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Risultati da 321 a 330 di 506
  1. #321
    sim §§§ L'avatar di Maurizio Alberghini
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    Re: [Quest GdR] GRUPPO UNO

    Tra isterismi collettivi, perverse manie perquisitorie e altezzosi uomini d'affari che non si farebbero toccare dalle putride mani di comuni mortali, il chiasso infernale in quella stanza diventa davvero urtante.
    Non posso certo vantarmi di essere la persona più sensibile lì dentro, ma è evidente che molti qui hanno perso il contatto con la realtà. Ad andar tutto bene, anche una volta usciti di qui, saremo costretti a passare ore e ore nei commissariati, a rispondere a domande su domande di poliziotti frustrati per i loro stipendi ridicoli e le mogli che non gliela danno più. E poi tv, giornali, radio. Diventeremo il nuovo caso nazionale.
    Ma questa non la potevano ammazzare domani?.
    Tediato dalle lamentele del damerino col papillon, mi allontano dal resto del gruppo, giusto per occupare il mio tempo in qualcosa di produttivo
    Forse è meglio iniziare con la caccia al tesoro, sennò di qui non ne usciamo più.
    «BINGO!».
    Cos'è? Un panno sporco di rosso in una stanza dove c'è appena stato un omicidio al buio attirerebbe l'attenzione pure d'un cieco.
    «Albertino, stai tranquillo. Non è necessario che ti mettano le mani addosso...Quello che stavamo tutti pensando di cercare è qui...», così dicendo adagio delicatamente il panno sul tavolino sotto cui era nascosto, a vista di tutti i presenti. Scosto quindi delicatamente un lembo del piccolo asciugamani, per permettere a tutti di scorgere il bagliore argentato della lametta, ancora impastata di cremisi.
    Avere tra le mani l'arma del delitto mi riporta di colpo coi piedi per terra. E' come se mi sia reso conto sul serio che tra noi c'è davvero un assassino, forse più di uno.
    E la prima cosa che mi viene in mente, di getto, è cercare lo sguardo di Elizabeth, avercela sotto gli occhi, tenerla d'occhio perchè non le accada nulla di male.
    La vedo pensierosa, ancora vicina al cadavere e spero ardentemente che anche lei incroci il mio sguardo. Ricordo ancora la prima volta che la vidi...


    ... La sala d'aspetto dello studio medico è deserta, probabilmente perché sono l'ultimo paziente della giornata. Non potrebbe essere altrimenti visto lo sguardo alterato della segretaria, un misto di odio e disprezzo.




    Non dovrei essere nemmeno qui, ne' del resto vorrei esserci. Tutta colpa di mia madre e della sua eccessiva preoccupazione. Non ho niente! Certo, se non consideriamo il dolore lancinante alla spalla per via di una violenta partita a rugby.
    Questo studio medico me lo ha consigliato mia madre. Mi ha dato ampie rassicurazioni riguardo al fatto che il dottor Spencer mi avrebbe rimesso a nuovo in un batter d'occhio.
    Ed io dovrei farmi mettere le mani addosso da un vecchio bacucco, uomo per giunta?
    Basta. Me ne vado. Che sarà mai un po' di dolore?



    Sto quasi per andar via quando la porta alle mie spalle si apre, lasciando uscire un nonnino dall'aria allegra. Ma che c'avrà da sorridere?
    «Emily, va' pure, appena ho finito con il Signor Hunt, chiudo io qui»
    Si sente provenire da dentro lo studio una voce delicata, che tutto sembra tranne quella d'un vegliardo. Mi volto confuso, passandomi una mano tra i capelli, e mi accorgo ovviamente che in realtà il dottor Spencer altri non è che una dottoressa mozzafiato. La segretaria, che evidentemente ho capito chiamarsi Emily, mi guarda di nuovo male, come se avesse colto i miei proibiti pensieri, risponde bofonchiando un «Sì, dottoressa» appena percettibile.




    Rimango a bocca aperta qualche secondo, prima di riprendere fiato e seguire la dottoressa nel suo studio...
    Porca miseria quanto è sexy!

    Sento un fremito scendermi lungo la schiena, scendere giù, sempre più giù. Non è freddo, anzi, tutt'altro. E' incredibilmente piacevole. Non riesco a togliermi certe immagini dalla testa...




    Ma che cavolo! Non sono mica un ragazzino! Riprenditi Hunt!



    ...«S-s-s-se il foglio è peee....pe....p-pesante, posso por...tarlo i-i-io.......»
    Queste parole mi riportano alla realtà. Sto poveraccio è davvero messo male.
    Abbandonato il panno allo sguardo dei curiosi, do una rapida occhiata alle mappe "tirate fuori dal cilindro" da Albert, poi mi avvicino ad Elizabeth, ancora distratta, e carezzandole la schiena con un tocco appena percettibile della mano destra, le annuncio la mia presenza.
    «Andare tutti al piano interrato mi sembra inutile...», dico con un tono di voce più alto del normale, giusto perchè riescano a sentirmi un po' tutti. «Proporrei al mio gruppo, se per voi va bene, di restere su questo di livello, magari cominciando dall'ufficio personale di Carmen. Chissà che non ci sia qualcosa di rimarchevole lì».
    Aspetto la risposta degli altri, ma in effetti l'unica risposta che m'interessa è quella di Eli.

    "...Niente..." [cit.]

