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  1. #331
    L'avatar di Daniela Alberghini
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    Dlin Dlon. Comunicazione

    Sadie McKing salta il turno per sua scelta. Proseguiamo con Eric Foster.
    (Che tra l'altro deve pure farci leggere i suoi TenThings)

  2. #332
    sim dio L'avatar di Tesla-Kun
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    Re: Dlin Dlon. Comunicazione

    Eric Foster - Gruppo 3

    Passa qualche minuto, la ragazza che prima mi aveva chiesto in modo poco garbato di sbloccare il sistema inizia a riprendersi, decido di non prendermela dopo tutto se io fossi stato al suo posto con quello che ha progettato l'apparecchio che ci ha rinchiuso assieme a un assassino forse avrei reagito nello stesso modo, se non peggio...
    Il caos continua e mi sento di nuovo chiede sul codice «Tu, supertecnico, non hai idea di come sbloccare le uscite, ma almeno avrai impostato un numero fisso di cifre da inserire, quante sono? Sei? Otto? Dieci? Mille?» supertecnico?...disgraziato, ma chi si crede di essere? Va be' per ora faccio finta di non aver sentito e mi concentro su la sua domanda che per fortuna sono in grado di rispondere, sto per parlare quando una ragazzina, se non sbaglio è la nipote di Carmen che ci aveva accolto dentro la villa poco fa, prende le mie difese, dopo quella esperienza con Kyra avrei preferito non avere a che fare con tutti i sims che non avevano la carta d'identità o giù di lì, ma sarei stato un ingrato se non gli avessi detto niente, volevo essere il più simpatico possibile ma riesco solo a farle un segno per fargli capire che è tutto ok e che non si deve preoccupare, ah...i bambini mi mettono troppo a disagio, cerco di riprendere il discorso lasciato in sospeso con il tipo di prima. Provo a risponderle ma troppe voci iniziano a invadere la sala, sento parlare di perquisizioni e la cosa diventa al quanto curiosa visto che un vecchio signore si offende come se gli avessero fatto chi sa quale proposta perversa, mah...forse è un po' presto per saltare a conclusioni affrettate ma questo tipo nasconde sicuramente qualcosa meglio girarle a largo per il momento, «Ebbene io non ho nulla da nascondere, se volete perquisirmi fate pure, ma anche io ho il diritto di mettere le mani su ognuno di voi...»...uhm...idea allettante!...no calma Eric pensa a uscire di questa villa che è meglio...i miei pensieri pero vengono interrotti dallo stesso vecchio di prima che di punto in bianco si elegge leader e ci divide in gruppi per andare alla ricerca del codice, decido di cogliere l'occasione al volo e rispondere alla domanda del tizio di prima, mi rivolgo a lui ma cerco di farmi sentire comunque da tutti i presenti in modo da non ritrovarmi a ripetere la stessa cosa ad ognuno dei presenti «in ogni caso...per rispondere alla tua domanda, il codice è composto da 12 cifre e supponendo che voleva fare questo...» discutibile. Perverso. Illegale. Folle. F*tttissimo. «...“simpatico” giochino della caccia al tesoro presumo lì abbia sparsi un po' ovunque nella villa quindi state attenti a possibile cifre» aggiungo poi, con l'anima in pace di essere stato in qualche modo d'aiuto. Dopo di che mi unisco al mio gruppo composto anche da qualche viso conosciuto, da poco, ma pur sempre conosciuti. Il commando lo assume subito la ragazza di prima che risulta essere la cameriera, che scopro poi che si chiama Flora, chi meglio di lei per trovare le cifre nascoste nella villa e pure lei la pensa allo stesso modo quindi decido di fidarmi «sono d'accordo anch'io» aggiungo la mia conferma a quella del mio gruppo in attesa che iniziamo a muoverci.

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  3. #333
    Super Moderatore L'avatar di polliciotta
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    Re: Dlin Dlon. Comunicazione

