Re: [Quest GdR] Omicidio a Bellavista
Ho appena finito di sparare la mia bella frase ad effetto che fa il suo ingresso il pinguino di Carmen. Sta dicendo qualcosa, ma non riesco a prestare attenzione a ciò che dice. 'Diamine!' - penso -'Ha i denti bianchissimi, quasi più bianchi della camicia che indossa! Che dentifricio userà? Dentosim?'
Vabbè, meglio tenere per me queste cose e concentrarmi sulle sue parole. Per ora l'unica cosa che ho capito e che avevo preso un granchio per quanto riguardava il motivo di questa allegra riunione.
Appena smette di parlare, chiudendo col suo classico 'Tutto chiaro?' (come se lui fosse il solo in grado di capire le cose sulla faccia della Terra!), tutte le galline del pollaio iniziano a starnazzare quasi contemporaneamente facendogli mille domande.
In effetti se ne è uscito con una richiesta assurda: seguire gli ospiti mentre saranno intenti a portare avanti una caccia al tesoro. Certo che Carmen deve aver preso a fumare pesante!
Vediamo cosa risponde e che faccia in fretta, sto cominciando a sentirmi claustrofobico a star chiuso qui con tutta questa gente.
Mentre penso questo sento la Rihanna dei poveri dire: «Allora mister, sbrigati a spiegare per bene 'sto giochetto. Non ho tempo da perdere, io. E credo che neanche gli altri abbiano voglia di troppi giri di parole». Però che caratterino, credo che entro staserà sparirà dalla circolazione: il nostro mister qui la tiene già abbastanza sulle scatole per aver disubbidito ai suoi ordini.
A proposito, sembra che lei sia un'infiltrata, non avrebbe dovuto essere qui ... Il mio intuito da bodyguard mi dice che è meglio farci due chiacchiere appena possibile, appena Pinguino ci spiegherà per filo e per segno questa storia della caccia al tesoro.
Nel frattempo decido di mettermi comodo e di godermi il resto della chiacchierata appoggiato al bancone, vicino alla macchina del caffè.
Caro Alexander, se vuoi vincere la palma di più figo della cucina te la dovrai vedere con me!
Re: [Quest GdR] Omicidio a Bellavista
GRUPPO TRE - Kia
Mi scosto dalla mia posizione. Dai passi nel corridoio mi aspettavo l’arrivo della signora Carmen e invece chi mi ritrovo a varcare la porta? il pinguino in giacca e cravatta … mi pare si chiami Alexander.. non mi capita spesso di avere a che fare con lui , direi che il nostro vocabolario personale nei confronti dell’altro si limita ad un saluto di rito ogni volta che lo incrocio seguito poi quasi sempre da una richiesta fatta dalla signora Carmen, certo che è proprio un tipo strano, volto inespressivo e sguardo freddo e penetrante che sembra avere sotto controllo ogni forma di vita presente nella cucina per non parlare della schiettezza nei confronti della povera Alice…sembra la controparte maschile di Carmen persino nel modo di fare , ora capisco perché si sono trovati. Per fortuna i miei dubbi sulle motivazioni per questa convocazione sono totalmente diversi da quelli che pensavo anche se lo sguardo del maggiordomo sembra fisso su di me che sono parzialmente nascosta dalla bella schiena-armadio di Desmond che se ne sta comodamente poggiato al bancone in silenzio, strano di solito non perde tempo e ne esce con qualche perla di saggezza, chissà cosa starà pensando, va bè … a parte questo la signora cosa si è messa in testa questa volta? Una caccia al tesoro per casa? Un oggetto perduto? Un pedinamento degli invitati alla festa? Sinceramente avrei preferito pedinare le loro auto…Ma stiamo scherzando? Non credevo lavorando per Carmen di finire in un film stile Indiana Jones i predatori dell’arca perduta…assurdo, in fondo è casa sua dovrebbe conoscerne ogni millimetro quadrato , ogni meandro, ogni nicchia , ogni cassaforte…. penso scuotendo la testa e stringendo impercettibilmente i pugni sotto i guanti di velluto nero … anzi, forse le casseforti potrei conoscerle meglio io, come anche il garage e i dintorni … mi dico ironica ; vorrei parlare schiettamente con il maggiordomo e con gli altri presenti nella cucina per dimostrare il mio disappunto su questo sfruttamento da parte di Carmen, IN FONDO NOI SIAMO SUOI DIPENDENTI, NON I SUOI CANI DA TARTUFO! Non posso, sarebbe un grosso rischio, non posso oppormi ad un ordine della Signora. Riacquisto un po’ di contegno rilascio i pugni e mi calmo.
