Discussione: [Quest GdR] Omicidio a Bellavista

Gruppo 3
Lia Monroe salta il turno per sua scelta. Proseguiamo con la turnazione: Erik Foster

Alice Rebeck – Gruppo 2

Ovviamente la mia ricerca è stata inutile, ho perso solo tempo ad accarezzare una colonna, per quel che posso notare neanche gli altri hanno avuto fortuna. Ad un tratto un rumore, come uno scatto meccanico, attira la mia attenzione. Insieme alla libreria che si apre. Le librerie non dovrebbero aprirsi, anche se ora è proprio ciò che ci serve. Guardandomi intorno riesco a notare Scarlett intenta a mettere le mani nel camino, dev'essere stato merito suo, sono ancora più contenta di essere in gruppo con lei. Sento che sarei stata in grado di fare scenate interiori sui compagni sgraditi anche in una situazione del genere.
Faccio un balzo quando l’insistente squillare di un telefono, che non avevo minimamente notato, interrompe prepotente il silenzio che si era creato nella stanza. Sono tentata dal rispondere, ed effettivamente sono la più vicina di tutti all'apparecchio. Lancio uno sguardo al resto delle persone nella stanza e mi decido ad afferrare la cornetta «P-pronto?» Intanto a passo svelto vado a posizionarmi nel punto vuoto lasciato dalla libreria, come per paura che questa possa richiudersi da un momento all'altro.

Gruppo 3 – Eric Foster

Entro nel teatro e dopo che Flora ci spiega velocemente il perché questo teatro non è esattamente un “teatro” ma ben si una sala cinema rispondendo alle mie domande prima che siano fatte. Passa qualche minuto e inizio a essere tentato di mettermi a vedere qualche programma tv davanti a quello schermo gigante ma qualcosa mi dice che non è il caso...bisogna trovare quei codici il prima possibile. Prima che l'assassino decida che è meglio “sfoltire” un po' i testimoni.
dopo poco mi rendo conto che il nostro gruppo si sta pian piano dividendo, infatti Flora e Adrian sono andati a controllare la camera da letto (voglio credere che faranno solo quello...) mentre ho perso di vista il ragazzo con la cartina. Evito di pensarci per ora e mi concentro nel vedere se riesco a trovare qualche indizio utile. Avanzo verso la prima fila delle poltrone e mi fermo proprio davanti allo schermo. Cerco di posizionare nella mia mente la cartina sopra il teatro cosi da poter avere un'idea più chiara e inizio a guardarmi intorno cercando qualcosa di sospetto o rilevante per la causa. Sto per arrendermi e seguire il consiglio di Flora di cercare tra le poltrone, quando noto qualcosa. Forse sono io che ho bisogno di occhiali ma sul lato sinistro della porta centrale che conduce verso la piscina notò qualcosa, forse un telefono o il marchingegno che serve ad accendere questa mega tv, decido di avvicinarmi per capire meglio. Spero che ci sia davvero qualcosa e non sia la mia mente che mi gioca brutti scherzi, e che mi serva ad accendere questo giga-schermo cosi posso farlo subito, sono sicuro che centri in qualche modo con il codice, in qualche modo.

