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hai ragionissima shane, ogni volta mi impongo di aggiornare presto ma alla fine tra esami e cose varie finisco sempre per arrivare tardissimo! Comunque ti posso dire che ieri mattina ho terminato il capitolo e mancano le foto... venerdì ho un esame e non credo che aggiornerò prima di lunedì, ti garantisco comunque che mi farò non in 4 ma in 5,6,7 per aggiornare il prima possibile!
--> Capitolo 7!
Easy for you to say. Your heart has never been broken, your pride has never been stolen... not yet, not yet ♥
Prafa ragassssa
.In Omnia Paratus.
CAPITOLO V: LEGGE DI BUCY
"Nessuna impresa è mai stata compiuta da un uomo ragionevole"
“Mi spieghi poi da dove usciva quel salvagente?” Ero tornato a casa quella sera e per mia fortuna Gus e Tami si erano fatti passare la sbornia
“Ah quello…” fece Gus
Tami lo interruppe senza tante scuse “Ah ah! I tuoi demoni ti perseguiteranno per sempre, Gus McAndersen! Ha paura dell’acqua! Ha paura dell’acqua! Ha paura dei pesciolini!”
“Non ho paura dei pesci, signorina Duran Duran! Ahahah, ora invece conosciamo tutti la tua vergogna segreta, Tamelia!”
“Taci, taci” sbottò la ragazza “Di sicuro eri troppo sbronzo per ricordarlo, ma ad un certo punto ieri sera hai cominciato a tirarmi per la maglia e a dirmi “L’oceano, l’oceano, l’oceano” e per poco non piangevi. Per farti stare zitto ti ho dovuto dare il salvagente… riesci ad essere veramente divertente quando bevi!”
Gus arrossì visibilmente mentre Tami ridacchiava alle sue spalle
“E aspetta Murph! Fino a poco prima che arrivassi tu aveva le scarpe, cavolo, non aveva i pantaloni ma aveva le scarpe!! Spiegaci come hai fatto, te ne prego Gus!”
“Ahah! Beh, questa sì che è una cosa divertente… eeeh! Le vie dell’alcol sono infinite!” disse Gus sorridendo divertito “E comunque Murph siamo in debito con te”
“Nel senso che avrei dovuto defenestrarvi per la figuraccia che mi avete fatto fare e invece ho risparmiato le vostre giovani vite?”
“Tralasciamo amico mio, tralasciamo i dettagli. Ti dobbiamo una serata pazza, domani ti portiamo allo Sharp Nitè”
“Cosa diavolo è uno Sharp Nitè?” dissi io seriamente confuso. La risposta dei due non si fece attendere: con la faccia di chi aveva appena sentito una bestemmia risposero in coro
“Lo Sharp Nitè è il locale più alla moda della città” e Tami rincarò “Murph, ma dove vivi?”
“In una gabbia di matti…” borbottai io
***
“E’ arrivato il taxi?”
“Quale taxi?”
“Ti avevo chiesto di chiamare un taxi, genio!!!”
“Sua maestà, le devo ricordare che pagare un taxi da Nevergreen Terrace allo Sharp Nitè ci costerebbe quanto una settimana di spesa giù al mercato?”
“Se chiudessi quella bocca ogni tanto potremmo permettercelo il taxi… E mi spieghi come ci arriviamo?”
“Come tutti i comuni mortali, in metropolitana”
“Ehi ehi ho una gonna troppo corta per andare in metropolitana di sabato sera”
“Cambia gonna… a dirla tutta non ti sta neanche bene quel colore, prugna, brrr!”
Tami guardò cinicamente Gus che l’aveva liquidata con quelle due sole parole prima di tornare in camera a cambiarsi e uscirne poi dopo pochi secondi mettendosi a urlare, in un moto improvisso d’orgoglio “Al diavolo tu e la tua metropolitana!”
