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  1. #21
    sim onniscente L'avatar di candylove
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    Re: • • RoxTales

    Nota: Questa storia non è scritta da me, ma è di una autrice, Rosemary Timperley. Io mi sono limitata a modificarla leggermente. La posto perchè mi ha colpita fin da quando l'ho letta, tanto da voler realizzare qualche foto su di essa, e di condividerla con voi ! Spero vi piaccia! Le foto sono 11 , spero non sia un problema! Nel caso fatemi sapere, e proverò ad eliminarne una!


    Harry- 1° parte

    Cose normalissime mi fanno paura. Sole abbagliante. Ombre taglienti sull’erba. Rose bianche. Bambini coi capelli rossi. E quel nome… Harry. Un nome così normale.
    Avvertii una premonitrice fitta di paura fin dalla prima volta che Christine pronunciò quel nome.
    Aveva cinque anni, e tre mesi dopo avrebbe iniziato ad andare a scuola. Era una calda giornata serena ,e lei giocava in giardino da sola , come faceva spesso. La vedevo , sdraiata sull’erba , raccogliere margherite e divertirsi a intrecciarle operosamente in collane. La concentrazione le spalancava gli occhi azzurri. D’un tratto alzò lo sguardo verso il cespuglio di rose bianche la cui ombra si stendeva sull’erba,e sorrise.



    "Si, Christine sono io” disse alzandosi e dirigendosi verso il cespuglio .
    A disagio , senza capire il perché, la chiamai.
    ”Che stai facendo, Chris?”
    “Niente”. La sua voce suonava stranamente lontana.
    “Rientra,adesso. Fa troppo caldo,fuori”
    La sentii dire: “ Devo rientrare, adesso. Ciao”, e s’incamminò a passo lento verso casa.
    “Con chi stavi parlando, Chris?”
    ”Harry”
    ”Chi è Harry?”
    “Harry”.
    Non riuscii a tirarle fuori nient’altro, così alla fine le diedi un po’ di latte e una fetta di torta, e le lessi qualcosa finchè non fu ora di andare a letto. Mentre mi ascoltava leggere continuava a guardar fuori, in giardino. Una volta sorrise e agitò una mano in segno di saluto. Fu un vero sollievo infilarla a letto , al sicuro.
    Quando Jim, mio marito, tornò a casa , gli raccontai del misterioso “Harry” . Lui scoppiò a ridere. Mi rassicurò, dicendomi che a quell’età era normale che i bambini si inventassero qualche amico immaginario. Christine era stata adottata, non aveva fratelli né sorelle , non aveva amici della sua età. “E’ normale” ripetei tra me e me , dovevo stare tranquilla.



    Il mattino seguente, ancora una volta il sole splendeva sul piccolo prato luminoso e sulle rose bianche, Christine seduta a gambe incrociate , fissava sorridendo il cespuglio di rose.
    ”Ciao” disse. “Speravo che saresti venuto…perché mi sei simpatico. Quanti anni hai?14?...io ne ho cinque e un pezzetto..No, non sono una mocciosa! Presto andrò a scuola. E tu ci vai, a scuola?...Che fai allora?” Tacque per un momento, ascoltò assorta, annuì.
    Immobile nella cucina, mi sentii avvolgere da gelo. “Sciocchezze” mi dissi disperatamente “ Un sacco di bambini ha amici immaginari. Fa finta di nulla. Non ascoltare. Non fare la stupida”.



    Quando le chiesi chi era Harry, mi rispose che era suo fratello.
    “Ma Chris, tu non hai fratelli. Mamma e papà hanno una sola figlia , una sola bambina, e quella sei tu. Harry non può essere tuo fratello.” Le avevo risposto.
    Con lo scorrere dei giorni , l’immaginario “Harry” si fece sempre più invadente, e il mio nervosismo aumentò. Finii per odiare e temere quei lunghi giorni estivi. Desideravo cieli grigi e pioggia .Desideravo che le rose bianche avvizzissero e morissero.
    Quando la situazione divenne insopportabile, decisi di portare Christine dal dottor Webster. Ma Harry venne anche li, Christine disse che la stava aspettando vicino al cespuglio di rose bianche che cresceva nel giardino del medico, il quale mi tranquillizzò dicendo che la mia piccola aveva solo tanta fantasia, e di assecondarla.



