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Discussione: Sulle ali di un sogno

  1. #1
    sim §§§ L'avatar di PattyBran05
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    Sulle ali di un sogno

    Angolo Ministorie










    Indice


    *Sulle ali di un sogno ( parte 1 -Parte 2- Parte 3)

    *Quasi come Cenerentola- ( Parte 1 -Parte 2 - Parte 3)

    *Amarti... per sempre.- Una favola semplice ( Parte 1 - Parte 2 - Parte 3)



    Ultima modifica di PattyBran05; 23rd February 2016 alle 18:20

  2. #2
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    Re: Sulle ali di un sogno


    Sulle ali di un sogno


    Parte Prima









    Accompagnato dal fastidioso trillo della sveglia, ecco che incomincia un nuovo giorno.
    Salve a tutti, mi chiamo Cristal, ho 18 anni e se non mi sbrigo farò tardi a scuola! Forse avrete notato che
    sono una fan degli Ha.Ns.On, la rock-band che spopola da un po' nella mia città.






    Sono tre bravissimi musicisti oltre ad essere tre splendidi ragazzi! Ok, lo ammetto, ho un leggero debole per uno di loro.Si era già capito? Lui si chiama Brian ed è il mio idolo. Lo adoro, è una persona fantastica e poi... E'
    bello da morire, il che non guasta!
    Comunque sia, è ora di andare! Giusto il tempo di addentare una merendina al volo e via, sono già a bordo
    dello scuolabus. Una volta scesa, mancano ancora pochi passi per raggiungere l'edificio scolastico, meno
    male che è una bella giornata e si passeggia volentieri.






    Ma, accipicchiolina... Cosa vedono i miei occhi? Un formidabile mega cartellone che annuncia la prossima tappa del tour dei miei beniamini!?!
    Lo avevano annunciato qualche mese fa in una delle tante interviste alla tv, ma non volevo illudermi. Invece è vero: verranno a cantare proprio qui, a Starlight City! Non sto più nella pelle, ve lo giuro.







    Comunque, ai professori non interessa nulla della mia euforia, e mi tocca lo stesso seguire la lezione di Storia. Faccio una fatica assurda per tenere gli occhi aperti e nella testa ho un unico pensiero: recuperare il mio salvadanaio e scoprire se i soldi che ho faticosamente messo da parte mi bastano per comprare il biglietto del concerto.
    Inutile dire che se non dovessero bastare mi toccherà escogitare qualche espediente. Pulire il giardino dalle foglie secche, per esempio. Oppure fare da baby sitter a quelle pesti dei miei cuginetti. L'ultima volta che mi è capitato di farlo, mi sono ritrovata con i capelli pieni di plastilina e i vestiti tutti scarabocchiati coi pennarelli.
    Uff, che noia... Non ne posso più, mi sta venendo un sonno!






    **************







    Appena tornata a casa, dopo la scuola, salgo in soffitta per cercare il mio salvadanaio. Lo nascondo sempre nel vecchio baule, perchè è l'unico posto dove nessuno va mai a ficcare il naso. Dentro ci sono solo cianfrusaglie e qualche vecchio vestito, ma... Ehi! Cos'è questo affare?






    Sembrerebbe una vecchia lampada ad olio, di quelle che collezionava mia nonna. Strano, perchè ricordo bene che mio padre le aveva sistemate tutte in un unico scatolone e le aveva regalate ad un suo amico rigattiere. Probabilmente questa qui gli è sfuggita. Vabbè, la tiro fuori, e più tardi vedrò di metterla da qualche parte. Non sarebbe male come soprammobile, magari basterebbe darle una pulitina.
    L'ho appena afferrata fra le mani quando uno strano filo di fumo inizia ad uscire dal beccuccio, invadendo la stanza. Che diavoleria è mai questa? Che ci sarà mai, là dentro? Il fumo aumenta e adesso oltre ad un intenso odore di cannella s'intravede qualche luccichìo. Una strana sagoma sta prendendo forma, via via, e sono così sconvolta che non riesco nemmeno a scappare. Già, perchè anche se non si direbbe, sto morendo di paura.







    Sto per urlare, ma quello che vedo mi congela le corde vocali. Una nuvola blu si materializza proprio di fronte a me ed è... Oh, accidenti! Se non fosse impossibile direi che è la versione femminile del Genio della Lampada.
    Si, ragazzi, lo so che non può essere, ma è esattamente quello che ho davanti. Una bella donna dall'età indefinita, con la pelle di un blu intenso e uno striminzito vestito tutto d'oro.
    Sto tremando, ci credete? Ho una paura terribile eppure non riesco a muovermi e la guardo, affascinata, mentre lei si stiracchia come se si fosse appena risvegliata da un sonno millenario.