VIOLET LANDGRAAB - GRUPPO 1

<<Ca….! Che male!!!>> Con il braccio “sano” vado a massaggiarmi la spalla dolorante facendo una smorfia. <<Forse non è stata una buona idea…>> Borbotto tra me e me. Cerco di stare immobile per qualche momento dato che il dolore che provo mi fa girare la testa.
Mi muovo quindi lentamente per cercare di capire cosa succede e mi accorgo che finalmente la porto dello studio è aperta.
Mi avvio quindi verso di esso quando la dottoressa mi parla. La guardo, sempre con la mano sulla spalla dolorante.
<<Grazie.>> Abbozzo quindi un sorriso ma non mi dirigo verso il bagno che mi è stato indicato, ma seguo gli altri dentro lo studio.
Anche mia sorella mi parla, con lei cerco di sorridere, anche se probabilmente mi esce una smorfia, ma d’altronde con lei non posso mentire dato che mi consce benissimo.
<<Vi, hai presente il momento del cretino? Ecco io l’ho appena avuto.>> Alzerei le spalle per far finta di niente, ma mi freno appena in tempo.
Non appena entriamo nello studio neanche il tempo di guardarmi intorno che la porta dietro di noi si chiude lasciando fuori Albert ed Ami.
<<Accidentaccio!! Ditemi che non siamo prigionieri… di nuovo!>> Il tono della mia voce è più basso del solito (in pratica non urlo come vorrei, ma parlo con voce leggermente più alta del solito). <<Sta cominciando a diventare un’abitudine…. Chiusi in questa stramaledetta casa, chiusi nello studio di Carmen… che altre “sorprese” ci attendono??>>
Il dolore non passa quindi decido di prendere un antidolorifico dalla borsa e svelta lo metto in bocca ingoiandolo.
Inspiro ed espiro cercando di restare lucida il più possibile nonostante il dolore che dovrebbe sparire, o almeno alleviarsi, tra poco per via del medicinale appena preso.
Intanto Aaron si mette al computer, sempre che esso dia segni di vita dato che in questa casa tutto sembra avere un codice o una password o altro, mentre Elisabeth prova ad aprire i cassetti della scrivania. Anche quest’ultimi non dovrebbe essere facile aprirli, ma sia mai che abbiamo un po’ di fortuna?
Sento mia sorella che vorrebbe tornare nella sala d’attesa, la guardo un po’ sorpresa.
<<Vi ma non siamo chiusi qui dentro? Prova tu ad aprire la porta, io vorrei tenermi l’altra spalla sana.>> Sono ironica ovviamente e questo lei sicuramente lo sa. Mi avvicino a lei e le sussurro.
<<Prova a vedere se la porta si apre, ma se si apre aspetta ad andare, vorrei prima vedere che combinano quei due…>> Indico Elisabeth ed Aaron. <<O hanno delle intuizioni fenomenali o sanno cose che noi non sappiamo… non mi fido di loro. Inoltre…>> Guardo seria mia sorella. <<Non voglio che ti allontani troppo, ricordati che l’assassino di Carmen è tra di noi e che potrebbe uccidere di nuovo.>> Aggiungo seria. So che così le metto più paura di quella che ha ma non voglio che le accada nulla di male, quindi meglio impaurita che morta.
Torno con lo sguardo su Elisabeth ed Aaron. Non mi è scappata la mano di lui sul fondoschiena di lei… quei due sono decisamente in combutta ed io, a questo punto non mi fido di nessuno, chi me lo dice che non sanno di più di quello che vogliono sapere? Chi me lo dice che l’assassino non è uno di loro?

Ci tengo a ringraziare apertamente Mettiu il creatore del PG di Malva per avermi gentilmente scattato le foto del ricordo di Kia visto che io ho dei seri problemi ad installare i personaggi del Gdr nel mio pc e credetemi non ho ancora capito cosa sbaglio. Intanto Grazie Mettiu.




