Salve utenti ^^
Questa storia in realtà non sarebbe mai dovuta nascere, o meglio, non lo sarebbe stata se non mi fosse stata commissionata da mary e sere, che erano curiose di conoscere meglio il fratellino di Sid. Per ovvi motivi (ci sono già troppi nomi da ricordare nella mia LoD), Kurt non avrà grande spazio, ed ecco dunque il motivo della loro richiesta.
Prendetela perciò come una perdita di tempo, non mi sono impegnata molto ne per le foto, ne per la storiella in se, è davvero qualcosa di molto semplicistico, giusto per godermi anche un pò il gioco ^^ A voi....
A day with Kurt
- morning -
Caricate le pistole e portate gli amici
Lei è arcistufa e sicura di se
Oh no, conosco una parolaccia
<<Mh....>>
Ciao, ciao, ciao, quanto stai giù?
Il braccio sinistro di Kurt s'allungò a peso morto sul cellulare, spegnendo la sveglia impostata per le sette.
Era ora d'alzarsi.
Motivo per cui tornò a dormire.
Un bussare incessante alla porta gli fece emettere un' altro mugolio, per far intendere a chi bussava, che l'aveva sentito.
Eric aprì la porta:
<<Casa invasa da giornalisti tra 3...2...1...>>
Il citofono suonò per un lungo istante...sveglia casa Logan!
<<Kurt?>> lo chiamò suo padre con dolcezza.
Il ragazzo sbuffò, e si mise a sedere, mentre Eric s'era già avviato al piano di sotto.
Quando dieci minuti dopo scese anche lui, trovò i suoi genitori intenti a parlare con l'agente discografico, mentre i primi giornalisti si facevano strada nel salone d'ingresso.
<<Ciao mamma!>> la salutò il ragazzo con un enorme sorriso.
Star sorrise a sua volta e si chinò per farsi dare il classico bacio mattutino...bacio che Kurt non arrivò a darle, visto che un giornalista lo spinse con forza di lato per intervistare sua madre.
<<Allora Star, come mai hai deciso di posticipare l'uscita del nuovo disco? Si dice che l'ultima canzone abbia creato dei fastidi...>>
Kurt guardò storto il giornalista: manco più sua madre poteva salutare?
Star gli rivolse un sorriso divertito, sempre lo stesso:
"Abbi pazienza, meglio farci l'abitudine."
Abitudine, certo. E che ci voleva?
Al diavolo.
Eric si rivolse cordiale alla folla di giornalisti, che pian piano affollava il salone d'ingresso:
<<Abbiamo pensato di svolgere le interviste fuori, se non vi spiace. Se volete, c'è un mini rinfresco sulla tavola e...>>
Detto fatto.
Nemmeno il tempo per il più giovane della casa di allungare le mani su di un muffin, che la folla lo calpestò, invadendo voracemente la tavola.
Riuscì ad emergere solo perchè tutti (muffin alla mano) si dirigevano fuori.
E la tavola era vuota.
"Portiamo pazienza, è questione d'abitudine!" scimmiottò il ragazzo infastidito tra se e se.
<<Kurt? Kurt Logan?>>
<<Eh?>> si destò improvvisamente, rendendosi conto che l'insegnante di storia lo stava chiamando insistentemente:
<<Kurt, ti ho chiesto di leggere la domanda n.18...>>
<<Oh, mi scusi professoressa, m'ero distratto, mi scusi...>>
<<Oh cielo! Non ti avrò interrotto in un momento d'ispirazione creativa?!? Mi dispiace moltissimo!>> urlettò l'insegnate sinceramente spaventata.
<<Ma-ma, no...quando mai, m'ero semplicemente distratto!>> balbettò Kurt imbarazzato, mentre i compagni di classe lo guardavano con odio.
Il solito raccomandato.
<<Oh Kurt, sei troppo modesto, via! Comunque, sia mai si dica che faccio dei favoritismi...>> sorrise la professoressa avvicinandoglisi:
<<...adesso leggi la domanda n.18. *Pss! La risposta giusta è la B!*>>
I compagni di classe digrignarono i denti, mentre lui tentava invano di sprofondare nelle viscere della terra dalla vergogna.
<<Ehm...la risposta giusta è la C?>> domandò lui imbarazzato, fingendo che il suggerimento non gli fosse arrivato.
Unico risultato, fu che non solo lo considerassero un idiota per l'occasione persa, ma anche più "cocco della prof" di prima!