    Mi sorride. -Ciao! Il mio nome è Basma. Come ti chiami, bella fanciulla?-


    Mi sembra di avere la lingua paralizzata ma riesco lo stesso a dire qualcosa. -Io... Mi chiamo Cristal.-


    Basma fa un altro sorriso e china leggermente il capo. -Grazie per avermi liberata, Cristal. Cominciavo a credere che non sarebbe successo mai più!-


    Io non riesco ancora a riprendermi dallo stupore. Respiro a fatica mentre Basma mi scruta attentamente, quasi come a voler leggere i miei pensieri. E forse è proprio quello che fa, perchè poco dopo ricomincia a parlare, spiazzandomi.









    -So che hai un grande sogno, Cristal.-
    -Da-davvero?- Bella scoperta, penso. Tutti quanti ne hanno uno.
    Basma annuisce, seria. -So che ti piacerebbe moltissimo incontrare il tuo cantante preferito. Si chiama Brian e fra pochi giorni arriverà qui in città con la sua band.-
    Be' ci ha azzeccato in pieno, direi. Mi sa che sono anche arrossita come si deve, per giunta. Mi chiedo come diavolo faccia a sapere tutte queste cose, visto che è rimasta chiusa in quella lampada per chissà quanto tempo.


    -Io posso fartelo incontrare, se vuoi. Devi solo chiedere.-


    Sì, magari!
    Ragazzi, non scherziamo neanche, vi prego. Ma chi, io? Incontrare Brian? Come, quando, DOVE? Si rende conto, questa qui, che se dovessi vederlo davvero, di persona, mi verrebbe un coccolone all'istante? Potrei morire e non sto scherzando!


    La vedo sorridere, come se leggesse i miei pensieri. -Posso farlo, ti dico.- Insiste.


    Ok, ok. Calmiamoci. Faccio tre o quattro respiri profondi e nel frattempo riordino le idee. Ammesso che dica la verità, deve spiegarmi come pensa di fare, perchè è altamente improbabile che io possa incontrarlo per strada, mentre va a comprare un giornale all'edicola. Arriverà con tutto suo enturage, formato da almeno venti persone, per non contare le guardie del corpo e tutto il resto. Mi accaloro, mentre spiego la mia tesi, ma Basma sorride divertita.
    Comincio a scocciarmi, sapete? Per lei sarà anche tutto semplice, visto che è un Genio, ma per i comuni mortali come me questi sono ostacoli insormontabili. Credo che qualcuno dovrebbe spiegartelo, cara Basma!
    Ultima modifica di PattyBran05; 6th December 2015 alle 12:27

  3. #3
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    Re: Sulle ali di un sogno



    Sulle ali di un sogno



    Parte seconda






    E' arrivato il gran giorno, gli Ha.Ns.On. sono in città! Sono così elettrizzata che non potete avere un'idea. Basma aveva ragione, i biglietti per il concerto sono tutti esauriti e le speranze di assistere al concerto sono pari a zero. D'accordo, non potrò sentirli cantare ma voglio riuscire a vederli, in un modo o nell'altro. Non credo che Basma possa davvero fare qualcosa per aiutarmi, anche perchè dopo quella apparizione è svanita nel nulla, senza una spiegazione.
    In ogni caso, con o senza Basma, quando mi metto in testa una cosa la faccio. E se c'è di mezzo Brian non mi fermerò davanti a nulla, garantito.
    Nessuno sa in quale albergo alloggino, pertanto la cosa migliore è andare ad aspettarli all'ingresso della discoteca dove si esibiranno. Anche se sono arrivata stamattina, ho trovato tantissime fans che hanno avuto la mia stessa intuizione. Il piazzale è già strapieno e altri fans continuano ad affluire, senza sosta. Ormai sono qui da ore, sotto un sole cocente, ma non ho nessuna intenzione di mollare.






    Finalmente vediamo arrivare la loro Limousine nera. Intorno a me è il delirio totale. Il cuore mi scoppia nel petto, mentre devo stare attenta a non farmi schiacciare da tutta quella folla. L'auto rallenta e si ferma. Trascorrono interminabili minuti senza che accada niente.
    Perchè non scendono? Tutti i presenti se lo stanno chiedendo, a voce più o meno alta.


