- Non ha origini orientali, almeno per quanto ne sa. Ellie Wu è il nome che ha scelto per se stessa.
- Il suo vero nome, o meglio, il nome che le ha dato un'infermiera in ospedale è Eleanor Woodcomb. A Ellie non è mai piaciuto. Pensava che sarebbe stato bene a una bambina che viveva in una casa con la staccionata bianca e i genitori, non a lei. Si è fatta sempre chiamare Ellie Wu e raggiunta la maggiore età lo ha cambiato anche all'anagrafe.
- Non reputa di aver avuto un'infanzia difficile. A sua memoria, ha sempre vissuto nell'istituto per orfani di Novato, a nord di San Francisco e lì si è sempre sentita, se non a casa, almeno al sicuro.
- Da quando è entrata nella CIA ha dovuto tagliare i ponti con tutti. Non le è pesato per niente, tranne che per Anne Marie, una ragazza un po' più giovane, la sua protetta in istituto. Non l'ha mai più sentita ma non ha resistito al mandarle regali per il suo matrimonio e per la nascita dei due figli.
- Durante una gita ad Alcatraz, organizzata dalla scuola elementare, un signore alto e distinto l'ha ascoltata mentre spiegava ad una compagna il suo ipotetico piano per scappare dall'isola-prigione. L'uomo si è poi avvicinato alla maestra e le ha sussurrato qualcosa. Ellie giura di averlo visto, diverse volte negli anni, ad assistere alle sue gare di atletica leggera.
- Non ha mai fatto la prima mossa in amore. Non per timidezza o paura, semplicemente perché non ha mai incontrato un ragazzo che le interessasse così tanto da esporsi per prima.
- Appena dopo il diploma ha ricevuto una borsa di studio totale per Berkeley pur non avendo mai fatto domanda. Il giorno della laurea Dash era lì per accompagnarla alla base di addestramento.
- Ha indossato delle scarpe con il tacco per la prima volta a 21 anni, durante una simulazione in accademia. Con sua immensa sorpresa non ha avuto alcuna difficoltà a correre e a battersi sui dei tacchi 12, tanto che ha iniziato ad indossarli anche quando sarebbe più adatto un paio di scarpe da ginnastica.
- Non sa guidare con il cambio manuale. Odia le missioni in Europa perché fa sempre la figura dell'americana incapace al volante al momento di affittare un'auto.
- L'interesse per la moda è recente. Da ragazzina si è sempre accontentata dei vestiti smessi delle ragazze più grandi dell'istituto e all'università si riforniva nei mercatini. Non ha mai fatto caso alle tendenze, le bastava indossare cose comode e pulite. Questo finché non si è vista con indosso uno striminzito abito da cocktail. Da allora buona parte del suo stipendio finisce in abiti firmati che puntualmente fa ritoccare dalle sarte della CIA per aggiungere comode tasche per coltelli e pistole.