  2. #322
    sim dio
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    Re: [Quest GdR] GRUPPO UNO

    Gruppo 4 - Malva Dawson

    Il corpo giace ancora lì, in fondo alle scale. Il vociare chiassoso del resto degli invitati riecheggia per tutta la sala, a parte Albert, che da quando le luci della Mansion si sono riaccese, si trova lì, vicino alla finestra, appoggiato sullo stipite della porta, in silenzio e con quel suo solito volto freddo, inespressivo... Sembra come se avesse qualcosa da nascondere.
    Hunt invece, sembra che abbia trovato qualcosa sotto il tavolino; un'asciugamano bianco inzuppato di sangue, e quasi si intravede all'interno il bagliore di una lametta, la lametta con la quale è stata uccisa la Knight.
    Ma eccolo, Albert... che con fare quasi stizzoso si incammina verso di noi, e con lo sguardo severo rivolto verso l'avvocato. <<Senti, ragazzino. Solo perché sei riuscito a togliermi questa villa, non mi toglierai anche la dignità. Non se ne parla di perquisizioni.>> urla iracondo... sbraitando peggio di una donna col mestruo, e con il viso paonazzo.
    Ma chi pensa di essere? Gesù Cristo sceso in Terra?
    <<(...)perché non ti rendi utile e non ci dici dove quella cagna teneva i codici?>>
    Ma io dico! perché non ti rendi utile tu, a dirci come ca**o uscire da 'sta benedetta villa? le mie riflessioni, con tanto di tono da scaricatore da porto, cominciano a rimbombarmi nella testa. La situazione si fa ancor più confusa... già la calma scarseggia, poi ci si mette questo qui ad urlarci contro, con quella faccia tirata e lucida quanto una palla da biliardo.
    Poi tira fuori delle mappe della casa, illustrandoci le varie stanze, e dividendoci in gruppi.
    <<attenti a chi fate inc***are: non si può mai sapere come reagirà>> conclude plastick man, con aria "fiera".
    Dopo le spiegazioni dateci da Albert, la ragazza in carne del mio gruppo interviene in fretta e furia.
    <<Noi potremmo cercare in salone e in cucina... magari qualcuno si è dimenticato qualcosa li dentro... qualcosa di importante >> conclude... emettendo un leggero ma allo stesso tempo rumoroso (altroché!) brontolio dallo stomaco.
    <<Ragazze, cerchiamo di mantenere la calma. Dobbiamo trovare qualche indizio, qualcosa di personale per Carmen. Lei amava essere servita, non vedo come la cucina possa esserci utile dato che raramente ci avrà messo piede. Proporrei invece di andare prima di tutto in camera sua...siete con me?>> interviene -fortunatamente- anche Vera, all'ipotesi della tipa affamata. Effettivamente questa è un'ottima idea, anziché perlustrare la cucina... o forse il frigo.
    <<Io appoggio la proposta di Vera. Ma è anche vero, d'altro canto... che Carmen quando ci ha ricevuti di sopra, era appena uscita dalla porta proprio di fronte alla sala dove Alexander ci ha relegati ad inizio serata. Non so esattamente se è la camera da letto o qualche altra stanza, ma penso valga la pena dirigersi lì... no? Tu, invece, se proprio hai fame... ehm, ecco... fai un salto in cucina a cercare qualcosa da mettere sotto i denti.>> esordisco quasi imbarazzata... effettivamente il mangiare ora come ora è, e dovrebbe essere, il nostro ultimo problema.
    <<Basta che non svaligi tutta la cucina, e raggiungici il prima possibile. Anche tu ci servi, più siamo e meglio è.>> concludo poi, con tono ironico ed un sorrisino comprensivo nei confronti della ragazza.
    Nel frattempo aspetto gli interventi del resto del gruppo, e anche il via a questa "fantomatica caccia". In gioco, c'è anche la nostra vita.
    Ultima modifica di mettiu; 12th January 2013 alle 23:37

  3. #323
    sim esperto L'avatar di mikenigro
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    Re: [Quest GdR] GRUPPO UNO

    Michelangelo Nigro-gruppo 4

    o mio dio la zia era morta ora chi mi dava i soldi? ma tralasciamo dovevo fare qualcosa tipo usare le sfere del drago... SI! con quelle posso... avere i milioni *W*... un po' mi dispiace per la zia in fondo era una bella donna se voleva sapeva farmi ridere... meglio continuare a prenderla sul comico se no finisco a piangere e non mi va davanti a questi sconosciuti