    Poi, tra la folla, qualcuno inizia a mormorare: -E' solo un diversivo, sull'auto non c'è nessuno,devono essere arrivati ore fa, passando dal retro.-


    Insomma, non si può sapere se è davvero così, ma è un'ipotesi plausibile. Potrebbero averlo fatto, per evitare l'assalto di quella marea di ragazzine urlanti. Sapete, se fosse così sarei comunque molto delusa.


    Finalmente gli sportelli si aprono, uno dopo l'altro: prima Steve, poi Chris e per ultimo anche Brian. Oh, mio Dio!


    Tutto ad un tratto non si capisce più nulla. Le urla, fortissime, spaccano i timpani, non respiro più. La folla preme e spinge in tutte le direzioni. Una situazione da panico, ma io ho occhi solo per lui: il mio Brian.










    Non riesco a crederci, le ginocchia non mi reggono più. Le foto non gli rendono affatto giustizia: dal vivo è moooolto più bello.
    Io sto per sentirmi male e lui non mi vede nemmeno! Sorride, saluta, manda baci di qua e di là.
    Un milione di mani spuntano oltre il cordone di sicurezza e tentano di toccare ciascuno di loro, ma invano. Brian sfila davanti a me, a meno di tre metri di distanza e guarda nella mia direzione; sto per morire, ve lo giuro!
    Tutto si svolge in pochi secondi, in realtà. Dopo pochi passi, i tre ragazzi spariscono dentro al locale e chi si è visto , si è visto.
    E' tutto finito, lo so benissimo, ma non riesco a muovermi e tantomeno riesco a staccare gli occhi da quella porta. Pensare che Brian è là dietro, a poca distanza, mi fa mancare il respiro.


    Non so dire quanto tempo passa mentre me ne sto lì a fissare il vuoto, in mezzo alle altre fan che gridano come impazzite. Ad un certo punto, le porte si riaprono ed un tizio mai visto prima si mette a confabulare con gli addetti alla sicurezza.


    Due di loro si avvicinano ai cordoni e aprono un piccolo varco per far passare alcune di noi. Non ho nemmeno il tempo di capire come è successo, ma mi ritrovo risucchiata dentro la discoteca. Percorriamo un corridoio buio e stretto per arrivare in una specie di camerino.
    Siamo una decina di ragazze, osservo, tutte ammutolite e con la medesima espressione spaesata dipinta in volto.


    Nessuna di noi ha ancora realizzato cosa sta succedendo. Un tizio - che scopriremo poi essere uno degli agenti della Band- ci spiega che Chris, Steve e Brian vogliono premiare alcune delle loro ammiratrici permettendo loro di partecipare al back stage del concerto.
    Siamo tutte così emozionate che non riusciamo nemmeno a ringraziarlo.
    -Ma potremo anche incontrarli e fare qualche foto assieme a loro?- Azzarda la più sveglia del gruppo.
    -Si, certamente. Vi faranno assistere anche alle prove, a patto che riusciate a starvene buone buone, senza disturbare.- Risponde quello, piuttosto sbrigativo. Si capisce bene che quella iniziativa non gli va molto a genio, ma i ragazzi hanno deciso così e lui è costretto ad assecondarli.









    Assistere alle prove dello spettacolo è l'esperienza più elettrizzante che mi sia mai capitata. Avere la band a pochi metri da me, sentirli suonare e soprattutto vedere Brian in carne ed ossa... Ragazzi, ancora non ci credo!
    Sono davvero tutti e tre molto simpatici e non si fanno pregare per concedere foto e autografi, durante le brevi pause.







    So cosa vi state chiedendo, adesso. Cosa aspetto a fiondarmi su Brian? Un po' è l'emozione, a bloccarmi, lo confesso. Sembro tanto estroversa ma in realtà sono molto timida. E poi, proprio un attimo fa, la costumista lo ha convocato in camerino e mi conviene aspettare che si sia cambiato. Così ho il tempo per farmi coraggio e superare la mia timidezza.








    Dopo soli dieci minuti Brian è già pronto. E' il momento che aspettavo da sempre e finalmente mi butto. Sfodero il migliore dei miei sorrisi e gli tendo la mano. -Ciao, Brian. Io mi chiamo Cristal.- Sembra impossibile, ma sono riuscita a dirlo senza mordermi la lingua e senza impappinarmi nemmeno una volta.
    -Ciao, Cristal. Sono felice di conoscerti.- Risponde con quella voce vellutata. Non ho nemmeno il tempo per replicare che un'altro assistente richiama tutti ai loro posti. Forse è un bene, perchè sto per stramazzare al suolo!






