Discussione: [Quest GdR] Omicidio a Bellavista

Michelangelo Nigro
Jennifer è rimasta delusa forse è meglio se lo dico almeno a Amy, mi avvicino e gli bisbiglio
"il ragazzotto con i capelli arancioni se ne è scappato via quando l'ha visto una cameriera di nome Flora secondo me c'è qualcosa sotto magari gli piace? che ne dici? Ah e dillo a jennifer quando torna che in tutto questo non sono andato in bagno"
esco della porta vedo Jennifer e mentre corro al bagno gli urlo
"bel bagno eh!"
mi dirigo verso l'altro bagno... e mi scappa un "e vai non c'è nessuno" faccio veloce i miei bisogni e corro di nuovo verso Jennifer e gli dico
"non importa se non sei in bagno mi apposto anche io amo il gossip sono più spettegolo di voi donne u.u"

ADRIAN MANGIAMORTE

"E' un piacere conoscerla, sono Flora White, ma ovviamente per lei sono solo Flora. Ora che me lo fa notare, anche io penso di averla già vista da qualche parte... ma sa io non ho molto tempo libero, quando non lavoro qui svolgo un secondo e... terzo lavoro al Black Rock in città, conoscerà di certo questo locale!"
Il Black Rock! Ecco dove l'ho vista! Interessante...
<<Oh Flora è un nome bellissimo, molto evocativo... possiamo darci del tu se ne hai voglia, odio tutte queste formalità quando si tratta di una bella ragazza... certo, conosco il Black Rock, sono uno dei finanziatori di quel locale e ci vado spesso... mi interesso molto del settore nightclub e ne gestisco un bel pò, soprattutto a Bridgeport dove vivo... se questa serata si conclude in fretta, potremmo farci un salto al Black Rock insieme... questa volta non come dipendente ma come mia ospite di riguardo...>> le propongo lascivo. Eh sì, penso di aver fatto colpo, ma con le donne non è mai detta. D'un lampo mi viene un sospetto: che la servitù sappia della faccenda della statua e delle intenzioni di Carmen?
<<Ti lascio il mio biglietto da visita comunque, potrebbe esserti utile anche in futuro... Flora perdonami la domanda impertinente, ma conosci per caso il motivo per cui Carmen ha organizzato questa festa? Mi incuriosisce la presenza di taluni ospiti "bizzarri" e vorrei sapere se conosci il piano della signora>>. "Bizzarri" è il termine meno offensivo che mi è venuto in mente: un paio di mocciosi, un tizio che si dice avvocato e grida in piedi sul divano (che volgarità e orrore), gli sfigati di prima che entrassi, un ubriaco che non vede l'ora di prenderle e fa casino disturbando una mia conversazione... Lei poi non si è fatta ancora vedere e manco il maggiordomo ci ha accolto. Se la vecchia ha intenzione di giocare con la famiglia Mangiamorte, ha sbagliato di grosso i suoi calcoli.