    DESMOND J. FOX

    Mi sembra di essere finito in uno dei miei peggiori incubi: restare rinchiuso tra quattro mura insieme ad un nutrito gruppo di cerebrolesi. Attento alle cose che sogni Des!
    Comunque, ormai è andata. La mia fonte di guadagno giace al suolo priva di vita ed io sono ufficialmente disoccupato. Bello, intelligente, affascinante, ma pur sempre un dannatissimo disoccupato. Chissà se qualcuno di queste salme coi soldi che gli escono fuori dalle orecchie vorrà mettermi sotto contratto.
    Ah, ma a chi la do a bere! Carmen, di cui sono ... ero, guardia del corpo personale è stata uccisa davanti a tutti in mia presenza. Nessuno penserà che so fare bene il mio lavoro. A meno che ... A meno che non mi metta d'impegno a cercare il responsabile di tutto questo!
    Forza Desmond, ragiona. Maledizione!
    «Tu vorresti fare... cosa?»
    La voce iraconda di Landgraab interrompe i miei intensi ragionamenti e mi riporta alla realtà della situazione: io, dentro la villa, rinchiuso con dei pazzi, alla ricerca di un codice segreto. Neanche Dan Brown avrebbe potuto immaginare una trama così pazzesca per un suo libro.
    Il vecchio Landgraab si atteggia a capo, del resto è la sua natura, non poteva essere altrimenti. Non è che l'abbia incontrato molto spesso, ma mi è bastato. Per lui sarebbe meglio dividersi in gruppetti per esplorare la mega-villa, non ha tutti i torti, in fondo. Possiamo tenerci d'occhio meglio ed evitare il ripetersi di situazioni come quella avvenuta poco fa.
    Ci sto. Ascolto una serie di nomi e cognomi che faranno del mio gruppo, ma non ne afferro nemmeno uno: in fondo non sono mai stato portato per questo, sono più un tipo fisiognomico.
    «E se posso darvi un consiglio per la vita attenti a chi fate inc***are: non si può mai sapere come reagirà»
    Quest'uomo è il mio idolo, anzi, credo di essermi appena innamorato!
    Piantine della casa. Vivo qui da un pò e conosco abbastanza la villa per girarci dentro senza bisogno di un Tom Tom per andare in bagno, però ammetto che certi angoletti non li ho mai frequentati, non ne ho mai avuto motivo.
    «BINGO!» Sento esclamare quel tipo ossigenato; cos'avrà mai trovato? Il neurone che ha perso l'ultima volta che è venuto a curare quell'animale? (parlo del cane, eh! nda).
    Con un fare da galletto nel pollaio, il nostro medico tra gli orsi, ci mostra la sua scoperta: l'arma del delitto avvolta in un asciugamano sporco di sangue!
    L'arma del delitto. Mi avvicino per guardare meglio: sembrerebbe proprio la lama usata per colpire a morte Carmen. C'è qualcosa che non mi convince, anzi non c'è niente che mi convince! Questa persona è venuta qui stasera con l'intenzione di commettere un omicidio; non si tratta di un raptus, l'assassino non si è sentito minacciato dalle parole di Carmen sul pesce avvelenato: è stato tutto premeditato!
    Assisto distratto ad un battibecco tra l'avvocato e Landgraab: perquisizioni, ma dove siamo in uno stato di polizia? Poi l'occhio mi cade sul tricheco che fa parte del mio gruppo: prova a perquisire quella, avvocato dei miei stivali, lì dentro c'avrà un sacco di cose da nascondere! Magari ci trovi anche l'assassino, ma devi cercare a fondo, eh.
    «in ogni caso...per rispondere alla tua domanda, il codice è composto da 12 cifre» Bene. Gli ho chiesto del codice almeno due mesi fa, comunque, meglio tardi che mai.
    0705. Abbiamo quattro stupidi numeri. La combinazione è di dodici cifre ... Dodici meno quattro fa, ehm, dunque ... cinq, sei, sett ...
    "Ci restano da trovare altre 8 cifre, allora." Dico quasi tra me e me.
    La stanza comincia ad animarsi. Le proposte si susseguono e finalmente anche le gallinelle del mio pollaio cominciano a partorire qualcosa. Tralasciando la proposta di Moby Dick, l'unica che mi sembra avere le rotelle a posto è la vecchia, l'amica di Carmen, che propone di salire al piano superiore. Anche quella tipa inquietante, quella che parla coi morti, sembra essere d'accordo. A proposito, visto il lavoro che fa, non può mettersi in contatto con Carmen e farsi dire tutto, così leviamo le tende una volta per tutte?
    Vabbè, tanto è sicuramente una di quelle ciarlatane che ti si attaccano come cozze per spillarti soldi in nome dei tuoi cari defunti.
    Sto per parlare e dire finalmente la mia quando ...
    "senti mi spiace per prima quando ero con vivienne ma eravamo di fretta comunque tu che conosci bene mia zia hai mai visto quel mhh... pallone lì, era amica di mia zia?perchè non mi pare di averla mai vista"

    Vivienne?!? E chi diavolo è Vivienne? E poi che diavolo sta dicendo questa sottospecie di nano. Di quale pallone sta parlando?
    La balena bianca, tutto sommato, mi sta bene. La vecchia anche. Di cuoche ce n'è sempre bisogno nella vita. Le persone che parlano coi morti sono utili. Persino Jackie Chan non è da buttar via. Ma questo? Perchè, Oh Sim, mi hai fatto questo? Una tartaruga ninja senza guscio non ha senso!
    Cerca di calmarti Desmond, respira. Ecco così, bravo. Vedi di non insultarlo, è solo un ragazzino.
    Io odio i ragazzini!!!
    "Scusa microbo, ma hai avuto qualche malattia da piccolo? Se sei ancora contagioso vedi di starmi lontano. Comunque, se ho capito bene quello che mi stai chiedendo, quel tipo è Albert Landgraab: ex marito di tua zia." A questo punto mi chiedo, ma questo qui è nipote di Carmen in che senso? Boh.
    Passiamo a cose più serie, perfino Bruce Lee è d'accordo con la proposta della vecchia. Quindi?
    "Sono d'accordo con lei Sig.ra Wright. Andiamo al piano di sopra, ci sono diverse stanze che vale la pena di esplorare. Per me possiamo andare anche adesso. Prima ci muoviamo e meglio è per noi!"
    Bene così. Ci siamo. Faccio per avviarmi sulle scale. L'unica cosa che non mi piace sono quei due energumeni silenziosi che ci vengono dietro. Avranno un cervello in due, ma, forse, sarebbe meglio guardarsi le spalle.
    Ultima modifica di polliciotta; 16th January 2013 alle 23:56 Motivo: modificato our in pur. ;-)


  4. #334
    sim dio L'avatar di Winged85
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    Re: Dlin Dlon. Comunicazione