    La band riprende a provare e una gentile sigorina viene a spiegarci che fra poco una troupe inizierà a girare un video promozionale; una specie di breve documentario sul back stage del concerto, insomma, e noi avremo l'opportunità di parteciparvi attivamente. Dire che siamo contente è poco, ovviamente.
    Ci offrono l'opportunità di indossare qualcosa di più adatto alla situazione e, a questo scopo, abbiamo a disposizione anche un piccolo guardaroba pieno di abiti di scena molto carini. Io ne scelgo uno semplicissimo, bianco e rosa, che poi sono i miei colori preferiti.






    Le ore trascorrono e finalmente i ragazzi possono concedersi un po' di pausa. Non per riposare, però! Sono curiosissimi di conoscerci e ci coinvolgono nei loro discorsi. Sono molto simpatici e alla mano e ben presto ci sembra di essere un bel gruppo di vecchi amici, molto affiatati. E già che ci sono, posso notare che anche Chris è proprio un bel ragazzo! Si, ok, ma non lo cambierei mai per il mio Brian... Speriamo che non si accorga dei miei occhi a cuoricino!





    E' già ora di prepararsi, il concerto sta per cominciare; Chris, Steve e Brian vanno a controllare gli strumenti mentre i fans in sala non vedono l'ora di applaudirli. Quando compaiono sul palco si leva come un boato: urla e applausi assordanti che sembrano non avere mai fine, almeno finchè Brian attacca con il più famoso dei loro pezzi.








    Le canzoni sono stupende, assistere alla loro esibizione dal vivo è quasi un'esperienza mistica. Il concerto si conclude e, dopo i ringraziamenti e i saluti, la band sparisce dietro al palco. La folla li acclama a gran voce e poco dopo i tre ragazzi, se pur esausti, tornano sul palco per regalare a tutti un ultimo brano.








    Continua...
    Ultima modifica di PattyBran05; 6th December 2015 alle 12:25

  4. #4
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    Re: Sulle ali di un sogno

    Sulle ali di un sogno

    Parte terza


    Dopo il concerto, Brian ha bisogno di una boccata d'aria e mi chiede se ho voglia di chiacchierare un po'. Vi pare che potrei mai rifiutare? Sono mica matta!





    Pertanto, accetto con entusiasmo e lo seguo fuori dal locale, in una zona riservata che dà sulla spiaggia. C'è un brezza calda ed è molto piacevole passeggiare al chiar di luna. Brian ed io parliamo e parliamo, senza sosta. E' incredibile quanto sia semplice e dolce, come ragazzo. Non me lo sarei mai immaginato così. E, anche se non si direbbe, scopriamo di avere un sacco di interessi in comune. La musica, principalmente, ma anche l'amore per la natura e gli animali. In sua compagnia il tempo scorre velocissimo e non ci rendiamo nemmeno conto di quant'è tardi. Ormai devo proprio andare e ci salutiamo con un abbraccio affettuoso. Respiro il suo profumo e per un attimo mi sembra di scoppiare dalla gioia.





    -Magari ci rivediamo, prima o poi...- Mi dice, con un sorriso ammiccante.
    Anch'io sorrido, ma so perfettamente che non succederà mai più. Lui sta per partire per una tourneè con la sua band: girerà tutto il Paese, conoscerà un milione di altre ragazze e ben presto non si ricorderà più di me. Ed io...
    Be', io domani ricomincio la mia solita vita: casa, scuola e poco altro. Ma almeno potrò rivivere nella memoria questi magici momenti trascorsi con lui!
    A proposito di scuola...!





    Driiiiiiiin !
    Ma cos'è questo suono in lontananza? Sembrerebbe quasi...
    Oh, no!
    Quasi mi prende un colpo. Mi guardo intorno, spaesata e confusa. Mi ci vuole qualche istante per capire cos'è successo. Sono seduta al mio banco, la lezione è appena finita e io stavo semplicemente dormendo. Era tutto un sogno, mannaggia! Eppure sembrava così reale...
    Per fortuna nessuno se n'è accorto, ma io ho il morale sotto i tacchi. Non mi resta che raccattare le mie cose e tornare a casa, a bordo dello scuolabus deserto.



