltre, se vorrò sentirlo mi basterà alzare il telefono!
Ultima modifica di yayachan; 7th March 2013 alle 04:10