Amy Law

«Si, sono la nipote di Carmen. Sinceramente alcuni ospiti li conosco di vista, in senso che mi è capitato a volte di vederli, ma non conosco il loro nome e ovviamente chi sono, diciamo che conosco solo i miei cugini... Vivienne e Violet Landgraab e Michelangelo Nigro e Juni Vaugh...uff non so se il cognome corretto, per me è incomprensibile!Oltre loro ovviamente non conosco nessuno... brutta situazione.»
Immaginavo che neanche lei non conoscesse nessuno, altrimenti non sarebbe venuta sicuramente a parlare con me. Annuisco e guardo per terra. Stavo per risponderle, ma Michelangelo torna dal bagno e ci interrompe.
«eccomi non saprete mai cosa è successo in bagno! Ho aperto la porta ma era occupato, dentro c'era quel ragazzo con i capelli color carota in mezzo alla sala Flora una cameriera e un altra la persona, vi starete dicendo e con ciò?...»
...
«e con ciò niente mi andava di raccontarlo ahahahah»
...Questo bambino è strano. E mi inquieta anche un po'. Ma di che parla? Ragazzo pel di carota? Flora, cameriera? Comunque, qualsiasi cosa mi stia cercando di dire, non mi interessa.
«Evita di fare il buffone ragazzino!»
Wow, bel modo di rivolgersi al proprio cugino.
«Cioè, volevo dire.. ehm... che......»
...
«Insomma, di come l'avevi detto mi sembrava che ce l'avresti raccontato...e alla fine invece non ce lo racconti...cioè mi hai fatto rimanere di sasso. Cioè mi aspettavo che l'avresti raccontato...ero curiosa...cioè volevo saperlo quindi...»
...
«Vabbè, dai lasciamo stare, comunque io ora dovrei andare un attimino in bagno ma di come hai detto tu...mike..deve esserci molta confusione, quindi se ritardo è per quello ok»
Annuisco di nuovo, rimandendo in silenzio, non posso fare altro.
L'avvocato, che finora era rimasto seduto sul divano ad ascoltare i nostri "discorsi", spara un'altra domanda.
«Allora, se non sono troppo indiscreto, pensa che Carmen ci abbia invitato per una festa o per discutere di quella preziosa statuetta?»
«Secondo me, per trovare la statua. Anche se non capisco perchè abbia invitato anche me. A cosa potrebbe mai servirle una scrittrice... Comunque, lei cosa ne pensa?»
Michelangelo mi bisbiglia nell'orecchio. Ma ce l'ha con me?
«il ragazzotto con i capelli arancioni se ne è scappato via quando l'ha visto una cameriera di nome Flora secondo me c'è qualcosa sotto magari gli piace? che ne dici? Ah e dillo a jennifer quando torna che in tutto questo non sono andato in bagno»
...No, davvero, saranno affari suoi se questo ragazzo è innamorato o no di una cameriera. Spero che questo bambino non mi prenda troppo in confidenza. E soprattutto, spero che capisca che non giocherò alla piccola spia con lui. Per fortuna se ne è scappato di nuovo in bagno.
Mi giro di nuovo verso l'avvocato, attendendo il suo parere sulla questione della statuetta.

"Ma tu lavori qui o ti presenti solo alla fine del mese per l'assegno? Comunque quello lì è Coso, si dai, lo Sherlock Holmes di Carm ... ehm della signora Knight. Root, si chiama. Certo, come investigatore è poco credibile con quella faccia, e con quel ciuffo, e con quei vestiti. D'altronde anche tu, non è che abbia proprio il fisique du role. Che la nostra Lilly, qui, abbia deciso di seguire il Vagabondo, tra tutti gli invitati alla festa? Scelta strana e anche un pò scarsina. Non sono ancora stato di là, ma credo ci sia molto di meglio. Ti ho dato retta anche troppo, Saetta McQueen. Che ne dici adesso di far lavorare le gambine e darti da fare con gli invitati?"
resto basita dalla risposta di Desmond, ma me lo aspettavo è nella sua indole.Non controbatto.
" Per la cronaca mi paga con un bonifico diretto sul conto. Root! ecco chi è. " dico ad alta voce sogghignando trovando conferma.
Mi aveva parlato di lui qualche volta Matt, è a causa di questo Root che la storia clandestina tra me e Matt è finita per paura che Carmen ci scoprisse.Me ne ricorderò!
" senti Desmond, non è che sei geloso e vedi in questo Root un tuo potenziale nemico per la conquista del cuore della nostra Scarlett?"
detto questo lo gurdo, gli faccio un sorriso e poi come ha giustamente detto lui, mi defilo verso la sala Cocktail prima che lui mi risponda. So di averlo colpito sul vivo. Quanto mi piace punzecchiare l'ego dei presenti!

Adrian Upton

<<Oh, capisco, eccome>> Si certo... come no...
Mi porge la mano, non vorrà mica fare conversazione...
<<Comunque piacere, mi chiamo Alice.>> Ecco, appunto. Non dovevo sorriderle.
<<Come mai qui? Conosce Carmen da molto?>> Una domanda alla volta ragazza! Ignoro la prima.
<<Adrian Upton>> rispondo stringendole la mano <<Diciamo di si, anche se più che altro è mio padre quello che la conosce.>> Ma quanto ci mette la barista?
<<Lei invece? Come conosce Carmen?>> Ma perché glie l'ho chiesto? Adesso dovrò anche ascoltarla ciarlare e fingermi interessato.