KIA TAXIM – Gruppo due

Root mi osserva visibilmente sconvolto , probabilmente è per ciò che ho detto riguardo all’opera d’arte che Carmen sosteneva si nascondesse in chissà quale angolo della casa; forse ho azzardato un po’ ma visto che ci troviamo costretti a collaborare per aver salva la pelle, credo che ogni ipotesi o questione sia giusto condividerla anche con gli altri membri del gruppo, ed ogni cosa anche il più piccolo particolare se valutato da più teste e da diverse angolature può risultare utile; senza contare il fatto che i componenti del mio gruppo sono praticamente quasi tutti al corrente della cosa visto che Alice, il Pinguino e Scarlett erano con me in cucina e ammesso che Matt ne sapesse qualcosa visto che Carmen sembrava pendere dalle sue labbra su certe cose , mi stupisce che non l’abbia detto a Root visto che sembravano in sintonia. Gli unici che magari potrebbero darmi strane idee sono la Barbie platinata con cui non ho ancora avuto il piacere di conversare e il biondo che se ne sta seduto a giocare con la scacchiera, un ottima occasione al limite per sondare il terreno e capire fino a che punto sono coinvolti quei due nella morte di Carmen e capire il perché della loro presenza in questa casa prima dell’omicidio. Non so perché ma lo scacchierista per me anonimo come l’ex marito di Carmen che non è qui con noi, mi sa di sospetto, ma meglio non fare congetture senza uno straccio di prova. Meglio concentrarsi ora sul trovare i codici per uscire da questa casa degli orrori e sono ben felice di sentire che qualcuno non mi ignora e accoglie la mia proposta seppur forse insensata di osservare l’orologio a pendolo. “Sai Kia stavo pensando la stessa cosa, io vado a dargli un’occhiata da vicino” perfetto la protezione animali entra in azione e mi da manforte, la guardo rivolgendole un sorriso cortese speriamo solo che l’idea porti a qualcosa di concreto. La vedo spostarsi di lato, poi gli si para davanti e scrutandolo poggia la testa ad una mano come se stesse studiando la struttura dell’orologio … Nel frattempo mentre tutti gli altri all’infuori di me e Scarlett stanno per svolgere quello che il Matt – boss ha richiesto, la mia attenzione viene catturata dal maggiordomo, lo sento ridacchiare e borbottare un qualcosa rivolgendosi con poco garbo a Matt: «Ho appena compreso che non può aver assassinato lei, la Signora...Temo le manchi l'astuzia, fondamentale per un piano così ben architettato. Mi dica, signor Groenfire: crede davvero che la Signora non abbia già tentato, con uomini di molto più forti di lei, a scansare le librerie? Sono saldamente inchiodate alla parete: irremovibili» . Osservo le reazioni dei presenti a quell’ennesima manifestazione di superiorità del Pinguino, e poi fisso il mio sguardo in quello di lui con fare circospetto cercando di capire che mosse sta facendo e a che gioco sta giocando, mi sbaglio oppure mi sembra che sia molto ostile nei confronti di Matt? In questi casi sono sicura ci vorrebbe Malva la terapeuta di Carmen, lei si che ha uno spirito di osservazione ben ardito e forse avrebbe potuto dare conferma alle mie supposizioni su di lui, lo ricordo ancora, anche quella volta… ricordo quel giorno come fosse ieri, nonostante siano passati 6 mesi, 6 mesi volati in un lampo. La Signora mi aveva commissionato l’incarico di risistemare il maggiolone del povero sig. Edgar il suo secondo marito morto in un incidente stradale dopo un anno di matrimonio; sicuramente non credo lo volesse vedere risistemato e funzionante per lasciarlo come ricordo nel suo garage, quasi certamente lo ha rivenduto al triplo del valore visto che non l’ho più visto; quella donna per i soldi avrebbe fatto qualunque cosa anche uccidere se necessario. Quel giorno nel garage con me oltre al maggiolone c’era Matt , e Carmen mi aveva mandato a chiamare, non capii chi venne la prima volta a chiamarmi, la porta del garage era chiusa dall’interno e nonostante il bussare insistente non aprii subito , avevo ben altro da fare … e spesso chiunque della Villa vede che sono chiusa nel garage sa che sto lavorando a qualcosa di importante e che quindi non voglio essere disturbata se non da Carmen stessa. Nonostante la malavoglia di andare da lei, finii con la mia distrazione principale di quel giorno, Matt. Per evitare di passare dei guai ed essere scoperti nonostante amassi il rischio, sbloccai la serratura interna della basculante e uscii sul retro augurandomi che Matt avesse la decenza di ricomporsi e non farsi beccare in flagrante qualora fosse arrivato qualcuno. Raggiunsi la Villa e iniziai a percorrere i suoi corridoi per giungere da Carmen quando però alla finestra vidi qualcosa che attirò la mia attenzione … la dottoressa che stava andando verso il garage e fu proprio in quel corridoio davanti a quella finestra che incontrai Malva la prima volta.