    *****************************************





    Non so come ho fatto a sopravvivere a quella delusione: non chiedetemelo! Fatto stà che è passata una settimana e stasera, finalmente, gli Ha.Ns.On suoneranno qui in città.
    Non sono riuscita a procurarmi il biglietto, ovviamente, e non c'è speranza di riuscire a vedere Brian, neanche per un nano-secondo. Ma questo era sottinteso!
    Vi starete chiedendo che fine ha fatto Basma!?!
    Si, me lo sto chiedendo anch'io e posso dirvi soltanto che ho tentato invano di scovarla, nel caso si fosse nascosta in giro per casa, ma niente! Nessuna traccia.
    E non c'è più nemmeno la lampada. Ho rovistato nel baule mille volte, ma senza nessun risultato. E il bello è che non posso sfogarmi con nessuno, perchè passerei per una povera demente. Uff... Sono avvilita!
    Ci si mette anche questo questo compito di matematica su cui non riesco nemmeno a concentrarmi. Se chiudo gli occhi mi sembra di sentire ancora il profumo di Brian, sento le sue braccia che mi stringono, la sua voce, il suo sorriso... Aiuto, sto per piangere!









    In quel preciso istante, qualche chilometro più in là... Gli Ha.Ns.On. stanno arrivando a Starlight City, a bordo del loro mitico bus.







    Steve e Chris stanno chiacchierando fra loro, mentre Brian è distratto da altri pensieri. Da circa una settimana non riesce a darsi pace e nessuno di loro è riuscito a scoprire il perchè.


    Effettivamente Brian è parecchio nervoso, ma non è per il concerto che si terrà fra poche ore. In realtà da qualche giorno non fa che ripensare ad uno strano sogno che gli ha rivoluzionato l'esistenza e che non ha il coraggio di raccontare. Un sogno molto confuso e, per certi versi assurdo, in cui gli era apparsa una bellissima ragazza di nome Cristal.


    Nel sogno avevano trascorso molto tempo a parlare, in riva al mare, sotto un romantico cielo stellato, scoprendo di provare una forte attrazione, l'uno per l'altra, anche se non avevano fatto in tempo a confessarselo. Il sogno era finito improvvisamente, sul più bello, ma gli aveva lasciato una gran voglia di incontrarla di nuovo. Ammesso che esistesse davvero! Ricordava tutto quello che si erano detti, nei minimi dettagli, e ricordava anche che, nel sogno, si trovavano a Starlight City. Ad un certo punto, Cristal gli aveva addirittura dato il suo indirizzo, scherzando sul fatto che avrebbero potuto prendere un gelato insieme, se mai fosse capitato da quelle parti.


    E adesso erano capitati proprio lì, a Starlight City...


    Era la cosa più folle che avesse mai fatto, ma senza dire nulla ai suoi compagni, aveva chiesto all'autista di fare una piccola deviazione, prima di andare ad esibirsi. Adesso, giunti nel bel mezzo di un anonimo quartiere residenziale, il bus si era fermato.






    -Ma che razza di posto è questo?- -Dove siamo?-


    Protestano Chris e Steve, ma Brian si appresta subito a spiegare.


    -Ragazzi, devo fare una cosa importante. Ci vorrà solo qualche minuto... O almeno lo spero!- Esclama, incassando lo sguardo perplesso dei compagni.


    Brian scende dal bus e anche Chris e Steve lo seguono, più curiosi che mai. Brian si avvicina ad un'abitazione e dopo un breve attimo di esitazione, suona il campanello.


    Al trillo della porta d'ingresso Cristal sobbalza. E' in casa da sola: i suoi sono al lavoro e non aspetta nessuna visita.
    Non ha voglia di andare ad aprire ma una seconda scampanellata, più energica della prima, stuzzica la sua curiosità.





    Apre la porta e...


    -Ciao, Cristal.-


    Non può essere. Brian è proprio lì davanti a lei! E' visibilmente emozionato, sembra quasi un po' intimidito, ma poi le sorride. Non c'è bisogno di dire o spiegare nulla. I loro sguardi s'intrecciano, si fondono insieme ed è come se loro due si fossero sempre appartenuti.
    Tra le mani di Brian spunta un mazzo di rose rosse e Cristal sente il cuore scoppiare di felicità.



    -Io ti amo, Cristal. Non so come sia potuto succedere, ma da quando ti ho sognata so che non posso più vivere senza di te!-





    Sembra la scena di un film. Eppure sta succedendo davvero e proprio a lei! Cristal è senza parole, riesce solo a balbettare qualche parola confusa, perdendosi dentro agli occhi di Brian.


