Discussione: [Quest GdR] Omicidio a Bellavista

Gruppo Uno

"E' il momento." mi dico senza mai distogliere lo sguardo da Matt che sembra aver trovato compagnia. Una compagnia indesiderata ai miei occhi.
Mi dirigo verso il tavolo del biliardo e prendo al volo un drink lasciato incustodito, poi, con uno scatto quasi felino, mi avvicino ai due, snobbando il biondo. Fingo di non vederli e ..oops, sbadatamente lascio cadere il mio drink sul bel vestitino della signorina in viola.
"Oh, mi scusi...sono desolata!" aggiungo infine, portandomi la mano sulla bocca, mentre lancio una delle mie gelide occhiate a Matt.
"E' il caso che si pulisca signorina..in bagno!" le faccio, mentre prendo Matt per braccetto, volendolo allontanare.

Ho appena finito di sparare la mia bella frase ad effetto che fa il suo ingresso il pinguino di Carmen. Sta dicendo qualcosa, ma non riesco a prestare attenzione a ciò che dice. 'Diamine!' - penso -'Ha i denti bianchissimi, quasi più bianchi della camicia che indossa! Che dentifricio userà? Dentosim?'
Vabbè, meglio tenere per me queste cose e concentrarmi sulle sue parole. Per ora l'unica cosa che ho capito e che avevo preso un granchio per quanto riguardava il motivo di questa allegra riunione.
Appena smette di parlare, chiudendo col suo classico 'Tutto chiaro?' (come se lui fosse il solo in grado di capire le cose sulla faccia della Terra!), tutte le galline del pollaio iniziano a starnazzare quasi contemporaneamente facendogli mille domande.
In effetti se ne è uscito con una richiesta assurda: seguire gli ospiti mentre saranno intenti a portare avanti una caccia al tesoro. Certo che Carmen deve aver preso a fumare pesante!
Vediamo cosa risponde e che faccia in fretta, sto cominciando a sentirmi claustrofobico a star chiuso qui con tutta questa gente.
Mentre penso questo sento la Rihanna dei poveri dire: «Allora mister, sbrigati a spiegare per bene 'sto giochetto. Non ho tempo da perdere, io. E credo che neanche gli altri abbiano voglia di troppi giri di parole». Però che caratterino, credo che entro staserà sparirà dalla circolazione: il nostro mister qui la tiene già abbastanza sulle scatole per aver disubbidito ai suoi ordini.
A proposito, sembra che lei sia un'infiltrata, non avrebbe dovuto essere qui ... Il mio intuito da bodyguard mi dice che è meglio farci due chiacchiere appena possibile, appena Pinguino ci spiegherà per filo e per segno questa storia della caccia al tesoro.
Nel frattempo decido di mettermi comodo e di godermi il resto della chiacchierata appoggiato al bancone, vicino alla macchina del caffè.
Caro Alexander, se vuoi vincere la palma di più figo della cucina te la dovrai vedere con me!