Ora che ci rifletto per me potrebbe essere una posizione favorevole per partecipare alla festa e stare accanto a Matt anche se probabilmente , nonostante quello che c’è stato fra di noi , finirò come una delle tante che sono cascate ai suoi piedi; penso ricordando tristemente alcuni episodi passati . Mi riprendo; non importa al cuor non si comanda e per Matt sarei disposta a fare qualunque cosa ; dico rivolgendomi più alla mia coscienza che ad altro cercando di giustificare questo mio sentimento nei suoi confronti, sentimento che non credo sia contraccambiato. Torno con i piedi per terra, le ali del pensiero non mi bastano per volare e poi ,non so nemmeno come ha giustamente chiesto Flora poco fa ,se saremo assegnati a qualche invitato particolare oppure sarà a nostra discrezione decidere ;oltre a Flora anche Scarlett, Alice e Sonia , porgono le loro domande al pinguino attendo che i presenti finiscano sperando in qualche risposta chiarificatrice da parte di Alexander , sono proprio curiosa di saperne un qualcosa in più su tutta la faccenda. Conto mentalmente fino a dieci prima di parlare e, cercando di essere il più pacata possibile mascherando la mia contrarietà per il comportamento di Carmen esordisco con fare irritato:
“ perdonami Alexander so che posso sembrare scortese ma Il seguire che tu intendi si chiama pedinare. Indipendentemente da chi dovremmo pedinare, possiamo sapere le modalità? Non penso potremmo trascorrere minuto per minuto tutto il tempo appiccicati al nostro ospite senza essere a nostra volta sospettati di pedinamento o accusati di invadenza”
Attorno a me l’aria si fa tagliente più di un foglio di carta mentre il maggiordomo impassibile ha ancora i suoi freddi occhi puntati su di me.
Re: [Quest GdR] Omicidio a Bellavista
gruppo Tre - Luke Greenfield
Le ragazze si stavano aspettando una risposta, ma non sapevodecisamente a chi darla per prima per non ferirle; i miei occhi rimbalzano comeuna pallina in una partita di tennis internazionale, mi gocciola la fronte. Conla bocca impastata di saliva cerco di biascicare qualche parola per calmareAlice e kia che mi osservano come farebbe un rapace con la sua preda, l’ansiasale, sembrano passare delle ore invece sono pochi secondi. Mi faccio coraggiocercando di comporre una frase di senso compiuto nella mia testa, con unsofferto sospiro inizio il discorso alle due ragazze ma fortunatamente sonosalvato in corner dal maggiordomo in quella sua veste pomposa e arzigogolatache indossa. Vorrei proprio vederlo a rassodare la terra e a sporcarsi davverole mani. Non lo frequento molto ma la sua aria snob mi da su i nervi, credo siala prima volta che sono contento di vederlo.
Sono felice che sia arrivato a chiarirci le idee, non soloperché i due condor attendono la mia carcassa affamate, ma anche perché sono stanco di aspettaresenza far niente in questa cucina nell’ignoranza più assoluta. Ascolto leparole del pingui… eh no, del maggiordomo che ammonisce subito Alice.
Sto ad ascoltare cosa vuole comunicarci da parte dellaSignora, parla come al solito con la sua aria di sufficienza, fingo diascoltarlo mentre penso a come togliermi dai pasticci con le due ragazze, manuovamente i miei pensieri vengono interrotti da Alexander con una notizia adir poco scandalosa. “caccia al tesoro con inseguimento” è la parola d’ordine; mentregli altri colleghi lo bombardano di domande che mi sono posto anch’io, cerco dimandare giù la notizia considerando che dobbiamo essere l’ombra degli invitati,almeno così mi è parso di capire, evidentemente anche Kia ha lo stesso pensieroe lo interroga a riguardo.
Il maggiordomo e la sua notizia, ci fanno focalizzarel’attenzione su di lui facendomi completamente dimenticare la questioneAlice-Kia. Non mi va molto a genio essere sfruttato per un ridicolo gioco eperdere tempo, quindi In un momento di silenzio pronuncio velocemente la miadomanda prima che qualcun altro me la sottragga. “Verremopagati per questo lavoro straordinario al di fuori delle nostre mansioni, oalmeno ne ricaveremo qualcosa da questa caccia?”. Lavorare non mi ha maicreato problemi e poi non posso disobbedire ad un ordine della Signora, ma…. hoaccettato questo lavoro per mantenermi gli studi, anche perché è grazie allaLei se sono in quella facoltà. Quanto potrà durare questo stupido gioco, unpaio d’ore? Se verrò pagato il tempo volerà e non lo avrò perso invano.