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Risultati da 371 a 380 di 506
  1. #371
    sim §§§ L'avatar di Maurizio Alberghini
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    GDR

    Gruppo Uno

    «Si sente pure in diritto di chiudere le stanze, nella mia casa...»
    , bofonchia Albert, continuando: «Per aprire questa porta ci serve una piccola chiave d'oro. Ma da dove iniziamo a cercarla?»
    Domanda, ovviamente, a nessuno in particolare.
    Che diamine! Mai un colpo di fortuna.
    Ma è normale chiudere le porte a chiave in casa propria? Per averla serrata di sicuro qui ci teneva qualcosa di prezioso, importante o scottante. Qualcosa da tenere lontano dalla vista degli invitati.
    «Ok, sono una vecchia megera. Pensa Aaron, pensa» mi sento dannatamente idiota a fare così «dove posso mai aver nascosto la chiave del mio ufficio?»
    Mi guardo intorno con uno sguardo curioso, in cerca di qualche possibile nascondiglio.
    Librerie, divanetti, un quadro che definire osceno sarebbe riduttivo.
    «Dove sta?»
    Che l'avesse ancora lei quando è stata uccisa? Dopotutto sarebbe il posto più sicuro, soprattutto se l'ex marito gironzola per casa.
    Decido dunque di tornare indietro a perquisire le tasche del cadavere, ma dopo soli alcuni passi vengo quasi gelato da uno strano pensiero: "Se mi allontano troppo dal gruppo, rischio di lasciare Elizabeth da sola col possibile killer".
    Convengo che non mi va, ma non ho altra scelta. O forse sì?
    Mentre le altre ragazze del mio gruppo si adoperano come meglio possono per cercare di trovare una soluzione al nostro ostacolo, quindi comportandosi in modo assolutamente inutile, mi avvicino ad Elizabeth e le propongo di andare lei stessa a controllare le tasche di Carmen
    «Elizabeth, ho pensato che forse Carmen aveva ancora indosso le chiavi delle stanze di casa sua quando è stata uccisa. Potresti andare a controllare?» mi fermo un attimo e vedendo sul suo volto un'aura di perplessità, aggiungo una scusa vagamente plausibile alla mia richiesta «Sai, io ho poca dimestichezza con le persone... morte»



    Tre mesi fa...

    «Posso rivestirmi?» do alla mia voce un tono leggermente malizioso, mentre le mie labbra si piegano in un sorriso appena accennato.
    «No...Emh, volevo dire certamente, fai pure...» risponde Elizabeth, cercando complicità nel monitor del computer, pur di non guardarmi in faccia, visibilmente imbarazzata.


    «Allora, dottoressa, mi dica la verità. Sto morendo?»
    «Non è mai morto nessuno per un mal di pancia, suvvia. Non fare il melodrammatico» mi risponde con aria composta lei, soffocando una risatina.
    «Anzi» aggiunge, «non credi di stare esagerando con tutte queste visite? E' la quarta in quindici giorni. O sei particolarmente sfortunato o inizio a pensare che tu lo faccia apposta»
    «Scoperto, confesso. Ma chi non si farebbe curare da una dottoressa così?» Giochiamo un po' a carte scoperte.
    «Sembra quasi che tu ci stia provando, sai?» annuisce, sicura di se'.
    «Il premio per la ragazza più perspicace della anno va ...» ha scoperto l'America, eh.
    «Sai benissimo che non posso uscire coi miei pazienti. E' contro il mio codice deontologico, dovresti saperlo. Anche tu dovresti averne uno simile, dato che siamo quasi colleghi...Ahahaha» Si esibisce in una risata fragorosa e spontanea
    «Ma smettila!» Se pensa che mi arrenda così facilmente, casca male «Infatti. Siamo colleghi, quindi potresti...»
    «A proposito», mi interrompe proprio sul più bello, «ho una mia paziente che sta cercando un bravo veterinario cui affidare la cura dei suoi animali. Una paziente...esigente, diciamo. Mi sono permessa di farle il tuo nome. E questo è il suo bigliettino da visita...»




    Non è così che doveva finire questa serata. Il primo appuntamento con Beth doveva concludersi a modo mio e non avevo certo pensato alla cena con delitto...




    P.S: Grazie a Daniela per avermi modificato l'ultima foto aggiungendo il bigliettino da visita.

    "...Niente..." [cit.]

  2. #372
    L'avatar di Daniela Alberghini
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    Re: GDR

    Gruppo Uno

    Ormai i gruppi sono formati e cominciamo a dividerci. Con la coda dell'occhio noto Matt rivolgermi l'ultimo sguardo prima di sparire con i suoi "compagni"...


    Elizabeth Version
    6 Mesi fa...

    Ennesima visita da Carmen. Una visita al giorno... Se continuo così avrò solo lei come paziente, e non riuscirò più ad essere presente nel mio studio. Esco dalla sua stanza giusto un secondo dopo averla sentita chiamare qualcuno il quale mandi qualcuno a chiamare Kia, l'autista... Ma quanta gente ci lavora qui? Be', offre lavoro a parecchie persone.


    Rimugino sulla vita di Carmen, mentre mi dirigo nel Garage, e su quanto mi paga, visto che è anche grazie a lei che ho potuto comprarmi la mia bellissima Audi bianca. Kia non c'è, avrà risposto all'appello. Apro lo sportello del passeggero e poggio la mia borsa "medica" sul sedile.
    «Elizabeth!» Oddio! Mi volto di scatto portandomi una mano sulla bocca. Mi ha spaventata a morte! Poteva almeno palesarsi!