    Gruppo 1 - Violet Landgraab

    Lentamente riprendo il controllo del mio respiro e ricaccio indietro le lacrime. Sento Violet che mi circonda le spalle nel tentativo di confortarmi. La vista di tutto quel sangue mi ha sconvolta, ma la morte di Carmen mi colpisce solo ora come un pungo nello stomaco. “Morta”. Sembra surreale, un attimo era in piedi ad istruirci come animali addestrati e quello dopo... Ricaccio in un angolo della mente la visione del suo corpo insanguinato e cerco di concentrarmi su altro. Un altro membro della famiglia se n’è andato. E, come per mio padre, è tutto per colpa di quei maledetti soldi. E’ difficile liberare la mente da certi pensieri, ma mi impongo di farlo ed inspiro profondamente. Quando penso di aver ripreso le forze, guardo mia sorella con gratitudine e le rivolgo un debole sorrise. <<Sto bene...>> Sempre che “bene” possa essere una parola adatta ad una situazione come questa. Mi tiro in piedi e abbraccio la stanza con lo sguardo: chi più chi meno, hanno tutti l’aria scioccata e sono in cerca di una via d’uscita. La voce dello zio mi riporta con i piedi ben piantati a terra: ha tirato fuori le piantine dei piani della casa e sta proponendo di dividerci in gruppi ed esplorare la casa. Non so se sia una buona idea, ma se vogliamo uscire da qui dovremo pur muoverci. Penso che sia di consolazione il fatto che lo zio abbia voluto mantenere unita la famiglia -se così si può dire-.
    Subito dopo, un biondo di cui non conosco il nome poggia su un tavolino un panno che a quanto pare contiene l’arma del delitto. Non ho alcuna intenzione di avvicinarmi per verificarlo. Propone poi di rimanere su questo piano ed iniziare a cercare i codici di sicurezza dall’ufficio personale di Carmen e mentre dice questo i suoi occhi vanno alla ricerca di qualcosa... o di qualcuno. Lui e la dottoressa Spencer si scambiano un’occhiata intensa, profonda, e lei si trova subito d’accordo con lui.
    Forse è un buon punto da cui partire, sicuramente meglio che rimanere inchiodata qui. Ho bisogno di far muovere corpo e mente, trovare i codici ed andarmene da qui. Qualunque cosa fosse l’oggetto di valore che la zia stava cercando, se lo possono tenere, non me ne frega niente.
    Mi riscuoto dai miei pensieri e faccio qualche debole passo verso il biondo. Poi mi rivolgo a lui e alla dottoressa: <<Mi sembra il posto più logico da cui partire, anche se temo che non troveremo nulla. Sono sicura che... Carmen.... -ho un sussulto mentre pronuncio il suo nome e delle immagini vivide cercano di farsi nuovamente strada nella mia mente. Le ricaccio indietro. <<...Sono sicura che non avrebbe scelto un posto così ovvio per nascondere i codici, ma al momento credo che sia la nostra opzione migliore.>>
    Poi osservo il maggiordomo, rimasto impassibile in mezzo a tutto questo trambusto. Vorrei gridargli come diavolo sia possibile che lui possa non avere idea di dove siano nascosti i codici, di come abbia fatto a... far succedere quello che è successo proprio sotto al suo naso! Fisso la guardia del corpo e vorrei scuotere anche lui: dove cavolo era quando questo caos è scoppiato?! Ha avuto la lingua lunga nel rispondermi, prima, ma non è stato abbastanza veloce per evitare questo!
    Guardandomi intorno mi rendo finalmente conto che le uniche persone riunite qui sono dipendenti della villa, qualche parente, e ancora dipendenti. Forse Vera è l’unica amica presente. E poi, certo, c’è il fidanzato: quello sì che doveva avere a cuore la padrona di casa!
    All’improvviso mi sento triste: Carmen è morta e non c’è nessuno che la stia piangendo. Io per prima non ci riesco. Era una donna sola, che non poteva fidarsi di nessuno. E’ questo ciò a cui portano i soldi? Tanta ricchezza e nessuno con cui condividerla? Nessuno che versi una lacrima o che si disperi nel momento in cui smetto di camminare su questa terra? Qui pensiamo tutti ad una sola cosa: salvare la pelle. E questo mi fa focalizzare su un altro pensiero: c’è ancora un assassino tra di noi, se non due.
    Mi agito di nuovo ma cerco di tenere un respiro regolare. Chi? Chi può essere in grado di fare una cosa simile?
    <<Comincio ad andare avanti. Scusate ma ho bisogno di uscire da qui, vi aspetto subito fuori dal salone.>> dico rivolta al gruppo. Guardo Violet riconoscente e mi allontano verso la porta. Ammetto che ho paura e non voglio stare da sola, ma ho anche bisogno di uscire da questa stanza che puzza di morte e sangue.
    Razionalmente pensando, ci sono solo due uscite dal salone: una è bloccata, l’altra è la porta verso cui mi sto dirigendo. Fintanto che sono ancora tutti riuniti qui dentro, dovrei essere al sicuro anche là fuori. Ma poi? Cosa succederà quando saremo tutti divisi? E se ora comincerò a girare per casa in compagnia dell’assassino? E se lo zio...? Diamine! Basta!!
    Mi avvio a passo deciso...più o meno... verso l’uscita del salone: devo respirare.






  5. #335
    sim dio L'avatar di saphira_84
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    Re: Dlin Dlon. Comunicazione

    Scarlett Marshall

    Finalmente Derek riacquista colore e il suo respiro torna regolare, si alza, sembra essersi ripreso dallo shock.
    Attorno a me sento ancora il vociare dei presenti ancora scossi per l’accaduto. Mi guardo intorno osservando le facce di tutti, qualcuno di loro è un assassino, questa consapevolezza ritorna prepotente nella mia mente forte come un pugno nello stomaco e mi lascia senza fiato.
    I miei pensieri sono interrotti dalle grida di Albert Landgraab contro l’avvocato e questo mi fa sorridere, finalmente qualcuno che mette al proprio posto quello stupido avvocato, non sopporto i lecca piedi.
    "Ebbene io non ho nulla da nascondere, se volete perquisirmi fate pure, ma anche io ho il diritto di mettere le mani su ognuno di voi, qui siamo tutti sospettati allo stesso modo e nessuno può erigersi al di sopra degli altri!" esclama Flora.
    Si si so bene a chi tu vorresti mettere la mani addosso, ma è possibile che quella li trovi ogni occasione buona per fare la gattamorta? Fermi tutti è se fosse lei l’assassina?
    Circolano voci, infatti, che lei imputi la separazione dei genitori e la morte della madre a Carmen, colpevole di caricare la donna di un eccessivo carico di lavoro.
    Chissà quanto risentimento ha covato durante questi anni. Quella ragazza è un’arpia è capace di tutto.
    Vedo il veterinario con in mano un tessuto bianco insanguinato, lo apre e lo adagia sopra un tavolino, all’ interno vedo luccicare una lametta, ecco l’arma del delitto.
    Osservo Flora e me la immagino con la lametta in mano pronta a sgozzare la signora, più ci penso e più mi convinco che sia lei l’assassina.
    Devo andarmene di qui al più presto, ma se la mia intuizione fosse giusta pensa che articolo che verrebbe fuori, immagino già il titolo “ Giovane cameriera uccide la padrona per vendicare la madre” devo assolutamente scoprire chi è l’assassino prima che trovi il modo da uscire di qui.
    Ho bisogno di alleati e qui dentro le uniche persone fidate sono Derek e Alice, e forse anche Matt visto che Derek si fida di lui, devo trovare il modo di restare sola con loro in modo da esporli i mie dubbi riguardo a Flora.
    Sto ancora pensando il da farsi quando interviene Matt:"Propongo di lasciare qui il corpo di Carmen che ho coperto con la giacca... prima iniziamo questa ricerca e prima saremo fuori di qui... noi del gruppo due andremo nel salone del piano terra, alla fine la festa doveva probabilmente svolgersi lì" Derek lo osserva e gli risponde in modo affermativo.
    Con lo sguardo cerco Alice e le faccio segno di venire da me con la mano.
    Poi guardo Matt e Derek ed esclamo:”Andiamo dove volete una stanza vale l’altra basta che ci muoviamo, odio stare ferma con le mani in mano”