    ”Harry costruisce giocattoli di legno ,vero Chris?” disse
    “Si, e sa anche leggere e scrivere, arrampicarsi sugli alberi e disegnare. Harry può fare qualsiasi cosa. E’ un fratello meraviglioso!” Il suo visetto era raggiante d’adorazione.
    Il dottore mi diede un colpetto sulle spalle “mi sembra che Harry sia proprio un fratello niente male” osservò.
    ”E’ la fuori, mi sta aspettando” Chris corse sul marciapiede , alzò lo sguardo come se a fianco a lei ci fosse qualcuno . Per un breve, agghiacciante secondo , mentre la raggiungevo fuori dallo studio del Dottore, vidi un’ombra allungarsi al suo fianco…un’ombra lunga e sottile come l’ombra di un ragazzo. Poi svanì.





    Mi affrettai a raggiungere Chris e la tenni stretta per mano per tutto il resto della strada. Ma anche nella relativa sicurezza della nostra casa- la casa così stranamente fredda in quell’estate afosa- non la persi di vista. In apparenza il suo comportamento verso di me era immutato, ma in realtà mi stava sfuggendo di mano. La bambina in casa mia stava diventando un’estranea. Per la prima volta da quando Jim e io l’avevamo adottata, mi chiesi seriamente: chi è? Da dove viene? Chi sono i suoi veri genitori? Chi è la piccola,adorabile sconosciuta che ho preso per figlia? Chi è Christine? Passò un’altra settimana. E c’era Harry, Harry tutto il tempo.
    Il giorno prima dell’inizio della scuola Christine scoppiò a piangere disperata, non voleva andarci perché Harry non ci andava.



    “Chris, smettila subito con quest’assurdità!smettila!” la colpii con forza su un braccio. Il pianto cessò all’istante. Mi fissò con azzurri occhi spalancati e paurosamente gelidi. Uno sguardo adulto che mi fece tremare, poi disse:
    ”Tu non mi vuoi bene. Harry invece si. Harry vuole stare con me, dice che posso andare con lui”
    ”Basta! Non una parola di più!” urlai, odiando l’ira della mia voce ,odiando me stessa per essermi infuriata con una bambina, la mia bambina… mia…
    Quella sera, quando si addormentò , le lacrime le rigavano il viso.



    C’era ancora luce, andai alla finestra per chiudere le tende . Nel giardino, ombre dorate e lunghe strisce di sole. Poi, come in sogno, la lunga ombra sottile s’un ragazzo si stagliò nitida accanto alle rose bianche. Come impazzita spalancai la finestra e gridai “Harry!Harry!” Mi sembrò di scorgere un luccichio rosso tra le rose. Poi più nulla.





    “Povera piccola” commentò Jim quando gli parlai dell’attacco di nervi di Christine. “E’ dura iniziare la scuola. Ma vedrai che superato il primo impatto, le cose andranno meglio, e parlerà meno di Harry”
    ”Harry non vuole che lei vada a scuola”.
    “Ehi! Adesso sembra quasi che anche tu creda ad Harry!”
    “Qualche volta si”.
    “Alla tua età credi ancora agli spiriti maligni?” scherzò lui. Ma i suoi occhi erano preoccupati. Pensava che stessi diventando pazza.
    “Non credo che Harry sia uno spirito maligno” replicai, “E’ solo un ragazzo. Un ragazzo che non esiste, tranne che per Christine. E chi è Christine?”
    ”Piantala!” scattò Jim. “quando adottammo Chris, decidemmo che sarebbe stata la nostra bambina. Niente scandagli nel passato. Niente domande e niente misteri. Chris è nostra! Proprio come se l’avessimo messa al mondo noi. Chi è Christine, figuriamoci! E’ nostra figlia…e farai bene a tenerlo a mente!”