Finalmente arriva il mio drink.
Il mio primo istinto è quello di scolarmelo tutto d'un fiato, ma una vocina nella mia testa mi ricorda l'esistenza delle buone maniere.
<<Lei prende qualcosa?>> chiedo a questa Alice.
Almeno non devo bere da solo... sempre che abbia l'età per bere.

Flora White

<<Oh Flora è un nome bellissimo, molto evocativo... possiamo darci del tu se ne hai voglia, odio tutte queste formalità quando si tratta di una bella ragazza... certo, conosco il Black Rock, sono uno dei finanziatori di quel locale e ci vado spesso... mi interesso molto del settore nightclub e ne gestisco un bel pò, soprattutto a Bridgeport dove vivo... se questa serata si conclude in fretta, potremmo farci un salto al Black Rock insieme... questa volta non come dipendente ma come mia ospite di riguardo...>> Addirittura uno dei finanziatori, deve essere un pezzo grosso...eppure è così giovane, ok sto sbavando...contegno, ci vuole contegno. Stanotte avrei il turno di lavoro...ma chi se ne frega, quando mi si presenta una occasione del genere? Poi se mi presento con lui, non credo che avranno da ridire qualcosa! Tzè U_U <<Ti lascio il mio biglietto da visita comunque, potrebbe esserti utile anche in futuro... Flora perdonami la domanda impertinente, ma conosci per caso il motivo per cui Carmen ha organizzato questa festa? Mi incuriosisce la presenza di taluni ospiti "bizzarri" e vorrei sapere se conosci il piano della signora>> Ah si eh...è questo che vuoi allora... bene bene, ho una bella risposta pronta per te " Beh... la Signora non si è fatta vedere e il tempo passa velocemente, credo che si farà una certa ora stasera, facciamo così... Adrian... se questa notte la festa dovesse terminare tardi, tu... mi offri lo stesso una lunga serata posticipata in tua compagnia ed io ti dico tutto quello che so a proposito del motivo della convocazione di tutti gli ospiti.. ti va? Lo guardo negl' occhi, anche se reggere il suo sguardo mi è difficile...

Alice Rebeck

Oh, Eric è arrivato finalmente. è intento ad uno scontro all'ultimo drink, spero solo di non doverlo recuperare, ubriaco, sul tetto della villa.
Il biondo che ho davanti mi stringe la mano, si chiama Adrian Upton, bene: sono a quota quattro nomi conosciuti in questa sala.
<<Diciamo di si, anche se più che altro è mio padre quello che la conosce... Lei invece? Come conosce Carmen?>> Mi risponde, più per educazione che per curiosità. Fantastico Alice, non solo non sai cosa dirgli ma lo hai pure annoiato. <<Lavoro per lei. Diciamo che sono la sua sguattera.>> Gli dico, senza stare a raccontargli la storia della mia miserabile vita, pronta a cucirmi la bocca e tacere. Aspetterò che Scarlett finisca di parlare al suo amico Elvis... Cioè, Derek. Confiderò nel suo aiuto per questa faccenda, infondo è l'unica con cui ho stretto un buon rapporto tra i dipendenti della Knight. Collaborare non mi sembra una cattiva idea. Speriamo solo che torni lei nella sala, non mi va di andare a cercarla. Caspita, che vitalità.
<<Lei prende qualcosa?>> Ecco un'altra domanda di cortesia che mi porge il biondo quando gli viene servito il suo drink. Bere? No. Non ho nè sete nè dolori di cuore da affogare nell'alchool.<<No, grazie>> Cerco di tenere un tono cordiale ma il mio umore attuale me lo impedisce e ne assumo uno che rasenta la maleducazione. Poco importa, o almeno, a questo qui non importa di certo. Io invece ci sono rimasta un po' male per la sua svogliatezza nel rispondermi, sono davvero così insopportabile? Be, non l'ho di certo preso in un buon momento... Ma sono quasi sicura che la colpa sia del mio essere così... "Alice".
Vengo vista come una persona da evitare, non che ami la compagnia, ma non voglio passare la vita nella solitudine più totale.
Mi appoggio ai gomiti sul bancone e soffio via un ciuffo di capelli finito sugli occhi. Mi guardo intorno, la ragazza seduta al divanetto è succube delle attenzioni dei ragazzini di prima. Flora parla con il Mangiamorte... Insomma, tutti sono intenti a far qualcosa, mentre io me ne sto qui seduta a non fare niente, nemmeno bevo.