    «Mi becchi in flagranza... stavo per accendermi una sigaretta... Carmen non vuole che fumi ma il vizio è duro a morire... a proposito, come sta la nostra bimba malata? Non vorrei che la notte focosa che abbiamo trascorso le abbia fatto male alle coronarie»»

    Ma quanto è sfacciato? Sensualmente sfacciato... Quasi non lo sopporto... Oddio però è sexy... Ed io che pensavo di essere riuscita a sfuggirgli oggi. Alla presenza di Carmen, i suoi sguardi mi mettono sempre in imbarazzo.
    «Matt! Mi hai spaventata! Tra poco saltavano le mie, di coronarie... non... non dovresti tendere agguati nel buio alle povere ragazze indifese come me...» Come mi è uscita questa? Ha la camicia aperta e...i pantaloni sbottonati! Perché mai? Non voglio saperlo. Decido di non farmi intimidire troppo, e faccio qualche passo verso di lui.


    «Infatti, non dovresti fumare. Comunque, il suo cuore sta bene, Carmen è in perfetta salute» Concludo, cercando di non guardagli la lampo aperta dei pantaloni. Non posso vedermi, ma lo so già, sto arrossendo.
    «Perdonami, non volevo spaventarti, solo che mi sei apparsa come un angelo nel buio di questo garage e... il bianco ti dona moltissimo... si dice che solo una donna di classe possa indossare il bianco senza problemi, sai?» Perché questa cosa detta da lui suona credibile? «Comunque, il cuore di Carmen starà anche bene, ma il mio ha un serissimo problema...» Allarme rosso. Sono troppo vicina. Pericolo.


    «Mi lusinghi Matt... e non dovresti, sei fidanzato. Hai problemi di cuore? Chiama la mia segretaria, e prendi un appuntamen...» Ma che dico? Se si hanno problemi di cuore si va immediatamente al pronto soccorso!
    «Sì, ho un grave problema... amo una donna splendida e sensuale che non posso avere, per il momento... oltre ad essere stupenda, è anche dolce e intelligente e il doverle essere solo amico mi strazia... certo, a questo mio dolore esiste un dolce palliativo che mi aiuterebbe molto...»
    Cerco di fare un passo indietro ma, come se non volesse farsi sfuggire questa occasione, mi cinge la vita e senza avere il tempo di accorgemene le sue labbra sono sulle mie. Faccio per alzare il braccio destro, pronta a stampargli uno schiaffo in viso, ma...questo bacio è troppo dolce, non ci riesco. Ha vinto. Finisco per rispondere al bacio. Forse l'ho sempre voluto? Dal primo momento che l'ho visto? Quale donna non lo vorrebbe dopo tutto? Ha detto che mi ama? Mi prende in giro.


    Ma che sto facendo? Se ci vede Carmen?! Sento la sua mano scendere sul mio fondo schiena, e decido di staccarmi dal suo corpo con un po' di fatica vista la forza di Matt nel tenermi stretta. L'atmosfera si era fatta così calda che avremmo potuto fare un bambino sul cofano di quella Mercedes!
    Senza dire niente, raggiungo la mia macchina e parto...




    Scaccio via quel ricordo scuotendo la testa...
    «Si sente pure in diritto di chiudere le stanze, nella mia casa...Per aprire questa porta ci serve una piccola chiave d'oro. Ma da dove iniziamo a cercarla?» Albert è alquanto deluso, come tutti noi, nel trovare l'ufficio chiuso...
    L'ultima cosa che avevo voglia di fare in questo momento è mettermi a cercare una stupida chiave... Ma perché chiudere il suo ufficio?
    Ricordo l'ultima volta che ci sono entrata...



    4 mesi prima...



    Alexander mi fa entrare in Villa Knight e mi scorta fin nell'ufficio della padrona di casa che mi stava aspettando.
    «Elizabeth. Accomodati» Colgo l'invito. Mi metto comoda sul confortevole divano di fronte alla pregiata scrivania, percepisco Alexander allontanarsi con il suo solito passo felpato, lasciando però la porta aperta. «Carmen, mi hai fatto chiamare con urgenza. Credevo ti stessi sentendo male. Cosa è successo?» Mi rilasso nel vedere che non mi ha voluto ricevere per motivi legati alla sua salute. Accavallo le gambe e distendo le braccia, ascoltando ciò che ha da dirmi, incuriosita.
    «Rammento l'etica professionale. Appellandomi a questa, ho un favore da chiederti» Apre un cassetto della scrivania e ne fa uscire fuori un piccolo fascicolo. Mi mostra rapidamente una foto e posa il tutto sullo scrittoio.


    «Ti ascolto» Mi rendo immediatamente disponibile.
    «Vorrei facessi delle ricerche per me. Ho un capello di questa persona. Mi servirebbe sapere se...»




    Le sorelle Landgraab cercano di forzare la porta, una addirittura ci si scaglia contro. Deve essere impazzita.
    Aaron comincia a guardarsi intorno e parla tra se'.
    «Ok, sono una vecchia megera. Pensa Aaron, pensa» Cerca di immedesimarsi in Carmen. Ottimo metodo... Inarca un sopracciglio come suo solito quando è pensieroso, poi mi guarda come se avesse trovato una soluzione a tutto.
    «Eli, ho pensato che forse Carmen aveva ancora indosso le chiavi delle stanze di casa sua quando è stata uccisa. Potresti andare a controllare?» Ha ragione. Ma come mai una uomo pratico come lui chiede a me di fare qualcosa al posto suo? Leggendo sul mio volto la mia perplessità, Aaron, si affretta ad aggiungere spiegazioni «Sai, io ho poca dimestichezza con le persone...morte»
    «oh...certo. Facciamo che ti credo, Aaron» Gli rispondo, facendogli l'occhiolino. Comunque ripromettendomi di farmi poi spiegare il vero motivo per cui mi ha "cacciata" dal gruppo, faccio ciò che mi ha chiesto. Mi allontano e torno da Carmen. Frugando nelle tasche con delicatezza ma decisione, cerco questa chiave sperando di trovarla... Se dovessi riuscire a trovarla, andrei subito ad aprire la stramaledetta porta...

