Discussione: Decay of Metal

Ah erano news?Grazie del chiarimento.Comunque non è che mi sento legato al fatto "TS assomiglia agli USA = USA". Intendo dire che data l'ambientazione simile a quella americana ho pensato che l'intera saga con Sim fosse in qualche modo tendente all'America. Ma non ho scelto Twinbrook solo per questo:l'ho scelta anche per l'atmosfera che hanno messo i creatori del gioco in quella città*:è ideale per una storia di fantapolitica o steampunk. Non dovendo fare il secondo genere... Per il fatto del diritto internazionale diciamo che ho fatto questo ragionamento : non essendo uno stato a parte l'ONU non può intervenire,perchè non è nella sua giurisdizione. Un conto è ammonire o condannare un leader nazionale (vedi Gheddafi) un conto è farlo con un sindaco di un'unica cittadina. Non possono farlo perchè non è nella loro giurisdizione. Gli Stati Uniti potrebbero intervenire ma poichè negli states è presente il partito Repubblicano (a cui mi sono rifatto) non è insolito trovare giunte comunali repubblicane con idee e controllo più o meno simili (robot a parte).

Entro stasera dovrebbe essere pronto il quarto capitolo! Attendete con pazienza,sarete ripagati!

Alla pari? Il tuo diario è primo in classifica . Comunque a parti gli scherzi ho letto alcuni capitoli del tuo diario. E' bello. Spero di continuare il mio come sto facendo ora. A proposito,è una mia sensazione,o le immagini di questo topic hanno perso definizione?

Tony era accoccolato tra le coperte del suo letto quando gli squillò il cellulare. Pensò di stare ancora sognando quindi non fece niente. Ma dopo il quinto squillo si rese conto che era sveglio e quello non era il suono della radio volante del suo sogno,ma del suo telefono. Immediatamente tastò con la mano il comodino per cercarlo e nel farlo fece cadere la lampada. "Perfetto, ora devo pure portarla a riparare"� pensò sul momento. Le sue mani tastarono qualcosa di quadrato. Lo prese e premette il tasto per accettare la chiamata. «Pronto?». Dall"™altro capo del telefono una voce femminile gli rispose : «Tony, che c****o hai fatto stanotte? Dovevi venire alla festa? Hai la vaga idea di quanto tempo ti abbiamo aspettato?Tony?TONY?» Era Dana,un"™amica di un suo amico che si era legata anche a Tony. «Dana, mi è successo qualcosa di brutto ieri. Ho avuto una serataccia. Possiamo parlarne faccia a faccia?» Per un momento sembrò che la linea fosse caduta. «Tony, mi stai facendo preoccupare. Cos'è successo ieri sera?» Mentre lo diceva Tony si toccò l"™ematoma. Lentamente stava scomparendo ma sentiva ancora fastidio quando camminava e non poteva fare movimenti bruschi. Uscì di casa e cominciò a camminare verso l"™abitazione dei suoi amici. Abitavano in un"™isolotto residenziale che collegava il centro con i settori industriali e i quartieri popolari. Appena attraversato il ponte che collegava l"™isola e il centro riconobbe subito la casa dei suoi amici: il garage aperto indicava che Ray stava lavorando alla sua auto. Raggiunta la casa dal garage uscì una ragazza: era Dana. Appena lo vide gli corse incontro per salutarlo. Dal garage partì un saluto per il ragazzo. Dana lo squadrò con lo sguardo,e poi attaccò a parlare.

«Cosa ti è successo ieri sera?» Tony sollevo la maglietta. Dana ebbe un sussulto quando lo vide ma subito si riprese. Tony cominciò a spiegare: «Stavo venendo verso la festa,quando tre poliziotti mi hanno visto. Mi hanno fermato e hanno cominciato a farmi delle domande. Poi non so perché uno di loro ha detto che ero un terrorista e ha cercato di afferrarmi per la maglia. Io l"™ho bloccato ma gli altri due vedendo ciò hanno cominciato a prendere i manganelli. Senza pensarci un attimo ho cominciato a correre senza capire dove andavo,ma quei tre erano sempre alle calcagna. Poi sono caduto e mi hanno raggiunto. Il resto lo puoi immaginare.» «Maledetti bastardi. Il Partito Umano fa bene ad opporsi a queste persone» In quel momento Ray uscì dalla rimessa. Era sporco di olio di motore ma non sembrava curarsene molto. «Non credo che usare gli stessi metodi della polizia sia coerenti con i loro principi» Ray non era molto d"™accordo con la causa del Partito Umano. Anzi, li riteneva uguali agli stessi nemici che combattevano. E forse aveva ragione. Dana provò ad intervenire «Non puoi dire che il piano di de umanizzazione del lavoro portato avanti da McCarter sia migliore di quello che fanno i ribelli» «Ma non è una buona ragione per far saltare in aria un autobus pieno di gente» «Si,ma non credi che atti terroristici a parte ciò che vogliono i ribelli sia giusto? Non credi che essere sostituti da un robot sia assolutamente immorale?» Ray fece una smorfia con il viso «Bah. Preferisco essere sostituito da un robot ma essere vivo che morire per dare la possibilità* ad altri di non essere rimpiazzati e morire» Impettita Dana invitò Tony ad entrare in casa. Pablo e Micheal stavano guardando qualcosa al portatile. Dana ci diede uno sguardo:era il videomessaggio diffuso dal Partito Umano che rivendicava l"™attentato.