  6. #336
    sim esperto L'avatar di Insersil
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    Re: Dlin Dlon. Comunicazione

    Alice Rebeck

    C’è troppo casino. Ormai quasi nessuno è più preoccupato di trovarsi a pochi metri da un cadavere. Sembra che il panico accumulato appena fatta la sconcertante scoperta si sia dissolto completamente. Allora perché io sto ancora qui per terra a disperarmi? Non va bene, mostrandomi debole ci metterò ben poco a finire come la vecchia. Devo smetterla di pensarci, ma ripetermi che non è morto nessuno non servirà a molto. Soprattutto stare ferma qui sarà inutile. Eppure non mi alzo. Solo delle urla riescono a tirarmi via dalla mia posizione. Mi metto in piedi di scatto e asciugo gli occhi alla svelta. Un vecchio sta sbraitando contro un tipo biondo. Da ciò che dice capisco trattarsi dell’ex della Knight, e il biondo dev’essere l’avvocato che gli ha tolto la villa. Dopo tutto il teatrino si improvvisa capitano e ci divide in gruppi, io non ricordo di aver votato però. Poco importa, nel mio gruppo ci sono Scarlett, Matt e Derek. Questo volevo no? C’è il maggiordomo a capo, ed anche altre tre persone sono con noi, sebbene non mi vadano tutti a genio ogni possibile alleato è prezioso. Con uno di loro ho pure cominciato a fare amicizia, se così si può dire. Anche se quest’ultimo non sembra poi così entusiasta «Bella idea quella di dividerci in gruppetti esploratori a cercare qualcosa che molto probabilmente non c'è. Non so chi ti ha eletto capo della spedizione, ma a me la cosa puzza. Chi mi assicura che non è solo un modo per farci fuori uno alla volta? O per eliminare le prove con calma mentre non c'è nessuno vicino al corpo? Per quanto ne so il responsabile puoi essere tu come chiunque altro!» ottima mossa Upton. Direi che il tipetto ha la bocca un po’ troppo larga. Certo, dopo la mia esibizione in cucina contro il maggiordomo dovrei solo che tacere, ma qui siamo in un contesto giusto un po’ più serio. Poco eh.
    Intanto, un altro biondo sembra aver trovato l’oggetto misterioso per il quale molti iniziavano a fingersi investigatori professionisti. L’arma del delitto, una lametta insanguinata. Non vedo a cosa possa esserci utile, abbiamo un rilevatore di impronte a portata di mano? Non credo proprio. Che fosse stato qualcosa tipo coltello ad affettare la vecchia era più che ovvio.
    Fortunatamente ripensare al corpo esangue di Carmen Knight non mi fa più l’effetto di prima, la presenza di potenziali omicidi nella stanza… Beh, sì, continua ad impressionarmi. Ma ce la posso fare. Questo è il pensiero che mi manderà avanti, devo essere forte. Sono, forte.
    Riesco a sentire la proposta di Matt, andare nella sala dove dovrebbe esserci stata la festa, insieme al consenso di Derek e di Scarlett, che mi fa cenno di avvicinarmi. Li raggiungo, gli occhi ancora umidi, ma più sicura di prima. «Io ci sto» non mi perdo in parole inutili, infondo ciò che penso è solo questo, perché pompare la frase.

    Non so se la mia presenza faccia piacere agli altri compagni, ma non credo che se ne stiano facendo un problema. Prima bisogna pensare a salvare la pelle.
    Ultima modifica di Insersil; 19th January 2013 alle 14:19


  7. #337
    sim dio L'avatar di DELTAG
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    Re: Dlin Dlon. Comunicazione

    Kia Taxims

    Buio. Freddo. Silenzio

    Dove sono?




    Cosa mi sta accadendo? Non sento più il mio corpo, mi sento leggera quasi…incorporea.