  3. #373
    sim dio L'avatar di Valentinasims700
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    Re: Dlin Dlon. Comunicazione

    Gruppo tre- Jennifer Jackson
    Siamo scesi nel piano interrato, mi guardo attorno, noto subito che dietro di noi c'è l'ufficio padronale, si dove ci avevano portato all'inizio della festa!
    Mi andrebbe di comunicarlo al gruppo ma preferisco di no, meglio seguire Flora, sicuramente lei conosce benissimo la Villa. Dove andare? Dove?
    “Signori… come potete ben immaginare qui c’è un immenso lavoro da fare, rimaniamo compatti, non disperdiamoci, dobbiamo guardarci le spalle a vicenda, così se… l’assassino… è tra noi, dovrà pensarci due volte prima di colpire qualcuno, personalmente se me lo ritrovassi avanti non potrei fare altro che stringergli la mano e congratularmi… Giudicatemi pure per questa mia esternazione!”
    Eccome se c'è un lavorone, vorrei vedere come potremmo ispezionare tutto il piano comunque in effetti ha ragione, il killer potrebbe essere chiunque e chissà, potrebbe anche essere nel mio gruppo! Meglio non dare confidenza a nessuno, o almeno non troppa... li aiuto sì ma meglio non parlare di me o socializzare appunto. Soprattutto meglio non distrarsi, io devo cercare soltanto il codice per uscire da qua, non devo farmi nuovi amici, eh ci tengo io alla mia vita, sono troppo giovane per morire U_U.
    “Qui ci sono diverse stanze da letto, l’ufficio padronale, la palestra, zona relax, teatro e varie stanze da bagno… tutte e ripeto tutte potrebbero offrire un nascondiglio per ciò che stiamo cercando… “
    Già, tutte... chissà quale sarà quella giusta, e dove avrà nascosto sti benedetti codici -.- .
    ”Propongo di incominciare dal teatro… è ampio, ma siamo in tanti e ci possiamo dividere gli angoli in cui cercare per fare prima”
    Il ...Il...Teatro??? Ma siamo matti dai, è enorme ci metteremo una vita! Poi non capisco perchè proprio dal teatro, anche se in effetti nella cartina .. il teatro è vicino a una delle stanze sconosciute... ok ma mi dite che importanza hanno le stanze sconosciute? Non penso che Carmen ne era a corrente di queste stanze quindi non penso che i codici siano lì, secondo me ho comne l'impressione che lei vuole cercare qualcos'altro, non mi va di fare la piccola esploratrice, voglio solo trovare i codici! Ma tanto, vuoi o non vuoi resteremo qui mooolto... quindi il tempo per guardare ogni singolo posto nel teatro l'abbiamo eccome!
    “Avete la cartina dateci uno sguardo e ditemi cosa ne pensate!”
    Che dovrei dire? è lei quella che conosce bene la villa, suvvia, se ha scelto il teatro ci sarà un motivo! Mi limito ad annuire, come sempre.

    "Mi sembra un'ottima idea! Vi faccio strada!"
    Siamo sicuri che sia un'ottima idea? Oddio vabbè, meglio seguirla, prima ci sbrighiamo meglio è. Ma ora da dove potrei cominciare a cercare?
    Non ne ho assolutamente idea, osservo il teatro... oddio è immenso! Ma siamo sicuri che qui sono nascosti i codici?
    "Non so voi, ma non sono proprio sicura sicura che qua troveremo qualcosa..."
    Detto ciò, gironzolo un pò per il teatro, sperando che qualcosa attiri la mia attenzione, cammino e cammino.
    Dove potrei cercare? La donna di prima, che c'ha fatto strada , penso voglia controllare dietro le quinte...che faccio la aiuto? Mannò, io sono dell'idea che qua non troveremo niente, vabbè, continuo a camminare....


    '-'



  4. #374
    sim dio L'avatar di Maru1e1a
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    Re: Dlin Dlon. Comunicazione

    Gruppo Tre - Ted Miller

    “Sei molto gentile, ecco tieni, non pesa di certo molto… ma non mi serve, magari puoi custodirlo per gli altri”

    Col volto teso, cerco di effettuare quella che sembra risultare una pallida imitazione di un sorriso...non voglio nemmeno sapere di che colori si sta tingendo la mia faccia
    Gli altri pian piano acconsentono al piano di Flora, mentre io, tentando di nascondermi, mi metto in coda al nostro piccolo gruppetto. Voltato di spalle, mi guardo intorno per vedere se qualcuno mi sta osservando (seh, figuriamoci, con un morto in casa, stanno a pensare a me!), e ne approfitto per annusare il foglio, nella speranza di cogliere il profumo di Flora. Niente...