6 mesi prima


<<Kia...?>> una voce dolce e ferma mi sta chiamando distraendomi dai miei pensieri
<<Si?>> rispondo vaga, girandomi solo quando vedo la dottoressa varcare la basculante del garage; non vedo uscire nessuno, magari Matt se ne è già andato anche lui come me dalla porta sul retro. Speriamo.



<<Salve Kia, sono Malva, la terapeuta della Knight. Ti sta cercando da tanto, e a quanto pare si tratta di cose urgenti. Fossi in te andrei di sopra nel suo studio, onde evitare alcuni dei suoi isterici piagnistei.>> direi isterici e odiosi piagnistei, sicuramente vorrà discutere su quali siano i migliori rivestimenti dei sedili del maggiolone oppure sullo stato dei tappetini …



<<La signora oltre ad avere una schiera di servitori personali schiavizzati, un fidanzato molto più giovane di lei, una dottoressa personale dalle prorompenti forme… ha anche una terapeuta personale, quindi?>> oddio, devo esserle sembrata molto acida. Odio rispondere così alle persone soprattutto a quelle che non conosco, ma purtroppo il mio umore non è dei migliori e me ne rendo conto
<<C-cosa?>> mi chiede confusa, be effettivamente l’ho quasi aggredita senza motivo.
<<No, mi scusi Malva, stavo pensando fra me e me, ovviamente lei non c'entra niente con il mio irascibile carattere di oggi...anzi, grazie per il suo disturbo nel venirmi a cercare... conosco le esigenze di Carmen...>> concludo sperando di aver mascherato bene ciò che realmente mi passa per la testa in questo momento.
<<Si figuri, Dovere. Come mai non ha risposto alla prima chiamata?>>
<<Ah si, è vero. Quasi me ne scordavo … oggi ho dovuto sbrigare urgentemente alcune faccende di carattere personale, ecco il perché del mio ritardo.>> le dico ma non credo di avergliela data a bere, a quanto pare è molto brava a scrutare l’animo umano perché mi osserva a tratti curiosa e a tratti accusatoria.
<<Il dovere ci chiama, giusto signorina Kia?>> esordisce, avanzando verso le scale, rivolgendomi un sorriso che sembra sincero. Meglio tagliare corto rischio di scoprirmi troppo; Carmen sarà senz'altro su tutte le furie per il mio imperdonabile - a suo dire - ritardo.