    -Ti amo anch'io! Ti amo da sempre, Brian...-


    Brian la stringe fra le braccia, i loro visi si avvicinano con una lentenzza esasperante. Poi, finalmente, le loro labbra si sfiorano e si uniscono, nel più romantico dei baci. Ed è un momento straordinario, che Cristal aveva sognato mille volte, ma che nella realtà superava di gran lunga qualsiasi fantasia.





    Nessuno dei due si accorge della strana presenza che incombe su di loro. Una impalpabile nuvola azzurra, che veglierà per sempre su di loro.


    -In bocca al lupo, ragazzi. Amatevi e siate felici...-









    La voce di Basma è solo un flebile sussurro e i due ragazzi riescono appena a percepirlo, giusto un attimo prima che l'eterea nuvoletta svanisca nel nulla.





    Fine
    Ultima modifica di PattyBran05; 6th December 2015 alle 12:26

  5. #5
    sim magnifico L'avatar di Asimplesimgirl
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    Re: Sulle ali di un sogno

    Non.
    ci.
    credo.

    non.
    è.
    possibile.

    Come ho fatto a perdermi questa storia?!?
    Molto bella davvero...
    e le faccine di Cristal

    Spero in una nuova storia ora
    Non mi deludere

    O.T.
    Come sono felice che qualcuno riprenda le ministorie!!!
    È bello vedere che c'è ancora qualcuno che ama il tre...
    non bastano solo gdr e legacy

    susu
    voglio un altra storia!!!

  6. #6
    sim §§§ L'avatar di PattyBran05
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    Re: Sulle ali di un sogno

    Ti ringrazio moltissimo e sono felice che ti sia piaciuta. Io mi diverto un sacco a giocare e inventare storie è il mio passatempo preferito. Ne ho messe su qualcuna, nel corso del tempo, e pensavo di pubblicarne presto un altra, appena riesco a trovare un po' di tempo.
    Grazie ancora, e spero di risentirci presto.
    Un bacione!

  7. #7
    sim magnifico L'avatar di Asimplesimgirl
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    Re: Sulle ali di un sogno

    Citazione Originariamente Scritto da PattyBran05 Visualizza Messaggio
    Ti ringrazio moltissimo e sono felice che ti sia piaciuta. Io mi diverto un sacco a giocare e inventare storie è il mio passatempo preferito. Ne ho messe su qualcuna, nel corso del tempo, e pensavo di pubblicarne presto un altra, appena riesco a trovare un po' di tempo.
    Grazie ancora, e spero di risentirci presto.
    Un bacione!

    Io sicuramente le leggerò (questo e il mio passatempo preferito)
    Anche a me piacerebbe pubblicare qualcuna (ne ho decine...) ma il poco tempo che ho lo occupano i miei demonietti...
    Quindi in qualche modo mi devo rifare (se non l'avessi ancora capito con questo voglio dire... "A quando la prossima?")

    Kissoli

  8. #8
    sim §§§ L'avatar di PattyBran05
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    Re: Sulle ali di un sogno


    Quasi come Cenerentola.- Le bugie hanno le gambe corte.




    Parte prima


    Prima di tutto mi presento: mi chiamo Giulia, ho diciassette anni e tutti mi considerano un maschiaccio. In realtà sono una ragazza molto dolce e romantica, un po' come tutte le ragazze della mia età sogno d'incontrare il mio Principe Azzurro, prima o poi. Frequento un istituto privato femminile con buoni profitti, mi piace stare con le amiche e adoro ascoltare musica pop. Nella mia cameretta lo stereo è costantemente a palla e questo fa sempre infuriare parecchio sia i miei genitori che tutti i vicini di casa.

    Un'altra cosa che mi piace moltissimo è andare a ballare e lo faccio tutte le volte che posso. Questa, per l'appunto, è una di quelle volte. E' sabato sera e sono già pronta, insieme alle mie amiche, a dare vita ad un'altra serata di follie!
    Il programma, come sempre, è molto semplice: ballare, ballare e ballare ancora, finchè le gambe riescono a reggermi. Stavolta abbiamo scelto un locale nuovo, aperto da poche settimane. La curiosità è tanta, così come tantissima è la voglia di conoscere gente nuova.


    Susanna, Miriam ed io facciamo il nostro ingresso: un po' spaesate sulle prime, ma poi piano piano ci amalgamiamo all'ambiente. Dopo un po' che mi guardo intorno, vedo qualcuno che cattura subito tutta la mia attenzione. Un ragazzo molto carino che, però, non è da solo. C'è una stangona bruna che gli sta sempre appiccicata addosso e non lo molla mai.
    Uhmmm! Brutto segno.