    Attorno a me c’è solo nero, il nero pece di un mondo che non conosco, ho paura.
    Vago in una direzione che non distinguo non ci sono bussole, orologi o punti cardinali ad indicarmi la via eppure…



    Cosa c’è li? Un globo? Una luce?
    Mi dirigo verso quel bagliore e finalmente vedo. I miei occhi tornano a vedere ciò che però non avrei mai voluto vedere.
    Vedo me stessa stesa a terra , pallida e inerme. Perché?
    Voglio capire il motivo di ciò che mi sta accadendo una strana forza mi attira verso quel mio corpo riverso a terra. Mi avvicino e in un attimo comprendo… finalmente il buio ha lasciato spazio a tenui bagliori, finalmente il silenzio ritorna nel suo remoto antro e lascia dietro di se una scia di voci, urla e lamenti; ora sento che pian piano la vita sta ritornando a scorrere in me.
    In un ultimo sforzo riapro pian piano gli occhi e la luce di un lampadario mi colpisce con violenza:
    < Cosa mi è accaduto?>fatico a tenere aperti gli occhi , faccio per muovermi ma un dolore lancinante mi coglie ad una spalla. Poi realizzo.
    Sopra di me l’immenso soffitto della villa con i suoi maestosi lampadari, sotto di me invece il freddo pavimento in pregiato legno. Sono a terra sdraiata a pancia in su … ora ricordo … Carmen, il cadavere, l’omicidio, un assassino o forse più a piede libero in questa casa… devo essere svenuta.
    Il mio battito sta pian piano tornando regolare, così come il respiro ma tutto attorno a me sta girando, ma non è la stanza che gira, è solo la sgradevole sensazione che mi coglie ogni qual volta che mi vengono questi attacchi, mi sforzo per riprendere un po’ di lucidità … chissà per quanto tempo sono rimasta in questo stato d’incoscienza, non molto credo, probabilmente non si sono nemmeno accorti del mio malore, saranno stati concentrati su ben altre cose, questo è più che comprensibile, bene o male tutti siamo rimasti sconcertati da ciò che è accaduto qui, e sotto gli occhi di tutti...tutti insospettabili ma involontariamente tutti colpevoli.
    Cerco di rialzarmi , le gambe rispondono ma la spalla mi duole, meglio la spalla che la testa mi dico; cadendo devo aver picchiato prima la clavicola e poi devo essermi adagiata. Mi guardo attorno portando la mano destra sulla spalla sinistra cercando di muoverla, non sono un dottore ma le basilari nozioni di anatomia e medicina insegnatami da mio nonno mi fanno capire che se la spalla riesco a muoverla non ho niente di rotto, devo aver preso solo una bella botta, sono stata fortunata se avrò problemi poi chiederò alla Dottoressa Spencer magari di darmi un occhiata.
    Mi porto una mano alla tempia massaggiandola leggermente cercando un po’ di concentrazione; dietro di me sento un brusio di sottofondo e, con la coda dell’occhio mi sembra di vedere il tizio biondo che poco prima si è precipitato alla porta che tra le mani stringe qualcosa , faccio per voltarmi per capire meglio ma un nuovo capogiro mi assale.
    <Kia non fare questi bruschi movimenti> mi dico, cercando di rimanere immobile il più possibile al fine di recuperare appieno le facoltà del mio corpo e nel mentre osservo la scena che ora mi si para davanti cercando di fare mente locale sulla situazione odierna:
    Lo sgomento e la paura regnano ovunque sui volti dei presenti, molti sono ancora accalcati attorno alla figura di Carmen che, nonostante il manto di morte riesce ad incutere ancora soggezione … che carisma quella donna… quante volte ho pensato a questo momento … a distrarre il flusso dei miei pensieri però arriva la figura avvolta in un abito chiaro di un bel giovane biondo che si muove tra il gruppo di persone e l’ingresso dove l’ex marito di Carmen Albert Landgraab, sembra aver fissato le sue radici ovvero vicino allo stipite della porta accanto alle scale e ciò che mi sorprende è la sua gelida e tagliente espressione, non mi stupisce che Carmen abbia voluto il divorzio da una persona del genere… ad un tratto lo stesso giovane si china e da sotto il tavolino bianco accanto all’entrata raccoglie da terra quel che sembra un asciugamano bianco che avvolge una lametta, probabilmente l’arma del delitto...a mio avviso non dovrebbe toccare le prove … comunque sia posso dire che è stato trovato il corpo del reato. Sto cercando di ricostruire una pseudo scena del delitto nella mia mente quando vedo Mattche con un rapido gesto si toglie la giacca e la butta addosso al corpo di Carmen quasi con …rabbia? Pietà? Che l’abbia fatto per rispetto nei confronti della Signora oppure perché ha visto sfumare la sua “occasione”? Potrei anche pensare che sia stato un gesto carino nonostante la sua carineria fosse probabilmente rivolta più al patrimonio della signora che altro … nonostante Matt sia un personaggio ambiguo dimostra per lo meno di avere un po’ di sentimento, sentimento che vorrei rivolgesse appieno a me visto che ora la signora non c’è più, ma so che probabilmente sarò solo una delle tante …
    Ad alimentare ancor di più le mie fantasie su Matt nonostante la drammatica situazione in cui ci troviamo tutti, ci pensa il legale Campbel avvocato della Signora proponendo di sottoporre tutti ad una perquisizione ed è qui in questo frangente che Alber Landgraab si libera dalla sindrome dello stoccafisso raffreddando i miei istinti prendendo la parola, come se dopo la morte della padrona abbia più diritti di qualunque altro sulla villa e sulla gestione delle persone presenti dimenticandosi che ora non siamo dipendenti di nessuno se non di noi stessi e, si rivolge con tono imperioso e poco simpatico al ragazzo:
    «Senti, ragazzino… Solo perché sei riuscito a togliermi questa villa, non mi toglierai anche la dignità. Non se ne parla di perquisizioni. Piuttosto, perché non ti rendi utile e non ci dici dove quella cagna teneva i codici? Anzi… star qui a perdere tempo con il cadavere di quella non serve a niente: bisogna mobilitarsi per uscire alla svelta da questa villa maledetta. Ed ecco cosa faremo: ci divideremo in gruppi; ogni gruppo dovrà perlustrare una zona della casa. Tra un'ora esatta ci ritroveremo tutti qui. Ecco come saranno le divisioni»
