Discussione: [Quest GdR] Omicidio a Bellavista

Michelangelo Nigro
"aspettate perchè carmen avrebbe invitato Vivienne e Violet se nella statuetta ci fosse veramente il testamento di tuo padre? cioè se la tua ipotesi è giusta Vivienne perchè Carmen vi ha invitato stasera? sarebbe una come dire cazperata" ho detto una cosa inteligente evvai, spero.
<Bhè, Lia ha detto a Carmen che di certo non può valutare l'opera d'arte dall'illustrazione di un vecchio libro impolverato. Dovrebbe avere più informazioni, riguardo l'epoca e il materiale... per poi dargli un determinato valore economico... e a me, ha chiesto di usare le mie "doti paranormali" per trovarlo...> dice la signora Dawson bè se è così di sicuro un testamento non c'entra nulla ma non si può mai sapere
"io direi di accaparrare la fiducia di più persone possibili così se troveranno per primi loro la statuetta potremmo chiedergli di ispezionarla. Uno del personale di servizio ci farebbe comodo..." è il momento giusto per chiedergli se sanno qualcosa di carotino clementoni (?) "voi conoscete quel ragazzo con i capelli arancioni in mezzo alla sala?... perchè non mi sembra ci incastri qualcosa con questa festa"

Adrian Upton

<<è una situazione un po'... Strana. Ancora neanch'io so come andrà a finire e fino ad allora non posso permettermi di lasciar trapelare troppe informazioni ad, appunto, il primo che me le chiede>>
Ma allora lo fa apposta a mettermi le pulci nelle orecchie? Situazione strana? Non sa come andrà a finire? Certo che se doveva mantenere il grande segreto di Carmen non lo sta facendo molto bene... Non capisco se è solo ingenua oppure molto brava. Magari il suo compito è solo quello di distrarmi mentre succedono le cose davvero importanti. Come odio tutto questo! Isole Twiikki...
<<Effettivamente,non che mi aspettassi chissà quale divertimento essendo Carmen l'organizzatrice...>> Questo suo modo di dire le cose in modo tragico mi fa morire dal ridere... non ridere Adrian! In effetti, non posso darle torto, neanche io amo le serate di questo tipo. Almeno lei non è stata costretta a partecipavi per metà della sua vita. Dovrebbe vedere quelle che organizzo io di feste!
<<Dovresti vedere le mie di fest...>> cerco di rispondere ma ormai è partita in quarta col suo monologo.
<<Comunque sia, a me non è ancora stato detto il perché tu ti trovi qui... Avrò mai il piacere di saperlo?>> Che tono minaccioso! Cosa dovrei dirle adesso? Sono rimasto senza un soldo e sono venuto qua con l'orgoglio sotto i piedi a elemosinare l'aiuto di quella donnaccia?
Fortunatamente una rossa arriva in mio soccorso.
<<Alice scusami per prima, ma dovevo salutare un amico>> dice rivolgendosi ad Alice. Mi pare abbia un tono un po' troppo ansioso. O forse sono diventato paranoico...
<<Tranquilla, Scarlett, non importa. Avrei bisogno di parlarti. Ma non qui... >> dev'essere un'altra dipendente impegnata nella fantomatica ricerca <<Puoi aspettarmi un attimo fuori dalla sala? Ti raggiungo subito>>
La rossa non è stata di grande aiuto. Alice mi fissa con aria interrogativa in attesa di una risposta. Cos'è un interrogatorio? Perché mai vuole sapere il motivo della mia presenza qui? Sono un Upton. Come fa a non conoscere questo nome? Se è una spia, non è molto brava...
<<E' una festa... La mia famiglia ha ricevuto l'invito.>> rispondo semplicemente. E' la verità dopo tutto <<La mia famiglia riceve tutti gli inviti per tutti gli eventi mondani. Bello no?>> aggiungo sarcastico. <<Qualcuno dovrà pur andarci! Speravo di riusc...>> Non finisco nemmeno la frase che la rossa si intromette di nuovo nella conversazione e sussurra qualcosa nell'orecchio di Alice. Ma siamo tornati alle scuole elementari? E poi dicono che sono io quello che non si sa comportare in modo adeguato! Però è stata provvidenziale per spostare l'argomento della conversazione.
<<Puoi sollevare un po' la voce? Non ho capito bene>> dico alla rossa. Iniziamo a farci altri "amici", tanto quelli che già avevo non erano sufficienti...