GRUPPO TRE - Kia

Mi scosto dalla mia posizione. Dai passi nel corridoio mi aspettavo l’arrivo della signora Carmen e invece chi mi ritrovo a varcare la porta? il pinguino in giacca e cravatta … mi pare si chiami Alexander.. non mi capita spesso di avere a che fare con lui , direi che il nostro vocabolario personale nei confronti dell’altro si limita ad un saluto di rito ogni volta che lo incrocio seguito poi quasi sempre da una richiesta fatta dalla signora Carmen, certo che è proprio un tipo strano, volto inespressivo e sguardo freddo e penetrante che sembra avere sotto controllo ogni forma di vita presente nella cucina per non parlare della schiettezza nei confronti della povera Alice…sembra la controparte maschile di Carmen persino nel modo di fare , ora capisco perché si sono trovati. Per fortuna i miei dubbi sulle motivazioni per questa convocazione sono totalmente diversi da quelli che pensavo anche se lo sguardo del maggiordomo sembra fisso su di me che sono parzialmente nascosta dalla bella schiena-armadio di Desmond che se ne sta comodamente poggiato al bancone in silenzio, strano di solito non perde tempo e ne esce con qualche perla di saggezza, chissà cosa starà pensando, va bè … a parte questo la signora cosa si è messa in testa questa volta? Una caccia al tesoro per casa? Un oggetto perduto? Un pedinamento degli invitati alla festa? Sinceramente avrei preferito pedinare le loro auto…Ma stiamo scherzando? Non credevo lavorando per Carmen di finire in un film stile Indiana Jones i predatori dell’arca perduta…assurdo, in fondo è casa sua dovrebbe conoscerne ogni millimetro quadrato , ogni meandro, ogni nicchia , ogni cassaforte…. penso scuotendo la testa e stringendo impercettibilmente i pugni sotto i guanti di velluto nero … anzi, forse le casseforti potrei conoscerle meglio io, come anche il garage e i dintorni … mi dico ironica ; vorrei parlare schiettamente con il maggiordomo e con gli altri presenti nella cucina per dimostrare il mio disappunto su questo sfruttamento da parte di Carmen, IN FONDO NOI SIAMO SUOI DIPENDENTI, NON I SUOI CANI DA TARTUFO! Non posso, sarebbe un grosso rischio, non posso oppormi ad un ordine della Signora. Riacquisto un po’ di contegno rilascio i pugni e mi calmo.
Ora che ci rifletto per me potrebbe essere una posizione favorevole per partecipare alla festa e stare accanto a Matt anche se probabilmente , nonostante quello che c’è stato fra di noi , finirò come una delle tante che sono cascate ai suoi piedi; penso ricordando tristemente alcuni episodi passati . Mi riprendo; non importa al cuor non si comanda e per Matt sarei disposta a fare qualunque cosa ; dico rivolgendomi più alla mia coscienza che ad altro cercando di giustificare questo mio sentimento nei suoi confronti, sentimento che non credo sia contraccambiato. Torno con i piedi per terra, le ali del pensiero non mi bastano per volare e poi ,non so nemmeno come ha giustamente chiesto Flora poco fa ,se saremo assegnati a qualche invitato particolare oppure sarà a nostra discrezione decidere ;oltre a Flora anche Scarlett, Alice e Sonia , porgono le loro domande al pinguino attendo che i presenti finiscano sperando in qualche risposta chiarificatrice da parte di Alexander , sono proprio curiosa di saperne un qualcosa in più su tutta la faccenda. Conto mentalmente fino a dieci prima di parlare e, cercando di essere il più pacata possibile mascherando la mia contrarietà per il comportamento di Carmen esordisco con fare irritato:
“ perdonami Alexander so che posso sembrare scortese ma Il seguire che tu intendi si chiama pedinare. Indipendentemente da chi dovremmo pedinare, possiamo sapere le modalità? Non penso potremmo trascorrere minuto per minuto tutto il tempo appiccicati al nostro ospite senza essere a nostra volta sospettati di pedinamento o accusati di invadenza”
Attorno a me l’aria si fa tagliente più di un foglio di carta mentre il maggiordomo impassibile ha ancora i suoi freddi occhi puntati su di me.