Per me quel colore le stava veramente d’incanto
Prendemmo la metropolitana. Il viaggio proseguì piuttosto tranquillamente tranne che per uno strano tipo balbettante (molto probabilmente un maniaco, sottolineò Gus una volta scesi alla stazione) che aveva attaccato bottone con Tami, ma alla fine l’importante era essere arrivati davanti allo Sharp Nitè
“Siete in lista?” chiese il buttafuori seriamente
“In lista? Perché?” prese le redini della situazione Tami
“Signorina il locale è stato prenotato per una festa privata questa sera, se siete ospiti dei signori Thompson dovete darmi i vostri nomi”
“I signori Thompson?” fece Gus “I signori Thompson… d-di Dayton?”
“Sì, allora siete loro ospiti o no? Non mi fate perdere tempo per favore!”
“Sì, sì li conosciamo, cioè siamo ospiti dei signori, dei signori, dei signori… “ balbettò Gus
“Thompson” sorrise Tami
“I vostri nomi?”
Gus intanto stava sbirciando i nomi in lista e rispose “Fratelli Harris, alcuni nostri zii sono entrati poco fa”
Quell’energumeno davanti a noi, gonfio, strizzato in una t-shirt nera troppo stretta per la sua corporatura e il logo del locale, stampato a lettere cubitali bianche sul davanti, che si deformava a ogni suo respiro sembrava dire: “Qui allo Sharp Nitè io sono Minosse, il giudice infernale… giudicherò te e i tuoi amici, deciderò io dove spedirvi”
Fu in quell’istante che Tami tirò fuori, con uno sforzo sovrumano, le sue armi da femme fatale: le bastò lanciare un’occhiata d’intesa al gorilla che, anche se con un po’ di titubanza, alzò il cordone di velluto rosso che separava i due mondi, lo Stargate tra i due universi, come diceva Gus
“Chi sono i Thompson?” chiesi io
“Boh!” mi rispose Gus con noncuranza “Spero solo che sappiano come servire dei buoni gamberetti”
“Ci siamo infiltrati in un party di perfetti sconosciuti!?! E tu (riferendomi a Tami) hai fatto gli occhi dolci al buttafuori per corromperlo?! Voi siete pazzi, vi continuo a ripetere che siete due pazzi scatenati”
“Eeeeeh! Ma quanto esageri, corrompere… addirittura! Non è corrompere se usi ciò che ti ha dato madre natura” disse Tami mentre insieme a Gus salutava a caso delle persone lì intorno giusto per non attirare sospetti
“I pazzi aprono le vie che poi percorrono i savi” sentenziò Gus con lo sguardo entusiasta di chi aveva adocchiato un bel cocktail di gamberi. Si fiondò al bar e lo prese al volo dall’altro capo del bancone e lo divorò in un tempo ridicolo. Era davvero una betoniera, cavolo se lo era!
Tami aveva già cominciato a ballare e di sicuro ce la saremmo dimenticata lì sulla pista per un bel po’.
“Ti vorrei far notare che la nostra follia ti ha portato qui dentro, cosa avresti fatto senza di noi eh Murph? Come avresti passato il tuo primo sabato sera nella metropoli? A casa spalmato sul divano? Non di certo, nossignore… non durante il mio turno!” E scoppiò in una risata
“Sì ma, come hai fatto a capire che erano di Dayton?”
“E’ un cognome molto comune da quelle parti, poi ho visto la targa della loro auto”
“E come facevi a sapere che era proprio quella la loro macchina?”
“Non ti complicare la vita con mille domande, è tutto molto più facile di quel che sembra. Secondo te chi potrebbe permettersi di posteggiare qui all’entrata una Lamborghini Gallardo se non dei ricconi che affittano la discoteca più cool della città più cool la sera più cool della settimana? E alla fine… ho avuto una botta di fortuna! La fortuna ti aiuta più di quanto un disfazionista come te possa immaginare”
“Non credo esista la parola disfazionista…”
“Da questo momento esiste”
“Sai Gus, sei molto più intelligente e sveglio di quanto dai a vedere…” mi resi conto di aver fatto una gaffe, un tremenda gaffe e mi affrettai a riparare la situazione con un “Senza offesa eh”
“Eh! Se avessi avuto un centesimo per tutte le volte che me lo son sentito dire…! E comunque mai giudicare dalle apparenze, amico mio!”