    In questi casi, il buon senso consiglierebbe di girare alla larga ma sono tremendamente curiosa e poi quel ragazzo è troppo carino. Che male c'è se mi metto qui, nel mio angolino, e lo sbircio un po'? Tanto più che Susanna mi tiene il gioco e si sistema subito accanto a me, sul soffice divanetto. Sperando di non dare troppo nell'occhio, faccio finta di chiacchierare, mentre in realtà non faccio altro che guardare lui che gioca a biliardo.






    Più lo guardo e più mi piace, c'è poco da fare. E invece lui non mi vede quasi per niente, accidenti! E sì che stasera sono proprio uno schianto... Ok, forse ho esagerato con il trucco e anche l'abbigliamento è un po' troppo vistoso, ma ragazzi.... Siamo in discoteca, mica posso venirci in tuta da ginnastica e con la faccia acqua e sapone!
    Insomma, mentre io mi macero con queste sciocchezze, mi basta allungare lo sguardo per vedere quei due che tubano come piccioncini. Che nervi...








    Lo so che è un po' sciocco, ma vederli così affiatati mi dà fastidio e non so nemmeno il perchè. Cerco di non badarci, nei limiti del possibile, ma è molto dura, ve lo dico. Per restare un po' da sola, ad un certo punto della serata decido di andare ad incipriarmi il naso. Alla toilette ci sarà la solita fila interminabile, come succede in quasi tutti i locali e, a questo scopo, mi armo di santa pazienza. In realtà scopro quasi subito che mi sbagliavo. Non c'è molto da aspettare e quando esco...


    Ta-dàaaaan...


    Mi prende un colpo!






    Me lo ritrovo davanti, ed è proprio lui, in carne ed ossa. Fare finta di nulla mi costa uno sforzo tremendo, ma riesco nel mio intento e mi defilo, apparentemente senza degnarlo di uno sguardo.
    Insomma, quasi. Non ho resistito e alla fine un' occhiata veloce me la sono concessa, ma sospetto che lui non se ne sia nemmeno accorto. Continuo a darmi un tono e a stare sulle mie ma, per una stranissima serie di coincidenze, me lo ritrovo sempre intorno.







    Naturalmente c'è pure Prezzemolina, ovvero la sua accompagnatrice, sempre in mezzo. Non dovrei, lo so benissimo, ma non posso fare a meno di osservarli, mentre ballano. Ed è anche per questo che mi sto scatenando anch'io sulla pista.
    Più tardi, quando vado a bere qualcosa al bar, succede l'imprevedibile. Finalmente il tipo è riuscito a sganciare Prezzemolina e si è accorto che esisto anch'io. Finisce il suo drink e lascia il bancone del bar per venire verso di me.









    -Ciao! Io mi chiamo Daniel, e tu?-
    Non sarà il massimo dell'originalità, ma faccio fatica a non saltellare per la contentezza.
    -Io sono Giulia.- Rispondo con nonchalance. Il suo sguardo mi brucia addosso e mi sento un po' a disagio.
    -Ti va di fare due chiacchiere?- Propone.
    Certo che mi va, ma evito di mostrarmi troppo entusiasta. Anche se non ho fatto altro altro che sbavargli dietro per tutta la sera, non vuol dire che cadrò ai suoi piedi tanto facilmente!
    Anzi...
    Sorrido scrollando le spalle: un goffo tentativo di ostentare indifferenza.
    Dopo un istante, però, il mio cellulare inizia a vibrare, con fastidiosa insistenza.

    Uffa... Ma proprio adesso?!

    Non posso ignorare la chiamata, anche se vorrei.
    -E' quasi mezzanotte, è arrivata la carrozza.- Sento la voce di Miriam che me lo annuncia, senza alcuna enfasi.
    Vuol dire che, come di consueto, suo fratello è venuto a prenderci ed già fuori dalla discoteca che ci aspetta. Vorrei tanto avere ancora un po' di tempo per fare quattro chiacchiere con Daniel, ma non ho scelta e devo scappare in fretta e furia, proprio come Cenerentola.
    -Ok, sto arrivando.- Annuncio, mogia mogia. Metto via il cellulare e dedico un sorriso a Daniel.
    -Starei volentieri qui a parlare con te, ma si è fatto tardi. Mi dispiace.-
    -Be', sarà per un'altra volta, allora!- Commenta lui con una smorfia. Mi stringo nelle spalle e corro via, senza dire altro.