<<Oh via, avrai sicuramente sbagliato perchè t'ho interrotto in un momento d'ispirazione artistica e non eri concentrato! Farò finta di nulla! E dimmi, Kurt, quando esce il nuovo CD di tua madre, me lo porti autografato, vero? ^_^ >>
Kurt nascose la testa nel libro.
Voleva morire.
<<Kurt? Kurt?>>
<<Oh, Giselle, non t'avevo mica sentito... >>
La sua migliore amica rise divertita:
<<Ti ho chiamato tre volte! Ti fai certi viaggi mentali...ma che c'avrai tanto da pensare in quella testa vuota?>>
<<Mah...sette donne....>> rispose lui vago, sicuro che lei l'avrebbe inteso alla perfezione.
E poi era la sua frase classica, lo aveva scritto pure sul muro della sua stanza: "Kurt ha sette donne".
<<Comunque ho una sorpresa per te...>> disse la ragazza sorridendogli.
Si avvicinò al suo banco e vi poggiò una pennina USB.
Lui la guardò meravigliato, poi alzò lo sguardo felice su Giselle:
<<Avete già fatto?>>
<<Si, ringrazia Derek, alla fine m'ha convinta!>>
Il ragazzo infilò la pennina nel proprio mp3 e porse una cuffietta a Giselle, che però rifiutò:
<<Oh, no, ti prego, non voglio risentirmi ancora, sono già abbastanza in imbarazzo....>>
Kurt le sorrise, grato, e premette il tasto "play"
...........................
<<Allora?>> chiese Giselle rossa in viso, concentrandosi a guardare il pavimento....
<<E'...è fantastica! La tua voce è perfetta! Io...io la volevo esattamente così! Ma come hai fatto??>> chiese Kurt sgomento.
<<Ma no, Kurt...E' la tua musica...chiunque la canterebbe ne sarebbe oscurato>> rispose lei a bassa voce, mentre le guance divennero fuoco, e i piedi giocherellavano nervosi:
<<Ehm...bhè, sono sicura che piacerà tantissimo a tua madre! Però ricordati di dirle che non sono una cantante e non voglio diventarlo!! T'ho fatto solo un favore da amica!>>
<<Va bene, va bene, glielo dirò!>> rise il ragazzo divertito.
<<Hey gentaglia! E io che vi aspettavo in cortile come un'idiota! O volevate rimanere da soli, eehh?>> fece divertito Derek apparendo sulla soglia della classe.
La faccia di Giselle ormai faceva concorrenza ad un peperone:
<<E perchè mai dovremmo?!? Non c'è nessun motivo per cui io voglia rimanere da sola con Kurt, capito?!?! E' pure tardi, vado ad occupare il tavolo della mensa, prima che li troviamo tutti occupati!! Ma tu guarda questo!!>> urlò tra le risate degli altri due.
La ragazza uscì così dalla classe, borbottando ancora nel corridoio:
<<Idioti! Stupidi! Megascemi!>>
<<Allora? Ti piace com'è venuta?>> chiese Derek, riferendosi alla registrazione che, ne era sicuro, Giselle era corsa a fargli ascoltare.
<<Tantissimo!! Ti ringrazio Derek, anche per i vari aggiustamenti...>>
<<Ops, te ne sei accorto, eh? Mica ti sei offeso...erano giusto due o tre legamenti...?>>
<<No-no, infatti...va ancora meglio!>> gli sorrise il giovane Logan
Derek fece una smorfia: <<Senti Kurt...Giselle..ehm...>>
<<Si?>>
"Ha pianto quando ha sentito la musica per la prima volta. Ha pianto per tutta la durata della canzone, senza ancora conoscere le parole..."
Derek fece una smorfia, e decise di tacere sull'accaduto:
<<Ehm....lei si è impegnata tantissimo. Non voleva deluderti.>>
<<Certo, lo so...e gliene sono molto grato!>>
<<Su dai...>> gli fece l'amico con una pacca sulla spalla:
<<Raggiungiamola prima che ci fregano pure il pranzo!!>>
Kurt annuì, raccolse lo zaino e s'avvio nella sala mensa con l'amico.
Si, quella canzone sarebbe sicuramente piaciuta a sua madre.
Ne era certo.
ps: ovviamente so bene che "tecnicamente" le note non sono solo sette, diciamo che l'ho voluta far semplice per riportare una frase che mi suonava carina, tutto qua!
A presto con la seconda parte ^^