“E’ più carina di Rose” esclamò Joseph sporgendosi “Sì, ha un bel sorriso, somiglia alla mamma” continuò il piccolo Drako salendo sullo sgabello “Che sciocchezze e poi gli occhi non sono della mamma” disse Rose osservando bene la bambina
“Non sono neanche quelli di papà” replicò Christopher dalle braccia del fratello maggiore
“Sono gli occhi di nonno Rickard, ricordate? Abbiamo il suo ritratto nel salotto” si aggiunse infine il ragazzo.
Li osservavo in silenzio dallo stipite della porta
tutti e cinque con la testa chinata verso il basso a fissare Dahlia, aveva solo poche settimane, dormiva beatamente come se non ci fosse nessuno attorno a lei.
Rose non era più l’unica figlia tra tanti maschi, anche se i suoi modi non erano propriamente femminili, spesso mi sembrava di aver avuto cinque maschi con Esperin e sinceramente lo avrei preferito, visto che in quel periodo c’erano diversi galli cedroni a girarle attorno, uno in particolare che non mi piaceva per niente, ma la mia cara moglie ci teneva sempre a ricordarmi come nessuno avesse mai voluto la nostra unione, noi due in primis, e che dovevo lasciarla libera di scegliere, NON TROPPO, ma comunque un po’ di libertà… sotto controllo, in particolare quando c’era quello nei paraggi.
Lasciamo stare, dovetti ricordargli più volte che Gina stava bene attaccata al muro assieme a Lux e che al massimo poteva usarla per falciare il nostro prato...
Sono solo un padre preoccupato, ok? E poi Gina deve tornare ai vecchi usi ogni tanto, o mi si corrode senza un po’ di sangue fresco u_u
Puoi occuparti del pollame nell'orto, al massimo U_U
La nostra era una vita tranquilla, anche se con sei figli, in realtà, le giornate erano sempre assai movimentate, casa nostra diventava quasi un asilo nido quando venivano a trovarci Agatha con i suoi tre figli, la Regina (non riesco ancora a chiamarla per nome, OK???) con la piccola Sara, Auron con Ryuk J, amici vari ed eventuali, le porte di casa nostra erano sempre aperte a tutti, ci divertiva mettere su delle cene improvvisate nel giardino o sulla terrazza, soprattutto in primavera quando non faceva troppo caldo. Puntualmente Dahlia prendeva per mano l’invitato di turno e reggendosi appena sulle gambe paffutelle li conduceva a conoscere i nostri “coinquilini”, li presentava tutti chiamandoli per nome
“Quetto è Will, quetta è Willa, quetti qui Willino e Willina, poi quetti Wi e wi e poi ci ta Willopher, e quetto qua è mio, ti chiama Wivvi. A te ti piate Wivvi?” sempre la stessa scena, ma scoppiavo dal ridere ogni volta.
Ricordate la valle del Fuoco e del Ghiaccio? Finalmente ero riuscito a convincere Esperin a tornarci, conservava un brutto ricordo di quel posto, ma era trascorso così tanto tempo e la nostra vita aveva preso una piega così inaspettata, ripensando a quel giorno, che non dovetti insistere così tanto quando preparai i ragazzi per quella lunga gita.
Eh già! E' stato furbo, l'ha proposto davanti ai ragazzi perché sapeva che così non avrei potuto dire di no U_U
Tutto calcolato.
E’ così spiegai anche a loro le leggende su quel posto, trascorremmo una lunga giornata sotto le foglie rosse degli aceri, sui morbidi tappeti erbosi. Rimanemmo in silenzio a lungo, probabilmente perché i più chiassosi si erano addormentati, ma restare ad osservare il tramonto, tutti insieme, fu qualcosa che conservo gelosamente nella mia mente, per un attimo, un solo attimo… sono convinto che mia madre fosse là con noi.
Un giorno del mese del sole, ricordo che trovai una lettera in cucina, era stata ricapitata a casa mentre ero in giardino, Esperin non l’aprì, me la lasciò in bella vista. Mi sedetti, tolsi il sigillo in cera e cominciai a leggere:
Caro “occhi di falco”,
Beh, ti dice niente? Chissà... se la vecchiaia non gioca brutti scherzi e la tua mente bacata non fa cilecca dovresti rammentarlo. Dai amico, non ti risulta familiare questo nome?!
Sembra ieri, eppure sono passati ormai venti anni, ed ho cominciato ad accettare il fatto che il tempo scorre troppo in fretta, inesorabile. Ricordo ancora Lacrima Mundi come se fosse ieri. Come ricordo Dohaeris, i Reietti. La guerra.