    << Senti, ragazzino. Solo perché sei riuscito a togliermi questa villa, non mi toglierai anche la dignità. Non se ne parla di perquisizioni. Piuttosto, perché non ti rendi utile e non ci dici dove quella cagna teneva i codici? Anzi>>>
    ma cioè stai calmo nonno, vuoi dei sedativi? Cagna sarà qualcuno che conosci te no mia zia e poi cosa vuoi che ne sappia quello li dei codici, se li sapeva non era qua ma già fuori, che stupido!
    << star qui a perdere tempo con il cadavere di quella non serve a niente: bisogna mobilitarsi per uscire alla svelta da questa villa maledetta. Ed ecco cosa
    faremo: ci divideremo in gruppi; ogni gruppo dovrà perlustrare una zona della casa. Tra un'ora esatta ci ritroveremo tutti qui. Ecco come saranno le divisioni
    >>
    ma ci mancava il nonno assetato di potere c'è nè tanti in parlamento se vuole puo andare a candidarsi tanto l'aria da criminale l'ha e poi perchè sceglie i gruppi lui? avessero ammazzato sto qua invece di mia zia, ormai è meglio dividerci anche perchè è meglio avere un "amico" che un nemico
    << E se posso darvi un consiglio per la vita, attenti a chi fate inc***are: non si può mai sapere come reagirà>>
    OMG appare un nonno selvatico
    nonno selvatico usa storie noiose...
    ma dai nonno non si sapeva e io che avevo intenzione di far incazzare tutti e poi toglierti le pillole per dormire
    <<noi potremmo cercare in salone e in cucina... >>
    so già dove la balenottera vuole andare a parere ma dico io c'hai le risorse di grasso che sfamerebbero il terzo mondo e vuoi anche mangiare e poi ora che c'è un morto per terra
    <<Scusami Albert, ma non vedo perchè noi dovremmo perlustrare la casa mentre tu, che probabilmente qui la conosci meglio di chiunque altro, resti qui senza far nulla. Questa villa era tua, saprai sicuramente come eludere un sistema di sicurezza, o la presenza di qualche passaggio nascosto che potremmo utilizzare per uscire e chiamare soccorsi. O sbaglio?>>
    ecco chi è il vecchio assetenato, è il vecchio fidanzato di zia... non ci vuole molto a capire come mai l'ha lasciato, è un tipo antipatico e anche maleducato u.u
    <<ragazze, cerchiamo di mantenere la calma. Dobbiamo trovare qualche indizio, qualcosa di personale per Carmen. Lei amava essere servita, non vedo come la cucina possa esserci utile dato che raramente ci avrà messo piede. Proporrei invece di andare prima di tutto in camera sua...siete con me?>>
    ragazze...
    ragazze?!
    no ma grazie è io non esisto fate pure tralasciando il ragazze ha ragione non vedo come la cucina sia utile, secondo me zia non c'è mai stata mentre in camera sua potrebbero esserci... SOLDI $.$ o indizi ma sopra tutto SOLDI
    <<Io appoggio la proposta di Vera. Ma è anche vero, d'altro canto... che Carmen quando ci ha ricevuti di sopra, era appena uscita dalla porta proprio di fronte alla sala dove Alexander ci ha relegati ad inizio serata. Non so esattamente se è la camera da letto o qualche altra stanza, ma penso valga la pena dirigersi lì... no? Tu, invece, se proprio hai fame... ehm, ecco... fai un salto in cucina a cercare qualcosa da mettere sotto i denti. Basta che non svaligi tutta la cucina, e raggiungici il prima possibile. Anche tu ci servi, più siamo e meglio è.>>
    buahhahahahah questa ragazza c'ha ragione su tutto anche per me è meglio la camera e il tricheco spiaggiato andrà in cucina da sola... addio cucina eri così bella diciamolo mi sono cacciato in una situazione del piffero mia zia morta, niente cellulare e niente jennifer... aspetta ma con me c'è desmond... ma perchè, che tu sia maledetto albert mi avvicino a desmond e gli dico
    "senti mi spiace per prima quando ero con vivienne ma eravamo di fretta comunque tu che conosci bene mia zia hai mai visto quel mhh... pallone lì, era amica di mia zia?perchè non mi pare di averla mai vista"
    poi mi avvicino agli altri e dico
    "ok andiamo in camera di zia" poi mi giro verso il tricheco e dico "meglio della cucina!"
    spero di trovare qualcosa e/o essere utile non mi piace essere considerato uno scansafatiche anche se alcune volte lo sono... ritornando alla realtà mi ritorna in mente come la mia pigrizia sia letale.
    Quel lontano anno, per me, il 2008 era stato bellissimo ma quel solo giorno rovinò tutto in pochi secondi io e dei miei amici eravamo in campagna e giocavamo allegri a pallavolo poi arrivarono le 5 e alcuni di noi dovevano mungere io per pigrizia me ne restai lì e mandarono altri due che però non sapevano in alcun modo cosa c'era da fare ma per paura non lo dissero preferirono "provarci" probabilmente,non si seppe ma come andarono le cose realmente, arrivati nella stalla sbagliarono a mettere la macchina per mungere e a una di loro arrivo una zoccolata di mucca in pieno petto morì velocemente era piccola 10 anni, le costole si spezzarono e un frammento prese il cuore provocando un emorragia, ci rimasi malissimo se fossi andato io con uno di loro non sarebbe successo sapevo come mettere la macchina ma la mia pigrizia non mi permisi di farlo. Ma ormai quel giorno era passato e mentre penso questo mi iniziano a scendere delle lacrime dagli occhi ma riesco a trattenermi, tornai da desmond per una sua risposta con ancora gli occhi lucidi.
    Ultima modifica di mikenigro; 13th January 2013 alle 03:19
    ed ecco la mia legacy (​grazie tati)
    la pazzia
    Rende piú colrata la vita!! cit marinagotique

  4. #324
    sim esperto L'avatar di Mich@el48
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    Re: [Quest GdR] GRUPPO UNO

