Ti avevo sottovalutata
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Ti avevo sottovalutata
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Mai sottovalutare Oo_Stilosèètta_98_TunX_TuNx_oO !!![]()
Sere aspetto la nuova storia d'amore...![]()
Se è si, va bene...
Se è no, vattene a quel paese
E con una settimana di ritardo serena si accorge del commento di SoniaScusami
Purtroppo il tempo è proprio pocoE sto avendo un sacco di problemi con la legacy
Quindi er ora la ministoria è in standby
Sorry
Grazie comunque di esserti ricordata di questo topic sepolto dalla polvereBacio
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*Toglie la polvere*
Profumo di Mare - I parte
La cosa che più odiavo dei miei genitori era il loro costante atteggiamento iperprotettivo nei miei confronti. Avevo sedici anni...non ero più una bambina. Ma questo dato di fatto per loro era semplicemente un dettaglio e tutte le mie lamentele non venivano ascoltate. Più volte avevo discusso con loro, urlato, pianto...ma non mi ascoltavano mai, MAI!
E’ per questo che per l’ennesima estate consecutiva mi ritrovavo nella nostra vecchia macchina priva di aria condizionata - che a dirla tutta chamarla macchina era esagerato - in partenza per un villaggio turistico sperduto nel nulla, nel quale l’età media era settant’anni, costretta a rinunciare alla vacanza con le mie amiche per seguire loro. Questo perchè, a loro dire, ero troppo piccola per andare in vacanza da sola. Ma una cosa era certa...appena compiuti i diciotto anni sarei andata via...e non avrebbero più potuto vietarmi nulla!
<<Lulù invece di stare comodamente seduta in macchina ad aspettare perchè non mi vieni ad aiutare???>> sbraitò mia madre di fronte il portone di casa.
<<Mamma! Quante volte devo ripeterti di non chiamarmi con quel nomignolo ridicolo??? Sai chiamarmi Lucy e basta per favore??? Già mi avete dato un nome orrendo, non peggiorare le cose!>> replicai scendendo dalla macchina col viso paonazzo per la vergogna...il figlio del vicino che stava uscendo casualmente di casa aveva assistito a tutta la scena e come prevedibile stava ridendo di me.
<<Ma quanto sei esagerata Lulù…cosa avrei fatto di male sentiamo>> rispose mia madre. Inutile, non mi capivano mai.
Odiavo...odiavo le situazioni imbarazzanti in cui mi mettevano i miei!!!
Aiutai mia madre a sistemare approssimativamente le valigie in macchina, mentre quel gran genio di mio padre stava dando l’ultima controllatina al motore prima di partire. In effetti non sarebbe stato un male se quel catorcio ci avesse abbandonati prima di arrivare al villaggio over settanta cui eravamo diretti.
Subito dopo partimmo...la musica anni cinquanta sparata a volume altissimo dalle casse dello stereo nel piccolo abitacolo della macchina, il caldo asfissiante di una calda mattinata di agosto, gli sguardi smielati che nonostante i venticinque anni di matrimonio i miei continuavano a scambiarsi...sarebbe stato un lungo lungo viaggio
Presi le cuffiette del mio Ipod, selezionai il mio album preferito dei Guns N' Roses e chiusi gli occhi, sperando di non sentire più quel tizio che cantava “Il tuo bacio è come un rock”.
Verso mezzogiorno arrivammo al villaggio. Obiettivamente era molto carino, arredato bene e confortevole. Era perfetto...per una coppia di pensionati o per le famiglie con bambini al seguito. Bambini, non adolescentiO al massimo per una coppietta di fidanzatini.
Per fortuna i miei avevano avuto almeno la decenza di prenotarmi una stanza singola e non costringermi a dormire nel lettone con loro...probabilmente non mi sarei stupita neanche in quel caso.
Mi diressi subito in camera per cambiarmi e scendere in piscina. L’unica cosa positiva di quella vacanza è che in due settimane di noia mortale avrei ottenuto una stupenda abbronzatura che avrebbe fatto morire di invidia le mie amiche...e magari anche il ragazzo della 4B che da un pò occupava i miei pensieri. Non c’era nulla tra di noi e io non ero tipo da buttarmi a capofitto in queste cose, ma chissà, magari prima o poi. Sembrava un tipo a posto ed era molto carino.
La camera era graziosa, nell’ultimo anno erano stati fatti dei lavori di ristrutturazione nel villaggio, che lo avevano reso più moderno ed accogliente. Almeno quello. Mi cambiai in fretta e furia e scesi in piscina…
…salvo poi cambiare idea nel momento in cui mi resi conto che volavano troppi schizzi d’acqua e c’era anche chi giocava a pallone. Meglio evitare eventuali pallonate in faccia U_U
Decisi allora di andare direttamente in spiaggia. Evitai accuratamente la spiaggia privata del villaggio... per carità, era molto carina e ben tenuta, con tanto di chiosco per bibite e gelati, ma era piena anch’essa di vecchietti e bambini urlanti.
Mi diressi allora verso una piccola insenatura che prometteva la tranquillità che cercavo disperatamente, infatti una volta arrivata notai con piacere che non c’era nessuno, se non una coppietta un poco più in là che di certo aveva altro da fare che pensare a me.
Mi sarei messa in disparte e non avrei dato fastidio ai due. Il mare era limpido, potevo intravedere le pietrine sul fondale. Dovevo rendere atto a mio padre di avere buon gusto...se non fosse per la scarsa vita mondana che caratterizzava quel posto.