Vivienne Landgraab

Vera mi guarda, ascolta con attenzione le mie parole e infine si dice d’accordo con me, ma aggiunge che sarebbe meglio agire e cercare di scoprire qualcosa di più sulla casa con l’aiuto di qualcuno dei dipendenti. Non mi sembra un’idea così malvagia, e immagino che quando parla di “ricompensa” intenda pagarli. Dovrà pagarli molto, per metterli contro il loro stesso datore di lavoro, ma non si sa mai. Alla fine, Vera è molto simile a Carmen: con i soldi si può ottenere tutto, a meno che non ci sia qualcuno disposto a pagare di più. Tuttavia, il suo rimane un buon suggerimento da seguire.
Guardandomi intorno noto che in effetti il chiacchiericcio è aumentato e non sembra essere il ciarlare tipico delle feste in cui ci si diverte. Da’ l’impressione piuttosto di un sommesso confabulare e complottare... E io che me ne volevo andare in fretta!!
Malva, che ha ascoltato assorta le nostre opinioni e domande, finalmente risponde: <<Hai perfettamente ragione, Vivienne. Stare ferme non ci porta da nessuna parte e comunque sì, io, la Monroe, l’avvocato e la scrittrice l’abbiamo incontrata in salone... e devo ammettere che Carmen non aveva un bel colorito... E da lì infatti la vicenda della statua di Edgar ha cominciato a puzzarmi un po’>>. Nomina ancora mio padre con molta confidenza, come se fosse stata una sua amica. Non so per quale motivo, ma la cosa un po’ mi infastidisce. Poi continua:<< Be’, Lia ha detto a Carmen che di certo non può valutare l’opera d’arte dall’illustrazione di un vecchio libro impolverato. Dovrebbe avere più informazioni, riguardo l’epoca e il materiale... Per poi dargli un determinato valore economico...>> A queste parole, sento prendere fiducia: Carmen non sa nemmeno quanto valore possa avere quella statua, quindi perché mai organizzare tutta questa serata per trovarla? <<E a me>> continua poi, <<ha chiesto di usare le mie “doti paranormali” per trovarlo...>>
Doti paranormali?! Ora le ho sentite proprio tutte. Mi rendo conto che scoppiare a ridere ora non sarebbe la mossa più giusta, così cerco di trattenermi.
<<Aspettate, perché Carmen avrebbe invitato Vivienne e Violet se nella statuetta ci fosse veramente il testamento del padre? Cioè, se la tua ipotesi è giusta, Vivienne, perché Carmen vi ha invitato stasera? Sarebbe come dire una cazperata>>
Cazperata?! Oddio. Soffoco una risatina e mi do un contegno, ma quello che ha detto Mike è più che giusto, ha esternato il mio stesso pensiero. Anche lui è d’accordo nel cercare di ottenere l’aiuto del personale e sembra proporre il ragazzo con i capelli arancioni in mezzo alla sala. Il mio sguardo lo cerca e in effetti lo trovo in mezzo alla sala, con un’espressione sconvolta in viso e l’aria di chi non ha la più pallida idea di che cosa ci faccia qui. Chissà, forse lui potrebbe aiutarci...
<<Mi sembra una buona idea, ma non saprei minimamente come avvicinarlo, non sono dotata di una grande diplomazia...>> “Come avrete notato” vorrei aggiungere, ma mi trattengo di nuovo. <<Chissà invece chi è la guardia del corpo di Carmen? Magari potrebbe essere interessato ad un guadagno extra...>> Oddio, ma l’ho detto davvero?! Meno di un’ora in questo ambiente, e comincio a parlare come loro? Vorrei sprofondare dalla vergogna. Però sì, credo che la guardia del corpo potrebbe sapere qualcosa, conoscere la casa meglio di noi e sa sicuramente della statua. L’unico ostacolo -oltre a scoprire di chi si tratta- è convincerlo ad unirsi a noi in questa piccola caccia al tesoro.
<<Signora Dawson... Posso chiamarla Malva? Mi sembra che non sia molto più grande di me... Comunque, vorrei sapere: in che modo le sue doti avrebbero dovuto aiutare Carmen a trovare l'oggetto?>>