    Gruppo 1- Michael J. Campbell

    L'atmosfera comincia a scaldarsi. Dopo il panico iniziale derivato da quella visione di morte, tutti cominciano a discutere sul da farsi. Praticamente non abbiamo molta scelta. Tutte le uscite sono bloccate, per di più necessitano di un codice di sblocco e le finestre sono sbarrate. Credo proprio che saremo obbligati a perlustrare la casa da cima a fondo. Insomma Carmen, già in vita hai reso la vita impossibile a molte persone e, nonostante ora tu sia morta, continui a seminare panico e terrore. In particolare, mentre rifletto isolandomi da tutti, una frase mi riporta alla realtà:
    «Ho ipotizzato che gli assassini possano essere due, perché il tutto si è svolto in una maniera a dir poco particolare: Prima è stata avvelenata, e poi sgozzata. »
    Queste parole mi stupiscono. Non sarei mai arrivato a questa conclusione. Effettivamente potrebbere esserci più assassini. Ma quando finirà questo incubo?
    Improvvisamente però la mia attenzione è attirata dal vecchio Albert Landraab che, distaccatosi dallo stipite della porta dove si era trastullato per tutto questo tempo, mi si avvicina e mi urla contro:
    «Tu vorresti fare... cosa?» Poi continua sempre con tono più aggressivo:«Senti, ragazzino. Solo perché sei riuscito a togliermi questa villa, non mi toglierai anche la dignità. Non se ne parla di perquisizioni»
    Sgrano gli occhi e non riesco ancora a crederci. Ma stiamo scherzando? Ragazzino a chi? Aspetta Michael meglio calmarsi. Non sono assolutamente un uomo che farebbe a botte poichè la trova un'attività da rozzi ed incivili. Ma questo vecchio arrogante si meriterebbe proprio un bel pugno! E a dirla tutta ben ti sta se hai perso la proprietà di questa villa! Proprio non accetto queste scenate isteriche. Certo un atteggiamento di così elevata ostinazione verso una perquisizione me lo aspetto solo da una persona: l'assassino. Ma ovviamente è troppo presto per trarre della conclusioni.
    Quindi prosegue:
    «Piuttosto, perché non ti rendi utile e non ci dici dove quella cagna teneva i codici?
    Anzi»continua però alzando la voce per attirare l'attenzione dei presenti«star qui a perdere tempo con il cadavere di quella non serve a niente: bisogna mobilitarsi per uscire alla svelta da questa villa maledetta. Ed ecco cosa faremo: ci divideremo in gruppi; ogni gruppo dovrà perlustrare una zona della casa. Tra un'ora esatta ci ritroveremo tutti qui. Ecco come saranno le divisioni»
    Quindi come se possedesse poteri divini ci divide in quattro gruppi! Ma qualcuno fermi questo tizio preso da un delirio di onnipotenza! Già in tribunale non mi sembrava simpatico, ma ora ne ho proprio le prove. E come se non bastasse ha osato inserirmi nel suo gruppo. Spero stia scherzando, non accetto di collaborare con un pazzoide.
    Però mi accorgo che la rabbia sta predendo il sopravvento, quindi respiro profondamente per calmarmi. Nel frattempo Albert colloca una serie di fogli a terra: sono le mappe dei vari piani dell'abitazione.
    Approfitto del momento per contrattaccare alle sue grida pronuncio poche parole, in segno di totale indifferenza nei sui confronti:
    "Sembra che qualcuno qui abbia qualcosa da nascondere...." e così dicendo mi allontano da lui.
    Calmatomi, osservo anche gli altri presenti. Sembra che a nessuno sia piaciuta le reazione spropositata del vecchio in papillon.
    Infatti tra le donne, prende coraggio Vera, una cara amica di Carmen ed ribatte alle urla:
    Scusami Albert,ma non vedo perchè noi dovremmo perlustrare la casa mentre tu, che probabilmente qui la conosci meglio di chiunque altro, resti qui senza far nulla. Questa villa era tua, saprai sicuramente come eludere un sistema di sicurezza, o la presenza di qualche passaggio nascosto che potremmo utilizzare per uscire e chiamare soccorsi. O sbaglio?>>
    Proprio grazie a queste parole capisco che sarò obbligato a collaborare. Essendo stato proprietario della villa potrebbe conoscere parti che nemmeno Carmen ha mai scoperto. Però uscito da questa abitazione infernale non vorrò mai più vederlo.
    Nel frattempo uno degli invitati, Aaron se non sbaglio, poggia su un tavolino un asciugamano che ha trovato lì vicino. Con calma scosta un lembo e subito appare una macchia cremisi. Ecco che al centro del panno giace una lametta ancora sporca di sangue.
    Quindi l'arma ed il luogo del delitto sono stati svelati, mancano solo l'assassino o gli assassini(riferimento a cluedo)...
    Tornato dal mio gruppo, analizzo velocemente le mappe per capire da quale stanza iniziare le indagini, quando sempre Aaron interviene:
    «Proporrei al mio gruppo, se per voi va bene, di restere su questo di livello, magari cominciando dall'ufficio personale di Carmen. Chissà che non ci sia qualcosa di rimarchevole lì». Quindi rispondo rivolgendomi a tutti:
    Per me signori va bene. Magari trovaremo qualcosa di interessante. Però avete notato le stanze contrassegnate dalla voce "Sconosciuto"? Quindi mi rivolgo ad Albert:"Qualche chiarimento su ciò?"
    Spero proprio che mi risponda evitando altre scenate. Do un'ultima occhiata alle piantine della casa, quando mi ricordo di un fatto importante.
    All'inizio della serata ero stata condotto nel salone. Carmen, durante il suo breve colloquio rivolto sola a quattro invitati, aveva nominato ed descritto l'oggetto che stava cercando,ovvero una statua a forma di cavallo se non ricordo male.
    Sono un po' dubbioso. Forse dovrei ammetterlo agli altri del mio gruppo, ma vorrei evitare di condividere informazioni con il vecchio o aiutare l'assassino.Quindi preferisco tacere ed aspettare un po'.


  5. #325
    sim dio L'avatar di scarygirl
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    Re: [Quest GdR] GRUPPO UNO

    Gruppo 1


    Mini-quest


    L'auricolare mi gracchia qualche istante nell'orecchio, ma ormai ci sono abituata. Sento poi il tono alterato del capitano. «Ma porc... Sokolova, mi sono fatto il culo per convincere i grandi capi a darti quest'opportunità. Che ca**o è successo adesso? Non dirmi che te lo sei fatto scappare di nuovo!» Non posso vederlo, ma lo conosco abbastanza bene da poterlo immaginare mentre si porta una mano alla fronte, stropricciandola e giocando con le rughe per calmarsi.
    Odio quando si rivolge a me in questo modo. E' così arrogante. Ma non posso far altro che roteare gli occhi e sbuffare.
    "Non l'ho mai perso di vista, capo. Ma è sorto un piccolo inconveniente. La compagna del nostro obiettivo, tale Carmen Knight è stata appena assassinata da qualcuno dei presenti mentre è andata via la luce." mi affretto a spiegargli, guardandomi alle spalle con la coda dell'occhio.