    La sua replica era stata così recisa che gli tacqui i miei progetti per l’indomani










    Ultima modifica di candylove; 18th April 2012 alle 17:19
    Le mie ministorie: Roxtales









  2. #22
    sim dio L'avatar di Sonia
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    Re: • • RoxTales

    candy continua... voglio sapere cosa succede l'indomani...

    Se è si, va bene...
    Se è no, vattene a quel paese

  3. #23
    sim onniscente L'avatar di candylove
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    Re: • • RoxTales

    La seconda parte spero di postarla entro il fine settimana
    Grazie per essere passata Sonia!
    Le mie ministorie: Roxtales









  4. #24
    sim veterano L'avatar di Jolly D.
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    Re: • • RoxTales

    Accidenti che mistero! Non vedo l'ora di scoprire cosa succederà il giorno dopo!
    Aggiorna presto


  5. #25
    sim onniscente L'avatar di candylove
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    Re: • • RoxTales

    Scusate il ritardo, ecco la seconda parte della ministoria

    Harry- 2° parte

    La mattina dopo Chris era silenziosa e imbronciata. Jim scherzò con lei e cercò di tirarla su, ma lei si limitò a guardare fuori dalla finestra e a dire “Harry se n’è andato”.
    “Ora non hai più bisogno di Harry. Ora vai a scuola” disse Jim.
    Chris gli dedicò la stessa occhiata colma di adulto disprezzo che così spesso aveva dedicato a me.
    Lei e io non parlammo molto mentre l’accompagnavo a scuola. Ero sull’orlo del pianto. Pur essendo felice che iniziasse la scuola, nel separarmi da lei avvertivo un senso di perdita. Suppongo che tutte le madri provino la stessa sensazione quando i loro cuccioli si recano a scuola per la prima volta. Segna la fine dell’infanzia, l’ingresso nella vita reale, la vita con le sue crudeltà e le sue stranezze. Al cancello la salutai con un bacio.




    “Pranzerai alla mensa con gli altri bambini, Chris” le dissi. “Verrò a prenderti alle tre”.
    ”Si, mamma”. Stringeva forte la mia mano, Erano in arrivo altri bambini nervosi, accompagnati da genitori altrettanto nervosi. Una giovane, graziosa maestra, bionda e vestita di bianco si affacciò dal cancello, radunò i bambini vicino a sé e li condusse via.
    Mi allontanai sollevata, sapendo che Chris era al sicuro e che non avevo da preoccuparmi. Potevo iniziare la mia missione segreta. Presi un autobus diretto in città e poi mi incamminai verso il grande edificio disadorno che non vedevo da cinque anni. Quella volta io e Jim c’eravamo andati insieme. L’ultimo piano del palazzo apparteneva alla Greythorne Adoption Society . Mi accolse una segretaria sconosciuta.
    “Sono la signora James. Posso vedere la signorina Cleaver?”
    ”Ha un appuntamento?”
    “No, ma è molto importante”
    ”Aspetti”. La ragazza sparì,e tornò in un batter d’occhio. “ La signorina Cleaver può riceverla, signora James”.
    La signora Cleaver- una donna alta e magra dai capelli grigi, con un sorriso affascinante, un viso gentile e una fronte solcata da molte rughe- si alzò per venirmi incontro. “ Signora James, che piacere rivederla. Come sta Christine?”
    "Sta bene, signorina Cleaver. Ma verrò subito al dunque. So che di solito non comunicate ai genitori adottivi informazioni sulla famiglia d’origine d’un bambino,e viceversa… ma devo sapere chi è Christine”
    “Mi spiace, ma i regolamenti…”
    "La prego, mi faccia spiegare e capirà che la mia non è una semplice curiosità"




