GRUPPO UNO - Vivienne Landgraab
Nella sala d'attesa dello studio di Carmen si è radunata una piccola folla. Ci hanno raggiunti anche Violet, la dottoressa, il toy-boy di Carmen e un altro ragazzo dai capelli rossi che non conosco, lo stesso che avevo notato nella sala da cocktail prima che l'incubo iniziasse. Lo zio continua a blaterare di non essere stato lui, che non è colpa sua, che Amy è semplicemente caduta e ha battuto la testa. La storia non mi convince per niente. Come diavolo ha fatto a cadere? Non ci sono tappeti in cui inciampare… Perché mai stava indietreggiando? Così freneticamente da inciampare addirittura nei suoi stessi piedi? No, non credo alle parole dello zio. Sono sempre più convinta che non sia "inciampata" ma che sia stata spinta. Magari c'è stata una colluttazione, qualcuno le ha fatto perdere l'equilibrio e ha sbattuto violentemente la testa contro lo spigolo del tavolino. Non oso guardare la macchia di sangue a terra e mi stupisco di essermi quasi abituata alla vista e all'odore del sangue.
-E tu Vivienne, stai bene?- mi chiede Violet, preoccupata. -Sto bene- le rispondo, ancora un po' inebetita. Vista la situazione, potrei stare molto peggio…
Mentre elaboro la scena, anche la dottoressa si è avvicinata al corpo, tacitamente confermando che la ragazza è morta. Poi la vedo barcollare leggermente e il toy-boy di Carmen la sorregge prima che il biondo nello studio possa soccorrerla. La dottoressa e il moro si avviano verso la sala da cocktail, seguiti dall'altro.
Ommioddio, che succede ora?!
-Nooooooooooooo!!!….- Sento il grido disperato provenire dalla direzione verso cui sono spariti la dottoressa, il biondo e il moro. Temo che sia accaduto il peggio… La dottoressa non sembrava in forma, possibile che anche lei…?
Vorrei correre verso il grido, allontanarmi se possibile dal sangue, ma una mano si appoggia sul mio braccio facendomi fare qualche passo indietro e io sussulto per lo spavento.
-Scusa, non volevo- inizia subito il rosso arrivato da poco nella stanza. Avevo ragione, a guardarlo da vicino è proprio carino. Ma cosa vuole da me? -Mi chiamo Derek, ero nel gruppo del salone. Siamo riusciti a scoprire la stanza segreta e alcuni di noi sono entrati, mentre altri non hanno fatto in tempo. Poi ho sentito l'urlo e sono corso qui. A voi com'è andata? Avete scoperto qualcosa?- Di cosa sta parlando questo ragazzo? Stanza segreta? Lo guardo, smarrita, prima di rimettere insieme i pensieri e dargli una risposta sensata. -Merda…- lo sento imprecare. -Qualcuno l'ha vista bere un drink nella sala da cocktail? Glielo aveva offerto qualcuno?- chiede ancora. Poi mi appoggia una mano sulla spalla, come se volesse confortarmi. Sento l'impulso di sottrarmi al suo tocco, arrivati al terzo omicidio non mi sento molto in vena di stare vicina a qualcuno. Ma potrebbe scambiarlo per un atto di maleducazione quando magari voleva solo essere un gesto solidale, così rimango ferma e abbozzo un sorriso. -Derek, giusto? Purtroppo non ho idea di quale stanza segreta tu stia parlando… Però il biondo che era con noi, quello che sembrava in intimità con la dottoressa, ha smanettato sul computer di Carmen e ora ho tutta l'intenzione di sapere se e cosa ha scoperto. Ma soprattutto…- aggiungo, abbassando la voce, -voglio allontanarmi dallo zio. Non so se sia una buona idea o meno, ma non voglio rimanere in questa stanza e forse il biondo ha le risposte che cerchiamo- concludo. -Se vuoi venire…- aggiungo. Poi un altro pensiero mi balena alla mente e mi blocco: forse dovrei andare direttamente nell'ufficio e vedere con i miei occhi se davvero c'è qualcosa di utile? Sono combattuta. Però con me c'è Violet: io non posso certo sdoppiarmi, ma in due possiamo scoprire più cose. Ritorno da lei: -Violet, tu sei rimasta nello studio quando io sono uscita. Hanno trovato qualcosa nel pc di Carmen? E nei cassetti della scrivania? Ti va di tornare là e cercare qualcosa? Qualsiasi cosa che possa aiutarci! Io voglio andare a vedere cos'è successo alla dottoressa. Non ti preoccupare,- aggiungo prima che mia sorella possa fermarmi, -starò bene- le sorrido e mi allontano. Poi mi rivolgo a Derek: -Vieni anche tu?-
Una volta nel salone, la scena che mi si para davanti è straziante: il biondo stringe tra le braccia il corpo esanime della dottoressa Spencer e singhiozza disperato; Mr. Groenfire è attonito in piedi al loro fianco; la guardia del corpo di Carmen, Malva e Vera sono già nella stanza, a fare chissà cosa. Ricordo al volo la conversazione avuta con Vera e Malva in questa stanza poche ore fa e mi viene il dubbio- anzi, no, la speranza- che forse hanno trovato qualcosa. Vorrei sapere se loro hanno novità, ma vorrei anche sapere se il biondo ha scoperto qualcosa. Credo che l'unico modo per mettere insieme i pezzi ed uscire da questo inferno sia quello di tirare fuori tutte le informazioni in nostro possesso e lavorare insieme. Spero solo che chi ha avvelenato Carmen e la dottoressa non sia in questa stanza.
Mi schiarisco la voce ed attacco a parlare: -Vera, Malva!- attiro la loro attenzione. -La situazione sta precipitando! Un'altra ragazza è stata uccisa nella stanza a fianco- spiego, stupendomi della facilità con cui ormai parlo di morti e omicidi, -e anche la dottoressa…- faccio cadere lo sguardo sulla coppia ancora a terra. -Ditemi che voi avete scoperto qualcosa per uscire da questa casa! Noi non abbiamo scoperto nulla… Non ancora…- aggiungo sottovoce. Mi inginocchio di fianco al biondo, ma non oso toccarlo: -Ti prego, so che devi essere sconvolto ora, ma devi aiutarci- lo imploro, sforzandomi di non guardare il corpo che piano piano perde colore. -Cos'hai trovato nel computer di Carmen? E nei cassetti della scrivania? Sono sicura che hai trovato qualcosa… Dobbiamo collaborare se vogliamo uscire vivi da qui e scoprire chi ha fatto questo… E farglielo pagare- termino, triste per la dottoressa e per Amy, ma determinata a porre fine a questo incubo!