    Dall'altra parte mi giunge solo un lungo silenzio. Poi sento sbuffare. «Merda» Sussurra, dopo qualche istante. «Tieni d'occhio la situazione senza far saltare la copertura. Mando subito i rinforzi. Sta' attenta, Svetlana, se l'assassino è con voi potrebbe essere uno squilibrato...» Aggiunge poi, calmando il tono di voce, quasi con fare paterno.
    "Agli ordini, signore." replico con un accenno di sorriso.
    Devo fare del mio meglio. Non posso assolutamente perdere quest'occasione.
    Rivolgo lo sguardo ancora verso Matt. E' sempre lì, nella stessa posizione.
    "Ah, capo. Non credo che Groenfire centri qualcosa con l'omicidio. E' un ladro, ma non un assassino, ne sono certa." aggiungo, pentendomi un istante dopo di aver pronunciato quelle parole volte a scagionare Matt.
    Dall'altra parte mi giunge silenzio. «Spero davvero tu abbia ragione, Sokolova... Mobilito la squadra, avvisami per ogni evenzienza. Passo e chiudo» E con queste parole si chiude la comunicazione.


    Mi volto subito verso gli altri sperando di non aver dato molto nell'occhio, quindi mi avvicino con cautela. Nel farlo mi accorgo che uno degli ospiti ha trovato qualcosa...forse un indizio prezioso. Mi avvicino per osservare bene. E' una lametta sporca di sangue.
    Mi sembra troppo facile aver trovato già l'arma del delitto. Terrò d'occhio il biondino..per quanto ne so, potrebbe averla messa lui stesso lì, fingendo poi di aver fatto la scoperta.
    Sento qualcun altro agitarsi. Si parla di perquisizioni. Mi scappa un sorriso e puntando Matt penso ad una perquisizione...beh, un po' particolare..
    Ben presto si fa avanti la solita proposta del "dividiamoci". Tzè, principianti. U_U
    Agirò per conto mio, ovviamente. Cosa ne possono mai sapere di indagini e perlustrazioni questi?..


  6. #326
    L'avatar di mary24781
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    Re: [Quest GdR] GRUPPO UNO

    MATT GROENFIRE

    Com'è lontano il calore del sole di quel lontano giorno in cui la conobbi. Ero là in un resort di lusso di Sunlit per lavoro, ovvero derubare una di quelle ricche e annoiate signore in cerca di avventure focose. Carmen mi puntò quasi subito, come se fossi stato la sua preda... non sapeva che in realtà, il cacciatore ero io.

    ---

    ---

    Il maggiordomo mi ha risposto in modo freddo o almeno c'ha provato: la cosa lo ha colpito, non vuole darlo a vedere, ma mi guarda con sospetto. Un sospetto che intravedo anche negli occhi di Elizabeth... come avrei mai potuto fare una cosa del genere? E non nel senso morale del termine: materialmente, Carmen mi serviva viva. Ho sempre preferito derubare la gente viva che morta. Ora devo ricominciare tutto daccapo, quando saremo fuori di qui la polizia non guarderà di buon occhio i miei precedenti, la discesa che vedevo sulla mia strada si è di nuovo innalzata e c'è una ripida salita. Di nuovo. La mia vita è sempre stata così: appena ho trovato la soluzione ai miei guai, ecco che qualcosa mi rimette nella merda. Basta, non sopporto più il suo corpo inerme davanti agli occhi, la mia ennesima occasione fallita. Mi levo la giacca e gliela butto addosso, non bado neanche a quello che dicono intorno a me. Niente ormai, ha più importanza. La voce di quell'idiota di Albert Landgraab però attira la mia attenzione:

    «Senti, ragazzino. Solo perché sei riuscito a togliermi questa villa, non mi toglierai anche la dignità. Non se ne parla di perquisizioni. Piuttosto, perché non ti rendi utile e non ci dici dove quella cagna teneva i codici? Anzi, star qui a perdere tempo con il cadavere di quella non serve a niente: bisogna mobilitarsi per uscire alla svelta da questa villa maledetta. Ed ecco cosa faremo: ci divideremo in gruppi; ogni gruppo dovrà perlustrare una zona della casa. Tra un'ora esatta ci ritroveremo tutti qui. Ecco come saranno le divisioni. Qui ci sono le cartine della casa. Quella mi aveva chiesto di portarle, anche se non avrei mai immaginato potessero essere usate per questo scopo... Scegliete da dove cominciare a cercare, tra un'ora (equivalente a sei turnazioni) ci ritroveremo nuovamente qui. E se posso darvi un consiglio per la vita, attenti a chi fate inc***are: non si può mai sapere come reagirà»
    Sei stato tu eh, figlio di puttana? Il dottorino idiota si avvicina con un panno sporco di sangue: dentro c'è una lametta. La guardo un pò incredulo: una cosa così piccola che può creare uno squarcio così grande e spegnere i pensieri, la vita di qualcuno.

    "Ebbene io non ho nulla da nascondere, se volete perquisirmi fate pure, ma anche io ho il diritto di mettere le mani su ognuno di voi, qui siamo tutti sospettati allo stesso modo e nessuno può erigersi al di sopra degli altri!"
    La bella cameriera rossa si fa avanti... io te la farei volentieri, una perquisizione... ma sì, basta piangermi addosso, questi qua non sono abituati a situazioni di questo genere, ma io sì: sono cresciuto in mezzo a ladri ed assassini, se chi ha fatto questo verrà da me, avrà pane per i suoi denti. La conosco bene, la legge della strada.
    Elizabeth sembra essersi fatta abbindolare da quel decerebrato platinato, ma vabbè, potrebbe pagare cara la sua ingenuità, potrebbe essere stato proprio lui a fare questo. Mai fidarsi della gente che sembra per bene.