Violet Landgraab

Sono rimasta in silenzio fino ad ora ma non certo perché mi sono addormentata o imbambolata a guardare chissà che, ho semplicemente preferito ascoltare, d’altronde un buon investigatore deve saperlo fare in modo da raccogliere prove o, nel mio caso, informazioni perché di quelle, Vivienne ed io ne abbiamo veramente poche. Mi è dispiaciuto soprattutto per mia sorella non aver mai risposto alle sue domande, ma così facendo di certo le idee ora non mi mancano, devo solo aspettare un pochino per metterle in ordine.
Volto la testa verso di lei <<No, non mi ricordo di nessuna statuetta a forma di unicorno, ma d’altronde potrebbe anche essere che papà l’abbia nominata, ma come ben sai, lui nominava spesso le opere d’arte che lo avevano colpito o magari qualche opera fatta da lui, ma ora proprio non mi viene in mente, ma magari tra qualche minuto potrebbe anche venirmi l’illuminazione!>> Le strizzo l’occhio sperando vivamente che le mie speranze si realizzano.
Guardo ora Vera, perché è così gentile con noi? Ho notato uno strano sguardo, durato troppo poco per poterne capire il motivo, quando prima parlavano di papà. Ora che ci penso, lei quando eravamo piccole veniva spesso a casa nostra, perché non mi è venuto in mente prima? Ma tanto anche se ci avessi pensato prima cosa ne avrei dedotto? La osservo meglio.
<<Sbaglio o eri spesso a casa nostra?>> Le domando di getto, senza pensarci, accidenti a me! Ora non mi resta che fare buon viso a cattivo gioco e sperare che mi risponda.
Torno quindi a guardare Vivienne. <<Sai che la tua ipotesi non è male? Hai mai pensato di fare l’investigatrice?>> Le sorrido, ma non sto scherzando, anzi sono serissima. <<La tua ipotesi non è male! Per quanto stravagante possa essere Carmen, non credo che allestirebbe questa “caccia al tesoro”…>> mimo le virgolette per dare più enfasi alle mie parole <<se non ci fosse sotto qualcosa di estremamente importante.>> Violet pensa, pensa, pensa, concentrati, dai! <<Però l’oservazione di Michelangelo…>> gli sorrido per dargli importanza <<non è del tutto sbagliata. Perché se Carmen sa o pensa che nella statuetta ci sia un testamento a suo sfavore, ha invitato pure noi? Va bene che è stravagante, ma è una donna intelligente, no? Comunque se vogliamo trovarla prima noi dobbiamo darci una mossa. Papà dove potrebbe aver nascosto la statuetta? Sicuramente non in un posto tanto accessibile e sicuramente in un posto a cui Carmen non penserebbe mai, giusto?>> Mi zittisco per poter pensare a tutta questa faccenda per qualche minuto, attendendo anche le idee, risposte e quant’altro dagli altri presenti.

Alice Rebeck

<<E' una festa...>> Maddai? <<La mia famiglia ha ricevuto l'invito. La mia famiglia riceve tutti gli inviti per tutti gli eventi mondani...b
Bello no?>> La mia famiglia di qua, la mia famiglia di là. Il suo albero genealogico deve valere molto. Altrimenti non lo inviterebbero a tutti gli eventi mondani. <<Qualcuno dovrà pur andarci! Speravo di riusc...>> Scarlett lo interrompe e mi sussurra all'orecchio: <<Alice non posso aspettare, io e il mio amico abbiamo deciso di trovare l'oggetto perduto di Carmen e tenercelo... Allora sei dei nostri?>>
Sembra piuttosto... In ansia. Mi sta dicendo proprio quello che volevo dirle io. Risparmierò fiato. E poi c'è anche un alleato in più di quello che avevo calcolato. Di bene in meglio! Sto per congedarmi dal biondo, anche se mi sarebbe piaciuto sapere cosa sperava. Non che possa essermi d'aiuto, la mia è solo curiosità, curiosità che non verrà placata. Vabbè, me ne farò una ragione.

<<Puoi sollevare un po' la voce? Non ho capito bene>> Ecco perché volevo parlarne fuori, 'sto qui è peggio di una vecchia di paese. Anche se il suo sembra solo un intervento per far notare il sussurrare di Scarlett, non una domanda alla quale deve seguire una risposta. Lo ignoro. Mi giro verso di lei, annuisco soltanto e mi alzo in piedi. Se troviamo quell'oggetto, mi spetterà una parte del guadagno, una parte non indifferente. Ammesso che valga davvero così tanto... Che domande, certo che sì! Altrimenti la vecchia non si sarebbe messa a cercarlo. Di certo non per il valore affettivo. Andiamo, si tratta pur sempre di Carmen Knight.
Se non avesse un valore economico elevato, non cercherebbe nemmeno il telecomando della televisione.

