Eccoci qui, dopo ben due settimane...=_=
Niente più previsioni, giuro! In alcune foto la luce cambia paurosamente, scusate, ma devo ancora trovare un mio equilibrio con le luci del gioco U_U
Il Gatto & il Topo
-terza parte-
Dal suo studio, il signor Rossom sentì la sirena della Uua-uua, e intendendo il ritorno della squadra, scese al piano interrato per chiedere dell'esito della missione...
<<Che diavolo significa?>> chiese con tono apparentemente misurato, tentando di mantenere la calma: quando lo faceva, voleva dire che era SERIAMENTE incacchiato.
<<Waaaoooooo!!>> Com'è grande qui!! Belloooo!!>> rideva Alby correndo un pò ovunque
<<Occhio a non perderlo di vista...>> biascicò Sid alla psicologa: <<...non sia mai che io accenda *casualmente* l'aspiratore, che in quel momento sarà *casualmente* puntato su di lui!>>

Non degnandolo nemmeno di una risposta, Jen si avviò verso il Sign. Rossom
<<Ho chiesto che diavolo significa questa pagliacciata
!! Spiriti qui dentro non ne voglio!! Aspiratelo immediatamente!>>
<<Oddio, grazie!>> sospirò Sid, mentre Ethan già si dirigeva verso Alby:
<<Su, facciamo una cosa veloce...>> fece quest'ultimo.
Alby scappò a nascondersi dietro le gambe di Jen, impaurito.
<<Non ti permettere di toccarlo!>> fece Jen rabbiosa.
<<Signorina...>> grugnì il capo degli acchiappa-fantasmi: <<...mi sembrava d'essere stato chiaro! Non interferisca col nostro lavoro, faccia la sua stramaledetta relazione e fuori dai pixel! I fantasmi li lasci a noi!>>

Le lampade, le pareti e il pavimento, cominciarono a tremare visibilmente...Alby...
<<Oddio, guarda che sta combinando, stupido moccioso!
>> fece Sid spazientito, lo sapeva che avrebbe portato guai!
Alby strinse più forte i pugnetti sulla gonna di Jen, spaventato...non voleva finire in una scatola!
<<Lo state spaventando, ecco perchè fa così, smettetela!>> tentò di difenderlo la psicologa.
<<E' ovvio che qui non può stare!
>> intervenne Edward: <<Andiamo bionda, lo aspiriamo e sradichiamo il problema alla radice, fatti da parte!>>
<<24 ore!>> fece Jen disperata al Sign. Rossom.
La squadra rimase interdetta....24 ore...cosa? 
<<Mi bastano 24 ore per aiutarlo!>> ripetè Jen implorante con la voce, ma lo sguardo era sempre fermo e sicuro.
<<10 ore>> grugnì il sign. Rossom
<<15>> scandì lei.
<<Ethan, aspira il moccioso!>>
Il pavimento riprese a tremare pericolosamente, con scosse violente sempre più ravvicinate, mentre Ethan si piazzava di fronte a Jen ed Alby:
<<Va bene-va bene!! Mi farò bastare 10 ore!>> fece Jen esasperata.
Mentre il sign.Rossom fermò Ethan con un gesto del braccio, Jen si accovacciò di fronte ad Alby, per calmarlo:
<<Piccolo calmati, hai sentito? Non ti faranno nulla!>>
<<Ho paura...non voglio finire in una scatola!
>> cominciò a piagnucolare il piccolo
<<Sei con me, non devi avere paura...te l'ho promesso, ti proteggo io! Fidati di me...calmati...>> fece Jen accarezzandolo con fare materno...si era tolta di nuovo gli occhiali.
Alby l'abbracciò stringendola forte, e l'accenno di terremoto s'interruppe gradualmente.
Il sign.Rossom andò via, e la squadra cominciò a seguirlo.
<<Scusami?>> chiese Jen a Sid, mentre era ancora accovacciata a terra, stringendo Alby tra le braccia: <<C'è una stanza che posso usare per stare con lui?
>>

Sid finse d'interessarsi al problema, facendo il gesto di pensarci su: << Uhm...si,
c'è uno sgabuzzino lì dietro, comincia ad avviarti da sola, tra cinque minuti arrivo e magari e ti do una bella ripas->>
<<Sid, smettila! Lasciala un pò in pace!
>> intervenne Mena esausta.
Anche lei l'aveva a morte con Jen: oltre che per la storia di Alby, anche perchè adesso la squadra avrebbe dovuto risponderne al capo, potevano pure beccarsi una penalizzazione!
Ma trattarla con quel disprezzo nemmeno era giusto...volendola vedere da un punto di vista obbiettivo, anche Jen stava semplicemente svolgendo il suo lavoro.
Mena fu la prima a capire che bisognava collaborare...
<<Seguimi, ho una stanza che può andare bene!>> fece infine rivolta a Jen, seppur con una nota d'astio.
Le 10 ore sarebbero scadute alle 20.30.
Sid aveva passato il pomeriggio a riordinare un archivio di spiriti, suddividendoli per mortis causa.
Quando ne ebbe abbastanza, e vedendo l'avvicinarsi dell' "ora x", tornò in ufficio...che era vuoto, a parte...
<<Hey Rik, ma dove sono tutti?>>
Rik, col suo solito modo di fare amichevole e giocherellone, gli sorrise.
Si alzò, e mimò il gesto di osservare una finestra...