    Tutti si staranno chiedendo sui moventi, facendo ragionamenti razionali: idioti. Si vede che col crimine non hanno mai avuto a che fare. Il peso di un movente non è sempre determinante: molta gente uccide per 10 simoleon, altra si fa derubare di milioni senza far del male ad una mosca. Tutto sta nell'animo umano. Dall'odio che prova. Da cosa è disposta a fare. E qui devo dire, ce ne sono parecchi in grado di uccidere. Il vecchio ha tirato fuori le cartine della casa e ci ha diviso in gruppo: morta Carmen, si sente di nuovo il gallo del pollaio. Lo assecondo, a 'sto punto diamoci da fare con 'sta caccia al tesoro o cmq alla ricerca dei codici, la priorità è uscire di qui. Per rifare cassa, mi verrà in mente altro una volta uscito da questa situazione o magari il tesoro lo trovo proprio io. Intravedo che Kia è nel mio gruppo, capeggiato dal maggiordomo. Per fortuna, anche il mio amico Derek. Anche la gnocca bionda silenziosa... la vedo un pò agitata, mi osserva... devo ammettere che è bella da mozzare il fiato ma sembra che voglia qualcosa da me. Sarà questa l'occasione giusta per approfondire la questione.

    Il ragazzino idiota che mi ha spinto prima davanti ad Adrian... anche lui è nel mio gruppo e poveraccio, se la sta facendo sotto. <<Bella idea quella di dividerci in gruppetti esploratori a cercare qualcosa che molto probabilmente non c'è. Non so chi ti ha eletto capo della spedizione, ma a me la cosa puzza. Chi mi assicura che non è solo un modo per farci fuori uno alla volta? O per eliminare le prove con calma mentre non c'è nessuno vicino al corpo? Per quanto ne so il responsabile puoi essere tu come chiunque altro!>>
    Accusare in pubblica piazza Albert Landgraab senza avere lo straccio di una prova. Un genio, 'sto demente! Un sorriso cattivo mi appare sul viso: chi ti difenderà dall'assassino o da papino adesso? O magari sei stato proprio tu e quel tremore è la paura di essere scoperto?

    Un altro pensiero mi torna alla mente: Adrian Mangiamorte. Non è con me e sono felice di questo, ma allo stesso tempo mi inquieta: quali saranno le sue mosse? Sta lì in disparte, indifferente a tutto e tutti. Mi rendo conto che se in questa stanza c'è qualcuno simile a me, questo è Adrian Mangiamorte. Quanti morti avrà visto pure lui? Vabbè, meglio prendere una decisione e iniziare ad agire più seriamente. Il salone del piano terra mi sembra il luogo adatto dove iniziare le ricerche.

    "Propongo di lasciare qui il corpo di Carmen che ho coperto con la giacca... prima iniziamo questa ricerca e prima saremo fuori di qui... noi del gruppo due andremo nel salone del piano terra, alla fine la festa doveva probabilmente svolgersi lì" dico con fermezza, guardando Derek da cui attendo una risposta. Terrò cmq d'occhio la misteriosa bionda: in fondo tra noi, c'è qualcosa rimasto in sospeso.

  7. #327
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    Re: [Quest GdR] GRUPPO UNO

    Derek Root

    Intorno a me, il nulla. Riesco solo a fissare il pavimento, accucciato alla parete, con la testa fra le mani; mi faccio pena da solo. Ebbi l'ultimo attacco di panico due anni fa, quando mi lasciai con la mia ex, Meredith. Fu allora che decisi di dare un taglio alla mia vita frustrante, trasferendomi a Bridgeport. "La terra delle opportunità", dicevano...certo. Fossi rimasto a Sunset ora non mi troverei qui, in questa maledetta villa, insieme a un omicida e un cadavere in putrefazione.

    Non so che ore siano, o quanto tempo sia passato. Pochi minuti, credo. Fatto sta che sento il mio cuore rallentare, lentamente, e il respiro diventare più regolare, grazie anche al conforto di Scarlett.
    Alzo lo sguardo e le faccio un breve cenno con la testa, cercando di esprimerle la mia gratitudine e facendole capire che mi sento meglio; quindi mi alzo, e tento di fare il punto della situazione.
    Il caos vige sovrano: gente che si sente male, gente che urla, gente che si allontana dal gruppo, forse tormentata come me dai suoi pensieri, c'è pure un uomo che rivolge le sue attenzioni al cadavere...santo cielo. Per pochi, brevi, meravigliosi istanti mi ero totalmente dimenticato di ciò che è appena successo. Il cadavere...è morta veramente...la donna a cui ho augurato la morte per tutta la sera giace a terra, immersa nel suo sangue...

    La, credo, dottoressa vestita di viola ipotizza che il veleno utilizzato sia la tetradotossina, celebre per la sua letalità. Saltuariamente collaboro con la polizia locale e ho sentito varie volte questo nome. Diamine, l'assassino sa quello che fa...
    Subito dopo una donna dai tratti esotici avanza l'ipotesi di due assassini, e tento immediatamente di allontanare l'inquietante idea dalla mia testa. Poi un uomo biondo, affascinante, dall'atteggiamento pacato, ci mostra una lametta insanguinata, sicuramente l'arma del delitto, avvolta in un asciugamano candido.
    Ho un lieve mancamento. Sono ancora vicino al muro, quindi mi appoggio e chiudo per qualche istante gli occhi, cercando di estraniarmi da tutto ciò. Non voglio sentir parlare né di assassini, né di gole sgozzate, né di veleni: voglio solamente trovare quel maledetto codice e uscire da questa prigione.