gruppo Tre - Luke Greenfield

Le ragazze si stavano aspettando una risposta, ma non sapevodecisamente a chi darla per prima per non ferirle; i miei occhi rimbalzano comeuna pallina in una partita di tennis internazionale, mi gocciola la fronte. Conla bocca impastata di saliva cerco di biascicare qualche parola per calmareAlice e kia che mi osservano come farebbe un rapace con la sua preda, l’ansiasale, sembrano passare delle ore invece sono pochi secondi. Mi faccio coraggiocercando di comporre una frase di senso compiuto nella mia testa, con unsofferto sospiro inizio il discorso alle due ragazze ma fortunatamente sonosalvato in corner dal maggiordomo in quella sua veste pomposa e arzigogolatache indossa. Vorrei proprio vederlo a rassodare la terra e a sporcarsi davverole mani. Non lo frequento molto ma la sua aria snob mi da su i nervi, credo siala prima volta che sono contento di vederlo.
Sono felice che sia arrivato a chiarirci le idee, non soloperché i due condor attendono la mia carcassa affamate, ma anche perché sono stanco di aspettaresenza far niente in questa cucina nell’ignoranza più assoluta. Ascolto leparole del pingui… eh no, del maggiordomo che ammonisce subito Alice.
Sto ad ascoltare cosa vuole comunicarci da parte dellaSignora, parla come al solito con la sua aria di sufficienza, fingo diascoltarlo mentre penso a come togliermi dai pasticci con le due ragazze, manuovamente i miei pensieri vengono interrotti da Alexander con una notizia adir poco scandalosa. “caccia al tesoro con inseguimento” è la parola d’ordine; mentregli altri colleghi lo bombardano di domande che mi sono posto anch’io, cerco dimandare giù la notizia considerando che dobbiamo essere l’ombra degli invitati,almeno così mi è parso di capire, evidentemente anche Kia ha lo stesso pensieroe lo interroga a riguardo.
Il maggiordomo e la sua notizia, ci fanno focalizzarel’attenzione su di lui facendomi completamente dimenticare la questioneAlice-Kia. Non mi va molto a genio essere sfruttato per un ridicolo gioco eperdere tempo, quindi In un momento di silenzio pronuncio velocemente la miadomanda prima che qualcun altro me la sottragga. “Verremopagati per questo lavoro straordinario al di fuori delle nostre mansioni, oalmeno ne ricaveremo qualcosa da questa caccia?”. Lavorare non mi ha maicreato problemi e poi non posso disobbedire ad un ordine della Signora, ma…. hoaccettato questo lavoro per mantenermi gli studi, anche perché è grazie allaLei se sono in quella facoltà. Quanto potrà durare questo stupido gioco, unpaio d’ore? Se verrò pagato il tempo volerà e non lo avrò perso invano.

GRUPPO UNO - MATT GROENFIRE

"Parli di Tony. Tony De Pasquale. Non lo conosco personalmente ma so che lavora con Albert, è l'amministratore della sua società... E come vedi, sono anche in buoni rapporti, almeno così sembrerebbe. Tra l'altro... Secondo me Tony ha un interesse sentimentale per la tua Carmen. Sai, una donna romantica come me le nota queste cose..."
"Devo trovare Carmen assolutamente"
Voi invece conoscete quel ragazzo biondo che parla da solo?"
Ascolto le parole di Elizabeth con molta attenzione, anche se presto mi distraggo dalle movenze sensuali delle sue labbra. Questa dea potrebbe pronunciare anche delle bestemmie risultando comunque sexy! Quindi il panzone è l'amministratore della società di Albert... un altro vecchio idiota pieno di soldi... che schifo di mondo, i ragazzi belli e giovani come me sono squattrinati e 'sti Matusalemme possono permettersi ogni lusso. Derubarli è un obbligo sociale e morale per me! Cosa? Questa è proprio bella! Trattengo a malapena una fragorosa ridarella: questo Tony è innamorato di Carmen? Ahahahahah folle! La barbagianni me la impalmo io, che pensa di poter fare! Certo devo stare attento: Carmen è una donna crudele e imprevedibile e qui ci sono parecchie "distrazioni" per me, che il bacucco potrebbe usare come armi per distruggermi.
"Una donna romantica come me"... eh Elizabeth, vorrei tanto mostrarti quanto so essere romantico anche io, ma accidenti... ho il guinzaglio al collo. Ignoro la sua avances, magari se capiterà di rimanere soli riprenderò il discorso. Mi chiede di quello psicolabile di Adrian Upton... non ho una buona opinione di quel tizio.

"Capito, Tony di Pasquale, lo terrò presente, ma non è facile sconfiggermi in amore . Il biondo invece è Adrian Upton. Lo conosco poco, è venuto qui alla villa qualche volta a chiedere a Carmen di intercedere con suo padre, che a quanto pare lo ha cacciato di casa e diseredato. Odio i tipi come lui: nasci con la fortuna di non doverti mai preoccupare del denaro e rovini tutto per qualche bravata stupida".