oggi

Si tornerebbe sicuramente utile ne sono certa. Ritorno alla realtà. Nonostante tutto però devo ammettere che non è stata un idea furba quella proposta da Matt e che in questo caso il Pinguino imbalsamato ha ragione, non solo per le librerie ma anche per l’omicidio di Carmen, astuzia a parte, non penso proprio lui si sarebbe bruciato così la sua occasione di fama e gloria nello sperperare i soldi di Carmen. Scosto lo sguardo dai presenti indugiando come troppo spesso mi accade sugli occhi di Matt poi, estraniandomi da tutti cerco di concentrarmi su un analisi concreta e approfondita dell’orologio a pendolo davanti alla quale c’è una Scarlett alquanto perplessa. Poi la sento parlare mentre si avvicina poco dopo ad una delle librerie:
“ Il peggio che mi possa capitare e che ritrovi in mano un vecchio libro polveroso”
La vedo alzare il braccio, sta cercando qualcosa, un libro in particolare credo, ma nel mentre un suono rompe il silenzio venutosi a creare , lo squillo del telefono.
Poco dopo mentre Scarlett sta spostando un libro un click pervade l’aria, e un rumore ben chiaro e netto irrompe nella stanza. Mi stupisco, e un velo di fierezza attraversa i miei occhi < Avevo intuito giusto sull’orologio … > bisbiglio. Ok la nostra amica degli animali ha veramente trovato qualcosa e a quanto pare non è tutto visto che la vedo aprire il volume che ha tra le mani e poi dopo un attimo di titubanza, la vedo dirigersi verso il camino davanti la quale si inginocchia e inizia a guardarci dentro.
Il telefono continua a squillare incessante facendomi saltare i nervi con quel suo fastidioso stridio mi trattengo dall’urlare: “ rispondete a questo strazio!” e fortunatamente qualcuno accoglie il mio silenzioso pensiero: «P-pronto?» dalla voce sembrerebbe Alice, ma oltre al telefono c’è un altro rumore ora che invade la stanza sostituendosi al sibilo acuto del cordless, ma non dura che qualche attimo, lo stridore di un qualcosa che si sposta... Scarlett deve aver toccato qualcosa nel camino; continuo ad osservarla con interesse e ammirazione per capire cosa sta succedendo ed ecco dalla base di una delle libreria si solleva un piccolo sbuffo di polvere e poco dopo essa stessa si sposta aprendoci un varco : < La stanza segreta! Lo sapevo! Carmen aveva ragione! > esordisco a voce alta cantilenando mentre osservo quel varco buio e angusto venutosi a creare tra la colonna e l’altra libreria , sguardi mi scrutano per il mio infantile comportamento e poi corrono a fissare ciò che adesso ci si para davanti; la luce dal punto in cui mi trovo è scarsa riesco a malapena a intravedere cosa c’è oltre la linea di confine tra il salone e la stanza segreta < … delle strane strutture quadrate forse delle finestre … > dico dando voce alle mie supposizioni , spinta dalla curiosità più che dall’istinto, mi avvicino cautamente , i luoghi bui non mi sono mai particolarmente piaciuti

Ted Miller - Gruppo Tre

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Siamo qui riuniti oggi, per festeggiare il matrimonio di Ted Miller e Flora White...



UomoConAttestatoDiCelbrazioneMatrimonio: Vuoi tu, Ted Miller, prendere in sposa Flora White?
Ted: Si, lo voglio

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Ok, basta sognare, facciamo le persone serie U_U
La stanza davanti ai miei occhi è una (seppur elegantissima) anonima camera degli ospiti.
.....ma che ci faccio qui? Ho davvero pensato che la chiave del mistero sia in una camera accessibile così facilmente a chiunque?
Che cosa avevo nel cerv....



Ok, giusto. U_U
Le pareti che confinano con la stanza "vuota" (se davvero lo è) sono coperte dalle librerie, quindi non posso vedere se c'è effettivamente una stanza o solo un muro spesso...
Tra le due librerie invece, un quadro abbastanza insolito: è...è...boh, non credo sia un quadro che si trova normalmente in una stanza ospiti!



Fantasmi.....che vanno via da una casa. Dalle finestre una luce fortissima fuoriesce prepotente, illuminando considerevolmente l'esterno. Luci....luci forti....ma che sto a pensà?

“Saltiamo la parte in cui faccio finta di non aver capito perché mi ha chiesto di venire qui con te!”

Oddio chi è?!?! Che paura!!
Mi "appiattisco" alla libreria che da le spalle alla porta, mentre al posto della voce si sostituisce il disgustoso sottofondo di uno scambio di salive..ma chi sono, due cose viscide, bleah!
Oh-oh...per tutti i salti di livello, fa che quello che sento non sono i vestiti che si strusciano...questi ci vogliono dare dentro! E ci vogliono dare dentro davanti a me!!
NO, questo non è il modo migliore di imparare a capire come *effettivamente si fa*, il letto è troppo lontano per nascondersi, direi che faccio prima ad abbassare la testa in silenzio, chiedere scusa e fuggire via in teatro dagli altri!
Pessima, pessima idea!



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UomoConAttestatoDiCelbrazioneMatrimonio: E tu, Flora White, vuoi sposare Ted Miller?