<<Ah, ho capito!>> rispose Sid: <<E che stanno facendo tutti li?>>
Rik ridacchiò, aggiustandosi gli occhiali teatralmente, e ammiccando in modo femminile:
<<Ah, la psicologa!>> rise Sid: <<Bel pezzo da '90, eh?
>>
Rik rispose con un occhiolino, e fece per tornare alla scrivania.
<<Ma tu non vieni a goderti lo spettacolo?>> chiese Sid ridacchiando di nuovo, sicuro che a breve il fantasma di Alby sarebbe stato aspirato.
Rik sembrò allarmarsi, e scosse la testa: rise di nuovo e mimò il gesto di scrivere al pc.
<<Ancora relazioni? Ma non ti annoi mai? Meno male che abbiamo te che le fai anche per noi, va...>> terminò Sid sorridendogli prima di uscire, mentre Rik lo salutava sorridente come al solito.

A Sid Rik stava simpatico, per carità, ma era troppo bonaccione!
Si offriva sempre di fare il lavoro per gli altri, anche a volergli rispondere una prima volta "No, grazie", poi ad una seconda...alla terza pure un santo se ne approfittava!
Come ormai se ne approfittavano tutti loro per le relazioni, era diventata una cosa normale...eppure Sid avrebbe voluto insegnargli a sbattersene di meno!
Arrivato nella stanza per gli interrogatori, salutò i presenti, che si limitarono a zittirlo, scuri in volto.

<<Mi parlerai qualche volta anche tu, Jen?>>
<<Ma certo, ti dedicherò un pensiero ogni sera, prima di andare a dormire!
>>
<<Allora voglio andare! Così preparerò un posto anche per la mamma e la sorellina, quando sarà il momento!
>>
<<Bravo Alby, e mi raccomando...>> fece lei appoggiandogli scherzosamente l'indice sul nasino:
<<...ora sei il loro angelo custode!>>
Il piccolo, inorgoglito per quelle parole, si alzò felice dalla sedia, senza più nemmeno un briciolo di paura, o di colpa...era in pace con se stesso.
Sotto gli occhi allibiti degli acchiappa fantasmi, Alby diede le spalle a Jen, guardando verso l'alto.
<<La vedi la luce?>> gli chiese lei con dolcezza, che invece non poteva vederla.
<<Com'è calda...>> sussurrò Alby in trance, col volto della beatitudine, incamminandosi piano verso un punto agli altri invisibile...pian-piano, in silenzio, il piccolo si dissolse.
<<Porco-pixel>> riuscì a dire Ethan dopo attimi interminabili di silenzio nella stanza adiacente.
<<Io ho bisogno di fumare!
>> fece il Sign. Rossom, andando a rintanarsi nel suo studio, mentre Sid invece si limitò ad andarsene senza spiccicare parola: era furioso...quella stupida gallina li aveva fregati, su tutti i fronti!
Jen si accasciò sulle gambe, distrutta.
Ansimava pesantemente, e le palpebre erano diventate incredibilmente pesanti.

Ogni volta, per lei, quell'operazione era spossante e deleteria: parlare con un fantasma, tra l'altro per tante ore consecutive, era delicato e difficile, momenti in cui era richiesta una stabilità psichica eccellente.
Si stropicciò gli occhi sotto le lenti, imponendosi d'alzarsi: un paio d'ore e sarebbe stata a casa...ora doveva parlare col sign. Rossom e stabilire la propria posizione una volta per tutte!
<<Mi scusi, vorre- cough-cough!!>> tossì la psicologa aspirando passivamente il fumo fastidioso del sigaro simbeliano.
<<Sto fumando...>> fece il capo degli Acchiappa Fantasmi con i nervi finalmente più distesi.

Nella sua lingua, quella risposta stava a significare che non voleva essere disturbato.
<<Qualsiasi cosa debba dirmi, la riferisca al caposquadra...>>
<<E chi...?
>>
<<Quello con la mazza da scopa in testa>> fece lui conclusivo, espirando una lunga boccata di fumo.
Jen chiuse la porta e sospirò: purtroppo aveva capito bene chi era il caposquadra.
Lo trovò su una delle balconate agli ultimi piani, appoggiato al muro e assorto in chissà quali pensieri...
<<Sid, giusto?
>> si avvicinò Jennyfer con aria pacifica.
Falsa. Lo sapeva benissimo il suo nome.
<<Dimmi, "cara"!
>> esclamò il ragazzo ironicamente, voltandosi verso di lei.
La ragazza sospirò, facendo appello a tutta la sua pazienza:
<<Allora, vogliamo metterci d'accordo?
>>
<<Io sto sopra>> fece Sid, guardandola dritto negli occhi
<<................>>