    Una volta a casa, faccio una doccia e mi metto in libertà. Sdraiata sul mio letto, non posso fare altro che ripensare a Daniel e all'occasione perduta, soprattutto. Ma, ciò nonostante, non riesco a togliermi questo sorrisino ebete dalla faccia e non riesco nemmeno a prendere sonno. Vorrei tanto rivederlo, ma come faccio se non so nulla di lui, a parte il nome?
    Pensa e ripensa, alla fine crollo e mi addormento ma, la mattina dopo, a mente fresca, realizzo che l'unico modo che ho per sperare di rivederlo è tornare in quella benedetta discoteca, sabato prossimo.
    Ed è proprio quello che faccio, ovviamente. Dopo aver trascorso la settimana più lunga della mia vita, finalmente arriva il grande giorno: insieme alle mie amiche ci presentiamo al locale nel tardo pomeriggio e potete ben immaginare la mia gioia, non appena scorgo Daniel, impegnato in una partita a bigliardino.













    -Stasera la tua ragazza non è venuta?- Lo osservo attentamente, sono troppo curiosa di scoprire come reagisce.
    E lui sorride, apparentemente impassibile. -Vuoi dire Giovanna? Aveva altri impegni. E poi è solo un'amica, non stiamo insieme.-
    Lo dice guardandomi dritto negli occhi e mi sembra maledettamente sincero. M'invita al bar per bere qualcosa insieme e chiacchierare.
    Praticamente ci isoliamo da tutti, completamente assorbiti l'uno dall'altra. Mi piace ascoltarlo mentre parla e mi racconta di sé e del suo lavoro.
    Scopro così che ha venticinque anni e fa l'agente immobiliare. Ve lo confesso, la differenza di età mi spiazza parecchio e ancor di più quando, sorseggiando il suo drink, mi chiede: -E tu, che fai nella vita? Lavori?-






    Boccheggio, perchè ho la testa completamente vuota. Mi rendo conto solo adesso che forse non sospetta neanche di avere di fronte una diciassettenne. Prendo tempo, ma devo inventarmi qualcosa, se non voglio farmi sgamare subito.


    -Io... No, non lavoro. Sto ancora studiando!-


    -Frequenti l'università? Quale facoltà?- Daniel s'incuriosisce sempre di più e se non riesco a cambiare argomento sono spacciata. In quel momento appoggia il bicchiere vuoto sul bancone ed io, con un lampo di genio, lo trascino in pista.









    Balliamo per un bel po' fino a quando sento la sua mano sfiorare la mia, delicatamente. Mi attira a sé e... Mi bacia. Intorno a noi è come se fosse sparito tutto quanto. Non c'è più la discoteca, la musica assordante e nemmeno la folla che ci circonda. Sono come in una bolla di sapone: fluttuo nell'aria, stretta fra le sue braccia.


    Anche questa volta le ore volano via veloci; anzi, sono volate ancora più in fretta del solito. La telefonata di Miriam rompe l'incantesimo proprio sul più bello. Daniel vorrebbe che restassi ancora un po', per lui è ancora così presto! Si offre addirittura di accompagnarmi a casa con la sua macchina ma, a malincuore, devo rifiutare. Il fatto è che non gli ho raccontato tutta la verità su di me, e me ne pento.

    E' stato stupido da parte mia, ma non pensavo che le cose fra noi prendessero una certa piega. Ok, non c'è stato ancora nulla di serio ma gli ho raccontato comunque un sacco di bugie. E temo che se dovesse scoprire la verità si arrabbierebbe molto. In poche parole, sono nei guai, ragazzi miei: guai grossi. Mentre lascio la discoteca non posso fare altro che ripetermelo, come un mantra.


    Continua....
    Ultima modifica di PattyBran05; 6th December 2015 alle 12:44

  9. #9
    sim magnifico L'avatar di Asimplesimgirl
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    Re: Sulle ali di un sogno

    Ma... Ma... Ma...
    Tu per caso mi spii?
    Giulia è la mia fotocopia vivente (soprattutto in carattere )
    Hai azzeccato anche età e nome del ragazzo ideale (eh... sogni dell'infanzia )
    Comunque complimenti davvero non vedo l'ora di leggere il resto!

    Piccola curiosità...
    Come mai non usi cc?

  10. #10
    sim §§§ L'avatar di PattyBran05
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    Re: Sulle ali di un sogno

    Allora mi sa che siamo molto simili anche noi due! Ehehehehe... I sogni di ragazzina...

    Bon, basta, sennò mi commuovo!

    Piccola curiosità mia... che cosa intendi per cc?

 

 
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