Appena lo vide la ragazza chiuse il portatile e lo tolse dalle mani dei due ragazzi. «Cosa diavolo ti prende Dana?Noi stavamo guardando quel video!»disse Pablo. Pablo era l"™esatto opposto di Ray. Pieno sostenitore del Partito Umano ci avrebbe militato volentieri se non fosse per un suo precedente penale che lo rendeva facilmente identificabile dalla polizia «Cosa c"™è da guardare in quel video Pablo? Sono solo degli assassini. Non servono la causa dei ribelli!» A quel punto intervenne Micheal «Sarà* come dici Dana,ma noi stavamo solo guardando il video. Non abbiamo preso parte all"™attentato» Dana si stava arrabbiando. «Si,ma così facendo state legittimando ciò che hanno fatto. Non bisogna approvare queste persone solo perché hanno un giusto ideale. Il fine non giustifica i mezzi.» «Invece sì Dana. Senza quell"™attentato pensi che McCarter avrebbe dato peso alle richieste dei ribelli? Certo che no! Abbiamo dovuto ricordarglielo!»

«Parli come se fossi uno di loro Pablo. Ma non lo sei. Ricordatelo.» «Parli come se fossi una di loro Dana. Tu non capisci ciò che vogliono!» E se ne andò in cucina. In quel momento Micheal riaprì il portatile e cercò di scusarlo :«Dovete perdonarlo. E"™ molto preoccupato in realtà*. Non vorrebbe saltare in aria anche lui.» Per Tony Dana era una figura emblematica. Da un lato supportava la causa dei ribelli,dall"™altra li odiava. Non riusciva ancora a capire qual"™era esattamente la sua posizione in merito. Una cosa era certa: a lui non importava molto di ciò e preferiva rimanere neutrale. Certo, la minaccia terroristica era alta ed era dovere della polizia proteggerli,ma non si fidava neanche delle forze dell"™ordine, ancor più dopo quello che era successo la sera prima. Dana salì al piano di sopra. Tony fece per seguirla ma poi abbandonò l"™idea. Già* altre volte aveva provato a seguirla per capire cosa faceva ed era stato cacciato in modo brutale. Quindi decise di andare in cucina da Pablo. Lì il suo amico stava cucinando delle frittelle. Stavano venendo bene dall"™odore.

Ne approfittò per cercare di riappacificarlo con Dana: «Non credi che lei abbia ragione?» Pablo si girò con aria di sfida «Non credo proprio. Il PU vincerà* sicuramente questa guerra. Non importa i metodi che userà*.» «Sarà* come dici tu,ma non credi che anche Dana possa esprimere la sua opinione?» Forse aveva fatto centro. Pablo aveva rilassato i muscoli del collo finora contratti. «Mi sa che hai ragione. E"™ anche per questo che lotta il PU.» Tony aveva fatto centro. "Bel fatto"� pensò. «E ora godiamoci queste fritelle» disse l"™amico e portò un piatto di fritelle fumanti sul tavolo in soggiorno. Accorsero tutti tranne Dana. "Chissà* cosa starà* facendo..."� pensò Tony. Ma non ci diede molto caso e si accinse a prendere una fritella.

Nel frattempo al piano di sopra...

Dana era in stanza. Sul letto il suo portatile acceso. Aveva appena finito di leggere un e-mail quando andò presso l"™armadio. Aprì le ante e scostò alcuni vestiti. Tolse il pannello di finto legno che copriva la sezione segreta. Stano che nessuno se ne fosse accorto in due anni di convivenza. Appena tolto le fu chiaramente visibile la tastiera posta sul muro. Premette la combinazione e si udì uno scatto. Uno dei cassetti inferiori si era aperto. Dentro dei detonatori e un cappello rosso. Li prese.

Bella questa storia, sarà* che a me i film in cui entra in ballo il complottismo governativo da una parte e i ribelli dall'altra sono sempre piaciuti e, al pari di essi la letteratura... Certe storie sono sempre interessanti, spero che nei prossimi capitoli non solo i ribelli abbiano una loro dignità* ma anche i cattivoni al potere! Bravo bravo

Grazie Foster. Comunque per il fatto della grafica capirei per The Sims, dato che il mio PC non ha prestazioni grafiche elevate,ma per la copertina del diario è stranissimo. L'ho trovata in alta qualità*,modificata con Photoshop sempre in alta qualità*, appena l'ho messa RESTAVA in alta qualità*. Dopo due giorni è diventata come se fosse stata a bassissima risoluzione sin dall'inizio.

Grazie Flagghi Ora ho capito.
Comunque,ieri mi sono scordato di farlo,lo faccio adesso:
Nella prossima puntata
Cosa nasconde la polizia in un magazzino dei militari fuori città*?E chi sono le persone entrate all'interno di esso di nascosto? Scopritelo nel prossimo episodio con "Capitolo 5 - Esplosione"