Ma perchè non riusciva ad essere serio di nessuna maniera?
<<I tuoi primi vent'anni li hai lasciati a casa?
>> chiese Jen combattiva: gentile si, ma non si sarebbe fatta mettere i piedi in testa!
<<Bhè, sembri avere una predilezione per i mocciosi, magari ti risulto più simpatico!
>>
<<Ma che razza di problema hai?
>>
Sid digrignò i denti...ma lo voleva capire o no che non era aria?
<<Sei TU il mio problema! Sei arrivata qui da nemmeno 24 ore, e hai scombussolato tutto! La nostra credibilità e operato di fronte a quella folla stamattina, il mio ruolo di caposquadra, senza contare la partaccia che ci ha fatto oggi Rossom! Lo sai che abbiamo avuto tutti una nota disciplinare?!?
>>
<<Mi dispiace...
>>
<<Ti dispiace? Ma...ma...ma che cavolo di lavoro fai tu?
Ti senti figa? "Oh, grazie, signora psicologa, per aver scambiato quattro chiacchiere con mio figlio!">> scimmiottò Sid imitando la madre di Alby: <<E' così che dovremmo operare secondo te?>>
<<Io non ho detto...>>
<<No-no-no-no! Tu non devi dire nulla! Non ne sai niente di quello che facciamo! La settimana scorsa...sai cos'è successo?>>
<<Bhè...no, non lo so...>>

<<Nave pirata di inizio '900, una ciurma di pirati ha versato interi barili di rhum su Mena ed Edward, e li stavano per bruciare vivi! Cosa avremmo dovuto fare, secondo i tuoi metodi infallibili, psicologa dai dubbi costumi?>>
Jen serrò le labbra: se quello non inseriva un'offesa in ogni frase, non era contento!
Bisognava ignorare le sue provocazioni, o non ne sarebbero venuti a capo...diplomazia Jennyfer, diplomazia ù_ù
<<Ovviamente questi sono casi particolari...>>
<<Capitano almeno una volta a settimana!
>>
<<...e andrebbero visionati i soggetti in base alle casistiche...>>
<<Si, e mentre noi lo facciamo, chi li tiene fermi?
>>
<<In questi casi...>> fece Jen alzando il tono di voce: <<...è ovvio che vi lascerei intervenire senza problemi...>>
Sid cominciò a ridere nervosamente: <<Tu...? Tu ci "lasci intervenire"?
>>
<<Ma in un secondo momento i fantasmi vanno liberati per poterli far parlare con me. Se sono idonei e recettivi alla mia analisi, li aiuterò a trapassare; in caso contrario, sono vostri.>>
Sid rise ancora: <<Previsione per i prossimi...-e sono ottimista, eh!-...2 anni: si spargerà la voce tra i fantasmi che stiamo deponendo le armi, che siamo diventati una sorta di "confidenti dell'ora del thé", e non ci temeranno più, rendendoli doppiamente violenti e pericolosi! Si potrà presentare persino il rischio di una rivolta, anzi, sarà sicuramente così!>>
<<E tu vedresti un bambino come Alby a partecipare ad una rivolta? Non fare di tutta un'erba un fascio!
>>
<<Il succo della questione non cambia, carina! Tu vuoi fare l'atto nobile e generoso, io guardo alla pratica: non collaboreremo con voi!
>>
<<Che tu lo voglia o no, devo stare qui, farò la mia relazione e dimostrerò che ti sbagli!
>>
Stupida femmina supponente e arrogante....ma non la finiva di ciarlare?!?
Avanzò verso di lei fino ad arrivarle a pochi centimetri di distanza, sbattendo il palmo della mano sul muro e costringendola con la schiena sulla parete:

<<Brava.>> le sussurrò: <<Tu fammi incazzare, e ti darò una nuova e impensabile concezione di "bastardo" che non credevi possibile...provami.>>
Jen lo osservò dritto negli occhi, immobile: l'aveva spiazzata con la sua irruenza, ma non glielo diede a vedere...
<<E' una dichiarazione di guerra, questa?
>> gli chiese con sfida
Lui le sorrise maligno: <<Oh, si. Dichiarazione di guerra al membro del Consiglio Superiore più sexy che io abbia mai visto...>>
Jennyfer abbassò il viso, ridacchiando furba...il tipo di "bastardo" che intendeva lui ce l'aveva ben presente, adesso.
<<Sono felice per te, allora.>> rispose la psicologa tornando a guardarlo in viso...ma quanto diavolo le si era avvicinato?
<<Da domani potrai vedermi tutti i giorni...buona visione!>> terminò lei scostandolo e avviandosi all'entrata.
<<A domani!>> lo salutò prima di entrare, e Sid alzò un braccio, senza dire nulla e limitandosi a guardarle il sedere.
Ormai era guerra...ma vista la gnoccagine della sua "antagonista", sarebbe stata una guerra molto, MOLTO divertente. 