[center:3jrfgasa]CAPITOLO III
Guardare con altri occhi I parte[/center:3jrfgasa]
<< Con chi dovrei sposarmi, con qualche pervertito di sicuro. Chi accetterebbe mai una cosa del genere di questi tempi se non un pervertito.
Ma mai cederò, trovero una soluzione. Io non sposerò nessuno, a meno che non lo voglia davvero.
E se lo volessi sarebbe Liam colui che sposerei >>. Sam era a telefono con Anya. << E poi devo continuare l'università*, lo devo fare e nessuno puà* obbligarmi
sono maggiorenne, non dipendo da nessuno >>.
L'amica al telefono ascoltava incredula, queste cose si vedono solo nei film. << Sam non angosciarti, vedrai che si risolverà* tutto, e poi
secondo me hai capito male, tuo padre >> fece un respiro profondo, poi continuò << non ti avrebbe mai fatto nulla del genere >>.
<< Questo lo credevo anch'io, ma ho capito perfettamente ciò che mi è stato detto, devo sposare un qualcuno, e mio zio per non so
quale motivo, aiuterà* me e la mamma economicamente >>.
Riattacato con l'amica, si stese a letto, ma riuscì a dormire bene poco; il timore di dover sposare uno sconosciuto non le abbandonava la mente.
Samara si girava e rigirava nel letto, no, proprio non riusciva a prendere sonno. Allora fece ciò che faceva da piccola, quando lo zio era in città*,
dormire nel suo letto. Bussò alla camera degli ospiti, dove dormiva appunto Caleb.
Nessuna risposta. << Zio dormi? >>. Niente. Abbandonata l'idea stava per tornare in camera sua quando lo zio la chiamò. << no, sono sveglio piccina entra >>
Aprì la porta << posso stare qui stanotte? >> << non riesci a dormire? >> << no, ripenso a quello che mi avete detto oggi tu e la mamma >>
<< vieni qui, ti va di parlarne? >> si sdraiò vicino allo zio
<< io non riesco a capire come papà* abbia potuto farlo >> << lo ha fatto solo per voi,
per il vostro futuro >> << ma come ha potuto mettermi nelle mani di uno sconosciuto, senza neanche chiedermi se ero d'accordo? >> Caleb fece una smorfia strana
<< lui ti voleva bene, e non avrebbe fatto mai qualcosa che ti potesse rendere infelice >> lei delusa rispose << comincio a dubitarne davvero, anche
perchè questa cosa mi rende tutt'altro che felice >>. << vedrai che non sarà* poi cosi male >> << ma tu come puoi essere d'accordo con questa cosa?
cosa ci guadagni dal fatto che io mi sposi? non puoi aiutarci senza che io compia questo gesto? e la mamma? come può accettare tutto questo?
la sua unica figlia, pensavo mi amasse e invece tutti quelli che credevo tenessero a me, mi stanno abbandonando ad un destino
che io non voglio affrontare. tu per primo Caleb >> << non dire così >> << e poi chi dovrei sposare? non dirmi il figlio degli Alberghini >>
<< parliamone domani >> << no, ne parliamo adesso, chi è questo pazzo pervertito che ha accettato questa pazzia? >> Caleb seccato ribadì << parliamone
domani, siamo entrambi stanchi, e potremmo dire qualcosa che non vorremmo >> << cosa? che papà* è stato uno stupido? che potevi ribellarti a questa cosa?>>
<< e poi io amo Liam, sposerò lui, un giorno, dopo aver ottenuto il dottorato >> Caleb non reggeva più, nascondeva qualcosa, la tensione si poteva
tagliare col coltello. << va a letto Samara, domani sarà* una lunga giornata >> << conoscerò il maniaco che volete appiopparmi? >> << va a letto e basta!! >>
Samara percepiva che qualcosa non andava, lo zio era strano. Si alzò sbuffando e delusa dal letto e tornò in camera sua.
Era esausta, finalmente si addormentò.
Si fece mattina, Nora e Caleb si ritirarno nello studio.
<< Nora quando hai intenzione di dirglielo? >> Nora quasi assente << non lo so, hai visto come ha preso la notizia, questo peggiorerebbe il tutto >>
<< se non ti dispiace vorrei dirglielo io >> << Caleb, non credo sia una buona idea >> << per lei tutto questo non è una buona idea,
fidati, lascia fare a me >> << d'accordo, ma fallo adesso, più aspettiamo, più peggioriamo la situazione >>
Samara appena sveglia, subito chiamò Liam.
<< Pronto? >> rispose una ragazza, sembrava la voce di Cecilia, un'amica dell'università*. << scusa ma chi sei? >>
<< Cecilia, tu? chi cerchi? >> aveva capito bene, era Cecilia << Cecilia sono Samara, che ci fai a casa di Liam? >> la voce si fece più pesante.
<< Emh, no, ci siamo tutti, c'è anche Robert e Gina, ieri sera stavamo studiando e poi ci siamo addormentati qui >> Samara si tranquillizzò,
non c'era motivo per cui non crederle. << beh me lo passi per favore? >> << certo, un attimo >> le rispose la ragazza.
<< P-pronto? >> era Liam. << Amoreeeee , mi manchi tantooo, non sai cosa mi è successo >> << oh amore, anche tu mi manchi, spara che è successo,
ma fa presto che ho lezione >> Sam gli spiegò tutto, e lui anche se sembrava molto assente, gli rispose che non doveva cedere, che lei
si sarebbe dovuta sposare con lui, e di non dare conto a quello che diceva la sua famiglia.
<< Liam io amo solo te lo sai, risolverò tutto e tornerò subito da te >> << ti amo >> con questo si salutarono.
Proprio quando Samara stava per riporre il telefono,
entrò Caleb, che aveva ascoltato tutto, soprattutto il "ti amo" finale, che gli aveva provocato una gran rabbia dentro.
<< Allora? chi era al telefono? >> chiese Caleb seccato. << nessuno che ti interessi, ora se vuoi lasciarmi in pace vorrei vestirmi >>
<< stai bene con il pigiama >> << di certo non posso andare a prenotare il biglietto con la vestaglia e le ciabatte >>
<< prenotare il biglietto per dove? >> << per tornarmene all'università* >> rispose annoiata la ragazza.
<< Samara, tu non ti muovi da qui, abbiamo delle faccende da sbrigare >> << NO!! tu hai delle faccende da sbrigare, come ad esempio
dire al maniaco che pensa di sposarmi, che se ne deve trovare un altra!!E che ci stia stavolta >>
<< E' da questo Liam che pensi di tornare? >> << Si, zio Caleb, torno dalla mia vita, da colui che non dice di amarmi solo a parole,
ma che me lo dimostra anche >>. Caleb alterato la prende per il braccio << senti signorina, tu non ti muovi da questa casa, e ti impedisco
di vederti ancora con questo Liam >>
<< tu non sei mio padre, non siamo nemmeno parenti io e te...con che diritto mi dici queste cose? chi sei eh? >>
<< SONO IL TUO FUTURO MARITO >>