    Le raccontai di Harry.
    "Stranissimo” commentò alla fine "Davvero molto strano. Ebbene, signora James, per una volta verrò meno ai regolamenti e le dirò , in stretta confidenza, da dove proviene Christine. E’ nata a Londra, in un quartiere poverissimo. Erano quattro in famiglia: padre, madre, un figlio, e Christine”
    ”Un figlio?”
    “Si. Aveva quattordici anni quando… quando è successo il fatto”
    “Quando è successo che cosa?”
    "Mi faccia cominciare da principio. La nascita di Christine era stata un “incidente”. I suoi genitori non la volevano. Vivevano ammassati in una stanza all’ultimo piano di un vecchio palazzo che, secondo me, l’Ispettore Sanitario avrebbe dovuto dichiarare inabitabile. Era già difficile tirare avanti in tre, ma con l’arrivo della bambina la vita diventò un incubo. La madre era nevrotica e depressa. Non si curava affatto della piccola. Il ragazzo, comunque, adorò la sorellina fin dal primo momento. Per badare a lei cominciò a marinare la scuola. Il padre lavorava in un magazzino; guadagnava appena quanto bastava per sopravvivere. Poi si ammalò e finì per essere licenziato. Così se ne rimase chiuso in quella stanza caotica, preoccupato, malato , tormentato dalla moglie ,esasperato dagli strilli della piccina…a proposito questi sono tutti dettagli che ho appreso in seguito dai vicini.
    Mi hanno anche detto che in guerra il pover’uomo se l’era vista brutta e che era stato per un po’ di tempo in un ospedale psichiatrico. Insomma, ad un certo punto non ce l’ha fatta più.
    Una mattina, una donna che abitava al pianterreno vide qualcosa passare cadendo davanti alla sua finestra. Uscì a vedere che fosse successo. C’era il ragazzo per terra, con Christine fra le braccia. Era morto sul colpo, Christine era miracolosamente viva.



    Quando la polizia arrivò, dovettero buttar giù la porta della loro abitazione, che era chiusa dall’interno, e l’odore di gas era soffocante. Marito e moglie erano sdraiati sul letto, morti, e c’era un biglietto di pugno dell’uomo. Diceva: Non posso più andare avanti, meglio farla finita, è l’unica soluzione.


    La polizia concluse che egli avesse chiuso porte e finestre e avesse aperto il gas mentre tutti dormivano, poi si era sdraiato vicino la moglie,era scivolato nell’incoscienza. Ma il figlio doveva essersi svegliato ; non riuscendo ad aprire la porta aveva potuto solo strappare la carta incollata alla finestra, spalancarla e saltare giù stringendo fra le braccia l’adorata sorellina.”
    “Così, suo fratello le salvò la vita e morì?”
    “Si,era un ragazzo coraggioso”
    “Forse non pensò tanto a salvarla, quanto a portarla con sé. Santo cielo! Detto così sembra meschino, non intendevo questo.”
    “Vede Signora James, non è semplice, forse Christine, nel suo inconscio non ha mai dimenticato suo fratello, Harold,si chiamava così, il compagno della sua infanzia. Christine non ha inventato Harry, lei lo ricorda. E lo ricorda così chiaramente che lo ha quasi riportato in vita.”
    Riuscì, con un po’ di insistenza, a farmi dare l’indirizzo della casa dove quell’uomo aveva tentato di uccidere se stesso e tutta la sua famiglia, e c’era quasi riuscito.
    Ultima modifica di candylove; 18th April 2012 alle 17:09
    Le mie ministorie: Roxtales









  6. #26
    sim onniscente L'avatar di candylove
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    Re: • • RoxTales

