Manco lo studiata spsicologia scusa è e poi ho tredici anni ma mi piace scrivere
Sono solo suggerimenti, proprio perchè si può sempre migliorare. Ma se non ti interessa migliorare o sentire cosa gli altri pensano mi dileguo
PS : l'ho studiata
Beh, era un consiglio...potresti ringranziarla, e chiederle un chiarimento su cosa ti consiglia, se poi non vuoi seguirlo (il consiglio) e ti piace semplicemente scrivere, continua così. Poi non ti meravigliare che tutti ti dicano che la storia e le reazioni sembrano finte, però
Mirimiro posso capire che a 13 anni la psicologia ancora non l'hai studiata, però se vuoi rendere "realistica" una storia così drammatica, inevitabilmente devi mettere nei dialoghi e nei rapporti tra le persone più "coinvolgimento". Come dice Mary, non stiamo parlando di ceci e figurine ma di due genitori che scoprono che la figlia ha la leucemia. Invece i personaggi dialogano tra loro come se Beatrice avesse una semplice influenza!!!
io i consigli li accetto ma cmq l'ho ringraziata mary anche se non ho scritto grazie è solo che io ancora la spicologia non ho ancora ben capito che sia e perciò ecco perchè non riesco a rendere drammatico il racc ora ne parlo un po cn mia mamma e vedo
Ma non intendo certo che devi farne un saggio psicolgico Tipo ti basta solo chiederti: tua madre come reagirebbe ad una notizia così? e tu? Io per esempio ci penso e non credo che mia madre mi direbbe quelle cose, non penso che la mia famiglia e io affronteremmo una cosa così in quel modo
Ciao, ho appena letto il tuo diario, e devo dire che come spunto è interessante, però è anche un argomento pericoloso.
Fai attenzione a come tratti un argomento come la leucemia, leggendo queste poche righe ho avuto una sensazione di leggerezza che non mi è piaciuta, capisco che hai 13 anni, ma non sei più tanto piccola, il rendersi conto che su quella malattia non c'è da scherzare lo capisce anche un bimbo di 8 anni!
Proprio nei dialoghi ho sentito questo distaccamento dalla cosa, lei sta per morire e pensa ai sogni (o..O) il padre sembra quasi che le dica felicemente che se la cura va male lei crepa, e la sorella si fa la sua vita come se niente fosse.
(PS: secondo me la madre tra poco tradisce con il dottore Giovanni)
Io ho avuto un amico che è stato malato di leucemia, diciamo che la sua vita è cambiata completamente da un giorno all'altro praticamente la soprattutto la vita dei suoi cari è cambiata, e qui mi sembra proprio che loro se ne sbattano.
E' molto difficile riuscire a scrivere un diario, soprattutto se si è alle prime armi, magari non era meglio cominciare con qualcosa di più semplice per esercitarsi un po' con la scrittura e con lo sviluppo della trama e dei personaggi?
Purtroppo argomenti del genere generano anche molte critiche su come si decide di trattarli, spero proprio che tu abbia compreso ciò che sto cercando di dirti.
Baci
S.
Deja Vu ☆ Jingle Jangle
She read about people she could never be, and adventures she would never have
Posizionare sims & oggetti su tutte le superfici - Scattare foto realistiche in TS3
1fratto antani può essere imbrunato ma non postanato ....
l'idea di base secondo me di questa storia è buona, però come ti hanno fatto già* notare altri prima di me, dovresti approfondire di più il lato psicologico caratteriale dei personaggi e renderli meno superficiali e più profondi, anche perchè certi temi come la leucemia sono molto delicati da trattare. Ti riporto un esempio di ciò che mi è accaduto qualche mese fa in un supermercato in zona.
io sono alla cassa, davanti a me c'è una signora, la classica donna che non sa farsi gli affari propri e deve sempre trovare qualche scusa per attaccare bottone e curiosare negli affari altrui. Accanto a noi nella cassa a lato una donna e un bambino abbastanza gracile e pallido con un cappellino di ben-ten in testa avrà* avuto a giudicare dall'altezza si e no 7/8 anni ( gia a vederlo non sembrava un bambino in piena salute)
la signora davanti a me che io chiamerò X anche perché non la conosco, mentre è in coda vede il bambino che la guarda e la donna ( credo la madre) che attende il suo turno, per ingannare l'attesa quindi inizia: "ma che bel bambino!Ciao piccolo."
la madre si volta e vede la signora che sta parlando con suo figlio quindi la guarda incuriosita.La madre incita il figlio a contraccambiare il saluto. X quindi non demorde e continua: "Non sei a scuola oggi?"
La madre risponde per lui: "no oggi no eravamo via per una visita." dice infastidita dall'invadenza della signora
X: "poverino, stai male?"
a questo punto è il bambino che risponde: " signora non sto bene perché ho la leucemia."
a queste parole sia io che la signora davanti a me e credo anche altri siano rimasti abbastanza sconvolti dalla naturalezza con la quale il bimbo ha pronunciato la frase, la madre non ha più detto nulla ma aveva le lacrime agli occhi, infatti qualche lacrima le era scesa. X allora si è scusata e la madre del bimbo le ha detto dopo essersi asciugata le lacrime di evitare certi discorsi anche se il bambino sapeva la sua situazione ,quando non si sa effettivamente il motivo per cui una persona fa quello che deve fare oppure è in un posto al posto che in un altro.
questo è un esempio e credimi, la cosa detta poi da un bambino consapevole di ciò che ha, fa ancora più effetto.la madre poi era alquanto distrutta dalla cosa.
Quindi ripeto, la storia mi piace, va sviluppata però più in profondità*. intanto un grosso incoraggiamento a continuarla.
la mia non vuole essere una critica ma solo uno spunto di riflessione su una situazione che mi ha parecchio scosso.
Delta, complimenti per l'esempio, era esattamente quello che volevo esprimere io, ma non ci sono riuscita!
Quello che hai scritto non solo è molto toccante ma dovrebbe dare una grande ispirazione a mirimo, a me l'ha data!!
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