    Le urla dell'ex marito di Carmen, Albert, sovrastano tutte le altre voci e mi riportano alla realtà: inveisce contro il tipo strambo del divano, quello che mi ha offerto un drink. Quanto mai ho rifiutato...ora come ora un po' di alcool in corpo sarebbe l'ideale. Gli urla addosso perché ha proposto una perquisizione...qualcosa da nascondere, vecchio? Terminata la scenata, Albert prende il controllo della situazione, dividendoci in gruppi.
    È impazzito? Perché dovremmo dargli ascolto? Dividerci è una delle cose più stupide che potremmo fare, ora come ora. Ma sono ancora troppo sconvolto per oppormi, e comunque il gruppo in cui sono capitato non mi dispiace: ci sono Scarlett e Matt, due persone di cui mi fido e che sicuramente, seppur per motivi diversi, non possono essere gli assassini; Alice, che conosco a malapena, ma Scarlett si fida di lei e questo basta. Purtroppo c'è anche Kia, ma ora come ora abbiamo entrambi decisamente altro di cui preoccuparci, e non c'è spazio per le vendette personali. Gli altri membri sono la biondona sexy che stalkerava Matt, il rampollo di casa Upton, Adrian, e il maggiordomo. Il maggiordomo...ora lo riconosco! È quell'idiota che mi ha chiuso fuori! L'unica cosa positiva di questa serata è che l'imbecille ha appena perso il lavoro. Sarà comunque un ottima guida, chi meglio di lui potrebbe conoscere la magione?

    Improvvisamente Upton, che finora era rimasto in disparte, vomita addosso al vecchio Landgraab tutto quello che pensa e che io non ho avuto la forza di dire: <<Bella idea quella di dividerci in gruppetti esploratori a cercare qualcosa che molto probabilmente non c'è. Non so chi ti ha eletto capo della spedizione, ma a me la cosa puzza. Chi mi assicura che non è solo un modo per farci fuori uno alla volta? O per eliminare le prove con calma mentre non c'è nessuno vicino al corpo? Per quanto ne so il responsabile puoi essere tu come chiunque altro!>>. Finita la frase, sembra essersene pentito...non vorrei essere nei tuoi panni, amico...

    Mi volto verso Matt, che a quanto pare è deciso a intraprendere questa assurda caccia al tesoro, tesoro che però potrebbe valere la nostra sopravvivenza: <<Propongo di lasciare qui il corpo di Carmen che ho coperto con la giacca...>> Lancio un'occhiata al cadavere. Quando l'ha coperto? Non me ne sono nemmeno accorto. <<Prima iniziamo questa ricerca e prima saremo fuori di qui... noi del gruppo due andremo nel salone del piano terra, alla fine la festa doveva probabilmente svolgersi lì>>.
    Mi guarda. Vuole il mio parere, ne sono certo. Forse non lo dà a vedere, ma anche lui è rimasto molto scosso dall'accaduto.
    Chiudo gli occhi. Il battito è tornato regolare, il respiro non è più affannoso; l'attacco è passato. È giunto il momento di fare sul serio, di prendere in mano la situazione: Derek Root non è un burattino nelle mani di nessuno.
    Riapro gli occhi e alzo un po' la voce, cercando di farmi sentire da tutti i membri del mio gruppo: <<Mi sembra un'ottima idea, e comunque da qualche parte dovremmo pur iniziare>> dico, facendo un occhiolino d'intesa a Matt. Più che un alleato, in questo momento ha bisogno di un amico. Poi continuo: <<Casomai dovessimo prendere un granchio, come prossimo luogo dove cercare tenderei ad escludere le stanze private di Carmen. Non credo avrebbe tollerato intrusi nei suoi spazi più intimi, no? E tu...>> Mi rivolgo al maggiordomo, usando un tono di voce il più distaccato possibile. Sei sulla mia lista nera, bastardo! <<...nessun consiglio da darci? Indizio? In fondo dovresti conoscere questa villa come le tue tasche>>.
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  8. #328
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    Re: [Quest GdR] GRUPPO UNO