    Ripiego la mappa nella tasca sul retro dei pantaloni, sono ormai in coda alla fila che si è creata per seguire la mia Ciuffolina (ops ^^") al piano interrato. Data la mia posizione, riesco a cogliere (a differenza del resto del mio gruppo, forse), le parole di quell’uomo che aveva ricevuto le prime accuse (se non ho capito male, era il vecchio proprietario della villa…). Qualcuno gli chiede di stanze…nascoste?

    «Ovvio che non ricordi nessuna di quelle stanze. Non esistono. Deve essersi trattato di un errore di progettazione. Quelle mappe sono i progetti iniziali della costruzione della villa, appartenevano a mio padre. Le stanze contrassegnate con la dicitura "sconosciute", sono presenti solo su carta. Nel corso degli anni la casa è stata setacciata da cima a fondo, ma di quelle stanze neppure l'ombra.»

    Sento un’altra donna che sta porgendo un’altra domanda, ma è inutile fermarsi ad ascoltare…rischio di perdere il mio gruppo. Affretto il passo, e alla fine delle scale li ho raggiunti. Flora si è fermata, per un discorso organizzativo, a quanto pare:

    “(…)personalmente se me lo ritrovassi avanti non potrei fare altro che stringergli la mano e congratularmi… Giudicatemi pure per questa mia esternazione!”

    Non è che mi piaccia tanto quest’ultima affermazione….non sono un tipo particolarmente empatico, ma nemmeno un cuor di leone: non era proprio il caso di dire una cosa del genere!
    Prendono tutti per buona l’idea di raggiungere il teatro, nessuno mi chiede della mappa, si fidano tutti di Flora,e io….bhe, non che non mi fidi di lei, ma quella frase è stata davvero fuorviante…banale per chiunque sia qui, ma tra il pensare certe cose, e dirle ad alta voce con tale sfacciataggine, c’è una Gola di Knrock. No, non piace.
    Quando hanno raggiunto tutti il teatro, rimango nel corridoio e riprendo in mano la cartina….”stanze nascoste”…vediamo un po’….


    Sulla nostra cartina ne spuntano due, di queste stanze, Flora lo sa, non vedo altro motivo per recarsi li con tanta sicurezza. Mi sembra ovvio che chiunque, in un altro caso, avrebbe puntato all' ufficio patronale…se fosse dovuto andare alla cieca. Flora invece….è come se sapesse non solo “cosa” cercare, ma anche “dove”.
    Cerco di riattivare la salivazione, ho la bocca asciutta e mi sto innervosendo…sono stato troppo freddo e la tensione mi sta salendo tutta in un colpo! Sono rimasto solo nel corridoio, e nessuno si è accorto che non li ho seguiti….bella unità del cavolo! Ok, se Flora non avesse nulla da nascondere, sarebbero solo cavoli miei se vado dalla parte opposta…giusto?
    La verità è che ho fretta di escludere Flora dai “miei” sospettati…non che me ne freghi granchè, ma mi serve per essere al sicuro e guardare alla mia, di pelle!
    E poi, una domanda mi sorge spontanea...stiamo davvero cercando dei codici? Questi codici avranno a che fare con le stanze nascoste? Perchè gli altri chiedevano come se le due cose fossero collegate?
    Se Carmen ha nascosto i codici...come faceva a metterli in stanze dove in teoria non è mai stata nemmeno lei?
    Qualcosa puzza...(e non sono io stavolta U_U).

    Mi dirigo quindi alla stanza da letto più piccola (inutile credo guardare in quella degli ospiti), e comincio a setacciare la stanzetta: è piccola, non ci vorrà molto, magari torno di la prima che gli altri se ne accorgano. E poi nessuno mi ha visto entrare qui, a meno che l’assassino non abbia microspie, LOL!


  5. #375
    L'avatar di mary24781
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    Re: Dlin Dlon. Comunicazione

    GRUPPO TRE - ADRIAN MANGIAMORTE


    Osservo per bene la cartina del piano in cui ci troviamo... il vecchio Landgraab ha dato una spiegazione assurda per le stanze contrassegnate come "Sconosciute", ho avuto l'impressione che non ci credesse manco lui. Carmen era però convinta dell'esistenza di queste stanze solo che non ha mai trovato il modo di accedervi... e questo mi fa anche dedurre che Flora non può certo sapere come vi si accede. Riassunto: brancoliamo tutti nel buio. La chiarezza e l'ordine son alla base di ogni buon agire, quindi devo rispondere a due interrogativi principali: ci interessa trovare più il tesoro, ergo investigare sulle stanze sconosciute, o cercare i codici per uscire di qui? E poi, chi sono gli assassini? Per quanto mi riguarda, alla prima domanda rispondo decisamente di cercare le stanze sconosciute. Sicuramente voglio uscire da qui, ma non senza quella statua. Sul chi sono gli assassini mi interessa poco... so come difendermi. Se proprio però devo fare una riflessione, tendo ad escludere la ragazzetta svampita... escluderei anche Flora: è cameriera qui da molti anni, avrebbe già trovato il modo di farla fuori.

    “Signori… come potete ben immaginare qui c’è un immenso lavoro da fare, rimaniamo compatti, non disperdiamoci, dobbiamo guardarci le spalle a vicenda, così se… l’assassino… è tra noi, dovrà pensarci due volte prima di colpire qualcuno, personalmente se me lo ritrovassi avanti non potrei fare altro che stringergli la mano e congratularmi… Giudicatemi pure per questa mia esternazione!”

    La mia piccola e crudele Flora... questo lato di lei la rende ancora più intrigante. Spera di sfuggire così alla mano degli assassini?