Subito sistemai il telo pronta a stendermi al sole come una lucertola. Era così bello stare sdraiati al sole senza sentire le urla di quei bambini. Sentivo i raggi solari accarezzarmi la pelle e la sabbia calda e morbida sotto il mio corpo. Che sensazione fantastica, soprattutto dopo un anno passato tra i banchi di scuola!
Assorta nei miei pensieri mi voltai dall’altro lato e d’improvviso lo vidi. Un ragazzo stava uscendo dall’acqua e si dirigeva verso di me. Che occhi azzurri che aveva…
No. Devo essere sincera...gli occhi furono l’ultima cosa che notai
Probabilmente non avrei dovuto fissarlo in quel modo, lo sapevo, ma non riuscivo a distogliere lo sguardo.
<<Ciao>> mi disse infine, probabilmente incuriosito da questa ragazza sconosciuta che lo fissava con la bava alla bocca.
<<C-ciao... >> risposi, e girai di scatto lo sguardo. Ero arrossita, sentivo le guance in fiamme. Idiota, idiota, idiota! Sarei voluta sprofondare. Non mi ero mai sentita così stupida in vita mia. Ma il ragazzo non disse nulla e scoppiò solo in una leggera risatina.
<<Tranquilla, sono abituato ad essere fissato. Piacere, Cole! Non ti dispiace vero se lo prendo in prestito?>> disse, prendendo il mio telo da mare per asciugarsi…
Ma che faccia tosta! Chi si credeva di essere?
<<Non montarti la testa. Non ti stavo fissando. Stavo solo ammirando...il panorama...ecco. Qui è molto bello. Comunque, io sono Lucy, sono appena arrivata al villaggio qui accanto. Ora scusa ma devo andare e questo viene con me U_U >> risposi, riprendendomi il mio telo…
Così dicendo cominciai ad allontanarmi... questa vacanza era iniziata male e sembrava continuare anche peggio. Perfino l’idiota montato mi doveva capitare. Volevo solo tornarmene in camera e buttarmi sul letto. Avrei rimandato a domani l’abbronzatura.
<<Aspetta Lucy!>> disse Cole << Mamma mia come sei permalosa!>>. Ma cosa voleva ancora? La gente in questo posto era più odiosa che a Sunset!
<<Scherzavo dai non fare l’offesa! Senti... domani sera stiamo organizzando una piccola festa sulla spiaggia. Perché non fai un salto? Ti sarai già resa conto che qui non c’è molto da fare la sera...noi fidati ci siamo abituati…almeno non sarai costretta ad assistere allo spettacolo di animazione per bambini.>>
Dovevo ammettere che sapeva quali tasti toccare. L’idea di passare tutte le serate al villaggio non mi allettava per nulla...e magari avrei potuto conoscere qualche mio coetaneo. Ma ero indecisa… ci mancava solo che credesse che accettassi per vedere lui!
<<Non lo so...vedremo. Ora scusa ma devo proprio andare. Ciao>> e così dicendo ripresi a camminare in direzione del villaggio.
<<Ok allora domani alle 10, non farmi aspettare troppo!>> mi urlò dietro.
Rieccolo quel tono da padrone del mondo. Non risposi, non sapevo che dire. Continuai a camminare come se nulla fosse facendogli solo un cenno di saluto con la mano senza voltarmi. Era uno di quei momenti in cui avrei tanto voluto essere una dalla battuta sempre pronta, così da metterlo al suo posto!
Ma…
Volevo andare, volevo divertirmi...ed era vero, volevo anche rivederlo. Mi dava ai nervi, non sopportavo la sua presunzione, ma allo stesso tempo mi attirava come una calamita. Sapevo che era il tipo di ragazzo da cui stare alla larga. Non avevo mai sopportato i ragazzi montati e troppo sicuri di sè. Ma infondo era solo una festa...e non sarei dovuta certo stare con lui tutto il tempo. Anzi... non lo avrei proprio calcolato, così imparava a scendere dal piedistallo.
Avevo deciso, sarei andata, mi sarei divertita....e li avrei fatto togliere quel sorrisetto idiota dalla faccia.
INDICE | II parte
Ciao Sere!!!!!
Finalmente la storia!!!!
Innanzi tutto complimenti per le foto!! Son davvero bellissime e azzeccatissime in ogni minimo dettaglio!!!
Lucy ha tutte le ragioni del mondo per non voler esser chiamata Lulù....sembra un nome da gatta!!
La mamma però mi fa tenerezza...certo potrebbe evitare almeno di fronte al figlio del vicino!!!
Tutto sommato il posto scelto dai genitori è molto bello...e beh...sembra che tutto sommato ci sia in giro anche qualcuno dell'età di Lucy!!
Secondo me quel ragazzo fa tanto lo sbruffone, ma poi è un panetto di burro!!
Ottima la scelta di Lucy!! Non vedo l'ora di leggere il seguito!!! Mettiti subito all'opera!!!!!
Ottimo lavoro come sempre!!!Mi piace molto come scrivi!!!
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Ma non posso votare le ministorie? Dov'è un bel 5? Conta come se ti avessi messo 5. U_U
Sere, ma sei bravissima!Lo scritto ti è uscito sublime! Sei bravissima a immedesimarti in un'adolescente, è incredibile! Perché si nota che a parlare è un'adolescente, ma a scrivere invece è una persona adulta, ed è un mix favoloso.
Tu devi assolutamente aprire un diario. U_U
Ma tornando alla storia. Con le foto sei davvero, davvero, brava! Mi sono strapiaciute praticamente tutte! XD Cole se la tira troppo.Spero proprio che "Lulù" gliela faccia pagare. U_U Vai, ragazza, fatti rispettare e punta al cuore!
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Con i miei più sentiti, strasentiti, e meritatissimi complimenti... vedi di postare in fretta il seguito. U_U
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