Indice:
Prima generazione
1 capitolo
2 capitolo
3 capitolo
4 capitolo
5 capitolo
6 capitolo
7 capitolo
Seconda generazione
1 capitolo
2 capitolo
3 capitolo
4 capitolo
5 capitolo
6 capitolo
Terza generazione
1 capitolo
Capitolo conclusivo
prima parte
seconda parte
terza parte
quarta parte
quinta ed ultima parte
Albero genealogico eredi:
Rudy e Hailey > Zachary
Zachary e Samantha > Amelia
Amelia e Garrett > Bradley
Bradley e Riley > Juliàn (erede finale)
1° Capitolo
Il suo nome è Rudy Himes, e come potete vedere non è bello. No, per niente.
Deve la sua carnagione e il colore chiarissimo dei suoi capelli alla madre nordica. Il naso al padre che, dopo aver essersi divertito con la madre, se ne andò quando scoprì che lei era rimasta incinta. Beh, immaginandosi cosa sarebbe potuto nascere da due rutti come loro, non lo biasimo nemmeno per essersene andato.
E' nato e vissuto ad Appaloosa, una piccola cittadina nel profondo Texas.
Vissuto sotto una campana di vetro, sotto le cosiddette "cosce della madre", dopo la sua morte si ritrovò solo e sperduto. Incapace di gestire la sua vita. D'altronde era un vigliacco, pauroso e con la fobia dell'acqua.
Riuscirà un essere come lui a sopravvivere senza una figura materna accanto? Sì, eccome se ce la farà.
E' un mammone, ma non uno stupido.
Da piccolo si divertiva a impasticciarsi le mani nel pane che la madre cucinava per loro. Passava molto tempo con lei a cucinare, e da lei imparò tutti i trucchetti e le ricette più prelibate. Che la madre lo viziasse col cibo credo sia visibile agli occhi di tutti. Crescendo il suo peso andò ad aumentare, ma era una buona forchetta e non riusciva proprio a limitarsi.
Così, sentendosi in grado di poter iniziare una carriera come cuoco, andò a presentare il curriculum in un piccolo ristorantino in centro.
Qui conobbe una certa Juanita Bianco, il suo capo, che per i suoi standard era una stragnocca.
Cominciò a parlarle del più e del meno, di quanto fosse bravo in cucina, di quanto meritasse quel posto di lavoro... anche perché viveva in una catapecchia che cominciava a stargli un po' stretta. Aveva estremo bisogno di soldi.
Sentendosi particolarmente figo quel giorno, chiese al suo capo un appuntamento. Ma la bella Juanita gli rispose con un dolcissimo "No, non mi interessa."
Scoprì successivamente che la donzella era sposata con uno stragnocco di colore. Non poteva proprio competere.
Decise allora di spostarsi in libreria. Le librerie, si sa, pullulano di gnocche occhialute con l'apparecchio. E, riconoscendo i suoi limiti, capì che si sarebbe dovuto accontentare di poco, se mai per bontà divina una di loro avendo perso gli occhiali avesse mai deciso di uscire con lui.
Ma conobbe una ragazza che era tutt'altro che racchiona e occhialuta. La povera ragazza litigava col tizio sullo sfondo che, probabilmente, era il suo ragazzo. Rudy decise di intrufolarsi e porgere una mano alla ragazza per consolarla.
Ma si sa, qual è il modo migliore per consolare una donzella appena scaricata? Infilandole tre chilometri di lingua in bocca, ovvio.
La donzella, però, chissà come mai la pensava diversamente e lo rifiutò categoricamente.
Continuando a sentirsi particolarmente figo, uscito alle 11 di sera dal ristorante dopo un turno estenuante, trovò un'altra donzella con super tette seduta in uno dei tavolini da sola. Era buio e non c'era nessuno in giro, e la ragazza neanche stava mangiando. Che diamine stava facendo allora? Decise di avvicinarsi e presentarsi.
Tirò fuori, da chissà dove (sarà forse un prestigiatore?
), un mazzo di fiori e lo porse alla dolce tettona.
La tipa sembrava starci. Era probabilmente depressa o con gravi problemi di vista. Ma a lui non interessava. Sentendosi gnocco come un modello di intimo, decise di fare il prezioso e la salutò tornandosene a casa.
Chissà se una delle due ragazze rinsavirà prima o poi, o finirà tra le grinfie di questo fantastico latin lover.