    “Qui ci sono diverse stanze da letto, l’ufficio padronale, la palestra, zona relax, teatro e varie stanze da bagno… tutte e ripeto tutte potrebbero offrire un nascondiglio per ciò che stiamo cercando… Propongo di incominciare dal teatro… è ampio, ma siamo in tanti e ci possiamo dividere gli angoli in cui cercare per fare prima Avete la cartina dateci uno sguardo e ditemi cosa ne pensate!”

    Le pareti che confinano con le stanze sconosciute sono indubbiamente interessanti e bisognerebbe iniziare da lì... il teatro... io avrei iniziato dalla camera da letto più piccola, così da fare più in fretta... il gruppo però la segue, tranne il nerd occhialuto che si è proposto di mantenerle i fogli... quel verme patetico è rimasto indietro a scrutare meglio al cartina...
    "Direi che la maggior parte di noi può dare una controllata al teatro, mentre due di noi possono verificare che nella stanza da letto più piccola non ci sia niente di anomalo... la stanza sconosciuta che si affaccia alle pareti delle stanze da letto è più grande, e quindi molto probabilmente non è "cieca"... inoltre, questo tipo di passaggi segreti erano utilizzati anticamente per passare da un boudoir all'altro senza farsi beccare dai relativi consorti... non serve restare uniti... i killer potrebbero tranquillamente fare una strage di tutti noi senza problemi... Flora, vieni con me a controllare la stanza da letto più piccola tra l'ufficio padronale e la stanza sconosciuta?"
    Riuscirò a tenere così sotto controllo il nerd rimasto indietro e bhe... controllare con la mia bella rossa se il letto della stanza è ben funzionante...

  6. #376
    sim onniscente L'avatar di Dina Caliente
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    Situazione - Sesta parte

    Gruppo uno


    Sembra che la situazione stia mettendo a dura prova i vostri nervi. Ne fa testimonianza la foga con cui alcuni di voi si accaniscono sulla porta. Le più agguerrite sembrano essere le sorelle Landgraab. Vivienne prende a strattonare la maniglia (prova di forza... non riuscita), ma senza alcun risultato utile. Si unisce poi anche Violet, che decide di lanciarsi verso la porta, sperando di buttarla giù. Vivienne si scansa per un pelo, evitando la furia della sorella, che comunque non riesce ad ottenere il risultato sperato. La porta non cede, ma la tua spalla sì (Violet Landgraab, -20 punti robustezza). Un dolore intenso che ti sale dalla spalla ti fa girar la testa. I movimenti del braccio con cui ti sei lanciata sono per il momento limitati. Nel frattempo, anche Juni si avvicina alla porta, cercando di aiutare Vivienne. (Prova di forza Vivienne+Violet+Juni... non riuscita) Ma sembra che neanche questa volta si riesca ad ottenere alcun risultato utile.
    In tutto ciò, Aaron ha ancora una volta una buona idea: cercare la chiave sul corpo di Carmen. Elizabeth esegue e si avvicina al cadavere della sua paziente. Fruga attentamente nelle tasche, a cominciare da quelle esterne, fino a giungere a quelle interne. Ed è proprio qui che sfiori con le dita un piccolo oggettino di freddo metallo. L'afferri e lo sfili dal suo nascondiglio. La chiave d'oro scintilla tra le tue dita. Con la chiave nella mano, ti avvicini alla porta e la inserisci. Cerchi di girare e... bingo! La porta si apre con un "click". (Aaron ed Elizabeth, aggiungete 50 punti esperienza a testa). Apri la porta ed entrate, mentre sentite – dietro di voi – Albert lamentarsi come al solito. Questa volta è solo un ciarlare non ben definito, anche se vi sembra di cogliere qualche offesa nei vostri confronti. Ignorandolo, vi guardate attorno. Vi ritrovate, ora, nell'ufficio di Carmen. Da dove potreste iniziare a cercare?








    «Forse non dovrebbe rivolgercisi così, si potrebbe pensare che sia stato lei a...» E' la voce di Amy quella che udite dietro di voi. Ed infatti, fate appena in tempo ad accorgervi di non essere entrati tutti nell'ufficio, quando la porta si chiude alle vostre spalle. Fuori sono rimasti solo Albert ed Amy: presumibilmente è stato uno di loro a chiudervi la porta. Non riuscite a sentire né vedere cosa sta succedendo al di là del battente.
    Come procedete?





    Gruppo due



    Nel salone, intanto, tutti cercano di darsi da fare per raggiungere la fantomatica "stanza sconosciuta". Primo fra tutti Matt, che decide che potrebbe essere utile cercare di spostare la libreria. E s'impegna subito nel farlo. Vieni, però, distratto dal maggiordomo, che ridacchia con aria di superiorità. «Ho appena compreso che non può aver assassinato lei, la Signora.» Ti schernisce, avvicinandosi. «Temo le manchi l'astuzia, fondamentale per un piano così ben architettato. Mi dica, signor Groenfire: crede davvero che la Signora non abbia già tentato, con uomini di molto più forti di lei, a scansare le librerie? Sono saldamente inchiodate alla parete: irremovibili» E infatti, non sei riuscito a spostarle neppure di un centimetro.
    Adrian, invece, cerca di scoprire la combinazione vincente nella scacchiera. Idea arguta, ma purtroppo non è questo l'innesco – se mai ce ne sia uno – che possa aprire il passaggio.
    Kia, invece, viene insospettita dall'orologio. Anche questa è un'idea arguta: chissà se potrebbe essere davvero questa, la chiave all'enigma? Deleghi, però, l'esame dell'orologio a qualcun altro: è Scarlett, infatti, ad occuparsene. E cosa scopri...?
    Frattanto, Derek controlla con minuziosità le statue, ma sembra non esserci nulla di particolare su di esse.
    Anche Alice decide di cercare qualcosa e s'infila tra le poltrone per dare un'occhiata ai libri. Sono tutte prime edizioni di scrittori famosi, varranno probabilmente una fortuna. Ma anche qui, sembra non esserci nulla di realmente utile al fine della vostra ricerca. Stai per concludere che lì non c'è proprio niente da fare, quando ecco che un suono improvviso ti fa sobbalzare. E' il telefono fisso alla tua sinistra che sta squillando. Qualcuno sta chiamando a casa di Carmen e il suono fastidioso dell'aggeggio si spande per tutta la stanza. Chi sarà?