Mi ritrovo qui a buttare nero su bianco nonostante sia passato ormai troppo tempo, ma credo che i ricordi siano sempre lì, incastonati nella mente. Non esito di certo a scriverti queste quattro righe, so che, nonostante il tempo passato, ti ricordi di ogni singolo istante di quel periodo che, vuoi o meno, ha lasciato un segno a tutti.
Sono venuto a sapere della tua dinastia che è venuta a decadere, come anche che hai acquisito il cognome di tua madre. Fenner. Giusto? Come puoi ben vedere sono rimasto informato al riguardo. Strano ma vero, stento a crederci anche io, in quanto non ho mai dato particolare importanza a ciò che stava consumandosi nel regno. Come non avevo dato importanza al rapporto fra me e te. Ma non volevo ammettere che in te avevo trovato un potenziale amico. Ma questo discorso è un altro paio di maniche.
Ho preso parte alla rivoluzione più per gioco, forse per dare sfogo alle mie frustrazioni, le mie pulsioni. Questo rimarrà per sempre uno dei più grandi misteri della mia esistenza.
Ho combattuto nonostante tutto, ciò che mi caratterizzava mi rendeva uno spietato guerriero, seppur la salvezza del regno non rientrava di certo nei miei interessi.
Ricordo ancora gli allenamenti, le nostre scazzottate, le cazzate che abbiamo combinato e tutti gli strambi nomignoli che affibbiavamo ai nostri alleati. Ma la donna falena? Ammetto che ho sentito la sua mancanza.
No dai, scherzo. Ritorno in me.
Me ne sono andato senza dare troppe spiegazioni, da bravo individualista che ero. Il mio unico scopo era quello di cercare, trovare e raggiungere mia madre. Peccato che questa fosse morta quando ero soltanto un bambino di sei anni. Ma la mia mente, come anche il cuore, da allora, non aveva affatto accettato la sua dipartita. E sapessi Ryuk, che trauma che mi ha procurato. L'ho vista morire davanti ai miei occhi, per mano di un uomo che non sapeva guardare oltre il proprio naso. Mio padre.
Perché sì, Ryuk. Dietro quella facciata da pazzo, si nascondeva un uomo dalle mille fragilità e insicurezze. Ero impazzito, Ryuk. Non che non si notasse, ma ero davvero fuori di me. Afflitto da una malattia dell'anima.
Ho continuato a vagare senza alcuna meta per tre anni, saccheggiando villaggi e rubando cavalli come al mio solito, vagando come un eremita e fregandomi dei disordini politici e sociali che affliggevano il nostro regno. Ero alla sola ricerca di mia madre, ma forse – egoisticamente parlando - anche di me stesso.
Ma poi, un giorno ho incontrato una donna. Sì, la mia fantastica donna, la quale è riuscita a farmi tornare coi piedi per terra e a farmi ritrovare la fiducia nell'umanità. Una donna che è riuscita in qualche modo a me sconosciuto a colmare quel vuoto che solo può lasciarti la morte di una madre. Perché sì, evidentemente è quello che mi è mancato, tanto da farmi diventare quello che ero.
La donna in questione si chiama Ricciarda e, ironia della sorte, anche lei mi ha donato sei figli.
La quale mi ha fatto riscoprire l'amore, la cura di ogni male del mondo. Mi ha cambiato, Ryuk. E come se mi ha cambiato.
Prima di lasciarti... a proposito di vicende amorose... ma quindi ti sei veramente sposato con la Reale? La principessa? Dai... la ragazza dal getto d'acqua facile? Esperiella... com'è che si chiama? Mai me lo sarei aspettato. Ero rimasto a quando ti facevi Larieth nel laghetto... ohibò.
Ora però devo lasciarti, sto scrivendo questa lettera con la piccola Erin che continua imperterrita a tirarmi i peli della barba, e non è di certo una delle più facili imprese.
Post Scriptum: Mi trovo a Solitude. Se ti va, un giorno, vediamoci davanti ad una pinta di luppolo per farci quattro chiacchiere. Oppure facciamo una cena tutti assieme, non so. La mia famiglia e la tua.
...Ma chi lo avrebbe mai detto? Entrambi maritati e padri di sei figli?! Noi?
Ora devo lasciarti sul serio. La piccola sembra essersela fatta sotto, a giudicare dall'odore mefitico che aleggia in questa stanza.