DESMOND J. FOX

Un posto più comodo e caldo, eh? Fammi pensare: dove mai potrei portarla!
Mentre le lancio il mio sguardo da predatore, inclinando leggermente la testa, Taxi Driver si rialza e ci ritroviamo coi visi a pochi centimetri di distanza. Cerco di riprendermi e torno a fare l'indifferente rispondendo al suo invito;
"Non nego che mi piacerebbe mettere le mani addosso a Cuore di panna, ma scordatelo, non la prenderei in braccio nemmeno per un milione di simoleon: sarà alta un paio di metri, per lo meno, e con i polmoni che si ritrova non peserà neanche poco!"
Ok, forse sono stato poco carino, ma che diamine non sono mica un portantino! E poi rischierei di sudare e io odio sudare, soprattutto quando sono in maniche di camicia.
"Non mi sembra una che stia veramente male , Mr Groenfire poco fa mi ha detto che si trovava nella sala Cocktail e ha avuto un mancamento, magari è solo caduta vittima della malattia del sonno o per qualche motivo non ha l'uso della parola"
Mr Groenfire, eh? Ma che razza di cognome è? Solo a pensare a tutte quelle erre mi si attorciglia la lingua.
"O magari è stata colpita dall'alito alla cipolla del giovane Indiana Jones, durante un tentativo di broccolaggio." - le sfioro una spalla - "Succede."
Attendo qualche secondo, dando ancora uno sguardo all'Era glaciale, immobile sulla sdraio, poi continuo:
"Comunque hai avuto un'ottima idea! Ti faccio sapere quando avrò trovato la dottoressa."
Mi avvio verso la sala cocktail, finalmente:"Continua a tenerle la manina. Chissà quante cose avrete da dirvi, voi due ... " - alzo in braccio in segno di saluto, mentre do le spalle alle esalazioni di cloro della piscina.

Derek Root

Arrivo nella sala da cocktail e prendo un respiro profondo. La tensione inizia ad essere palpabile...se ne avessero l'occasione, le persone in questa stanza si sgozzerebbero a vicenda.
Vedo Scarlett e Alice nei pressi del bancone. Mi avvicino a loro e decido di andare subito al sodo: i giochetti mi hanno stancato.
Porgo la mano ad Alice in attesa che me la stringa. <<Derek, piacere>>. Sento di avere un'espressione davvero cupa, ma sinceramente non mi importa. Ne ho già passate troppe oggi, e la serata è appena cominciata. <<Sei con noi o contro di noi?>>. Meglio mettere subito le cose in chiaro.
Poi mi giro verso Scarlett: <<Matt Groenfire sta con noi>>. Continuo afferrandole il braccio e abbassando di poco la voce: <<Quel parassita ti ha fatto qualcosa?>>. Mentre parlo non la guardo negli occhi, ma fisso Adrian alle sue spalle, che ovviamente sta confabulando con Flora.
Più li vedo e più mi sembrano Dominatore e Sottomessa.
Proprio una bella coppia.

Alice Rebeck

L'amico di Scarlett entra in sala e si avvicina <<Derek, piacere>> Dice porgendomi la mano, poi continua: <<Sei con noi o contro di noi?>>
Mi sembra aver di capito che non è in vene di giri di parole, per cui gli stringo la mano e taglio corto <<Alice... Sono con voi>>
Poi si gira verso Scarlett <<Matt Groenfire sta con noi>> Il fidanzato della vecchia? Beh, in effetti averlo dalla nostra parte non fa poi così male.
Sento un senso di eccitazione. Sono in un gruppo di persone e mi hanno chiesto loro di farne parte, chi l'avrebbe mai detto.
Derek prende Scarlett per il braccio e le dice qualcosa che non riesco a sentire ma saranno affari tra loro due.
Quello che devo sapere lo so. Non ci resta che... Attivarci? No, fa troppo Power Ranger... Entrare in azione. Il gruppo c'è, ora dobbiamo iniziare a cercare questo famoso oggetto. O almeno a farci un'idea su dove dovesse trovarsi.