UomoConOcchiDiCriptonite: Hey bambola, smettila di perdere tempo con quello, e salta su!



Ted: Ma-ma...patatina! Dove vai?
Flora: Mi dispiace, ma ehm....sinceramente? Odio i tuoi nomiglioli stupidi...
Ted: No....
Flora: E poi parliamoci chiaro....lui ha la skin! Dai, cerca di capirmi!



Ted: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!



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"ODDIOOOO... e tu cosa ci fai li?"

Opporfarbacco, forse sto piangendo...ok, sto pure singhiozzando...sono sicuro che deve essere un bello spettacolo combinato col mio falsissimo sorriso!

<<E'...ehm...allergia! Questi....dannati.......Billywig! Si, solo loro...sono allergico! U_U Ah.Ah.Ah.(=) Visto? Mica piangevo perchè vi ho visto....ahm....non v-v-v-vi avemo ma-ma-manco notati!!>>



I loro sguardi non sono molto convinti.....pensapensapensapensapensapensapensa.. ...

<<Le luci! Stavo co-co-co-contrallando le luci della stanza! >> Mi avvicino frettolosamente e assolutamente a sguardo bassissimo.
<<E-ecco...>> balbetto metro tasto in ogni punto il candeliere da muro... <<Do-do-dooooo-dopo controllo anche l'altra! Se trovo qualcosa, s-s-sarete i primi a saperlo!>>

GRUPPO TRE - ADRIAN MANGIAMORTE

Vedo Flora un pò spiazzata dalla mia proposta indecente, ma riprende subito il controllo della situazione, mi dice di attendere e spiega agli altri del gruppo cosa si intende per "teatro". Anche alla magione dei Mangiamorte c'è una stanza adibita a sala cinema, ma questi plebei avranno capito che si tratta di un vero e proprio teatro, quindi fa bene la mia bella cameriera a illustrare invece cos'è davvero. Poi torna da me, con una strana luce negli occhi che però io capisco bene e mi trascina in quella stanza da letto che ho indicato prima. Non è molto grande, è arredata in modo decente ma si riconosce ancora lo stile Landgraab. Sento alle mie spalle chiudersi la porta e ohoh... una bella rossa pretende la mia totale attenzione... bhe, sono decisamente ingrifato, mi spingo ancora di più su quelle belle curve... non vedo l'ora di sbandarci... le insinuo un ginocchio tra le gambe, così da sollevarla più su e la sostengo con una mano su quel bel sedere a mandolino che non vedo l'ora di palpare da quando l'ho visto.. con l'altra mano inizio ad esplorare il seno e la mia virilità inizia già ad urlare... la bacio con passione mentre lei mi scompiglia i capelli... c'è qualcosa di più sensuale di una donna che ti scompiglia i capelli? Ansimo dalla brama di portarla su quel letto per farla mia. Lei mi mormora qualcosa, ma io sono già concentrato a prendermi ciò che voglio quando, però, qualcosa ci interrompe...

"ODDIOOOO... e tu cosa ci fai li?"

Che cazz? Mi giro con il fiatone verso il punto in cui si rivolge la voce di Flora e vedo quella carota occhialuta che ci osserva dall'angolo della stanza. E' una visione alquanto disgustosa, non so perchè, ma piange e ha persino il muco che gli cola giù dal naso.

<<E'...ehm...allergia! Questi....dannati.......Billywig! Si, solo loro...sono allergico! U_U Ah.Ah.Ah. Visto? Mica piangevo perchè vi ho visto....ahm....non v-v-v-vi avemo ma-ma-manco notati!! Le luci! Stavo co-co-co-contrallando le luci della stanza! E-ecco... Do-do-dooooo-dopo controllo anche l'altra! Se trovo qualcosa, s-s-sarete i primi a saperlo!>>

Billche? L'ameba è rimasto traumatizzato dalla lezione di sesso pratico che stava per ricevere? Deve avere una mano destra mooolto stanca... Sono sulle prime un pò irritato, ho quasi l'stinto di cacciarlo di peso dalla stanza, ma mi riprendo subito, io e Flora troveremo un'altra occasione. Il tizio balbetta, dice che sta controllando le luci... bhe sarebbe una soluzione tipicamente da film se ci fosse un passaggio segreto che si apre con un leva nascosta nelle applique.