Un abbraccio,
Zagarth SovenZaghy
Mi ritrovai con gli occhi lucidi, non ricordo esattamente in quale momento la commozione prese il sopravvento, ma i ricordi di Zagarth si erano accavallati nella mia mente. Non avevo mai dimenticato quel ladro di cavalli e di stivali, è vero… forse all’epoca non lo capii, non ero in grado di farlo, ma con la lucidità di oggi, con gli occhi dell’uomo che sono diventato, posso ammettere che è stato il mio primo amico. Gli risposi, lo feci immediatamente, Esperin si accorse della mia commozione e mi baciò la guancia d’istinto, senza chiedermi niente.
Potrei aver sbirciato qualcosina, maaa non ricordo... sono passati anni u_u
Anche io potrei aver ascoltato per sbaglio qualche conversazione tra te e le tue amiche... maaa non ricordo... sono passati anni.
Io e Zaghy ci rivedemmo, fu un lungo viaggio, abitava molto lontano da me, con sorpresa collegai il nome di sua moglie a quella inserviente ninfomane alla Torre. Fu abbastanza imbarazzante. Ci scriviamo ancora ed ogni tanto viene a trovarmi, alloggia nella dependance, tra i suoi figli ed i miei, assieme ai nipoti, le sarete assomigliano a delle feste ogni volta. E’ rimasto un gran casinista.
Al quarantesimo compleanno di Esperin decisi di farle una bella sorpresa: invitai tutti i suoi amici, molti potevo definirli anche miei ormai, Rose la tenne fuori tutto il giorno con la scusa di qualche abito nuovo, quando mai le interessava agghindarsi o forse sì, da quando aveva ufficializzato con quel… quel, non riesco neanche a dirlo… Targaryus, non la riconoscevo più.
Finalmente mia figlia aveva iniziato a valorizzarsi con abiti femminili come le avevo sempre consigliato, stava d'incanto e quel giorno comprammo un sacco di abiti nuovi per lei! Beh si...qualcuno anche per me.
Ehehehehe… quelli “particolari” li ricordo eccom… ahi…eh no, là no… aaaaa
Comunque, proseguendo con il racconto del compleanno che è meglio, ovviamente fui costretto ad invitare anche Efrem con consorte e gli altri tre figli al seguito, Rose aveva sempre guardato con ammirazione Daphne Baratheon, altro motivo per il quale non ero proprio su di giri per la famiglia che aveva scelto, ma vabbè… era contenta, quindi… lo ero anche io. Ora puoi levarmi il pugnale dalla schiena Esperin.
Ovviamente scherza, era davvero contento in fondo...molto in fondo
… no
Ovviamente invitai anche gli altri consuoceri, considerato che Rickard era ormai fidanzato da tre anni abbondanti con Neyla, la figlia di Blackheart, mio figlio si ruppe un piede da solo con la zappa e quando lo portai in clinica ebbe il classico colpo di fulmine, lei era carina, molto a modo, pensavo già che sarebbe stata una buona moglie, mica come quel maschiaccio della sorella che fa comunella con Rose.
Assieme a Blackheart ovviamente invitai anche il compagno, Andreus De Lagun, e con lui i figli adottivi. La Regina ed il marito Lantis con Shen e Sara al seguito, Auron, Reika, Mayla, Ryuk J., Adele col marito ed il figlio Elia… tutti questi invitati solo per la famiglia, ho detto che ne volevo una abbondante per caso? Me l’avete sentito dire qualche volta? Naaaah!
Mangiammo a sbafo, parlammo, ci divertimmo, fu una bellissima serata, ero veramente tranquillo e rilassato, Dahlia girava per i tavoli e dispensare sorrisini ed a ripetere “Sono una principessa come mamma”, ovviamente ci voleva quella che prendesse i modi della madre.
E finalmente potevo sbizzarrirmi con i vestitini ed i fiocchetti, Dahlia li adorava a differenza di sua sorella. In queste occasioni si faceva vestire come se stesse andando ad un ballo, dovevate vederla!
Tua figlia metteva i fiocchetti anche a me… se ti ricordi bene
Certo che ricordo, eri bellissimo con i fiocchetti rosa! NO...no daiii scherzavo, smettilaaaa
Al momento del brindisi Rose si alzò in piedi e richiamò l’attenzione facendo suonare il bicchiere col coltello.