“Una settimana fa quando ci siamo conosciuti mi hai detto esattamente il contrario” dissi sempre più perplesso ma anche affascinato, lo ammetto, da quella fresca e brillante intelligenza che il mio amico stava dimostrando.
Gus cominciò a cambiare colore improvvisamente …
“A differenza di questi gamberetti, il rimangiarmi le mie parole non mi ha mai provocato un’ indigestione” e dopo essere saltato giù dallo sgabello con un balzo felino, corse in bagno.
***
“Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò”. Deve aver pensato a me. La serata allo Sharp Nitè si era conclusa alle 5 di mattina con una straziante scarpinata fino a casa: io uno straccio zuppo che si trascinava nei vicoli umidicci per l’abbondante pioggia della nottata che aveva impregnato di odore di terra bagnata la città.
Le strade ancora surrealmente popolate da travestiti, donne con il mascara colante ed ubriaconi solitari, e io, a capo della processione seguito a ruota da Gus il cui coriaceo stomaco, messo a durissima prova durante la serata, si lamentava molto rumorosamente e da Tami a piedi nudi sull’asfalto che aveva scaraventato in aria in un impeto di rabbia i tacchi salvo poi riprenderseli strappandoli dalle mani di un barbone dopo che Gus le aveva ricordato come quelle scarpe fossero state “incredibilmente costose”.
Io, incrocio di un’incredibile palette di colori, dal verde oliva del viso al rosso vivo degli occhi e via dicendo: non per altro passai i tre quarti della domenica riverso sul letto con ancora i pantaloni addosso.
Il giorno dopo arrivai affannato e stordito in ufficio, entrai, appesi la giacca al muro, notai con piacere che il mio collega non era ancora arrivato e feci mente locale due secondi: c’era qualcosa di diverso sulla porta, o era una mia impressione? Uscì dalla stanza per controllare e in effetti era stata apposta una targhetta, simile a quella di Sanders ma diversa nelle dicitura “Ufficio Interior Design - Architetti Eustachio Bennett e Murphy Thomas”. Uuh! “Allora è così che si chiama” pensai .
Una targhetta col mio nome, e che bel nome sembrava in confronto a quello del nasone… Eustachio! Che idea infelice… Rientrai giusto in tempo per accendere il computer prima che qualcuno bussasse alla porta. Si affacciò una donna “Buongiorno Charline!”
“Sanders vi aspetta nel suo ufficio alle 10 in punto” recitò Charline, la segretaria del direttore che con la solita voce monotona e cantilenante mi aveva accolto il giorno del colloquio. Non passarono neanche cinque minuti che la porta si aprì di nuovo, questa volta per mano di Eustachio.
“Buongiorno EUSTACHIO, passato un buon week-end?” Era la prima volta che sorridevo con spontaneità davanti a quel ragazzo… l’idea che avesse un nome così brutto mi faceva sentire moralmente obbligato a prenderlo in giro.
“Ha piovuto tutto sabato notte, per fortuna io ero a letto a quell’ora. Pensa a quei poveri sfigati in giro a far baldoria tutti zuppi… non li invidio proprio”
Aveva un’abilità nell’offenderti con qualunque cosa dicesse che aveva dello straordinario. Ma da persona matura quale ero e impettito dal mio nuovo status di superiorità acquisita, mi limitai ad un freddo quanto divertito “Già”
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Ultima modifica di lillybell; 27th May 2012 alle 03:06
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molto divertente quest'aggiornamento...
soprattutto all'inizio quando mi hai fatto immaginare a Gus ubriaco che aveva paura dell'oceano e si è tranquillizzato SOLO dopo essersi infilato il salvagente...
eh si l'alcool fa fare cose strane, parla l'astemia che deve riportare a casa gli amici "strani"...
la serata al locale, sinceramente pensavo succedesse qualche inciucio tra Murphy e Tami...