    Gruppo tre



    Entrate tutti nel "teatro", con l'eccezione di Ted e Adrian.
    (Annullate le azioni di Lia Monroe: non puoi sapere com'è fatto il teatro, né tanto meno decidere se c'è o non c'è un "dietro le quinte" o un palco. Il post sarà dunque calcolato come se ti fossi fermata all'ingresso e le azioni successive non sono state considerate. Perdi, inoltre, ben 20 punti esperienza. Sottraili dalla scheda PG. Allo stesso modo sono state annullate le ultime azioni di Jennifer Jackson. Ragazzi, cercate di seguire il regolamento, per favore. So che può essere snervante dover attendere, ma qui avete fatto un buco nell'acqua colossale.)
    Giacché Flora conosce questa casa alla perfezione, lascerò che sia lei ad illustrarvi le stanze.





    Gruppo quattro



    Vi date bene o male tutti da fare. Michelangelo decide di cercare nelle piante (seconda azione annullata e annullato anche l'esito da te deciso nella prima azione. Perdi 20 punti esperienza per l'errore, sei pregato di sottrarli dalla scheda PG). La tua intuizione era giusta e nella prima pianta non trovi nulla. Frattanto, Sonia osserva i quadri alla parete. Sembrano essere vecchie fotografie di famiglie, uomini facoltosi e donne in abiti fastosi. Molto probabilmente si tratta della dinastia dei Landgraab. In tutto ciò, Desmond si mette a frugare tra i fogli.
    Malva, invece, cerca di aprire il bizzarro armadietto, ma senza successo: è infatti chiusa a chiave. Ma niente paura, perché la "pesca" di Vera sembra portare ottimi risultati!


    Infatti, sotto al sasso trova una piccola chiave con su inciso un picche. Che sia quella giusta per aprire l'armadietto?
    Sherry, invece, è andata a caccia del "non si sa mai". A dispetto di ogni aspettativa, anche lei riesce a trovare qualcosa sotto il letto. Infatti, nell'improvviso cambio di luminosità, vedi come due spilli rossi che ti fissano dal buio.


    I tuoi occhi ci mettono qualche istante ad abituarsi al calo di luce, ma l'udito funziona ancora a meraviglia e potresti giurare d'aver sentito qualcosa ringhiare... ed è tempo di pochi istanti. Improvvisamente senti un acuto pizzicore al naso e, per la sorpresa, sbatti la testa contro il letto (Sherry Looney, -5 punti robustezza). Fai giusto in tempo a notare che ad averti morso è un piccolo barboncino ba****do, molto probabilmente il cane della padrona di casa. Ecco dove si era cacciato! Ora, però, ti ritrovi con un bernoccolo alla testa e un naso sanguinante, con due buchi sulle narici. Come si usa dire, "le ostrichine curiose"...






    Turnazione



    Gruppo uno Gruppo due Gruppo tre Gruppo quattro
    Elizabeth Spencer
    Aaron Hunt
    Vivienne Landgraab
    Violet Landgraab
    Juni Vaughn
    Michael J. Campbell
    Albert J. Landgraab
    Scarlett Marshall
    Alice Rebeck
    Kia Taxim
    Matt Groenfire
    Adrian Upton
    Derek Root
    Svetlana Sokolova
    Maggiordomo Alexander
    Flora White
    Lia Monroe
    Erik Foster
    Jennifer Jackson
    Ted Miller
    Adrian Mangiamorte
    Sherry Looney
    Desmond J. Fox
    Vera Wright
    Malva Dawson
    Takeshi Nakamura
    Sonia Hammer
    Michelangelo Nigro
    Fratelli Rodd

  7. #377
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    Re: Situazione - Sesta parte