    Questa sua presa di posizione non mi piace… e poi perché si oppone ad una ragionevole perquisizione? Gruppi? Ma questo è fuori? Si rende conto che probabilmente è quello che l’assassino vuole? E se l’assassini invece … fosse proprio lui? Lo terrò presente visto la sua posizione vicino al corpo del reato, ma …prima quando l’ho visto in piscina non indossava una sciarpa bianca? Va bè l’unica cosa su cui potrei essere d’accordo con lui è il ritrovamento del codice perduto al fine di uscire da questa stramaledettissima Villa!
    Benchè io non sia propriamente propensa a questa divisione in gruppi non posso far altro che adeguarmi visto che anche io come i presenti vorrei poter uscire da qui con tutte le parti del corpo ancora attaccate.
    Faccio scorrere lo sguardo sui personaggi che faranno parte del mio gruppo e uno strano brivido percorre la mia schiena, è un gruppo ben assortito a quanto pare, ma credo non sarò ben accolta da tutti, infatti oltre a Scarlett e Alice con la quale ho un basilare rapporto di conoscenza più che altro basato sul lavoro che svolgo; ci saranno Matt con la quale intrattengo una storia aimè clandestina e che dovrò cercare di evitare nonostante l’attrazione al fine di sviare eventuali sospetti a causa di questa lussuria vista la situazione; la “Barbie platinata muta sirenetta” che in piscina con me e Desmond non ha spiaccicato parola mentre con Matt parlava e sembrava anche molto interessata come anche adesso che lo sta fissando come un cacciatore con la sua succulenta preda; il biondo che prima stava scardinando la porta; il Pinguino Alexander che nonostante la sua freddezza mi inquieta visto che a quanto ne so era lui, la persona più vicina a Carmen nel momento in cui è andata via la luce ed è stata barbaramente assassinata e infine, ci sarà il mio nemico per eccellenza in questa villa oltre all’assassino … il morettino che prima parlava con la stessa Scarlett, ovvero Derek Root mi sembra , si è lui lo riconosco e …ne riconosco la voce, proprio la stessa di quel giorno…
    So benissimo che però ora non serve a niente una vendetta personale per alimentare ulteriormente i malumori, i sospetti e i contrasti; qui in questa Villa si sono riunite molte persone e per conto mio tutte avrebbero potuto avere un motivo più che valido per uccidere Carmen e io non ne sono esclusa …
    Ecco che Landgraabdopo aver fatto la “spartizione” dei pani e dei pesciriprende a parlare«Qui ci sono le cartine della casa …Quella mi aveva chiesto di portarle, anche se non avrei mai immaginato potessero essere usate per questo scopo... Segliete da dove cominciare a cercare… tra un'ora ci ritroveremo nuovamente qui…»
    Le cartine della Villa ? Allora il signor Landgraab era a conoscenza della caccia al tesoro e del ritrovamento dell’oggetto perduto di Carmen oppure lo dice solo perché ora quelle cartine potrebbero essere la nostra salvezza? Be ovviamente questa era anche casa sua in precedenza, logico che lui le abbia… sicuramente anche lui come noi dipendenti di Carmen conoscerà ogni angolo di questa Villa e chissà, forse le stanze chiuse che sulla mappa sono indicate potrebbe persino averle fatte costruire lui per nasconderci qualcosa, che Carmen abbia trovato le chiavi e vi sia entrata? Che l’abbia uccisa lui perché aveva scoperto qualcosa di scottante? Tante troppe supposizioni e nulla di chiaro.
    «…ese posso darvi un consiglio per la vitaattenti a chi fate inc***are: non si può mai sapere come reagirà»
    Cos’è questa? Una minaccia? Che stia attento lui per primo, non è detto che l’assassino potrebbe essere solo uno o che qualcun altro non lo diventi a restare ancora per troppo tempo rinchiuso in queste quattro seppur maestose mura…
    Ad interrompere nuovamente il galoppare dei miei pensieri poco cristiani verso l’ex marito di Carmen ci pensa il biondino del mio gruppo che con rabbia sembra assalirlo:
    <<Bella idea quella di dividerci in gruppetti esploratori a cercare qualcosa che molto probabilmente non c'è … Non so chi ti ha eletto capo della spedizione, ma a me la cosa puzza. Chi mi assicura che non è solo un modo per farci fuori uno alla volta? O per eliminare le prove con calma mentre non c'è nessuno vicino al corpo? Per quanto ne so il responsabile puoi essere tu come chiunque altro!>> Ha del fegato il ragazzo oppure è solo spavalderia? Penso mentre sul mio viso si delinea uno strano sorriso . Il suo punto di vista lo condivido appieno, ma non mi sarei mai permessa di lanciare un accusa simile e così apertamente senza una prova reale soprattutto ad un uomo come Albert. Noto con piacere che ora è Matt a parlare assumendo un tono da leader proponendo una base di partenza per il “nostro” improvvisato gruppo e, mentre parla lancia uno sguardo che sembra d’intesa al morettino “impiccione/infrangi sogni ” di nome Derek Root:
    "Propongo di lasciare qui il corpo di Carmen che ho coperto con la giacca... prima iniziamo questa ricerca e prima saremo fuori di qui... noi del gruppo due andremo nel salone del piano terra, alla fine la festa doveva probabilmente svolgersi lì"
    L’idea non è male ma secondo me tutta questa inscenata improvvisata non si svolgerà totalmente li come in nessun altra stanza precisa della mansione, secondo me sarà una cosa più ampia come ha giustamente fatto notare quello che sembra l’ideatore di questo diabolico sistema d’allarme:
    «…il codice è composto da 12 cifre… »
    Bene, 12 cifre, ne mancano 10… dalla padella alla brace direi … faccio per esprimere il mio punto di vista ma Root mi precede con un nuovo scambio di sguardi con Matt, tra i due deve esserci un qualcosa in più della segretezza che li accomuna.
    <<Mi sembra un'ottima idea, e comunque da qualche parte dovremmo pur iniziare …Casomai dovessimo prendere un granchio, come prossimo luogo dove cercare tenderei ad escludere le stanze private di Carmen. Non credo avrebbe tollerato intrusi nei suoi spazi più intimi, no? E tu ……..nessun consiglio da darci? Indizio? In fondo dovresti conoscere questa villa come le tue tasche>> ecco che pone alcune domande intelligenti che anche io avrei voluto porre al pinguino imbalsamato.
    Anche Scarlett dopo aver chiamato accanto a se Alice esprime il suo punto di vista, probabilmente quelle due si conoscono molto meglio di quanto avrei creduto.
    ”Andiamo dove volete una stanza vale l’altra basta che ci muoviamo, odio stare ferma con le mani in mano”