    Il casamento sembrava deserto,era sporco e in rovina. Ma una cosa mi colpì ,pietrificandomi. C’era un giardino minuscolo , nel quale spiccava un cespuglio di rose bianche. Ferma, accanto al cespuglio, alzai lo sguardo verso la finestra dell’ultimo piano.
    Una voce mi fece sobbalzare “Che fai, qui?”
    Una vecchia mi sbirciava dalla porta sul pianterreno.
    ”Pensavo che fosse disabitato” dissi
    “Dovrebbe. Da demolire. Ma non possono buttarmi fuori. Non ho dove andare, e non mi muovo. Gli altri se la sono svignati alla svelta, dopo il fatto. Nessun altro vuole venirci. Dicono che la casa sia infestata. Eccome se lo è . Ma perché farla tanto lunga? Vita e morte. Sono molto vicine. Te ne accorgerai invecchiando. Vivi, morti , che differenza c’è?”



    I suoi occhi giallognoli iniettati di sangue erano fissi su di me . “ l’ho visto cadere davanti alla mia finestra, è caduto proprio là, fra le rose. E ancora ritorna. Io lo vedo. Non vuole andarsene senza di lei”
    ”chi…di chi sta parlando?”
    “Harry Jones. Bel ragazzo era. Capelli rossi, magrolino. Amava troppo Christine,ecco quello che penso. Morì fra le rose, se ne stava là con lei per ore, fra le rose. Poi è morto, proprio là. Ma muore, la gente? ...Tu vattene, è meglio. Non è posto per te. Qui ci stanno morti che non sono morti e vivi che non sono vivi. Sono viva o morta,io? Dimmelo. Io non lo so”
    Mi impaurivano quegli occhi folli fissi su di me.
    Cercai di ripercorrere a passo svelto il duro marciapiede bruciato dal sole, ma mi sentivo le gambe pesanti e quasi paralizzate. Il sole fiammeggiava sulla mia testa, ma ne ne accorgevo appena. Barcollavo, tempo e spazi privi di significato.



    Poi udii una cosa che mi gelò il sangue. Un orologio battè le tre. Alle tre sarei dovuta essere al cancello della scuola. Dov’ero adesso? Quant’era lontana la scuola? Quale autobus avrei dovuto prendere? Rivolsi domande frenetiche ai passanti, che mi guardavano timorosi, proprio come io avevo guardato la vecchia.
    Alla fine riuscii ad arrivare davanti scuola , percorsi di corsa l’isolato cortile deserto. In una classe, la giovane maestra vestita di bianco, metteva a posto i libri.
    “Sono venuta per Christine James. Sono sua madre, mi dispiace d’esser in ritardo, dov’è?”ansimai.
    “Christine? Oh si quella bambina graziosa dai capelli rossi. Stia tranquilla signora. E’ venuta a prenderla suo fratello. Come si somigliano,vero? E così legati! Suo marito ha i capelli rossi come loro?"
    “Che..che cosa ha detto…suo fratello?” chiesi con un filo di voce.
    “Niente. Si è limitato a sorridere, saranno a casa, ormai. Ehi, signora, si sente bene?”
    ”Si grazie, devo andare”
    Corsi a perdifiato per le strade ardenti. “Chris!Christine, dove sei? Chris!” ancora oggi, ogni tanto , posso udire le mie grida risuonare nella casa gelida “Harry, non portarmela via! Torna indietro! Harry!”
    Fuori di me, mi precipitai in giardino. Il sole mi colpì come una lama rovente. Le rose erano d’un candore abbagliante. L’aria era immobile. Per un instante mi parve d’essere molto vicina a Christine, benché non potessi vederla.



    Poi le rose danzarono davanti i miei occhi e divennero rosse. Il mondo divenne rosso. Rosso sangue. Umido rosso, E precipitai dal rosso delle tenebre , al nulla .