    Gruppo 4 - Turno 1 - Sherry Looney

    Lo spazio tra il pavimento e il di sotto del letto è incredibilmente stretto. Ci entro con difficoltà ma ci entro. Però è tutto insolitamente buio ...chi ha spento la luce?
    Che quelli screanzati vogliano risparmiare sulla corrente elettrica? Bè, non mi sembra questo il momento! Un bell'urlo e mi staranno a sentire! << ACCENDETE LA L ... >> Il mio urlo si spezza all'improvviso quando di fronte a me appaiono due puntini rossi che mi fissano... che siano occhi? O saranno raggi laser? Provo ad avvicinarmi per vedere meglio nonostante la mancanza di luce e un ringhio mi gela il sangue! Che sia un tigre? Un leone? Un serpente? No, aspetta... se non ricordo male la vecchia teneva una bestiaccia in casa... si mi sembra di ricordare si trattasse di un cane... forse è lui... Decido quindi di sgusciare di li il prima possibile prima di essere azzannata ma quel mostro infernale mi morde il naso nel chiaro tentativo di uccidermi e io per reazione sbatto violentemente la testa contro il letto! E adesso mi fa male anche la testa!
    Non posso evitare di mettermi a piangere dal dolore! Cattiva bestiaccia!
    Un urlo liberatorio si libera dai miei polmoni e invade la stanza (o quantomeno il di sotto del letto della vecchia U_U)... << AIUTOOOOOOOOOOOOOO C'E' UN MOSTRO CATTIVO!!! AIUTOOOOOOOOOOO SALVATEMIIIIIIIIIIII!>> Mi avranno sentito? Continuo a chiedermi se sia il caso di rincarare la dose con un altro potente urlo, ma l'urlo appena eseguito ha dato fondo a tutto il fiato che avevo e inoltre mi sanguina il naso, il che non la rende un'impresa facile; quindi non mi resta che tentare di salvarmi da sola...
    Cerco di sgusciare fuori dalla tana del mostro ma l'impresa si rivela incredibilmente difficile... ho la sensazione di essermi incastrata! e adesso? Continuo a dimenarmi ma nulla! Decido quindi di prendermela con il mostro: << Ehi tu! Brutta bestiaccia! Vieni qui che ti concio per le feste! Questa me la pagherai cara! Con te mi ci faccio una sciarpa per Natale! >>
    In preda ad una furia omicida tento di afferrare quella palla di peli o qualsiasi cosa sia... ma nel buio totale è impossibile distinguere alcunchè... ma prima o poi, avrò la mia vendetta ... intanto << TIRATEMI FUORI!!!!!!>>
    Ultima modifica di Twilighterstar88; 13th March 2013 alle 12:02 Motivo: correzione piccolo dettaglio xd

  8. #378
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    Re: Situazione - Sesta parte

    Flora White
    gruppo tre
    (parte I)

    "Direi che la maggior parte di noi può dare una controllata al teatro, mentre due di noi possono verificare che nella stanza da letto più piccola non ci sia niente di anomalo... la stanza sconosciuta che si affaccia alle pareti delle stanze da letto è più grande, e quindi molto probabilmente non è "cieca"... inoltre, questo tipo di passaggi segreti erano utilizzati anticamente per passare da un boudoir all'altro senza farsi beccare dai relativi consorti... non serve restare uniti... i killer potrebbero tranquillamente fare una strage di tutti noi senza problemi... Flora, vieni con me a controllare la stanza da letto più piccola tra l'ufficio padronale e la stanza sconosciuta?"

    No… non mi complicare le cose ti prego! Avevo preso in pugno la situazione, ho detto che avrei illustrato la casa, che potevano buttare la cartina… e ora? Se li lascio qui che figura ci faccio? Ma… d’altra parte ha ragione, inutile cercare tutti qui, se ci dividessimo magari potremmo trovare degli indizi più velocemente!
    “Bene Adrian… concedimi solo un minuto” Entro nella sala teatro, poi mi volto verso il gruppo “Lasciate che vi illustri il tutto..."
    "Come è ovvio ad un primo sguardo, questa stanza non è il teatro che vi aspettavate di vedere, per chi non l’avesse già visitato, a dispetto del nome, potete notare che in realtà è una moderna sala cinema, tutto questo a partire dal 1974, quando i padroni di casa decisero di dare una rimodernata al tutto.



    "Le mappe sono evidentemente antecedenti a questa data, quindi conservano il vecchio nome!”



    Mi volto, dando le spalle ai miei interlocutori, avanzo sicura verso il fondo della sala- “Secondo quella mappa”-Cerco il ragazzo con gli occhiali al quale l’avevo affidata- “Ma dov'è il tizio strano con gli occhiali colorati?”- lo cerco con lo sguardo, ma nulla- “Comunque… come stavo dicendo, secondo la mappa questa parete confina con una stanza sconosciuta"


    "Magari potrebbe esserci un passaggio dietro questi scaffali! Cercherei anche tra i cuscini delle poltrone, potrebbe essere stata nascosta una chiave o qualche libro potrebbe attivare un passaggio segreto!” Si vabbè… Indiana Jones, trattengo a stento un sorriso.

    Mi avvicino nuovamente a loro “Iniziate pure le ricerche, accompagno Adrian nella stanza da lui indicata, saremo di ritorno presto!” Non sono molto convinta dell’ultima affermazione, ho fatto una pessima figura con tutti… ma non m’importa, devo cogliere questa occasione… in fondo devo considerare il fatto che potrei rimanere coinvolta in tutta questa faccenda e rimetterci le penne, non voglio rinunciare a ciò che desidero per conservare la mia bella faccia con un branco di persone che mi considerano solo l’ex cameriera senza lavoro di questa villa! Afferro la mano di Adrian e avanzo per il corridoio camminandogli un passo avanti… ricordo la prima volta che lo vidi, ricordo come se fosse ora quella sensazione…

    Quella sera toccava a me l’esibizione nel privè, in quella piccola sala appartata vi sono solo due o tre poltrone per gli uomini più facoltosi, che desiderano godersi lo spettacolo senza persone che sgomitano intorno per avvicinarsi alla ballerina, così seduti comodamente c’erano i soliti maniaci con quegli sguardi “allupati” che lasciano fin troppo intendere cosa stanno immaginando, ma… visto che il guadagno è alto non posso fare altro che stare al gioco… Alzai lo sguardo verso l’ingresso e lo vidi, era in piedi accanto alle tende, aveva dipinto sul volto lo sguardo più seducente che avessi mai visto, sentii una scarica di calore attraversarmi, per la prima volta dopo tanto tempo avvertivo qualcosa di forte…


    … si avvicinò al biondo seduto in posizione centrale, gli bastò toccargli la spalla, che questo accortosi della sua presenza, gli cedette il posto senza fiatare… chi era? Sicuramente qualcuno di importante e conosciuto! Quegli occhi… continuavano a fissarmi, mi sentivo come una calamita, non vedevo l’ora di terminare l’esibizione per andare da lui e conoscerlo.