    «Io ci sto»
    Frettolose le ragazze, ma hanno ragione, l’attesa snerva, soprattutto sapendo che c’è un assassino o più qui in mezzo a noi.

    < Perdonate l’intrusione, so benissimo che probabilmente io sono l’ultima che dovrebbe parlare qua dentro visto che la maggior parte del tempo la trascorro tra il garage e il giardino, non è per smentire ciò che ha detto il signor Root ma non credo che Carmen abbia ragionato come sostiene lui … il suo discorso mi ha sollevato una questione su cui riflettere> dico con voce ferma cercando di sotterrare momentaneamente l’ascia di guerra con il personaggio in questione sperando che lui non abbia interpretato il fatto che l’ho citato come una minaccia personale, e poi mi rivolgo anche agli altri membri del mio gruppo nonostante la mia proverbiale inclinazione alla solitudine devo agire in squadra, dalle loro intuizioni potrebbe dipendere anche la mia libertà < Sicuramente Carmen era una donna molto riservata e a tratti bizzarra ma anche intelligente viste le sue chiacchieratissime feste dagli intrattenimenti quanto mai “particolari” e, se ha inizialmente indetto questa caccia al tesoro che poi si è tramutata in tragedia, l’ha fatto con un intento ben preciso ovvero l’intento di farci cercare un qualcosa per lei di valore che è andato perduto nei meandri della villa un qualcosa per cui valeva la pena mobilitare un bel po’ di persone nei più svariati campi ovvero un opera d’arte molto preziosa a quanto ne so, che nemmeno la Signora sapeva dove fosse finita … se aveva anche deciso di chiedere all’ex marito di portare delle cartine della mansione, aveva anche deciso di darci carta libera nell’esplorazione della Villa, e non sarebbe stato logico vietare l’ingresso a noi tutti nelle sue stanze private senza contare il fatto che noi dipendenti di Carmen ci siamo recati più volte nelle sue stanze per le più svariate mansioni … l’ha detto anche al momento del suo ingresso in sala, rammentate?> dico sforzandomi di ricordare ciò che Carmen ci disse all’inizio
    «...scoprite i suoi mille e uno passaggi segreti e trovate il modo di uscire di qui! Nei meandri della villa, ho nascosto il codice da digitare per riattivare tutte le uscite… »
    < secondo me quindi, opera d’arte a parte, il codice per uscire da questa Villa che ci tiene prigionieri è da ricercare anche nelle stanze private della signora e secondo me non lo troveremo nemmeno per intero come ha giustamente detto l’ideatore di tale sistema d’allarme poco fa, visto che si tratta di una caccia al tesoro , nelle cacce al tesoro solitamente ad un indizio trovato ne segue sempre un altro … e in questo caso ce ne servono 10 di indizi prima di riuscire a mettere il naso fuori dalla porta … anzi, 12 visto che due cifre fortuite le abbiamo già ottenute seppur in modo cruento … non credete?> Dico indicando con l’indice la nostra unica via di fuga prima di continuare < Io condividerei l’idea del signor Groenfire ma non tralascerei l’ufficio personale di Carmen come anche le sue stanze private al piano superiore e poi sulla mappa del piano terra vicino al salone c’è una stanza contrassegnata dalla dicitura “sconosciuto” … signor Alexander lei che era tra i presenti oltre a Groenfire l’uomo più vicino a Carmen, ci sa dire qualcosa di questa stanza sconosciuta? magari la Signora Carmen aveva scoperto il modo di entrarci?> finito il mio discorso guardo prima i presenti in cerca di consensi indugiando un po’ troppo con lo sguardo sui bellissimi occhi di Matt, l’unico della quale ora credo di potermi fidare anche se lo scambio di sguardi che ha avuto con Root non è dei più incoraggianti, poi invece fisso il mio sguardo sul maggiordomo in attesa di una sua risposta alle domande postagli prima da Root e poi da me sperando di non essermi tirata la zappa sui piedi …
    Ultima modifica di DELTAG; 21st January 2013 alle 09:20

  8. #338
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    Re: Dlin Dlon. Comunicazione

    Luke Greenfield (gruppo 3) salta il turno. Mi spiace, sono scadute da tempo le tue 72 ore.
    Proseguiamo con la turnazione: Jennifer Jackson
    Sei stufo di giocare con i sim della EA? Vuoi provare una partita in Multiplayer? Gioca con noi al Quartiere comune!

  9. #339
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    Re: Dlin Dlon. Comunicazione