    Rimasi a letto per settimane: L’insolazione era diventata una febbre cerebrale. Nel fra tempo Jim e la polizia cercavano Chris, inutilmente. La ricerca proseguì per mesi. Ci furono articoli su bambini rapiti, bambini rubati, bambini assassinati. Poi le acque si calmarono. Uno dei tanti misteri irrisolti negli schedari della polizia.
    E soltanto due persone sanno quel che è accaduto. Una vecchia pazza di una casa in rovina, e io.
    Sono passati anni, ma la paura è sempre al mio fianco.
    Cose normalissime mi fanno paura. Sole abbagliante, ombre taglienti sull’erba. Rose bianche. Bambini coi capelli rossi, E quel nome… Harry. Un nome così normale.
    Ultima modifica di candylove; 18th April 2012 alle 17:18

  7. #27
    sim audace L'avatar di BiancaMars
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    Re: • • RoxTales

    Che bella storia....
    Povera bambina ... Ma non ho capito se il fratello e' morto o no? Complimenti ! ( ma c'è una terza parte?)

  8. #28
    sim esperto L'avatar di simminatre97
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    Re: • • RoxTales

    Ciao Candylove ,questa
    ministoria è bellissima mi piace tantissimo come scrivi
    sei molto brava ,la storia mi ha appassionato tantissimo ma c'è una terza parte ???? oppure
    finisce cosi ??????? perchè alcuni punti non mi sono molto chiari ,cioè il fratello è morto oppure no ????
    anche se finisce cosi comunque è una storia bellissima .Complimenti per la scrittura ,se non c'è un'altra parte attendo la prossima ministoria
    "Zane ga narihibiku CINDERELLA garasu no kutsu ha oiteiku wa, dakara ne hayaku mitsukete ne warui yume ni jirasareachau wa ......"
    "La campana ritocca come nella storia di Cenerentola, lascerò la mia scarpetta di vetro..Quindi trovami presto okay ? Prima che i miei incubi ci disturbino.."(Romeo e Cinderella,Rin e Len )

  9. #29
    sim onniscente L'avatar di candylove
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    Re: • • RoxTales

    Citazione Originariamente Scritto da BiancaMars Visualizza Messaggio
    Che bella storia....
    Povera bambina ... Ma non ho capito se il fratello e' morto o no? Complimenti ! ( ma c'è una terza parte?)
    Citazione Originariamente Scritto da simminatre97 Visualizza Messaggio
    Ciao Candylove ,questa
    ministoria è bellissima mi piace tantissimo come scrivi
    sei molto brava ,la storia mi ha appassionato tantissimo ma c'è una terza parte ???? oppure
    finisce cosi ??????? perchè alcuni punti non mi sono molto chiari ,cioè il fratello è morto oppure no ????
    anche se finisce cosi comunque è una storia bellissima .Complimenti per la scrittura ,se non c'è un'altra parte attendo la prossima ministoria
    Innanzitutto grazie ad entrambe! Comunque la storia finisce quì, a voi il modo in cui volete interpretarla U_U
    Come ho detto prima di pubblicare questa storia, non l'ho scritta io, ma è di un autrice, io mi sono limitata a modificarla qua e la, ma il succo della storia, questa volta, non viene fuori dalla mia mente XD
    Per come l'ho interpretata io, il fratello si è morto, ma non riusciva ad andarsene via senza la sua amata sorellina, quindi "è tornato a prenderla". Grazie ancora, e alla prossima!
    Le mie ministorie: Roxtales









  10. #30
    sim dio L'avatar di Claudy97wts3
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    Re: • • RoxTales

    oddio non avevo commentato la prima parte! La storia è molto bella! Mi piace davvero molto! Però ci son rimasta male per Chris! Ora il fratello sarà contenta di averla ancora tutta per sé ... ma così ha distrutto il cuore alla madre sebbene fosse una madre adottiva
    posta presto una nuova storia!

 

 
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