ADRIAN MANGIAMORTE

" Beh... la Signora non si è fatta vedere e il tempo passa velocemente, credo che si farà una certa ora stasera, facciamo così... Adrian... se questa notte la festa dovesse terminare tardi, tu... mi offri lo stesso una lunga serata posticipata in tua compagnia ed io ti dico tutto quello che so a proposito del motivo della convocazione di tutti gli ospiti.. ti va?"
Intelligente la piccina... come dice Hannibal Lecter? "Quid pro quo, Clarissa"... right, non mi sarà nemmeno di sacrificio. Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare (pensieri sconci all'orizzonte)... non posso che reagire contrattaccando la mia bella Flora.
<<Ma anche più di questa sera, possiamo prolungare anche per tutto un week end... ti ho detto che non devo dar di conto a nessuno di come uso il jet privato della mia casa di produzione cinematografica, la "Soul Production"?>> ammicco con il mio mezzo sorriso. Le ho quasi sussurrato vicino l'orecchio, mi hanno sempre detto di avere una voce suadente. Poi, l'esperienza docet: il jet non ha mai fallito.

Adrian Upton

<<Lavoro per lei. Diciamo che sono la sua sguattera.>>
Una sguattera tra gli invitati? Questa non me l'aspettavo. Ecco. Adesso sono curioso.

La ragazza rifiuta di bere con me in modo sgarbato e sbuffa imbronciata. Valle a capire queste ragazzine, è stata lei ad attaccare bottone.
Forse non sono stato gentile come pensavo. Questo gioco del pensa una cosa e dinne un'altra non è mai stato il mio forte.
<<Dai, prenda qualcosa...>> le dico <<Non mi faccia bere da solo!>>
Faccio cenno alla barista di avvicinarsi e penso a come formulare la prossima domanda senza apparire scortese.
<<Quindi lavora per Carmen?>> continuo, questa volta realmente interessato <<E questa sera è qui in qualità di ospite o ha qualche compito da svolgere?>>
Mi sporgo verso di lei in attesa di una risposta.

Alice Rebeck

<<Dai, prenda qualcosa...Non mi faccia bere da solo!>>
Ma ti pareva? Rifiuterei di nuovo ma sto qui fa pure avvicinare la barista. Pensavo che si dovesse bere per piacere non per dovere.
<<Faccia lei, basta che non sia troppo forte>> Dico rivolta alla donna al bancone. Ci manca solo che mi ritrovo brilla.
<<Quindi lavora per Carmen? E questa sera è qui in qualità di ospite o ha qualche compito da svolgere?>>
Bah, prima gliene fregava poco e niente di quello che gli dicevo e ora mi domanda interessato? Certo, sono stata io a mettergli la pulce nell'orecchio. Eh vabbe. Alice, non ti eri forse offesa per la sua indifferenza? Ora che ti dimostra che le tue parole non gli sono entrate da un orecchio e uscite dall'altro dovresti essere come minimo contenta. <<In realtà ero qui solo per servire gli ospiti. Ma mi sono ritrovata a dover svolgere una specie di ricerca>> Ok, ho detto fin troppo. Ho deciso di prendere abbastanza sul serio questa caccia al tesoro, non posso mica sbandierare la cosa ai quattro venti.
Piuttosto a me non è stato ancora detto perché lui si trovi qui. E ormai non credo che me lo dirà.
Osservo di sottecchi la barista, non ho la minima idea di cosa stia combinando con quei liquidi vari e non m'importa. Spero solo qualcosa di commestibile.