    Dopo poco la musica giunse al termine, impaziente scesi dal palco, ma quando mi voltai verso di lui non c’era più… lo intravidi incamminarsi lungo l’uscita con il cellulare all'orecchio, mi lasciò tesa come una corda di violino, sentii quell'avvolgente sensazione di calore svanire…nuovamente… nel nulla.



    (continua al post seguente)
    Ultima modifica di Eclisse84; 13th March 2013 alle 19:35

  9. #379
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    Re: Situazione - Sesta parte

    (inizia al post precedente)

    Flora White

    gruppo tre
    (parte II)


    Non avrei mai pensato di rivederlo qui, è stato un colpo di fortuna… non ci credo ancora, quella sensazione forte si è rifatta viva e mi pervade, mi sento bene… finalmente dopo tanto tempo sento qualcosa! Da quando la mia famiglia si è sciolta con quella violenza, ero diventata priva di emozioni, non sentivo nulla… un guscio vuoto, i giorni erano tutti uguali, ciclici ed insignificanti, nulla mi faceva sentire viva. E poi dal nulla è apparso lui… attraverso questo corridoio tenendogli la mano e giocando con le sue dita, ogni volta che lo sfioro, quel calore mi inebria… ho capito già che Adrian non mi darà amore, mi farà sentire come una regina, magari mi vizierà per qualche sera, non è un uomo da legami seri, ma devo ammettere che neanche io voglio questo… ho bisogno solo di queste scariche elettriche, di sentire il corpo vibrare, le pulsazioni aumentare e il sangue riscaldarsi nelle mie membra… ho bisogno di queste sensazioni che mi trasmette per sentirmi viva, per rianimare il mio corpo e la mia mente!

    Così mi appresto a varcare la soglia di questa stanza



    E' piuttosto piccola, ma come nello stile di questa dimora è elegante e raffinata…

    Dovremmo cercare qualche indizio, dovrei aprire i cassetti del tavolino, guardare sotto al letto, forse spostare quella libreria che da sulla parete confinante con quella misteriosa stanza, quel quadro appeso al muro m’incuriosisce…





    Ma a tutto ciò penserò dopo.. ora voglio Adrian, voglio arrivare al culmine di queste sensazioni delle quali mi sto drogando, lo voglio ora! Così apro la porta ed entro con lui, la richiudo subito con un colpo di schiena, mi ci appoggio contro e lo tiro per la mano, lo stringo con le braccia e lo avvolgo ai fianchi con una gamba, per sentire il suo corpo compatto contro il mio, sorrido e lo guardo come se stessi facendo l’amore con i suoi occhi “Saltiamo la parte in cui faccio finta di non aver capito perché mi ha chiesto di venire qui con te!” non gli do il tempo di rispondere e finalmente lo bacio con tutta la passione che ho!




    Un bacio lungo... intenso, allontano le mie labbra da quelle carnose fornaci, per tuffarmi nuovamente nel verde dei suoi occhi e...

    "ODDIOOOO... e tu cosa ci fai li?" non avevo visto il ragazzo occhialuto che ci fissava nell'angolo della stanza....
    Ultima modifica di Eclisse84; 13th March 2013 alle 15:10

  10. #380
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    Re: Situazione - Sesta parte

    GRUPPO 4 - DESMOND J. FOX

    Ne ho viste di cose assurde svolgendo il mio lavoro, ma ciò che ho visto succedere in questa casa sfiora davvero i limiti dell'assurdo: la Balena Bianca sotto il letto? E io che credevo che potesse sopravvivere solo a mille leghe sotto i mari! Scuotendo la testa mi appresto a sbirciare tra le carte, quando un ringhio e delle urla attirano la mia attenzione verso il cucciolo di Carmen che scappa via dalla stanza a gambe levate. Povera bestia, cosa ti hanno fatto lì sotto? Il cetaceo ha tentato di mangiarti? Fuggi lontano da qui, sei uno dei pochi che avrebbe diritto ad uscire vivo da questa trappola (insieme al sottoscritto ovviamente!).
    Ok, basta distrazioni, mi concentro sui fogli ... mmm ... interessante un biglietto aereo e ... uno stralcio di lettera. Henry? Chi diavolo è Henry? Continuando a leggere quel poco che c'è scritto resto basito. Mi guardo intorno. La gente che c'è qui dentro ... figurati ... nessuno di questi può essermi utile. Forse, però, la vecchia ... Mi avvicino al lei mentre lancio uno sguardo all'acchiappafantasmi: "Il letto sembra posseduto, non si può fare qualcosa? Chessò un esorcismo!"
    "Mi scusi, quando avrà fatto la scoperta del secolo potrei parlarle un minuto?"
    Detto questo, mi reputo soddisfatto e mi accomodo sul divano in attesa, godendomi lo spettacolo di due enormi chiappe che roteano vorticosamente nell'aria. Non sarà pericoloso? Potrebbe formarsi un tornado in questa stanza!
    L'occhio cade sulla pila di libri appoggiata accanto a me disordinatamente. Perchè no? Penso. Potrei dare un'occhiata anche qui, nel frattempo.


 

 
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