- Quando tutto cambia -
Capitolo 2
Alessandra non riuscì a chiudere occhio quella notte. Si sentiva troppo confusa per poter dormire tranquillamente. Così, prima che il sole illuminasse la mattina del terzo giorno di crociera, si alzò dal letto e, senza fare rumore, si vestì e uscì dalla cabina.
All'esterno la temperatura era gradevole e il vento aiutò Alessandra a rilassarsi. Il ponte esterno era deserto: non c'era anima viva, tranne l'addetto alle pulizie. Alessandra passeggiò lungo il solarium e, infine, rientrò per fare un giro della nave. Scese le scale senza realizzare dove si trovasse e, all'improvviso, sentì una musica soffocata provenire da un corridoio. Realizzò subito di trovarsi al Ponte 9, proprio accanto all'entrata del teatro. Spinse con forza la porta e vide un gruppo di ballerini provare la coreografia dello spettacolo della sera. Da lontano vide una sagoma alzarsi da una delle poltrone e, noncurante, Alessandra scese le scale fino ad arrivare in platea.
- Buongiorno, si è svegliata presto questa mattina!-
Alessandra sobbalzò, le sembrava di aver sentito proprio la voce di Andrea. - Buongiorno a lei. A dire il vero sono rimasta sveglia tutta la notte, mi sono alzata per fare una passeggiata e sono capitata da queste parti. Lei cosa ci fa qui? -
- Vede, io mi occupo dell'intrattenimento dei passeggeri e questa mattina ho deciso di dare un'occhiata alle prove. Ha già fatto colazione? -
- No, non ancora, pensavo di aspettare il mio fidanzato per fare colazione. -
- La prego, Alessandra, vorrei accompagnarla fuori. Immagino che non sia facile orientarsi su questa nave!-
- La ringrazio, effettivamente è parecchio grande e, devo confessare, che non sapevo nemmeno dove mi stessi trovando quando sono arrivata qui. -
I due uscirono dal teatro. Entrambi stettero in silenzio e Alessandra cominciò a sentirsi in imbarazzo, così spezzò la quiete con una domanda – Lavora da tanto sulle navi da crociera? - Andrea rispose con un sorriso malinconico sulle labbra – Beh, sì, lavoro sulle navi da crociera da tanti anni.- Alessandra continuò – E non si sente solo? Scusi la domanda, ma io personalmente non riuscirei a vivere lontano dalla mia famiglia così a lungo! -