Scarlett Marshall

Mente sto attendendo al risposta di Alice, il biondo vicino a lei si sente in dovere di intervenire: <<Puoi sollevare un po' la voce? Non ho capito bene>> e questo qui che vuole?
Vedo Alice annuire e staccarsi dal tipo. Io faccio lo stesso, meglio ignorarlo. Bene ora abbiamo un alleato in più, spero che Derek sia riuscito a convingere Matt di unirsi a noi... però non mi fido per niente di lui meglio stare attenta.
In quel momento arriva Derek e si presenta ad Alice, e aggiunge <<Sei con noi o contro di noi?>>ha un aria molto stanca, e sembra scocciato che sia successo qualcosa tra lui e Matt? Poi si gira verso di me dichiara<<Matt Groenfire sta con noi>> Non so se è una buona notizia, ma Derek si fida di lui, mi devo fidare pure io... Continua poi afferrandomi per un braccio e abbassando di poco la voce <<Quel parassita ti ha fatto qualcosa?>>.
<< No tranquillo tutto ok, anche Alice è dei nostri, ora dobbiamo pensare a come muoverci>>

KIA TAXIM

Ecco che Desmond mi guarda in modo strano, diverso dal solito, sembra uno sguardo da rapace chissà che pensieri assurdi gli passano per la testa però sa essere sexy quando vuole, i nostri visi sono vicinissimi e lui freddo e scostante non si scompone nemmeno direi che il ruolo da manichino in questo frangente gli riesce proprio bene.
"Non nego che mi piacerebbe mettere le mani addosso a Cuore di panna, ma scordatelo, non la prenderei in braccio nemmeno per un milione di simoleon: sarà alta un paio di metri, per lo meno, e con i polmoni che si ritrova non peserà neanche poco!" ma sentilo che screanzato! E pensare che è una guardia del corpo e dovrebbe fare il suo lavoro, e pensare che lo pagano pure per non fare niente!! Ok Kia riprendi un pò di contegno, ma se questa non si riprende non puoi passare tutta la sera qui ferma e immobile come una crocerossina, se avessi fatto l'infermiera avrei studiato da medico ma ho studiato meccanica e faccio l'autista! Dum tratto il flusso dei miei pensieri viene interrotto da Desmond con una frase che mi fa male sentire, soprattuto da uno che secondo me in fatto di donne non ci capisce niente. Sensibilità zero.
"O magari è stata colpita dall'alito alla cipolla del giovane Indiana Jones, durante un tentativo di broccolaggio." mi sfiora una spalla , che abbia intuito qualcosa tra me e Matt? "Succede." conclude
"Comunque hai avuto un'ottima idea! Ti faccio sapere quando avrò trovato la dottoressa." E' no,non può andarsene anche lui e lasciarmi qua da sola in balia di questa all'apparenza iena vestita da pantera.
"Continua a tenerle la manina. Chissà quante cose avrete da dirvi, voi due ... "
Mi scosto indispettita. Una soluzione l'avrei, potrei buttarla in piscina e far finta di niente mmagari si riprende un pò, ma non sono così cattiva, in fondo è qui come invitata o imbucata, questo non è importante, l'importante è che stia lontana da Matt. Decido di reagire alla sbruffaggine di Desmond.
<< Ciò che io ho da dire alla fanciulla qui presente non è di tuo interesse...>> gli dico quasi sussurrando, purtroppo sto combattendo contro una causa persa di questo sono consapevole, ma sono cose che devo risolvere con Matt e non tollero chi ferisce bellamente i miei sentimenti calpestandoli << No Men in black di Casa Knight non te la cavi così sai? Hai voluto correre in aiuto della donzella in difficoltà no? e allora è giusto che ti renda utile. Capisco che le donne non ti stiano simpatiche e potrei pensare che hai qualche deviazione mentale, ti rispetto ci mancherebbe ma questi sono problemi tuoi; però per cortesia mi daresti una mano? Se non vuoi prenderla in braccio perchè non ne hai chiaramente la forza aiutami a trascinare la sdraio più vicino alla sala, non credo che le puzzolenti esalazioni di cloro della piscina possano giovarle e poi se non ti dispiace vorrei anche io raggiungere la sala cocktail dopo tre volte che ci tento e non riesco! Quindi per cortesia, fai il cavaliere e dammi una mano>> dico alzando la voce di un tono; spero di essere riuscita a convincerlo.