"E' il caso che si pulisca signorina..in bagno!"
Ma! Chi è questa qua! Una ragazza bionda, una cameriera sembra, ha versato un drink sul vestito di Elizabeth! Ma come si può essere più sbadati... ehm però, ora che la guardo bene, è un vero schianto... accidenti, ora che sto per fare il colpo della mia vita devono sfilarmi davanti tutte 'ste top model? Ditemi se questa non è sfiga! Ma che fa? E' impazzita? Mi guarda in modo furente e mi trascina via dai miei interlocutori. Non riesco a porre resistenza perchè sono sorpreso e scioccato. Che diavolo vuole da me? Ci piazziamo davanti alla finestra vicino il calcio balilla e io mi divincolo dalla sua stretta al braccio.
"Chi diavolo è lei? Stavo facendo un discorso con la dott.ssa Spencer e lei mi ha interrotto? Ci conosciamo forse?" le domando un pò irritato guardandola negli occhi. Certo, non le sto proprio fissando gli occhi, ma quanto è bella accidenti? Sfiga, questa si chiama sfiga dannazione!

Michelangelo Nigro gruppo quattro

Jennifer sembra un po' frettolosa cosa avrà da fare? vabbe comunque ha ragione dovevamo uscire avanzai verso di lei ma Juni ancora era immobile cosa vorrà fare?

Gruppo sei - Violet Landgraab


Ascolto quello chi dice Vivienne e non mi offendo, lei è mia sorella e non me la prendo di certo per queste battute.
<<Se vuole giocare al “piccolo detective” mi trova pronta, anzi prontissima. Stai certa che se c’è veramente qualcosa da trovare io… la troverò!>> Annuisco convinta, ma mi sembra di aver fatto troppo la primadonna con mia sorella, cosa che ovviamente non voglio fare, quindi aggiungo con un sorriso.
<<Ovviamente intendevo dire che NOI la troveremo.>> Le faccio l’occhiolino.
Alla sua domanda mi affaccio meglio verso la finestra che lei mi indica e guardo.
<<Mmm… parrebbe di sì. Cosa starà confabulando?>>
Continuo a guardare facendo attenzione a non essere vista, quindi volto leggermente la testa verso Vivienne.
<<Che ne dici di muoverci? Possiamo cominciare la “caccia al tesoro” o spiare gli altri. >>
Torno a guardare fuori dalla finestra mentre aspetto la sua risposta.

Gruppo due - Lia Monroe

Questo è un insulto alla mia professionalità! Come può pretendere che valuti un'opera d'arte dall'immagine di un libro? Che vale un bel gruzzolo lo deve già sapere visto che ha mobilitato persino una medium per trovarla. E una scrittrice! Non ho alcuna intenzione di sbilanciarmi finché non capirò che cosa ha in mente. E' finito il tempo in cui Carmen Knight ha approfittato dei miei servigi. Di sicuro si arrabbierà, ma che può farmi? Chiudermi in questa casa finché non le do la risposta che vuole sentire?
"Signora Knight, ormai dovrebbe sapere come funzionano queste cose, ho bisogno di più informazioni! L'artista, l'epoca, la storia del pezzo... poi il materiale! Dall'immagine sembra un marmo prezioso, ma chi può dirlo con sicurezza! La vista a quest'età comincia a giocare brutti scherzi con una foto così piccola!"
Esordisco con voce gentile ma ferma, passando la palla all'avvocato e aspettando lo sguardo gelido della padrona di casa.

GRUPPO 2-MICHAEL J. CAMPBELL

All'improvviso rimango basito. Vedo una porta aprirsi dalla quale esce colei che tutti attendiamo: Carmen. Non ci posso credere. Finalmente la ricca viziata si è decisa di uscire dal suo nascondiglio e di unirsi a noi. Mentre la guardo stupito si volta e nel modo pià falso del mondo ci saluta fingendo di essere sorpresa del suo ritardo: «Signori».
Ci sorride con la sua solita espressione e ci supera invitandoci ad entrare. Mi aspetto un discorso dove ci chiede come stia procedendo la bellissima serata ma, non velendo tradire la suo reputazione da donna viziata e snob, esordisce chiedendoci informazioni su un oggeto a lei molto caro: "Campbell: l'opera è del mio defunto marito. In quanto sua vedova e trovandosi questa all'interno della casa, i diritti sono esclusivamente miei, giusto? I figli di Edgar non possono avere pretese?" Sta scherzando vero? Non sono di sicuro venuto a questo evento per discutere di divorzio, eredità e diritti.
Mentre la meledico mentalmente, una donna tra le presenti,il cui cognome dovrebbe essere "Monroe", prende il coraggio e le risponde:"Signora Knight, ormai dovrebbe sapere come funzionano queste cose, ho bisogno di più informazioni! L'artista, l'epoca, la storia del pezzo... poi il materiale! Dall'immagine sembra un marmo prezioso, ma chi può dirlo con sicurezza! La vista a quest'età comincia a giocare brutti scherzi con una foto così piccola!"
Personalmente non le avrei mai risposto in questo modo. So benissimo che Carmen è una donna esigente e difficilmente accetta risposte generiche o negative. Inoltre la battuta sulla vista è assolutamente fuori luogo. Forse qualcuno verrà licenziato questo sera...
Dato che nessuno delle altre signore sembra aver intenzione di rispondere, decido che è arrivato il mio turno:

Suvvia Carmen! Ormai dovrebbe aver capito che i figli del suo ex. marito non hanno assolutamente voce in capitolo. La villa e tutto ciò che è all'interno ora è di sua proprietà. Stia tranquilla, questo oggetto appartiene a lei. Comunque se posso permettermi aggiungo
che lo trovo un oggetto d'arte raffinata.

Forse ho un po' esagerato cercando di ingraziarmela, però Carmen esige risposte sicure e non vaghe. Inoltre non capisco perchè sia così interessata a quest' oggetto misterioso. Ha già sperperato i beni che le ho procurato ed ora ha bisogno di nuovo denaro per riempire i suoi conti correnti?
Quindi guardo le altre donne presenti sperando che rispondano nel modo più diplomatico possibile. In caso contrario Carmen potrebbe arrabbiarsi anche con me e decidere di licenziare tutti.

Gruppo Due, Malva Dawson

Una volta essermi affacciata dal tetro arco del salone, noto un via vai di gente. Vedo il maggiordomo entrare nell'oscurità oltre l'arcata parallela a me, con fare misterioso... e due ragazze biondine provenire dal piano inferiore, dirigendosi alla prima porta proprio davanti a loro.
Mentre scruto attentamente la situazione nel corridoio, la voce dell'avvocato della Knight irrompe timidamente: "Salve,forse non ci conosciamo comunque io sono Michael J. Campbell. Ha per caso intenzione di andare alla ricerca della nostra festeggiata, Carmen? Posso unirmi a lei?", ma neanche il tempo di voltarmi, che mi vedo uscire dalla porta, proprio di fronte a me... Carmen Knight.
"Signori", ci chiama freddamente, fingendo di esser sorpresa di trovarci in salone... e facendo uno dei suoi sorrisetti non tanto di circostanza, ma direi più da borderline... altroché!
"Vi ringrazio di essere venuti, forse vi siete domandati come mai vi ho convocati tutti qui" esordisce, mentre i tacchi sicuri delle sue scarpe ticchettano sul pavimento, dirigendosi sui divani di fronte al caminetto acceso.
Carmen con un cenno ci invita ad accomodarci, posando poi un libro impolverato preso dalla libreria, sul tavolino, presentandoci una pagina raffigurante un'opera in stile gotico... diciamo anche un po' pacchiana.
Schiettamente la nostra attacca a parlare, argomentando su cosa vuole ottenere: di certo non riavere l'opera come ricordo affettivo di Edgar, ma il denaro.
"Malva. Sai già quale sarà la mia richiesta: usa i tuoi poteri per scovarmi questo pozzo di denaro, visto che le sedute spiritiche per richiamare Edgar non ci hanno portato a nulla" dice lanciandomi un'occhiata delle sue.

"Carmen, ci hai convocati, quindi, per scrutare nei meandri della Mansion e trovare una scultura raffigurante un cavallo rampante... con la scusa del party?" reagisco educatamente (forse), alzandomi dal divano dirigendomi davanti alla finestra... la situazione si sta facendo intrigante.
"Se Freud fosse ancora in vita, potrebbe usarti come soggetto di studio psicologico, per trarre nuove patologie... probabile." rifletto sottovoce, scrutando dalla finestra l'ampio giardino della Mansion.
continuo, schiarendomi la voce: "Knight, prima di cominciare, professionalmente, preferirei parlarle in privato" mi rivolgo guardandola negli occhi freddi, lanciandole un' occhiata eloquente.