Eustachio? ma che cacchio di nome è?
non farci aspettare mesi per il prossimo aggiornamento...
Se è si, va bene...
Se è no, vattene a quel paese
Già hai finito? Grande Sonia!
Il povero Gus ha i suoi buoni motivi per avere paura dell'oceano... chissà se un giorno ce lo racconterà (o forse lo farò io al posto suo :P) Per quanto riguarda Tami e Murphy la ragazza ha passato tutta la serata sulla pista da ballo e Murphy non ama ballare... ergo, i due hanno passato pochissimo tempo insieme ma non escludere niente in futuro! XD
Eustachio? Macchè, è un gran bel nome! XD E lui è gradevole quasi quanto il suo nome, ahahahah!!
Avete tutti ragionissima riguardo al ritardo, purtroppo devo barcamenarmi tra università e cose varie e ogni volta che ho un po' di tempo per lavorare al diario non posso perchè il computer fisso (l'unico dove ho the sims) è occupato dal mio caaaaro fratellino o_O Nell'ultimo mese, non scherzo, ho passato la maggior parte del mio tempo a studiare... non aprivo The Sims da Natale! XD
Se può farvi stare tranquilli sappiate che le storie di Murphy non vi abbandoneranno... al massimo ci sarà il rischio di aspettare ma la storia continuerà perchè ci tengo veramente troppo per abbandonarla!
Grazie millemillissime del commento e della lettura!!
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l’idea che avesse un nome così brutto mi faceva sentire moralmente obbligato a prenderlo in giro.
Ma quanto ti capisco Murphy Ma Gus, quel colore le sta benissimo U_U E Murphy lo ha notato (farei una faccina più insinuante di questa ma non c'è U_U) Ti ho già detto che mi piace come scrivi? Vabbè al massimo te lo ridico dato che ho la memoria corta XD Molto divertente questa uscita, Gus e Tami sono gli amici che tutti noi vorremmo avere *_* Ma sai che la foto di Bridgeport sembra vera? Solo perchè c'è la luna e il cartello ho capito che era del gioco XD Ora resta da sbrogliare il mistero più arcano: perchè Gus ha paura dell'oceano? Si veste un pò da surfista, questa cosa è strana davvero U_U Me curiosa *_*
Eustachio, oggettivamente è un nome non troppo elegante.... questione di gusti, comunque non si può biasimare Murphy (è vero che anche lui con il nome... vabbè) per il fatto che lo prenda in giro! XD
Peccato che non esistano faccine abbastanza "insinuanti" XD comunque capisco, capisco la tua legittima insinuazione Grazie per i complimenti sulla scrittura, cerco sempre di dare il massimo anche se il registro è comunque abbastanza colloquiale e informale. La foto? Ho usato un pizzico di effetto "tremolante" per darle la sensazione di umidità che volevo ottenere e sono arcicontenta che ti sia piaciuta! Gus si veste un po' da surfista forse anche per cercare si esorcizzare un po' la sua paura... vedremo!
Grazie per il commento e per la lettura!
EDIT- Dimenticaaaavo! Nel prossimo capitolo avremo modo di conoscere meglio il "nostro" (nostro?!) "amato" (amato!?!?!?!?) Eustachio Bennett!
Ultima modifica di lillybell; 28th February 2012 alle 15:20
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LillyBrutt! Stasera mi metto in pari!!!!! xD
Deja Vu ☆ Jingle Jangle
She read about people she could never be, and adventures she would never have
Posizionare sims & oggetti su tutte le superfici - Scattare foto realistiche in TS3
1fratto antani può essere imbrunato ma non postanato ....
Aspettavo da tanto questo capitolo! Ma ne è valsa la pena
Gus e Tami sono degli amici fantastici, al nostro Murphy farà bene stare un po' con loro!
Nascerà qualcosa tra Murphy e Tami? Io spero di si .... e perchè Gus ha paura dell'oceano? xD
Eustachio xD
Aggiornamento divertentissimo come sempre! Foto e scrittura molto curate!
Aspetto il prossimo capitolo!