"Ti prego Flora, mollagli un fazzoletto, questo qua non deve aver visto del sesso manco su internet e gli cola il naso... per me dovresti aiutarlo nella sua ispezione delle luci, potrebbe averci visto giusto, ma lo vedo così imbranato da non sapersi manco allacciare le scarpe da solo... io do un'occhiata alla specchiera, magari in quei cassetti c'è qualcosa, anche se ne dubito..." le dico con risolutezza e "rimanderemo a quando saremo soli il nostro discorso" le sussurro nell'orecchio mentre le passo davanti per raggiungere la cassettiera.

GRUPPO DUE - MATT GROENFIRE

«Ho appena compreso che non può aver assassinato lei, la Signora.» Ti schernisce, avvicinandosi. «Temo le manchi l'astuzia, fondamentale per un piano così ben architettato. Mi dica, signor Groenfire: crede davvero che la Signora non abbia già tentato, con uomini di molto più forti di lei, a scansare le librerie? Sono saldamente inchiodate alla parete: irremovibili»

Ma come si permette questo baccalà inamidato? Inchiodate un corno, sono certo che al di là di quella parete c'è qualcosa! Intanto vedo che ognuno dei miei compagni si sta dedicando a una zona della stanza. Derek non sembra aver trovato nulla vicino le statue, così come l'idiota biondo agli scacchi. Ma Kia e la rossa che piace a Derek sembrano interessate all'orologio... vedo Scarlett prendere un libro da una delle librerie e poi piegarsi per controllare il caminetto, mostrandomi le sue grazie... bel panorama che si vede da quaggiù, quasi a farmi dimenticare le parole del maggiordomo. All'improvviso sentiamo un click e una delle librerie si apre proprio davanti a noi! Allo stesso tempo, squilla il telefono... vedo la ragazza che è con noi e di cui mi sfugge il nome rispondere e dirigersi verso la libreria aperta... stavo per fare la stessa cosa, ho terrore che si possa chiudere....
Kia esclama un < La stanza segreta! Lo sapevo! Carmen aveva ragione! >
E io la guardo un pò affascinato... è una donna molto forte e mi è parsa sempre seria in compagnia di altre persone.. è bello quindi vederla sorridere. Devo poi ammettere che le due bambole c'avevano preso in pieno: sempre fidarsi dell'intuito femminile.

Mi volto poi verso il maggiordomo e gli faccio con sarcasmo: "Inchiodate, eh? Irremovibili addirittura! Non ho ucciso Carmen e di certo non sparo fregnacce come lei, signor EX maggiordomo... sono un uomo di immaginazione, un pinguino inamidato come lei, che nonostante sia al momento disoccupato si comporta ancora come se un lavoro lo avesse ancora, non può certo comprendere... cmq ora occupiamoci di vedere cosa c'è qua... solo io ho paura che questa porta possa richiudersi e una volta addentratici lì possiamo restare bloccati? Qualcuno che sa come riaprirla e di cui ci fidiamo deve rimanere fuori secondo me... non escludo che poi lì dentro ci siano trappole di chissà che tipo... non facciamoci prendere dall'entusiasmo, per quanto ne sappiamo là dentro può anche esserci un labirinto, intravedo delle scale che sembrano portare di sotto... dobbiamo anche pensare che se ci perdiamo dobbiamo saper ritrovare la strada, come Teseo e Arianna... ma chi è al telefono?" chiedo gentilmente alla ragazza che ha risposto. Teseo e Arianna... vedere quel telefilm americano, Hercules, mi è molto servito U_U