    Jennifer Jackson gruppo 3

    Mi sono comportata da bambina, di nuovo. Mi sono messa a piangere invece di affrontare la situazione perchè avevo paura, come sempre. Io non so affrontare i problemi , io ci rinuncio subito...e questo dopottutto non è una cosa buona. Quello che ho fatto poco fa è stato proprio questo, arrendermi.
    Le parole di Albert Landgraab mi fanno ritornare al presente. Sembra piuttosto arrabbiato...
    «Tu vorresti fare... cosa?»
    sta parlando con l'avvocato..poi continua con un tono più alto...
    «Senti, ragazzino. Solo perché sei riuscito a togliermi questa villa, non mi toglierai anche la dignità. Non se ne parla di perquisizioni. Piuttosto, perché non ti rendi utile e non ci dici dove quella cagna teneva i codici? Anzi star qui a perdere tempo con il cadavere di quella non serve a niente: bisogna mobilitarsi per uscire alla svelta da questa villa maledetta. Ed ecco cosa faremo: ci divideremo in gruppi; ogni gruppo dovrà perlustrare una zona della casa. Tra un'ora esatta ci ritroveremo tutti qui. Ecco come saranno le divisioni»
    Ancora con questi codici, ma lo volete capire che forse l'unica che era a conoscenza del codice era Carmen? Non penso che abbia dato il codice al suo avvocato! Mi dispiace, tu ERI il proprietario della villa, ora non lo sei più e quindi non hai il diritto di dirci cosa fare e di dirci in che gruppi andare! Anche se comunque, per me va bene qualsiasi gruppo visto che, nessuno vuole parlare con una ragazzina.
    «Quella mi aveva chiesto di portarle, anche se non avrei mai immaginato potessero essere usate per questo scopo... Scegliete da dove cominciare a cercare, tra un'ora ci ritroveremo nuovamente qui.»
    Oh delle cartine, sembra proprio una caccia al tesoro, ma comunque questo qua chi si crede di essere per darci ordini? Ma vabbè, dobbiamo ascoltarlo se vogliamo uscire di qua, quindi mi limito ad annuire.
    << E se posso darvi un consiglio per la vita, attenti a chi fate inc***are: non si può mai sapere come reagirà>>
    E con questa frase mi ricordo subito la cosa più importante di tutte, c'è ancora un assassino da noi, e può essere chiunque, chi sarà? Chi? Potrebbe essere lo stesso Albert, magari l'avrà fatta fuori per riprendersi la villa, è l'unico che non ha paura, l'unico che è rimasto calmo per tutto il tempo. Però mi smebra troppo ovvia come cosa, e se non fosse lui? Meglio non accusarlo , o almeno non senza prove, durante questa caccia al tesoro sarà meglio osservare i comportamenti dei miei compagni, non li conosco ma magari, da cosa dicono e da cosa fanno, potrei anche analizzarli bene e vedere se uno di loro è un possibile killer, facile dirlo, difficile farlo

    Nel frattempo però, vedo che un biondino cammina con un asciugamano bianco, dove si intravede ... l'arma del delitto???!!!
    E quello è sangue oddio, non guardare Jen, oddio che schifo
    ma vabbè, almeno il killer non ha niente con cui attaccarci....giusto?
    Comunque ora inizia la mia missione, osservare tutto e tutti, sentire cosa dicono e dove vogliono andare, così facendo finta di niente, ascolto cosa hanno da dire tutti.
    La prima a parlare è quella ragazza "leggermente" Paffutella...
    <<noi potremmo cercare in salone e in cucina... magari qualcuno si è dimenticato qualcosa li dentro... qualcosa di importante>>
    Deduco che a questa qua piace Mangiare U_U non penso che troveranno qualcosa di utile là U_U
    Mi viene quasi da ridere, ma soffoco la risatina.
    Nel frattempo alcuni si rivolgono ad Albert accusandolo... e diamine! Li stimo proprio perchè io penso la stessa cosa !
    <Non so chi ti ha eletto capo della spedizione, ma a me la cosa puzza. Chi mi assicura che non è solo un modo per farci fuori uno alla volta? O per eliminare le prove con calma mentre non c'è nessuno vicino al corpo? Per quanto ne so il responsabile puoi essere tu come chiunque altro!>> A parlare e un altro biondino, ma quanti biondi ci sono qua? Ma comunque, ha pienamente ragione...non è che sta cercando di distrarci? Spero proprio che non sia così.
    ma non vedo perchè noi dovremmo perlustrare la casa mentre tu, che probabilmente qui la conosci meglio di chiunque altro, resti qui senza far nulla. Questa villa era tua, saprai sicuramente come eludere un sistema di sicurezza, o la presenza di qualche passaggio nascosto che potremmo utilizzare per uscire e chiamare soccorsi. O sbaglio?>>
    Giusto, perchè anche lui non partecipa? Perchè è così calmo nonostante sa che tra noi c'è un killer pronto a colpire di nuovo? è troppo sospetto, troppo.
    Sorridendo soddisfatta mi giro verso il mio gruppo, dove la cameriera di cui non mi ricordo il nome ci propone cosa fare...
    Questi pezzi di carta non ci serviranno a nulla!Io sono la vostra mappa!Vi propongo di iniziare dal piano interrato, ci sono alcune stanze che potrebbero offrire dei buoni nascondigli!"
    chi meglio di lei conosce bene la villa? Bhe, in effetti le mappe potrebbero anche non servirci, Lei sembra una persona molto in gamba, decisa e astuta.Uhm potrebbe essere l'assassino? Uhm e perchè mai? Se la ucciderebbe rimarrebbe senza lavoro, quindi la escludo ..per ora..dalla lista dei sospettati !
    Prima però di rispondere vedo che rispondono gli altri...
    <<G-g-g-GIUSSSSSTO!>> ok, questo è messo male...<<S-s-s-se il foglio è peee....pe....p-pesante, posso por...tarlo i-i-io........>> è davvero messo male poveretto, si vede subito che ha una cotta per la cameriera, ma lei mi sa che punta ad altro... comunque non mi sembra che un foglio sia pesante
    "Per me va bene. Flora, facci strada!"Un'altra tizia che non conosco U_U bene U_U oh quindi la cameriera si chiama Flora, bene!
    «sono d'accordo anch'io» Anche il tecnico è d'accordo, ok bene, gli altri due membri del gruppo invece rimangono immobili, o almeno così sembra.
    Ora tocca a me dire la mia U_U su non fare brutta figura U_U
    << Ottimo, sono d'accordo anche io! >>
    Tanto sicuramente a loro non importa se sono d'accordo o no, ma meglio dirlo così ci sbrighiamo che voglio uscire di qua! Che ore sono? Da quanto tempo siamo qua? =__=
    '-'



  10. #340
    L'avatar di Daniela Alberghini
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    Dlin Dlon. Comunicazione

    Gruppo Uno
    Violet Landgraab salta il turno. Mi spiace, le tue 72 ore di tempo sono scadute da un pezzo.

    Tocca a Amy Law.

 

 
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