    Ho ancora lo sguardo fisso su Carmen, sulle sue spoglie mortificate dalla violenza di chissà chi dei presenti, quando una ragazza parla, quasi con assoluta certezza, di ben due assassini. Ha sicuramente ragione, a mio avviso. Credo anche io sia evidente l'impronta di almeno due diverse personalità.
    Che sia stato il Signor Laandgrad ad avvelenarla? Non mi sembra il tipo dai gesti plateali. E poi, con tutti i soldi che ha, avrebbe fatto prima ad ingaggiare un killer professionita. Perché si scalda tanto all'idea di essere perquisito?
    «Albertino, stai tranquillo. Non è necessario che ti mettano le mani addosso...Quello che stavamo tutti pensando di cercare è qui...» Distolgo lo sguardo giusto per cercare di incrociare l'azzurro degli occhi di Aaron, ma lui è intento a sistemare un panno sporco sul tavolino, panno che a quanto pare sembra avvolgere una lametta con cui è stata brutalizzata Carmen. Così ritorno a contemplare il corpo e senza ombra di dubbio mi pare lapalissiano che quella possa essere l'unica arma utilizzata.
    Aaron è stato molto veloce, ha risparmiato molto tempo a tutti noi. Che ragazzo bello, bravo e intelligente, mi piacerebbe molto riprendere quel "discorso" che stavamo facendo in bagno. Sono stata così sciocca a fuggire così presto da quel bacio... Stavolta incrocio il suo sguardo per qualche secondo. Attimo di imbarazzo. Sposto gli occhi altrove...
    "Oddio, mi sento in colpa a riuscire a pensare a queste cose, subito dopo un omicidio!" Mi dico mentalmente, probabilmente con un po' di rossore sul volto. Aaron non mi aiuta a scacciare via questi pensieri quando sento il suo tocco delicato sulla schiena, ma cerco di mantenere la concentrazione.
    «Proporrei al mio gruppo, se per voi va bene, di restare su questo di livello, magari cominciando dall'ufficio personale di Carmen. Chissà che non ci sia qualcosa di rimarchevole lì»
    Mi volto volto verso Michael, l'avvocato, che sembra aver dovuto fare appello a tutto il suo autocontrollo per non alzare le mani su Albert.
    «Per me signori va bene. Magari trovemo qualcosa di interessante. Però avete notato le stanze contrassegnate dalla voce "Sconosciuto"? Qualche chiarimento su ciò?»
    «Sì. D'accordo» Dico, subito, fidandomi dell'intuito del bel veterinario.
    Mi guardo un po' intorno... La ragazza bionda "del drink" si avvicina per osservare la lametta insanguinata, solo in quel momento mi accorgo essere veramente bella. D'altra parte c'è Matt, si è tolto la giacc... wow, si è tolto la giacca. Un gesto carino quello di coprirci Carmen, ma il suo modo aggressivo con il Maggiordomo mi ha quasi spaventata... Eppure ricordo quando quella volta tra me e Matt... No no! Non ci devo pensare!
    Un ragazzo dai capelli rossi è completamente perso per la cameriera Flora. Sembra uno sprovveduto, ma che sia stato proprio lui invece?
    E Vera, la migliore amica di Carmen? Mmh...
    Mentre anche gli altri cercano di mettersi d'accordo sul da farsi, aspetto le risposte delle ragazze del nostro gruppo, e di Albert, sperando che siano d'accordo, per dirigerci poi immediatamente in questo ufficio...

  9. #329
    sim dio L'avatar di MarinaBlau
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    Re: [Quest GdR] GRUPPO UNO

    Lia Monroe - Gruppo tre

    Non riesco a seguire cosa accade vicino al corpo, colgo solo spezzoni di frasi. C'è chi si scaglia sul maggiordomo, chi propone perquisizioni a tappeto ( è ancora quell'avvocato?), chi suggerisce che tra noi ci siano due assassini. Di bene in meglio. Ma forse la medium ha ragione.. il veleno stava già facendo il suo effetto, chi l'aveva avvelenata non aveva bisogno di tagliarle la gola, sarebbe bastato aspettare. Albert Landgraab mi riporta alla realtà. Sta parlando con tono cinico e arrogante. Ma come fa a parlare così di Carmen mentre il suo cadavere è ancora caldo? capisco che sarebbe ipocrita mostrarsi dispiaciuto a questo punto, ma dove è finito il rispetto per i defunti? Ma d'altronde Albert è sospettato di aver ucciso il suo stesso fratello.. che razza di "famiglia"! Mister Sensibilità continua il suo monologo da maschio alfa autoeletto e ci divide in gruppi per perlustrare la casa alla ricerca di un modo per uscire. Che è la cosa che mi interessa di più. Non mi può importare di meno di questa villa o della famiglia disfunzionale che se la litigherà, soprattutto ora che l'unica che aveva le prove per ricattarmi è riversa in un lago di sangue.. mio Dio che cinismo.. con un gesto della mano scaccio il pensiero maligno e torno alla realtà. Flora ha preso le redini del nostro "gruppo" e sta sbandierando una piantina della villa "Vi propongo di iniziare dal piano interrato, ci sono alcune stanze che potrebbero offrire dei buoni nascondigli!" Ha appena finito di parlare e un ragazzetto le si fionda accanto, in evidente stato confusionale, probabilmente per l'avvenenza della rossa. Mi scappa un sorriso intenerito "Per me va bene. Flora, facci strada!" Spero ardentemente che la ragazza abbia abbandonato l'idea della caccia al tesoro e che cerchi solo un'uscita. Non voglio perdere altro tempo qui dentro, alla mercé di uno o più assassini, ora che sono libera dal legame con Carmen. Oh, al diavolo la pietas!
    In her eyes she's always playing out some movies





  10. #330
    sim dio L'avatar di Foxylla
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    Re: [Quest GdR] GRUPPO UNO

    Takeshi Nakamura

    Gruppo 4




    Dopo i primi attimi di sbigottimento la gente comincia a reagire e l'ingresso della villa diventa un pollaio. Albert Landgraab prende l'iniziativa, distribuendo la piantina della casa e dividendoci in gruppi, mentre un tizio biondo ci mostra un panno bianco sporco di sangue con all'interno una lametta, probabilmente l'arma del delitto.
    Nel mio gruppo c'è quella grassa tipa scatenata che come prima cosa propone di ispezionare la cucina e inizia a battibeccare con un'altra ragazza. Emetto uno sbuffo e controllo l'ora....se penso che sono chiuso in questa gabbia di matti invece di essere a cena con la ragazza dei miei sogni....! Tiro fuori il cellulare, devo almeno provare a chiamarla, ma non c'è campo ! Che tu possa bruciare all'inferno, Carmen Knight !
    Poi una signora, più o meno della stessa età della defunta e con l'aria da professoressa di letteratura, ha un'idea sensata: quella di cercare in camera da letto.
    Non riesco a trattenere un sorrisino mentre un'altra ragazza suggerisce alla tipa scatenata di fare uno spuntino, se proprio ha fame.
    Sono molto nervoso, ma tento di nasconderlo, quindi batto le mani e, cercando di apparire convincente, esclamo: <<Su, che cosa stiamo aspettando ? Cominciamo la ricerca !>>

 

 
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