Ten Things About...
Byron Biscardi
1. Byron è l’unico figlio di un commissario di polizia, proveniente da una famiglia impiegata nelle forze dell’ordine da generazioni, e di una commercialista di successo. I suoi si separarono quando lui aveva appena sette anni, dopo la scoperta dell’infedeltà coniugale del padre. La madre in seguito si risposò ed ebbe una figlia, quindi la sua sorellastra, mentre Byron fu affidato al padre e alla nonna paterna. Infatti, fu lei la sua figura di riferimento dopo la separazione dei genitori ed il nostro B le è tuttora molto legato.
2. Il soprannome "B" gli è stato dato da una sua amica e collega, Olivia Walsh, durante la prima ronda al suo fianco. Il tutto è nato dal fatto che la ragazza non riusciva mai a ricordarsi il nome del suo amico, confondendolo con Brian o nomi simili, quindi decise di rivolgersi a lui usando semplicemente l’iniziale del nome. L’idea piacque ad entrambi e da quel giorno Byron si fa chiamare semplicemente B.
3. Da bambino avrebbe desiderato diventare un calciatore e per un breve periodo, terminati gli studi, giocò in una squadra di calcio da professionista. Durante la sua prima partita ufficiale, però, cadde di schiena e si ruppe una vertebra. Capì che quello sport non faceva per lui ed interpretò quell’incidente come un "segno del destino": cambiò quindi completamente i suoi progetti e si dedicò alla dura vita del poliziotto.
4. Quella di diventare poliziotto non fu però una vocazione, più che altro un’illuminazione. E la sua luce fu proprio Greta, la sua migliore amica, che, nel momento in cui il ragazzo stava prendendo una brutta strada fatta di alcol e cattive compagnie, lo aiutò a ragionare e gli rimise "la testa a posto", come si suol dire. Sarà per sempre grato alla ragazza per tutto ciò che ha fatto per lui, e spera che possa fare anche dell’altro, di poter vivere altre avventure insieme a lei... magari in veste di suo fidanzato... chissà.
5. Ha avuto una decina di ragazze, a partire dai primi anni delle medie fino ad un paio di anni fa, poiché attualmente si dichiara single e felice. Alcune erano storie passeggere, altre più durature: l’ultima è stata con Chantrelle, una ragazza di origini francesi. Questa però si è poi dovuta trasferire a Champs Les Sims con la famiglia e i due non si sono più sentito, anche perché entrambi non se la sentivano di portare avanti una storia a distanza.
6. La mancanza dell’affetto di una madre fu compensata dalla presenza di animali in casa. Fin da piccolo Byron si abituò a vivere a contatto con cani, gatti, rettili, animali di tutte le taglie e specie. Quello a cui era più legato era un cagnolino, un bastardino di nome Attila, che rimase al suo fianco per ben quindici anni prima di volare in Cielo.
7. Una delle tante cose che avrebbe sempre voluto sapere, è il significato del nome "Y", dato da Greta ad un pupazzo che lui stesso le ha regalato, durante una serata al luna park. Per quella stranezza l’ha anche presa un po’ in giro, dicendole che non riusciva mai a smettere di pensare all’aritmetica (infatti la Y rappresenta l’asse delle ordinate, la X delle ascisse), ma in realtà avrebbe sempre voluto conoscere il reale perché di quel buffo nome.
8. Il tatuaggio che ha sul collo, fatto per coprire la cicatrice di quella maledetta pallottola che lo colpì tempo addietro, non è il suo primo segno, per così dire, trasgressivo. Per un breve periodo ha portato un piercing al naso, uno al labbro e i capelli colorati di azzurro [foto, a vostro rischio e pericolo, nello spoiler]. Poi è dovuto ritornare ad un look anonimo per entrare a far parte del corpo di polizia.
9. Non ha mai legato con la sorellastra, il cui nome è Angela, sia a causa dei continui litigi tra suo padre e quello della ragazza, sia per la notevole differenza d’età. Angela ha infatti dieci anni in meno di Byron ed un carattere diametralmente opposto al suo: è chiusa, riservata e poco aperta, anche nei confronti del fratellastro.
10. Il futuro sovrintendente Biscardi incontrò la sua amica Greta per la prima volta alle elementari. All’epoca lei era una bimba molto timida, spesso soggetta agli scherzi antipatici dei compagni. Ma un giorno, mentre qualche amichetto la stava prendendo in giro, arrivò Byron (che all’epoca dimostrava almeno dieci anni, quando in realtà ne aveva appena sette) e fece loro passare la voglia di deridere gli altri a suon di cazzotti. Insomma, il mezzo non fu dei migliori, ma questo turbolento incontro permise ai due di iniziare un bellissimo rapporto di amicizia.
TAGGO:
Scott Walker (cambiamo un po' Quest!
)
PS1: Il punto 2 è stato concordato con Daff, il 4, il 7 e il 10 con Kira!
PS2: Se leggete tutto 'sto papiro giuro che vi adoro! ♥