“Oggi la mia bellissima mamma compie quarant’anni, voglio dirle che se anche la faccio disperare ogni giorno, la amo con tutto il mio cuore, così come tutti i miei fratelli ed il mio papà, il quale oggi ha indossato un carinissimo grembiulino rosa con le frange per cucinare a tutti noi. Un applauso per voi è il minimo che possiamo fare” Tutti si alzarono in piedi e ci applaudirono, per smorzare la vergogna di essere al centro dell’attenzione, sollevai Esperin di peso come facevo sempre in passato per poi farla cascare tra le braccia.
Tu che ti vergogni di stare al centro dell'attenzione...sei proprio invecchiato Ryuk!
Sono solo riservato u_u E non mi guardate… non mi guardateeeee
“C’è un’altra cosa che devo dirvi…” A quelle parole si sollevò anche quella testa di carciofo mezza rossa
“… aspettiamo un bambino, non è una notizia meravigliosa?”
A distanza di sei anni da quel giorno, posso dire che sì… era una notizia meravigliosa. Lei è Eden, la nostra nipotina, ce n’è in arrivo anche un’altra, il matrimonio di Rose ed Efrem J procede bene, abitano qui vicino e lui invece è il piccolo Logan, il primogenito di Rickard e Neyla, ha compiuto due anni proprio ieri.
E’ stata una lunga avventura la nostra, la mia e quella di Esperin, siamo qui a condividerla con voi che siete rimasti ad ascoltarci e finalmente posso dire: E questa è la storia di come Esperin divenne nonna!
Ahi, Ahiiii!
Scherzavo! E finalmente posso dire: E vissero felici e contenti.
E comunque... non ho ancora nessun capello bianco
E questo cos’è? AHIAAAAAAAAAAAAAAAAA
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E con questa quarta parte siamo giunti alla fine.
E' stato un lungo percorso, ben più lungo di quel che mi sarei mai immaginata, lascio con questo epilogo un pezzo di me, due anni e mezzo della mia vita, per quanto possa essere un gioco ha significato molto per me e le persone alle quali mi sono legata. In primis Serenarcc, amica e bravissima giocatrice, senza te tutto questo percorso, del mio incorreggibile Ryuk, non sarebbe mai potuto accadere (sai bene cosa avevo in mente prima che si legasse ad Esperin u_u). Ringrazio SimsKingdom per i vari collegamenti, per la bg con Efrem e per avermi "concesso la mano di sua figlia" XD Ringrazio tantissimo Mettiu, la lettera di Zaghy mi ha commossa tanto e sono felice di aver dato modo di conoscere le sorti del nostro ladro di cavalli preferito. Ringrazio tutti, dal primo all'ultimo di questa lunga avventura, mi avete dato tanto.
Ciao Ecli! Ho seguito con immenso piacere quest'ultima parte (ovviamente vale lo stesso per le precedenti) e... che dire, non saprei da dove cominciare. Sappi che ho trovato tutto perfetto. Le foto, i dialoghi fuori-onda di quei due, le numerose gravidanze, le feste locali, le feste di famiglie... tutto. TUTTO. (Probabilmente ti ritroverai a leggere parecchi giri di parole ma, credimi, sto sclerando)
Rose ha decisamente preso tutto dal padre, mi ha colpito la passione per il violino e l'eccellente abilità nel suonarlo, coinvolgendo l'attenzione dei fratelli e del padre stesso. L'idea di scrivere una canzone per i genitori, poi... solo divino e commovente. Commovente come gli eventi e tutto il resto si siano evoluti nel bene più prezioso, lontano da risse e da ogni forma di rancore. La lettera di Zaghy non me l'aspettavo proprio ma fa sempre piacere accogliere notizie sui vecchi compagni e sono contenta che anche lui abbia ritrovato la felicità con una famiglia! Anche Andreus lo trovo in forma, è strano vederlo senza la capigliatura spinosa di un tempo... dopotutto l'età passa per tutti, eheheh
Ai nostri cari Fenner non manca nulla, si sono arricchiti con l'unione e l'amore per i figli: c'era proprio bisogno di un lieto fine, della quiete dopo la tempesta... e devo ammettere che ho riso molto nelle scene in cui si parlava di Willo, Willa e omonimi, mi hanno ricordato certi momenti che ho passato con una classe in cui lavoro da un po' di tempo :'D
E' stato bello seguire da cima a fondo personaggi come Ryuk ed Esperin, ho sempre amato le loro storie e questo penso lo sappiate già. Mi dispiace di non esser riuscita a fare un commento come si deve, ma vi porgo un sentito GRAZIE per averci dato la possibilità di conoscere il proseguimento delle loro vite e della loro nuova famiglia così unita e calorosa!
Ultima modifica di XxRosy_99xX; 23rd January 2017 alle 15:22