2° Capitolo
Avevamo lasciato Aida alle prese con Stein, il ragazzo cui aveva fatto visita la sera prima.
"Ciao, che piacere rivederti" gli disse non appena andò ad aprire alla porta.
Cominciarono a parlare del più e del meno. Aida sapeva che per tornare dalla sua famiglia doveva trovare al più presto un uomo con cui generare l'erede perfetto. Stein le sembrava un ottimo partito. Erano in sintonia, e lui sembrava provare per lei la stessa attrazione che lei provava per lui.
"Sarebbe strano se ti chiedessi di uscire con me qualche volta?" le chiese Stein.
"No, affatto! Mi piacerebbe molto."
"Ok, allora quando facciamo?"
"Che ne dici di stasera stessa?" D'altronde perché aspettare?
"Ok. 
"
La portò fuori a cena, ma prima le fece una serenata con la chitarra che aveva preso dalla macchina.
Aida scoprì che Stein faceva il musicista di professione, infatti era piuttosto abile con la chitarra.
Non fecero altro che parlare e guardarsi negli occhi per tutta la sera. Era davvero scattato qualcosa con quel ragazzo, nonostante fosse completamente diverso dal Gustave che lei aspettava a casa e da cui non vedeva l'ora di ritornare.
Ma doveva smetterla di pensare a casa sua, o non sarebbe riuscita a portare avanti la sfida. Doveva dimenticarsi di tutto quello che si era lasciata alle spalle e formare una nuova famiglia lì con Stein.
Dopo la cena andarono a cantare al karaoke. Erano entrambi piuttosto brilli. Lui più di lei.
Grazie all'alcol Stein era libero da freni inibitori, infatti, una volta appartati, cominciò subito a baciarla appassionatamente.
Finché non finirono per fare sesso nella cabina delle foto.
Nelle settimane seguenti la sua vita era tornata quasi alla normalità. Si era scoperta molto brava a scrivere, infatti quello era il suo desiderio vitalizio, così decise di cominciare a scrivere libri per guadagnarsi da vivere. Anche se in realtà lo trovava parecchio strano dato che quella brava a scrivere e che desiderava diventare una scrittrice era sua sorella Jo.
Poco tempo dopo si rese conto che il suo piano aveva funzionato e lei era rimasta incinta.
Adesso serviva solo dirlo a Stein. Lo invitò quel giorno stesso a casa sua. Non lo vedeva da diverse settimane dato che era stato in tournée con la sua band.
"Ehi, Stein."
"Ehi, c'è qualcosa di diverso in te. Che succede? Sei radiosa" le disse subito dopo averla vista.
"Ehm... ti ricordi quella notte passata insieme?"
"Come potrei scordarla

"
"Beh... non la scorderai mai più. Sono incinta."
"

"
"Non mi aspetto niente da te, figurati" mentì. "So che è stata solo una notte e via, che non nessuno dei due si aspettava una cosa del genere..." continuò a mentire.
"No, non era affatto preparato" la fermò lui. "Ma non ho intenzione di lasciarti da sola a crescere il bambino. Lo faremo insieme!"
Proprio le parole che Aida aspettava di sentirsi dire.
Così Stein andò a vivere con loro e portò pure dei gruzzoletti che l'aiutarono ad arredare meglio la casa.
Ecco intanto Stein dopo il restyle.
Ovviamente Stein, da uomo serio qual era, decise di ufficializzare la cosa. Aida gli piaceva tanto, e adesso portava in grembo suo figlio. Dunque presto sarebbe anche diventata sua moglie.
Era Aida che si occupava dei preparativi del matrimonio, nonostante avessero pochi soldi volevano comunque fare una piccola cerimonia. Stein passava molto tempo a suonare e migliorarsi così da ricevere una promozione, e Aida continuava a scrivere.
Riuscirono a permettersi solo un gazebo all'esterno con dei tavoli, dei palloncini, e una torta nuziale. Meglio di nulla.
Al momento delle nozze la gravidanza era ormai quasi giunta al termine, per cui aveva dovuto acquistare un abito nuziale adatto a una donna incinta.
La cerimonia fu semplice e bella, nonostante gli invitati fossero solo pochi intimi.
E dopo il taglio della torta...
La festa per i due si spostò al piano di sopra.
Non sapevano dire se era stata colpa della loro prima notte da sposati, ma dopo qualche ora Aida cominciò ad avvertire le doglie.
Ma secondo Aida: NO, non poteva assolutamente andare all'ospedale se prima non rifaceva il letto.

(

)
Dopo aver rifatto il letto ed essersi rivestita, Stein finalmente riuscì ad accompagnarla in ospedale... sotto la pioggia.
Quella notte Aida diede alla luce il primo dei suoi numerosi (ma spero di no!) figli: una piccola bimbetta di nome Billie.
Che vi dico subito non è l'erede, dato che la pelle è leggermente più chiara.

Qui magari non si nota tanto perché la foto è modificata, ma nella foto prima della modifica purtroppo si nota.
Aida si rimetterà presto all'opera? Riuscirà a generare l'erede perfetto? Lo scopriremo solo vivendo
FINE.